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Autostrada (A1): Milano-Napoli – Adeguamento del tratto di attraversamento appenninico tra Sasso

Marconi e Barberino di Mugello - 3° Tratta Piano del Voglio – Barberino di Mugello Studio di impatto
Ambientale del Lotto 1 Bretella di Firenzuola (Lotto 14 della Variante di Valico)

Paese: Italia - Toscana

Anno: 2007 – 2008

Cliente: S.P.E.A. Ingegneria Europea

Importo lavori: € 130.339.033,00

Importo servizi: € 125.000,00

Studio di Impatto Ambientale

L’incarico riguarda la redazione dello Studio di Impatto Ambientale relativo al progetto definitivo del Lotto 1
della “Bretella di Firenzuola”, corrispondente al Lotto 14 del progetto di adeguamento del tratto di
attraversamento appenninico tra Sasso Marconi e Barberino di Mugello dell’autostrada A1 Milano-Napoli
(noto come “Variante di Valico”).

La “Bretella di Firenzuola” (Lotto 1) è un’infrastruttura, suddivisa in 4 lotti, che, assieme al Raccordo tra lo
svincolo autostradale di Poggiolino e la viabilità locale SS65 della Futa, ha l’obiettivo di collegare il futuro
casello autostradale di Poggiolino della Variante di Valico alla SS65 della Futa, alla SP116 e alla SP503. I lotti
2 e 3, infatti, sono già stati realizzati nel contesto delle opere compensative relative al tracciato ferroviario
Alta Velocità, e il lotto 4, che completa la Bretella, progettato a livello esecutivo, è in fase di realizzazione.

Il lotto 1 della Bretella di Firenzuola, ricade nel territorio della Provincia di Firenze tra il Comune di
Barberino di Mugello e il Comune di Firenzuola, ed è una strada extraurbana secondaria con uno sviluppo
complessivo di circa 7,5 km.

All’interno dello Studio di Impatto Ambientale è stata effettuata anche la progettazione di interventi di
recupero ambientale:

- delle aree di cantiere e viabilità dismesse a fine lavori;

- di due aree di deposito di Corniolo e Casone.

In particolare per l’area di deposito di Corniolo, che si colloca in un sito dal punto di vista paesaggistico
molto sensibile e che terminati i lavori verrà trasformata in area di parcheggio, è stata prevista l’adozione di
interventi di ingegneria naturalistica, quali il rimodellamento morfologico, consistente non solo in interventi
di sistemazione a verde, ma anche di regolarizzazione delle depressioni naturali con una stabilizzazione
dell’aspetto idrogeologico delle aree:

- ricucitura dei versanti attraverso l’adozione di specie appartenenti alla serie del Faggio, del Cerro,
dell’Ontano;

- protezione del fondo dell’argine con massi di cava;

- terra rinforzata rinverdibile in rete metallica a doppia torsione;

- sistemazioni a tasche per il terreno vegetale con l’utilizzo di fascinate vive.

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