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ELETTROLOGIA

Cap II

Calcolo del Campo Elettrico dovuto ad


alcune distribuzioni di carica

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Anello di raggio R uniformemente carco con carica Q.

Anello di dimensioni trasversali trascurabili rispetto al raggio.

= Q/2R, dq =  dl , Calcoliamo il campo lungo l’asse dell’anello

|dE1| = |dE2|
dE1sin() = - dE2sin() : somma = 0
dE1cos() = dE2cos(): somma = 2 dE1cos()

Il campo dE è sempre diretto lungo l’asse x

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=

Se x >> R allora: come se l’anello fosse puntiforme !

N.B. E(-x) = -E(x)


ma non vuol dire -x

che è attrattivo!

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Consideriamo un disco di raggio R e spessore trascurabile. Su di esso una carica Q:
 = Q/R2

Prendiamo al suo interno un anello (di sezione rettangolare) di raggio interno r e


raggio esterno r+dr; Area d = 2r dr, dq =  2r dr.

Dalla formula del Campo E di un anello, con dq per Q e r per R

dE

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dE

e integrando E

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| |

Per x 0 (R ),

Quindi E per un piano carico “infinito” è per qualunque x

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Passando da –x a +x il campo passa da - a + con una
discontinuità di 2 =

- +

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Dati due piani indefiniti paralleli con densità di carica uniforme + e -  i
due campi +E e –E si sommano: dentro , fuori 0.

+ -

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Campo dovuto a un filo rettilineo di lunghezza 2l con carica uniforme Q.
(Mazzoldi… es. n.1.16, pag. 25 )

 = Q/2l dx, dq =  dx
y
 r
-l l
-x x
0
Campo dE in (0,y,0) diretto lungo y

Tre variabili legate : x, r ,

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Per integrare si devono eliminare due variabili su tre. Quali ?

Meglio integrare su  :

r = y/ sin( ), dx? x = y/tg( ), y


 r
r’
-l  1 l
-x 0 x

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N.B. E non è  1/y2 perché non è puntiforme !

Se y >> l allora E  1/y2

Per l  , E ? Si deve tornare indietro.

E ha simmetria cilindrica attorno al filo.

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Linee di “forza” del campo elettrico

Cariche uguali

Cariche diverse

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Campo Elettrostatico e Campo Elettromotore

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Finora abbiamo visto il Campo prodotto da cariche ferme:

Campo Elettrostatico
Non è l’unico!

Campo Elettromotore: qualunque campo che su una carica q0 genera una

forza elettrica

Lavoro infinitesimo della Forza F

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Calcoliamo l’integrale di linea da A a B

W1/q0 =

T1 si definisce: Tensione elettrica tra i punti A e B, lungo il percorso C1 ,


diverso da quello lungo un altro percorso, C2 : T2 .

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Se calcoliamo il lavoro per spostare la carica q0 lungo un percorso chiuso:
W12 = W1 – W2 (attenzione al verso) = q0 (T1 -T2)

E m = T1 – T2 = forza elettromotrice (f.e.m.)

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In generale una f.e.m. non è conservativa.

Di che natura è il Campo Elettrostatico?

Calcoliamo il lavoro fatto dal Campo E.S.

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Dato che il lavoro per spostare la carica q0 da A a B non dipende dal
percorso fatto, ma solo dalle coordinate degli estremi la Forza
elettrostatica e il campo Elettrostatico sono conservativi.

U(x) si definisce Energia Potenziale Elettrostatica

V(x) = 1/q0 U(x) si definisce Potenziale Elettrostatico

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Per un campo conservativo:

E =0

WAB = - Ue = - [(UB – UA) ]

WAB = - q0 (VB –VA) = - q0 V

U = q0 V

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A=B = 0

Definiamo Potenziale Elettrostatico dovuto al campo E, nel punto r:


V(r)
U(r) = q0 V(r)

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Unità di misura di V(r) : Joule/Coulomb = J/C  Volt: V

Allora E  N/C = N m/(C m) = J/(C m) = V/m ! Volt su metro

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U e V campi scalari, ammettono il gradiente, 

dV = V ds 

In una sola dimensione:

E è - la derivata di V rispetto a x ( la pendenza di V(x) )

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E
Es. : E = cost. , V(x) = V0 – E x

Se E è positivo, V(x) cala, …..


x
E(x) e V(x) dipendono solo dalla carica che genera V
il campo

Invece la U(x) = q0 V(x) dipende anche dal valore


x
e dal segno di q0
U+
N.B. I sistemi vanno spontaneamente da U maggiore a U
minore, quindi
q+ va da V maggiore a V minore (scendono lungo il x
potenziale) U-
x
q- va da V minore a V maggiore (risalgono il potenziale)

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Dato che derivare è più semplice di integrare, per avere
Conviene calcolare V(r) (scalare) e poi derivare.

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N.B.: è perpendicolare alle superfici di livello, equi…. (qui superfici
equipotenziali ) e punta verso i V crescenti.

Quindi punta verso i V calanti

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Se:
q0 = q0 E

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Abbiamo visto che:

=0 Conservatività

Abbiamo anche visto il teorema di Stokes:

Quindi applicandolo a conservativo, si ottiene

Il secondo integrale è = 0, per qualunque  solo se è sempre = 0


(Irrotazionale). Conservativo  Irrotazionale

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Esempi di calcolo del potenziale

1)
3 cariche uguali, q, ai vertici di un triangolo
+
equilatero di lato l. Trovare il potenziale al centro (V
scalare!)

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+ -
2)
2 piani indefiniti carichi con + e -
E = cost. = /0

V
V0

x0 x1
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3) Potenziale ( e Campo Elettrico) di un anello uniformemente carico

V(x) max per x=0,

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Energia Potenziale Elettrostatica

Abbiamo visto che possiamo scrivere

q0

= Wr

Cioè Ue(r) è il lavoro che un ente esterno deve


compiere per portare la carica q0 da  a r , nel
campo creato da q1

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Se abbiamo tante cariche (fisse) qi , per avere l’energia immagazzinata
nel sistema, si sommano i contributi di tutte le coppie (e si divide per due)

= Energia necessaria per tenere insieme le cariche

Se si aggiunge un’altra carica q0 si deve sommare tutti i termini della somma

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Moto di una carica elettrica in un Campo Elettrico

Due possibili approcci:


1) Cinematica
2) Conservazione dell’energia

1)
F = ma = qE a =qE/m
hp: E = costante e uniforme(!)
se v0 e x0 = 0 v(x)2 = 2qE/m x Ke = ½ mv2 = qE x = F x = W
Ke non dipende dalla massa, ma la v(x) sì.
Acceleratori di cariche
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2) Teo delle “Forze Vive” :
½ mvB2 - ½ mvA2 = WAB = UA – UB = qVA - qVB
 Ke = -qV
½ mvA2 + qVA = ½ mvB2 + qVB

V= U/q

A B x

Se VB = VA la Ke non può essere diversa

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Cinescopio = Tubo a raggi catodici

Se E è perpend. a v0 allora moto parabolico

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Ke = q V : 1J =1 C 1V (V= J/C)
1J è un’energia molto grande per i fenomeni di tipo atomico.
Allora si usa l’elettro-volt = eV , l’energia che acquista un elettrone che
attraversa la V di 1 V
1eV = 1.6 10-19 C 1V = 1.6 10-19 J
1J = 6.25 1018 eV

eV, meV, eV, KeV, MeV, GeV, TeV

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