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  • Manuale Di Riparazione e Manutenzione Moto e Scooter Volume 1 ANTEPRIMA PDF

    Caricato da

    Sara Francesca Manno
    579 visualizzazioni16 pagine

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    Manuale-di-Riparazione-e-Manutenzione-Moto-e-Scooter-Volume-1-ANTEPRIMA.pdf

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    di 16

    Marco Zacchetti

    MANUALE
    DI RIPARAZIONE E MANUTENZIONE
    MOTO E SCOOTER

    VOLUME 1.
    LA DIAGNOSTICA
    Piano dell’opera del manuale.

    Volumi pubblicati:
    1 - LA DIAGNOSTICA

    Di prossima pubblicazione:
    2 - ATTREZZATURA e MECCANICA di BASE nell’AUTOMOTIVE
    3 - ELETTRICITÀ e ALIMENTAZIONE
    4 - TRASMISSIONE del MOTO e CICLISTICA
    5 - I SISTEMI di DISTRIBUZIONE, LUBRIFICAZIONE, RAFFREDDAMENTO
    lL CAMBIO MANUALE
    6 – ELABORAZIONE e MIGLIORIE
    7 – RESTYLING

    SCUOLAMOTO, LE CHIAVI DELLA MECCANICA.

    Scuolamoto di Bikestaff è l’unica realtà I nostri corsi di riparazione sono


    in Italia che offre un servizio didattico indicati per la conoscenza di base e
    completo, professionale e rivolto a tutti nel per l’approfondimento della riparazione
    settore della meccanica mototociclistica. meccanica. Alcuni dei temi trattati
    La didattica è studiata per confrontare ricorrono nella meccanica applicata di
    e sviluppare le proprie capacità nel riparatori, restauratori, preparatori di ogni
    complesso mondo delle riparazioni di tipo di autoveicolo (moto, scooter, pitbike,
    motociclette di ogni marca e cilindrata, automobili) e di ogni periodo storico.
    sotto la guida di istruttori esperti e
    appassionati. Scuolamoto di Bikestaff.com:
    Una visione globale e allo stesso tempo t è l’unico corso in Italia per imparare a
    specialistica, di tutta la meccanica riparare moto e scooter
    motociclistica. t è attrezzato e dotato di materiale
    Si alternano tecnica teorica e pratica, didattico attuale e in continuo
    per verificare con le proprie mani ciò aggiornamento
    che si è appreso seguendo le lezioni e
    t è dotato di un laboratorio per ospitare
    leggendo libri e riviste del settore, senza
    fino a 8 corsisti per lezione: nessuno
    il timore di commettere errori irreparabili
    rimane deluso
    o con costose conseguenze; l’esperienza
    si ottiene gradualmente, consentendo t ogni corsista ha a disposizione decine di
    a chi partecipa ai corsi, di migliorarsi parti di moto, dalla ciclistica al motore,
    rapidamente. per esercitarsi alla riparazione dei
    Durante i nostri corsi i partecipanti hanno guasti più frequenti o alla manutenzione
    la possibilità di eseguire lavorazioni che preventiva
    oggi vengono definite anti-economiche, t i più curiosi potranno revisionare ogni
    ma che fino agli anni ‘90 erano all’ordine componente di un motore pluricilindrico
    del giorno. Queste lavorazioni si sono a 4 tempi funzionante
    perse nel tempo e pochi tecnici ricordano t i docenti hanno 10 anni di esperienza
    ancora come eseguirle a regola d’arte. Il d’insegnamento documentata.
    valore aggiunto di questi corsi si manifesta
    proprio nella “cultura” della riparazione.
    AT A
    V I E T
    O N E O. I T
    U Z I O T
    Marco Zacchetti

    R O D L A M
    RIP SCUO
    ©
    MANUALE
    DI RIPARAZIONE E MANUTENZIONE
    MOTO E SCOOTER
    AT A
    V I E T
    O N E O. I T
    VOLUME 1
    U Z I O T
    R O D
    LA DIAGNOSTICA L A M
    RIP SCUO
    ©
    VOLUME 1- LA DIAGNOSTICA INDICE

    AT A
    V I E T
    O N E O. I T
    Z I T
    INTRODUZIONE AL MANUALE ........................................................................................ pag 5

    U O
    R O D L A M
    CAPITOLO 1 L’IMPIANTO ELETTRICO ............................................................................ pag 11

    RIP SCUO
    CAPITOLO 2 L’IMPIANTO DI ACCENSIONE .................................................................... pag 21

    CAPITOLO 3 L’ALIMENTAZIONE..................................................................................... pag 29


    3-1
    3-2 ©
    LE CAUSE DI GUASTO NEGLI IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE......................... pag 30
    LA VERIFICA DELL’IMPIANTO D’INIEZIONE ELETTRONICA ........................... pag 35
    3-3 EFFETTI COLLATERALI DELL’INEFFICIENZA
    DELL’IMPIANTO D’ALIMENTAZIONE ............................................................ pag 40

    CAPITOLO 4 IL GRUPPO TERMICO ................................................................................ pag 43

    CAPITOLO 5 IL MOTORE ................................................................................................ pag 55


    5-1
    T A
    RUMORI...................................................................................................... pag 59

    A
    5-2
    5-3
    V I E T
    LE CAUSE DI GUASTO NEGLI ORGANI DEL MOTORE .................................. pag 62
    I FORI D’ISPEZIONE .................................................................................... pag 63

    O N E O. I T
    I
    CAPITOLO 6 CICLISTICA: TEORIA E CONTROLLI........................................................... pag 65
    6-1

    D U Z O T
    ELEMENTI DELLA CICLISTICA ..................................................................... pag 66
    6-2
    6-3
    R O L A M
    I CUSCINETTI DI STERZO ............................................................................ pag 68
    LE SOSPENSIONI ........................................................................................ pag 71

    RIP SCUO
    6-4 LA RUOTA ................................................................................................... pag 74
    6-5 GLI PNEUMATICI ......................................................................................... pag 76

    ©
    6-6 DEFORMAZIONE DELLA GEOMETRIA .......................................................... pag 78
    6-7 L’IMPIANTO FRENI ...................................................................................... pag 79

    CAPITOLO 7 CICLISTICA: PERCEZIONE DEL GUASTO NELLA GUIDA............................ pag 87


    7-1 MANTENERE LA TRAIETTORIA RETTILINEA ................................................. pag 89
    7-2 L’INSERIMENTO E L’USCITA DALLA CURVA ................................................. pag 91
    7-3 INEFFICIENZA DEL SISTEMA FRENANTE ..................................................... pag 92

    LE SPECIAL ................................................................................................................... pag 99

    CREDITI, COPYRIGHT .................................................................................................... pag 104

    3
    VOLUME 1- LA DIAGNOSTICA

    AT A
    V I E T
    O N E O. I T
    U Z I O T
    R O D L A M
    RIP SCUO
    ©

    AT A
    V I E T
    O N E O. I T
    U Z I O T
    R O D L A M
    RIP SCUO
    ©
    AT A
    V I E T
    O N E O. I T
    MANUALE

    U Z I
    DI RIPARAZIONE E MANUTENZIONE
    O T
    MOTO E SCOOTER

    R O D L A M
    VOLUME 1
    RIP SCUO
    LA DIAGNOSTICA
    1

    © 2

    3
    CAPITOLO 1
    L’IMPIANTO ELETTRICO 4

    AT A 5

    V I E T
    O N E O. I T 6

    U Z I O T
    R O D L A M 7

    RIP SCUO
    ©

    11
    VOLUME 1- LA DIAGNOSTICA

    AT A
    V I E T
    1
    O N E O. I T
    L’IMPORTANZA
    U Z I O T
    R O D
    DELL’IMPIANTO ELETTRICO
    L A M
    RIP SCUO
    ©
    -FMFUUSJDJUË PQQPSUVOBNFOUFHFTUJUBEB RESTARE FERMI
    PER UN “NON GUASTO”

    A
    VOJNQJBOUPBEFHVBUP ÒJOEJTQFOTBCJMF

    T
    QFSPUUFOFSFSJTVMUBUJNJHMJPSJEBMMF

    I E TA
    OPTUSFNPUPDJDMFUUFTPUUPUVUUJHMJ
    BTQFUUJHBSBO[JBEJVOBNBHHJPS
    /FMTFNQMJDFNBOVBMFEVTPJO
    EPUB[JPOFBMMBNPUPPBMMPTDPPUFS

    V
    TJDVSF[[BVUJMJ[[BOEPTFNQSFMJNQJBOUP WJTPOPFMFODBUJUVUUJJDPNBOEJB

    E T
    MVDJ FGýDJFO[BEJGVO[JPOBNFOUPEFM EJTQPTJ[JPOFEFMQJMPUBFMFGVO[JPOJ

    I O N . I
    NPUPSFUFSNJDPHSB[JFBMMJNQJBOUP

    T O
    EFMMFWBSJFTQJFOPODPOPTDFSOF

    Z
    EJBDDFOTJPOFBMJNFOUB[JPOF TQFTTP MFTBUUPGVO[JPOBNFOUPQVÛJNQFEJSDJEJ

    U O
    TFQBSBUJUSBMPSP
    BMJNFOUB[JPOFEFJ QSPTFHVJSFOFMMBOPTUSBNBSDJB

    D M
    TJTUFNJBOUJGVSUP

    O A
    4JDPNQSFOEFDIFVOHVBTUPFMFUUSJDP  1. *OUFSSVUUPSJFMFUUSJDJEJDPOTFOTP

    R L
    RIP SCUO
    BODIFNJOJNP QVÛBSSFTUBSDJMJNQJBOUP BMMBWWJBNFOUPJOQPTJ[JPOFi0''w
    QJáBSUJDPMBUPFEFTUFTPÒBODIF EPCCJBNPTBQFSFRVBOUJFRVBMJTPOP
    QJáWVMOFSBCJMFMJOUFHSB[JPOFEFJ DPMMFHBUJBMOPTUSPNPUPSF
    quattro impianti (accensione - luci -

    ©
    BMJNFOUB[JPOFBOUJGVSUP
    JOVOVOJDP BBOUJGVSUPJOTFSJUP
    TJTUFNB TPMV[JPOFRVBTJVOJWFSTBMF  CMBOPSNBMFDIJBWFEJBDDFOTJPOFÒVO
    BVNFOUBMFTUFOTJPOFEFMMJNQJBOUP BOUJGVSUPBEJOUFSSVUUPSFFMFUUSJDPFB
    TUFTTPMBRVBMJUËEFJDPNQPOFOUJ CMPDDBHHJPNFDDBOJDPTFJOTFSJBNP
    FMFUUSJDJFEFMFUUSPOJDJFMBRVBMJUË BODIFJMCMPDDBTUFS[P*OBMDVOJ
    RVBOUJUËEJNBUFSJBQSJNBVUJMJ[[BUB NPEFMMJDJTPOPNPMUFQPTJ[JPOJ
    OFMDBCMBHHJP TPOPEFUFSNJOBOUJBM EJRVFTUBDIJBWFDIFQPUSFCCFSP
    ýOFEFMMBEVSBUBFEFMMBSFTJTUFO[B JOHBOOBSFBODIFJMQSPQSJFUBSJP
    EFMMJNQJBOUP(MJPSHBOJFMFUUSPOJDJ  TUFTTPBEFTMBQPTJ[JPOFi0/wOPO
    SJTQFUUPBRVFMMJNFDDBOJDJFE DPSSJTQPOEFBMMVMUJNPTDBUUPSVPUBOEP
    FMFUUSPNFDDBOJDJ IBOOPDPTUJQJá JOTFOTPPSBSJPOÏTJBDDFOEPOPMF
    CBTTJFQSFTUB[JPOJNPMUPQJáBMUFNB FWFOUVBMJTQJFTVMDSVTDPUUPTVBMUSJ
    SJDIJFEPOPVOBQSPGPOEBDPOPTDFO[B NPEFMMJOPODJTPOPTQJFBDDFTF 
    Microstop
    TQFDJýDBQFSMFWFOUVBMFSJQBSB[JPOF ma il circuito è chiuso (non si riesce

    
    CAPITOLO 1 - L’IMPIANTO ELETTRICO

    BFTUSBSSFMBDIJBWF
    BMUSJIBOOP LE CAUSE DI GUASTO
    DSVTDPUUJBDSJTUBMMJMJRVJEJDIFIBOOP NELL’IMPIANTO ELETTRICO
    VOBSJTQPTUBSJUBSEBUBEJRVBMDIF Cavi elettrici, connessioni, spine,
    EFDJNPEJTFDPOEPSJTQFUUPBVOB fusibili.
    semplice spia luminosa e se non si

    A
    IBQB[JFO[BQPUSFCCFTFNCSBSFUVUUP "ODIFTFTPOPTFNQMJDJDPOEVUUPSJ JM
    spento

    AT
    MPSPMBWPSPÒSFTPEJGýDJMFEB

    T
    E
    DQPUSFCCFWFSJýDBSTJBODIFJM 1.7JCSB[JPOJQSPWFOJFOUJEBMNPUPSFP
    DBTPJODVJMBDBTBDPTUSVUUSJDF 
    il concessionario o il proprietario

    E V I EBMMFTPTQFOTJPOJ-FNPUPPHMJTDPPUFS
    IBOOPNPUPSJDIFTWJMVQQBOPQPUFO[F
    QSFDFEFOUFBCCJBOPJOTUBMMBUPVO

    I O N
    BOUJGVSUPBHHJVOUJWPFOPOOFTJBNP
    . I T
    TQFDJýDIFFMFWBUFFMFSFMBUJWFWJCSB[JPOJ

    O
    TPOPJNQPSUBOUJMFNBTTFTPTQFTF

    U Z
    BDPOPTDFO[BQPUSFNNPNFUUFSDJB
    DFSDBSFVOHVBTUPDIFOPODÒ1SJNB

    D O TSJTFOUPOPQBSFDDIJPEFMMFBTQFSJUË
    USBTNFTTFEBMTVPMP

    R O
    QSFTFO[BEJVOUBTUPOBTDPTUP

    L A M
    EJRVBMTJBTJBMUSBB[JPOF DFSDIJBNPMB
    2.0TTJEB[JPOFTPMPQPDIFDPOOFTTJPOJ

    RIP SCUO
    E*MUBTUPSPTTP&/(*/&0''  IBOOPCJTPHOPEJFTTFSFSFTJTUFOUJ
    QPTJ[JPOBUPTVMDPNBOEPEFMHBT  BMMBDRVBQJPWBOBPEFJMBWBHHJ5VUUF %FTNPESPNJDP
    JOBWWFSUJUBNFOUFQPUSFCCFFTTFSF MFTQJOFOPOFSNFUJDIFRVJOEJTPOP 1
    TUBUPJOTFSJUPEBRVBMDIFQBTTBOUFP FTQPTUFBMMPTTJEB[JPOF-FWJCSB[JPOJ

    ©
    Il nome desmodromico deriva dalle
    EBMDPOEVDFOUFTUFTTP FMPTTJEPDPMUFNQPJOEFCPMJTDPOPMB
    parole greche desmos = controllo
    GPS[BDPODVJMFTQJOFNBOUFOHPOPJM
    e dromos = corsa. Si tratta di un
    2. .JDSPJOUFSSVUUPSJEFMGBOBMF DPOUBUUPNFDDBOJDPFRVJOEJJMDPOUBUUP
    meccanismo per la trasformazione
    QPTUFSJPSFi4501wQPTJ[JPOBUJTVMMFMFWF FMFUUSJDPOPOÒQJáTUBCJMF
    del moto angolare in moto lineare
    EFTUSBFTJOJTUSBEFMGSFOP EJTPMJUPTPOP
    alternato non continuo (come invece
    VUJMJ[[BUJQFSDPOTFOUJSFMBWWJBNFOUP 3."SUJDPMB[JPOJMPTUFS[PQVÛPTDJMMBSF
    tipico ad es. del manovellismo) dove
    TVHMJTDPPUFS*OBMDVOJDBTJFTJTUFVO BODIFEJ¡EBTJOJTUSBBEFTUSB
    la corsa di ritorno è controllata dallo
    VMUFSJPSFNJDSPJOUFSSVUUPSFTVMDPNBOEP 2VBMTJBTJDBWPFMFUUSJDPTVCJSËRVJOEJ
    stesso meccanismo che controlla la
    EFMGSFOPQPTUFSJPSF TJBFTTPMFWBP VOBþFTTJPOFUPSTJPOFDIFBMVOHP
    corsa di andata e non da una molla.
    QFEBMF
    EFEJDBUPJONPEPFTDMVTJWP QPUSFCCFQPSUBSFBMMBSPUUVSBEFMMBQBSUF

    A
    BMMBWWJBNFOUP DPOTFOUJUPTPMPTF metallica interna.

    T
    TJQSFNFBODPSBQJáGPSUFTVMMBMFWB
    TFDPOEPTDBUUP
    

    I E TA
    4.'POUJEJDBMPSFJUVCJEJTDBSJDP
    USBTNFUUPOPFOFSHJBUFSNJDBBHMJPSHBOJ

    V
    3. alcune moto hanno un micro- WJDJOJ TVSSJTDBMEBOEPMJ4FVOGBTDJPEJ

    E T
    JOUFSSVUUPSFTVMMBMFWBEFMMBGSJ[JPOFDIF DBWJFMFUUSJDJTJTQPTUBEBMMBTVBTFEF

    O
    EFWFFTTFSFUJSBUBQFSQPUFSBWWJBSF

    I N T . I
    FTJBWWJDJOBUSPQQPBJUVCJEJTDBSJDP 

    O
    Z
    RVFTUJVMUJNJQPUSFCCFSPGPOEFSF

    U O
    4. RVBTJUVUUFMFNPUPFHMJTDPPUFS MJTPMBOUFQMBTUJDPFGBSFOUSBSFJDBWJJO

    D M
    hanno un microinterruttore sul DPOUBUUPDBVTBOEPVODPSUPDJSDVJUP

    O A
    DBWBMMFUUPMBUFSBMFDIFEFWFFTTFSF

    R L
    RIP SCUO
    BM[BUPQFSQPUFSBWWJBSFJMNPUPSF 5.#BTTBJOUFOTJUËMJOUFOTJUËEJ
    BMDVOFTJTQFOHPOPRVBOEPTJBCCBTTBJM DPSSFOUFFMFUUSJDBDIFQVÛQBTTBSFEB Microinterruttore montato sulla leva del freno
    DBWBMMFUUP RVBTJUVUUJHMJTDPPUFSFQPDIF VODPOEVUUPSFÒJOGVO[JPOFBODIFEFMMB
    moto). TF[JPOFEFMDPOEVUUPSFTUFTTP

    ©
    5.OFMMFNPUPDPODBNCJPNBOVBMF
    OPOBMNBOVCSJP MBTQJBWFSEF
    i/&653"-wQPTJ[JPOBUBTVMDSVTDPUUP
    FDPNBOEBUBEBMNJDSPJOUFSSVUUPSFTVM
    6.#BTTBRVBMJUËMBCBTTBRVBMJUËEFJ
    NBUFSJBMJDPODVJWFOHPOPSFBMJ[[BUJ
    JQBSUJDPMBSJEJVOJNQJBOUPFMFUUSJDP
    GBWPSJTDFUVUUJJQSPCMFNJEFTDSJUUJTPQSB
    SVMMPEFTNPESPNJDPEFMDBNCJP MBWPSB
    in serie col cavalletto laterale e alcune L’impianto batteria guasto:
    WPMUFBODIFDPOMBMFWBEFMMBGSJ[JPOF 1.%VSBOUFMBNBSDJB QSJNBEFMMBTPTUB 
    per essere sicuri che la moto si avvii QPUSFCCFFTTFSTJBMMFOUBUPVOPEFJCVMMPOJ
    EPWSFNPUFOFSFJMDBNCJPJOQPTJ[JPOF DIFýTTBOPJMDBWPEFMMBMJNFOUB[JPOF
    EJGPMMF BJQPMJEFMMBCBUUFSJB NBJMTJTUFNBEJ
    ricarica ha comunque alimentato l’intero
    JNQJBOUPFRVJOEJOPOTJBNPSJNBTUJB
    Sensore del cavalletto
    QJFEJÒTVGýDJFOUFTUSJOHFSMP

    13
    VOLUME 1- LA DIAGNOSTICA

    2.MBCBUUFSJBIBQFSTPBMNFOPJM LA VERIFICA DELL’IMPIANTO


    EFMMBTVBDBQBDJUËFEÒRVJOEJJOHSBEP DI RICARICA BATTERIA
    EJGPSOJSFMFOFSHJBQFSMBWWJBNFOUP
    TPMPOFMDBTPDIFRVFTUPBWWFOHBOFJ -BEJBHOPTJEJGVO[JPOBNFOUPEJVO

    A
    QSJNJNJOVUJEPQPMPTQFHOJNFOUP4J JNQJBOUPQFSMBSJDBSJDBEFMMBCBUUFSJB

    AT
    QPUSËSJQBSUJSFTPMPTFBWWJFSFNPJM

    T
    DIFJMMVTUSJBNPOFJHSBýDJTPUUP

    E
    NPUPSFDPOMBJVUPEJVOBMUSBCBUUFSJBF SJQPSUBUJ
    QVÛFTTFSFFTFHVJUBDPO

    E V I
    VTBOEPDBWJBEFHVBUJ PQQVSFBTQJOUB
    OFMDBTPEJNPUPDPODBNCJPNBOVBMF
    VOBDFSUBQSFDJTJPOFDPOMBJVUPEJVO
    TFNQMJDFWPMUNFUSPEJHJUBMFFDPOVOQP

    I O N O. I T
    3. -JNQJBOUPEJSJDBSJDBÒHVBTUPMB
    EFTQFSJFO[B
    %PWSFNPBTUFOFSDJEBMNJTVSBSFWBMPSJ

    D U Z O T
    CBUUFSJBOPOWJFOFSJDBSJDBUBFMFOFSHJB
    DIFGPSOJTDFMBCBUUFSJBWJFOFVUJMJ[[BUB
    SFTJTUJWJ JO0IN
    QFSDIÏMF$BTF
    OPOGPSOJTDPOPEBUJTVGýDJFOUFNFOUF

    R O L A M QFSUVUUJJTFSWJ[JEJNBSDJBOPSNBMF
    -BWWJBNFOUPÒVOBGVO[JPOFDIF
    BGýEBCJMJQFSJTJOHPMJFMFNFOUJ
    4FTJWPMFTTFNJTVSBSFMJOUFOTJUËEJ

    RIP SCUO
    SJDIJFEFNPMUBFMFUUSJDJUËBVOBCBUUFSJB corrente (in Ampère) avremmo anche
    TBOB FEJWFOUBJOTPTUFOJCJMFQFSVOB JMQSPCMFNBEJUSPWBSFVOPTUSVNFOUP
    CBUUFSJBTDBSJDB DPOMBDBQBDJUËEJNJTVSBSFWBMPSJNPMUP
    QJDDPMJ QPDIJNJMMFTJNJEJ"NQÒSF
    

    © LA VERIFICA DELLA BATTERIA

    -BCBUUFSJBBMQJPNCPBDJEPDPO
    FNPMUPHSBOEJ RVBMDIFDFOUJOBJPEJ
    "NQÒSF
    TFO[BTDPMMFHBSFMPTUSVNFOUP
    TUFTTPEBMMJNQJBOUPOFQQVSFQFSVOB
    GSB[JPOFEJTFDPOEP*OFOUSBNCJJDBTJ
    FMFNFOUJ IBVOBUFOTJPOFOPNJOBMFEJ EPWSFNNPEJTQPSSFEJTUSVNFOUJNPMUP
    7 RVFMMBDPOFMFNFOUJ 7
     costosi.
    "TFDPOEBEFMMFEJNFOTJPOJFEFMQFTP
    MBDBQBDJUËOPNJOBMFEFMMFCBUUFSJF -BUFOTJPOFFGGFUUJWBNJTVSBUBJO
    QFSNPUPQVÛBOEBSFEBJ"IBJ"I un impianto elettrico è un valore in
    .FOUSFJWBMPSJEJDPSSFOUFFTQSFTTJJO DPOUJOVBWBSJB[JPOFFMBDPNQSFOTJPOF

    A
    "NQÏSF "
    TPOPEJEJGýDJMFNJTVSB[JPOF EJRVFTUPWBMPSFDJBJVUBBEJBHOPTUJDBSF

    T
    FJOUFSQSFUB[JPOF JMWBMPSFEJUFOTJPOFJO MFDPOEJ[JPOJEJGVO[JPOBNFOUP

    I E TA
    7PMUDJEËVOBCVPOBCBTFQFSWBMVUBSF
    MPTUBUPEFMMBCBUUFSJB
    EFMMJOUFSPJNQJBOUP1FSRVFTUBQSPWB
    ÒOFDFTTBSJPVUJMJ[[BSFVOWPMUNFUSP

    V
    1FSVOBMFUUVSBBGýEBCJMF QSJWBEFMMB TFNQMJDFPVONVMUJNFUSPEJHJUBMF OFMMB

    E T
    UFOTJPOFSFTJEVBEPWVUBBMMBDBSJDB TDBMBDIFDPNQSFOEFJ7JODPSSFOUF

    I O N . I
    GPSOJUBEBMMJNQJBOUPPEBMDBSJDB

    T O
    DPOUJOVB EBB7
    DPOBMNFOPVO

    Z
    CBUUFSJF TJDPOTJHMJBEJMBTDJBSQBTTBSF EFDJNBMF FMFHHFSFJMDPOUBHJSJEFM

    U O
    BMNFOPNJOVUJQSJNBEJDPMMFHBSF motore (se presente).

    D M
    JMWPMUNFUSP&OUSPVOPSBEBRVFTUP 4FQPTTJCJMFýTTJBNPJQVOUBMJBJ

    O A
    FWFOUPMBUFOTJPOFQFSGFUUBÒEJ 7 NPSTFUUJEFMMBCBUUFSJBJMQVOUPQJá

    R L
    RIP SCUO
     OFMMFCBUUFSJFDPOFMFNFOUJ
    *O BGýEBCJMFQFSVOBMFUUVSB-JNQJBOUP
    PHOJDBTPTFEPQPVOPSBNJTVSJBNP EJSJGFSJNFOUPJEFBMF FEJSBEPBWSFNP
    VOBUFOTJPOFTPQSBRVFTUPWBMPSF MB MBGPSUVOBEJSJMFWBSMP
    HFOFSBVOB
    CBUUFSJBÒHVBTUB UFOTJPOFEJ 7DPOVOPTDJMMB[JPOFEJ

    ©
    $PNFPHOJBDDVNVMBUPSF BODIFRVFMMP  7JOUVUUPMJOUFSWBMMPEJVUJMJ[[P 
    Batteria BMQJPNCPÒTPHHFUUPBMMBVUPTDBSJDB EBMSFHJNFEJNJOJNPBMNBTTJNP DPO
    2VFTUPGFOPNFOPÒNJTVSBCJMF tutte le luci accese o spente. Nei casi
    Se nell’impianto elettrico è prevista NFEJBOUFVOWPMUNFUSPDPMMFHBUPBJQPMJ SBQQSFTFOUBUJEBJEJBHSBNNJTFHVFOUJ 
    la batteria, questa deve sempre es- EFMMBCBUUFSJBFDPOTJTUFJOVOBQJDDPMB QPTTJBNPWFEFSFEJGGFSFOUJWBMPSJEJ
    sere collegata durante il funziona- QFSEJUB DPOUJOVBFDPTUBOUF EFMMB tensione in impianti con caratteristiche
    mento del motore: in caso di scol- UFOTJPOFEJTQPOJCJMF EJWFSTF DIFHJVEJDIFSFNPRVJOEJ
    legamento anche per pochi secondi, 5BMFQSPWBQSFWFEFUFNQJEJ DPNFGVO[JPOBNFOUJDPSSFUUJ TPTQFUUJ
    il regolatore potrebbe danneggiarsi. NJTVSB[JPOFNPMUPMVOHIJ OFMMPSEJOF PEJGFUUPTJ*OPHOJEJBHSBNNB
    EJTFUUJNBOF NBTFEPQPTPMPPSF BCCJBNPVOBMJOFBSPTTBDIFJOEJDB
    USPWJBNPMBUFOTJPOFTPUUPJ WPMU  JMGVO[JPOBNFOUPDPOJGBSJQSJODJQBMJ
    MBCBUUFSJBÒHVBTUB BDDFTJ FVOBMJOFBCMVDPOJGBSJTQFOUJ
    (se esiste un interruttore luci).
    -BMFUUVSBEFMWBMPSFEFWFFTTFSF

    
    AT A
    V I E T
    O N E O. I T
    MANUALE

    U Z I
    DI RIPARAZIONE E MANUTENZIONE
    O T
    MOTO E SCOOTER

    R O D L A M
    VOLUME 1
    RIP SCUO
    LA DIAGNOSTICA
    1

    © 2

    3
    CAPITOLO 2
    L’IMPIANTO DI ACCENSIONE 4

    AT A 5

    V I E T
    O N E O. I T 6

    U Z I O T
    R O D L A M 7

    RIP SCUO
    ©

    
    $"1*50-0-*.1*"/50%*"$$&/4*0/&

    QVÛDBQJUBSFDIFVOBHPDDJBEBDRVB 5DPOTDJOUJMMBBiTDBSJDBQFSTBw
    SJFTDBBQBTTBSFBMMJOUFSOPEFMMBUUBDDP RVFMMJDIFEBOOPNBHHJPSJQSPCMFNJ
    DBOEFMBýODIÏJMNPUPSFÒGSFEEPMB EJWBMVUB[JPOFEFMMBTDJOUJMMB
    QPTTJBNP
    HPDDJBÒDPOEFOTBUBUVUUBJOVOQVOUP osservare:
    BUUPSOPMBDFSBNJDBEFMMBDBOEFMB NB

    A
    RVBOEPJMNPUPSFTJTDBMEBFMBHPDDJB a.MBWFMPDJUËJTUBOUBOFBEFMMBMCFSP
    DPNJODJBBFWBQPSBSF UVUUBMB[POBJO

    TAT NPUPSFJOBWWJBNFOUPDPSSJTQPOEF

    E
    DFSBNJDBEBMOJQQMPBMMFTBHPOPEFMMB BMMBWFMPDJUËEFMNPUPSJOPEJ
    WJUFEFMMBDBOEFMBSBHHJVOHFVOUBTTP
    EJVNJEJUËQSPTTJNPBM DPOMB

    E V I BWWJBNFOUPDPOMFEPWVUFNPMUJQMJDIF
    b.MBQPTJ[JPOFEFMMBMCFSPNPUPSF

    tensione

    I O N
    DPOTFHVFOUFTDBSJDBBNBTTBEFMMBMUB

    O. I T
    TFHNFOUJWFSUJDBMJAZZURRI (scintilla
    OFMQVOUPEJBOUJDJQPiTDPQQJPw
    F

    D U
    6.QFSNPMUFQMJDJQSPCMFNJEJ
    Z O T TFHNFOUJWFSUJDBMJARANCIO (scintilla
    OFMQVOUPEJBOUJDJQPiCJMBODJPw
    

    R O L A M
    BMJNFOUB[JPOF WFEJNBOVBMFSJQBSB[JPOF
    7PMVNFFMFUUSJDJUËFBMJNFOUB[JPOF
    HMJ
    DPJODJEPOPDPOMBDPODMVTJPOFEJVO
    HJSPDPNQMFUP

    RIP SCUO
    FGGFUUJEFJHVBTUJTJQPTTPOPGBDJMNFOUF cMBWBSJB[JPOFEFMMBWFMPDJUËDPOMB
    DPOGPOEFSFDPORVFMMJHFOFSBUJ CBUUFSJBDBSJDBJO BLU
    EBMMJNQJBOUPEJBDDFOTJPOF d.MBWBSJB[JPOFEFMMBWFMPDJUËDPOMB
    CBUUFSJBTDBSJDBJOROSSO Spinterometro

    ©
    LA VERIFICA DELL’IMPIANTO
    DI ACCENSIONE ELETTRONICA
    e.MBWFMPDJUËDPTUBOUFQFSVOBQSPWB
    TFO[BMBDBOEFMBNPOUBUBTVMMB
    testata in GRIGIO
    f.MBWFMPDJUËNJOJNBQFSBWFSFVOB
    2
    6OBTDJOUJMMBEJBMNFOPNNEJ scintilla in VERDE
    MVOHIF[[BÒMFTJUPQPTJUJWPEFM %BMHSBýDPTJFWJODFRVJOEJDIF 
    GVO[JPOBNFOUPDPSSFUUPEFMMJNQJBOUP TFO[BMBDBOEFMBNPOUBUBBMTVP
    EJBDDFOTJPOF1FSRVFTUBQSPWBÒ QPTUP MBWFMPDJUËEFMMBMCFSPNPUPSFJO
    JOEJTQFOTBCJMFVOPTQJOUFSPNFUSP BWWJBNFOUPÒGBMTBSJTQFUUPBMMBTUFTTB
    Nel grafico 9WBMJEPTPMPQFSNPUPSJ QSPWBDPODBOEFMBNPOUBUB

    AT A
    GRAFICO 10 - SCHEMA ACCENSIONE ELETTRONICA

    V I E T
    N E
    FUNZIONI

    O
    ACCESSORIE

    O. I T RISCALDATORE ARRICCHITORE

    I
    CARBURATORE AUTOMATICO
    SONDA

    T
    INTEGRATE

    Z
    TERMICA

    U O
    MOTORE CONTAGIRI

    D
    SCHEMA

    M
    POMPA TPS SONDA
    IMPIANTO

    O A
    BENZINA TERMICA
    BASE ARIA ASPIRATA

    R L
    RIP SCUO BOBINA CENTRALINA
    COMANDO
    LAMPEGGIANTI

    © A.T. VARIATORE
    ACCENSIONE D’ANTICIPO
    ELETTRONICA
    CANDELA ANTENNA
    ANTIFURTO

    INTERRUTTORE
    CHIAVE
    PICKUP INTERRUTTORE
    BOBINA SPEGNIMENTO
    ALIMENTAZIONE MOTORE

    ALBERO
    MOTORE OPPURE

    BATTERIA

    
    VOLUME 1- LA DIAGNOSTICA

    *ODPSSJTQPOEFO[BEFJTFHNFOUJBSBODJP PHOJDBTP TFTJMFHHPOPWBMPSJTPUUP


    si ha una scintilla che non serve al i 5Ω (corto circuito) o sopra i 500Ω
    GVO[JPOBNFOUPEFMNPUPSF NBDJQVÛ JOUFSSV[JPOF
    TUJBNPNJTVSBOEPVO
    DPOGPOEFSF NFOUSFJODPSSJTQPOEFO[B TFOTPSFHVBTUP*WBMPSJEJUFOTJPOFEFM
    EFJTFHNFOUJB[[VSSJ TFMBCBUUFSJBOPO TFHOBMFTPOPNPMUPCBTTJFEJEJGýDJMF

    A
    ÒJOPUUJNFDPOEJ[JPOJ MBWFMPDJUËTJ NJTVSB[JPOFFTPOPJOþVFO[BUJEBMMB

    AT
    BCCBTTFSËBMQVOUPEBOPOSJVTDJSFB

    T
    EJTUBO[BNJOJNBUSBFTQBOTJPOFQPMBSFF

    E
    emettere la scintilla. QJDLVQ USB F NN
    EBMOVNFSP

    E V I
    %JTFHVJUPBOBMJ[[JBNPUVUUJHMJFMFNFOUJ
    EJHJSJEFMNPUPSF UBMWPMUBJOGBTFEJ
    BWWJBNFOUPMBQPUFO[BEFMMBCBUUFSJB

    I O N
    elettronica.

    O. I T
    EJVOHFOFSJDPJNQJBOUPEJBDDFOTJPOF OPOÒTVGýDJFOUFBHBSBOUJSFVOTFHOBMF
    BCCBTUBO[BGPSUFEFMQJDLVQWFEJ

    T
    Pick-up da montaggio interno

    Z
    2VFTUPJNQJBOUPTPMJUBNFOUFÒJOUFHSBUP HSBýDPTPQSB
    FBODIFEBMMBTQPSDJ[JB 

    O D U A M O
    DPOMJNQJBOUPFMFUUSJDPDIFÒRVJOEJ
    DPNQPTUPEB
    TPQSBUUVUUPBDBVTBEFMMBMJNBUVSB
    EBDDJBJPQSPWFOJFOUFEBHMJPSHBOJ

    R L
    NFDDBOJDJJOUFSOJBMNPUPSF DIFSFTUB

    RIP SCUO
    Pick-up NBHOFUJ[[BUBBUUPSOPBMMFTQBOTJPOF
    È un sensore statico che in QPMBSFEFMQJDLVQ QSPWPDBOEPVO
    BCCJOBNFOUPBMMBSFMBUJWBSVPUBGPOJDB JOEFCPMJNFOUPEFMTFHOBMFOPOQJá
    SPUBOUF
    GPSOJTDFMFTBUUBQPTJ[JPOF USBEVDJCJMFEBMMBDFOUSBMJOB

    © EFMMBMCFSPNPUPSFBMMBDFOUSBMJOB-B
    QFSUVSCB[JPOFNBHOFUJDBBMQBTTBHHJP
    JOQSPTTJNJUËEFMMFTQBOTJPOFQPMBSF
    EFMQJDLVQ BNBHOFUJTNPBUUJWP
    DPO
    Centralina
    *ODBTPEJHVBTUPMFDFOUSBMJOFQSPEPUUF
    USBHMJBOOJFTJQPTTPOP
    MFTQBOTJPOFQPMBSFEFMMBSVPUBGPOJDB JTQF[JPOBSFFEFWFOUVBMNFOUFGBS
    Ruota fonica BNBHOFUJTNPQBTTJWP
    GBFNFUUFSF SJQBSBSFBVOFMFUUSPUFDOJDP NBMBRVBTJ
    VOEFCPMFTFHOBMFDIFBUUSBWFSTPJDBWJ UPUBMJUËEFMMFDFOUSBMJOFOBTDPOEPOP
    SBHHJVOHFMBDFOUSBMJOBµQPTTJCJMF VODJSDVJUPTUBNQBUP DPNQMFUBNFOUF
    misurarne il valore resistivo con un BOOFHBUPJOVOBSFTJOBUFSNPJOEVSFOUF
    NVMUJNFUSPOFMMBTDBMBEFMMBSFTJTUFO[B RVBTJJNQPTTJCJMFEBSJNVPWFSF

    A
    û
    TFTJDPOPTDFJMWBMPSFEJSJGFSJNFOUP %BUBMBDPNQMFTTJUËEFJDJSDVJUJ

    T
    EBUPEBVOBDPNQBSB[JPOFPEBM JOUFSOJFMBRVBOUJUËEJTQJOPUUJ QJO
    

    I E TA
    NBOVBMFEFMMBDBTBDPTUSVUUSJDF*O EJDPMMFHBNFOUP MFDBTFDPTUSVUUSJDJ

    N E V I T
    Z I O T O.
    U O
    Volano magnete

    R O D L A M
    RIP SCUO
    Espansioni polari

    Centraline

    
    $"1*50-0-*.1*"/50%*"$$&/4*0/&

    QSFGFSJTDPOPOPOGPSOJSFEBUJTVJWBMPSJ JMDPMMFHBNFOUP TDBSJDBBMMBTVBVTDJUB


    SFTJTUJWJEFMMFTJOHPMFDPQQJFEJQJO QFS MFMFUUSJDJUË DIFOPJWFESFNPQFSVOB
    VOBWFSJýDBBMCBODP-FDFOUSBMJOF GSB[JPOFEJTFDPOEPTPUUPGPSNBEJ
    più semplici possono essere provate TDJOUJMMB-BQSPWBEJGVO[JPOBNFOUPÒ
    TVCBODIJEJQSPWBQSPGFTTJPOBMJ  relativamente semplice: si alimenta

    A
    ma per tutte le altre non esiste una JONPEPEJTDPOUJOVP DPOVOBCBUUFSJB
    QSPDFEVSBQSFDJTBQFSVOBEJBHOPTUJDB

    TAT
    B7 TUSJTDJBOEPVOýMPFMFUUSJDPTV

    E
    JOEJQFOEFOUFJMNJHMJPSCBODPQSPWBÒ VONPSTFUUPEFMMBCPCJOBFTJDFSDBEJ

    EJBHOPTJTJQVÛBODIFGPSNVMBSFDPNF

    E V
    TFNQSFMJNQJBOUPFMFUUSJDPPSJHJOBMF-B

    I WBMVUBSFMBMVOHIF[[BEFMMBTDJOUJMMBJO
    uscita.
    DPOTFHVFO[BEFMMFQSPWFFGGFUUVBUF

    I O N
    TVUVUUJHMJBMUSJDPNQPOFOUJJMTJTUFNB

    O. I T
    Cavo AT (alta tensione)

    U Z
    EJBDDFOTJPOF4PTUJUVJSFMBDFOUSBMJOB
    ÒWBOUBHHJPTPTPMPTFRVFMMBJOVTP

    D O T 1FSDPOEVSSFMBMUBUFOTJPOFTFO[B
    EJTQFSTJPOJ DIFDBVTFSFCCFSP

    R O
    ÒFGGFUJWBNFOUFHVBTUB*MHVBTUP

    L A M
    QPUSFCCFEJQFOEFSFEBBMUSJFMFNFOUJ MB
    JNNFEJBUBJOUFSSV[JPOFEFMMBTDJOUJMMB
    BMMBDBOEFMB
    JMDBWP"5EFWFFTTFSF

    RIP SCUO
    TPTUJUV[JPOFDPOVOBOVPWBDFOUSBMJOB NPSCJEP þFTTJCJMFFCFOJTPMBUP6OB
    SJTDIJSFCCFEJFTTFSFFDPOPNJDBNFOUF QSPWBEJGVO[JPOBNFOUPEJRVFTUPDBWP
    B[[BSEBUB TJQVÛFTFHVJSFDPOVOPTQSV[[BUPSF
    4PTUJUVJSFMBDFOUSBMJOBDPOVOBJEFOUJDB EBDRVB JSSPSBOEPMB[POBBEBMUB

    ©
    TPMPQFSMBGPSNBEFMDPOUFOJUPSFFEFMMF
    TQJOFQPUSFCCFBODIFEBOOFHHJBSFVOB
    QBSUFEJJNQJBOUPBODPSBTBOP TFOPO
    MBDFOUSBMJOBTUFTTB.BQQBEFJQJOEJ
    UFOTJPOFNFOUSFJMNPUPSFÒJOGVO[JPOF
    JODBTPEJEJTQFSTJPOFFMFUUSJDBTJ
    TFOUJSËJMUJDDIFUUJPEFMMFTDJOUJMMFDIF
    TGVHHPOPBMMJTPMBOUFFTDPDDBOPMVOHP
    2
    DPMMFHBNFOUP UJQPEJBMJNFOUB[JPOF JMDBWPTUFTTP-FTDJOUJMMFEJDPMPSFCMV
    FEJTFHOBMF DVSWBEFMMBOUJDJQP FDD TJQPUSBOOPPTTFSWBSFNFHMJPBMCVJPJM
    TPOPUVUUFWBSJBCJMJJNQPOEFSBCJMJ/PO NPUPSFUFOEFSËBTQFHOFSTJ
    ýEJBNPDJEFMMBTQFUUPFTUFSOPEFMMB
    DFOUSBMJOBMFTQJOFEJDPOOFTTJPOFFMF Attacco della candela
    TDBUPMFDIFWFEJBNP OPODJSBDDPOUBOP 4JDPMMFHBBMDBWP"5FBMMBDBOEFMB

    A
    OVMMBSJHVBSEPMFWBSJBCJMJFMFUUSPOJDIF SFTUBOEPTPMJEBMFDPMQSJNP4VMMFNPUP

    T
    DIFMBGBOOPGVO[JPOBSF DPTUSVJUFýOPBHMJBOOJ TJUSBUUBWBEJ

    Bobina AT (alta tensione)

    I E TA
    VOTFNQMJDFJTPMBOUFFMFUUSJDP TQFTTP
    TFO[BHVBSOJ[JPOJSFTJTUFOUJBMMBDRVB 

    V
    5SBTGPSNBMBUFOTJPOFEJBMJNFOUB[JPOF  NBQFSDPOUFOFSFJSBEJPEJTUVSCJ EBHMJ

    E T
    JOBSSJWPEBMMBDFOUSBMJOBJOBMUBUFOTJPOF BOOJJOBWBOUJ MBDPTJEEFUUBiQJQFUUB

    O N
    PMUSF7PMU
    BMMBDBOEFMB NBTJ

    I T . I
    DBOEFMBw JOUFHSBBODIFVOBSFTJTUFO[B

    O
    Z
    DPNQPSUBJONPEPPQQPTUPBVORVBMTJBTJ EJLûDIFBýOFWJUBJOUFSSPNQFJM

    U O
    VUJMJ[[BUPSF1FSFTFNQJPVOBMBNQBEJOB QBTTBHHJPEFMMBMUBUFOTJPOF

    D M
    TJMMVNJOBRVBOEPSJDFWFFOFSHJBFTJ -BWFSJýDBEJGVO[JPOBNFOUPTUBOFM

    O A
    TQFHOFRVBOEPMFOFSHJBÒJOUFSSPUUB DPMMFHBSFUFNQPSBOFBNFOUFJMDBWP"5

    R L
    RIP SCUO
    -BCPCJOBTJDBSJDBRVBOEPSJDFWF BMMBDBOEFMB FTDMVEFOEPMBQJQFUUB QFS
    FOFSHJB NBTPMPRVBOEPTJOUFSSPNQF osservarne la scintilla.

    Bobina a doppia uscita Bobina con cavo AT Attacco della candela

    
    AT A
    V I E T
    O N E O. I T
    MANUALE
    U Z I O T
    MOTO E SCOOTER
    R D
    DI RIPARAZIONE E MANUTENZIONE

    O L A M
    VOLUME 1 RIP SCUO 1

    ©
    LA DIAGNOSTICA
    2

    3
    CAPITOLO 6
    CICLISTICA: 4

    TEORIA E CONTROLLI AT A 5

    V I E T
    O N E O. I T 6

    U Z I O T
    R O D L A M 7

    RIP SCUO
    ©

    65
    CAPITOLO 6 - CICLISTICA: TEORIA E CONTROLLI

    sono sospese OPOTFHVPOPMFBTQFSJUË


    EFMUFSSFOP NBTPMPMFPTDJMMB[JPOJ
    HSBOEJFMFJOUFSQPMB[JPOJEFMMFQJDDPMF AVANTRENO
    BTQFSJUË
    -FTPTQFOTJPOJ TFVUJMJ[[BUF

    A
    OFMMJOUFSWBMMPQSFWJTUPEBMDPTUSVUUPSF 

    T
    MOTORE

    A
    EBOOPBPDDVQBOUJFNBUFSJBMJBODIFTTJ

    T
    RETROTRENO

    E
    DBMDPMBUJDPNFNBTTFTPTQFTF MFGGFUUP
    EJiHBMMFHHJBSFw EJFTTFSFTPTQFTJ
    -BDBQBDJUËEFMMBSVPUBEJTFHVJSFJM

    E V I Scooter

    QSPýMPBDDJEFOUBUPEFMTVPMP UFOVUB

    I
    EJTUSBEB
    JMDPNGPSUEJHVJEBF

    O N O. I T
    U Z
    QFSýOPMBEVSBUBDPNQMFTTJWBEFMMB
    NPUPDJDMFUUB EBHMJQOFVNBUJDJBMMFQBSUJ

    D O T
    R O L A M
    EJDBSSP[[FSJB
    TPOPUVUUJBTQFUUJMFHBUJ
    BMMFGýDJFO[BEFMTJTUFNBEJTPTQFOTJPOJ 
    TUBO
    BRACCIO
    OSCILLANTE

    RIP SCUO
    TELESCOPICO
    EBMMBMPSPSFBMJ[[B[JPOFBMMVTPNFEJP 
    BMMBSFHPMB[JPOFFNBOVUFO[JPOF
    -BNPUPPMPTDPPUFS JOGBTFQSPHFUUVBMF
    WJFOFDPOýHVSBUBJOGVO[JPOFEFMMF

    ©
    QSFTUB[JPOJNFEJFDIFJMQJMPUBQPUSFCCF
    SJDIJFEFSFBMWFJDPMPDIFBDRVJTUB
    TQFTTPMF$BTF$PTUSVUUSJDJQSPEVDPOP
    OVNFSPTFWFSTJPOJEJTPTQFOTJPOFJO
    SFMB[JPOFBMMFýOBMJUËEVTPEFMWFJDPMP
    GVPSJTUSBEB WFMPDJUËTVMMBTGBMUPFDD
     Forcella telescopica e forcellone
    *QBSBNFUSJEBBOBMJ[[BSFTPOP
    tQFTP
    tJOHPNCSP
    tFTDVSTJPOF MVOHIF[[BNBTTJNB TRAIETTORIA MASSA SOSPESA

    A
    MVOHIF[[BNJOJNB
     CON TARATURA SOSPENSIONE “SOFFICE”

    T
    tQSFDBSJDPEFHMJFMFNFOUJFMBTUJDJ
    (carico minimo alla massima
    FTUFOTJPOF
    FJMDBSJDPBýOFDPSTB

    I E TA
    V
    TRAIETTORIA MASSA SOSPESA
    (carico massimo alla minima

    E
    CON TARATURA SOSPENSIONE “DURA”

    T
    FTUFOTJPOF
    

    I O
    tGPS[BGSFOBOUFJODPNQSFTTJPOFF

    N T O. I 6

    Z
    quella in estensione.

    U O
    MASSA SOSPESA

    D M
    "MDVOJEJRVFTUJQBSBNFUSJ TFDPOEP

    O A
    MFTFDV[JPOFEFMMBTPTQFOTJPOF QPTTPOP

    R L
    RIP SCUO
    FTTFSFNPEJýDBUJ TNPOUBOEPMB MOLLA
    TPTQFOTJPOF
    PSFHPMBUJBODIFJOUFNQP RUOTA
    SFBMFEBMDPOEVDFOUF
    /POPTUBOUFMBDPOýHVSB[JPOFPSJHJOBMF

    ©
    FMFFWFOUVBMJPQFSB[JPOJEJSFHPMB[JPOF 
    PROFILO DELLA STRADA = TRAIETTORIA TEORICA DELLA RUOTA
    EVSBOUFVOBHVJEBJODPOEJ[JPOJ
    Lavoro delle sospensioni
    JOTPMJUF TJQPTTPOPSBHHJVOHFSFJMJNJUJ
    EFJQBSBNFUSJEFMMBTPTQFOTJPOFJO
    DPOTFHVFO[BBVOFOFSHJDBGSFOBUB JMTBMUFMMBNFOUPEFMMBSVPUBQSPWPDBUP
    QFSFTFNQJP TJQVÛTFOUJSFVODPMQP EBVONBOUPTUSBEBMFJSSFHPMBSF
    QSPWFOJSFEBMNBOVCSJP ýOFDPSTBEFMMB MBNNPSUJ[[BUPSFOPOÒTVGýDJFOUFBE
    GPSDFMMBUFMFTDPQJDB
    FQBTTBOEPTV BTTPSCJSMP
    QVÛQPSUBSFBVOJNNFEJBUB
    VOBWWBMMBNFOUPJODBSSFHHJBUB DPOMB QFSEJUBEFMDPOUSPMMPEFMMBNPUP$PO
    NPUPDBSJDBEJCBHBHMJPFQBTTFHHFSP TJ MBVNFOUPEFMMVTVSBEFHMJPSHBOJ
    QVÛBWWFSUJSFVODPMQPTPUUPMBTFMMB ýOF EFMMBTPTQFOTJPOF PHOVOBEJRVFTUF
    DPSTBEFMGPSDFMMPOFQPTUFSJPSF
     TJUVB[JPOJTJNBOJGFTUFSËJONPEP
    1JáQFSJDPMPTJTPOPJTFHOBMJDIF TFNQSFQJáFWJEFOUF
    BSSJWBOPJOGSFOBUBPJOBDDFMFSB[JPOF

    67
    © 2014 Scuolamoto

    Via Cassano d’Adda, 30 - Milano (MI)


    presso il laboratorio dedicato
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