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Aristotele: Che cos’è la filosofia?
“Metafisica” è uno dei principali testi di Aristotele. Livio Andronico lo recupera
e prova a sistemarlo prendendo i testi dividendoli in base agli argomenti. Alla
fine trova molti scritti che si occupavano di cose al di là della fisica, aldilà
della natura, appunto la Metafisica. Nel primo libro Aristotele produce inoltre
la prima “storia della filosofia” recuperando il pensiero dei filosofi a lui
precedenti con la loro spiegazione aristotelica. Platone e Aristotele non citano
mai Democrito.
“Che cos’è la filosofia?” La filosofia nasce dalla meraviglia degli uomini che
muove la loro ricerca, un fiore che nasce sul terreno della meraviglia, un
qualcosa che da una spinta vitale.
Con quale scopo cominciarono gli uomini a filosofare? Con lo scopo di
sfuggire all’ignoranza. E’ dunque evidente che perseguirono lo studio della
scienza con l’unico scopo di sapere e non per qualche bisogno pratico. La
filosofia nasce dal bisogno umano di sapere, di conoscere. La filosofia è una
materia che va al di là dell’utile e del pratico. La filosofia, in quanto non
finalizzata all'utilità e\o alla praticità, è però un lusso accessibile soltanto ai
non indigenti (simile all’otium latino). Aristotele considera questa scienza come
l’unica libera in quanto non dipendente dal bisogno di produzione di risultati,
d’utilità: la ragion d’essere della filosofia non risiede nella ragion d’essere
dell’utilità e della praticità. La filosofia è una scienza libera. Eccezioni sono le
filosofie cortigiane (Mecenate e altri). La filosofia è divina in quanto ci porta al
di là delle cose, ci porta a cercare il senso ultimo di tutto. E’ una scienza in
quanto solo un Dio può possederla al suo massimo grado. La filosofia, in
quanto sapienza e conoscenza massima, sarà posseduta al suo grado
massimo solo in Dio. Dunque la filosofia è una scienza divina. Ma lo è anche
poiché si occupa di cose divine, va alla ricerca delle cause, del senso. Solo
essa però ha entrambe queste due prerogative. Tutte le altre discipline
saranno più materialmente utili di essa ma la conoscenza del filosofo è
superiore poiché libera e gratuita.
E’ quindi una scienza libera, divina, che si eleva aldilà della contingenza,
dell’utilità e della praticità nata dal bisogno umano di sfuggire all’ignoranza,
di dare risposte, di sapere e conoscere
Aristotele: vita, rapporto con Alessandro Magno e progetto
Sulla cultura aristotelica e platonica è nata la filosofia e la cultura
occidentale. Aristotele fu allievo di Platone con il quale però genera un forte
rapporto di contrapposizione e rottura. Nasce a Stagira nel 384 a.C. e
frequenta l’accademia di Platone. Dopo la morte del maestro decide di
abbandonare la scuola poiché non ne condivide la linea filosofica. Negli ultimi
anni Platone e i suoi allievi avevano cominciato a ritirare le teorie dell’ultimo
Platone fermando così la ricerca. La scuola platonica, dopo la morte del
maestro, si arresta ad insegnare le sue teorie senza elaborarne di nuove.
Aristotele non accetta questo poiché la filosofia non si può arrestare, non
può essere statica. Fonda quindi il “Liceo”. Nasce una contrapposizione in
Grecia tra l’Accademia Platonica e la scuola del Liceo Aristotelico. Gli eventi
storici lo porteranno a divenire mentore del grande Alessandro Magno. La
Grecia dopo le guerre del Peloponneso non riesce a tornare all’antico
splendore per numerosissime ragioni. In questo contesto arrivano i macedoni
guidati da Filippo, appoggiati peraltro da molte poleis. Dal matrimonio con
Olimpia nasce Alessandro, sul quale la madre ha grande aspettative di
sovrano illuminato e sapiente. Lo manda quindi dai migliori insegnanti tra cui
appunto Aristotele che lo educa alla logica, alla filosofia, all’etica e alla
diffusione della “grecità” nelle sue missioni espansionistiche. Il maestro non
approverà però il suo matrimonio con una donna orientale che lo cambierà
moltissimo. Aristotele si ritirerà ai suoi studi in Egitto fino alla sua morte nel
322 a.C. (Alessandro Magno un anno dopo).
Aristotele elabora un progetto filosofico ben diverso dal verticalismo
dualistico platonico: il mondo aristotelico è orizzontale fatto di tante materie
che studiano un’unica realtà. Aristotele accusa Platone di aver sdoppiato la
realtà, l’essere = sdoppiamento ontologico. Per Aristotele tutto è sostanza ad
eccezione di Dio che è trascendente, sostanza prima. Le diverse discipline
studiano le diverse manifestazioni della sostanza. La metafisica poi si occupa
della sostanza prima ovvero Dio. L’opera aristotelica è un primo esempio di
libro di scienze, di enciclopedia del sapere.
Gli scritti essoterici, destinati al pubblico, di forma dialogica, sono andati
perduti. Abbiamo invece gli scritti esoterici, trattati destinati ai suoi allievi (una
sorta di libri di filosofia).
Possiamo dividere il suo progetto filosofico e i suoi scritti in tre filoni a
seconda dell’argomento:
● scienze teoretiche (metafisica, matematica, fisica)
● scienze pratiche
● scienze poetiche