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Tipologia dei pali di fondazione

In relazione alla tecnologia esecutiva:

Pali a grande Pali a piccolo


Pali a sostituzione
spostamento spostamento

Pali battuti Pali ‘avvitati’: Pali trivellati


- prefabbricati - a vite - prefabbricati
- gettati in opera - ad elica continua - gettati in opera

Pali di piccolo diametro (micropali): d £ 250 mm


In relazione al diametro d: Pali di medio diametro: 300 £ d £ 600 mm
Pali di grande diametro: d ³ 800 mm
Carico limite verticale di collasso di fondazioni profonde

Ipotesi fondamentali per il calcolo della componente assiale Qlim (verticale e centrata)

1) palo cilindrico, rigido e senza peso


2) terreno pesante e rigido-plastico alla Mohr-Coulomb
3) esistenza di due meccanismi i collasso indipendenti:
resistenza alla punta P (come per fondazioni superficiali)
resistenza laterale S (scorrimento palo-terreno)
4) mobilitazione contemporanea di resistenza alla punta e laterale

t p
1 3 s

L
g
d 2
t
t = c + s tanj
4
s S Q =P+S
P

w w
Formula statica del carico di collasso: resistenza alla punta

L L

ò ò
2
pd
Formula statica: Q = P + S = p A p + s × dA s =
4
p + p sd × dz
0 0
p, Ap = resistenza unitaria e area della punta
s, As = resistenza unitaria e area laterale; pali a sezione variabile à d = d(z)

Resistenza unitaria alla punta: p = Nqq + Ncc


Nq e N g confrontabili
d/2 << L
si trascura Ng
gd
2
(
<< N q q @ N q gL )
Come per le fondazioni superficiali, N q = f (j)
Nq e Nc sono funzioni dell’angolo d’attrito j N c = ( N q - 1) cot j
p
Esperienze ed analisi di Kerisel (1961) e Vesic (1967):

• oltre una certa profondità critica zc,


la resistenza alla punta p non cresce più con z

• p e zc aumentano con l’angolo d’attrito j


j
P zc

zc

z
Il coefficiente di resistenza alla punta Nq

I risultati di vari Autori


danno Nq variabili
anche per un ordine di grandezza !
Meccanismo di resistenza alla punta secondo Berezantzev

‘Effetto silo’ secondo Berezantzev et al. (1961)

La tensione verticale s¢vL sul piano a profondità della punta (z=L)


è minore di quella litostatica ideale s¢v0
per la presenza di tensioni tangenziali agenti in direzione verticale
sul cilindro di terreno di sovraccarico del volume di collasso.
s¢ æ Lö
Nei fatti si ha a T = vL = f ç j, ÷ < 1
s¢v0 è dø
1000
Ng æ Ng ö
p = N g gD + N q s¢vL = s¢v0 + N q a T s¢v0 = çç + N q a T ÷÷s¢v0 = N'q s¢v0
LD èL D ø
L/d=25
L/d=20
L/d=15
La resistenza p si calcola assumendo: L/d=10
L/d=5
• la tensione litostatica ideale s¢v0 100

• il coefficiente N q = f æç j, ö÷ @ aebj °
L
è dø

Nq
L a b 0.25
d
0.2 10
5 0.1656 0.1731
0.15 a
10 0.1084 0.1807
a,b

b
0.1
15 0.0793 0.1874
20 0.0603 0.1936 0.05

25 0.0422 0.2016 0 1
0 5 10 15 20 25 30 24 26 28 30 32 34 36 38 40
L/d f(°)
Determinazione di p in relazione alle caratteristiche del terreno

La formula statica di resistenza alla punta

q lim = N q × q + N c × c

è relativa ad un generico mezzo monofase pesante alla Mohr – Coulomb caratterizzato da:

Peso dell’udv g Coesione c Angolo d’attrito j

Condizioni di riferimento usuali per le verifiche sotto falda:

condizioni peso dell’udv coesione angolo d’attrito


terreno tensioni
drenaggio g c j
a grana grossa libero (t>0) efficaci g’ c’ = 0 j’
a grana fina impedito (t=0) totali gsat cu ju = 0

In particolare:

terreni a grana grossa in condizioni drenate


(ma anche a t=¥ per terreni a grana fina) p = Nqs¢v + Ncc¢

terreno a grana fina, condizioni non drenate


ju = 0 Þ Nq = 1, Nc = 8 ÷12 (in genere 9) p = sv + Nccu
Scelta del parametro di resistenza alla punta

Effetto dell’installazione del palo

Posto f¢ = angolo attrito del deposito indisturbato (prima dell’installazione),


Kishida (1967) suggerisce di assumere per il calcolo:
f¢ + 40°
pali infissi: j' = à terreno addensato (f¢<40°) /dilatato (f¢>40°) dall’installazione
2
pali trivellati: j' = f¢ - 3° à terreno rimaneggiato dall’installazione

Interpretazione di prove penetrometriche

Prove CPT: per pali infissi in terreni incoerenti, si puo’ porre p = qc


q c = resistenza alla punta in prove CPT, mediata tra le profondità L-4d e L+d)

Prove SPT: si puo’ porre p = KN SPT (con p in MPa e K che assume i valori tabellati)
Determinazione della resistenza laterale s

Resistenza laterale s mobilitata allo scorrimento all’interfaccia palo-terreno


s(z) = a + µs h (z) s
sh
(a = adesione, µ = coefficiente d’attrito palo-terreno)

Terreni a grana grossa (condizioni drenate) a=0 s = µks¢v


(ma anche a t=¥ per terreni a grana fina) s¢h = ks¢v

= tan j¢ (palo gettato in opera)


µ £ tan j¢
< tan j¢ (palo prefabbricato)

³1 (palo infisso)
k = f (tecnologia)
£ 1 (palo trivellato)
NB: per pali trivellati si può porre anche k = ka ÷ k0

1.2

Terreno a grana fina (condizioni non drenate) a 1 infisso

0.8 trivellato

µ=0 s = ac u 0.6

0.4
0.2

0
0 50 100

cu (kPa)
Resistenza laterale s da prove in sito

Prove CPT

Per pali infissi in terreni incoerenti, si puo’ porre:

Stato di
s = fs (meno affidabile) addensamento
Dr qc (MPa) a

Molto sciolto 0.0 ÷ 0.2 <2 0.020


s = aq c (con a tabellato) Sciolto 0.2 ÷ 0.4 2÷5 0.015
Medio 0.4 ÷ 0.6 5 ÷ 15 0.012
Denso 0.6 ÷ 0.8 15 ÷ 25 0.009
Molto denso 0.8 ÷ 1.0 > 25 0.007

Prove SPT

Si puo’ porre s = a + bN SPT (s in kPa)

a, b assumono i valori tabellati


Prove di carico

Con zavorra

Prima della prova,


il sovraccarico della zavorra
viene trasmesso al terreno,
modificando lo stato tensionale iniziale
intorno al palo.
Effetto di gruppo

Il carico limite di un gruppo di pali differisce, in generale, per un fattore di efficienza E


dal prodotto del carico limite Qlim del palo singolo per il numero N di pali del gruppo.

Q lim, N = E × NQ lim
E
Terreni incoerenti
battuti
Sia per pali battuti che trivellati
si verifica in genere E ³1 trivellati
ma si assume cautelativamente E=1 1
i= interasse
i/d d= diametro
5-6

Terreni a grana fine Caso m=n


1
L’efficienza è sempre minore di 1
(tipicamente pari a E = 0.6÷0.7)
0.8
Per una palificata di m x n pali,
si può calcolare con la
efficienza, E

0.6
formula empirica di Converse-Labarre:
0.4
arctan( d / i) (m - 1)n + (n - 1)m
E = 1- i/d=6
i/d=5
p/2 mn 0.2
i/d=4
i/d=3
0
0 5 10 15 20
numero pali per fila, n
Metodo della fondazione monolitica equivalente

In alternativa, si assimila la palificata equivalente ad un blocco rigido


soggetto ad un meccanismo di collasso per rottura generale
(come una fondazione superficiale) in condizioni non drenate:
D
Qlim, N = BL( N cc u + gD) + 2D(B + L)c u
10.0

8.0

L coefficiente Nc
6.0

L=B
4.0
L/B=2
B
L/B=5
2.0 L/B=10
Schema di fondazione
monolitica equivalente L/B>10
(Terzaghi e Peck, 1948) 0.0
0 1 2 3 4 5
profondità relativa, D/B

In definitiva, per terreni a grana fine si può assumere per il carico limite del gruppo
il valore più basso tra quelli calcolati con i due metodi.

Tipicamente il metodo di Terzaghi e Peck è più cautelativo per i/d<3


mentre la formula di Converse Labarre è più cautelativa per i/d>3.
Cedimento del palo singolo e del gruppo

Palo singolo Q è il carico assiale sul palo


w1 è la deformabilità assiale del palo

Iw è un coefficiente d’influenza adimensionale, funzione di:


• Snellezza del palo, L/d,
• Coefficiente di Poisson del terreno, ν
• Rigidezza relativa palo-terreno, K = Ep E
• Modello di sottosuolo

Gruppo di pali

n è il numero di pali del gruppo


s è l’interasse tra i pali
L è la lunghezza dei pali

Randolph e
Clancy (1993)

Poulos e Davis (1968)


Il calcolo delle resistenze di progetto nelle NTC (6.2.3.1.2)

La resistenza di progetto Rd si può determinare:


1. con metodi razionali, dividendo i parametri caratteristici per gM
e (eventualmente) la resistenza così calcolata per gR
2. in modo analitico, ma facendo riferimento a correlazioni con prove in sito
e dividendo la resistenza così calcolata per gR
3. in base a misure dirette su prototipi (p.es. prove di carico)
e dividendo la resistenza così determinata per gR

La resistenza caratteristica Re determinata per via empirica


(cioè tramite correlazioni con prove in sito o misure dirette)
va preventivamente ridotta in base a ‘coefficienti di indagine’ x
decrescenti con il numero n di determinazioni eseguite

ìï ( Re ) med ( Re ) min üï
Rk = Min í ; ý
ïî xi (n) x j (n) ïþ

I valori x(n) sono fissati in base alla procedura empirica


ed al tipo di opera (p.es. pali, ancoraggi)
Le NTC premiano i maggiori oneri da sopportare
per l’esecuzione di un programma di indagini più approfondito
I coefficienti di indagine per i pali di fondazione

Nell’ambito dello stesso sistema di fondazione,


il numero di verticali d’indagine da considerare per la scelta dei coefficienti x
deve corrispondere al numero di verticali lungo le quali la singola indagine
(sondaggio con prelievo di campioni indisturbati, prove penetrometriche, etc.)
sia stata spinta ad una profondità superiore alla lunghezza dei pali,
in grado di consentire una completa identificazione del modello geotecnico di sottosuolo.

Carico limite verticale calcolato attraverso un metodo analitico


(p.es. formule statiche o correlazioni con la resistenza penetrometrica):
Numero di verticali indagate 1 2 3 4 5 7 ³ 10
x3 1.70 1.65 1.60 1.55 1.50 1.45 1.40
x4 1.70 1.55 1.48 1.42 1.34 1.28 1.21

Carico limite verticale valutato attraverso prove di carico:


Numero di prove di carico statiche 1 2 3 4 ≥5
x1 1.40 1.30 1.20 1.10 1.00
x2 1.40 1.20 1.05 1.00 1.00

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