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IL BAROCCO

Il Seicento si apre con il genio tragico di Shakespeare, con il romanzo di Cervantes e con il madrigale di
Monteverdi, e nel suo svolgimento vede l’affermarsi di aspetti culturali imponenti e contrastanti, quali il
trionfo del Cattolicesimo controriformistico e i primi decisivi passi della scienza sperimentale.
All’interno di questo insieme di diversi movimenti si inserisce il periodo e lo stile del Barocco.
Vengono influenzate da questa nuova corrente tutte le arti, dalla letteratura alla pittura, dalla scultura alla
musica.
Il nuovo stile barocco diventa rapidamente strumento di propaganda religiosa e politica in tutta Europa. Il
termine barocco coinvolge non solo musica, letteratura e architettura ,anche politica e sensibilità sociale e
religiosa nel ‘600.
Il termine Barocco nacque soltanto in epoca successiva, ad indicare la bizzarria delle sue caratteristiche. I
ragionamenti contorti e fumosi, le irregolarità, l’artificiosità, venivano nelle epoche successive concepite
come caratteristiche di cattivo gusto, troppo ampollose e ricercate. Il termine risulta dunque essere
originato da una pura convenzione, oggi viene però utilizzato non in chiave negativa ma per definire la fase
culturale che seguirà il rinascimento.

Culturalmente il ‘600 fu un periodo di particolare smarrimento dei punti di riferimento fin da prima
posseduti dall’essere umano. Basti pensare alle scoperte astronomiche di Copernico, Galileo e Keplero che
ponevano il Sole al centro dell’universo, non più l’uomo. Anche in campo filosofico vengono sviluppate
innovative teorie che portano l’uomo ad un progressivo senso di precarietà e incertezza. Il mondo è quindi
dominato dall’angoscia e l’impotenza rispetto ai nuovi fenomeni naturali come la finitezza dell’esistenza
umana. Da qui la continua ricerca di riempire il vuoto: “horror vacui” lasciato dalla carenza di certezze.
Lusso, decorazioni, abbellimenti, tutto viene impreziosito all’estremo.

L’arte barocca mira a raggiungere un ampio consenso nel suo pubblico con la forza della meraviglia, della
persuasione e della commozione. Tra le principali caratteristiche del linguaggio barocco possono essere
inserite esuberanza, illusionismo, dinamismo formale, maestosità e scenografia. Tutto deve sottolineare la
potenza divina e la missione ultraterrena dell’uomo, si tenta così di esorcizzare la paura della morte.

In ambito musicale, nel tardo barocco riforma e controriforma influirono largamente sullo sviluppo di
diversi generi sia sacri che profani. Sino ad allora le forme musicali potevano considerarsi analoghe in tutta
Europa, si pensi al madrigale. Successivamente allo scisma ci furono differenziazioni anche nei generi. In
Germania e paesi luterani nacquero Corali e Cantate che coinvolgevano l’assemblea in una sola voce con la
stessa melodia. Veniva così sottolineata l’unità e l’uguaglianza di tutti gli uomini rispetto a dio. Nei paesi
cattolici invece venne sottolineata la mediazione del clero tra gli uomini comuni e dio, vennero quindi
ridotti gli accompagnamenti musicali nella loro complessità e semplificati e chiarificati i testi cantati. Venne
mantenuta la polifonia pur tentando di farla ritornare alla purezza delle sue origini.

Massimo promotore del nuovo linguaggio chiarificato della Chiesa fu Giovanni da Palestrina. A lui si deve un
esemplare intreccio delle voci grazie agli artifici del contrappunto. Le parole vengono scandite con la musica
per una ottimale comprensione testuale. Ecco che si contrappone al genere del Corale luterano.
Le forme principali del barocco variano a seconda dell’oratorio al quale riferiscono. In generale prende
piede la forma del concerto in varie modalità.
Concerto grosso

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