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(ROMA 16 OTTOBRE 2010)
ENERGIA E AMBIENTE
Hybioflex
Produzione flessibile di idrogeno da biomassa per la generazione di energia elettrica e calore su
piccola scala a bassissimo impatto ambientale e ad alta efficienza.
L’idea si colloca nella cornice di un’attività di ricerca mirata alla diffusione del modello di sviluppo
sostenibile legato al concetto di ciclo chiuso, nel quale le risorse non siano consumate, ma
vengano utilizzate e riutilizzate nel tempo.
L’idea, che favorisce la spinta verso una diffusione quanto più capillare possibile sul territorio della
produzione di energia, prevede l’applicazione della tecnologia di gassificazione a letto fluidizzato
(ad oggi utilizzata solo in impianti di grossa taglia) per produzione di piccola potenza, nell’ordine
dei 100‐ 500 kWth, cioè per le necessità di piccole comunità ed aziende che abbiano disponibilità
diretta della materia prima.
L’iniziativa si propone di sviluppare piccoli impianti di gassificazione di biomassa accoppiati a
sistemi di produzione di potenza elettrica e permette un utilizzo efficace di quelle biomasse
definite “da filiera corta”, il cui punto di reperimento è vicino al punto di utilizzo energetico.
Tra i vantaggi specifici che il sistema si prefigge:
1. L’utilizzo di materia prima a basso costo: l’impianto consente l’utilizzo di scarti altrimenti non
sfruttabili energeticamente data la loro bassa densità energetica, deperibilità e diffusione sparsa
nel territorio;
2. Quindi, utilizzando biomassa di scarto, la materia prima è potenzialmente a costo nullo o,
qualora consenta di eliminare i costi dello smaltimento, addirittura negativo;
3. L’impianto permette la produzione di elettricità e calore delocalizzata sul territorio, così come
successo negli ultimi anni con la diffusione degli impianti solari fotovoltaici e termici, garantendo
al possessore dell’impianto la facoltà di diventare indipendente (in tutto o in parte) dalla rete;
4. Promozione della produzione decentralizzata di energia (aumento della sicurezza energetica,
diminuzione del carico delle reti, ecc).
CULTURA E SOCIALE
1.Riciclibro
Il progetto intende realizzare una piattaforma informatica ‐ logistica operativa per il riutilizzo e
riciclo di libri e testi provenenti da dotazioni private o pubbliche per il miglior affidamento presso
biblioteche, centri culturali e sociali o in alternativa garantire, nelle situazioni di non utilizzo, il
riciclo sistemico di carta con appositi centri di raccolta specializzati sul territorio nazionale al
servizio di biblioteche locali, centri culturali ed enti pubblici dedicati.
Associazione ItaliaCamp | viale Pola 12 | 00198 Roma
2.Qualità dell’apprendimento in ambienti interculturali nelle scuole primarie
Il progetto consiste in uno studio sull’apprendimento dei bambini italiani e non italiani, con
l’obiettivo, da un lato, di analizzare l’eterogeneità nel rendimento e dall’altro di confrontare gli
ambienti di apprendimento scelti in base alla variabile della maggiore o minore presenza di
bambini migranti nella scuola. Tale studio si propone d'essere un valido strumento per rispondere
ai dubbi e alle contraddizioni sull’inserimento dei bambini non italiani nelle scuole.
INNOVOLOGY
ECCECustomer
L’idea nasce con la mission di colmare il gap esistente fra il brand ed i clienti socialmente connessi
su diversi Social Network, consentendo ad entrambi di ottenere benefici tangibili dalla
partecipazione attiva. Ecce Customer è una piattaforma web che incorpora algoritmi di Data
mining e di Raccomandazione in grado di fornire ai brand la capacità di profilare i fan attivi su
Facebook, Twitter e Youtube, creare campagne su diversi Social Network e misurare le stesse
utilizzando un unico punto di accesso web o mobile.
INFRASTRUTTURE
Asta per la Localizzazione
L'Idea presenta un nuovo approccio amministrativo nella localizzazione delle grandi infrastrutture.
Si propone l’adozione di un nuovo modello procedimentale che sia in grado di convogliare in un
unico modello le positività dei regimi attualmente esistenti, ossia quello accentrato dell’intesa
debole o forte e quello decentrato con autolimite. A tal fine, vengono ripartiti in maniera più
netta i poteri di iniziativa e le responsabilità tra centro e periferia; viene individuato il principio
generale della equa ripartizione del carico infrastrutturale tra i diversi territori e, infine, per
favorire la partecipazione dal basso, si propone la creazione di mercati
artificiali delle localizzazioni, nella duplice forma di: gare per le compensazioni fra comunità
oppure meccanismi di incentivi/sanzioni a territori all’interno di macro‐regioni.
ECONOMIA, FINANZA E MERCATI
“Intangibles assets” : la ricchezza nascosta
L’idea mira a realizzare un sistema per l’identificazione, la misurazione ed il reporting di tutti quei
valori aziendali “latenti”(risorse umane, organizzazione, prodotti/servizi, fedeltà della clientela),
intangibili appunto, che costituiscono la ricchezza delle imprese e che attualmente non trovano
una “collocazione” nei tradizionali sistemi di rappresentazione economico‐patrimoniale.
La proposta si prefigge di definire le linee giuda che rendano omogenea l’applicazione della
metodologia scientifica e che consentano l’univoca lettura di un report contenente i valori
evidenziati. L’obiettivo finale è quello di stimolare l’impresa a generare la crescita, nel tempo, di
detti valori, allineare i valori economico‐contabili a quelli generalmente riconosciuti dal mercato,
migliorare l’accesso al credito da parte delle imprese, permettere al sistema‐paese di includere
detti valori nei suoi indicatori di ricchezza.
Associazione ItaliaCamp | viale Pola 12 | 00198 Roma
RICERCA E SCIENZE
1. AVATHER (AVAtar THERapy): riabilitazione interattiva a distanza
AVATHER è una nuova tecnologia pensata per fornire un’assistenza sanitaria di qualità a domicilio
ed a costi contenuti e basata su principi, scoperti recentemente, del controllo neurale del
movimento. I disturbi neurologici, come quelli causati dall’ictus, sono una delle principali cause di
disabilità ed hanno un grande impatto sulla società. La tecnologia proposta potrebbe rivoluzionare
l’approccio tradizionale alla riabilitazione permettendo ai pazienti di eseguire una terapia sotto la
supervisione di un terapista a distanza. I protocolli riabilitativi saranno eseguiti in un ambiente
virtuale nel quale un avatar del paziente a casa interagisce con un avatar del terapista in ospedale.
Paziente e terapista controlleranno i loro avatar tramite un abito sensorizzato e riceveranno un
feedback visivo tramite monitor stereoscopici. L’avatar del paziente sarà controllato dai segnali
elettrici associati all’attivazione dei muscoli. In tal modo sarà possibile decodificare l’alfabeto di
comandi motori fondamentali e sviluppare una terapia personalizzata per correggere gli errori
della grammatica motoria. Sarà inoltre possibile monitorare quantitativamente ed in modo
continuativo l’efficacia della terapia.
2. Nuovo sistema di marcatura per la verifica ed il management della catena del freddo.
La proposta nasce dall’ideazione di uno speciale materiale che, se aggiunto ai normali inchiostri da
stampa, li rende capaci di evidenziare superamenti della corretta temperatura di conservazione
che è, nella stragrande maggioranza dei casi, inferiore a ‐18°C o compresa tra 4°C e 8°C. Un piccolo
trattino stampato con un inchiostro contenente questo materiale su una confezione di latte o su
una ampolla di vaccino permette all’utilizzatore finale di capire non solo se il prodotto ha superato
una certa temperatura ma anche per quanto tempo. E’ sufficiente che sopra questo trattino venga
passato un apposito lettore, facilmente integrabile in un lettore di codice a barre. I vantaggi sono
ovviamente innumerevoli: si potrà controllare in un istante se un prodotto è sicuro senza dover
memorizzare, analizzare ed interpretare una gran mole di dati temporali e termici. Sarà possibile
una fusione di dati logistici con dati relativi allo stato di conservazione e questo permetterà ai
gruppi alimentari di gestire meglio le scorte con conseguente risparmio energetico.
IMPRESA E LAVORO
DIA: Dottorandi in apprendistato
Il progetto mira a portare a sistema e standardizzare l’utilizzo dei dottorandi di ricerca da parte
delle imprese produttive e dei servizi, di ogni settore merceologico. L’idea è quella di avvicinare il
mondo universitario e della formazione al mondo del lavoro, contribuendo a colmare quella
distanza che ancora oggi rappresenta uno dei punti di debolezza del nostro Paese e del nostro
tessuto produttivo. In concreto verrebbe realizzato un processo di transizione dai percorsi di alta
formazione accademici al mercato del lavoro. L’apprendistato infatti rappresenta un efficace
esempio di modello “win – win”, in grado di apportare vantaggi ad entrambi i soggetti del
rapporto: al lavoratore/dottorando perchè permette di conseguire un titolo di alto livello,
crescendo in esperienza pratica grazie al coinvolgimento nei processi aziendali e implementando il
proprio curriculum, grazie al conseguimento del più elevato dei diplomi post–laurea; all’azienda –
che promuove quindi l’accordo di apprendistato – che, per almeno tre anni, può usufruire del
contributo di un lavoratore altamente qualificato, avendo anche tempo a disposizione per
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conoscerlo e formarlo, al fine di trattenerlo anche dopo il conseguimento del titolo. Il processo
proposto, mira dunque a realizzare un reciproco coinvolgimento delle aziende e delle università
attraverso una collaborazione nella costruzione dei dottorati e dell’offerta formativa ma anche
attraverso la possibilità di conciliare periodi di formazione tradizionale a periodi di formazione in
assetto lavorativo grazie al contratto di apprendistato.
POLITICA E PA
Srl per tutti
L’idea, di semplificazione normativa ed amministrativa, prende spunto dalla vitalità
imprenditoriale tipica dell'esperienza anglosassone (solo per fare un esempio, Google inc è stata
fondata a Stanford nel 1998 da due studenti appena venticinquenni) ed intercetta il bisogno e la
sete di imprese giovani ed innovative nel nostro paese, proponendosi di abbattere barriere
normative, minimizzare i costi e contenere i rischi per la nascita di una SRL che sia davvero alla
portata di un giovane con un'idea di successo. L'idea è stata apprezzata soprattutto per la sua
semplicità, fattibilità e realizzabilità pratica e per le sue ricadute sociali, generazionali e di sistema.
Un altro Mark Zuckerberg ‐ ventiseienne fondatore e proprietario di "Facebook inc" e nel 2008
ritenuto da Forbes "il più giovane miliardario al mondo" ‐ da domani potrà nascere anche in Italia.