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Lezione 1

Descrizione syllabus generale

Modalità d’esame: minitesi su un argomento a scelta di 20 pagine max

Testi: Tutti in biblioteca li trovo (Politi non è granché), Bar-Yam e Barabasi si trovano online

Slide n.1

Solitamente nello studio di un sistema fatto da diverse componenti cerchiamo di semplificare gli oggetti
con figure geometriche semplici ed oltretutto utilizziamo termini lineari, ma nella realtà, per essere più
realistico dovremmo considerare termini quadratici o anche superiori.

In più il comportamento dell’intero sistema non è sempre rappresentato semplicemente dalla somma
dei comportamenti delle singole parti

ES. I passaggi di fase (acqua->ghiaccio) hanno bisogno di un approccio diverso, così come in generale
diversi fenomeni naturali.

Determinismo e predicibilità

Fenomeni come il lancio dei dadi, che sono caratterizzati effettivamente da leggi deterministiche, li
consideriamo comunque come fenomeni aleatori.

Laplace affermava che conoscendo le leggi della natura e tutto potremmo predire il futuro e capire il
passato

Poincarè affermava che minimi cambiamenti nella condizione iniziale di un sistema possono causare
grandissimi cambiamenti nella condizione finale e possiamo conoscere la condizione iniziale solo in
maniera approssimativa. Quindi, nel lungo termine, l’errore si prospetta in crescita esponenziale.

Non siamo in grado di prevedere il lancio dei dadi perché non siamo in grado di conoscere a pieno le
condizioni iniziali e le leggi che governano questo fenomeno sono leggi non lineari. Quindi il
determinismo non implica automaticamente la predicibilità del fenomeno. Questo fenomeno viene
definito Caos Deterministico (Poincarè 1889) scoperto durante il tentativo di risoluzione del problema
dei 3 corpi (moto di sole, terra e luna), mostrando che non ci sono soluzioni analitiche a questo
problema. Cioè il problema è non integrabile.
Grazie al fenomeno del caos deterministico siamo in grado di descrivere comportamenti complicati
partendo da sistemi semplici, considerando per esempio termini non lineari.

All’aumentare dell’errore compiuto sul giudizio della condizione iniziale del sistema studiato si ha, come
detto precedentemente, un aumento esponenziale dell’errore al tempo t. Questo può essere espresso
dalla seguente:

ε ( t )=ε 0 e λt , λ>0 (1)


ε 0 rappresenta l’errore iniziale, λ si dice “Maximal Lyapunov Exponent”. Ci troviamo quindi in una
situazione di caos deterministico. Non possiamo prevedere l’evoluzione a lungo termine.

Consideriamo adesso T max :ε ( T max ) =1

Si ha, sostituendo nella (1)

1 1
T max= ln
λ ε0

Esempi di caos deterministico:

Biliardo con ostacoli sferici (si può calcolare la traiettoria tramite leggi dell’ottica), minime differenze
iniziali causano grandi differenze nella traiettoria

Mappa logistica (aumento popolazione - Robert M. May 1976):

x n+1=r x n (1−x n ) [soglia critica intorno a 3.57, comportamento aperiodico, non abbiamo più un
comportamento regolare] Al variare di r il sistema inizia essendo convergente, dopo diventa bistabile,
poi oscilla tra 4 ecc. Dopodiché diventa aperiodico.

Doppio pendolo, non c’è controllo sulle condizioni iniziali. Anche il comportamento del doppio pendolo
si può ricondurre alla mappa logistica.

Modello di Lorenz (1963) ed effetto farfalla

Lorenz studiava il moto di un fluido tra 2 lastre a differente temperatura. Attrattore di Lorenz.

Lorenz studiava la situazione atmosferica in una determinata condizione geografica, attraverso il moto
dei fluidi.

Questa transizione dall’ordine al caos non è casuale ma segue precise leggi universali. Questo fu
scoperto da Feigenbaum nel 1978, si raggiungono dei valori sperimentalmente ecc.

Il caos deterministico deriva da stretching e folding, necessari per “perdere memoria dello stato iniziale”
e raggiungere poi lo stato finale (p.e. equilibrio termodinamico)

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