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THE GRAB
Le nuove regolamentazioni per quanto riguarda l’impresa sociale consentono di unire il no profit e il
commercio; questo cambiamento per nulla sottile è in grado di dare vita a potenti esperienze di “business
con una causa”, in quanto gli utili sosterrebbero la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative di utilità
collettiva e li alimenterebbero in modo da garantire l’effettivo svolgimento della funzione sociale in
autonomia e sempre più in grande. I finanziamenti da enti pubblici o investitori privati e i fondi provenienti
da donazioni sarebbero solo una piccola parte del denaro necessario e portare avanti le attività e saranno
necessari soprattutto nella fase iniziale, mentre una volta avviata la commercializzazione dei prodotti,
potranno essere destinati allo sviluppo ulteriore delle possibilità dell’impresa, alla formazione dei
dipendenti o al finanziamento di progetti particolari.
La slow fashion o moda sostenibile è formata dall’insieme di produttori e professionisti del settore della
moda che lavorano adottando criteri etici e trasparenti nel rispetto dell’ambiente e delle persone.
Wizdom sarà un brand di slow fashion che utilizza esclusivamente materiale di recupero e si costituirà come
impresa sociale.
PROBLEMA / OPPORTUNITA’
Inquinamento, disoccupazione e precarietà in aumento, crisi migratoria, e, la moda, uno dei maggiori giri di
affari nell’economia mondiale, è al secondo posto per l’impatto ambientale e lo sfruttamento dei lavoratori.
E se questi problemi fossero l’uno la soluzione dell’altro?
La consapevolezza del costo umano ed ambientale dell’avere un look di tendenza è sempre più crescente, e
con essa la domanda di trasparenza e di poter, tramite l’acquisto, delegare la propria responsabilità morale
a brand e produttori di comprovata sostenibilità.
Lo sviluppo di questa corrente di pensiero e consumo (da molti e sempre più spesso chiamata
#fashionrevolution ) è talmente avanzato e inarrestabile che anche i grandi brand di fast fashion sono stati
costretti a ideare iniziative e campagne green.
SOLUZIONE
1
AMBIENTE
2
LAVORO
Autoreddito Cooperazione
situazioni lavorative in cui persone che sono altrimenti infantilizzate e percepite come un peso sociale che
debba gravare sulla spesa pubblica, possano da un lato creare valore, dall’altro esprimere il proprio
potenziale e avere spazio per mettere in pratica idee
3
MODA
L’idea è quella di trasformare 1 e 2 in 3: fare diventare bello ciò che è etico, non dover scegliere tra design e
sostenibilità, e, viceversa, cessare di considerare la moda un folle e cieco sacrificio ma un’espressione di
bellezza esteriore e interiore.
Per Munari, i limiti dati dalle reali circostanze sono ciò che rende realmente creativo e non autoreferenziale
il processo di progettazione; cito altre due frasi dello stesso autore e designer che sono in linea con lo
spirito del progetto: “occorre far capire che finché l'arte resta estranea ai problemi della vita, interessa solo
a poche persone” ; “ Non ci deve essere un'arte staccata dalla vita: cose belle da guardare e cose brutte da
usare”.
MERCATO
Come già accennato, il mercato della slow fashion e della slow luxury esiste, è in crescita e è previsto che il
giro d’affari continui ad aumentare.
Il fatto di produrre serie limitate, la possibilità di produrre pezzi su ordinazione e su misura, uniti alle più
innovative forme di partnership e co-marketing per cui si sviluppano collezioni e edizioni speciali assieme a
negozi fisici e online, sfruttando la frammentarietà e le nicchie di mercato, permettono di essere flessibili e
raggiungere realmente i propri clienti ideali e di creare anche differenti fasce di prezzo.
Il bacino di clienti ideali si ottiene intersecando gruppi più ampi e già esistenti: i consumatori di lusso, di
arte e moda all’avanguardia, di prodotti eco-sostenibili.
I beni di lusso sostenibile rispondono innanzitutto a nuovi bisogni emozionali, propri di una clientela più
esigente e sofisticata rispetto al passato: la cura di sé, ossia il desiderio di avere del tempo, per rigenerarsi e
autogratificarsi; il rapporto con gli altri; l’esplorazione, cioè il piacere di avventurarsi nel mondo; lo stile
personale, cioè la volontà di sentirsi unici, attraverso una sofisticata combinazione di scelte d’acquisto, con
le quali dimostrare il proprio successo nella vita, esprimere la propria personalità e manifestare i propri
valori.
COMPETITORS E VANTAGGIO
Non vogliamo che i nostri competitors siano i brand di prodotti sostenibili, vogliamo competere con i brand
di luxury fashion e avant garde jewellery.
GO TO MARKET STRATEGY
La strategia è quella di creare un doppio feed tra esistenza del brand online e offline, articolando la vendita
su diverse piattaforme e con diverse modalità:
LE FIGURE PROFESSIONALI
E’ necessario avere una grande forza per quanto riguarda il marketing/comunicazione e il design, e che
questi due rami di competenza lavorino in modo biunivoco; in ognuno dei gruppi, i professionisti non
dovranno limitarsi ad applicare ciò su cui sono già formati, ma lavorare come in un vero laboratorio di
ricerca e sviluppo.
Gli artigiani sono parte del processo creativo in cui integrano la propria cultura e il proprio punto di vista; il
numero e l’interazione dei dipendenti col processo creativo dovrebbe aumentare con le possibilità di
vendita che sta al gruppo marketing creare.