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Aveva solo 36 anni, Jaco Pastorius.

Ma nella sua breve esistenza aveva portato a termine una


rivoluzione musicale attorno al ruolo del suo strumento, il basso elettrico, che lo ha consegnato
al mito. Basti dare un'occhiata alle visualizzazioni del materiale che lo riguarda su YouTube per
comprendere quanto la sua lezione sia impressa nella memoria collettiva. Perché non attendere
l'esatto scadere dei trent'anni dalla morte per celebrarlo? Qualcosa è accaduto. Qualcosa di
importante. Dopo l'uscita in triplo vinile in occasione del Record Store Day dello scorso 22 aprile,
il 26 maggio arriva in doppio Cd e in digitale un album dal vivo che permette a Jaco Pastorius di
farsi ricordare nel modo più giusto e con la sua musica, in quello che è forse il suo momento più
alto prima della discesa all'inferno del disturbo bipolare. Si intitola Truth, Liberty & Soul - Live in
NYC: The Complete 1982 NPR Jazz Alive! Recording e contiene la registrazione integrale del
concerto tenuto da Jaco Pastorius con la Word of Mouth Big Band alla Avery Fisher Hall di New
York il 27 giugno del 1982 durante il Kool Jazz Festival del leggendario impresario George Wein.
Performance che era stata parzialmente trasmessa durante il programma Jazz Alive! della
National Public Radio. Il disco include i 40 minuti di musica vissuti per 35 anni solo nel ricordo di
chi alla Avery Fisher Hall quella notte c'era. L'uscita è frutto di anni di certosino lavoro
diplomatico oltre che tecnico dell'etichetta indipendente e no-profit Resonance, che vive di
donazioni e ha nella conservazione della memoria jazz la sua missione. Ed è giusto sottolineare
quanto il suo lavoro su Jaco Pastorius si distingua da altre operazioni, più simili a speculazioni,
generate da strombazzati ritrovamenti d'archivio privi di qualità e valore culturale. Il
vicepresidente della label Zev Feldman aveva appreso dell'esistenza della registrazione del
concerto nel 2011, durante un incontro con Tim Owens, proprio il produttore della serie Jazz
Alive! della NPR. Di lì l'obiettivo, perseguito con determinazione, di portarla alla luce come
meritava, con una qualità sonora aggiornata agli attuali standard e un corredo grafico e testuale
degno della sua importanza. Missione compiuta. Grandioso il risultato ottenuto da Paul
Blakemore, l'ingegnere del suono originario, che ha lavorato al remissaggio partendo dal master
registrato nel 1982 con un 24 piste. Come spettacolare è il nucleo della Word of Mouth: Peter
Erskine alla batteria, Randy Brecker alla batteria, Bob Mintzer al sax tenore, Othello Molineaux
alle steel pans e Don Alias alle percussioni. Ospite speciale, l'armonicista belga Toots
Thielemans. Quattordici i brani in scaletta per 130 minuti di magia.

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