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 Product brief: Documento scritto in fase di apertura di un nuovo progetto per sintetizzare le necessità del

business e i conseguenti obiettivi da raggiungere attraverso la realizzazione di un nuovo prodotto.


 Project leader: Figura responsabile per un progetto. Nei progetti di innovazione spesso è il CPL ad assumere
questo ruolo, ma può anche trattarsi del TPL o di un Project Manager assegnato al progetto.
 Strategia aziendale: La direzione e il conseguente piano d’azione che i managers definiscono per la gestione delle
attività del business, in coerenza con la missione dell’azienda e degli obiettivi finanziari stabiliti.
 Strategic brief di una categoria/brand: Documento che sintetizza il contesto esterno, la performance attuale, le
aree di forza e le aree di debolezza, gli obiettivi per una categoria/brand e che, di conseguenza, identifica la
strategia e il piano esecutivo per conseguire i risultati attesi.
 Project management: It’s the application of knowledge, skills, tools, and techniques to project activities to meet
the project requirements (l’applicazione di conoscenze, capacità, strumenti e tecniche alle attività di un progetto,
per poter raggiungere gli obiettivi del progetto stesso).
 Project Manager: Figura responsabile di uno specifico progetto e che si deve prendere carico della sua
esecuzione e del suo successo.
 CPL: Commercial Project Leader: Figura del team di Marketing che guida il progetto, coordinando le attività
commerciali.
 TPL: Technical Project Leader: Figura del team di R&D che guida il progetto, coordinando le attività tecniche.
 Background: Descrizione sintetica del contesto interno ed esterno in cui un progetto viene generato
(cambiamenti significativi del mercato; attività rilevanti dei competitors con impatto sulla performance della
categoria/brand, obiettivi aziendali da raggiungere, problematiche chiave/punti aperti che il progetto si propone
di risolvere).
 SWOT analysis: Strumento di analisi strategica del contesto operativo che porta a valutare le aree di forza
(strenghts) e di debolezza (weaknesses) interne, nonché le opportunità (opportunities) e le minacce (threats) che
arrivano dall’esterno.
 Matrice BCG crescita/quota di mercato: Strumento di analisi strategica sviluppato dalla Boston Consulting Group
che classifica brands/categorie/aree di business attraverso una matrice basata su 2 parametri: la quota di
mercato e il tasso annuale di crescita del mercato. Risultano in tal modo 4 categorie: - Star: prodotti con una
buona quota in un mercato in crescita. - Question Mark: prodotti con una quota ancora non soddisfacente in un
mercato in crescita. - Cash cow: prodotti con una buona quota in un mercato stazionario. - Dog: prodotti poco
competitivi in un mercato poco vitale.
 Concetto: Descrizione chiara e dettagliata dell’idea di prodotto, che, partendo dal bisogno del consumatore a cui
esso è destinato, presenta la promessa di un beneficio per rispondere a quel bisogno, nonché le motivazioni a
sostegno della promessa e le caratteristiche più significative e differenzianti del prodotto.
 Insight: Affermazione con cui si descrive un bisogno (espresso o inespresso), un problema irrisolto, una
frustrazione del consumatore.
 Reason to believe (RTB): Ragioni che spiegano perchè il prodotto supporta la promessa al consumatore, quali
sono le sue caratteristiche differenzianti che apportano quello specifico beneficio.
 Unique selling proposition (USP): Elemento caratterizzante un prodotto e che è differenziante rispetto a quanto
già presente sul mercato e comunicato dai concorrenti. In altre parole è la ragione principale per il quale i
consumatori sono spinti ad acquistare il prodotto.
 Must Have / Nice to have: Si definiscono must have i requisiti primari di un prodotto, essenziali per rispondere al
bisogno del consumatore a cui esso è destinato. Al contrario i nice to have sono quei requisiti che danno valore
aggiunto al prodotto senza però rappresentarne elementi indispensabili.
 Mercato obiettivo: Paese di commercializzazione, categoria e segmento specifico di consumatori in cui si vuole
lanciare un nuovo prodotto o comunque eseguire una certa attività di marketing.
 Target cost: Costo obiettivo, utilizzato come linea guida/vincolo in fase di disegno del prodotto. E’ il massimo
costo sostenibile affinchè il P&L, costruito con le altre assumptions di prezzo, volumi, sconti, etc…., porti a una
marginalità accettabile.
 Benchmarking: Attività di confronto verso le aziende concorrenti più competitive, per studiarne prodotti e
attività di marketing, analizzare i propri punti di forza e di debolezza e individuare gaps o opportunità per i propri
prodotti e la propria attività di comunicazione.
 Milestone: Data/momento significativo nel corso di un progetto. Può rappresentare il raggiungimento di un
traguardo significativo (ottenimento di una o più deliverables; gate di approvazione), oppure anche scadenze
vincolanti da tener presente nel progetto (ad esempio un meeting di governance, oppure scadenze di natura
contrattuale).
 Shelf life: Letteralmente significa «vita di scaffale»; rappresenta il periodo di tempo che corrisponde – in definite
circostanza (packaging, trasporto, condizioni di conservazione, clima) – a una tollerabile diminuzione della
qualità di un prodotto confezionato. (Food packaging, L. Piergiovanni, S. Limbo, Springer-Verlag Italia 2010)
 Panel test: In analisi sensoriale, è la prova effettuata da una giuria (panel) solitamente di 8-12 professionisti di
analisi sensoriale addestrati, che emettono un giudizio sulle caratteristiche sensoriali del prodotto, basandosi su
procedure e terminologie standardizzate, e per questo oggettive.
 Analisi sensoriale : Disciplina scientifica impiegata per evocare, misurare, analizzare ed interpretare le sensazioni
che possono essere percepite dai sensi della vista, olfatto, gusto, tatto e udito. (Stone & Sidel, 2004). La
peculiarità dell’analisi sensoriale è utilizzare l’uomo come strumento di valutazione di uno stimolo chimico o
fisico percepito dai recettori sensoriali. Tuttavia, pur avvalendosi dello strumento “umano”, questa tecnica
scientifica consente di oggettivare le soggettività, dal momento che dispone di metodi analitici: o Affidabili, cioè
riproducibili in termini statistici in quanto codificati da norme internazionali ISO (International Organization for
Standardization); o Pertinenti, poiché la qualità sensoriale si riferisce alla percezione del prodotto da parte degli
esseri umani; o Consistenti, cioè attendibili, in considerazione che il cervello umano ha un’eccezionale capacità di
correggere le valutazioni rispetto alle interferenze.
 Colorimetro: Strumento analitico che misura la quantità di colore assorbita da un oggetto o una soluzione
colorata, descrivendone il colore attraverso le componenti cromatiche. La modalità più diffusa per misurare il
colore è quello attraverso lo spazio CIELab, o Lab, dove L = luminosità, la coordinata «a» è la luce dal verde a
rosso, la coordinata «b» è la luce dal giallo al blu.
 Viscosimetro Bostwick: Strumento analitico per la determinazione della viscosità di un liquido o di un prodotto
viscoso, che misura la distanza percorsa dal materiale in esame in un tempo determinato.
 Naso elettronico: Strumento analitico per la misurazione degli odori, costruito in modo da simulare il sistema
olfattivo umano.
 Ricerche di mercato: Possono essere definite come attività di raccolta e analisi di dati riguardo il
comportamento, le abitudini, le preferenze e i processi decisionali dei consumatori in un certo mercato. •
Allergene: Sostanza che risulta innocua per la maggior parte delle persone, ma che in alcuni soggetti può essere
riconosciuta come estranea e pericolosa per l’organismo, scatenando una reazione del sistema immunitario; la
reazione si può manifestare in diversi modi, quali reazioni cutanee o respiratorie, di entità variabile a seconda
della sensibilità del soggetto.

• Claim: ‘Claim’ means any message or representation, which is not mandatory under Community or national
legislation, including pictorial, graphic or symbolic representation, in any form, which states, suggests or implies that
a food has particular characteristics («indicazione»: qualunque messaggio o rappresentazione non obbligatorio in
base alla legislazione comunitaria o nazionale, comprese le rappresentazioni figurative, grafiche o simboliche in
qualsiasi forma, che affermi, suggerisca o sottintenda che un alimento abbia particolari caratteristiche) (Definizione
tratta dal Regolamento Europeo N. 1924/2006.) In altre parole si utilizza la parola claim per indicare un messaggio
destinato al consumatore per comunicare un aspetto rilevante e differenziante del prodotto o del brand. • Claim
nutrizionale: Qualunque indicazione che affermi, suggerisca o sottintenda che un alimento abbia particolari proprietà
nutrizionali benefiche, dovute: a) all'energia (valore calorico) che: i) apporta, ii) apporta a tasso ridotto o accresciuto,
iii) non apporta, e/o b) alle sostanze nutritive o di altro tipo che: i) contiene, ii) contiene in proporzioni ridotte o
accresciute, iii) non contiene.

• Claim funzionale: «Indicazione sulla salute»: qualunque indicazione che affermi, suggerisca o sottintenda
l'esistenza di un rapporto tra un categoria di alimenti, un alimento o uno dei suoi componenti e la salute.
(Definizione tratta dal Regolamento Europeo N. 1924/2006.) • Claim relativi alla riduzione di un rischio di malattia
Qualunque indicazione sulla salute che affermi, suggerisca o sottintenda che il consumo di una categoria di alimenti,
di un alimento o di uno dei suoi componenti riduce significativamente un fattore di rischio di sviluppo di una malattia
umana. (Definizione tratta dal Regolamento Europeo N. 1924/2006.) • Kick off: Riunione di avvio di un progetto, in
cui il team e il Project Manager si incontrano per la prima volta e rivedono tutti gli elementi cardine del progetto e
iniziano a pianificare le attività. Solitamente si parla di kick off sia per lo studio di fattibilità/fase di pianificazione, sia
successivamente per dare l’avvio all’implementazione del progetto. • Stakeholder: Individuals and organizations who
are involved in or may be affected by project activities (individui e organizzazioni che sono coinvolti o possono venire
impattati dalle attività di un progetto). • Packaging primario: Materiale di imballaggio a diretto contatto con
l’alimento. • Packaging secondario: Materiale di imballaggio usato come contenimento di uno o più contenitori
primari. Sul punto vendita costituisce un imballaggio multiplo come unità di vendita. • Packaging terziario: Materiale
di imballaggio usato per contenere più imballaggi primari o secondari, per il trasporto e la movimentazione del
prodotto.

• Conto economico (P&L = Profit&Loss) di un’azienda: Documento del bilancio di esercizio di un’azienda che
contrappone i costi e i ricavi di competenza di un periodo amministrativo, seguendo una struttura specifica definita
dall’art. 2425 del codice civile; esso mostra il reddito (positivo o negativo) dell’impresa nel periodo considerato. •
Conto economico (P&L = Profit&Loss) di un prodotto: Documento finanziario che calcola il reddito operativo di un
prodotto, come differenza fra i ricavi e i costi attribuibili a quel prodotto. • Nominal Value (NV): Rappresenta i ricavi
del prodotto; viene calcolato come prezzo di vendita del singolo prodotto (€/unit) x i volumi venduti (units). • Net
Sales Value (NSV): Rappresenta il fatturato netto del prodotto, ovvero il fatturato del prodotto (NV) al netto degli
sconti ai clienti dentro e fuori fattura, dei resi, dei costi di inserimento nuovi prodotti e delle attività promozionali. •
Contribution Margin (CMA): Rappresenta il fatturato netto del prodotto (NSV) sottratto dei costi variabili sostenuti
per produrlo. Pertanto viene calcolato come NSV-costi variabili. • Gross Profit (GP): Rappresenta l’utile lordo di un
prodotto, calcolato sottraendo al fatturato del prodotto i costi sostenuti per produrlo, inclusi i costi fissi a esso
riconducibili. Viene calcolato come CMA – costi fissi. • Operating Income (OI): Rappresenta il reddito operativo del
prodotto, ovvero la differenza fra il fatturato e i costi. Viene calcolato sottraendo al GP anche la quota di costi di
Marketing, di R&D, di vendita e distribuzione, nonché delle strutture amministrative dell’azienda. • Sconto cassa
(Cash discounts): Sconto ai clienti legato alle modalità e ai tempi di pagamento (ovvero sconto accordato al cliente
qualora paghi subito alla consegna o comunque nel giro di un breve periodo, anziché avvalersi della dilazione di
pagamento definita nel contratto). • Resi (Returns): Valore della merce restituita dal cliente all’azienda produttrice
per superamento della data di scadenza o per difettosità. • Sconto logistico (Logistic discount): Sconti concessi al
cliente in caso di adesione a particolari sistemi di presa d’ordine e consegna. • Sconto base (base discount): Sconto
applicato al listino prezzi, definito nel contratto con il singolo cliente. • Gross Sales Value (GSV): Si calcola sottraendo
al NV lo sconto cassa, lo sconto logistico, lo sconto base e i resi. • Promo discount: Sconto temporaneo legato alle
attività promozionali concordate con ciascun cliente. • Sales Value: Fatturato del prodotto (NV) al netto degli sconti
in fattura (sconto cassa, sconto logistico, sconto base, promozioni, resi). • Premi di fine anno (Year end bonus YEB):
Contributo riconosciuto al cliente a fine anno a fronte del raggiungimento di un determinato fatturato o come
incentivo, cosi come definito nel contratto. • Trade promotions (TP): Attività promozionali (quali impiego di
espositori, attiivtà di co-marketing con il cliente, special pack, inserimento in un determinato numero di volantini)
previste a contratto. • Trade events: Adesione ad eventi dei clienti (ad esempio volantini extra-contratto, festa baby,
fiera del bianco…). • New opening: Nuove aperture. • Lump sum: Contributo fuori contratto riconosciuto al cliente a
fronte di attività extra o risultati particolari, ad esempio a fine anno. • Listing fee: Contributo richiesto dal cliente per
l’inserimento a scaffale di un nuovo prodotto. • EITF: Prodotti tipo vendita omaggiati / coupon. • Trade: Nelle lezioni
quando si parla del «trade» si intendono «i clienti». • Variable standard cost: I costi variabili di un prodotto sono i
costi che vengono sostenuti solo se lo si produce e che sono proporzionali alle quantità prodotte. Sono costituiti
dalle materie prime (ingredients), dai materiali di confezionamento (packaging), da elettricità e gas per produrre
(utilities), dalla manodopera diretta che lavora sulle linee produttive e in confezionamento (labour), dai costi di
trasporto dallo stabilimento produttivo ai depositi (freight). Si parla di costi variabili standard per indicare quei costi
definiti una volta all’anno durante il processo di budget, che rimangono fissi per l’anno di esercizio e rispetto ai quali
vengono poi misurate le varianze positive e negative dei costi reali. • Varianze (PPV e MUV): Differenza fra i costi
reali (actual) e i costi standard definiti a inizio anno. Si parla di: - PPV per indicare le varianze di acquisto
(principalmente di ingredienti e imballaggi); - MUV per indicare la varianze di produzione (utilities, labour, freight,
rese). • Marketing consumer spending: Costo dei prodotti/materiali necessari per le attività promozionali destinate
ai consumatori e non inclusi nei costi standard del prodotto (ad esempio oggettini omaggio, regali e materiali dei
concorsi a premi…) • Cost fissi: Costi strutturali che l’azienda deve sostenere a prescindere dai volumi prodotti e che
pertanto non variano. • Write off: Costo del prodotto o dei materiali destinati a distruzione, perché utilizzati per
analisi e prove o perché difettosi o perché obsoleti (ad esempio quando un prodotto viene dismesso dal mercato e
sostituito da un altro). • Costi di fabbrica (factory cost): Costi indiretti e fissi di uno stabilimento produttivo, quali i
costi di gestione, le assicurazioni, gli ammortamenti, la manutenzione… • Central Supply Chain: Costi indiretti di
personale delle funzioni centrali che sono direttamente legate alle attività di produzione e gestione della Supply
Chain (Approvigionamenti, Engineering, Logistica, Laboratori e Qualità…). • Bill of materials (BOM): La BOM (‘distinta
base’ in italiano) è l'elenco di tutte le materie prime, componenti e semilavorati necessari per realizzare un prodotto.
• COGS: Abbreviazione di Cost of goods sold (costo dei beni venduti), è il costo sostenuto dall’azienda per la
produzione di un prodotto. • Costi variabili di selling: Provvigioni e incentivi agli agenti. • Costi fissi di selling: Costi
del personale, incluse le relative spese e il sistema incentivante, della Forza Vendita, del Trade Marketing, del
Customer Service e del Demand Planning. • Costi di distribuzione: Costo del trasporto delle merci dai depositi ai
clienti. Si suddivide in fissi e variabili. • Marketing spending: Investimenti di Marketing. Includono tutti i costi di
comunicazione (media: può essereTV, stampa, digital…), i costi di organizzazione e sponsorizzazione di eventi, i costi
di banche dati e ricerche di mercato, i costi di sviluppo grafico dei materiali di confezionamento, i costi dei materiali
sui punti vendita (pendolini, espositori, locandine…), l’eventuale costo di attività, materiali e incentivi del gruppo di
informatori medici (medical detailing). • G&A (general and administrative expense): Costi del personale (non
direttamente collegabile alle attività di produzione del prodotto): costi e spese dei teams di Marketing, Finance, IT,
Risorse Umane, Ufficio legale… • Costi di R&D (Research&development): Costi del personale e delle spese sostenute
da R&D per la prototipazione, le prove di prodotto, le analisi e tutte le attività per l’ideazione e lo sviluppo di nuovi
prodotti. • Cannibalizzazione: l’impatto negativo sulle vendite (e di conseguenza sull’utile) di eventuali prodotti
dell’azienda già sul mercato, che a seguito del lancio del nuovo prodotto verranno dismessi o comunque subiranno
un calo di vendite a causa della «concorrenza» del nuovo prodotto. • Target cost: Costo obiettivo, utilizzato come
linea guida/vincolo in fase di disegno del prodotto. E’ il massimo costo sostenibile affinchè il P&L, costruito con le
altre assumptions di prezzo, volumi, sconti, etc…., porti a una marginalità accettabile. • Hurdle rate: Solitamente è il
livello minimo di ritorno di un investimento affinchè venga considerato accettabile. La stessa espressione può anche
essere applicata per gli hurdle rate di Supply Chain (volumi minimi di produzione). • Return on investment (ROI):
Indice finanziario che rappresenta il rendimento di un capitale investito. E’ applicabile a diversi contesti e ambiti: alla
valutazione della redditività di un’azienda, piuttosto che a un singolo progetto o a un singolo investimento di
capitale.

• Processo di sviluppo di un alimento: Sequenza di attività e steps che un’azienda intraprende per immettere sul
mercato un nuovo prodotto o per modificarne uno già esistente. • Innovazione: Processo di traduzione di
un’invenzione/un’idea in un bene o servizio che crea valore o incrementa il valore di beni già esistenti,
soddisfacendo un’esigenza espressa o inespressa dei consumatori. • Progetto di cost out/ CVE/ saving: Progetto che
ha come obiettivo la riduzione del COGS di prodotto. • Progetto classificato come «Regulatory»: Progetto che ha
come obiettivo l’adeguamento dei prodotti a una nuova normativa in vigore. • Footprint: Quando si parla di footprint
si intende la manufacturing footprint, ovvero l’assetto produttivo. • Renovation: Progetto di innovazione in cui
vengono rilanciati prodotti esistenti a seguito di un miglioramento degli stessi. • Incremental: Progetto di
innovazione in cui vengono sviluppati e immessi sul mercato prodotti analoghi a quelli esistenti ma con nuove varietà
(estensione della range) o comunque sfruttando tecnologie esistenti. • Disruptive: Progetto di innovazione che porta
sul mercato qualcosa di completamente nuovo, in termini di tipologia di prodotto, tecnologia utilizzata, modalità di
impiego… • Consumer driven / technology driven innovation: L’idea di un’innovazione per il mercato può partire
dall’analisi del bisogno del consumatore (consumer driven innovation), oppure può nascere dall’applicazione sul
mercato di una nuova tecnologia completamente innovativa, che genera nuovi bisogni e nuove abitudini nei
consumatori (technology driven innovation). • Value equation (o Consumer Value Proposition): E’ il rapporto fra il
valore percepito dal consumatore per un certo prodotto (in termini di qualità + servizio + appagamento) e il costo di
produzione. • Product test: Tipologia di ricerca di mercato in cui uno o più prodotti vengono sottoposti all’assaggio e
alla valutazione di un campione rappresentativo di consumatori, per indagare accettabilità, preferenza, interesse. •
Budget di un progetto: Tetto di spesa, soldi allocati sul progetto. • Leadership: In ambito aziendale si usa il termine
leadership per descrivere l’approccio e la capacità di un singolo di guidare e influenzare le attività di un gruppo per il
raggiungimento di obiettivi comuni. • Stakeholders: Individuals and organizations who are involved in or may be
affected by project activities (individui e organizzazioni che sono coinvolti o possono venire impattati dalle attività di
un progetto). (Project Management Body of Knowledge - Pmbok Guide, Project Management Institute) • Business
case di un progetto: Documento che riporta il dettaglio dei costi e dei ricavi di un progetto, utile per valutare la bontà
finanziaria del progetto stesso. • Brief di prodotto (Product brief): Documento scritto in fase di apertura di un nuovo
progetto per sintetizzare le necessità del business e i conseguenti obiettivi da raggiungere attraverso la realizzazione
di un nuovo prodotto. • Stage and Gate: Un processo Stage-Gate è un flusso organizzato di attività per sviluppare un
nuovo prodotto a partire dall’idea fino al lancio sul mercato; è caratterizzato dal fatto che il flusso delle attività è
suddiviso in distinte fasi (stages) separate da momenti di revisione e decisione (gates). • RACI: Matrice di definizione
del livello di coinvolgimento e responsabilità degli attori coinvolti in un progetto, distinguendo i Responsabili
dell’esecuzione (R), Responsabile finale del risultato – Accountable (A), Consultati (C), Informati (I). • Portfolio
management: Attività di gestione di un gruppo di progetti, selezionandoli e monitorandone priorità, risorse, risultati.
• Project management: It’s the application of knowledge, skills, tools, and techniques to project activities to meet
the project requirements (l’applicazione di conoscenze, capacità, strumenti e tecniche alle attività di un progetto, per
poter raggiungere gli obiettivi del progetto stesso). (Project Management Body of Knowledge - Pmbok Guide, Project
Management Institute) • Strategia aziendale: Direzione e il conseguente piano d’azione che i managers definiscono
per la gestione delle attività del business, in coerenza con la missione dell’azienda e degli obiettivi finanziari stabiliti.
• SWOT analysis: Strumento di analisi strategica del contesto operativo che porta a valutare le aree di forza
(strenghts) e di debolezza (weaknesses) interne, nonché le opportunità (opportunities) e le minacce (threats) che
arrivano dall’esterno. • Strategic brief di una categoria/brand: Documento che sintetizza il contesto esterno, la
performance attuale, le aree di forza e le aree di debolezza, gli obiettivi per una categoria/brand e che, di
conseguenza, identifica la strategia e il piano esecutivo per conseguire i risultati attesi. • P&L (Profit&Loss) di un
prodotto: Conto economico = Documento finanziario che calcola il reddito operativo di un prodotto, come differenza
fra i ricavi e i costi attribuibili a quel prodotto. • Matrice BCG crescita/quota di mercato: Strumento di analisi
strategica sviluppato dalla Boston Consulting Group che classifica brands/categorie/aree di business attraverso una
matrice basata su 2 parametri: la quota di mercato e il tasso annuale di crescita del mercato. Risultano in tal modo 4
categorie: - Star: prodotti con una buona quota in un mercato in crescita. - Question Mark: prodotti con una quota
ancora non soddisfacente in un mercato in crescita. - Cash cow: prodotti con una buona quota in un mercato
stazionario. - Dog: prodotti poco competitivi in un mercato poco vitale. • Net Sales Value (NSV): Rappresenta il
fatturato netto del prodotto, ovvero il fatturato del prodotto (NV) al netto degli sconti ai clienti dentro e fuori fattura,
dei resi, dei costi di inserimento nuovi prodotti e delle attività promozionali. • Contribution Margin (CMA):
Rappresenta il fatturato netto del prodotto (NSV) sottratto dei costi variabili sostenuti per produrlo. Pertanto viene
calcolato come NSV-costi variabili. • Background: Descrizione sintetica del contesto interno ed esterno in cui un
progetto viene generato (cambiamenti significativi del mercato; attività rilevanti dei competitors con impatto sulla
performance della categoria/ brand, obiettivi aziendali da raggiungere, problematiche chiave che il progetto si
propone di risolvere). • Benchmarking: Attività di confronto verso le aziende concorrenti più competitive, per
studiarne prodotti e attività di marketing, analizzare i propri punti di forza e di debolezza e individuare gaps o
opportunità per i propri prodotti e la propria attività di comunicazione. • Matrice di Ansoff: Strumento di analisi
strategica che si basa sul presupposto che le scelte dipendano fondamentalmente da 2 criteri: cosa vendere (il
prodotto) e a chi (il mercato), facendo la distinzione fra esistente e nuovo. Identifica così 4 possibili approcci
strategici: Penetrazione di mercato (prodotti esistenti in mercati attuali); Sviluppo del prodotto (prodotti nuovi in
mercati attuali); Sviluppo del mercato (prodotti esistenti in mercati nuovi); Diversificazione e sviluppo integrato
(prodotti nuovi in mercati nuovi). • Strategie competitive di Porter: Strumento di analisi strategica che si basa sul
presupposto che le aziende devono compiere 2 scelte principali: - come costruire il vantaggio competitivo, se
attraverso una struttura di costi significativamente più bassa rispetto ai concorrenti, o attraverso una differenziazione
significativa dei prodotti a prezzi superiori. - se operare su un target ampio (mass market) o limitato (nicchia).
Vengono cosi identificate 4 strategie competitive: Leadership di costo (bassi costi per target ampio); Focus sui costi
(costi bassi su target ristretto), Differenziazione (prodotto premium per target ampio), Focus sulla differenziazione
(prodotto premium per target ristretto). • Ciclo di vita del prodotto: rappresentazione dell’andamento delle vendite
di un prodotto nel tempo, dividendo la fascia temporale in 4 fasi successive: introduzione, sviluppo, maturità e
declino. • Posizionamento concorrenziale: Tipologie di approccio sul mercato rispetto ai concorrenti: Dominante
(leader di mercato), sfidante (attacco al leader di mercato), Imitatore (propria di chi cerca di conquistare una fetta di
mercato imitando prodotti e strategie del leader), Specialista di nicchia (propria di chi cerca di conquistare una fetta
di mercato di nicchia rispondendo a una richiesta specifica non soddisfatta). • Segmentazione del mercato:
Operazione di scomposizione del mercato totale in sottoinsiemi di clienti che siano omogeni fra loro per bisogni,
attitudini, drivers di acquisto, modalità di acquisto, comportamenti. • Mercato obiettivo: Paese di
commercializzazione, categoria e segmento specifico di consumatori in cui si vuole lanciare un nuovo prodotto o
comunque eseguire una certa attività di marketing. • Strategia di marketing indifferenziato: l'azienda decide di
ignorare la segmentazione e di provare a offrire un unico prodotto trasversale a più segmenti per coprire un
potenziale bacino di consumatori superiore. • Strategia di marketing differenziato: l'azienda decide di operare in più
segmenti e sviluppa una offerta specifica per ciascun segmento. • Strategia di marketing concentrato: l'azienda
seleziona un unico segmento come suo mercato target e punta a disegnare una proposta mirata per le esigenze di
quel segmento, guadagnandone una quota significativa. • Posizionamento di un brand: Può essere definito come la
collocazione che la marca occupa nella testa del consumatore, rispetto al mercato e nei confronti dei concorrenti,
ovvero quali sono le caratteristiche e i benefici tipici che il brand comunica a chi lo acquista. • Marketing mix:
Insieme coordinato degli elementi che costituiscono la strategia di Marketing nel lanciare un nuovo prodotto sul
mercato. Come da definizione di Jerome Mc Carthy, è rappresentato dalle 4P’s: Product (prodotto), Price (prezzo al
pubblico), Place (distribuzione), Promotion (pubblicità e comunicazione). • Roadmap di innovazione:
Rappresentazione grafica del piano di innovazione che mostra l’evolvere della categoria nel tempo attraverso
l’implementazione di diverse iniziative tecnico-commerciali. • Piattaforma tecnologica: In ambito di innovazione di
prodotto, si intende una tecnologia di base su cui vengono investite risorse per poterla approfondire e sviluppare in
diversi ambiti applicativi e su di essa generare un programma di innovazione pluriprogettuale. • Hurdle rate:
Solitamente è il livello minimo di ritorno di un investimento affinchè venga considerato accettabile; per un progetto
di innovazione può essere il beneficio economico minimo definito dal management per investire nel progetto,
espresso come NSV o CMA. La stessa espressione può anche essere applicata per gli hurdle rate di Supply Chain
(volumi minimi di produzione). Ritorno dell’investimento / Return on investment (ROI): Indice finanziario che
rappresenta il rendimento di un capitale investito. E’ applicabile a diversi contesti e ambiti: alla valutazione della
redditività di un’azienda, piuttosto che a un singolo progetto o a un singolo investimento di capitale. • Insight:
Affermazione con cui si descrive un bisogno (espresso o inespresso), un problema irrisolto, una frustrazione del
consumatore. • Concetto: Descrizione chiara e dettagliata dell’idea di prodotto, che, partendo dal bisogno del
consumatore a cui esso è destinato, presenta la promessa di un beneficio per rispondere a quel bisogno, nonché le
motivazioni a sostegno della promessa e le caratteristiche più significative e differenzianti del prodotto. • Reason to
believe (RTB): Ragioni che spiegano perchè il prodotto supporta la promessa al consumatore, quali sono le sue
caratteristiche differenzianti che apportano quello specifico beneficio. • Ricerche di mercato: Possono essere definite
come attività di raccolta e analisi di dati riguardo il comportamento, le abitudini, le preferenze e i processi decisionali
dei consumatori in un certo mercato. - Qualitative: coinvolgono un campione limitato di consumatori (20-30), ma
consentono di approfondire insights, opinioni, preferenze. Esempi: focus group, interviste a casa… - Quantitative:
coinvolgono campioni numerosi per ottenere risultati con valenza statistica (>100); utilizzate per verificare la validità
di un concetto o di un prodotto, stimare i volumi potenziali…• Kick off meeting: Riunione di avvio di un progetto, in
cui il team e il Project Manager si incontrano per la prima volta e rivedono tutti gli elementi cardine del progetto e
iniziano a pianificare le attività. Solitamente si parla di kick off sia per lo studio di fattibilità/fase di pianificazione, sia
successivamente per dare l’avvio all’implementazione del progetto. • Claim: ‘Claim’ means any message or
representation, which is not mandatory under Community or national legislation, including pictorial, graphic or
symbolic representation, in any form, which states, suggests or implies that a food has particular characteristics
(«indicazione»: qualunque messaggio o rappresentazione non obbligatorio in base alla legislazione comunitaria o
nazionale, comprese le rappresentazioni figurative, grafiche o simboliche in qualsiasi forma, che affermi, suggerisca o
sottintenda che un alimento abbia particolari caratteristiche) (Definizione tratta dal Regolamento Europeo N.
1924/2006.) In altre parole si utilizza la parola claim per indicare un messaggio destinato al consumatore per
comunicare un aspetto rilevante e differenziante del prodotto o del brand. • Packaging primario: Materiale di
imballaggio a diretto contatto con l’alimento. • Packaging secondario: Materiale di imballaggio usato come
contenimento di uno o più contenitori primari. Sul punto vendita costituisce un imballaggio multiplo come unità di
vendita. • Packaging terziario: Materiale di imballaggio usato per contenere più imballaggi primari o secondari, per il
trasporto e la movimentazione del prodotto. • Make or buy analysis: analisi strategica, tecnica&economica volta a
decidere se, in occasione di una nuova iniziativa su prodotti esistenti o nuovi del portafoglio aziendale, produrre
internamente o se rifornirsi da un produttore esterno. • HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Point): sistema
di autocontrollo igienico per gli operatori del settore alimentare, volto a identificare e gestire i pericoli igienico-
sanitari, per produrre alimenti sicuri. E’ normato dall’UNI 10854:1999. • Bill of materials (BOM): La BOM (‘distinta
base’ in italiano) è l'elenco di tutte le materie prime, componenti e semilavorati necessari per realizzare un prodotto.
• Target cost: Costo obiettivo, utilizzato come linea guida/vincolo in fase di disegno del prodotto. E’ il massimo costo
sostenibile affinchè il P&L, costruito con le altre assumptions di prezzo, volumi, sconti, etc…., porti a una marginalità
accettabile. • Risk assessment: Insieme delle attività svolte per identificare e quantificare i rischi di un progetto. •
AOP (Annual Operating Plan): Piano finanziario riferito a un anno fiscale, dettagliato in tutte le voci di costo e ricavo e
costruito in modo da raggiungere gli obiettivi aziendali e basandosi su specifici piani e progetti aziendali. • Full Time
Equivalent (FTE): E’ un’unità di misura usata per esprimere le risorse necessarie per svolgere un’attività,
considerando solitamente che 1 FTE corrisponde a 8h lavorative (1 giornata di lavoro di 1 persona). • EFSA: Autorità
europea per la sicurezza alimentare. • Impianto pilota: Insieme di apparecchiature che realizzano lo schema di un
processo, di dimensioni intermedie tra quelle che possono essere convenientemente utilizzate in laboratorio e quelle
che sono imposte dalle esigenze di una produzione industriale. Tratto da www.treccani.it/enciclopedia/impianto-
pilota_(Enciclopedia-Italiana) • Audit: Ispezione sistematica e dettagliata di documentazione, linee produttive, dati
analitici per verificare la conformità ai requisiti definiti. • Factory Batch (FB): produzione industriale di piccole
dimensioni (tendenzialmente pari al minimo batch produttivo) con lo scopo di provare nuove
ricette/processi/impianti. • Analisi sensoriale : Disciplina scientifica impiegata per evocare, misurare, analizzare ed
interpretare le sensazioni che possono essere percepite dai sensi della vista, olfatto, gusto, tatto e udito. (Stone &
Sidel, 2004). Comprende diverse tipologie di test, raggruppabili in 3 categorie: - Test discriminanti: test di laboratorio
condotti con giudici addestrati, utilizzati per attestare se vi sono differenze fra prodotti. - Test descrittivi: test di
laboratorio condotti con giudici addestrati, utilizzati per attestare quanto differiscono i prodotti e in quali attributi.
-Test di preferenza: test affettivi condotti con consumatori, per verificare le scelte e le preferenze dei consumatori. •
Fenomeni di migrazione: Cessione di componenti dai materiali di confezionamento agli alimenti con cui sono in
contatto. • Copacker: Azienda che produce e confeziona per conto terzi. • Shelf life: Letteralmente significa «vita di
scaffale»; rappresenta il periodo di tempo che corrisponde – in definite circostanza (packaging, trasporto, condizioni
di conservazione, clima) – a una tollerabile diminuzione della qualità di un prodotto confezionato. • Test di shelf life:
Test condotti per stimare la shelf life di un nuovo prodotto. Consistono nel monitoraggio nel tempo dei parametri più
rilevanti (sensoriali, chimici, nutrizionali, microbiologici) per la verifica della qualità del prodotto. Possono essere
condotti a temperatura ambiente o, se necessario ottenere risultati in tempi più rapidi, in condizioni stressate di
temperatura e umidità. • Prove di trasporto (shipping test) Test per valutare le prestazioni dell’imballaggio durante
le fasi di trasporto e stoccaggio. • Specifica delle materie prime e dei materiali di confezionamento: Documento che
riporta tutti i requisiti della materia prima: la sua descrizione, i parametri da monitorare, i relativi limiti di
accettabilità, la metodica analitica da applicare nonché la frequenza con cui effettuare i controlli. Viene approvata e
firmata sia dal fornitore che dal cliente in quanto disciplina i criteri di accettazione da parte del cliente. • Specifica di
prodotto: Documento che riporta tutti gli attributi e i requisiti relativi al prodotto finito: descrizione, parametri
organolettici, tabella nutrizionale, elenco ingredienti, contaminanti, parametri tecnologici, parametri microbiologici,
packaging, shelf life, condizioni di conservazione… Rappresenta il riferimento per la liberalizzazione di ogni batch di
prodotto per l’immissione sul mercato. Nel caso di prodotti da copacker, rappresenta un documento fondamentale
di accordi fornitore-cliente. • HDR Half day run: Mezza giornata di produzione

• Aromi: composti usati per conferire odore e/o sapore agli alimenti. • Additivi: sostanze deliberatamente aggiunte
ai prodotti alimentari per svolgere determinate funzioni tecnologiche, ad esempio per colorare, dolcificare o
conservare. • Enzimi alimentari: molecole proteiche presenti che intervengono nelle reazioni chimiche imprimendo
loro un’accelerazione. Si possono ottenere per estrazione da piante o animali oppure per fermentazione da
microrganismi. Sono impiegati a fini tecnologici nella produzione, lavorazione, preparazione e trattamento degli
alimenti (idrolisi oarziale delle farine, fermentazione del latte per la produzione di formaggio..) • Residui: molecule di
diverso livello di tossicità e non intenzionalmente aggiunti che può ritrovarsi nel prodotto per contaminazione
ambientale o di processo. • Nanomateriali ingegnerizzati: elementi prodotti intenzionalmente e caratterizzati da una
o più dimensioni dell’ordine di 100 nm o inferiori • Coadiuvanti tecnologici: sostanza volontariamente utilizzata nella
trasformazione per perseguire un obiettivo tecnologico. • Allergene: sostanza che in individui predisposti è in grado
di produrre manifestazioni allergiche di varia natura (asma, orticaria, etc.). • OSA: Operatore del Settore Alimentare.
È la persona fisica o giuridica responsabile dell’impresa • alimentare, che svolge con continuità e in modo
organizzato un’attività connessa a qualsiasi fase della produzione, trasformazione, trasporto, magazzinaggio. E’
l’impresa alimentare che può essere rappresentata da un Titolare, da un Legale rappresentante o da un loro
Delegato. • TMC: Tempo Massimo di Conservazione. Termine entro il quale il prodotto alimentare conserva le sue
specifiche proprietà nelle corrette condizioni di conservazioni. • Denominzione di vendita: termine che descrive il
prodotto (e. olio extravergine di oliva, farina 0). Sono ammessi nomi di fantasia, ma deve essere specificata anche un
denominazione di vendita, per la corretta informazione al consumatore.

Famiglia botanica: ai fini della tassonomia, la famiglia è uno dei livelli di classificazione scientifica degli organismi
viventi. Nell'organizzazione sistemica, la famiglia è inferiore all'ordine e superiore al genere. Nello stesso ordine ci
sono perciò una o più famiglie, e ciascuna famiglia è suddivisa in uno o più generi. Intossicazione: stato patologico
dell'organismo causato dall'azione di una sostanza esogena o endogena, tossica per natura o dosaggio. Fitocomposti:
composti di origine vegetale, in grado di modulare numerose attività biologiche e importanti funzioni dell’organismo.
Simbiosi: relazione fra organismi che può essere vantaggiosa/dannosa per una sola parte o per entrambe
Biodisponibilità: frazione di un nutriente che viene assorbita e utiòlizzatae di utilizzare per le funzioni fisiologiche.
Composizione bromatologica: composizione chimica in macro e micronutrienti di un alimento. pH: misura dell'acidità
o della basicità di una soluzione acquosa Fermentazione: processo anaerobico di degradazione del glucosio, con
produzione di energia. Nella f. alcolica, il glucosio viene degradato a etanolo e CO2

Valore biologico delle proteine: parametro di valutazione della qualità proteica di un alimento. Dato dal rapporto fra
amminoacidi essenziali presenti Allergia reazione immunitaria all’ingestione di uno specifico alimento (o di alcune
sostanze contenuto in esso). Tale reazione si esprime al primo contatto attraverso la formazione di anticorpi specifici
chiamati IgE. Questi anticorpi hanno il compito di difendere l’organismo da ciò che l’organismo stesso riconosce
come estraneo a sé. In occasione di una eventuale e successiva esposizione, a seguito della reazione fra l'alimento
''allergenico'' e l'anticorpo, si libera una sostanza, l’istamina, che è la principale responsabile dei sintomi caratteristici
di tutte le reazioni allergiche. Trattamento termico del latte: ogni trattamento mediante calore avente come effetto,
immediatamente dopo la sua applicazione, una reazione negativa al saggio della fosfatasi. Fosfatasi: metallo proteina
presente nel latte, legata ai globuli di grasso, caratterizzata da resistenza al calore. È un indicatore di corretta
pastorizzazione. Fermentazione LATTICA: processo ad opera di batteri lattici di digestione del lattosio presente nel
latte secondo lo schema: 1 lattosio ➝1 galattosio + 2 acido lattico + energia Caseificazione: processo di ottenimento
del formaggio con l’utilizzo di elementi molto spesso essenziali, quali il caglio, i fermenti lattici e il sale alimentare

Valore biologico delle proteine (VB): indica la quantità di azoto trattenuto per il mantenimento e/o l’accrescimento;
è la quantità di azoto che viene assorbito e utilizzato al netto di tutte le perdite che si verificano attraverso le
escrezioni urinarie, fecali ecc. L’uovo rappresenta la proteina di riferimento con VB=100 Tossinfezioni alimentari :
patologie derivanti dall’infezione con microorganismi patogeni che colonizzano le mucose intestinali oppure
dall’ingestione di alimenti contaminati da questi microorganismi o anche dalla presenza nei cibi di tossine di origine
microbica, che causano malattia anche quando il microrganismo produttore non c’è più. Possono causare
contaminazioni del cibo anche sostanze chimiche ad azione velenosa, come ad esempio i pesticidi utilizzati in
agricoltura. Esistono categorie di alimenti naturalmente tossici (funghi velenosi o alcune specie di frutti di mare).
Biodisponibilità: frazione di un nutriente che l’organismo riesce ad assorbire e utilizzare per le funzioni proprie.
Parassitosi: malattie infettive causate da parassiti

Reologia: scienza che studia gli equilibri raggiunti nella materia deformata per effetto di sollecitazioni. Descrive le
proprietà meccaniche degli alimentiche concorrono a definire gli attributi di qualità Ceneri: componente minerale
della pianta, composta per la maggior parte da elementi minerali quali calcio, fosforo, potassio, sodio e magnesio,
che residuano in seguito a combustione di un campione Molitura: macinazione della cariosside dei cereali Tasso di
abburattamento: resa di macinazione. È espressa in kg per 100 kg di grano macinato. Cereali maltati: farine di cereali
sottoposte a processo di maltazione (germinazione della cariosside) per aumentare l’attività enzimatica. Malto
d’orzo: cariosside dell’orzo germinata (le fasi sono: idratazione della cariosside, germinazione, essiccatura) Enzimi (α-
amilasi): gli enzimi sono molecole per lo più proteiche che catalizzano le reazioni biologiche, aumentandone la
velocità. α-amilasi catalizza l'endoidrolisi dei legami 1,4-α-Dglucosidici dell’amido in oligosaccaridi e polisaccaridi
contenenti tre residui o più. Texture: termine che descrive la struttura e la consistenza di un alimento percepibili dai
sensi. È un insieme di proprietà che comprendente molti aspetti. Secondo la norma ISO, Standard 5492, 1992 «tutti
gli attributi meccanici (geometrici e di superficie) di un alimento percepibili attraverso recettori meccanici, tattili e,
quando appropriato, visivi e uditivi» Caratteristiche sensoriali: caratteristiche organolettiche di un prodotto (aspetto,
colore, aroma, sapore, consistenza)

Irrancidimento ossidativo: ossidazione dei lipidi Rettifica (o raffinazione): processo industriale che rende
commestibile un olio vegetale dopo estrazione Punto di fusione: il valore di temperatura e pressione a cui coesistono
la fase solida e la fase liquida in equilibrio termodinamico, cioè senza che vi sia transizione fra le due fasi
Catalizzatore: sostanze che, aggiunti in piccole quantità, modificano la velocità di una reazione chimica, senza venir
consumati. Shortenings: grasso solido a temperatura ambiente usato per lo più in prodotti da forno e pasticceria
Isomeria fenomeno per il quale sostanze diverse per proprietà fisiche e per comportamento chimico hanno la stessa
massa molecolare e la stessa composizione percentuale di atomi. Replacer: sostanza alimentare usata in sostituzione
di un’altra (es. margarina vegetale al posto di burro – grasso di origine animale, contenuto di colesterolo) Additivi
alimentari: sostanze usate negli alimenti per vari motivi, ovvero come edulcoranti, coloranti o conservanti. Il loro uso
è soggetto alle norme dell’UE per garantire un livello elevato di tutela della salute umana e dei consumatori

Certificazione: è una procedura con cui una terza parte indipendente dà assicurazione scritta che un prodotto, un
servizio, un processo o una persona è conforme ai requisiti specificati (UNI) Disciplinare: disposizioni che regolano
l'esercizio di un'attività o le caratteristiche di un prodotto Contaminazione crociata: è il passaggio diretto o indiretto
di microbi patogeni o allergeni da un alimento ad un altro. Può avvenire per contatto con superfici non pulite e
sanificate.

• Project management: It’s the application of knowledge, skills, tools, and techniques to project activities to meet
the project requirements (l’applicazione di conoscenze, capacità, strumenti e tecniche alle attività di un progetto, per
poter raggiungere gli obiettivi del progetto stesso). (Project Management Body of Knowledge - Pmbok Guide, Project
Management Institute) • Progetto: A project is a temporary endeavour undertaken to create a unique product,
service or result (è lo sforzo temporaneo intrapreso per creare un prodotto/servizio/risultato unico). (Project
Management Body of Knowledge - Pmbok Guide, Project Management Institute) • Budget di un progetto: Tetto di
spesa, soldi allocati sul progetto. • Scope driven projects: Progetti che hanno come pilastro fondamentale l’obiettivo
finale; in questi contesti, compromessi e deroghe su tempi e costi potrebbero risultare accettabili. • Time or cost
driven projects: Progetti in cui si può richiedere di sacrificare qualche elemento dell’obiettivo o dello scopo pur di
rispettare i vincoli di risorse e tempo. • Leadership: In ambito aziendale si usa il termine leadership per descrivere
l’approccio e la capacità di un singolo di guidare e influenzare le attività di un gruppo per il raggiungimento di
obiettivi comuni. • Stakeholders: Individuals and organizations who are involved in or may be affected by project
activities (individui e organizzazioni che sono coinvolti o possono venire impattati dalle attività di un progetto).
(Project Management Body of Knowledge - Pmbok Guide, Project Management Institute) • Team di progetto:
Gruppo di persone preposte alla gestione e realizzazione del progetto. Si può trattare di un team interno all’azienda,
o esterno o misto. • Business case di un progetto: Documento che riporta il dettaglio dei costi e dei ricavi di un
progetto, utile per valutare la bontà finanziaria del progetto stesso. • Project Manager: Figura responsabile di uno
specifico progetto e che si deve prendere carico della sua esecuzione e del suo successo. • Project life cycle:
L’insieme delle fasi consecutive di un progetto. • Deliverables: Any measurable, tangible, verifiable outcome, result,
or item that must be produced to complete a project or part of a project. (qualsiasi esito, risultato, elemento
misurabile, tangibile e verificabile che bisogna produrre per completare un progetto o una parte del progetto). •
Gate di approvazione: Momento di revisione e decisione che separa una fase del progetto dalla successiva, in cui la
performance del progetto viene valutata in base a degli indicatori predefiniti e al monitoraggio dei costi e
dell’efficienza delle attività, per poi decidere se proseguire alla fase (stage) successiva. • Project Charter: Documento
ufficiale che formalizza l’apertura del progetto, ne riassume gli elementi chiave (obiettivi, ambito, data di chiusura
progetto, budget disponibile, sponsor, approvatori), ne assegna la responsabilità al Project Manager e viene firmato
dagli sponsors, dal PM e dai principali clienti (beneficiari) del progetto. • Business/market need: Esigenza
dell’azienda o del mercato, che guida scelte e attività. • Sponsor di progetto: Persona (o gruppo) che ha il maggiore
interesse nel portare a compimento il progetto e ne assume l'impegno. E’ solitamente una figura di senior manager,
in grado di prendere decisioni, allocare budget, influenzare l’organizzazione e le priorità aziendali. Gioca il ruolo di
facilitatore e deve intervenire a supporto del Project Manager e del progetto per risoluzione di problemi o decisioni
complesse. • Project Management Office: Presente nelle aziende più complesse o con un portafoglio progettuale
ampio, è la struttura che gestisce i processi di Project Management a livello aziendale, coordinando più progetti o
supportando il Project Manager nelle sue attività di coordinamento e reportistica. • Budget owner: Figura aziendale
a cui è assegnata la responsabilità e la gestione di un centro di costo e relativo budget. • Full Time Equivalent (FTE):
E’ un’unità di misura usata per esprimere le risorse necessarie per svolgere un’attività, considerando solitamente che
1 FTE corrisponde a 8h lavorative (1 giornata di lavoro di 1 persona). • Tasks: Compiti, incarichi • Milestone:
Data/momento significativo nel corso del project life cycle. Può rappresentare il raggiungimento di un traguardo
significativo (ottenimento di una o più deliverables; gate di approvazione), oppure anche scadenze vincolanti da
tener presente nel progetto (ad esempio un meeting di governance, oppure scadenze di natura contrattuale). • Must
Have / Nice to have: Si definiscono must have gli elementi imprescindibili/i requisiti primari di un progetto e il cui
ottenimento decreta il successo dell’attività svolta. Al contrario i nice to have sono quei requisiti che danno valore
aggiunto al risultato finale senza però rappresentarne elementi indispensabili. • Project Brief: Documento scritto in
fase di apertura di un nuovo progetto per sintetizzare le necessità di business e i conseguenti obiettivi da raggiungere
attraverso la realizzazione di un nuovo prodotto; include il dettaglio dei requisiti chiave e delle caratteristiche del
prodotto stesso, cosi come disegnati dal team di progetto. PBS - Product Breakdown Structure: Scomposizione
strutturata del prodotto da realizzare nel progetto nei suoi elementi strutturali (nell’esempio del prodotto alimentare
si tratterà di ingredienti, semilavorati, materiali di confezionamento primario, packaging secondario…). • Project
scope: Ambito in cui il progetto opera. Delinea i confini del progetto stesso. • Kick off meeting: Riunione di avvio di
un progetto, in cui il team e il Project Manager si incontrano per la prima volta e rivedono tutti gli elementi cardine
del progetto e iniziano a pianificare le attività. Solitamente si parla di kick off sia per lo studio di fattibilità/fase di
pianificazione, sia successivamente per dare l’avvio all’implementazione del progetto. • Governance di un progetto:
Definizione dei ruoli fondamentali all’interno del progetto e del processo decisionale (inclusi le modalità di
comunicazione e coinvolgimento di sponsors e stakeholders, i momenti decisionali e i responsabili delle decisioni). •
Project plan (piano di progetto): A formal, approved document used to guide both project execution and project
control (documento formale e approvato, usato per guidare sia l’esecuzione che il controllo del progetto). (Project
Management Body of Knowledge - Pmbok Guide, Project Management Institute) Nella pratica si intende l’insieme
dei documenti che dettagliano tutti gli aspetti del progetto, sia quelli di pianificazione che quelli di esecuzione
tecnica. • Monitoraggio: Risultato del confronto continuo fra il piano teorico prestabilito e l’effettiva
concretizzazione delle azioni. Processo continuo che serve a garantire che le attività siano svolte in linea con quanto
concordato, accertarsi che gli obiettivi vengano pertanto raggiunti e, in caso contrario, accorgersi tempestivamente
di un problema e agire di conseguenza. • Issues: Problema che si è effettivamente realizzato durante il progetto e
che se non gestito adeguatamente impatterà significativamente l’esito del progetto stesso. • Risk assessment:
Insieme delle attività svolte per identificare e quantificare i rischi di un progetto. • Processo di escalation: In azienda
è l’insieme delle procedure e delle modalità di comunicazione definite per gestire il coinvolgimento di figure dal
ruolo progressivamente più importante e senior, nel caso di issues e problemi. • Piano TO GO: Espressione utilizzata
in ambito aziendale per indicare le attività ancora da eseguire. • Post launch evaluation (PLE) e key learnings: La PLE
è la revisione svolta dal PM con il team e gli stakeholders a conclusione del progetto per valutare se il progetto è
stato gestito in modo efficace ed efficiente ed individuare i key learnings, ovvero quelle conoscenze/competenze
acquisite durante il progetto (in termini tecnici), nonchè le aree di miglioramento in termini gestionali da tener
presente per progetti successivi. • KPI (Key Performance Indicators): Indicatori dell’andamento e dell’esito di un
progetto. • Analisi what-if: Valutazione di come potrebbero variare le condizioni o gli esiti di un progetto o di un
prodotto nel caso in cui si avverassero determinate situazioni. In fase di pianificazione o risk assessment serve a
confrontare diversi scenari, valutarne pro e contro e identificare la strada raccomandata. • WBS - Work breakdown
structure: A deliverable-oriented grouping of project elements which organizes and defines the total scope of the
project. (un sistema di raggruppamento degli elementi del progetto in funzione dei deliverables, che organizza e
definisce l’ambito e l’obiettivo totale del progetto.) (Project Management Body of Knowledge - Pmbok Guide, Project
Management Institute) In altre parole: struttura gerarchica utilizzata per descrivere il «cosa fare?», e quindi il piano
delle attività per raggiungere l’obiettivo finale del progetto. • Work package: A deliverable at the lowest level of the
WBS. A work package may be divided into activities (un deliverable al livello più basso della WBS. Può essere a sua
volta diviso in attività) • OBS - Organizational Breakdown Structure: A depiction of the project organization arranged
so as to relate work package to organizational units (raffigurazione dell’organizzazione di progetto disposta in modo
da correlare i work package alle unità dell’organizzazione) (Project Management Body of Knowledge - Pmbok Guide,
Project Management Institute) In altre parole è la struttura gerarchica utilizzata per descrivere il «chi?», e quindi i
responsabili di ciascuna attività, dando evidenza di ruoli e gerarchie nell’organizzazione. . • Scheduling: Pianificazione
del progetto • Critical path (cammino critico): Cammino di durata massima che collega l’evento iniziale con quello
finale, determinando pertanto la durata minima complessiva del progetto • Float Per le attività non critiche, è il
margine di oscillazione in termini di durata. • GANTT Tecnica di diagramma lineare utilizzata per visualizzare il piano
di un progetto; si utilizzano 2 assi ortogonali, quello verticale per le attività e quello orizzontale per il tempo. Il
risultato è che ogni attività è identificata da una barra orizzontale di lunghezza proporzionale alla durata. • Tecniche
reticolari: Tecniche di rappresentazione del piano di progetto che consentono di visualizzare i legami logici e di
dipendenza fra le attività. Includono il PERT, il CPM, il CCM • Reticolo logico di programmazione (scheduling
network): Rappresentazione grafica dell’insieme di attività fra loro correlate e sequenziate. • PERT - Program
Evaluation and Review Technique: An event-oriented network analysis technique used to estimate project duration
when there is a high degree of uncertainty with the individual activity duration estimates. (una tecnica di analisi
reticolare usata per stimare la durata del progetto qualora ci sia un elevato grado di incertezza riguardo alla durata
delle singole attività). (Project Management Body of Knowledge - Pmbok Guide, Project Management Institute) In
altre parole: tecnica reticolare con approccio probabilistico. Tiene conto del fatto che c’è sempre un livello di
incertezza legato alla durata delle attività, dovuto a molti fattori interni ed esterni, nonché del fatto che la durata
dipende da quante risorse si riescono ad allocare sull’attività stessa. • CPM – Critical Path Method Tecnica reticolare
con approccio deterministico, ovvero che ipotizza una durata definita per ciascuna attività, e definisce la durata
minima del progetto tenendo conto del cammino critico. • CCM – Critical Chain Method Tecnica reticolare che per
calcolare la durata complessiva del progetto si basa sulla valutazione delle risorse critiche, ovvero quelle più limitanti
e impattanti sul progetto. • BAC - budget at completion: Preventivo di spesa complessiva per il progetto. • BCWS -
budgeted cost of work scheduled o PV - Planned value: Somma dei costi preventivati per le attività pianificate in un
certo periodo. • BCWP - budgeted cost of work performed o EV- Earned value: Somma dei costi preventivati per le
attività eseguite in un certo periodo. • ACWP- actual cost of work performeded o AC - Actual cost: Costi effettivi
sostenuti in un certo periodo di tempo per le attività svolte. • BCWR - budgeted cost of work remaining: Valore a
preventivo del lavoro ancora da eseguire; si calcola come: BAC-ACWP. • CV - cost variance: Differenza fra i costi
preventivati e quelli realmente sostenuti; si calcola come EV-AC. • SV = schedule variance (varianza nei tempi)
Differenza fra i tempi preventivati e quelli realmente rispettati per il completamento delle attività. Si calcola come
EV-PV. • CPI = cost performance index: indice di prestazione economica Indice della performance delle previsioni di
budget per il progetto rispetto alle spese effettive. Si calcola come EV/AC. • SPI = schedule performance index: indice
di prestazione economica: Indice della performance delle previsioni di tempi di spesa per il progetto rispetto alle
tempistiche reali delle spese. Si calcola come EV/PV • ETC – Estimate To Complete: Stima dei costi ancora da
sostenere fino a fine progetto. • EAC – Estimate At Completion: Stima dei costi totali a fine progetto. • Istogramma di
carico: Rappresentazione grafica delle risorse richieste dal progetto rispetto a quelle disponibili, per evidenziare gli
intervalli di tempo in cui si presentano condizioni critiche. • Piano di attività preventive: Piano delle azioni che
possono ridurre (o annullare) la probabilità di accadimento e/o ridurre la gravità di un rischio. • Il rischio residuo:
Livello di rischio rimanente anche a seguito dell’implementazione delle azioni preventive. • Piano di intervento
(attività correttive): Piano delle azioni da mettere in atto nel momento in cui i rischi si realizzano• Quality Planning
QP: Identifying which quality standards are relevant to the project and determining how to satisfy them.
(identificazione degli standard di qualità rilevanti per il progetto e determinare come raggiungerli). (Project
Management Body of Knowledge - Pmbok Guide, Project Management Institute) • Quality Control QC: The process
of monitoring specific project results to determine if they comply with relevant quality standards and identifying
ways to eliminate causes of unsatisfactory performance. (il processo di monitoraggio di specifici risultati del progetto
per valutare se sono in linea con gli standard di qualità ed eventualmente identificare il piano di azioni per eliminare
le cause di performance non soddisfacenti.). (Project Management Body of Knowledge - Pmbok Guide, Project
Management Institute) • Quality Assurance QA: The process of evaluating overall project performance on a regular
basis to provide confidence that the project will satisfy the relevant quality standards. (il processo di valutazione
periodica della performance generale del progetto per accertare che il progetto soddisferà gli standard qualitativi
definiti). (Project Management Body of Knowledge - Pmbok Guide, Project Management Institute) •
Communications planning: Identificazione degli interlocutori, definizione dei contenuti, frequenza, modalità di
comunicazione per ciascuno di loro• Information distribution: Implementazione del piano di comunicazione durante
l’esecuzione del progetto per gestire progressi, aggiornamenti, decisioni. • Performance reporting: Preparazione di
reportistica sull’andamento del progetto, per i meeting con lo sponsor, il team di governance e i passaggi di gates. •
Administrative closure: Reportistica di chiusura del progetto e dei risultati raggiunti, archivio organizzato di tutta la
documentazione del progetto

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