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La legge fu approvata dal Parlamento
sotto la Presidenza del Consiglio di
Luigi Luzzatr, veneziano, professore di
diritto costituzionale presso l'Università
di Padova, giurista ed economista di
valore, primo e unico Presidente italiano
di nascita ebraica. Come osserva la
professoressa Maria Malatesta ordinaria
di Storia Contemporanea all'Unrversità di
Bologna: "l medici avevano uno spirito
associativo, un senso di appartenenza
categoriale molto più forte degli awocati e
per questo si organizzarono ben presto in
una Federazione nazionale, a cui facevano
capo anche le associazioni di categoria,
prima fra tutte l'associazione nazionale der
medrci condotti (che nel 1907 contava
600 membri). Tutto questo significa che
la legge del lglO sul riconoscimento
pubblico delle professioni sanitarie non
istituì ex novo, come awenuto per gli
awocati, l'ordine, ma si limito a ratificare
uno stato di fatto'i
ll periodo fascista e lo scioglimento
degliOrdini
Siamo nel 1926 quando il regime fascista
approva la legge 3 aprile 1926 n. 563
relativa alla disciplina giuridica nei rapporli
collettivi di lavoro. Ratio della legge
risiede nella motivazione che'lo stato
foscisto deve prendere in mono onche
lo questione dei ropporti tro copitole e
lavoro e deve risolverle nell'interesse
di uno pocifico convivenzo tra i gruppi
socioli e di uno sempre moggrore
intensificozione e di un sempre moggiore
perfezionomento dello produzione
nozionole'.
llart, 2 della legge in questione prevedeva
che "gli ordtni, i collegi e ossociozioni
p r of essi o n isti I i b e r t esi ste nti I eg ol m e nte
riconosciuti, continuono od essere
discíplinoti dolle leggi e doi regolomenti
vigenti. Tuttovio con Regio Decreto,
sentito il Consiglio dei Ministri, toli
leggi e regolomenti soronno sottoposti
o revisione per coordtnorli con le
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=Qtiul3q*':
disposizioni dello presente Iegge'l
È l'inizio della fine. La revisione ed il
coordinamento previsto nell'art. 2 della
legge 563/1926 awenne rnfattrcon
il Regio Decreto lB4 del 1935 con il
quale fu sancita la soppressione degli
ordini. A proposito non lascia spazio a
dubbi l'art. 1 'CliOrdtni professionoli
dei medici chirurght, dei veterinori e dei
formocisti sono soppressi'! La nuova
disciplina giuridica rrguardante l'esercizio
delle professioni sanitarie si articolava in
quaranta articoli. ll potere drsciplinare e
la tenuta degli albi passarono in toto ai
sindacati fascisti provinciali di categoria;
in piu con l'art. 2 si rstituiva l'albo delle
levatrici. Mentre l'art, 4 richiamava la
regola che essere iscritti all'albo era
indispensabile per poter esercitare le
professioni sanitarie, l'art. 5 elencava
in modo molto articolato i requisiti per
l'iscrrzione all'albo.
Ricostituzione degli Ordini delle
professioni sanitarie
llD. L,gs L.gl.23 novembre 1944
numero 369 sciolse anche la
confederazione fascista dei professionisti
ed artisti. Il Decreto Legislativo 369
detto contestualmente norme per Ia
ricostituzioni ed i collegi di numerose
professioni ma non per quelle sanrtarie.
A questo grave vuoto legislativo sopperì
ancora una volta l'entusiasmo e la
volontà di ricostituire gli Ordini provinciali
sulla base della legge istitutiva del
l9lO. Ancora una volta una situazione
di fatto sopperiva alla mancanza di un
riconoscimento giuridico. Nel 1946 con
il DLCPS n.233 e con il suo successivo
regolamento di esecuzione 221 del5
aprile 1950, si giunse alla ricostituzione
degli Ordini delle professioni sanitarie e
alla loro disciplina. [art, 1 prevedeva le
elezioni democratiche tra gli rscritti senza
nessuna lista precostituita dai candidati
e il legislatore, per evitare il concentrarsi
del potere nelle manr di pochi, stabilì che
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la durata in carica del Consiglio fosse di
due anni successivamente innalzati a
tre. lnoltre, particolare di non trascurabile
importanza, furono previste le Federazioni
nazionali con compiti di coordinamento
e promozione delle attività degli Ordini
provinciali. Ricordiamo che la legge
n. 78 del 1942ha integrato l'istruzione
universrtaria di base con l'ordinamento
delle scuole di perfezionamento e
specializzazione. Sia il DLCPS 223 I 1 946
che il suo regolamento di esecuzione
hanno sì subito modifiche ma la loro
struttura e rimasta pressoché rnvariata
nel tempo. ln esecuzione dell'art. 2l
del DLCPS 23311946 sono stati istrtuiti
gli enti di previdenza di categoria. Nel
1957 sono statr ripristinati gli esami di
abilitazrone. La Federazione Nazionale
e gli Ordini provinciali, a seguito della
legge 244 del I 963, hanno acqursito
competenze a stipulare convenzioni
con gli enti mutualistici. ll Decreto
Presidenziale 1763 del 1965 approvo
la tariffa minima nazionale degli onorari
che e rimasta in vigore fino al 1992. ll
potere di stipulare convenzioni con gli enti
mutualistici fu riservato agli Ordini e alla
Federazione fino al 1977, quando la legge
349 trasferisce tali attribuzioni ai sindacati
di categoria piiL rappresentativi. A seguito
dell'entrata dell'ltalia nella Comunrtà
economica europea si sono verificate
significative modifrche alla disciplina degli
Ordini. La legge 409 del l9B5 ha portato
"llistituzione della professione sanitaria di
odontoiatria e disposizioni relative a diritto
di stabilimento e alla libera prestazione
di servizi da parte dr dentisti cittadini di
stati membri delle comunità europee'i ll
diritto di stabilimento e libera prestazione
diservizi introdotto ex legge 211/19lBha
consentito ai medici chirurghi, cittadini di
un paese membro CEE, di poter prestare
la proprra attività nei paesi comunrtari
senza restrizioni.
Gion Luco Morino
scienza 6cos crENzA