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Ι Canto
La Divina Commedia inizia con l’ingresso di Dante nell’Inferno, infatti, inizia
affermando che verso la metà della nostra vita, Dante si allontana dalla via
del bene, e inizia un periodo di smarrimento della ragione, in altre parole è
nel peccato che è rappresentato nella divina commedia con la selva oscura,
dopo aver oltrepassato la selva cioè il peccato Dante si trova ai piedi di un
colle ( il colle rappresenta la speranza, la speranza di ritrovare la ragione) ma
il colle non è facile da salire perché lungo i suoi pendii vi sono degli ostacoli,
in pratica le tre fiere (questo spiega com’è difficile liberarsi dai peccati
universali che ormai sono in tutta l’umanità) Dante timoroso verso di loro
perde le proprie speranze di uscire dal peccato. Ha salvarlo dall’irreparabile
rovina spirituale, giunge il poeta Virgilio, Maestro di retorica e modello di
poesia ( la rovina spirituale in senso letterario è di Dante ma in senso
allegorico è di tutta l’umanità ). Virgilio mette in guardia Dante dall’avidità,
vizio che dilaga in tutta l’umanità, unico capace a opporsi a questa sarà il
veltro, un restauratore morale e civile che, bramoso soltanto di sapienza,
amore e virtù, riuscirà a cacciarla. Virgilio si offre come guida a Dante che
dovrà attraversare i tre regni dell’aldilà per liberarsi dal peccato e raggiungere
la grazia divina.
Le terre che prima erano del Sacro Romano impero d’oriente cioè la Francia
e la Spagna sono diventate monarchie. La situazione in Italia era ben diversa,
Infatti l’Italia era divisa in tre parti, il Meridione in cui fino al 1302 governavano
Normanni e Angioini ma con il trattato di cartabellata la Sicilia era governata
dagli Aragonesi mentre il resto dagli Angioini, il centro in cui governava la
chiesa, il settentrione faceva parte dell’impero ma con lo scarso controllo
dell’imperatore sorsero altre istituzioni, come i comuni che presero in poco
tempo molto potere.
Schema Sintetico
Questo schema rappresenta il pensiero di Dante ( cioè come
Dante veda la pace terrena ed ultraterrena)
Dio
Era al di sopra di tutto, e per Dante mise a
disposizione 2 grandi istituzioni per guidare
l’umanità