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Finestra poetica

Poemetti
Poesia
anima nuda versata nel foglio di carta
sangue nero e blu che dipinge storie di vita
richiamando emozioni
evocando sentimenti
travolgendo passioni
e lacrime
e sorrisi.
Il tuo ricordo

Dentro,
molto dentro della pelle,
oltre gli organi
oltre le cellule
laddove I fotoni
dell'anima si agglutinano
forgiando la mía comprensione:

¡É lí che conservo il tuo ricordo!


Madre mia

Gioia sacra
madre mia
sei partita
senza neanche
dirmi addio.

Madre mia
Stella bella
sai, mi manca
il tuo sorriso
e mi manca
il tuo consiglio
e la venia del tuo amore.

Madre mia
Stella buona
che dolore
mi hai lasciato
quando Dio ti ha portato
ben lontano dal mio lato

Madre mia
Stella chiara
rivedró la tua presenza
forse nell'eternitá.
Canteremo insieme allora,
pieni di felicitá

Madre mia
Stella e luce
la mia vita
ti ringrazio,
ti ringrazio
il mio destino
scritto dalle belle mani
che cullarono il passato
della mia fanciullezza.
Madre mia
Stella santa
le tue insegnanze
le porto in cuore.
Pace a te, madre pura,
nella gloria del Signore.
Nanosecondo

Intransigensa del nanosecondo


che non si avvia verso il riposo
e si allontana verso le sponde
della carezza dimenticata.

E si allontana verso il silenzio


senza traguardo, senza respiro
come la nuvola che passa e piove.
Ancorato

Ancorato
ad un passato
che non so se mi appartiene,
non avanzó neanche un pó,
giro intorno ad un presente
che scompare frettoloso.

E la vita senza me
si allontana col rumore
della gente che m'incontra
e si perde e si ritrova
E festeggia e si affatica
giorno e notte, ogni dí.
Pace

Pace
sogni di pace
allerta di pace

E poi guerra
di nuovo guerra
ancora e sempre
la guerra!
Torna indietro, per favore

Soffri, soffri tanto, soffri troppo


anch'io soffro il tuo soffrire
anch'io dolo il tuo dolore
anch'io muoio il tuo morire
anch'io piango il tuo tremore.

Ed hai perso il tuo lavoro


per chiamarmi ad oltremare
ed hai pianto tante volte
l'amarezza dell'assenza
e svanisce il tuo sorriso
ammazzato in lontananza
ed io muoio col tuo pianto
maledico quest'amore
che ti uccide lentamente
e vorrei mai esser stato
il tuo sogno, il tuo signore.

Torna indietro te ne prego


torna indietro per favore
prima che sia troppo tardi
e ti perda finalmente
e rimanga senza cuore

Ma capisci che non posso


senza parte, senza un arte,
senza neanche professione
senza un soldo nella tasca
ne lavoro ne ambizione
senza neanche confidenza,
autostima e autorispetto
come faccio a mantenere la famiglia dei miei sogni
come faccio a regalarti quella vita che ti meriti
come faccio a non tradire l'allegrezza del tuo cuore
l'allegrezza del mio cuore.

Torna indietro te ne prego


torna indietro per favore
prima che sia troppo tardi
e ti perda finalmente
e rimanga senza cuore.
E cosí sono passati tanti anni sotto il sole
e lo so che t'ho ferito col coltello del rimpianto
e lo so che ho seminato amarezza con dolore
anche odio, tanto odio avvelenato
nei giardini di quell'anima
che brillava nei tuoi occhi
e la colpa mi ferisce,
la vergogna mi sconvolge
e capisco il tuo silenzio, la distanza del tuo sole
e perciò soltanto spero il perdono che guarisce
rassegnándomi d'aver perso della vita il mio amore
forse l'unico mio amore...
Sogno derubato

Poesía che riscalda


tra accordi e melodie;
non sono mica mie
le scosse e le follie.
Non sono neanche mie
le candide pazzie
che donano il sorriso
del tuo prezioso viso.

Non resta che un avviso


il sogno di un abbaglio
ricordi di uno sbaglio
e un canto che mi sfugge...

Un cuore si distrugge
nel petto che ti ascolta:
felicitá sconvolta
rimani nel passato
di un sogno derubato
Cercando l'amore

Non voglio pensare


che l’uomo é di ferro
Non voglio sentirmi
la roccia o lo scoglio:

La mia fragilitá,
la mia sensibilitá
é cosa da uomo
da uomo che sente
che ride e che piange
che canta e sorride
porgendo le mani
a chi s’é avvilito
che tende i suoi sogni
per chi ne ha bisogni
e vive la vita
dal fondo del cuore
cercando l’amore
tra i visi del mondo
cercando l’amore
l’amore profondo
Amore Avaro (Sonetto Alessandrino a doppia rima)

Tu; cuore zingarello, che viaggi a piedi nudi;


dov’è che ti nascondi dal mio sorriso amaro,
com’è che non rispondi al mio chiamato chiaro,
¿perché; dolore bello, mi assali e poi ti scudi?

Vorrei trovare quello per cui tu mi deludi.


Sei barca ed oggi affondi perche s’è spento il faro.
Sei carta e non rispondi se non ti gioco baro.
Sei cuore zingarello che guarda ad occhi crudi.

Adesso che ci penso per te darei la vita;


per te qualsiasi cosa farei senza vergogna.
Amore; cresci immenso, riaprendo una ferita
ch’è spina della rosa; per cui sono menzogna.

Amore cresci avaro sapendo che non c’è


il cuore ch’era caro, dormiva accanto a me.
Napoli

Napoli, il Vesuvio mi guardava


stravolgemdomi nel cuore dissoluto
ed il golfo argentato che cercava
le carezze della sabbia che non c’era

Napoli, le sue statue verdi e griggie,


mescolanza di dolore e nostalgia;
i palazzi assassinati dal vil fumo
ed il sole nascondendo il suo mestiere.

Napoli, il mercato a Fuorigrotta,


sigarette che strozzavano i polmoni,
polizzioti che passavan ad occhio chiuso;
le puttane belle e care in gonna corta.

Sono pezzi di ricordi da studente


che passava tutti i giorni il Corso Umberto
per salire fino al gran Mezzocannone
e trovarsi nella casa degli studi

Sono pezzi di un passato che non torna


son ricordi derubati dalla vita
una vita che; fermata dietro storie,
mi sorride nuovamente nei miei sogni.

Napoli smarrito tra i miei sogni e la vigilia


ti riscopro da lontano quí nel tropìco noioso
d’una citta che non sorride ma che ad alta voce strilla
e si annega volentieri nel suo chiasso demenziale.
I poeti (Sonetto)

I poeti lavorano di notte


con il buio coprendogli le spalle
fanno versi che sembrano farfalle
-dalle luci dell'alba son sedotte-

I poeti non dormono di notte


ma si trovano in mezzo a delle stalle
per cercare quei fiori nella valle
dei lor sogni turbati dalle scotte.

I lor versi son tutto un mondo apparte


che svanisce appena spunta il giorno
é per questo che non chiudono gli occhi
fin che giunge a buon fine il loro arte.

E cosí che il poeta vive attorno


al poema; notte e giorno tra i ritocchi
Lontano Abbaglio

Sarai il mio sguardo accattivante tra le mani


Sarai la luce ricomparsa tra le ombre indefinite
Saró il mestiere clandestino che nasconde la tua guancia:
Sará il profumo del tuo bacio che accarezza nostalgie ritornate
a farmi svagare tra i rimorsi e l'allegrezza ed i rimorsi nuovamente

Non c'è vita senza un pìzzico di follia e di saggezza


Non è vita se mi manca la tua docile bellezza

Quí a Carácas fan paura sia il giorno che la notte


Gridi ed urla e sparatoie che allucinano la mente
e la nebbia trafitta dal fumo irrespirabile
fa cosí pesante l'aria da schiacciare tutti i sogni.

Ma tu, soltanto tu e propio tu


saresti in grado di scioglierla
dissolverla, dissiparla, disperderla
con appena...un tuo sorriso.

Peccato pero che sei solo un'illusione


un lontano abbaglio
che or si spegne nel mio ricordo
Carezza di Fanciulla

Bianca gazza
Carezza di fanciulla
di pelle bianca

Bruna l'acquila
Carezza di fanciulla
di occhi bruni.

Nero Cavallo
Carezza di fanciulla
di capelli neri.

Spiaggie e cascate
Carezza di fanciulla
di mani soffici.

Cielo arrossito
Carezza di fanciulla
col rossore in guancia

Bella Natura
Carezza di fanciulla
Con il cuore in mano
Fiorellaia

Fiorellaia, fiorellaia
¿mi vende per caso un fior?
per mia moglie che m'aspetta
col sorriso e col pudor
di madonna venerata
dai miei occhi e dal mio cuor
Saremo un insieme

Rallenteró le mie pretese


per incontrarmi il profumo dei gelsomini
che dalla tua pelle
sconvolgono il mio sguardo
e senza vergogna e senza colpe...

Accenderó il tuo desiderio


con la fiamma rosa della rosa che sboccia
tra le tue labbra:
saremo cosí un insieme
indivisibile
irragiungibile
ed invincibile
eternamente
Ancora piove

Goccioline argentate
cadono pian piano
sul mio viso agghiacciato,
piove sulle finestre del palazzo,
piove sulla strada ammuffita,
piove dentro l'anima:
aciditá riscoperta nei fuochi nucleari
di amori strapazzati tante volte.

Goccioline insodisfatte
salgono all' in sù
come fuochi d'artificio
dentro giostre nuvolose.

Il mio arcobaleno
mi aspetta; pero,
tra le tue labbra
compagna eterna...
Non andar via.

Altrove
c'è il buio della notte
a far scattare le paure improvvise.

Altrove
c'è il pensiero che assedia ed assale
senza pudore ne pietá
ogni forma di volontà;

Per ciò
resta quí, con me
sul letto
a pregare, se vuoi;
oppure a giocare a scacchi
come dei teneri bambini…

A mangiare dei grappoli d'uva,


qualche fragoletta
rossa come le tue labbra,
amara come le tue lacrime...

Non andar via,


resta a sognare
tra le mie braccia.
All' abbordaggio

All' abbordaggio
senza equipaggio,
volendo andare
a navigare
dentro i tuoi occhi
di sal marina.

All'abbordaggio
con gran coraggio
se voglio amare
e poi restare
tra le tue braccia
di luna piena.
Splende il buio.

Ho visto la luce,
la luce abbagliante del buio,
ho visto le onde del silenzio
ballare davanti ai miei occhi
come pipistrelli di colori vivaci,
tratti da un sogno benedetto...

Ho visto splendere il buio


nella bracie del peccato...
Ricordi sfumati

Cercavo un po di sabbia in un cielo arancione


ma venne un acquilone
volando troppo basso,
e scontrandosi con un sasso
ritrovó fine sicuro.

Volevo un po di aria salata e spumeggiante


per cui andai a mare
probandoci a volare
ma il sogno gallegiante
di una pupa meravigliosa
mi prese a sorpresa
e rimasi smarrito tra i suoi occhi blu.
Riflessioni

Válgono quattro ricordi tristi


i padiglioni della sventura;
per cui, non sono mai stati visti
insieme, il progresso e la natura.

Non sono mai stati pochi


gli uomini di vera bontá,
non sono mai stati giochi
gli scherzi di cattivitá.

Eppure, oggi raggiunsi sfrugato


una splendida palla di fuoco,
c'erano il futuro ed il passato
dentro il rosso folgore. Un poco
d'arancione sul cielo annebbiato;
mi fece ripensare il passato,
mi fece riflettere il futuro
nascosto tra l'ammuffito muro
di un' indomani troppo insicuro.

¿Sará sempre utopica la pace?


¿L' amore, ci sará sempre profano?

Che non sia mai leggenda


il sogno dentro la tenda,
che non sia mai paura
quest' amore che si scura
Le tue labbra.

Dietro il cappotto pesante della scura notte,


due montagne infuocate si abbracciano
cosí sorgono le tue labbra.

Fuoco su fuoco
violenta e dolce passione che mi raggiunge.

Fiamma su fiamma
ed il mio viso si accende sulla tua guancia.

Brace su brace
tenera e riscaldante emozione che mi rallegra.

Per te,
brucerei fino alla cenere...
...oltre e piú oltre.

Mia piccola torcia illuminata


baciami, bruciami, incinérami,
accarezzami, riscáldami, allegrami,
ma soprattutto amami
contro tempo e spazio.
Ferita d'amore.

Sotto il vicolo ceco si rivede


la luce abbagliante del tuo ricordo,
il vecchio silenzio; rimasto sordo,
si annebbia, si guasta eppure non cede.

Ormai è finita, giá lei non mi crede,


volevo appena una goccia di fiume,
un pízzico d'erba o un soffio di lume
o forse in un bacio un tanto di fede.

Ormai se n'é andata lontana da me,


la donna ingiuriata da un sogno d'amor,
ormai é partita per sempre, lo so.

Ma non mi rassegno, non posso, aimé


perché ho una ferita profonda nel cuor,
che non si guarisce, per niente, no, no...
Fede di speranza

Bella giornata,
la spléndida carezza
della tua luce,
ringiovanisce piena
la fede di speranza.
Due piccole isole

Due piccole isole dietro la fitta nebbia


si avvicinano l'una all'altra
quando scende la mareggiata.

Ma poi, risale l'acqua salata


separándole nuevamente.
Acque marine
sono le nostre battaglie
contínue e galleggianti.

Eppure, sotto le lenzuola


l'aria della notte é ancor tiepida,
sembra quasi tropicale.

¡Amiámoci adesso, te ne prego!


amiámoci teneramente.
Pensiámoci domattina
a queste fredde acque che ci dividono
mia bella sposa.

Quasi, quasi ci proverei,


mia lampeggiante bambina,
a disegnarti carina
sulla mia pelle di pietra.

¿Ritorneranno le golondrine
a fare il nido sotto il tuo sguardo tagliante?
¿a fare il nido sotto i tuoi occhi d'acciaio?

¡Speriamo di sí!
A volte

A volte; vorrei propio fidarmi di te,


fidarmi un pó del tuo orgoglio da orologio svizzero,
piacere o dispiacere, quasi quasi tornerei
a riprovarci, a ricascarci, a rifare i miei passi.

Ma poi c'é quel filo di dolore, quella goccia di noia,


quel pochino di paura di ferire il mio cuore
di nuovo...

Ma poi, il marciappiede invisíbile non esiste,


e se esiste, non lo si vede,
e le canzoni non si ascoltano manco per niente,
non si sente propio niente sull'alto del cielo
quando ti bacio.

Non c'é colonna sonora


come nei film americani,
non ci sono fuochi d'artificio
ne campanate, ne cori d'angeli,
e non si muove il suolo sotto ai miei piedi,
cuando ti bacio, amore mio,
cuore di chissá chí...
Autore Felipe Antonio Santorelli
Alias tonisan
Alias Yomismo Denuevo

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