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Capitolo quinto

Trasmissione del calore


per conduzione
Problema n.1
Sia data una lastra piana di spessore pari a 50 cm in cui agisce una sorgente termica
volumetrica la cui intensità è di 2500 W/m 3 ed il materiale di cui essa è costituita ha un
coefficiente di scambio conduttivo di 1,7 W/mK.
Se il regime di scambio termico si può ritenere monodimensionale e se le temperature delle
superfici estreme della lastra sono di 0 °C e di 50 °C si vuole conoscere la temperatura
massima all’interno della lastra.

Soluzione
Essendo trascurabili le variazioni di temperatura nelle direzioni y e z l’equazione differenziale di
Poisson si scrive:
d 2t H
+ =0
dx 2 λ
e dall’integrazione risulta:
Hx 2
t( x ) = − + C1 x + C2

inoltre tenuto conto delle condizioni al contorno:
x=0 x=l
t = t1 t = t2
le costanti valgono:
Hl t1 − t2
C1 = t1 C2 = −
2λ l
pertanto la temperatura segue la legge parabolica:
Hx 2  Hl t1 − t2 
t( x ) = t1 − + − x
2 λ  2λ l 
e quindi eguagliando a zero il gradiente di temperatura risulta:
Hx Hl t1 − t2
− + − =0
λ 2λ l
si ottiene l’ascissa di massima temperatura:
l λ 0,50 1,7
xmax = − ( t1 − t2 ) = − ⋅ ( 50 − 0 ) = 18,2 cm
2 Hl 2 2500 ⋅ 0,50
pertanto:
 Hl t1 − t2 
2
Hxmax
tmax = t1 − + −  xmax =
2λ  2λ l 
2500 ⋅ 0,182 2  2500 ⋅ 0,50 50 − 0 
= 50 − + − ⋅ 0,182 = 74,4 °C
2 ⋅ 1,7  2 ⋅ 1,7 0,50 
Non è inutile osservare che se le temperature delle facce estreme della lastra fossero uguali il
valore massimo di temperatura si verificherebbe in corrispondenza dell’ascissa centrale ma la
diversità delle temperature della facce estreme comporta che il massimo si sposta dalla parte della
faccia a temperatura maggiore.
Problema n.2

Una parete di mattoni dello spessore di 30 cm presenta una faccia esposta all’aria esterna
alla temperatura di –5 °C mentre l’altra faccia delimita un ambiente che si trova a
temperatura di 20 °C; la parete ha un coefficiente di scambio conduttivo di 0,7 W/mK .
I valori medi dei coefficienti di scambio convettivo dell’aria esterna e dell’aria
dell’ambiente interno valgono, rispettivamente, 23, 26 W/m 2 K e 11, 63 W/m 2 K . Si vuole
determinare:
- il flusso termico specifico trasmesso,
- le temperature delle superfici interna ed esterna della parete.

Soluzione
t f 1 = 20 °C
t1

t2 t f 2 = −5 °C

Si tratta di uno scambio termico misto, conduttivo-convettivo, sicchè la resistenza termica


specifica ha espressione:

1 l 1 1 0,30 1
R∗t = + + = + + = 0,558 m 2 K / W
α1 λ α2 11,63 0,7 23,26

pertanto il flusso termico specifico risulta essere:

tf1 −tf 2 20 − ( −5 )
q∗ = ∗
= = 44,8 W / m 2
R t 0,558

Essendo il regime stazionario dal flusso termico specifico si possono determinare le temperature
delle facce estreme della parete, ossia il flusso specifico scambiato tra l’aria dell’ambiente interno e
la parete corrispondente è:
q∗ = α 1 ( t f 1 − t1 )
dal quale risulta:
q∗ 44,8
t1 = t f 1 − = 20 − = 16 °C
α1 11,63

mentre il flusso specifico scambiato tra l’aria esterna e la parete corrispondente sarebbe:

q∗ = α 2 ( t2 − t f 2 )
da cui si ricava:
q∗ 44,8
t2 = t f 2 + = −5 + = −3 °C
α2 23,26
Problema n.3
Le temperature delle superfici interna ed esterna di una tubazione in acciaio risultano,
rispettivamente, di 330 °C e di 300 °C, il diametro interno della tubazione è di 170 mm mentre
lo spessore è di 25 mm; il coefficiente di scambio termico conduttivo del materiale è pari a
37 W/mK .
Si vuole ridurre il flusso termico disperso del 20 % rispetto a quello corrispondente alle
condizioni suddette, a tale scopo la tubazione viene ricoperta di un materiale isolante avente
un coefficiente di scambio conduttivo pari a 0,06 W/mK .
Si determini lo spessore dell’isolante nell’ipotesi che si stabilisca sulla sua superficie una
temperatura di 80 °C.

Soluzione isolante

r3 r2 r1

t1

isolante

t3 t2

In assenza dell’isolante il flusso termico per unita di lunghezza sarebbe dato da:
t1 − t2 330 − 300
q∗ = = = 27,04 kW / m
1 r1 + s 1 85 + 25
ln ln
2πλa r1 2 ⋅ 3,14 ⋅ 37 85
pertanto la percentuale di flusso termico che viene disperso sarà:
qd∗ = 0,2 q∗ = 0,2 ⋅ 27,04 = 5,41 kW / m
inoltre se si tiene conto che questo flusso viene anche dato dall’espressione:
t1 − t3
qd∗ =
1  1 r2 1 r3 
 ln + ln 
2π  λa r1 λis r2 
da questa risulta:
 2π ( t1 − t3 ) 1 r2 
ln r3 = ln r2 + λis  − ln  =
 qd∗ λa r1 
 2 ⋅ 3,14 ⋅ ( 330 − 80 ) 1 110 
= ln110 + 0,06  − ⋅ ln  = 4,72
 5410 37 86 
e quindi:
r3 = exp ( 4,72 ) = 112,2 mm

pertanto lo spessore dell’isolante che realizza la condizione richiesta è:


s = r3 − r2 = 112,2 − 110 = 2,2 mm
Problema n.4

Le pareti di un forno sono realizzate mediante un refrattario di materiale isolante dello


spessore di 10 cm ed una conduttività termica data dall’espressione:

λ(t) = 0,18 + 9 ⋅ 10 -5 t

inoltre se le temperature delle superfici interna ed esterna sono, rispettivamente, di 800 °C e


di 50 °C si vuole determinare:
- il flusso termico specifico trasmesso,
- la legge di variazione di temperatura all’interno dello strato.

Soluzione

Essendo lo scambio termico stazionario e monodimensionale mediante il postulato di Fourier si


può determinare la densità di flusso termico:

dt
q ∗ = −λ
dx
integrando si scrive:
0 ,1 t2

q∗
∫ 0
dx = −
∫ t1
(0,18+9 ⋅ 10 t ) dt
-5

ovvero:
 9 ⋅ 10 −5 2 2 
q ∗ = 10 ⋅ 0,18 ( t1 − t2 ) +
2
t1 − t2  = ( )
 
 9 ⋅ 10 −5 
= 10 ⋅ 0,18 ⋅ ( 800 − 50 ) +
2
(
⋅ 800 2 − 50 2  = 1,64 W / m 2 )
 

Per quanto riguarda la distribuzione di temperatura si può scrivere:

x t( x )

q ∗
∫ 0
dx = −
∫ 800
(0,18 + 9 ⋅ 10 t ) dt
−5

quindi sviluppando:
9 ⋅ 10 −5
1637 x = 0,18 ( 800 − t ) +
2
(6 ,4 ⋅ 10 5 − t 2 )
ed ordinando si ottiene:
x = 0,106 − 10 −4 t − 2,7 ⋅ 10 −8 t 2

la temperatura segue dunque una legge parabolica.


Problema n.5
Sia data una barra di rame di lunghezza pari a 30 cm ed un diametro di 5 mm la cui
superficie laterale è termicamente isolata mentre le due sezioni estreme sono mantenute ad
una temperatura, costante, di 20 °C ; la conduttività termica della barra è di 380 W/mK
mentre la resistività elettrica è di 1,73 ⋅ 10 -8 Ω ⋅ m .
Nell’ipotesi che la temperatura varia solo lungo la lunghezza della barra si vuole
determinare la massima intensità di corrente che può attraversare la barra affinché non
venga superata la temperatura di 250 °C.
t

Soluzione
t1 t1
x
-l l
L’equazione che consente di determinare il campo termico è quella di Poisson:
d 2t H
+ =0
dx 2 λ
ovvero:
Hx 2
t( x ) = − + C1 x + C2

secondo il riferimento adottato nella figura soprastante le condizioni al contorno sono:
x=−l x=l
t = t1 t = t1
si determinano le costanti:
Hl 2
C1 = 0 C2 = t1 +

quindi la distribuzione di temperatura è data dall’espressione:
H 2
t( x ) = t1 +

(l − x2 )
E’ facile verificare che la temperatura massima si stabilisce al centro della barra e pertanto si può
scrivere:
Hl
tmax = t1 +

dalla quale si determina la potenza generata:
2λ 2 ⋅ 380
2 ( max
H= t − t1 ) = 2 (
⋅ 250 − 20 ) = 7,8 ⋅ 10 6 W / m 3
l 0,15
Inoltre essendo anche:
2
RI max ρ 2
H= = 2 I max
V A
si può determinare la massima intensità di corrente richiesta:

πd2 H 3,14 ⋅ 0,005 2 7,8 ⋅ 10 6


I max = = ⋅ = 416 ,7 Amp
4 ρ 4 1,73 ⋅ 10 −8
Problema n.6
Sia data una parete la cui superficie si trova alla temperatura di 280 °C e bagnata da un
fluido la cui temperatura è di 16 °C; dalla parete si protende un’aletta di alluminio di
diametro pari a 4 cm e di lunghezza 20 cm e con un coefficiente di scambio termico conduttivo
di 206 W/mK.
Nell’ipotesi che l’estremità dell’aletta sia termicamente isolata e tenuto conto che il
coefficiente di scambio termico convettivo medio è di 15 W/m 2 K determinare:
- il flusso termico disperso dall’aletta nell’ambiente,
- il flusso termico disperso in assenza dell’aletta,
- la diminuzione di temperatura all’estremità dell’aletta,
- l’efficienza dell’aletta.
Si determinino le grandezze sopra richieste nell’ipotesi che l’estremità dell’aletta scambi
calore con il fluido circostante.

Soluzione

Si determina dapprima il fattore:

αC 4α 4 ⋅ 15
m= = = = 2 ,7 m −1
λA λd 206 ⋅ 0,04

Il flusso termico che l’aletta disperde nell’ambiente è quello scambiato per conduzione alla base
dell’aletta stessa, nel caso di estremità termicamente isolata tale flusso è dato da:
πd2
q = λm ( t1 − t∞ ) th ( ml ) =
4
3,14 ⋅ 0,04 2
= 206 ⋅ 2,7 ⋅ ⋅ ( 280 − 16 ) ⋅ th ( 2,7 ⋅ 0,20 ) = 91 W
4

in assenza della aletta il flusso disperso nell’ambiente sarebbe:

πd2 3,14 ⋅ 0,04 2


q′ = α ( t1 − t∞ ) = 15 ⋅ ⋅ ( 280 − 16 ) = 5 W
4 4

l’aletta risulta pertanto conveniente in quanto q > q′ .


Il valore della temperatura all’estremità dell’aletta si può determinare dall’equazione di
distribuzione:
ch  m ( l − x ) 
t( x ) = t∞ + ( t1 − t∞ ) 
ch ( ml )
e quindi risulta:
t −t 280 − 16
t( l ) = t∞ + 1 ∞ = 16 + = 246 °C
ch ( ml ) ch ( 2,7 ⋅ 0,20 )

pertanto lungo l’intera lunghezza dell’aletta la diminuzione di temperatura dovuta alla dispersione
termica vale:
∆t = t1 − t( l ) = 280 − 246 = 34 °C
mentre l’aletta ha un efficienza:
th ( ml ) th ( 2,7 ⋅ 0,20 )
η= = = 0,91
ml 2,7 ⋅ 0,20

Nel caso di aletta con estremità che scambia calore il flusso termico è dato da:

α
+ th ( ml )
πd2
q = mλ ( t1 − t∞ ) λ mα =
4 1+ th ( ml )
λm
15
+ th ( 2,7 ⋅ 0,20 )
3,14 ⋅ 0,04 2
206 ⋅ 2,7
= 2,7 ⋅ 206 ⋅ ⋅ ( 280 − 16 ) ⋅ = 94,5 W
4 16
1+ ⋅ th ( 2,7 ⋅ 0,20 )
206 ⋅ 2,7

ed anche in questo caso l’utilizzo dell’aletta risulta conveniente in quanto q > q′ .


La temperatura all’estremità dell’aletta si determina dall’espressione del campo termico:

α
ch  m ( l − x )  + sh  m ( l − x ) 
t( x ) = t∞ + ( t1 − t∞ ) λm 
α
ch ( ml ) + sh ( ml )
λm
dalla quale si ottiene:
t1 − t∞
t( l ) = t∞ + =
α
ch ( ml ) + sh ( ml )
λm
280 − 16
= 16 + = 191 °C
15
ch ( 2,7 ⋅ 0,20 ) + ⋅ sh ( 2,7 ⋅ 0,20 )
206 ⋅ 2,7

sicché il salto termico tra le due estremità dell’aletta vale:

∆t = t1 − t( l ) = 280 − 191 = 89 °C

L’efficienza dell’aletta è data da:

q 94,5
η= = = 0,95
απ dl ( t1 − t∞ ) 15 ⋅ 3,14 ⋅ 0,04 ⋅ 0,20 ⋅ ( 280 − 16 )
Problema n.7

Una giunzione di termocoppia, approssimata come una sfera avente diametro di 1 mm,
deve essere utilizzata per misurare la temperatura in una corrente gassosa. Il materiale che
costituisce la sfera ha un coefficiente di scambio conduttivo di 35 W/mK, una densità di
8500 kg/m 3 e calore specifico di 320 J/kg K .
Se il coefficiente di scambio convettivo medio della corrente fluida è di 210 W/m 2 K e
potendo trascurare lo scambio termico per irraggiamento si vuole determinare il tempo
necessario affinché con la termocoppia venga misurato il 99 % della differenza di temperatura
iniziale.

Soluzione

La lunghezza caratteristica della giunzione è data da:

3
4 d
π
V 3  2  d 0,001
l= = 2
= = = 1,67 ⋅ 10 −4 m
A d 6 6
4π  
2

si può adesso calcolare il numero di Biot:

α l 210 ⋅ 1,67 ⋅ 10 −4
Bi = = = 0,0001 < 0,1
λ 35

si può pertanto trascurare la resistenza interna conduttiva e considerare il sistema a parametri


concentrati.
Affinché si possa misurare il 99% della differenza di temperatura iniziale tra la giunzione e la
corrente fluida deve risultare:
T( t ) − T∞
= 0,01
T0 − T∞
inoltre essendo:
αA α 210
= = = 0,462 sec −1
ρ cV ρ cl 8500 ⋅ 320 ⋅ 1,67 ⋅ 10 −4
si può scrivere:
T( t ) − T∞  α 
= exp  − t
T0 − T∞  ρ cl 
ovvero anche:
exp ( 0,462 t ) = 0,01
da cui risulta:
ln100
t= = 10 sec
0,462

occorrono quindi circa 10 secondi affinché la termocoppia possa misurare la temperatura della
corrente fluida con un errore dell’1% .
Problema n.8

Un cilindro di acciaio al nichel, di lunghezza 30 cm e diametro 5 cm, passa attraverso una


fornace lunga 6 m per essere sottoposto ad un trattamento termico. La temperatura iniziale
del cilindro è di 92 °C e dopo il trattamento esso deve essere portato ad una temperatura di
827 °C ; la densità ed il calore specifico del cilindro sono, rispettivamente di 7945 kg/m 3 e
460 J/kg K .
Se la temperatura dei gas nella fornace è di 1267 °C e il coefficiente di scambio convettivo
medio è di 80 W/m 2 K mentre il coefficiente di scambio conduttivo è di 26 W/m K si vuole
determinare la velocità di attraversamento del cilindro.

Soluzione

La lunghezza caratteristica del cilindretto vale:

v π r 2lc r
l= = = = 0,0125 m
A 2π rlc 2
e quindi il numero di Biot:

α l 80 ⋅ 0,0125
Bi = = = 0,038 < 0,1
λ 26

si possono pertanto trascurare i gradienti termici all’interno del cilindretto e potere scrivere:

t f − t∞  α 
= exp  − t
ti − t ∞  ρ cl 
dalla quale risulta:

ρ cl ti − t∞ 7945 ⋅ 460 ⋅ 0,0125 92 − 1267


t= ln = ln = 561 sec
α t f − t∞ 80 827 − 1267

pertanto la velocità di attraversamento è:

s 6
w= = = 1,1 ⋅ 10 −4 m / sec
t 561

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