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Stefano Malavasi
Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Ambientale e del Rilevamento (DIIAR)
Politecnico di Milano, Piazza Leonardo da Vinci, 32, 20133 Milano- Italy
Determinata questa relazione, e quindi determinato ∆H è possibile studiare il moto nelle condotte in
pressione attraverso il th. di Bernoulli (sempre che siano soddisfatte le ipotesi necessarie).
∂H s s s
J =−
∂s
Equazione del moto ∫ dH = −∫ J (s) ds H ( s ) − H 0 = − ∫ J ( s ) ds
0 0 0
D1 D2
D1 D2
V 22 saracinesca
∆H = n α
2g α
con n= 0.5 per D1> 2 D2 ∆H = (V1 − V 2 )2
n< 0.5 per D1< 2 D2 A 2g
A1
AC
tubo addizionale interno divergente
α
∆H = (V C − V )2 β
2g
2 D2
αV 1 2
D1
D2 ∆H = − 1
2g m CC
α
∆ H = m (β ) (V1 − V 2 )2
A
con m = 1
V 22 A 2g
∆H = n α con n= 1.16 e CC = coeff. di contrazione
2g cp3
Tracciamento delle linee dei Carichi Totali e Pieziometrica
V12 V 22
0.5 α 0 .5 α
α
(V 2 − V 3 )2
ZA L1 J1 2g
2g m
L2 J2 2g
V 32
α
V12 V 22 2g
α α ZB
2g 2g
(A)
L1, D1
L2, D2 D3
Th. di Bernoulli tra il serbatoi (A) e (B):
(B)
V 2
V2
α V 2
Z A − Z B = 0.5 α 1
+ J 1 L1 + 0. 5 α 2
+ J 2 L2 + m (V2 − V3 )2 + α 3
2g 2g 2g 2g
2
Q 2
Q 2
α Q2 1 1 Q2
Z A − Z B = 0.5 α 2
+ J 1 L1 + 0.5 α 2
+ J 2 L2 + m − + α
2 gA1 2 gA2 2g A2 A3 2 gA32
La cadente J, e quindi le perdite di carico distribuite, dipendono dalle modalità con le quali avviene il
movimento del fluido. Queste modalità dipendono in generale dalle caratteristiche fisiche del fluido e
della superficie di contorno , e dalla velocità del fluido.
µ ; D ; ε ;V)
J = J(µ
Si definiscono tre modalità di movimento o REGIMI DI MOTO.
Nota: nell’esempio le caratteristiche fisiche del fluido
e della superficie di contorno sono mantenute costanti
V1 molto bassa
MOTO LAMINARE: il movimento avviene per filetti fluidi che si mantengono paralleli
alle pareti del condotto, il colorante immesso si mantiene una traiettoria senza
mescolarsi con il fluido circostante. (non avvengono scambi di massa tra i filetti fluidi)
V2 > V 1
v
D V = vmax / 2 α =2 valore esatto!
V
vmax
MOTO TURBOLENTO DI TRANSIZIONE e PURAMENTE TURBOLENTO : non è possibile arrivare ad una
determinazione analitica della distribuzione di velocità in tali regimi di movimento, ma
sperimentalmente si è verificata una distribuzione simile a quella schematizzata in figura
V
vmax
cp6
Leggi di resistenza
Il legame tra la cadente e le grandezze da cui dipende può esprimersi attraverso la seguente espressione
di derivazione sperimentale: 2
V
J =λ⋅ (Darcy-Weisbach)
2⋅ g ⋅D
il termine l “Coefficiente di resistenza” contiene le diversità di comportamento legate ai diversi
regimi di moto, alle caratteristiche del fluido e del contorno.
ε ρ ⋅V ⋅ D
λ = λ Re ; dove Re = Numero di Reynolds (adimensionale)
D µ
e [m] = scabrezza media della superficie
D [m] = diametro del condotto
1 1 ε
= −2 ⋅ log ⋅
λ 3.71 D
ε
D
1 2.51
= −2 ⋅ log
λ Re⋅ λ
cp8
Esempio 1: Noti: ZM , Q , g , L , D , e , r , m
V2
ZM 0 .5 α Det. : il livello ZV del serbatoio di valle
2g 2
V
LJ α
2g Applico Bernoulli tra i due serbatoi:
ZV
Q2 Q2
Z M = ZV + 0. 5 α 2
+ JL + α
2 gA 2 gA2
Q
L, D, e V2 Q2
J =λ =λ
2 gD 2 gDA2
Q2 Q2 Q2 ε e Re = ρ ⋅ V ⋅ D
Z M = ZV + 0. 5 α +Lλ +α Noti :
2 gA2 2 gDA2 2 gA2 D µ
con l’abaco di Moody definisco il regime
ε
λ = λ Re ; funzione da definire in funzione del
regime di movimento
di Moto e quindi la legge di resistenza
D da utilizzare
64
moto laminare λ =
Re
1 2.51
1 ε
moto in tubi lisci = −2 ⋅ log
moto turbolento 1 2.51 λ Re⋅ λ
di transizione = −2 ⋅ log + ⋅
λ Re⋅ λ 3.71 D
λ = 0.316 Re −0.25formula di Blasius
moto puramente 1 = −2 ⋅ log 1 ⋅ ε valida per Re= 2·102 ÷ 105
turbolento λ 3.71 D cp9
l
Sistemi di due equazioni in due incognite ZV e l;
(1)
Q2 Q2 Q2
Z M = ZV + 0.5 α 2
+λ 2
+α 2
(3b) ε
2 gA 2 gDA 2 gA D
(1) 64 (2)
λ= (3a)
Re
Q2 Q2 Q2 ρ ⋅V ⋅ D
Z M = ZV + 0.5 α +λ +α (1) (2) (3) Re =
2 2 µ
2 gA 2 gDA 2 gA2 Re < 2000 Re > 2000 Re > 2000
(2) e /D = 0
1 2.51 due casi
= −2 ⋅ log
λ Re ⋅ λ e /D = basso
o
e /D = alto
Q2 Q2 Q2
Z M = ZV + 0.5 α +λ +α
2 gA2 2 gDA2 2 gA2
(3a)
1 2.51 1 ε
= −2 ⋅ log + ⋅
λ Re⋅ λ 3.71 D
in questi casi una soluzione è quella di ipotizzare il regime di movimento, quindi la legge di resistenza;
trovare un risultato e verificare che il risultato trovato rispetti l’ipotesi fatta. Se l’ipotesi è verificata ⇒ il
risultato è corretto; se l’ipotesi non è verificata ⇒ devo modificarla e quindi cambiare legge di
resistenza.
cp11
Macchine Motrici (Turbine) e Operatrici (Pompe)
Le macchine Idrauliche scambiano energia ∆H
L1 J1
α(V
α( 22/2g) con la corrente fluida.
∆H L2 J2 Le condizioni di funzionamento del sistema
(es: Q circolante) dipenderanno quindi anche
α(V
α( 21/2g) dal tipo e dalle caratteristiche della macchina
inserita nel sistema stesso.
HA
Q
T HB Y = salto disponibile = HA- HB
(A)
L1 Œ •
L2 (B) ∆H = salto utile = HM − HV
HM HV Energia ceduta dalla
z=0 corrente alla macchina
nell’unità di tempo
HM = HA – J1 L1
HV = HB + α(V22/2g) + J2 L2
problema tipo:
Wd = γ Q Y potenza disponibile
noti: HA ; HB ;WT ; Li ; D i ;e i ; ηΤ ; γ ; µ
WT = ηT γ Q ∆H potenza ceduta alla turbina
Det: Lct ; Lp ; Q
Canale / galleria
Vasca di carico
h1
Hu Hn Hd
z1 Condotta forzata
Canale di restituzione
T h2
z2
z=0
cp13
Schema di prevalenza geodetica
impianto di ∆H Y
sollevamento prevalenza totale
V 22
α ∆H = HV − HM
2g
∆H = (H αQ2/2gA22) - (HA - J 1L1)
( B + J2L2 +α
∆H = Y+ J1L1 + J2L2 +α
αQ2/2gA 22
∆H
P
Y
Ya Q
Curva caratteristica dell’impianto
∆H ∆H = Y+ J1L 1+α α Q2/2gA22
Curva caratteristica
della pompa
Y punto di funzionamento
Q
Verifica alla cavitazione NPSH imp ≥ NPSHp
devo verificare che nel punto di minor pressione non si raggiunga
la tensione di vapore del liquido
NPSH dell’impianto (Net Positive Suction Head)
pi + patm − ps Vi2
NPSH imp = + − JL − Ya
ρ⋅g 2g
pi = pressione alla condizione di ingresso
Vi = velocità alla condizione di ingresso
ps = tensione di vapore del liquido
∆Ha = perdite in aspirazione
Ya = prevalenza geodetica in aspirazione cp15
Dimensionamento delle condotte Noti: ZM , ZV, Q , g , L , m
ZM Dimensionare la condotta
cp16
Noti: ZM = 35 [m] , ZV = 10 [m], Q = 0.2 [m3/s] , g = 9806 [N/m 3]
ZM L= 1000 [m] , ν = 1.00E-06 [m 2/s]
ZV Dimensionare la condotta
4) devo verificare se l’Hp di moto P.T. è verificata (Abaco di Moody) se il moto PT non è verificato devo
riscrivere il sistema con l’eq. di
5) devo verificare che in commercio esista il diametro che ho calcolato
Colebrook
se D T ≠ dai diametri commerciali:
6) scelgo il primo diametro commerciale DP superiore a D T DP = 0.35 m
cp17
calcolo la perdita di carico localizzata ∆H da imporre
al sistema per ottenere la portata di progetto
Q2 Q2 Q2
Z M = Z V + 0 .5 α 2
+Lλ 2
+α 2
+ ∆H
π ⋅ DP 2 π ⋅ DP 2 π ⋅ DP 2
2g 2 gDC 2g
4
4 4 ∆H = 6.04 m
1 1 ε
= −2 ⋅ log ⋅
λ 3 .71 D P
DP = 0.35 m
8) devo verificare che il regime di movimento si mantenga coerente all’Hp. fatta ε /DP = 0.0033
9) devo stabilire come realizzare la perdita ∆H (di solito una saracinesca) Re = 8.49 E+5
ZM
saracinesca
ZV
A AP = 0.071 m2
AS
As P = 0.021 m2
AC
Q 2 m = 0.3
αV 2 1
∆H = − 1
L 2g m CC
cp18