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INNOVAZIONE E SVILUPPO DEL PRODOTTO

SOUNDWEAR

Canino Walter 23937

Pessina Francesca 24173

Raimondi Lucilla 24062

Trespoli Chiara Sharon 24246

ANNO ACCADEMICO: 2018/2019


Indice dei contenuti

INDICE DEI CONTENUTI .............................................................................. I

INDICE DELLE FIGURE .............................................................................. III

INTRODUZIONE ..........................................................................................IV

CAPITOLO 1 INNOVAZIONE ....................................................................... 1

1.1 IL PRODOTTO .................................................................................................................. 1


1.2 L’INNOVAZIONE ............................................................................................................... 3
1.2.1 Il tipo di innovazione ............................................................................................... 3
1.3 VALORE PER IL CLIENTE ................................................................................................... 4

CAPITOLO 2 L’AZIENDA ............................................................................. 5

2.1 LA STORIA DELLA BOSE E I SETTORI IN CUI OPERA .............................................................. 5


2.1.1 Analisi finanziaria ................................................................................................... 8
2.2 STRATEGIA E PROCESSO DI INNOVAZIONE ......................................................................... 2
2.2.1 La strategia brevettuale .......................................................................................... 5

CAPITOLO 3 MERCATO TARGET DELL’INNOVAZIONE ........................... 8

3.1 TIMING ........................................................................................................................... 8


3.2 PATENT ANALYSIS ......................................................................................................... 13
3.3 S-CURVE ...................................................................................................................... 15
3.4 TECHNOLOGY ROADMAP ................................................................................................ 16
3.5 ANALISI 5 FORZE DI PORTER E PEST ANALYSIS .............................................................. 18
3.6 SWOT ANALYSIS .......................................................................................................... 20
3.7 ANALISI “4 BOXES” ........................................................................................................ 22

CAPITOLO 4 REDESIGN ........................................................................... 24

4.1 TRIZ ............................................................................................................................ 24


4.1.1 Problema Specifico .............................................................................................. 25
4.1.2 Problema Generale .............................................................................................. 28
4.1.3 Soluzione Generale .............................................................................................. 29
4.1.4 Soluzione Specifica .............................................................................................. 32

I
4.2 PATENTABILITY.............................................................................................................. 37

CAPITOLO 5 COMMERCIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO INNOVATIVO39

5.1 PREZZO ........................................................................................................................ 39


5.2 DISTRIBUZIONE ............................................................................................................. 40
5.3 COMUNICAZIONE ........................................................................................................... 41

BIBLIOGRAFIA ......................................................................................... 42

II
Indice delle figure

Figura 1 – SoundWear. 2
Figura 2 – La storia della Bose. 8
Figura 3 – Processo di innovazione di Bose Corporation. 5
Figura 4 – Mappa geografica dei brevetti Bose – orbit.com,2018. 6
Figura 5 – Numero dei brevetti Bose negli ultimi 20 anni – orbit.com,2018. 7
Figura 6 – Feature SoundWear e SoundGear. 11
Figura 7 – Technology Roadmap. 18
Figura 8 – Analisi 5 forze di Porter e Analisi PEST. 18
Figura 9 – Analisi SWOT Bose. 21
Figura 10 – Analisi SWOT SoundWear. 22
Figura 11 – “4 Boxes”. 23
Figura 12 – TRIZ. 25
Figura 13 – Film maker. 26
Figura 14 – Su-Field Analysis. 28
Figura 15 – Soluzione auricolare. 33
Figura 16 – Soluzione Sowlo. 34
Figura 17 – Custodia con carica batterie wireless incorporato. 35
Figura 18 – SoundWear con carica batterie wireless incorporato. 36
Figura 19 – LG TONE. 38
Figura 20 – Caratteristiche LG TONE e SoundWear con cuffia. 38

III
INTRODUZIONE

Il seguente elaborato, ideato per il corso di “Innovazione e Sviluppo del Prodotto”, ha lo


scopo di analizzare il nuovo rivoluzionario “SoundWear”, prodotto e commercializzato
da una delle maggiori case creatrici di sistemi audio, Bose Corporation, nel 2018.
Il prodotto, oggetto di tale studio, è stato selezionato in quanto rappresenta
un’innovazione tecnologica in grado di garantire, al tempo stesso, un elevato livello di
“confort” e una straordinaria “esperienza di ascolto”, aspetto caratteristico e distintivo
dell’azienda stessa. Il diffusore differisce da tutte le soluzioni preesistenti, sia per la
tecnologia a guide d’onda utilizzata, sia per la capacità di adattarsi alle esigenze dei
consumatori sempre più sofisticate. L’apparecchio si adatta, infatti, ai bisogni di una
clientela ampia, ad esempio può essere utilizzato in ambito lavorativo, nelle proprie
abitazioni o da chiunque non desideri “perdere il contatto con il mondo esterno”,
principalmente per la vasta gamma di funzioni che esso offre. La connessione
Bluetooth, requisito ormai necessario, consente di ricevere chiamate se direttamente
collegato ad un dispositivo mobile; la durata prolungata della batteria, ne garantisce un
uso continuo, e le specifiche fisiche o materiali, quali il peso e la conformazione,
permettono una comodità di utilizzo senza precedenti, disponendo di alcuni tasti che
riassumono le funzioni principalmente adoperate.
“SoundWear” racchiude il desiderio di “Bose Corporation” di riassumere, in un solo
dispositivo, una lunga storia di innovazione.

IV
CAPITOLO 1
INNOVAZIONE

1.1 Il prodotto

Il SoundWear è un prodotto ideato e commercializzato dalla Bose Corporation nel


2018. È un diffusore indossabile che consente di ascoltare musica, rispondere a
chiamate e consultare Siri senza isolarsi dal mondo esterno. Si mette sulle spalle e
grazie al posizionamento delle casse orientate verso l’orecchio dell’ascoltatore si coglie
un suono nitido e diretto, non percepibile dalle persone vicine.
Il SoundWear è un apparecchio configurato per adattarsi comodamente al collo o alle
spalle del consumatore.
Sono presenti due microfoni di diffusione, uno sul lato destro, e uno su quello sinistro.
Durante una conversazione, si attiva un processore che rileva quale dei due microfoni
è più vicino alla voce dell’utente, identificando se la testa di chi lo indossa è ruotata
verso sinistra, destra o posizionata al centro, e successivamente viene riprodotto il
suono in modo omogeneo da entrambi i lati, in modo tale che il cliente possa
massimizzare la sua esperienza di ascolto.
Il dispositivo risulta molto semplice per l’utilizzo in quanto presenta solo tre pulsanti:
uno permette di aumentare o diminuire il volume, il secondo consente di interrompere o
riprendere il suono, mentre il terzo può essere utilizzato per rispondere alle chiamate in
arrivo o per interagire con Siri.
Sono inoltre presenti due diffusori orientati verso l’alto che ottimizzano l’ascolto per chi
le indossa indirizzando il suono direttamente verso le orecchie; in questo modo si
riduce la diffusione all’ambiente circostante.

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Figura 1 – SoundWear.

Il prodotto è stato realizzato mediante l’utilizzo di materiali speciali, quali una struttura
in acciaio flessibile e stabile ricoperta di silicone che permette di adattarsi
perfettamente alla forma delle spalle.
Bose offre anche la possibilità di acquistare una cover fonotrasparente, che garantisce
una propagazione ottimale del suono, e antistatica, per evitare che i capelli e gli abiti
rimangano attaccati al dispositivo.

Principali caratteristiche tecniche:


 Dimensioni: 19 cm x 17,8 cm x 4,4 cm; peso 260 g.

 Durata della batteria: la carica completa della batteria consente un utilizzo di


circa 12 ore, mentre una ricarica parziale di 15 minuti permette di utilizzare il
dispositivo per circa due ore.

 Vibrazione: le chiamate in arrivo sono percepite grazie a una leggera vibrazione


emessa dal diffusore.

 Resistenza al sudore e agli agenti atmosferici: il prodotto è impermeabile


all’acqua e agli agenti atmosferici che potrebbero danneggiarlo.

 Bluetooth: mediante istruzioni vocali è possibile attivare la funzione Bluetooth


necessaria per collegare il SoundWear ai dispositivi a esso associati.

2
 Raggio d’azione: la distanza massima affinché il SoundWear e il dispositivo
rimangano connessi è di 9 metri.

 Connettività: il SoundWear può memorizzare al massimo 8 dispositivi e restare


connesso contemporaneamente a 2.

1.2 L’innovazione

Il diffusore SoundWear è stato progettato dalla Bose Corporation con il fine di offrire ai
propri clienti un prodotto che garantisse un'esperienza di ascolto straordinaria,
introducendo una tecnologia in cui sono presenti dei driver che spingono l’aria lungo
due guide d’onda flessibili da 11 pollici all’interno del collare verso le porte situate a
estremità opposte, così da produrre un suono profondo e avvolgente.

1.2.1 Il tipo di innovazione

Il prodotto in analisi può essere classificato come un’innovazione di prodotto, in quanto


non si riscontrano cambiamenti nelle modalità in cui l’impresa svolge le sue attività, ma
l’innovazione è incorporata nel bene offerto dall’azienda stessa.
Bose Corporation, fin dalla sua nascita compete nel settore di altoparlanti e sistemi
audio. L’azienda sfrutta come punto di partenza l’esperienza e le competenze acquisite
nel tempo per migliorarsi lavorando su prodotti sempre più innovativi e allettanti per il
cliente, realizzando così il prodotto in analisi. Per questo motivo, il diffusore
SoundWear può essere considerato come un’innovazione “competence enhancing”.
Considerando che l’innovazione tecnologica è strettamente correlata con l’intervallo
temporale, quindi l’arco di tempo che intercorre tra l’innovazione di un prodotto e quella
del preesistente, e dal contesto settoriale di riferimento, si può identificare il diffusore
come un’innovazione incrementale, se si studia il prodotto confrontandolo con il
mercato. Infatti, Bose Corporation si è differenziata dai modelli già lanciati dai
competitors sul mercato grazie all’utilizzo di una diversa tecnologia caratterizzata da
guide d’onda flessibili che migliorano l’esperienza di ascolto del cliente. Se, invece, si
confronta il SoundWear con la gamma di prodotti già offerti da Bose, l’innovazione può
essere classificata come radicale, in quanto si discosta sia dalle classiche cuffie che
dai diffusori.

3
Infine, il diffusore può essere identificato come un’innovazione modulare se lo si
esamina in riferimento al mercato, in quanto sono state apportate delle modifiche a uno
o più componenti, senza cambiare in modo sostanziale la struttura generale del
sistema. Se lo si esamina in relazione all’offerta di Bose, risulta essere un’innovazione
architetturale, poiché con questo prodotto viene completamente modificata la struttura
e la concezione di diffondere il suono.
Dunque, analizzando il diffusore indossabile SoundWear in relazione al mercato in cui
compete, si può affermare che si tratta di una innovazione modulare e incrementale;
se, invece, lo si esamina confrontandolo con la gamma offerta da Bose, l’innovazione
può essere identificata come architetturale e radicale.

1.3 Valore per il cliente

Attraverso il diffusore SoundWear, Bose Corporation vuole offrire ai suoi clienti la


possibilità di avere la musica sempre con sé senza dover indossare costantemente le
cuffie e di evitare di isolarsi dall’ambiente che li circonda. Questo obiettivo è ben
espresso dallo slogan “mani libere. Orecchie libere” che l’azienda utilizza per
sponsorizzare il prodotto.
In particolare, il diffusore si presta in ambienti come quello domestico e lavorativo; esso
offre praticità e connessione, lasciando libertà di movimento senza perdere la qualità
del suono. Spesso capita di indossare le cuffie e non sentire ciò che avviene all’interno
della casa, rischiando di estraniarsi e non percepire gli stimoli esterni. Questa
soluzione permette di svolgere mansioni domestiche come cucinare, pulire, curare il
giardino in completa tranquillità anche grazie alla cura nella scelta dei materiali che ne
caratterizza la flessibilità garantendo grande libertà nei movimenti, e non perdendo la
possibilità di rimanere connessi con l’ambiente circostante.
Oltre all’opportunità di riprodurre in qualunque luogo la propria musica preferita, è
possibile anche usufruire del dispositivo per effettuare o ricevere chiamate, grazie alla
presenza di due microfoni. Questa funzione permette al prodotto di essere adeguato
anche in contesti lavorativi dimostrandosi una buona alternativa per chi passando tanto
tempo in ufficio, deve rimanere costantemente connesso, e non vuole indossare le
cuffie tradizionali per troppe ore.

4
CAPITOLO 2
L’AZIENDA

2.1 La storia della Bose e i settori in cui opera

La storia di Bose Corporation inizia quando Amar Bose, nato nel 1929 a Filadelfia
(USA) e figlio di un emigrante indiano, ebbe l’idea di trovare un accordo tra le sue due
più grandi passioni: la musica e l’elettronica. Amar Bose da giovane studiava violino e
riparava gadget elettronici e, in particolare, telefoni; appena adolescente fece di questa
passione un’attività economica, che diventò l’unica fonte di reddito della sua famiglia
durante la Seconda Guerra Mondiale, dal momento che il padre era rimasto
disoccupato. Nel 1947, a soli diciotto anni, il giovane Bose cominciò un percorso di
studi al MIT al fine di approfondire le sue conoscenze nell’ambito dell’elettronica e degli
impianti audio. Una volta laureato divenne professore e nel 1955 iniziò la sua ricerca
per sviluppare un sistema Hi-Fi migliore; tale idea fu innescata dal fatto che egli
desiderava un sistema audio le cui performance permettessero di riprodurre al meglio il
suono del suo violino. Nel 1964 Bose fondò la sua omonima azienda, assumendo
come primo dipendente Sherwin Greenblatt, un suo ex studente che in seguito divenne
presidente della società. Nel 1966 l’azienda lanciò il primo diffusore che, pur avendo
caratteristiche superiori rispetto a quelle dei concorrenti, non riuscì ad affermarsi nel
mercato a causa dell’elevato prezzo del prodotto e della poca esperienza nel campo
del marketing dell’azienda. Nel 1968 la Bose ottenne un grande successo commerciale
grazie alla realizzazione del diffusore 901, un sistema di diffusione rivoluzionario che
sfrutta il fenomeno del “suono riflesso”. Questo prodotto riproduce la musica in modo

5
così reale che il consumatore prova la stessa sensazione ed emozione di un concerto
dal vivo.
Dal 1972 grazie alla collaborazione con alcuni rivenditori, i prodotti Bose iniziarono a
essere venduti in tutto il mondo. In quegli anni l’azienda sviluppò e progettò prodotti
sempre più innovativi, fino a creare una divisione dedicata ai musicisti professionali.
L'azienda progettò il primo impianto audio montante pensato in base all’acustica di uno
specifico modello di automobile e le prime cuffie aeree che attenuano il rumore nelle
ore prima dell’atterraggio. Il successo di questi prodotti fu assicurato e negli anni
Ottanta la tecnologia Bose entrò in contatto con il settore delle televisioni. Infatti, nel
1987 fu applicato un tubo altoparlante all’interno del tubo catodico della classica
televisione, senza aggiungere peso eccessivo e senza compromettere il funzionamento
e i legami del sistema già esistente. I prodotti che godevano di tale sinergia riscossero
immediatamente un enorme successo, nonostante il prezzo molto elevato che si
aggirava intorno ai 1400 dollari. La fama di tale azienda crebbe a tal punto da fare in
modo che i diffusori Bose fossero installati anche in diversi voli dello space shuttle a
partire dal 1992. L’anno successivo fu lanciato sul mercato il modello Wave, una radio
acclamata dalla critica per la sua qualità del suono e per la tecnologia che permetteva
di riprodurre l’effetto del “suono riflesso” anche in un’autovettura. Dal 1996 al 1999
Bose fondò una partnership con la società televisiva Primestar per offrire sistemi home
theatre. Nel 2000, invece, furono determinanti gli accordi con IBM, finalizzati a
intraprendere un progetto di sviluppo congiunto per l’installazione di sistemi audio per i
pc. Tuttavia per rafforzare la propria immagine, Bose decise di inaugurare nel 1997 il
primo negozio per la vendita al dettaglio; in pochi anni ne furono inaugurati molti altri,
con lo scopo di far provare al potenziale cliente le performance dei propri sistemi audio
in corrette sale musica in-store. Nel 1999 vi fu un ulteriore passo in avanti: fu creato il
primo store online, il quale era l’unico canale di vendita per il nuovo modello della
popolare radio Wave, che consisteva in un sistema altoparlante da installare sui pc.
Dagli inizi degli anni 2000 a oggi, Bose ha continuato a innovare i propri prodotti
aggiungendo funzionalità che li distinguesse da quelli dei concorrenti, specializzandosi
anche in settori a cui in precedenza non si era mai interessata. Un esempio è l’ambito
sportivo dove è stata una delle prime aziende a realizzare auricolari che garantissero
resistenza all’acqua o al sudore al fine di poter condurre attività all’aperto o in palestra
senza la preoccupazione che i dispositivi si rompessero.

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Ancora oggi Bose è una dei principali produttori di altoparlanti e diffusori del suono per i
mercati dell’intrattenimento domestico, automobilistico e audio professionale. Bose
vende i suoi prodotti attraverso 135 punti vendita negli Stati Uniti, 50 in India, con oltre
una dozzina di stabilimenti produttivi. Oltre alla vendita di prodotti di consumo
attraverso la sua rete principale di negozi specializzati, Bose vende prodotti
professionali tramite rivenditori autorizzati di audio, distributori e rivenditori affiliati.
Vende anche sistemi audio per produttori automobilistici, così come prodotti per la
cancellazione del rumore e cuffie per i militari. La compagnia è conosciuta per il suo
suono superiore; i suoi prodotti si trovano nei centri di arti dello spettacolo, luoghi di
culto, teatri, stadi e arene, ristoranti, negozi al dettaglio, edifici aziendali e luoghi di
ospitalità.
Inoltre, la divisione di ricerca e sviluppo lavora per aiutare i progettisti e i consulenti
audio professionisti a creare soluzioni più accurate, affidabili e convenienti per i propri
clienti. La divisione è composta da ingegneri, product manager, specialisti
dell'assistenza tecnica e della vendita. Bose ha costruito una reputazione basata sulla
produzione di prodotti di alta qualità attraverso il suo impegno nella ricerca in
elettronica e ingegneria acustica. La ricerca della compagnia audio l'ha portata in nuovi
campi negli ultimi anni. Attraverso la sua divisione Bose Automotive Systems, è stata
scelta come azienda produttrice di componenti audio per fornire prodotti per auto a
basso consumo di carburante e di lusso. Nel 2015, Bose ha lanciato il Bose Panaray
Sound System, il suo primo sistema Advanced Technology Series, per la Cadillac CT6
e l’audio surround 5.1 personalizzato per la Porsche Panamera a quattro porte. Inoltre
l'azienda fornisce un sistema audio specifico per i conducenti di camion con il suo
sistema The Bose Ride, che sostituisce i sedili convenzionali per il trasporto aereo di
camion. Per molti aspetti Bose è stata agile a sfruttare le tendenze popolari, come il
debutto del suo sistema di musica digitale SoundDock che è stato lanciato sulla base
del continuo successo dell'iPod di Apple. Nel 2013 Bose ha introdotto il sistema
musicale Wi-Fi SoundTouch, che consente agli utenti di riprodurre musica in modalità
wireless in qualsiasi stanza. Nel 2018 Bose lancia un nuovo prodotto, il SoundWear, un
diffusore indossabile.

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Figura 2 – La storia della Bose.

I settori in cui Bose è attiva o ha operato nel corso dei suoi cinquantaquattro anni di
storia sono:
 Automotive sound systems  Mobile
 Aviazione militare  Smartphones
 Home entertainment  iPod/MP3 players
 Headphone  Tablet
 Home stereo speakers  Television
 Home theater speakers  Professional audio
 Multimedia speakers  Amplificatori
 Wave systems  Altoparlanti

2.1.1 Analisi finanziaria

Per quanto riguarda la struttura finanziaria di Bose Corporation, non risulta essere
possibile trovare dati economici, in quanto si configura come una private Equity.
Questa situazione deriva dal fatto che alla fine dell’aprile 2011 Amar Gopal Bose ha
donato al MIT, in segno di riconoscenza per avergli dato la possibilità di sviluppare le
proprie innovazioni, la maggioranza delle azioni di Bose Corporation. Esse, tuttavia,
non possono essere vendute e non comprendono diritto di voto e quindi il prestigioso
ateneo non ha la facoltà di partecipare alla gestione della multinazionale. Il MIT, però,
riceverà i dividendi derivanti da tali azioni, i quali potranno essere investiti nelle attività
di ricerca e sviluppo, come desiderava Amar Bose. Infatti, i vincoli di tale donazione e
l’assenza di dettagli più precisi sono stati voluti espressamente dal fondatore, creando,
in un primo momento qualche perplessità tra gli esperti di questioni fiscali. Donazioni di
questo genere negli USA sono state spesso usate in passato per mascherare forme di

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riciclaggio di denaro, ma dopo analisi approfondite da parte degli esperti non è stato
questo il caso.

2.2 Strategia e processo di innovazione

La strategia sui cui è fondato lo sviluppo innovativo di Bose Corporation risulta essere
chiara fin dal momento in cui un qualunque utente accede al portale web della società.
In esso viene esplicitamente dichiarato come i prodotti sono realizzati grazie alle
competenze di dipendenti esperti aventi conoscenze in numerosi ambiti, differenti tra di
loro, al fine di soddisfare, in maniera eterogenea, tutte le possibili esigenze espresse
da qualunque tipologia di cliente. A conferma di tale obiettivo, sono stati scelti materiali
e funzionalità che rendessero i prodotti strumenti utili per il miglioramento delle azioni
quotidiane svolte dagli utenti. Per questi motivi è di fondamentale importanza
sottolineare come Bose ascolti le richieste dei suoi acquirenti. Le numerose innovazioni
che Bose ha incorporato nei propri prodotti sono frutto di un processo standardizzato
che ha permesso, dagli inizi degli anni Ottanta in poi, non solo di creare un know-how
caratteristico, ma anche di trasmetterlo e di impartirlo ai differenti che sono stati creati.
La costruzione di questo processo di innovazione è stata studiata a fondo, ed è stato
possibile dividerlo in cinque fasi principali. (Sustaining process improvement and
innovation in the information services function: lessons learned at the Bose
Corporation, 1996)
1. Exploration. Nel 1985 il sistema informativo aziendale (SI) di Bose
Corporation non era considerato un’area di importanza strategico. Esso
includeva servizi amministrativi e di data stock e data mining; l’unica
direttiva del top management era quella di prestare attenzione all’ordine dei
dati nei sistemi e di allinearli con quelli dei singoli database nazionali. La
situazione cambiò quando il manager del sistema informativo della sede
centrale cominciò a ricoprire il ruolo di "investigatore interno”. Egli, pertanto,
condusse dei sondaggi con i clienti al fine di comprendere quali fossero gli
aspetti che provocavano insoddisfazione, ideò un’organizzazione di
consulenza interna e creò un sistema charge-back per allineare meglio i
costi con i benefici. Adottando questo ruolo, il direttore del SI ha avuto la
possibilità di identificare alcuni processi particolarmente preoccupanti.
Quando si diffusero le scoperte di questi studi, si creò un network informale
2
tra manager di differenti funzioni, i quali, attraverso riunioni effettuate al di
fuori dell’orario di lavoro, hanno raccolto ulteriori informazioni al fine di
inquadrare meglio i problemi che affliggevano l’azienda di cui il top
management non si preoccupava.
2. Discovery. La fase di discovery è caratterizzata:
o da una condivisione di idee tra i diversi manager funzionali che ha
permesso di capire le strategie da attuare al fine di migliorare la
comunicazione interna all’azienda e il processo di erogazione di
prodotti e servizi al cliente;
o da riunioni finalizzate alla creazione di competenze inter funzionali,
con lo scopo di poter sfruttare abilità differenti in produzione e nella
fase di design per modificare i prodotti esistenti;
o da benchmarking, attraverso confronti con altre società
concorrenti.
Un altro fattore importante nella formazione della cultura è stata la
formazione di una comunicazione manageriale efficiente. I manager di Bose
IS sono diventati incarnazioni viventi del miglioramento del processo. Tramite
incontri quotidiani, e sessioni di domande e risposte di routine hanno stabilito
una comunicazione inter funzionale, convincendo il top management della
necessità di cambiamento.
3. Formalization. Le attività principali che hanno supportato questa fase sono
state la standardizzazione dei metodi, la comunicazione dei risultati e la
formazione formale alle nuove politiche. In questa fase, il direttore di IS si è
trovato ad adottare il ruolo di promotore dell’innovazione interna insita nei
nuovi principi. Queste fasi del processo di cambiamento si configurano
probabilmente come il punto di svolta dopo il quale venne modificata
radicalmente le modalità di concepimento dei prodotti. Si passò da una
mentalità orientata al prodotto funzionale, ad una customer oriented che si
poneva come obiettivo l’introduzione di nuove funzionalità dei prodotti. Lo
scopo era quello di far percepire ai clienti la rinata spinta all’innovazione,
fulcro da sempre del successo di Bose.
4. Process-think. Il top managemnet di Bose corporation, agli inizi degli anni
Novanta, ha voluto prendere in mano la situazione, provando a completare

3
il processo di miglioramento interno avviato qualche anno prima dal SI.
Venne elaborato un metodo definito “process discovery”, al fine di
correggere tutti i processi interni che risultavano essere mono-funzione o
non strutturati. Questo si configurava come un approccio proattivo, che
richiedeva la schematizzazione di tutti i prodotti, servizi, asset, risorse
materiali e immateriali che erano identificate come problematiche da parte
del cliente.
5. Process linkage. L’ultimo step di tale processo di trasformazione interna è
incentrato sull’ottimizzazione dei benefici derivanti dalle attività che
costituiscono la catena del valore. Bose infatti dal 1996 ad oggi, al fine di
massimizzare la sua capacità innovativa, ha attuato una politica di
collaborazione con fornitori e utenti finali, creando un network di
comunicazione delle esigenze e dei problemi. I vantaggi includono la
riduzione dell'inventario, la riduzione dei costi di transazione, una risposta
più rapida ai problemi e una riduzione dei costi di approvvigionamento.
Tutto questo ha permesso a Bose di potersi dedicare più liberamente alla
fase di ricerca e sviluppo non solo dei singoli prodotti ma anche di quelli
complementari, necessari per soddisfare i bisogni dei consumatori. Inoltre,
non dovendo in parte più preoccuparsi degli accordi di fornitura e
distribuzione, ha potuto concentrare la propria attenzione alla costituzione di
partnership con aziende operanti in settori differenti.

4
Figura 3 – Processo di innovazione di Bose Corporation.

Queste cinque fasi dimostrano come Bose abbia sempre posto grande attenzione
all’evoluzione dei suoi prodotti, instaurando un processo di comunicazione interna al
fine di rendere multifunzionali tutte le attività di ideazione, produzione, design e vendita
del prodotto. Questo ha permesso all’azienda di essere estremamente competitiva e di
pervenire ad un livello di innovazione difficilmente raggiungibile da parte dei
concorrenti.

2.2.1 La strategia brevettuale

La strategia di protezione delle innovazioni di Bose Corporation prevede l’utilizzo di


brevetti al fine di salvaguardare la proprietà intellettuale dei prodotti. Dal sito web
orbit.com risulta essere possibile comprendere come tale azienda abbia brevettato in
cinquantaquattro anni di storia 1155 invenzioni, di cui 105 risultano essere in
transizione per divenire effettivi, 787 sono stati approvati e 263 sono ormai scaduti.
Bose è operante in diversi settori e ciò è dimostrato dalla varietà degli ambiti in cui ha
voluto proteggere le sue innovazioni. Al primo posto si trova, con 685 famiglie di
brevetti, il business dei dispositivi audio-visivi, in cui si possono collocare la maggior
parte dei prodotti realizzati da Bose; seguono poi i settori degli altri prodotti di

5
consumo, delle telecomunicazioni, dei processi di comunicazione, di computer
technology, del trasporto, delle macchine elettriche e dispositivi per la produzione di
energia e infine della comunicazione digitale.

Figura 4 – Mappa geografica dei brevetti Bose – orbit.com,2018.

Risulta essere di rilevante importanza notare come Bose, essendo un’azienda


statunitense, abbia registrato 820 brevetti negli USA ma anche 257 in Cina e 230 in
Giappone, seconda nazione per numero di brevetti. Questo fenomeno potrebbe essere
spiegato dal fatto che l’azienda americana volesse difendere i propri prodotti da
eventuali tentativi di imitazione al fine di assicurarsi un’elevata competitività anche nel
mercato asiatico. Nel resto del mondo si possono annoverare 411 brevetti in Europa,
dislocati tra Francia, Germania, Svizzera, Regno Unito e Irlanda, una 56 tra India e
Australia e infine 47 in Canada.
Tuttavia, è possibile notare come Bose non sia sempre ricorsa ad una politica di
protezione intellettuale. Fino agli inizi degli anni 2000 erano solamente una decina i
brevetti che ogni anno venivano registrati. Successivamente il numero ha continuato a
crescere fino a raggiungere i 100 registrati nel 2015, un numero relativamente basso
rispetto ad altre aziende multinazionali che sono attive in numerosi ambiti come Bose.

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Figura 5 – Numero dei brevetti Bose negli ultimi 20 anni – orbit.com,2018.

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CAPITOLO 3
MERCATO TARGET DELL’INNOVAZIONE

3.1 Timing

Nell’ambito dei diffusori indossabili, l’azienda JBL si configura come il vero first mover,
dal momento che il SoundGear è stato lanciato sul mercato il 27/02/2018, alcuni mesi
prima del SoundWear. Questo non esclude il fatto che gli studi, per creare un prodotto
che permettesse di riprodurre suoni e che fosse ergonomico, siano avvenuti in
contemporanea. Infatti, il brevetto del prodotto Bose è stato pubblicato il 18/03/2016
(US9949021) mentre quello dell’azienda diretta concorrente il 31/08/2016
(USD811366). Analizzando il brevetto del SoundGear risulta essere possibile notare
come, tra le citazioni, vi siano numerosi altri documenti che attestano come differenti
aziende sono interessate allo sviluppo di dispositivi che si adattano al collo o alla testa
di un eventuale utilizzatore. LG Electronics, Sony e Samsung sono solo tre esempi di
imprese multinazionali, operanti nei medesimi settori di Bose e JBL, che hanno già
investito tempo e denaro per ricercare soluzioni alternative e per sviluppare potenziali
progetti che potrebbero concretizzarsi in prodotti con cui SoundWear e SoundGear
dovranno dividere il mercato.
Tuttavia, l’unica azienda che, per il momento, ha il ruolo di early follower è Bose
Corporation, anche se il primo brevetto è stato depositato cinque mesi prima rispetto a
JBL. In quanto diretta inseguitrice, l’azienda fondata da Amar Bose può godere di
alcuni vantaggi:
1. la possibilità di poter far leva su una fidelizzazione consolidata, relativa alla sua
rinomata leadership tecnologica nell’ambito dei dispositivi audio;

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2. la possibilità di ottenere dei rendimenti crescenti quando il prodotto, in futuro,
potrebbe essere maggiormente diffuso.
I costi di ricerca e sviluppo (in assenza di dati precisi) sostenuti da Bose Corporation
per sviluppare il SoundWear potrebbero essere stati contenuti, in quanto tale azienda è
riuscita a sfruttare tecnologie che già padroneggiava in maniera ottimale, come, ad
esempio, la riproduzione del suono, la compatibilità con altri dispositivi e con differenti
tecnologie e le funzionalità del microfono. Gli studi ergonomi sono quelli che
potrebbero aver richiesto più tempo e maggiori investimenti. Presumibilmente la
realizzazione di tali conoscenze è stata possibile solamente consultando esperti medici
in tale ambito e utilizzando materiali che consentissero un’estrema adattabilità. Quindi
Bose, avendo già testato la maggior parte delle tecnologie di SoundWear in altri
prodotti di successo, non ha i problemi né della inadeguatezza delle tecnologie
abilitanti né dell’assenza di canali di distribuzione, in quanto il prodotto viene
commercializzato tramite il sito web, mediante i negozi propri e su retailer on-line
(come ad esempio Amazon). Tutto questo tenendo conto che il SounWear è in una
fase embrionale del suo ciclo di vita.
L’ostacolo più grande che Bose deve affrontare, essendo un early follower, è
l’incertezza di domanda in quanto il prodotto si trova ancora in una fase di vita inziale.
La Bose, infatti, potrebbe aver calcolato delle previsioni di vendita errate, poiché vi è un
margine di incertezza riguardate sia il futuro interesse dei clienti verso un prodotto di
tale genere, sia la loro volontà di pagare un prezzo così elevato per un prodotto che
fondamentalmente svolge funzione già incorporate in altri dispositivi della stessa
azienda.

Al fine di condurre in maniera approfondita lo studio del timing per il SoundWear risulta
essere possibile analizzare sette fasi.
1. Consolidamento delle richieste del cliente e definizione del target di mercato. La
Bose con il SoundWear ha l’obiettivo di rispondere ad un’esigenza precisa,
rappresentata dallo slogan che accompagna il prodotto “mani libere. Orecchie
libere”. Infatti, questo dispositivo è orientato a soddisfare i bisogni di chi vuole
ascoltare musica, riprodurre telefonate o video senza isolarsi dall’ambiente
circostante. In tale modo, viene data la possibilità all’utilizzatore di ascoltare
qualunque suono in maniera avvolgente restando consapevole di ciò che gli

9
accade intorno. Il target di mercato comprende nello specifico tutti coloro che
lavorano a casa, ma anche casalinghe/casalinghi, appassionati di bricolage, di
giardinaggio o di videogame. Quindi tale diffusore è rivolto ad un pubblico che ha
necessità di non isolarsi al fine di sentire i suoni che arrivano dall’esterno ma che
utilizza la musica come sottofondo al fine di ottimizzare la concentrazione.
2. Miglioramento rispetto alle soluzioni precedenti e definizione del benchmarking.
L’unico prodotto con cui risulta essere possibile paragonare il SoundWear è il
SoundGear della JBL.
FEATURE SOUNDGEAR SOUNDWEAR
Durata della batteria 6 ore 12 ore
Tempo di ricarica 2 ore 3 ore
Si può connettere con due
Si può connettere con un
Connettività dispositivi per volta, grazie
solo dispositivo per volta
alla tecnologia multipoint
Sono commercializzate
cover con cui è possibile
Non sono commercializzate personalizzare l’aspetto
Customizzazione
cover del Soundwear (una è
fornita nella scatola
originale)
 Compatibilità con  Applicazione mobile
televisioni e per il controllo
smartphone  Compatibilità con
televisioni,
smartphone,
console di gioco,
Servizi ausiliari computer, assistenti
vocali e tecnologia
domotica
 Supporto on-line
multilingua per
manutenzione
 vibrazione
10
Resistenza all’acqua No Si (water resistant)

Figura 6 – Feature SoundWear e SoundGear.

Dal punto di vista brevettuale la differenza tra questi due prodotti è enorme.
Infatti, mentre la Bose ha voluto elencare sia nella claim che nella descrizione le
potenzialità del SoundWear, la JBL ha definito solamente le caratteristiche
generali del suo prodotto. Tuttavia, pur condividendo la struttura ergonomica ed
estremamente comoda, il dispositivo della Bose Corporation sembra essere
stato studiato in maniera da diventare un mezzo per controllare una
conversazione intelligente con un sistema audio indossabile. Il SoundWear,
grazie ai suoi microfoni, riproduce l’audio in maniera direzionale e tale
tecnologia gli consente anche di cogliere se la voce dell’utente viene percepita
dal microfono di destra o di sinistra; di conseguenza riproduce il suono in modo
da ottimizzare l’ascolto dell’utilizzatore. Inoltre, al contrario del SoundGear, è
dotato di un elaborato assistente alle chiamate, il quale consente di gestire due
chiamate contemporaneamente, semplicemente utilizzando la voce e girando la
testa nella direzione in cui si vuole parlare. Nel caso in cui durante una
telefonata, l’utente dovesse aver la necessità di interpellare l’assistente vocale, il
SoundWear permette di disattivare l’audio in entrata, di ridurre il volume di quello
in uscita e di porre la domanda al sistema di assistenza VPA. Infine, grazie alla
memoria RAM incorporata è possibile sfruttare la feature che consente di far
ricordare al diffusore quali sono i contatti preferiti, i brani più ascoltati o i
momenti della giornata in cui è necessario impostare una sveglia.
Queste caratteristiche rendono il SoundWear un dispositivo più completo
rispetto al SoundGear, anche se comprende dei difetti:
 il prezzo ancora risulta essere molto elevato e ciò potrebbe spingere i
clienti ad optare per il prodotto concorrente;
 non isola completamente dall’ambiente esterno incidendo negativamente
sulla privacy;
 tra le recensioni degli utenti è possibile riscontare il problema della bassa
trasportabilità fuori casa, in quanto non è commercializzata da Bose una
custodia apposita per proteggere e spostare il SoundWear in sicurezza.

11
3. Esigenze di tecnologie abilitanti. Frequentemente la presenza di prodotti o
tecnologie abilitanti determina il fallimento di un’innovazione lanciata sul mercato
nel momento sbagliato. Non è il caso di SoundWear, in quanto le sue funzionalità
sono tutte pienamente sfruttate. L’applicazione di Bose Corporation, ad esempio,
risulta essere già collaudata poiché permette il controllo da remoto anche di tutti
gli altri dispositivi Bose. Inoltre, il potenziale del SoundWear, viene messo a frutto
mediante la connettività con beni complementari come televisori smart, console
di gioco, assistenti virtuali, smartphone o ipod. L’unica tecnologia compatibile con
questo diffusore che ancora non è molto diffusa è quella domotica. Questo
fenomeno potrebbe limitare in parte le vendite del SoundWear poiché non è
ancora possibile sfruttare al 100% una delle feature più utili. Tuttavia, sembra
essere solamente una questione di tempo affinché la domotica entri a far parte
della routine quotidiana delle persone e quando questo accadrà il SoundWear
offrirà già la possibilità di controllarla da remoto in maniera semplice ed efficace.
4. Minaccia di nuovi entranti. Tra i potenziali entranti si collocano tutte quelle
aziende che negli ultimi anni hanno elaborato brevetti che unissero la tecnologia
di riproduzione audio a studi ergonomici. Tuttavia, nel mercato dei diffusori
indossabili sono presenti attualmente solamente JBL e Bose e in maniera
laterale LG Electronics con LG Tone. Applicando la matrice elaborata da Mitchell
risulta essere possibile comprendere come:
 le barriere all’ingresso sono basse in quanto il SoundWear non introduce
delle funzionalità o una tecnologia radicalmente nuova, ma ne unisce due
già esistenti (quella degli altoparlanti e delle auricolari);
 l’imitabilità è piuttosto elevata in quanto azienda come Sony, Samsung e
LG hanno a disposizione risorse economiche e canali di distribuzione
sufficientemente ampi per poter, presumibilmente, lanciare sul mercato
un prodotto simile senza particolari problemi.
Quindi il SoundWear si può collocare nel terzo quadrante e ciò spiega il
motivo per cui non ci sono ancora molte impese che propongano un
dispositivo simile. Infatti, le stesse imprese che potrebbero realizzarlo sono in
attesa di scoprire la reazione dei consumatori, al fine di entrare
eventualmente come late entrant e cercare di conquistare una porzione di
mercato aggiungendo nuove funzionalità.

12
5. Presenza di rendimenti crescenti di adozione. In assenza di dati certi sulle
vendite del SoundWear, è possibile solamente sottolineare che nel settore della
riproduzione audio, tale dispositivo potrebbe avere potenzialmente rendimenti
crescenti di adozione su larga scala. Infatti, aver permesso ad un’azienda come
Bose Corporation di lanciare quasi per primo un prodotto del genere sul mercato,
potrebbe essere stata una mossa rischiosa per i concorrenti. Questo perché
Bose è già rinomata a livello internazionale come produttrice di dispositivi audio e
può vantare un’immagine ben impressa nella mente dei consumatori. Quindi se
le applicazioni di SoundWear dovessero diventare virali, Bose potrebbe acquisire
un notevole vantaggio competitivo difficilmente colmabile da parte dei late
entrant.
6. La capacità di assorbire le perdite iniziali. Bose presumibilmente ha risorse
economiche e competenze gestionali per facilitare la ricorsa al first mover e per
sostenere il lancio del prodotto. Anche se il diffusore SoundWear ancora non ha
riscosso un grande successo è molto probabile che Bose sia in grado di
sopportare le perdite dovute a tale fase embrionale del prodotto, tramite i ricavi
dalle vendite di tutti gli altri dispositivi.
7. La reputazione dell’impresa. In 54 anni di storia Bose Corporation è riuscita a
costruirsi un’immagine di società leader nei settori di competenza, grazie a
prodotti con funzionalità innovative e servizi di agevolazione che la differenziano
dai suoi competitor. Questi fattori hanno fatto in modo che i suoi prodotti
penetrassero nelle case dei consumatori con facilità, nonostante il prezzo elevato
e la concorrenza sempre più aggressiva.

3.2 Patent Analysis

Per analizzare al meglio il brevetto che protegge l’innovazione del diffusore


SoundWear Companion, risulta essere necessario prendere in considerazione il
brevetto del prodotto del concorrente diretto, il JBL SoundGear. All’interno del brevetto
di tale prodotto, pubblicato il 27 febbraio 2018 (sito web orbit.com, 2018), sono citati
altri documenti che si riferiscono a beni simili, di società differenti, che hanno l’obiettivo
di sfruttare l’unione tra la tecnologia di riproduzione dell’audio e lo studio di strutture
ergonomiche che possano essere indossate sul collo dell’utente. Risulta essere di
fondamentale importanza notare come né JBL né Bose Corporation siano le prime a
13
porsi il problema di creare un connubio tra questi due aspetti; infatti aziende operanti
nel mondo dell’elettronica come Sony, Logithec, Samsung, LG e, già a metà degli anni
Sessanta, General Elettric hanno investito molto per trovare una soluzione a tale
problema. Tali imprese hanno analizzato la questione sotto differenti punti di vista:
General Elettric nel 1964 cercava di comprendere come unire la riproduzione del suono
al poggiatesta dei sedili delle automobili al fine che essi fossero comodi e funzionali;
nel 2006 LG ha brevettato una struttura da indossare al collo al fine di direzionare il filo
degli auricolari evitando che si intrecci. Quindi l’obiettivo è quello di unire comodità e
funzionalità e Bose con il Diffusore SoundWear ha tentato di raggiungerlo,
incorporando anche la possibilità di sfruttare le tecnologie domotiche moderne al fine di
renderlo il più utile possibile. Nel relativo brevetto, pubblicato il 17 aprile 2018
(US9949021), è specificato come il SoundWear presenti due microfoni, uno a destra e
uno a sinistra rispetto alla testa dell’utilizzatore; un processore riceve i segnali emessi
dall’utente e confronta i suoni provenienti da entrambi i microfoni per stabilire in che
direzione è orientato chi lo sta usando, al fine di inviare un messaggio di ritorno che
verrà riprodotto ottimizzando l’ascolto. In aggiunta nella claim del brevetto vengono
messe in evidenza le ulteriori feature del processore:
 un’interfaccia vocale per l’utente (VUI);
 un assistente vocale virtuale (VPA);
 un software che permette la trascrizione di quanto viene detto dall’utente e che
quindi svolte l’attività speech-to-text (STT);
 un sistema in grado di permettere le chiamate;
 un sistema di registrazione dei suoni;
 la cancellazione dei rumori;
 un sistema che regola l’audio uscente in base al posizionamento di chi lo sta
utilizzando.
Nella claim risulta essere quindi ben chiaro che la Bose ha voluto ideare un prodotto
che permettesse di controllare una conversazione intelligente in un sistema audio
indossabile. Nella descrizione del brevetto è evidenziato più volte come le
caratteristiche smart del SoundWear permettano all’utente di potersi impegnare in due
conversazioni indipendenti o altre interazioni audio senza mai dover manipolare
nessun controllo. Ad esempio, nel caso l’utilizzatore fosse impegnato in una chiamata e
stesse guardando in avanti, nel momento in cui volesse interpellare l’assistente virtuale
14
VPA, l’interfaccia VUI disattiverebbe o ridurrebbe momentaneamente l’audio della
telefonata fino a quando non è stata ottenuta una risposta al quesito posto. In
alternativa l’utente ha la possibilità di gestire due chiamate attive allo stesso tempo e
l’audio verrebbe dirottato verso una o l’altra a seconda del microfono che viene attivato:
se il cliente parla girandosi alla sua destra, ciò che viene detto sarà ascoltato
solamente dall’interlocutore la cui chiamata è riprodotta sul microfono destro, isolando
invece completamente l’audio di quello sinistro. Risulta essere possibile, mediante la
memoria incorporata, abbinare determinati comandi a risposte specifiche del
SoundWear. È possibile, infatti, impostare canali audio preferenziali in modo che con
un determinato comando vocale si possa passare dall’ascolto della musica proveniente
dallo smartphone all’audio di un videogame, oppure risulta essere possibile effettuare
velocemente chiamate ai contatti che sono stati contrassegnati come preferiti, il tutto
senza mai effettuare azioni manuali.

3.3 S-curve

Applicando il modello della curva ad S, elaborata secondo la legge di Monroe nel 1965,
è possibile comprendere come la tecnologia utilizzata dal SoundWear sia ancora in
una fase embrionale del suo ciclo di vita. Questo perché i dispositivi di riproduzione del
suono, come cuffie, auricolari e altoparlanti, sono ormai diffusi in maniera radicale nel
mercato, ma nessuno di questi implementa alle funzionalità “classiche” una struttura
ergonomica. Si può affermare che il SoundWear è una tecnologia discontinua in quanto
risponde ad una richiesta di mercato simile a quella già soddisfatta da una tecnologia
preesistente, sfruttando però anche studi per essere “wearable”. Come capita spesso
alle innovazioni di tale genere, il SoundWear (come anche il SoundGear della JBL)
hanno delle performance inferiori rispetto ai prodotti già esistenti che vogliono
soddisfare i medesimi bisogni. Quindi è possibile dedurre che la tecnologia del
SoundWear avrà una curva ad S a lenta crescita e non accelererà la decadenza dei
prodotti audio che dominano oggi il mercato. Tuttavia potrebbe giungere a dei picchi di
adozione più elevati, grazie alla sua adattabilità e allo sviluppo di tecnologie abilitanti
come la domotica o assistenza vocale.

15
3.4 Technology Roadmap

La Technology roadmap è uno strumento di pianificazione e previsione strategica di


lungo periodo, che permette di integrare, all’interno di un unico modello, visioni di
differenti aree aziendali: quella commerciale, produttiva, R&D o tecnologica. Si tratta
quindi di un modello che, in genere, viene applicato a prodotti ancora nella loro fase
embrionale del ciclo di vita al fine di poter capire quali siano le vie di sviluppo
tecnologico più idonee. Alla base infatti vi è l’identificazione dei bisogni e delle
tecnologie necessarie al fine di raggiungere tale obiettivo, e permette quindi di
coordinare le attività all’interno di un’organizzazione.
Lo scopo, in tale elaborato, consiste nell’applicare la roadmap al diffusore SoundWear
al fine di comprendere quali possano essere gli sviluppi tecnologici di tale prodotto.
Con il SoundWear la Bose ha offerto sul mercato un dispositivo in grado di poter
permettere all’utilizzatore di ascoltare qualunque tipologia di suono senza isolarsi
dall’ambiente che lo circonda. L’obiettivo quindi era unire la tecnologia che già Bose
padroneggia, ovvero quella della riproduzione musicale con performance elevate, a
principi di ergonomia, i quali hanno permesso di creare un diffusore “wearable”. Il fine
ultimo risulta essere quello di soddisfare le esigenze dei clienti che, pur lavorando da
casa o in un ufficio, non vogliono rinunciare né all’ascolto di video, musica o telefonate
né ai suoni provenienti dall’ambiente esterno. Infatti, partendo da tali premesse, risulta
essere possibile affermare che l’azienda americana è riuscita ad inserire nel dispositivo
le funzionalità essenziali in grado di soddisfare le necessità del proprio target. Inoltre,
Bose ha rispettato la vision con cui tale prodotto è stato presentato sul mercato: “Mani
libere. Orecchie libere”.
Tuttavia, il SoundWear è ancora in una fase del ciclo di vita embrionale, e proprio per
tale ragione la sua diffusione (e più in generale di tale tecnologia) non risulta essere
ampia. Analizzando il prodotto, però, è possibile notare come Bose abbia voluto
fondare il suo successo futuro non solo sulle caratteristiche funzionali, tipiche di molte
auricolari o cuffie, ma sulla sua “indossabilità”. Al contrario di prodotti che hanno le
medesime feature, lo sviluppo del SoundWear ha richiesto anche l’aiuto di esperti
ergonomi, al fine di capire quali fossero i materiali migliori da utilizzare per creare un
materiale fonotrasparente che si adattasse alla corporatura dell’utilizzatore e che fosse
compatibile con i sistemi tecnologici implementati.

16
Settore 1 Altoparlanti Headphone
MERCATO

Home
Settore 2

Home
stereo Televisioni Mobile
entertainment
speaker
PRODOTTI

Soundwear Cover
Feature

Assistente Cancellazione Riproduzione Interfaccia


virtuale dell’audio Utente
TECNOLOGIE

dei rumori
Materiali

Materiale
Plastica Acciaio
Acciao silicone
fonotrasparente
PROGRAMMI

Sviluppo Rinnovo
Ricerca dei
R&D

sistemi di delle Ergonomia


materiali
diffusione tecnologie
Human

Esperti del Esperti


Designer
suono ergonomi
RISORSE

Infrastrutture

Struttura Struttura
R&D
finanziaria produttiva

17
Team work
COMPETENCES
CORE

Conoscenze sulla diffusione


Interfunzionalità
del suono
Conoscenze Analisi delle
Creatività
ergonomiche esigenze del cliente

Figura 7 – Technology Roadmap.

3.5 Analisi 5 forze di Porter e PEST Analysis

Attraverso il modello delle cinque forze di Porter, si vuole valutare l’ambiente in cui
Bose Corporation opera per generare vantaggio competitivo e in particolare il grado di
attrattività del settore, la posizione dell’azienda sul mercato e la sua redditività nel
medio lungo termine.
Il modello considera le seguenti forze: rivalità fra le imprese esistenti, minaccia di
potenziali entranti, minaccia di prodotti sostitutivi, potere contrattuale dei fornitori e
potere contrattuale degli acquirenti.

Figura 8 – Analisi 5 forze di Porter e Analisi PEST.

18
Bose opera in un mercato dinamico in continua evoluzione caratterizzato da prodotti
con un breve ciclo di vita che portano il mercato a non essere saturo. Per questo, Bose
deve competere con concorrenti e potenziali entranti. I concorrenti diretti della Bose,
per quanto riguarda il prodotto SoundWear, sono JBL SoundGear e LG con LG Tone
Studio. Essi, infatti, soddisfano lo stesso bisogno per il medesimo cliente, offrendo un
prodotto con funzionalità simili.
Tra i potenziali entranti si individuano tutte quelle aziende che, come Bose, operano nel
mercato di sistemi audio e che attualmente non offrono ai propri clienti diffusori
indossabili, ma hanno le competenze per poter entrare nel mercato. I potenziali entranti
più rilevanti sono: Sonos, Apple, Harman Kardon e Alpine.
I prodotti sostitutivi sono quei beni simili ai diffusori indossabili, ma che soddisfano in
modo diverso lo stesso bisogno del cliente. I prodotti sostitutivi principali sono le cuffie
tradizionali e i diffusori portatili.
I clienti di Bose hanno la possibilità di accedere al prodotto attraverso l’e-commerce, gli
store ufficiali e i rivenditori; questi ultimi rientrano a loro volta nella categoria dei clienti
e, generando un volume di acquisti importante, hanno un elevato potere contrattuale.
Bose per la realizzazione dei propri prodotti si avvale sia di stabilimenti interni, come
quelli situati in India, Tijuana e Messico, che di aziende esterne. Nel 2004 Bose ha
aperto una nuova divisione, la “Bose ElectroForce Systems Group”, che attualmente è
il principale fornitore di strumenti per il collaudo di materiali.

Porter nel 2001 ha aggiunto al suo modello una sesta forza: i prodotti complementari,
ovvero quei beni e servizi che rendono il prodotto più attrattivo agli occhi del cliente.
Tra i prodotti complementari per il SoundWear si possono trovare i dispositivi che
permettono la condivisione della musica e il Bluetooth.

Attraverso l’analisi PEST è possibile studiare lo scenario esistente nell’ambiente in cui


l’organizzazione opera. L’analisi si concentra essenzialmente su quattro variabili
macro-ambientali:
 Fattori Politico-Legislativi
 Fattori Economico/Ambientali
 Fattori Società
 Fattori Tecnologici

19
L’aspetto politico, attraverso provvedimenti legislativi, può influenzare notevolmente il
contesto regolandone il funzionamento. La tendenza a rendere i diversi dispositivi
tecnologici compatibili tra loro e la parallela introduzione di standard tecnologici,
permette a un prodotto come il SoundWear di avere notevoli vantaggi come la
possibilità di soddisfare più esigenze raggiungendo in questo modo più clienti.
La situazione economica può condizionare le scelte e le strategie che l’impresa intende
utilizzare per competere sul mercato. Uno dei principali aspetti è la sempre più
significativa riduzione dei costi dei componenti elettrici, oltre alla possibilità di reperire
manodopera a costi sempre più bassi. Un altro aspetto da non sottovalutare è la
sempre maggiore attenzione all’ambiente. Bose, grazie al suo costante impegno nel
creare prodotti con un ciclo di vita sempre più sostenibile, offre sul mercato dei
dispositivi, tra cui il SoundWear, con impatto limitato sull’ambiente.
Il fattore sociale analizza come le tendenze culturali, i cambiamenti nello stile di vita e
l’aspetto demografico influenzano il macro ambiente a seguito della variazione delle
esigenze del cliente; permette di studiare cosa spinge il consumatore ad acquistare. Il
SoundWear è stato progettato in linea con la filosofia di pensiero di Bose che si
impegna a realizzare dispositivi che aiutino i clienti a vivere le loro vite sempre più
ricche di impegni in maniera più sana, permettendogli di fare di più e sentirsi meglio.
La variabile tecnologica, infine, rappresenta un elemento critico per tutte le aziende.
L’innovazione e i cambiamenti tecnologici guidano quasi ogni settore e ne determinano
l’evoluzione. Bose Corporation, a fronte del sempre più repentino evolversi delle
caratteristiche dei dispositivi tecnologici, pone parecchia attenzione alla ricerca, ai
prototipi più recenti, all’imminente obsolescenza e alla diffusione dell’innovazione.

3.6 SWOT Analysis

L’analisi SWOT è uno strumento di pianificazione strategica che viene utilizzata per
valutare la posizione di una società nell’ambiente competitivo; è identificata come una
matrice che rappresenta i punti di forza, le debolezze, le opportunità e le minacce di
un’impresa.
Tra i punti di forza della Bose Corporation si riscontrano un’alta qualità dei prodotti
offerti dall’azienda, il nome e il brand che la caratterizzano. Elemento fondamentale

20
inoltre è l’attenzione ai dettagli che, secondo Bose, permette il passaggio da prodotto a
prodotto straordinario.
Un punto di debolezza dei prodotti disponibili è identificato da prezzi che talvolta
risultano essere alti e non accessibili ad ogni tipo di clientela.
Come è risultato dall’analisi delle cinque forze di Porter, il mercato in cui opera Bose
presenta molti soggetti che potrebbero essere interessati a penetrare lo stesso settore,
con gli stessi prodotti o con prodotti sostitutivi; questo rappresenta una reale minaccia
per l’azienda, che dovrà attuare delle strategie mirate per salvaguardarsi.
Il mercato di riferimento è in continua evoluzione e le tecnologie sono sempre più
avanzate; questo provoca una maggiore diffusione di servizi e prodotti complementari,
che potrebbero rappresentare un’opportunità per l’azienda, come la funzione di Siri o il
prodotto Alexa che sono compatibili con molti prodotti Bose.

Figura 9 – Analisi SWOT Bose.

L’analisi SWOT può essere applicata al prodotto SoundWear analizzando nel dettaglio

quali sono i punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità e le minacce del

dispositivo.

21
Figura 10 – Analisi SWOT SoundWear.

3.7 Analisi “4 Boxes”

L'analisi competitiva “4 Boxes” rappresenta un punto fondamentale per l’analisi delle


strategie e degli obiettivi aziendali.
La Bose opera in un mercato in continua espansione e l’obiettivo principale della
società è quello di soddisfare le esigenze di una grande fetta di mercato composta da
clienti fidelizzati che possono usufruire dei vantaggi tecnologici offerti da prodotti
sempre più innovativi. Il SoundWear, infatti, è un prodotto nuovo nel suo genere e
l’obiettivo dell’azienda è quello di aumentare le vendite del prodotto rendendolo un
oggetto utilizzato quotidianamente da tutti. La Bose vorrebbe inoltre migliorare tutti quei
difetti che si sono riscontrati nell’utilizzo del dispositivo e desidererebbe consolidare la
reputazione e l’utilizzo del diffusore ottenendo l’approvazione non solo degli acquirenti,
ma anche dei concorrenti.
La strategia della Bose mira al soddisfacimento dei bisogni attuali del cliente, offrendo
prodotti all’avanguardia dal design moderno e ricercato e dalla tecnologia sofisticata. Il
prodotto SoundWear, infatti, soddisfa i desideri dei consumatori fornendo la possibilità
di ascoltare la musica e rispondere a chiamate in qualsiasi momento e luogo, senza
però isolarsi dal mondo esterno.

22
L’azienda cerca di creare un ambiente ottimale per i clienti; grazie al prodotto in analisi,
la Bose vuole far provare ai consumatori delle forti emozioni durante l’utilizzo,
aumentando l’entusiasmo e la voglia di utilizzare proprio quel dispositivo.
Il management è convinto che la Bose possieda alti standard etici e morali e il
successo aziendale è dato dalla grande passione che ogni singolo dipendente mette a
disposizione, unito alla lealtà e all’onestà.
Il prodotto SoundWear incorpora questi valori e per questo motivo risulta unico nel suo
genere.
Il principale punto di forza dell’azienda è la capacità di creare prodotti di alta qualità
duraturi nel tempo. Il prodotto in questione presenta appunto ottime caratteristiche
tecniche, una forma ergonomica e un tempo di durata della batteria superiore a quella
dei competitor. Queste caratteristiche però portano il SoundWear ad avere un costo
superiore rispetto ai dispositivi offerti dai concorrenti.
Il settore in cui troviamo il prodotto è ricco di concorrenti che offrono soluzioni con
servizi simili a quelli proposti dal dispositivo portando così le aziende a una forte
competizione. Il mercato risulta quindi molto dinamico e le aziende hanno una reazione
attiva e immediata ai cambiamenti.

Figura 11 – “4 Boxes”.

23
CAPITOLO 4
REDESIGN

4.1 TRIZ

La “Teoria per la soluzione inventiva dei problemi” o meglio conosciuta come TRIZ è un
modello euristico e allo stesso tempo uno strumento di identificazione del Problem
Solving Innovativo. Questo metodo è stato sviluppato nel 1946 da Genrich Saulovich
Altshuller in Russia con lo scopo di rendere il processo creativo ripetibile e applicabile
in contesti diversi.
Il punto di partenza di questo modello è l’identificazione e l’analisi del problema
specifico legato a un prodotto per poi estrarre tale problema in uno generale al fine di
identificare una soluzione generale attraverso principi già noti. Una volta identificata la
soluzione generale è possibile trovare la soluzione specifica del problema di partenza.
Non è possibile passare direttamente dal problema specifico alla soluzione specifica
poiché si cadrebbe nel problema dell’inerzia psicologica limitando quindi l’innovazione.
In questo capitolo verrà applicato il metodo TRIZ al prodotto SoundWear con l’obiettivo
di migliorare le problematiche riscontrate durante l’utilizzo del dispositivo.
Il metodo TRIZ è rappresentato come segue:

24
Figura 12 – TRIZ.

4.1.1 Problema Specifico

L’individuazione del problema specifico parte dall’analisi delle funzionalità del prodotto,
dei sistemi che lo compongono e dalla proposta di valore offerta dal SoundWear.
Queste caratteristiche sono state analizzate nei capitoli precedenti e pertanto si ritiene
più opportuno approfondire lo studio definendo il problema attraverso il Film Maker.
Il Film Maker racconta la storia della vita del prodotto dal momento in cui il cliente
decide di acquistare il SoundWear fino a quando il consumatore finisce di utilizzare il
dispositivo, evidenziando valori, funzioni e parametri principali al fine di comprendere
dove si crea valore e dove si distrugge. Il fine risulta essere quello di evidenziare quali
problemi emergono durante l’acquisto e l’utilizzo del prodotto. Inoltre, il Film Maker
permette anche di comprendere i momenti temporali in cui sorgono problematiche
relative al SoundWear, e questo può rappresentare un punto di partenza fondamentale
per l’analisi del miglioramento di tale bene.

25
Figura 13 – Film maker.

Grazie alla redazione del film maker è stato possibile evidenziare quali siano le
caratteristiche che allontano il prodotto analizzato da una sua forma ideale (IFR). Le
proprietà del Diffusore SoundWear che è stato possibile riscontrare come non ottimali
sono:
 la mancanza di privacy. Anche se lo slogan con cui il SoundWear viene
promosso è “Mani libere. Orecchie Libere”, uno dei problemi più gravi risulta
essere la carenza di isolamento dall’ambiente esterno in determinate situazioni.
Infatti, tale difetto emerge specialmente durante l’attività di chiamata, nella quale
è possibile che un individuo possa desiderare privacy, al fine di non far ascoltare
quanto viene detto dall’interlocutore. Inoltre, tale difetto impedisce che il
SoundWear venga utilizzato in spazi pubblici, poiché la riproduzione di musica,
26
video o telefonate potrebbero essere fonte di fastidio per le persone nelle
vicinanze.
 limite di connettività. Il problema tecnico del SoundWear si configura con la
ristrettezza della connettività Bluetooth. Telefoni cellulari, televisioni, computer,
assistenti vocali e tutti gli altri dispositivi che si possano connettere, devono
essere posizionati all’interno di un raggio di 9 metri al massimo; ciò limita
l’utilizzo del dispositivo, in quanto chi lo indossa potrebbe avere problemi
nell’ascolto di musica oppure potrebbe, improvvisamente, non sentire più
l’interlocutore durante una telefona.
 la mancanza di una custodia. La Bose non realizza né vende una custodia per
poter riporre il SoundWear quando non viene utilizzato o è in carica. Questo
problema comporta innanzitutto, in caso di caduta, una maggiore possibilità di
danneggiamento e inoltre limita la trasportabilità del dispositivo, ad esempio,
durante un eventuale viaggio.
 un carica batterie wireless. La presenza di un carica batterie portatile
permetterebbe al cliente di utilizzare il dispositivo anche fuori casa e di poter
ricaricare comodamente il SoundWear non collegandosi a una presa elettrica.

Successivamente, dopo aver riscontrato e analizzato le problematiche specifiche del


SoundWear risulta essere possibile identificare, grazie anche all’analisi del prodotto già
effettuata, gli I.T.E.M.S. :
 Information: durata della batteria, connettività, compatibilità, assistente vocale,
stato del dispositivo, stato della batteria, informazione sul volume;
 Time: tempo di utilizzo, tempo di ricarica, tempo di accessione/spegnimento,
tempo per programmare la memoria, tempo di reazione dell’assistente vocale,
tempo di connessione con i vari dispositivi;
 Energy: energia elettrica della batteria;
 Materials: acciaio flessibile, silicone, materiale fonotrasparente, materiali per la
costruzione della batteria (piombo, mercurio, cadmio, cromo, bifenile
polibromurato, difeniletere polibromurato) , plastica.
 Space: spazio occupato dal dispositivo quando non è in uso, spazio per gli
accessori.

27
4.1.2 Problema Generale

Una volta identificati i problemi specifici, è possibile generalizzarli servendosi della Su-
Field Analysis.

Figura 14 – Su-Field Analysis.

Analizzando la Su-Field Analysis sono emersi quattro problemi specifici che verranno
generalizzati al fine di trovare la soluzione prima generale e poi specifica. Le
caratteristiche prese in considerazione per cui risulta essere possibile implementare
delle modifiche sono: l’ascolto da parte di altre persone, la mancanza della custodia, la
mancanza di un carica batteria wireless, la connettività e il raggio di copertura del
dispositivo.
 L’ascolto da parte di altre persone. Tale problema tecnico comporta che la
riproduzione di musica, video e telefonate venga percepita anche da individui
circostanti all’utilizzatore del dispositivo.

Feature to improve: manufacturing accuracy, Intensity,


Conflict: shape

28
 La mancanza di un carica batteria wireless. L’utilizzatore riscontra il problema
di non poter utilizzare il dispositivo fuori casa in quanto non dispone di un
supporto che permetta di ricaricarlo senza ricorre a cavi
o power bank aggiuntive.

Feature to improve: power, extent of automation;


Conflict: loss of time, loss of energy;

 Connettività e raggio di copertura del dispositivo. Uno dei difetti che limita di
più l’utilizzo del SoundWear risulta essere il fatto che si connettono al massimo
due dispositivi contemporaneamente. Inoltre, essi devono essere situati in un
raggio di 9 metri poiché oltre l’utilizzatore perde la connessione, e questo è
causa di disagio.

Feature to improve: area of moving object, intensity, use of energy by moving


object;
Conflict: loss of information, loss of energy, power, shape.

Oltre ai problemi tecnici rilevati, è possibile sottolineare una contraddizione fisica:


 La mancanza della custodia. Non risulta essere commercializzata da Bose
Corporation una custodia che permetta all’utente di trasportare il SoundWear al
di fuori dell’ambiente casalingo oppure in viaggi. Inoltre, una custodia potrebbe
essere necessaria per dare l’opportunità all’utilizzatore di riporre il diffusore in
maniera sicura, al fine di non danneggiarlo in caso di caduta accidentale. L’unico
supporto offerto dall’azienda a tale scopo è il packaging originario del
SoundWear; tuttavia esso si presenta come ingombrante e non maneggevole,
quindi scomodo per il cliente.

4.1.3 Soluzione Generale

Dopo aver rilevato i problemi specifici che potrebbero limitare l’uso del diffusore
SoundWear o che potrebbero peggiorare l’esperienza dell’utenze, è possibile
individuare le soluzioni generali attraverso la Contradiction Matrix.
Tramite tale matrice è possibile individuare soluzioni generiche.
 Ascolto da parte di altre persone
29
 La mancanza di un carica batteria wireless

 Connettività e raggio di copertura del dispositivo

30
All’interno delle matrici sono stati evidenziati le Inventive Principles che sono state
ritenute come le soluzioni generali migliori. In particolare, sono state prese in

31
considerazione: composite materials (40), parameter change (35), equipontentiality
(12).
Questa scelta è stata fatta al fine di trovare una soluzione specifica ai problemi
evidenziati.

4.1.4 Soluzione Specifica

Attraverso il metodo TRIZ è stato possibile identificare quattro problemi che limitano
l’utilizzo del SoundWear da parte dell’utente: l’ascolto da parte delle persone situate
nell’ambiente circostante all’utilizzatore, la mancanza di un carica batteria wireless, una
scarsa connettività e uno raggio di copertura del dispositivo non sufficientemente
ampio e l’assenza della custodia.

4.1.4.1 Soluzione Audio 1: Auricolare

Dall’analisi del SoundWear risulta essere possibile evidenziare come la principale


problematica riscontrata dai clienti sia l’impossibilità di isolarsi dall’ambiente esterno, in
caso di necessità. Quindi, seppur dotato di tecnologie di riproduzione del suono
all’avanguardia e una struttura ergonomica che si adatta perfettamente al collo
dell’utente, il SoundWear nega la possibilità di avere privacy. Al fine di ovviare a tale
problema, si potrebbe inserire nella struttura del diffusore Bose un’auricolare “in ear”,
che possa essere utilizzata solamente nel caso in cui l’utilizzatore desideri isolarsi
dall’ambiente esterno. Tale modifica permetterebbe di avere un’unica cuffia che si
adatta perfettamente alla struttura dell’orecchio dell’utilizzatore, legata al SoundWear
tramite un cavo di pochi centimetri e consentirebbe di mantenere il contatto con il
contesto circostante in quanto un orecchio risulta ancora libero di percepire suoni
dall’esterno.
Tale auricolare comporterebbe dei vantaggi anche a chi intende utilizzare il diffusore
SoundWear per motivi videoludici: essa infatti, seppur in maniera limitata,
permetterebbe di ascoltare i suoni in maniera direzionale al fine di vivere un’esperienza
ancora più realistica.
Tale soluzione risulta essere implementabile anche dalla stessa Bose Corporation, dal
momento che padroneggia già da molti anni la tecnologia tipica delle auricolari. Quindi
non sarebbero necessari ulteriori studi per la ricerca di materiali o di tecnologie adatte

32
ma solamente finalizzati a comprendere in che posizione sia meglio inserire la cuffia
estraibile.

Figura 15 – Soluzione auricolare.

4.1.4.2 Soluzione Audio 2: Sowlo

Un’ulteriore soluzione che permetterebbe all’utente di beneficiare di un’esperienza di


ascolto confortevole, senza però rinunciare alla propria privacy, potrebbe essere quella
di introdurre una tecnologia audio focalizzata all’interno del diffusore SoundWear.
La tecnologia audio focalizzata nasce dall’accordo di collaborazione tra SEAT e Noveto
a seguito del progetto XPLORA, che vede SEAT interessata a sviluppare soluzioni che
possano migliorare l’esperienza di guida e creare nuove soluzione di mobilità. Nello
specifico, Noveto, partner di SEAT in questo progetto, sta implementato la tecnologia
“Sowlo” che, attraverso la collaborazione di sensori 3D e piccoli altoparlanti,
permetterebbe di indirizzare il suono direttamente alle orecchie di uno specifico
passeggero all’interno del veicolo, senza che le altre persone presenti nell’auto
possano ascoltare ciò che viene trasmesso. Questo risulterebbe essere possibile in
quanto questa tecnologia riuscirebbe a tracciare minuziosamente il movimento della
singola persona per determinarne con esattezza la posizione delle orecchie e fornire
loro l’audio giusto. L’adozione della tecnologia “Sowlo” all’interno delle auto
permetterebbe di vivere una nuova esperienza di viaggio, consentendo ad ogni singolo

33
membro di scegliere cosa ascoltare, indipendentemente dalla scelta degli altri membri,
senza mai isolarsi dal contesto che lo circonda. Questa soluzione porterebbe enormi
vantaggi per i veicoli a uso privato e in particolar modo per il car sharing, offrendo ai
passeggeri la possibilità di proteggere la propria privacy nonostante si trovino nella
condizione di condividere un’auto. Noveto ipotizza che i dispositivi saranno pronti e
disponibili per l’acquisto entro l’autunno 2019.
Adattare una tecnologia come quella audio focalizzata, quindi una tecnologia di
tracciamento 3D che determina costantemente la posizione delle orecchie dell’utente
per indirizzare in modo preciso il suono, all’interno del diffusore SoundWear,
consentirebbe a Bose di proporre sul mercato un prodotto che offre all’utente
un’esperienza di ascolto ancora più personalizzata oltre che una soluzione confortevole
ma riservata.

Figura 16 – Soluzione Sowlo.

4.1.4.3 Soluzione carica batterie e custodia

Per portare al cliente maggiore valore, il diffusore SoundWear dovrebbe essere dotato
di un carica batterie wireless o di una custodia capace di ricaricare il dispositivo.
Quest’ultima, deve avere una forma che si adatti perfettamente al diffusore, in modo da
proteggerlo da eventi esterni quali urti e cadute, e minimizzare i movimenti all’interno di

34
essa. Inoltre, deve essere pratica e comoda da portare in viaggio o trasportarla in ogni
luogo.
Utilizzando una custodia di ricarica, sarebbe sufficiente inserire il diffusore all’interno di
essa per ottenere delle ricariche complete ovunque ci si trovi. La custodia ideale è
dotata di un indicatore luminoso dello stato della batteria della custodia, e un indicatore
riguardante il livello di carica del SoundWear utilizzando dei colori diversi a seconda
che il dispositivo sia carico oppure no.
Inoltre, attraverso l’applicazione è possibile controllare costantemente sia il livello di
carica del SoundWear, sia quello della custodia.
La custodia ideale deve incorporare un mini carica batterie wireless, denominato “base”
sfruttando la tecnologia dello standard Qi, la quale si basa sul principio di induzione
elettromagnetica, attraverso cui è possibile inviare dell’energia generata dalla base di
ricarica (dotata di sensori trasmettitori) alla batteria del dispositivo, dove sono situati dei
ricevitori.
La base è quindi dotata di uno o più punti di ricarica contenenti i trasmettitori di energia
che quando entrano a contatto con i ricevitori posti sul diffusore generano un campo
elettromagnetico permettendo il trasferimento di energia dalla base di ricarica al
SoundWear quando i due dispositivi entrano in contatto, quindi quando il diffusore
viene riposto nella custodia.
Di conseguenza deve essere modificato il prodotto della Bose, inserendo al suo interno
il caricatore wireless contenente i ricevitori per permettere il passaggio di energia da un
dispositivo all’altro.

Figura 17 – Custodia con carica batterie wireless incorporato.

35
Figura 18 – SoundWear con carica batterie wireless incorporato.

4.1.4.4 Soluzione connettività

Il SoundWear è connesso con gli altri dispositivi grazie alla tecnologia Bluetooth, uno
standard wireless che permette lo scambio di dati su brevi distanze. Questo sistema
potrebbe essere migliorato nel prodotto in analisi incrementando il numero di dispositivi
connessi in modo simultaneo e il raggio di copertura.
Il raggio d’azione del SoundWear, ovvero la copertura fisica della rete PAN Bluetooth,
può essere ampliata cambiando la classe del Bluetooth utilizzata nel chip. Attualmente
il dispositivo copre un raggio d’azioni pari a 9 metri e possiede un chip di classe 2. La
soluzione sarebbe quella di cambiare tale chip con uno di classe 1 dotato di una
potenza pari a 100 milliwatt che è in grado di coprire una distanza operativa massima
di 100 metri in linea d’aria. Questa versione però porterebbe a un consumo maggiore di
energia, costringendo quindi l’utilizzatore a caricare più frequentemente il SoundWear.
Inoltre, questo chip è poco utilizzato perché è principalmente impiegato per casi di uso
industriale. Un compromesso sarebbe l’adozione di un chip dotato di una classe 1.5
che dispone di una potenza massima di 10 milliwatt e un raggio d’azione di 20 metri.
Questa tecnologia però è applicabile solo alla versione Bluetooth 5 sviluppata nel
giugno del 2016 e non ancora diffusa in modo marcato nel mercato.
Per quanto riguarda il numero di dispositivi contemporaneamente connessi, al
momento il prodotto è dotato di una versione Bluetooth che supporta la tecnologia
multipoint. Il dispositivo è quindi collegato a massimo due sistemi
contemporaneamente. Per aumentare tale numero recentemente è stata sviluppata la
tecnologia a tripla connettività che permette di collegare fino a tre apparecchi insieme.

36
A seguito delle soluzioni implementate risulta essere possibile proporre sul mercato un
prodotto che porta maggiore valore al cliente grazie alla creazione di una custodia
protettiva in grado di ricaricare il dispositivo e all’utilizzo di un chip Bluetooth che
permette di connettere contemporaneamente più dispositivi e di avere un raggio
d’azione più ampio. In aggiunta a queste modifiche, per risolvere il problema legato alla
privacy, si potrebbero creare due varianti di prodotti. Il primo utilizzando la tecnologia
Sowlo; il secondo introducendo un auricolare estraibile.

4.2 Patentability

L’analisi della Patentability permette di comprendere se le soluzioni individuate


possono essere protette da un brevetto.
La soluzione riguardante la connettività non risulta essere brevettabile in quanto
consiste solamente nel cambiamento del chip Bluetooth che è già presente sul
mercato.
Anche la proposta di creare una custodia che permette di proteggere e ricaricare
tramite wireless il dispositivo non risulta essere brevettabile poiché sarebbe
l’adattamento di una tecnologia già esistente utilizzata da altri prodotti.
La soluzione Sowlo potrebbe essere potenzialmente brevettabile in quanto attraverso
un approfondito studio di ricerca e sviluppo, Bose potrebbe riuscire ad adattare questa
tecnologia all’interno del prodotto SoundWear apportandone dei cambiamenti
significativi nei componenti. In questo elaborato non viene svolta l’analisi Patentability
poiché, essendo una tecnologia non ancora consolidata e non avendo ancora trovato
applicazioni concrete, non è stato possibile reperire informazioni sufficienti sulle
caratteristiche dei componenti e sulla sua adattabilità.
Sulla soluzione che prevede l’aggiunta di un auricolare estraibile è stato possibile
effettuare l’analisi Patentability. È stato effettuato il confronto tra il SoundWear (con
cuffia) e il dispositivo LG TONE. Il prodotto realizzato dall’azienda LG, sono delle cuffie
Bluetooth che si adattano al collo (Figura 19).

37
Figura 19 – LG TONE.

Caratteristiche LG TONE SoundWear con cuffia


Audio riproduttore SI SI
Tecnologia Bluetooth SI SI
Un auricolare SI SI
Due auricolari SI NO
Cancellazione del rumore esterno SI NO
Microfono SI SI

Figura 20 – Caratteristiche LG TONE e SoundWear con cuffia.

In tabella vengono evidenziate le caratteristiche che distinguono o accomunano i due


prodotti considerati. Il risultato dell’analisi mostra come il SoundWear “modificato”
differisce da LG TONE per due caratteristiche. Da questo si evince che la modifica
apportata non può essere brevettata.

38
CAPITOLO 5
COMMERCIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
INNOVATIVO

5.1 Prezzo

Definire il prezzo corretto del nuovo dispositivo SoundWear è fondamentale al fine di


massimizzare il profitto corrente e della quota di mercato, per la sopravvivenza
aziendale, per il recupero dei costi di produzione e per garantire la sopravvivenza
dell’impresa.
La definizione del prezzo è influenzata dall’individuazione della domanda, dalla stima
dei costi e dall’analisi dei concorrenti.
Il costo del prodotto è dato dai costi necessari per la produzione dell’attuale
SoundWear unito ai costi per la realizzazione delle modifiche pensate per il
miglioramento del dispositivo. I costi specifici per la realizzazione del SoundWear non
sono disponibili pubblicamente perché la Bose è un’azienda privata e ha deciso di non
pubblicare i propri bilanci. I costi per il potenziamento della connettività del dispositivo
si suppongono però non variare di tanto perché comportano solamente un
cambiamento del chip del Bluetooth. Per quanto riguarda la soluzione apportata per
l’eliminazione del suono percepito dagli altri individui, se si sceglie la soluzione che
prevede l’introduzione di una cuffia, si avrà un incremento dei costi che riguarda
l’acquisto di nuovi materiali e la produzione di nuovi componenti; nel caso in cui si
sceglie la soluzione che prevede l’installazione della tecnologia di Sowlo, si avranno
maggiori costi aggiuntivi legati non solo alla ricerca e sviluppo, poiché questo sistema è
in fase di sperimentazione, ma anche costi legati all’installazione di sensori 3D,
39
l’introduzione di nuovi processori e altoparlanti. Nel secondo caso i costi saranno quindi
superiori, ma il prodotto risulterebbe totalmente innovativo e all’avanguardia. Anche i
costi per la produzione della custodia carica batterie aumenteranno i costi dell’attuale
prodotto, ma questo, essendo un prodotto che non è indispensabile per l’utilizzo del
SoundWear, ma ne aumenta il suo valore, il cliente può sceglie se acquistare subito o
in un momento successivo questa protezione. Per questo motivo possiamo considerare
il costo della produzione della custodia carica batterie legata a un altro prezzo.
La domanda del nuovo prodotto si suppone crescente poiché grazie alle migliorie
apportate al SoundWear i clienti saranno attratti all’acquisto del dispositivo. Per quanto
riguarda la custodia del SoundWear si avrà un’alta domanda derivante non solo dai
nuovi clienti, ma anche da tutti quei consumatori che già possiedono il prodotto, ma ne
desiderano una protezione.
Grazie al perfezionamento del SoundWear, la Bose supera l’offerta proposta dai
concorrenti sia dal punto di vista della qualità che delle specifiche tecniche. Nonostante
questo l’impresa in esame determina il proprio prezzo tenendo conto dei prezzi praticati
della concorrenza al fine di non avere un prezzo così alto che i clienti preferiscono
acquistare il prodotto della concorrenza.
Attualmente il dispositivo SoundWear presenta un prezzo superiore rispetto a quello
degli altri dispositivi, per questo motivo, la nostra politica sarà quella di aumentare di
poco il prezzo attuale e di utilizzare una strategia di penetrazione. Vogliamo offrire il
nuovo SoundWear a un prezzo inferiore ai costi variabili, con la consapevolezza di
conseguire delle perdite iniziali, ma con l’obiettivo di aumentare i volumi di vendita al
fine di abbassare i costi dell’impresa aumentandone poi i profitti. Questa politica sarà
utilizzata anche per il prezzo della custodia carica batterie, attraendo i clienti al suo
acquisto.

5.2 Distribuzione

Ci sono due tipologie di distribuzione: la vendita diretta e quella tramite intermediari. La


prima avviene tramite gli store dell’azienda considerata o mediante il proprio sito web;
la vendita tramite intermediari invece, si effettua mediante rappresentanti, grossisti o
dettaglianti.
Il diffusore SoundWear con modifiche apportate, sarà possibile acquistarlo mediante
vendita diretta, quindi negli store Bose in modo che il cliente possa provare il prodotto
40
prima di acquistarlo, verificare se le caratteristiche lo soddisfano e interagire con il
commesso per avere più informazioni, o sul sito ufficiale verificando personalmente le
caratteristiche e informazioni necessarie. Inoltre, si dà l’opportunità di comprarlo tramite
intermediari, quali ad esempio catene di grande distribuzione o siti web autorizzati
come Amazon.

5.3 Comunicazione

Non essendo il prodotto ancora molto diffuso, si vuole adottare una strategia di
comunicazione aggressiva, mediante pubblicità e relazioni esterne.
Questa comunicazione deve evidenziare efficacemente il motto dell’azienda “mani
libere. Orecchie libere”, in modo tale che il cliente si incuriosisca e nasca in lui la
necessità di provare la comodità e l’utilità di un prodotto che permetta di riprodurre
audio o effettuare chiamate senza l’utilizzo di fili.
La pubblicità e le relazioni esterne più efficaci al giorno d’oggi risultano essere la
pubblicità in TV durante programmi televisivi e la pubblicità tramite social, quali
Facebook e Instragram. Si vuole puntare quindi a sponsorizzare il prodotto mediante
mezzi di comunicazione utilizzati da tutti.

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arriva direttamente all’orecchio. Tratto da seat-italia.it: https://www.seat-
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