Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Si
accorse di essere sdraiato in un letto. C’era una piccola finestra aperta, ma
ne entrava poca luce.
«Lo cielo butta artre secchiate!». La voce era di un uomo seduto di spalle,
sul bordo del letto. Stava armeggiando con qualcosa e Giovanni si sentiva
strattonare la gamba.
«Embè, era ora c’aprisse li occhi! Ha dormito tutto lo giorno!». Era anziano,
la faccia solcata da rughe profonde di chi ha vissuto tutta la vita all’aria
aperta, sotto il sole e contro il vento.
Nella fioca luce del tramonto che entrava dalla finestra, s’illuminò per un
attimo il suo viso rugoso. «Sei cascato co la faccia a terra che parevi
morto. Lo mio marito t’ha portato qua e ora t’ha liberato lo piede.».
Giovanni non era certo di credere a queste dicerie. Per non essere
scortese restava in silenzio.
Lo riempì.
Poi ne riempì uno per sé e lo bevve in un sorso solo.
Giovanni fissò il vino rosso luccicare alla luce delle candele. Voleva
ingoiarlo tutto d’un fiato. Voleva afferrare tutto il fiasco, attaccarcisi.
La donna lo guardava.
«Vecchio, porta via sta roba», disse senza staccare gli occhi da Giovanni.
Afferrò il bicchiere e lo diede al marito:
«Lo Governatore ha detto che una bambina s’è salvata. Che l’Orco l’ha
violata ma lei è fuìta prima d’essere sgozzata»
Lupi
Era l’alba, quando lasciò la piccola casetta nel bosco.
L’amuleto dondolava sul petto al ritmo dei passi. Giovanni lo infilò sotto la
maglia, per tenerlo fermo. Non credeva alla magia. E non credeva agli
orchi. Ma aveva intenzione di seguire tutti i consigli della vecchia:
raggiungere il confine del bosco, fuggire seguendo il fiume, trovare la
strada e andare via per sempre da quelle contrade.
La vecchia non era stata chiara. Parlava nel modo oscuro che ci si
aspetterebbe da una strega che vive in un bosco.
Trova lo fiume, seguilo fino allo ponte, poi prendi la strada e lascia questa
contrada».
Giovanni Benforte non credeva di riuscire a fare nessuna delle due cose.
Giovanni Benforte ebbe alcuni attacchi d’ira, perché avrebbe voluto bere
del vino.
Quando fu pomeriggio, trovò una piccola altura senza alberi. Ci salì e poté
finalmente osservare dall’alto dove si trovava.
Poté vedere la fine del bosco: ma era lontana. E aveva camminato nella
direzione sbagliata.
Non c’era alcun fiume. E se non c’era il fiume non avrebbe trovato la
strada. E senza strada non avrebbe saputo come fuggire da quella
contrada maledetta.
Stava calando il buio.
Un incontro oscuro
Nel buio gli alberi si distinguevano appena. Giovanni sbatteva
continuamente contro i tronchi. I cespugli erano del tutto invisibili, ci
cascava dentro e poi lottava disperatamente per uscirne. Per poi sbattere
contro un altro tronco e cadere dentro un altro cespuglio.
Quando sentì i passi veloci dei lupi alle sue spalle, pensò di essere ormai
spacciato.
Giovanni sentì i lupi correre via, rapidissimi. Poi rumore di frasche che si
muovevano. E di passi che affondavano nel letto del bosco.