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aziendale 2018
REPORT DEL SONDAGGIO
IN COLLABORAZIONE CON
Risultati importanti 4
Infrastruttura iperconvergente: 21
Container 33
Passaggio successivo 34
Inoltre, man mano che l’IT continua il proprio inevitabile cammino verso il futuro, ci si sta chiedendo quali strumenti e servizi saranno in
vetta alla classifica e quali perderanno terreno.
CONCLUSIONI GENERALI
Le conclusioni generali supportano generalmente le nostre ipotesi su un certo numero di temi chiave:
• Il personale delle aziende che hanno adottato l’iperconvergenza tende a prestare meno ore di lavoro straordinario e ad avere una maggiore
efficienza. Su questo punto la correlazione è evidente, se non schiacciante.
• Il cloud privato rimane la scelta preferita per tutti i carichi di lavoro. Questo non significa che il cloud pubblico non sia utilizzato.
Nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. Tuttavia, attualmente gli intervistati si sentono più a loro agio con il cloud privato.
• I tradizionali fornitori di database di livello 1 dovrebbero fare attenzione ai nuovi soggetti che li stanno tallonando. Alcuni segnali
indicano che in futuro i fornitori tradizionali potrebbero non avere la stessa vita facile che hanno al giorno d’oggi.
Attraverso il suo impegno con ActualTech Media, Nutanix aveva un certo numero di domande per cui desiderava una risposta, relative
al futuro del datacenter. Queste domande ruotavano intorno all’uso del cloud (pubblico e privato), alla distribuzione delle infrastrutture
iperconvergenti e al futuro di alcuni strumenti open source. Le domande per Nutanix cercava una risposta comprendevano:
• In quale punto del percorso si trovano le organizzazioni rispetto alla maturità operativa del datacenter?
• La distribuzione di un’infrastruttura iperconvergente ha avuto qualche impatto significativo sulle operazioni IT o sull’azienda?
• Gli intervistati stanno cambiando i tipi di applicazioni che gestiscono? Ad esempio, si riscontra uno spostamento verso i database
open source e un allontanamento dalle soluzioni tradizionali?
importanti impazienza vari modi per impiegare il cloud pubblico, e per altri versi di evitarlo. In altre aree, ad esempio per ciò che riguarda il cloud
privato, permangono gravi malintesi sul reale significato di “cloud privato”. Inoltre, sembra che le organizzazioni stiano proseguendo
nell’apertura verso le applicazioni open source, come appare evidente da un confronto fra le implementazioni attuali e i piani futuri.
Di seguito vengono riportate le principali aree di approfondimento che abbiamo ritenuto importante evidenziare:
• Dove si trovano le organizzazioni nel loro cammino verso il cloud? I dati sono molto contrastanti. Sono molto poche quelle che
stanno passando al 100% sul cloud pubblico. Molte rimangono riluttanti a spostare sul cloud alcune tipologie di carichi di lavoro,
ma per quanto riguarda altri carichi di lavoro, sono ben liete di spostarli sul cloud. Solo il 3% si è completamente spostato sul
cloud. Il dato più interessante è che il 47% non ha piani concreti riguardo al cloud. Detto questo, potrebbero comunque gestire un
servizio cloud (ad esempio, Dropbox, Office 365), ma non lo annoverano come cloud a causa della differenza nell’interpretazione
del termine. La nostra sezione Il Cloud: Attitudine e percezioni di questo rapporto si spinge più in profondità nell’analisi dei risultati
più interessanti di quest’area.
• Le organizzazioni capiscono veramente che cosa significa “cloud”? Non del tutto. Esiste ancora un grande disaccordo sul
significato di questo termine. Dropbox è il cloud? Il mio datacenter completamente virtualizzato è un cloud privato? Ci sono molti
fraintendimenti al riguardo, alcuni dei quali sono spiegati nella sezione intitolata Il viaggio confusionario verso il cloud privato.
• In quale punto del percorso si trovano le organizzazioni rispetto alla maturità operativa del datacenter? Ci stanno arrivando,
ma hanno ancora un lungo cammino da percorrere. Vedere le sezioni Il viaggio confusionario verso il cloud privato e Strumenti
e applicazioni per l’azienda di questo rapporto per vedere a che punto sono le organizzazioni con gli strumenti che aumentano
l’efficienza.
• La distribuzione di un’infrastruttura iperconvergente ha avuto qualche impatto significativo sulle operazioni IT o sull’azienda?
La risposta è sì. Sulla base di altri indicatori, come la lunghezza di una normale settimana lavorativa, possiamo supporre che
l’iperconvergenza dovrebbe avere un impatto positivo sull’efficienza globale. La sezione Infrastruttura iperconvergente: di questo
rapporto fornisce una visione più approfondita, insieme alle nostre osservazioni.
• Gli intervistati stanno cambiando i tipi di applicazioni che gestiscono? Ad esempio, si riscontra uno spostamento verso i
database open source e un allontanamento dalle soluzioni tradizionali? Sembra che stia accadendo qualcosa del genere.
Abbiamo chiesto agli intervistati di offrirci una visione chiara degli strumenti e delle applicazioni con cui stanno attualmente
lavorando, rispetto a quelli con cui prevedono di lavorare in futuro. Non possiamo affermare in via definitiva che le variazioni
osservate avranno luogo, ma nei sondaggi di conferma che effettueremo man mano, saremo in grado di determinare il grado di
precisione con cui gli intervistati hanno previsto le loro future applicazioni. La sezione Strumenti e applicazioni per l’azienda di
questo rapporto offre maggiori dettagli.
Attitudine ha indicato di gestire attualmente tutti i carichi di lavoro nel cloud pubblico (Figura 1). Un altro 6% ha affermato di essere in procinto di
spostare tutti i carichi di lavoro sul cloud pubblico, ma non ha ancora completato il proprio percorso.
e percezioni In altre parole, al tempo di questo sondaggio, un bel 97% degli intervistati ha, e deve gestire, un ambiente di datacenter locale. Però si sta
verificando un cambiamento, rispecchiato dal fatto che il cloud pubblico sta conquistando alcuni carichi di lavoro nella maggior parte
delle organizzazioni: il 57% degli intervistati sta utilizzando in qualche modo il cloud pubblico. In effetti, sospettiamo che una corretta
interpretazione del termine “cloud” darebbe come risultato numerico che in effetti dimostrerebbe qualche forma di utilizzo da parte di un
numero molto maggiore di organizzazioni.
Non importa come lo si considera, ma, in questi risultati, il messaggio per l’IT è chiaro: salite a bordo del cloud pubblico e iniziate a
considerare le strutture del cloud ibrido se non lo avete già fatto.
Quali sono i piani della tua organizzazione riguardo all’uso del cloud pubblico?
(N=2144)
Figura 3: Adozione del cloud pubblico per ruolo dell’intervistato dati outlier. Nella Figura 3, potete chiaramente vedere una
scoperta significativa che regge la sfida. Questo grafico
Quali sono i piani della tua organizzazione riguardo all’uso del cloud pubblico?
mostra i piani di adozione del cloud disaggregati per
(per ruolo; N=2144)
ruolo dell’intervistato. Qui, solo l’11% dei decision-maker
12%
*aaS non adottato
L’88% dei nostri intervistati ha
indicato di gestire un certo tipo di
offerta as-a-service come parte
del proprio portafoglio di servizi IT
attuale.
Figura 5: Adozione as-a-Service per tipo di servizio
Indagando più a fondo, è stato scoperto che prodotti software-as-a-service sono di gran
Statistiche di adozione as-a-Service per tipo di servizio lunga la scelta principale nelle selezioni as-a-service dell’organizzazione intervistata, con
(N=1766)
l’80% degli intervistati che indica di utilizzare un prodotto Saas. Il 23% afferma di aver
adottato alcuni tipi di offerte infrastructure-as-a-service, e il 14% ha implementato un
SaaS 80% prodotto platform-as-a-service.
IaaS 23%
PaaS 14%
52% abbiamo chiesto esattamente che cosa gestiscono al momento. La Figura 6 rivela che
il 52% degli intervistati gestisce un cloud privato, il 37% gestisce un cloud ibrido e solo
Infrastruttura cloud
locale privata l’11% considera i propri ambienti locali del tipo tradizionale. Si prega di notare che non
abbiamo incluso gli sviluppatori in questa statistica.
37% Tuttavia, disaggregare questi risultati per ruolo rivela alcune differenze di opinione.
Cloud ibrido (combinazione Qui, soltanto il 46% dei decision-maker IT crede di avere un cloud privato, comparato
di cloud privati e cloud
pubblici locali) al 58% degli amministratori dell’infrastruttura. La maggior parte di questa differenza è
rappresentata dal fatto che il 45% dei decision-maker IT creda di lavorare con un cloud
ibrido, in contrapposizione al 29% degli amministratori dell’infrastruttura (Figura 7).
11%
Infrastruttura cloud Perché questa discrepanza? Riteniamo che abbia più a che fare con il modo in cui le
locale non privata
persone definiscono i propri servizi cloud, inclusi gli strumenti Saas, più degli altri.
Ovunque in questo rapporto abbiamo usato come esempio Office 365 e continueremo
a farlo. Sembra come se CIO e altri decision-maker fossero più inclini a definire le
applicazioni SaaS come appartenenti a un cloud ibrido. Ovviamente, questo è solo
un modo di interpretare questi risultati. Inoltre è totalmente possibile che le persone
definiscano i propri ambienti avendo in mente pensieri ambiziosi. Ciò significa, che
Figura 7: Architettura dell’infrastruttura del data center
stanno applicando la struttura di stato che desiderano per il futuro all’implementazione
Quale tipo di ambiente di infrastruttura gestisci? attuale. Oppure, potrebbero semplicemente avere una comprensione incompleta di ciò
(N=1135)
che si intende con il termine cloud privato.
Decision-maker IT Infrastruttura C’è ancora di più in merito alla storia relativa alle statistiche sul cloud privato. Pensavamo
che le cifre riportate fossero realmente molto alte, poiché il 52% degli intervistati totali
Infrastruttura cloud 9% credeva di avere un cloud privato. Il termine cloud privato implicava alcune capacità
locale non privata 14% specifiche:
Automazione e Volevamo capire i personaggi che si trovano dietro a coloro che hanno percezioni
orchestrazione/API
“gonfiate” del proprio ambiente. Prima di guardare i dati, ritenevamo che i soggetti
Scalabilità dinamica
dell’infrastruttura avrebbero fornito una valutazione più realistica su cosa il proprio
Chargeback o visualizzazione
ambiente può o non può fare. Ci sbagliavamo. La Figura 9 e la Figura 10 mostrano due
della capacità di fondo viste aggiuntive di questa statistica.
0% 25% 50% 75% 100%
Funzionalità self-service
Successivamente, abbiamo riesaminato le risposte dei decision-maker IT e abbiamo visto
28% 51% 21%
che soltanto dal 18% al 21% afferma di avere la convinzione che i propri ambienti soddisfino
Automazione e
orchestrazione/API 26% 46% 27% i requisiti delle caratteristiche del cloud privato. Ciò porta a una o due conclusioni:
Scalabilità dinamica 28% 44% 29% • I decision maker IT o sono più onesti nel valutare le proprie capacità, o sono più
consapevoli di ciò che rende un cloud privato rispetto a quanto non siano gli
Chargeback o visualizzazione
della capacità di fondo
29% 45% 26% amministratori dell’infrastruttura. Per coloro che rientrano in questa categoria,
0% 25% 50% 75% 100% consigliamo che sia i decision-maker, sia gli amministratori adottino la stessa
lunghezza d’onda in relazione alle caratteristiche primarie del cloud privato e
sviluppino una visione condivisa per giungervi al fine di massimizzare l’efficacia
Figura 10
delle proprie operazioni IT.
Decision-maker IT
(soltanto decision-maker IT; N=574) • I decision-maker IT non sono pienamente consapevoli di cosa possono e
Funzionalità self-service 18% 56% 26% non possono fare le proprie infrastrutture e, come tali, le valutano in modo
meno accurato dei professionisti dell’infrastruttura. Questo è un caso in cui
Automazione e
orchestrazione/API 18% 52% 30% consigliamo, ancora, che i decision-maker collaborino con gli amministratori IT per
assicurarsi di comprendere che cosa può e non può fare la propria infrastruttura.
Scalabilità dinamica 17% 50% 33%
È particolarmente difficile quando i decision-maker non hanno la comprensione
Chargeback o visualizzazione 21% 51% 28% totale di ciò che hanno poiché ciò può causare che decisioni future vengano prese
della capacità di fondo
sulla base di informazioni inaccurate.
0% 25% 50% 75% 100%
Progetto attivo Non abbiamo ancora adottato Non abbiamo alcun piano di adozione
o HCI già adottata l’infrastruttura iperconvergente, di un’infrastruttura iperconvergente
ma siamo disposti a farlo
Figura 11 Figura 12
Self-service Automazione e orchestrazione
(soltanto non sviluppatori; N=1451) (soltanto non sviluppatori; N=1409)
14% 14%
Non abbiamo questo localmente Non abbiamo questo localmente
o stiamo solo iniziando
21% 21%
o stiamo solo iniziando
27% 26%
48% 46%
Ci stiamo arrivando 59% Ci stiamo arrivando 52%
55% 50%
Figura 13 Figura 14
Scalabilità dinamica Chargeback o visualizzazione della capacità di fondo
(soltanto non sviluppatori; N=1424) (soltanto non sviluppatori; N=1367)
12% 13%
Non abbiamo questo localmente Non abbiamo questo localmente
21% 25%
o stiamo solo iniziando o stiamo solo iniziando
28% 30%
43% 51%
Ci stiamo arrivando 49% Ci stiamo arrivando 49%
45% 46%
Figura 15: Scelta dell’architettura cloud per ottenere esiti specifici iperconvergente sono molto avanti al resto.
Quale architettura cloud senti che soddisfa meglio le seguenti esigenze? Per esempio, in termini di scalabilità dinamica, il 45%
(N=2144) di coloro che lo hanno adottato o intendono adottarlo
dicono di essere o molto vicino o di aver implementato
Cloud privato Il cloud pubblico e privato Cloud pubblico
lo risolvono ugualmente completamente questa capacità, in contrasto a coloro
dal 26% al 30% di coloro che non lo hanno adottato.
Riduzione del costo totale di proprietà 34% 50% 16% Ciò è realmente importante. Il cloud pubblico da sono
0% 25% 50% 75% 100% non sconfigge nulla. Leggiamo rapporti di ogni tipo sul
fatto che i cloud pubblici siano l’unico futuro possibile per
Cloud privato Il cloud pubblico e privato lo risolvono ugualmente Cloud pubblico
molte organizzazioni IT, è chiaro che innanzitutto c’è da
superare completamente l’inerzia. Le organizzazioni non
commerciano semplicemente nei propri ambienti locali per
le soluzioni del cloud pubblico al ritmo che potete aspettarvi.
Già.
Figura 17 Figura 18
Sicurezza del patrimonio di dati dell’azienda Protezione da attacchi dannosi e violazioni simili
89% 90%
Decision-maker IT Decision-maker IT
52% 59%
Figura 19 Figura 20
Gestibilità delle infrastrutture Maggiore efficienza operativa
85% 85%
Decision-maker IT Decision-maker IT
69% 69%
84%
Ci sono due settori chiave in cui ci
Infrastruttura
e supporto
64% sono differenze tra il modo in cui le
Sviluppatori e supporto 81% persone in diversi ruoli percepiscono
alle applicazioni 70%
quale architettura di cloud è migliore
per una caratteristica particolare:
0% 25% 50% 75% 100%
Figura 22
sicurezza e operabilità generale.
Elasticità
Non è una sorpresa che gli amministratori dell’infrastruttura hanno un’opinione più bassa
87%
Decision-maker IT di come può essere gestito bene il cloud pubblico in comparazione ai decision-maker. Gli
70%
amministratori dell’infrastruttura, per loro natura, spesso si concentrano sull’infrastruttura
88% locale. Questo è uno scenario in cui “ciò che sai” può prevalere sulla realtà in alcuni
Infrastruttura
e supporto 60% aspetti. Dall’altro lato, è completamente possibile che i professionisti dell’infrastruttura,
avendo dovuto affrontare troppi progetti di integrazione del cloud pubblico, infine dicano
Sviluppatori e supporto
89% “non è semplice”.
alle applicazioni 63%
Dal lato delle prestazioni, è altresì evidente che gli amministratori dell’infrastruttura sono
0% 25% 50% 75% 100%
meno innamorati del cloud pubblico rispetto a quanto non siano i decision-maker. Inoltre,
riteniamo che ciò rimandi a quello che le persone fanno quotidianamente. Parte del loro
Figura 23 lavoro è quello di ottenere ogni IOPS de un array di memoria, con regolazioni che non
Tempo di accesso al mercato per nuove implementazioni esistono nel cloud pubblico.
84%
Decision-maker IT
69%
Infrastruttura 88%
e supporto
61%
Figura 24 Figura 26
Registrazioni finanziarie Proprietà intellettuale
14%
16%
Cloud pubblico 12%
Cloud pubblico 13%
18%
19%
71%
64%
Ambiente locale/cloud privato 71%
Ambiente locale/cloud privato 68%
62%
58%
15%
20%
Entrambi vanno bene/cloud ibrido 17%
Entrambi vanno bene/cloud ibrido 19%
20%
22%
0% 20% 40% 60% 80%
0% 20% 40% 60% 80%
Figura 25 Figura 27
Informazioni di identificazione personale E-mail
12% 26%
Cloud pubblico 10% Cloud pubblico 19%
17% 28%
74% 49%
Ambiente locale/cloud privato 73% Ambiente locale/cloud privato 58%
63% 46%
14% 25%
Entrambi vanno bene/cloud ibrido 18% Entrambi vanno bene/cloud ibrido 23%
20% 26%
0% 20% 40% 60% 80% 0% 20% 40% 60% 80%
63%
APJ è decisamente davanti a
Ambiente locale/cloud privato
53%
68%
Stati Uniti ed EMEA, nel proprio
Entrambi vanno bene/cloud ibrido
20%
20%
livello di comfort nel conservare
0% 20%
26%
40% 60% 80%
i dati sensibili sul cloud pubblico,
mentre EMEA è rimasta indietro.
Figura 29
Informazioni sui pagamenti (numeri delle carte di credito) Dalla Figura 24 alla Figura 30, si prega di notare che, in ogni caso, gli intervistati APJ
12% valutano il cloud pubblico in modo più favorevole rispetto alle controparti di US ed
Cloud pubblico 11% EMEA. Alcuni divari sono meno visibili, come la registrazioni finanziarie, ma altri divari
18%
sono molto più ovvi, come le informazioni di pagamento. Tuttavia, in quasi tutti i casi,
71% gli intervistati APJ hanno indicato di essere a proprio agio o con il cloud pubblico o con
Ambiente locale/cloud privato 71%
62% quello privato per i dati sensibili. Non importa in che modo disaggregate i numeri, per
le persone APJ è più facile mettere i dati nel cloud, almeno per quanto riguarda la loro
17%
Entrambi vanno bene/cloud ibrido 17% preoccupazione in merito alla loro sensibilità.
20%
0% 20% 40% 60% 80%
Figura 30
Altri dati riservati
11%
Cloud pubblico 9%
16%
69%
Ambiente locale/cloud privato 72%
64%
20%
Entrambi vanno bene/cloud ibrido 19%
19%
0% 20% 40% 60% 80% Stato del data center aziendale 2018 | actualtechmedia.com | 17
Nel tuo ambiente si è verificato uno dei seguenti problemi? Feedback degli intervistati: Sfide relative al cloud pubblico e privato:
In tal caso, quale ambiente? Feedback regionale
USA EMEA APJ Ci sono momenti in cui le risposte a un sondaggio ti fanno guardare indietro e realizzare
che cosa sta accadendo. Parte di questo sondaggio ruotava attorno al richiedere agli
intervistatori se avevano sperimentato questioni particolari nei servizi sul cloud pubblico,
Figura 31 nell’ambiente cloud privato o entrambi. Certamente, abbiamo consentito agli intervistati
Perdita di dati di affermare che non avevano mai sperimentato tale questione particolare in ogni
ambiente. Abbiamo chiesto agli intervistati di dirci se avevano sperimentato perdita di
21%
Cloud pubblico 11% dati, violazioni della sicurezza, spese impreviste o altre sfide. In generale, le risposte di
18%
coloro provenienti da Stati Uniti o APJ si sono tracciati gli uni gli altri. Non ci sono molte
32% variazioni tra le due regioni. Per esempio, se guardate la Figura 31, potete vedere che
Ambiente locale/cloud privato 25%
35%
gli intervistatori di Stati Uniti e APJ hanno sperimentato un evento di perdita dei dati nei
propri diversi cloud.
17%
Si sono verificati in
16%
entrambi gli ambienti Ma, quando si tratta di EMEA, le cifre sono molto diverse e ciò è tracciato su ogni
21%
punto di dati in questa domanda. Gli intervistati di EMEA hanno segnalato che è meno
30%
Non lo abbiamo sperimentato
49%
probabile che abbiano sperimentato un problema di perdita dei dati in entrambi gli
in entrambi gli ambienti
26% ambienti. Ora, guardate dalla Figura 32 alla Figura 37, e appare evidente che questo
0% 10% 20% 30% 40% 50% paradigma di segnalazione è uno schema. Non sappiamo se gli intervistati EMEA hanno
semplicemente un’infrastruttura che è sostanzialmente più affidabile e semplice da
gestire rispetto al resto del mondo o se c’è qualsiasi altra ragione che vedremmo come
Figura 32 una differenza consistente nel modo in cui EMEA ha risposto a questa domanda.
Violazione della sicurezza
18%
Cloud pubblico 12%
22%
34%
Ambiente locale/cloud privato 26%
33%
17%
Si sono verificati in
15%
entrambi gli ambienti
18%
31%
Non lo abbiamo sperimentato
in entrambi gli ambienti
48%
27%
Figura 33 Figura 34
Spese impreviste Supporto o servizio clienti di scarsa qualità
20% 26%
Cloud pubblico 13%
Cloud pubblico 10%
20% 22%
31% 26%
Ambiente locale/cloud privato 25% Ambiente locale/cloud privato 22%
33% 29%
26% 22%
Si sono verificati in
Si sono verificati in 16%
17% entrambi gli ambienti
entrambi gli ambienti
22% 24%
Figura 35 Figura 36
Disponibilità o tempi di attività scarsi Problema di governance o compliance
24% 19%
Cloud pubblico 13%
Cloud pubblico 9%
21% 21%
29% 29%
Ambiente locale/cloud privato 23%
Ambiente locale/cloud privato 22%
31%
31%
21%
22% Si sono verificati in
Si sono verificati in 17%
entrambi gli ambienti 19% entrambi gli ambienti
23%
23%
31%
Non lo abbiamo sperimentato
26% Non lo abbiamo sperimentato
in entrambi gli ambienti
51%
in entrambi gli ambienti 47%
26%
26%
0% 10% 20% 30% 40% 50%
0% 10% 20% 30% 40% 50%
Figura 37 Figura 38
Problemi continui di manutenzione Difficoltà con le competenze IT
18% 19%
Cloud pubblico 10% Cloud pubblico 10%
19% 17%
32% 29%
Ambiente locale/cloud privato 28% Ambiente locale/cloud privato 24%
35% 33%
24%
28% Si sono verificati in
Si sono verificati in 17%
16% entrambi gli ambienti
entrambi gli ambienti 27%
22%
29%
23% Non lo abbiamo sperimentato
Non lo abbiamo sperimentato in entrambi gli ambienti
50%
in entrambi gli ambienti
46%
23%
24%
0% 10% 20% 30% 40% 50%
0% 10% 20% 30% 40% 50%
Figura 39
Difficoltà di scalatura dell’infrastruttura
18%
In generale, le risposte di coloro
Cloud pubblico 7%
19%
provenienti da Stati Uniti o APJ si
33% sono tracciati gli uni gli altri. Ma,
Ambiente locale/cloud privato 26%
37%
quando si tratta di EMEA, le cifre
Si sono verificati in
entrambi gli ambienti
17%
22%
sono molto diverse e ciò è tracciato
21%
28%
su ogni punto di dati in questa
domanda.
Non lo abbiamo sperimentato
in entrambi gli ambienti
50%
23%
0% 10% 20% 30% 40% 50%
iperconvergente: affrontare la complessità del data center e ridurre il costo degli ambienti dei data center operativi tradizionali.
e percezioni
Comprendere l’hypervisor in uso è importante quando si prende in considerazione la prontezza di una soluzione per l’infrastruttura
iperconvergente, poiché non tutte le infrastrutture iperconvergenti supportano tutti gli hypervisor. Detto ciò, la maggior parte delle soluzioni
per infrastrutture iperconvergenti o supportano il grande hypervisor, forniscono il proprio hypervisor, o offrono entrambe le opzioni.
Per questa statistica, scegliamo di includere le risposte soltanto da coloro identificati come coloro che supportano direttamente il proprio
ambiente virtuale. Ciò che non è stato sorprendente è che il 70% degli intervistati sta gestendo VMware vSphere, con Microsoft Hyper-V
utilizzato dal 53% degli intervistati. Dopo ciò, il supporto dell’hypervisor è un po’ inferiore. Come variante KVM altamente personalizzata,
abbiamo incluso l’AHV di Nutanix come parte della famiglia di hypervisor, con i tre membri primari che godono del 20% combinato delle
azioni di mercato.
Quali hypervisor gestite oggi nel vostro ambiente Di tutti i server x86 che possono essere virtualizzati
locale? nel vostro ambiente locale, quale percentuale è stata
(soltanto amministratori della virtualizzazione; N=128) virtualizzata fino a oggi?
(soltanto amministratori della virtualizzazione; N=130)
Da 61% a 70% 8%
Da 71% a 80% 9%
Da 81% a 90% 8%
100% 2%
0% 5% 10% 15% 20%
33%
non hanno piani o interesse reali nell’infrastruttura iperconvergente. Il quarantaquattro
percento afferma di non avere piani attuali, ma di non opporsi all’adozione
Non abbiamo attualmente
nessun piano di adozione di HCI dell’iperconvergenza.
Si prega di notare che, per questa risposta, abbiamo escluso le risposte da persone
che hanno indicato di non sapere che cosa sia l’infrastruttura iperconvergente. Inoltre,
abbiamo rimosso le risposte dagli sviluppatori per questa domanda, poiché questi
intervistati spesso non sono informati del processo decisionale relativo all’architettura
Figura 43: Adozione dell’infrastruttura iperconvergente per regione
del data center.
Quali sono le tue idee riguardo all’adozione di un’infrastruttura iperconvergente?
(per regione; N=1088)
ADOZIONE DI HCI PER REGIONE
USA EMEA APJ
Quando analizzato per regione, è evidente che gli Stati Uniti sono marginalmente avanti
al resto del mondo in termini di interesse nell’infrastruttura iperconvergente. EMEA
26% è in parte innanzi agli altri. Tuttavia, non c’è nulla di radicale in questo risultato che
Progetto attivo o HCI
20% sembrerebbe indicare che l’iperconvergenza affronta sfide serie in qualsiasi parte del
già adottata
22%
mondo. La Figura 43 fornisce un’analisi disaggregata per regione.
44%
Non abbiamo ancora adottato
44%
HCI, ma siamo disposti a farlo
45%
30%
Non abbiamo attualmente
36%
nessun piano di adozione di HCI
33%
0% 13% 25% 38% 50%
24%
tratta di migliorare l’efficienza operativa e la scalabilità
Migliorare la scalabilità 19% dell’ambiente data center. Inoltre, in APJ sono meno inclini
29%
a vedere l’iperconvergenza come un veicolo per migliorare
24%
Migliorare il servizio di assistenza e il supporto 19% l’agilità di provisioning delle VM.
18%
21%
Accelerare i tempi di implementazione 19%
18%
20%
Ridurre il tempo per le attività di
infrastruttura, integrazione 17%
25%
19%
Migliorare le attività di backup/ripristino
e/o di disaster recovery 16%
18%
18%
Aumentare l'agilità del provisioning delle VM 14%
8%
14%
Distribuire più facilmente un 17%
ambiente cloud privato 15%
12%
Ridurre la formazione necessaria 12%
11%
Resistenze a livello di
13% L’infrastruttura attuale funziona bene
organizzazione/cultura
Disaggregando le informazioni per ruoli si portano alla luce alcune differenze davvero
Preoccupazioni riguardo ai 12%
vincoli con il fornitore nette. Per esempio,
Costi di acquisizione e implementazione degli intervistati preoccupati riguardo alla capacità dell’infrastruttura
Spostamento a un 10%
ambiente cloud pubblico iperconvergente di supportare le applicazioni mission critical, il 76% sono decision-maker.
Supporto per le applicazioni 9% Solo il 24% sono amministratori dell’infrastruttura. Sul rovescio della medaglia di questa
mission-critical
Preferiamo la tecnologia 9% statistica, il 63% degli amministratori dell’infrastruttura preferiscono di intraprendere
“prima della classe”
0% 5% 10% 15% 20% 25% l’approccio migliore mentre soltanto il 38% dei decision.maker lo cita come un blocco
Preferiamo la tecnologia “prima della classe”
capacità dell’infrastruttura
Decision-maker IT Infrastruttura
60%
L’infrastruttura attuale funziona bene
supportare le applicazioni
Tempi di implementazione e scompiglio
40%
57%
Costi di acquisizione e implementazione mission critical, il 76% sono
Preoccupazioni riguardo alla resilienza
43%
decision-maker. Solo il
Preoccupazioni riguardo ai 57%
vincoli con il fornitore 43%
24% sono amministratori
57% Infrastruttura recentemente migliorata
La tecnologia deve maturare
43% dell’infrastruttura.
56%
Infrastruttura recentemente migliorata
44% Successivamente, volevamo vedere se fossero presenti
Spostamento a un ambiente cloud pubblico
56% differenze regionali tra coloro che non hanno interesse
44% Resistenze a livello di organizzazione/cultura
nell’implementare l’infrastruttura iperconvergente. Come
53%
Resistenze a livello di organizzazione/cultura
47% potete vedere nella Figura 49, ci sono alcune distinzioni
52% regionali chiave nelle ragioni per le quali certe persone
L’infrastruttura attuale funziona bene
48%
non intendono adottare i progetti di infrastruttura
49%
Costi di acquisizione e implementazione
51% iperconvergente. Per le persone negli Stati Uniti, la spinta
Figura 50 Figura 51
Tecnici IT generici Analista finanziario
(per stato di adozione di HCI, N=994) (per stato di adozione di HCI, N=981)
8%
Riduzione del personale
12% 9%
Riduzione del personale
11%
Mantenimento degli attuali livelli di 52%
45% personale (nessun cambiamento) 64%
Mantenimento degli attuali livelli di
personale (nessun cambiamento) 59%
41%
Aumento del personale
43% 27%
Aumento del personale
30% 0% 15% 30% 45% 60% 75%
0% 15% 30% 45% 60% 75%
Figura 52 Figura 53
Amministratore di memorizzazione Amministratore della virtualizzazione
(per stato di adozione di HCI, N=996) (per stato di adozione di HCI, N=982)
Mantenimento degli attuali livelli di 46% Mantenimento degli attuali livelli di 40%
personale (nessun cambiamento) 61% personale (nessun cambiamento) 59%
40% 49%
Aumento del personale Aumento del personale
29% 32%
0% 15% 30% 45% 60% 75% 0% 15% 30% 45% 60% 75%
È evidente dalla Figura 50 alla Figura 57 che gli adottanti riguardo all’iperconvergenza, infatti, stanno pianificando di aumentare i
livelli di personale anche in aree che verranno sostituite dall’iperconvergenza, come la memorizzazione. Tenete a mente che non tutte
le organizzazioni sostituiranno completamente il proprio ambiente tradizionale con l’iperconvergenza, pertanto sarebbe ragionevole
pensare che potrebbero avere bisogno di ulteriori risorse di memorizzazione per supportare altri ambienti.
Ma c’è un dato eloquente anche in queste cifre. Considerate ancora le statistiche relative all’amministratore di memorizzazione. Sebbene
il 40% degli adottanti, contrariamente al 29% dei non adottanti, intenda aumentare i livelli del personale del magazzino, il 14% degli
Figura 54 Figura 55
Gestione applicazioni Cloud pubblico
(per stato di adozione di HCI, N=993) (per stato di adozione di HCI, N=974)
9%
9% Riduzione del personale
Riduzione del personale 8%
7%
47%
43% Aumento del personale
Aumento del personale 36%
33%
0% 15% 30% 45% 60%
0% 15% 30% 45% 60%
Figura 56 Figura 57
Sicurezza Sviluppo di applicazioni
(per stato di adozione di HCI, N=1001) (per stato di adozione di HCI, N=991)
9% 11%
Riduzione del personale Riduzione del personale
8% 8%
Mantenimento degli attuali livelli di 36% Mantenimento degli attuali livelli di personale 43%
personale (nessun cambiamento) 51% (nessun cambiamento) 57%
55% 46%
Aumento del personale Aumento del personale
41% 35%
adottanti pianifica di ridurre i livelli del personale del magazzino, contrariamente a soltanto il 10% dei non adottanti. Pertanto, alcuni
adottanti vedono che potrebbero essere in grado di ridurre la competenza di memorizzazione e di allocare le risorse per il personale in
altre aree. Le due aree che beneficeranno una crescita significativa rispetto a quelle dei non adottanti sono tecnici IT generici e analisti
finanziari, che sono due aree fondamentali per gli sforzi innovativi di trasformazione digitale.
Inoltre, noterete che quella del personale di sicurezza è un’area che può maturare crescita. Infatti, è chiaramente il battistrada nelle
tipologie di risorse del personale che le organizzazioni in generale pianificano di assumere negli anni a venire.
applicazioni serie di domande riguardanti gli strumenti che stanno usando per imparare diverse cose:
per l’azienda
• Come indicatore aggiuntivo nel data center globale e nella maturità operativa
La Figura 58 fornisce una vista di un aspetto della maturità operativa IT: se l’organizzazione dell’intervistato sta usando o meno
questo strumento di gestione della configurazione. Per questa risposta, abbiamo lasciato le risposte che indicavano di non sapere
se stanno gestendo tale strumento.
Figura 58: Utilizzo dello strumento di gestione della configurazione (per stato di adozione di HCI)
Stai usando o prevedi di usare strumenti di gestione della configurazione nella tua
organizzazione?
(N=1894)
Quali piattaforme di database sono in uso nella tua azienda oggi? misura maggiore strumenti open source o basati sul
(N=1867) cloud rispetto a servizi di proprietà locali tradizionali? Qui,
una delle aree di maggiore interesse è la piattaforma di
Microsoft SQL Server 57% database scelta per supportare l’azienda.
Oracle 50%
Azure Cosmos DB 3% mostrati nella Figura 59. Ciò che non sorprende è che
attualmente Microsoft SQL Server e Oracle stanno avanti
0% 15% 30% 45% 60%
agli altri, con MySQL open source al terzo posto a distanza
dagli altri.
Figura 60: Piattaforme di database in uso oggi (Per stato di adozione di HCI) relative all’adozione attuale del database come una
funzione di interesse dell’organizzazione nell’infrastruttura
Quali piattaforme di database sono in uso nella tua azienda oggi?
iperconvergente. È affascinante vedere che coloro che
(per adozione di HCI; N=1321)
hanno adottato l’iperconvergenza sono anche sempre più
Progetto attivo Non abbiamo ancora adottato Non abbiamo alcun piano di adozione
o HCI già adottata l’infrastruttura iperconvergente, di un’infrastruttura iperconvergente
interessati nelle piattaforme di database che potrebbero
ma siamo disposti a farlo essere meno comuni rispetto agli usuali prodotti Tier 1.
21%
Microsoft SQL Server
32%
47% ADOZIONE DEL DATABASE:
23%
TENDENZA POTENZIALE
Oracle 46%
Abbiamo posto un quesito complementare relativo a
31%
27% quale piattaforma di database si aspettano di utilizzare
MySQL 43% tra 24 mesi. Una delle opzioni che abbiamo fornito è
30%
30%
stata “Non faremo alcun cambiamento riguardo alla
Azure SQL Database 43% piattaforma”. Per un grafico complementare, abbiamo
27%
rimosso le risposte degli intervistati che indicavano che
38%
PostgreSQL 38% non avrebbero effettuato cambiamenti.
23%
31%
Database relazionale Amazon
(RDS, redshift) 21%
47%
Tra questi piani di cambiare
DB2
25%
45% piattaforma, è evidente che
30%
39% quelli relativi ai database
SAP HANA 34%
27% locali possono risentirne,
37%
MongoDB
22%
42%
mentre i sistemi di database
Redis 32%
51%
cloud si svilupperanno,
17%
MySQL
MySQL sarà soppiantato da PostgreSQL e le persone
-9%
espanderanno il proprio uso di open source.
DB2 -11%
MongoDB -21% Tenete a mente che il grafico mostra una percentuale di
Azure SQL Database 18% cambiamento e ci sono alcuni numeri relativamente piccoli
PostgreSQL 20% per alcuni dei grandi mover. Per esempio, l’adozione di
Elastisearch può aumentare del 46%, ma era soltanto al
SAP HANA -11%
3% per iniziare e ancora, ciò mostra un cambiamento
Database relazionale Amazon (RDS, redshift) 35%
per gli intervistati che lavorano in organizzazioni che
Redis -22% intendono fare adattamenti alla piattaforma di database.
Cassandra -5% Inoltre, notate che, per questa statistica, abbiamo limitato
Elastisearch 46% la serie di risposte per includere soltanto gli sviluppatori,
Database non relazionale Amazon
(DynamoDB, ElastiCache, Nettuno)
35% che ritengono di avere il miglior impulso sulle piattaforme
CONTAINER
Si è discusso in merito alla tecnologia dei container
Figura 62: Statistiche di adozione del container per anni. Sebbene l’adozione stia aumentando, il 72%
Avete adottato i container? degli intervistati non ha ancora iniziare una serie di
(solo infrastruttura e sviluppatori; N=1403) processi di adozione. Il 28% si trova a un certo livello
dell’implementazione con il 13% che ha iniziato a lavorare
Stiamo lavorando con Abbiamo già adottato i
un fornitore con l’intento container, ma soltanto al di con un fornitore con un intenzione attiva di effettuare
Non abbiamo attualmente fattivo di implementare fuori dell’IT (in base alla linea di
l’implementazione. Il 15% ha adottato la tecnologia per
nessun piano di adozione i container reparto aziendale, per esempio)
di container container in alcune parti della propria organizzazione,
sia per il dipartimento IT centrale, tramite una linea di
business esterna all’IT, sia per entrambi.
47% 25% 13% 9% 2% 4%
successivo potete ridurre i costi dell’infrastruttura fino al 60%, visitate il sito Nutanix.com/tco.
Appendice A: Insieme, Nutanix e ActualTech Media hanno definito l’obiettivo globale di questo sondaggio e di paesi target specifici, inclusi Stati Uniti,
Australia, Cina, Francia, Germania, Italia, Giappone, Corea, Singapore, Spagna e Regno Unito. Per ottenere risposte, abbiamo lavorato
Metodologia con un fornitore di panel per sondaggi e abbiamo identificato i diversi profili per i quali vogliamo raccogliere risposte alle domande del
sondaggio. Questi profili includono:
di sondaggio
e demografia • Decision-maker IT
• Professionisti dell’infrastruttura IT
• Sviluppatori
Abbiamo creato una quota target per alcune di queste categorie in ogni paese. Da qui, abbiamo racchiuso ogni paese in una regione più
ampia e abbiamo concentrato i nostri sforzi nell’apprendere le tendenze di data center che si verificano a livello regionale. Queste regioni
sono Stati Uniti, EMEA e Asia/Pacifico/Giappone (APJ). Ove opportuno, per ogni paese in ogni regione, avevamo la versione in inglese del
sondaggio tradotta nelle lingue locali per aumentare il potenziale di ottenimento di buoni dati.
Il sondaggio includeva diversi controlli di qualità dei dati previsti per garantire che gli intervistati soddisfacessero criteri definiti e fossero
sufficientemente rilevanti per la materia in questione. Dopo l’iniziale raccolta dei dati, che ha portato 2.801 risposte che hanno superato
filtri di base, ne abbiamo eliminate ulteriori 657 a causa di risposte incoerenti, lasciando un totale di 2.144 risposte globali, che sono un
set di dati sufficiente che può fornire una conoscenza importante di temi ampi nel settore.
34%
alcuni degli elementi di dati soggiacenti per tutta una serie di motivi: forse una domanda
non è stata tradotta bene in una lingua specifica, forse un intervistato ha interpretato
Decision-maker IT
una domanda in modo diverso rispetto a un altro intervistato o forse qualcuno ha fatto il
sondaggio di fretta senza prestare particolare attenzione a ogni domanda. Questi sono
alcuni dei fattori che possono avere un impatto sui risultati soggiacenti. Tuttavia, abbiamo
35% fiducia sul fatto che la dimensione del nostro set di dati riduce molte di queste questioni.
Professionisti delle Inoltre, ove è stato chiaro dai risultati che un certo segmento del pool di intervistati non
infrastrutture
aveva compreso una domanda, abbiamo limitato manualmente il set di intervistati per
una domanda particolare per includere soltanto gli intervistati per i quali siamo sicuri che
avessero la conoscenza e l’esperienza di fornire informazioni accurate. Dov’è avvenuto
30% ciò lo abbiamo annotato.
Sviluppatori e supporto
alle applicazioni È importante tenere a mente che questo sondaggio è stato effettuato in un dato momento
e pertanto riflette le visioni, le opinioni e la conoscenza di un totale di 2.144 persone nel
mondo in tale momento. Tenendo a mente ciò, saremo esitanti nell’effettuare giudizi
radicali per il mercato sulla base di ciò che ammonta a un punto dati unico. Ciò detto,
faremo affermazioni certe sulla base dei risultati di questo sondaggio. Queste affermazioni
Figura 63
potrebbero non essere in linea con le opinioni o l’esperienza di ogni lettore.
Zona dell’intervistato
(N=2144) Inoltra, si prega di notare che le definizioni fanno la differenza. Alcune persone non
considerano strumenti come Office 365 come “cloud,” o potrebbero non considerare
37% servizi come Dropbox o OneDrive quando sentono il termine “cloud,” poiché associano
Stati Uniti il termine con Amazon, Azure o simili. Ciò può creare alcune variazioni in quelli che
potrebbero essere considerati i risultati previsti. Ove necessario, abbiamo cercato di
lavorare sulla questione.
38% Infine, le risposte che abbiamo raccolto portano tutte la prospettiva dei singoli intervistati,
EMEA ognuno con la propria conoscenza e le proprie opinioni. La conoscenza e le opinioni delle
persone possono cambiare nel tempo e non ci aspetteremo qualcosa di diverso dalle
persone che hanno completato il sondaggio che ha generato questo rapporto.
24%
APJ
6% Edilizia/Progettazione
Istruzione (College/Università)
Istruzione (College/Università)
Finanza / Servizi finanziari
3%
3%
Finanza / Servizi
(banche, finanziari
investimenti, assicurazioni)
(banche, investimenti, assicurazioni)
4% 4%
Governo
Governo (stato/provincia/contea/
(stato/provincia/contea/
comune/altri
comune/altri enti locali)
enti locali)
7%
7% Sanità
4% 4% Sanità
Informatica
Informatica
4% 3% Produzione
4% 3% Produzione
Media (radio/tv, spettacoli, editoria, siti
5% 5% web,
Vendita siti di social network,
al dettaglio/all'ingrossoecc.)
Prodotti
Prodotti di consumo
di consumo confezionati
confezionati
Organizzazioni
Petrolio e gas non lucrative
Settore immobiliare
Petrolio e gas
1,9% 1,9% Servizi pubblici
Settore immobiliare
1,9% 1,9% VAR/distributore/rivenditore/MSP
Servizi pubblici
VAR/distributore/rivenditore/MSP
1,1% 1,9%
1,1% 1,9%
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