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4 ° cl a ssi f i cato
foto Alberto Canepa
autore
Vista dell'ingresso
Atelier meno problematica dell'altezza e mostra una sorprendente incastonatura penetrazione di calore. All'interno, un unico grande e flessibile spazio I soffitti sono rivestiti con griglie dalle caratteristiche molto fonoassorbenti,
Il campus dell'Accademia di Architettura ha subito diversi cambiamenti proporzionale nella scala della Chiesa e degli edifici annessi. compatibile con l'elevata altezza creerà al contempo un ambiente di lavoro il che produce un'ottima acustica ideale per svolgere l'insegnamento
negli ultimi anni ed è stato soggetto a vari ampliamenti. Questo concorso Noi proponiamo un semplice edificio orizzontale. Una costruzione che artisticamente intenso e stimolante e trasmetterà l'atmosfera di uno studio simultaneo, conferenze e lavori individuali. Inoltre, nell'atrio e nell'atelier
rappresenta un passo intermedio per il futuro ampliamento del Campus, permetta di ospitare le aule per gli studenti al piano terra in un ampio e di disegno. sono utilizzati spessi pannelli che generano ulteriore superficie
che oltre a Palazzo Turconi e al nuovo Teatro dell'Architettura costruito da luminoso spazio contenitore. L'inclinazione della collina che digrada reca il fonoassorbente mobile.
Mario Botta, intende arricchire e completare il Campus con un altro vantaggio di poter costruire gli uffici e le aule didattiche su un piano L'ideale versus il reale
elemento costruttivo solitario ed incisivo. Tra il nuovo Teatro, l'attuale parzialmente interrato illuminato ove richiesto dalla luce del giorno. Tra l'orientamento ideale dei lucernari e le reali condizioni geometriche del Esame programmatico
Palazzo Turconi e la Chiesa dei Cappuccini con il suo ossario, deve essere luogo, si pone un dialogo spazialmente più tangibile. L'ideale e il reale Oltre al Foyer d'ingresso e all'atelier, che occupano l'intero piano terra, sono
ora realizzato l'ampliamento delle aule. Nel ristretto spazio tra gli edifici esistenti, la costruzione sorge su di un solo saranno quindi entrambi i protagonisti del nuovo laboratorio della Scuola previsti altri due piani sottostanti. Al primo piano interrato, occupando
piano con il tetto a falda. Sul lato pendio, dove la distanza si allarga, anche di Architettura di Mendrisio. Si tratta di spazi creati per l'Architettura, ma circa la metà del pendio, si trovano accanto al grande spazio dedicato alla
Ristrettezza e altezza se di poco, si può vedere attraverso il rilievo topografico il secondo piano anche di un emblema del lavoro dell'Architetto. modellistica e in estensione diretta con l'atrio principale le tre aule. Le
Il terreno a disposizione scorre dapprima pianeggiante per poi ricadere seminterrato. pareti mobili consentono molteplici configurazioni spaziali. Le stanze
pesantemente, lato valle, su via Bolzani. La parte pianeggiante del terreno è Luce, aria e visibilità possono essere utilizzate per conferenze o, opportunamente collegate tra
dominata dagli edifici esistenti. Tra la Rotonda del nuovo Teatro Luce da Nord per l'Atelier I muri esterni del laboratorio sono strutturati verticalmente fino al soffitto e loro, per lo svolgimento di grandi eventi. Sul lato pendio, in un'area
dell'architettura, il Palazzo Turconi e la complessa sequenza spaziale della I nuovi spazi didattici dell'Accademia saranno realizzati come un rendono possibile una linea diretta di collegamento visuale verso l'esterno. secondaria sono alloggiati il guardaroba e i servizi igienici, mentre sul lato
chiesa e dell'ossario si sviluppa una costellazione spaziale estremamente Laboratorio. Con un profilo seriale a frontone, l'intero piano terra si snoda Le finestre possono essere azionate individualmente. Oltre a luce, aria e valle hanno sede gli uffici del personale dipendente e dei docenti. Il secondo
delicata e intima, finemente diretta attraverso il nuovo edificio Atelier e senza colonne. Grazie all'orientamento delle falde verso Nord, l'Atelier visibilità, l'acustica è un altro parametro importante per eseguire il lavoro piano interrato ospita tutte le attrezzature tecniche dell'edificio e un grande
trasferita in un sistema coerente di sequenze esterne. Questa resilienza è beneficerà di un utilizzo ottimale della luce diurna, senza alcuna nel migliore dei modi. Il grande Laboratorio è pertanto ben equipaggiato. magazzino.
Concorso d'architettura - USI Accademia di architettura - Spazi per la didattica Atelier Bolzani
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Concorso d'architettura - USI Accademia di architettura - Spazi per la didattica Atelier Bolzani
Vista dell'Atelier
Concorso d'architettura - USI Accademia di architettura - Spazi per la didattica Atelier Bolzani
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Concorso d'architettura - USI Accademia di architettura - Spazi per la didattica Atelier Bolzani
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Piano Sotterraneo -1 1:200 Piano Sotterraneo -2 1:200 Piano della Copertura 1:200
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Struttura portante
Il prisma rettangolare di circa 45 metri per 20 si snoda su tre piani come
segue: nel secondo piano interrato hanno sede il magazzino e le attrezzature
tecniche dell'edificio. Per questo, il concetto statico risponde a quello di uno
scheletro architettonico convenzionale. Nel piano parzialmente interrato
hanno sede gli uffici dei docenti e del personale accademico (assistenti),
oltre sono collocate le aule e la modellistica. Ancora una volta, la statica
corrisponde a uno scheletro identico con campate fino a 9,60 m e il solaio
con uno spessore di 34 cm. Il culmine strutturale è costituito dal tetto
portante del piano terra, che ricopre l'atelier in un'unica campata senza
colonne illuminandolo di luce proveniente da Nord. Le falde sono
Copertura perfettamente orientate verso Nord e si intersecano con un angolo di 55 °
Elemento di rivestimento in calcestruzzo 200 mm
/Profilato di rivestimento in lamiera zincata 20 mm rispetto alla facciata esterna. L'intreccio è caratterizzato esternamente dal
Intercapedine ventilata 40 mm
Membrana impermeabilizzante 2 mm posizionamento delle entrate all'edificio come fondamento e si apre in uno
Isolamento in polistirene espanso estruso 200 mm
Barriera al vapore 2 mm spazio coperto verso il Teatro dell'architettura ed il Palazzo Turconi.
Elementi strutturali in calcestruzzo armato 350-180 mm
Pannelli fonoassorbenti 20 mm
Strutturalmente le falde sono in calcestruzzo precompresso, o prefabbricato
e precompresso, con un possibile carico di tensione supplementare. Le
estremità precompresse delle travi a Z di solida costruzione misurano circa
32 cm, le staffe 18 cm (15 cm se prefabbricato). Alle estremità delle travi le
falde sono trattenute da losanghe. L'esposizione a sud dei tetti chiusi
sarebbe l'ideale per l'installazione di un modulo solare integrato nella
struttura del tetto e riparato dalle intemperie.
Facciata
Solaio
Edificazione e materiali
Il nuovo edificio è concepito come una solida costruzione in calcestruzzo. La
calotta interna è portante, gli esterni sono rivestiti. Per gli interni viene
Prospetto al Dettaglio 1:50
utilizzato un luminoso calcestruzzo per pareti e capriate. L'esterno
dell'edificio appare in normale calcestruzzo e si inserisce perfettamente
nell'ambiente circostante. I colori dominanti rossicci e giallini si combinano
Fondazioni
bene con il grigioverde degli edifici adiacenti. La struttura della facciata
Pavimentazione in calcestruzzo duro 30 mm
Struttura in calcestruzzo armato 350 mm
Barriera al vapore 2 mm
ricorda tipologie edilizie industriali simili a quelle delle officine artigiane.
Isolamento in vetro cellulare 200 mm
Questo riferimento tipologico sarà rafforzato dalla robustezza dei materiali
scelti che attingono alle risorse minerali che si trovano nelle immediate
vicinanze. La copertura ventilata utilizza dei giunti a testa ed è rivestita da
grandi lamiere zincate. I lucernari sono installati con due vetrate con
meccanismo di apertura a vasistas, e nascondono le parti mobili come i
deflettori e le protezioni solari, a protezione contro l'influenza diretta delle
intemperie.
Sezione costruttiva 1:50 Vista sulla Chiesa e l'Atelier
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