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COVISIAN §PA
COMDATA §PA
ALMAVIVA §PA
{a rnezzo pec}
Oggetto: dlchiarazione stato di agitazlone per le aziende dl call center dell'area urbana dl Cosenza
Secondo lo studio elaborato dal prof. Vincenzo Carbone dell'Università della Calabria, se e solo se le misure
di contenimento verranno applicate in maniera completa, il picco di casi della pandemia di Covidl9 in
Calabria siavrà intorno a domenica prossima fZ2mano) arrivando a toccare icirca 200 casi, poi la curva dei
contagi dovrebbe scendere e dovremmo uscire dall'emergenza fra due mesi {fine aprile}. Se questo studio
ha quàhhe attendibilità, e.pare che la abbia, vuol dire che la settimana che si è appena aperta sarà ed è già
cruciale per limitare ilcontagio e fare sì che l'uscita dall'emergenza sanitaria sia più rapida possibile.
A questo proposito è dalla settimana scorsa, con ilcomunicato del8l3l2020 che sosteniamo che le attività
deicall center detllarea urbana di Cosenza e delllintera.Calabria vadano sospese: per ll rischio di contagio e
di propagazione dovuti alle caratteristiche di mobi[ta della forza lavoro, proveniamo da ogni comune e
quartiere, e per gli ambienti di lavoro, comunque sale chiuse con decine e decine, se non centinaia di
operatorie operatrici. tl nostro appello e la nostra preoccupazione, condivisi dalla stragrande maggioranza
della cittadinanza e dei lavoratori, pur rimanendo isolati dal punto divista sindacale hanno avuto comungue
eco tant'è che il sindaco di Rende ha emanato venerdì 13/3 un'ordinanza in cui si disponeva la chiusura
immediata di tutti i call center che non erogassero servizi essenziali. Qualcosa di simile hanno fatto i sindaci
di Montalto Uffugo e Lamezia Terme disponendo la temporanea chiusura della Abramo Customer Care per
inadenrpienze.nelltattuazione-dei-protocolli di sicur-ezza-
Anche se, a seguito dell'ordinanza, una buona parte delle aziende di call center presenti sul territorio ha
sospeso te attività orgaaiuaadosi pr -lavorare in smart .working o usufruire di coperture pubbliche
per i
periodi di sospensione, un'altra buona parte di call center ha già riaperto i battenti, e seppur con numeri
minori, i lavoratori e le lavoratrici usciranno di casa {e ci torneranno) per continuare a fornire servizi atle
grandi multinazionali e agti entistatali a capo della flliera.
Noi crediamo che i servizi essenziali siano ben ahri e che dietro questa interpretazione governativa molto
larga di ciò che è essenziale ci sia la longa manus della Confindustria che, terrorlzzata dall'idea di vedere
.rollrr" i fatturati e sfumare le occasioni di profitto create da tutti questi "italiani a ca§a", ha preferito
imporre al governo la sostanziale continuità di tantissime attività che in realtà sono essenziali solo al
fatturato delle grandi aziende e non alla tutela dei diritti del cittadino e della'persona. Ci siamo svegliati un
giorno e abbiamo scoperto di essere servizio essenziale, ilvero motore della nazione! Assieme a noi inokre
sisono accorti diessere essenziali anche te cassiere e gli addettidei superrnercati, glioperaidella logistica e
dell'industria, gli operai delle imprese di pulizia e tante altre categorie quotidianamente umiliate da
condizioni di lavoro e salari a dir poco vergognose. Per non parlare di medici, infermieri e personale sanitario
che, nonostante siano chiaramente un servizio essenziale, gia da prima della pandemia si trovavano a
lavorare in condizioni pietose e che ora stanno dando l'impossibile, pagando in termini di grandissimi sacrifici
e perdita divite umane. A queste donne e a questi uomini va tutta la nostra solidarietà e rispetto.
Dopo verrà il momento delle rivendicazironi, per adesso crediamo, anche in base all'uhimo protocollo siglato
tra sindacati confederali, Confindustria e governo, che tutti i front-end telefonici delle varie filiere {internet
e telefonia, energia, previdenza, credito, assicurazioni, soccorso stradale, intrattenimento, etc) debbano
essere erogati in regime di telelavoro. ln alternativa saremo a richiedere di nuovo la temporanea
sospensione delte attività non essenziali attingendo alle risorse messe in campo dalgoverno.
Massima disponibilità ed elasticità nel concedere la fruizione di congridi, permessi e ferie, turnistica
agevolata;
disposizione delle postazloni a scacchiera con almeno un metro di distanza fra un operatore e un
altro;
saniftcazlone e dislnfezlone delle postazioni e dqli strumenti dl lavoro prima di Ogni turno, oltre
che dislnfezione periodica dell'intero ambiente di lavoro (la certiffcazione deve essere visibile agli
RSU/RI.S o apposta ln bacheel;
contingentamento della forza tavoro, divisione in sottogruppi con accessi e uscite diverse e
chlusura o.llmitazlsnedellfaccesso-alle :one comuni;
mettere a disposizione mascherine e guanti anche se non previsti espressamente nel caso dei call
center.
- garantire Il rispetto delle misure di prevenzione del contagio da Covidlg in ogni call center che non
sospendera h attività;
- fare presslone per l'adozione detlo smart working per tutti i contact center delle rnrie filiere e
limitare cosl ln maniera seria e radlcale ll posslbile emergerc di focolai dl infezlone nel nostro e in
altri territori.
Siamo pronti a dichiarare sciopero in qualsiasi azienda qualora le misure di prevenzione non dovessero
essere rispettate e qualora sicontinuasse oltre ogni ragionevole tempistica a procrastinare l'adozione dello
smart working, unico strumento in grado di garantire continuità lavorativa e reale protezione dal contagio.
Rende, t6l3l2:OZA