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7) Misure Preventive
7) Misure Preventive
7) Misure Preventive
L’operatore al video terminale deve approfittare di qualsiasi occasione per muoversi o per cambiare
la posizione seduta.
Il D.Lgs. n. 626/94 e successive modificazioni prevede all’art. n. 54, per i lavoratori addetti al
videoterminale, pause di 15 minuti ogni 2 ore di lavoro.
Non sono da considerare come pause le attese relative ai tempi di elaborazione del software in
quanto esse non consentono nessun riposo, anzi possono anche causare ulteriore stress
(affaticamento mentale).
Fare la pausa durante il lavoro al video terminale significa interrompere il lavoro, alzarsi e
muoversi. Sarebbe opportuno dedicare una parte della pausa ad esercizi di rilassamento e stretching
o per eseguire un breve training degli occhi. In ogni caso, occorre distogliere lo sguardo dallo
schermo e lasciarlo vagare altrove, cercando di guardare oggetti lontani, chiudere ed aprire più volte
le palpebre per stimolare la secrezione lacrimale.
Le indicazioni comportamentali di seguito illustrate, se correttamente recepite e utilizzate nella
pratica quotidiana dagli addetti, consentono di prevenire l’insorgenza di eventuali disturbi connessi
ad un uso scorretto dei videoterminali.
Gli interventi preventivi di informazione ed ancor più di formazione, per avere un buon esito,
devono dare luogo ad una modifica dei comportamenti e delle consuetudini individuali.
I disturbi muscolo-scheletrici, per quanto riguarda l’utilizzo del videoterminale, derivano dalla
postura assunta. In generale è bene sottolineare che non esiste una postura corretta da adottare e da
mantenere nel lavoro al VDT.
Nella formulazione delle indicazioni comportamentali la migliore soluzione possibile è di cambiare
quanto più spesso possibile la posizione del corpo e dei suoi segmenti nello spazio di lavoro,
compatibilmente con il lavoro da svolgere.
Per prevenire la sindrome del tunnel carpale si devono trovare dei modi per evitare posizioni del
polso inadeguate, movimenti ripetitivi delle mani e uso corretto degli utensili manuali (mouse e
simili).
A questo scopo è utile seguire due metodiche: si possono progettare gli utensili in modo da
permettere una posizione più naturale del polso o si consiglia di aumentare le pause durante il
lavoro e far avvicendare i lavoratori in diversi compiti.
L’incidenza della patalogia da tunnel carpale può essere attenuata attraverso corsi di formazione,
che aumentano la consapevolezza dei sintomi e dei metodi di prevenzione.
Per il trattamento di questa specifica sindrome, si possono utilizzare i farmaci antinfiammatori e
può risultare utile immobilizzare la mano. Nei casi più gravi può essere necessario un intervento
chirurgico che diminuisca la pressione sul nervo mediano.
Per la prevenzione di tali disturbi nel lavoro al VDT è sufficiente attenersi ad alcune indicazioni di
seguito illustrate.
Assumere la postura corretta di fronte al video,
con i piedi ben appoggiati al pavimento o sul
poggiapiedi e la schiena poggiata allo schienale
della sedia nel tratto lombare, regolando allo
scopo l’altezza della sedia e l’inclinazione dello
schienale.
Infine in base a quanto previsto dall’ art. 55 del DLgs. n. 626/94 e successive modificazioni, prima
di essere addetto al videoterminale, il lavoratore deve essere sottoposto a visita medica da parte del
medico competente e se necessario, da parte di un medico oculista per accertare la sua idoneità a
tale attività.
Le successive visite di controllo sono obbligatorie, con periodicità biennale, per i lavoratori che
sono risultati idonei con prescrizioni e per i lavoratori che abbiano compiuto il 50° anno di età, e
quinquennale in tutti gli altri casi; tuttavia in qualsiasi momento ogni lavoratore può richiedere di
essere sottoposto a visita di controllo; qualora accusi disturbi alla vista che potrebbero essere
collegati all’ uso del video terminale.
Premesso quanto detto nel paragrafo dei disturbi da affaticamento mentale, al fine di evitarlo, gli
addetti devono:
seguire le indicazioni e la formazione ricevuti per l’uso dei programmi e delle procedure
informatiche;
disporre di tempo sufficiente per acquisire le necessarie competenze ed abilità;
rispettare la corretta distribuzione delle interruzioni;
utilizzare il software per il quale si è ricevuta l’informazione necessaria ovvero facile da
usare;
in caso di anomalie del software e/o delle attrezzature rivolgersi al/i referente/i per la
soluzione del problema.