Sei sulla pagina 1di 99

Università degli Studi di Genova Facoltà di Architettura

Interazioni. Quaderni di architettura.


Collana diretta da
Guido Campodonico

.JoshuaLibri
Patrizia Burlando
Mauro Moriconi
con un saggio di Guido Campodonico

S come Siza

Escola Superior de Educaçào de Setubal


1986-1994
Alvaro Siza y Vieira
Progetto editoriale e grafico a Referenze fotografiche e fonti Si ringraziano:
cura di: disegni: Alvaro Siza per la disponibilità ed il
Patrizia Burlando e Mauro Moriconi. Le foto a pp. 12-13 e pp. 68-75 cospicuo materiale fornito.
Ove non specificato i testi sono a sono state utilizzate immagini tratte Lo Studio Alvaro Siza Arquitecto, in
cura di Mauro Moriconi. da: particolare Teresa Godinho.
Brigitte Fleck, A/varo Siza, Basel, Un particolare ringraziamento a
Impianti fotolito: Birkhauser, 1992; Joào Pedro Xavier per l'assistenza
Aditec s.r.l., Genova. A/varo Siza, Works and Projects fornitaci.
1954-1992, Barcellona, Gustavo La direzione dell'ESE per la gentile
Stampa: Gilli,1993; disponibilità, in particolare il prof.
TipoLitografia Zunino, Genova. AA. W., A/varo Siza. Opere e pro- Raul Caravalho.
getti, Milano, Electa, 1995.
mese Il prof. Bruno Gabrielli.
dicembre 1999 Lo schizzo a pago 77 proviene da Jolanda Morando e Anna Cardillo,
Siza. Scritti di Architettura (a cura di segreteria del I'Istituto di
Il volume è pubblicato con il contri- Antonio Angelillo), Milano, Skira, Progettazione Architettonica (prima
buto della Facoltà dell'Università 1998. del 1998) e del DIPARC della Facoltà
degli Studi di Genova. Le foto a pp. 11-13-25-65 sono di Architettura di Genova.
ad opera di Mario Manfroni.
La foto a pago 41 è ad opera di Maurizio Cazzulo e Simona
Raffaele Leone. Gabrielli, Raffaele Leone, Mario
Tutte le altre foto sono ad opera Manfroni, Marcello Vagge.
degli autori.
Tutti i disegni non citati provengono
direttamente dallo studio Alvaro
Siza.
© 1999 JoshuaLibri
via Fascie 25, Sestri Levante, GE
ISBN 8886572107
Tutti I diritti sono riservati
E vietata qualsiasi riproduzione parziale o totale.

4
5 come Siza
Patrizia Burlando I Mauro Moriconi

6 una collana di quaderni su singole architetture

7 setùbal nel repertorio poetico di Siza


guido campodonico.

11 ESE in sintesi
dati generali - materiali
-I layouts - guida

25 ESE in dettaglio
corte - loggia
piazza - esterni
ortus conclusus - casa del custode
gallerie - scala nord - scala sud - atrium
palestra - biblioteca - auditorium
cafeteria - dettagli infissi

65 riflessioni

66 paesaggi latini
patrizia burlando

74 la rete di setùbal
mauro moriconi

84 intervista a siza
a cura di patrizia burlando e mauro moriconi

92 alvaro siza: le opere Q)


94 ESE: bibliografia U
.-
""tJ
C

5
una collana di quaderni maturata negli ultimi dieci anni: ci documentario dell'opera e cio che è
su singole architetture. siamo spostati dall'attesa del futuro riflessione degli autori del quader-
indefinito in un presente che è quel no.
I modi consueti di presentare edito- futuro. Una prima parte del quaderno riuni-
rialmente un'opera di architettura, Anche per lo strumento libro si sce le informazioni che restituiscono
così ci sembra, spesso non soddisfa- richiede sempre più esplicitamente un quadro di insieme dell'edificio
no le esigenze né di una veloce né una veste che ne permetta una fun- con i dati tecnici e le notizie di base.
di una approfondita fruizione: trop- zione interattiva. Una seconda parte documenta l'edi-
pa scrittura per un'informazione di L'esperienza compiuta in questo ficio attraverso immagini e disegni
necessità rapida, poca documenta- ambito dimostra che l'interazione è correlati, nell'intento di far emerge-
zione per una conoscenza esaurien- favorita da una serie di accorgimen- re aspetti in genere non rileva bili
te. ti: indizi, anticipazioni, pause o nell'editoria specializzata, che mette
Per rispondere a queste aspettative sospensioni, richiami o motivi iterati, in atto un ulteriore livello di rappre-
di lettura, abbiamo iniziato a realiz- frammenti di fonti dirette ed indiret- sentazione interpretativa, mirando
zare una collana di quaderni, ciascu- te, uso della scomposizione per la più che altro alla perfezione della
no dei quali è dedicato ad un'opera ricomposizione. Non a discapito resa della pagina.
singola di architettura. della attendibilità del lavoro. Una terza parte indaga, attraverso
Predisporre una rete di connessioni Ma l'auspicio è anche che si verifichi le riflessioni degli autori del quader-
perché il lettore possa incontrare i una probabilità antica: che lo stru- no, alcuni aspetti dell'opera, con
materiali disponibili in modi più con- mento libro abbia la capacità di particolare riferimento alla logica
facenti: questo vorrebbe essere l'o- diventare oggetto in sé della composizione.
biettivo della collana. Conseguente, owero di risultare un fatto con una Qualora siano disponibili materiali di
il taglio di ciascuna monografia. sua fisionomia ed autonomia. un certo interesse, viene aggiunta
In ogni caso si intende rispondere a Prodotto utile a chi progetta, il qua- una parte antologica che raduna i
due requisiti fondamentali: derno vorrebbe essere cosa viva per principali atti, testi, scritti critici rin-
- documentare analiticamente il pro- chi ricerca awertendo la fuggevo- traccia bili sino al momento della
getto e l'opera realizzata; lezza dell'esperienza. Esso vorrebbe pubblicazione del quaderno.
- esplorare con gli strumenti propri costituire un luogo empatico per il Segue, infine, quando è possibile,
dell'architetto l'iter progettuale lettore giovane, che asseconda ope- una intervista all'autore dell'opera.
compiuto dall'autore per giungere razioni simili al collage e all'assem- Ciascuna delle parti pur nella sua
alla ragione funzionale e formale blaggio, sulla base di sue sensazioni autonomia ci appare necessaria ai
che governa l'opera. antecedenti e oltrepassanti la sintas- fini di un utilizzo multiplo ed aperto.
La contaminazione di scrittura e di si e gli etimi. E' il lettore che crede
immagini che caratterizza la collana nell'ordine del caos. Il compito di mettere in relazione
diventa il criterio di una diversa arti- Una strategia operativa preordina ricercatori autori opere strumenti è
colazione per le forme di nuovo tuttavia la realizzazione dei quader- esso stesso di natura progettuale e
approfondimento. ni della collana. ci coinvolge in modo specifico di
Nella sua organizzazione interna, volta in volta.
Una trasformazione complessiva del ciascun quaderno rispetta una netta'
nostro rapporto con il tempo è distinzione tra ciò che è materiale Guido Campodonico

6
L'architettura è lo strumento posto alla dialettica della" differen- mente le posizioni contenutistico-
che consente all'uomo di sentire
za", dal momento che intuizione ed ideologiche con quelle formali e sti-
la presenza della natura.
esistenza hanno via via conquistato listiche?
Tadao Ando '
priorità su razionalità ed idea.
Locale e globale oggi coesistono e Alvaro Siza non ignora aggiorna-
In quest'epoca di Inquietudine-. agiscono o interagiscono a livello menti di tale portata,
pochi architetti si fanno portatori di reale e virtuale; classico e moderno
un messaggio di speranza. A me possono coincidere. Su questa linea, Egli non antepone alla ricerca pro-
sembra che l'umanesimo di Alvaro
poetiche nuove o rinnovate, quali, gettuale la riflessione verbale, in
Siza non si risolva nell'alto livello di
raffinatezza costruttiva, ma che' pro-
tra le altre, il minimalismo e lo stes- quanto questo ambito direttamente ro
so decostruzionismo, possono forni- non gli compete, anche se i giochi N
ponga senza enfasi una ricostruzio- re spunti per la definizione di un lin- del rovescio> e le complessità rela- li)
ne di valori.
guaggio che si è evoluto nella tradi- zionali del nostro tempo lo chiama-

Tutta l'opera di Siza rivela che il lin-


zione, classica o moderna. no, ora a dire di sè nelle numerose """O
Riscattandosi dall'anonimia o dal- interviste che si vanno stratificando
guaggio del Novecento
Movimento Moderno è stato assimi-
e del
l'aggressività del manifesto dentro sulla stampa specialistica, ora a dire O
un'esperienza personale di vita e di di altri architetti, di Gregotti con U
lato eri-generato. +-J
competenza, queste poetiche pos- Belém6 a Lisbona, di Souto de
Egli ripropone di volta in volta le sue Cl)
sono decidere la tonalità dei modi Moura, di Alcino Soutinho ..
esperienze progettuali con la com-
petenza di un maestro e con la
dell'intervento progettuale. Anche O
o,
attraverso le condizioni+ disciplinari Vi sono opere architettoniche di
naturalezza di una cultura che si
o filosofiche, si costituisce non uno grandi maestri del nostro tempo,
orienta eticamente. Non evita il rap-
porto con la tradizione, affronta
stile, ma un linguaggio attuale che che, pur essendo insostituibili nel O
quello con la realtà.
non perde di vista cose e fatti della loro percorso artistico, vengono ~
vita. Minimalismo come essenzialità,
distacco dalla stessa possibile perfe-
lasciate un po' in disparte, a causa O
Alvaro Siza vive da architetto oltre
zione, autocontrollo in cui vibra la
del grande riscontro ottenuto
un'altra opera, cronologicamente
da
t
Cl)
che da intellettuale del nostro
tempo le relazioni abitare/costruire,
tensione etica
Decostruzionismo
del soggetto.
come accennata
vicina, definita sin da subito mag-
giore,
o,
tradizione/trasgressione, locale/glo-
o insistita necessità di indagine sulle Questo è forse il destino di un edifi-
bale, classico/ moderno.
ragioni della forma e di conseguen-
~
cio particolare come la Escola
t il suo discorso architettonicc-' che za sui fondamenti della struttura. Superior de Educaçao (ESE) di
lo colloca all'incrocio di questi nodi Possiamo forse non riconoscere che Setùbal nei confronti della Facoltà di
Cl)
nella fitta rete delle connessioni lo strutturalismo con quanto gli è Architettura di Porto. C
odierne: in esso, sostanzialmente stato e gli è affine - costruttivismo e In tutt' altro contesto culturale e cri-
dichiara, operando, che le opposi- decostruttivismo - oltre ad avere le tico, simile è stata, rispetto alla
zioni e le antinomie non si presenta- ben note parentele etimologiche Staatsgalerie di Stoccarda, la vicen-
no più come tali. Nell'ambito del con l'architettura, ha nel nostro da del Wissenschaftszentrum di
reale, dove si situa l'architettura, la secolo modificato la critica tout Stirling e Wilford, oggetto di analisi
dialettica dei contrari ha lasciato il court concorrendo a relazionare util- del primo quaderno di questa colla-

7
na. non può voler dire se non essere costruito e la natura, quasi come a
Kenneth Frampton ha attribuito alla europei. Segesta o a Paestum, o in quei luo-
Facoltà di Architettura di Porto il Il lungo rapporto amoroso tra il ghi palladiani magicamente evoca-
significato di vero e proprio "mani- Portogallo e l'Europa viene espresso tori dell'antico.
testo"? nonché un valore emblema- in Siza con quasi impercettibili reci-
tico nella storia del Novecento. proci sguardi - è il suo minimalismo Un confronto tra le opere di Siza
D'altra parte, Fulvio Irace8 , pur non - ma insieme con un'istanza di negli anni della ideazione e della
ritenendo possano essere riferite a approfondimento totale dei caratte- costruzione dell'ESE è significativo,
Siza opere dichiarative o program- ri geo-antropologici9 dell'uno e oltre che utile, proprio perché in
matiche, riconosce alla Scuola di delle idee-istituzioni-consuetudini quel periodo si concentrano i pro-
SetUbal un ruolo non secondario, e dell'altra. getti dei luoghi dedicati alla cultura
la indica quale proposta sintetica di e alla formazione.
alto valore simbolico e di risolta Proprio in relazione alla dialettica t dunque uno stesso percorso di
complessità. della differenza e delle possibili ricerca quello che si sviluppa
A noi l'ESE sembra svelare un suo sovrapposizioni anche semantiche, dall'Asilo di Penafiel (1984-1988) al
volto inconfondibile ed esprimere la l'Escola Superi or de Educaçào di Padiglione Carlos Ramos (1985) alla
nobile istituzione formativa che ha Setùbal suscita in noi l'interesse di Scuola Superiore di Setùbal (1986-
radici profonde nella tradizione volerne svelare un possibile o proba- 1993), alla Facoltà di Architettura di
europea, a partire dalla Grecia. bile significato. Porto (1987-1995) e tocca anche la
Questo scritto, oltreché presentare il In quest'opera Siza si misura con Biblioteca di Aveiro (1988-1995) e il
quaderno, vuole mettere in eviden- una finalità edilizia e con un conte- Museo di.Santiaqo (1988-1995).
za, attraverso la lettura dell'opera, sto ambientale e paesistico forte- Queste architetture sono legate, e
alcuni aspetti della complessa perso- mente connotati. t una occasione da analogie formali, e dalla consa-
nalità di Siza e del suo repertorio favorevole per dimostrare che il pro- pevolezza dello spessore che la pro-
poetico. getto formativo, di cui l'edificio ESE blematica educativa, con le sue con-
Ben prima della scoperta awenuta è la concretizzazione spaziale e la sacrate istituzioni, ha raggiunto
in questi ultimi anni del Portogallo e strutturazione tematica, comprende nella cultura occidentale.
di Lisbona, conseguente al successo anche l'educazione al valore qualita- Con· tale consapevolezza, Siza si
letterario di libri e di films d'autore tivo del paesaggio. rivela cittadino europeo dalle
nonché alla strategia vincente delle profonde radici, nonché architetto
esposizioni internazionali e delle A prima vista, l'occhio tecnico foca- portoghese della liberale e progres-
celebrazioni storiche su suolo iberi- lizza la sezione quale elemento sista Scuola di Porto 11.
co, successo al quale anche l'archi- genetico che contraddistingue que- La matrice tipologica degli edifici di
tetto Siza ha collaborato, il sto complesso architettonico, men- cui sopra esprime, sia pur in modi
Portogallo custodiva segretamente i tre l'occhio sognante si sofferma sul diversi, la comunità docenti/discenti,
caratteri di una terra e di una gente patio porticato memorizzandolo condizione necessaria alla istituzio-
geograficamente europee ma rivolte come l'immagine di un tempio con ne scuola, attraverso l'adozione del-
all'Oceano e inclini alla separatezza. le sue cospicue rovine: nell'anda- l'impianto a corte, nella forma ora
Ma custodire con spirito critico la mento regolare delle "colonne" 1o, chiusa ora aperta, ora reale ora vir-
propria tradizione distesa nei secoli in quel rapporto primario fra il tuale.

~ -- ----------
esercitato una influenza decisiva
nella determinazione del progetto,
che si differenzia dagli altri, è più
degli altri sensibile ad una atmosfe-
ra densa di luce ed è riconducibile
ad una concezione classica dell'ar-
chitettura.
Lo confermano, al di là della prima
impressione, alcuni riscontri oggetti-
vi, quali la chiara impostazione pia-
nimetrica, la scansione e la misura
degli elementi architettonici, la
distensione del modulo quadrato,
l'adesione alla stabilità del paesag- Note dal 1961.
10 Siza, nel descrivere sinteticamente Setùbal,
gio, a quei resti incantati di paesag-
1 Tadao Ando, Sul progetto di architettura, in fa riferimento "all'idea di un portico cosciente-
gio agreste che ancora soprawivono «Domus» n. 738, maggio 1992, pago20. mente nata in un viaggio" e, più oltre, dice:
nella periferia di Setubal. 2 Sull'inquietudine disastrosa ovvero sul "l'accesso principale all'edificio e la connessio-
Natura e architettura si integrano e "desassosègo", sul Portogallo simbolo della ne con l'Istituto Politecnico awiene dallo spa-
"rovina del presente" in rapporto all'antica zio aperto del cortile principale e attraverso dei
l'architettura, che è stata ispirata dal portici." In Alvaro Siza, Scritti di architettura,
integrità, su Wim Wenders, Daniele Del
paesaggio, a sua volta conferisce ad Giudice, Antonio Tabucchi cfr. Vittorio Milano, Skira, 1997, pago 196.
esso un silenzio ed una stagione Gregotti, sopralluoghi, in «Casabella» n. 622, 11 Cfr. Fernando Tavora. Intorno alla Scuola di
aprile 1995, pago2. ' Porto, in «Casabella» n. 579, maggio 1991,
fuori del tempo.
3 "Tutta la qualità dell'impegno di Siza sta pago57.
nelle sue architetture, nei rapporti che queste 12 Per il significato di "scholé" e per il signifi-
hanno saputo inventare con il cielo e con la cato di scuola in tutto il presente saggio si
gente, con il mare e con la società civile". confronti Massimo Cacciari, Dell'inizio, libro Il,
Enrico Morteo, introduzione a " progetto Le forme del fare, Milano, Adelphi,1990, pp.
Guido Campodonico 429-433.
come esperienza, conversazione con Alvaro
Siza, in «Domus» n. 746, febbraio 1993, pago 13 "La pensilina ripiegata non è un corpo
16. addizionato, ma - come in un rudere - ciò che
4 Qui "condizioni", come sopra "differenza" di questo edificio resta". L'osservazione di
sono termini che fanno riferimento ai ben noti FrancescoVenezia sul Padiglione Carlos Ramos
concetti di Derrida. può essere applicata alla Facoltà di
5 Con evidente riferimento ad Antonio Architettura di Porto e, in certa qual misura,
Tabucchi, autore di Requiem, in lingua porto- anche alla Scuola di Setùbal.
ghese, Lisboa, 1991, e de Il gioco del rovescio, 14 Il manierismo, rifuggito in epoche critiche
Milano,1981 non da noi lontane è oggi riconosciuto e recu-
6 Alvaro Siza, Un altro italiano in Portogallo, perato alla positività, in quanto categoria e
in «Domus» n. 738, maggio 1992, pago25. pratica artistica fertilissima. In Siza esso fluisce
7 Kennet Frampton, Storia dell'architettura senza forzatu re ed esibizioni.
moderna, Bologna, Zanichelli, 1993, pago391. 15 Luca Gazzaniga, Alvaro Siza Vieira, Edificio
8 Fulvio Irace, Scuola superiore di educazione, della facoltà di architettura dell'Università di
in «Abitare» n. 338, marzo 1995, pago 152. Porto, in «Domus» n. 770, aprile 1995, pago
9 t ben nota l'attenzione dedicata da 8.
Fernando Tavora. maestro di Siza, al patrimo- 16 Cfr. Alvaro Siza, Scritti di architettura,
nio dell'architettura popolare portoghese, sin Milano, Skira, 1997, pago196.

10
12
Escola Superior de Educaçao

Istituto Politecnico de Setubal


Rua Vale de Chaves
Estefanilha
Setùbal - Portugal

Data: 1986-1994

Progettisti
Progetto architettonico:
Alvaro Siza Arquitecto, Lda.
Collaboratori: José Paulo dos Santos
(responsabile), Jorge Nuni Monteiro,
Joào Pedro Xavier
Tiago Faria, Helena Torgo, Pascle de
Weck, Anton Graf

Ingegneri:
GOP - Gabinete de Orqenizaçào de
Projectos, Lda.- Porto
Collaboratori: Joào Araujo Sobreira,
Joào Maria Sobreira, lnès Sobreira,
Sousa Guedes, Matos Campos,
Humberto Vieira

Paesaggio:
Coordinazione: Joào Gomes da
Silva, Joào Sousa Mateus, lnès
Norton de Matos
Collaboratori: Claudia Taborda, Ana re
~
Brandào. Sebastiào Carmo Pereira,
Verena Edye, Diogo Cortès Q)
Committente
C
Istituto Politecnico de Setùbal
Q)
01
Impresa
Antonio Pestana Cristiano

13
La Escola Superior de Educaçào fa mentazione e informazione, il cen- Alcuni dati quantitativi:
parte all'Istituto Politécnico di tro di educazione e delle risorse).
Setùbal (aperto dal 1985) che è L'auditorium, la sala da musica e la area lotto 9.000 mq c.a;
situato nella periferia di Setùbal, palestra si addossano al corpo a area coperta 7.300 mq c.a;
centro industriale che dista una nord-ovest della costruzione e sono area lorda piano terra
trentina di chilometri da Lisbona. accessibili dalla relativa galleria. 4.200 mq c.a ;
L'edificio ospita il Cursos de Tale complesso, schematicament-e area lorda piano terra
Formeçéo Inicial che prepara gli una "H", termina a sud-ovest con 2.200 mq c.a ;
insegnanti per le scuole d'infanzia e una larga piattaforma leggermente
quelli per il 1° ed il 2° Ciclo di inse- elevata rispetto al terreno agricolo studenti previsti n.980;
gnamento primario, oltre ad ospita- circostante. docenti previsti n.85.
re un Corso per la formazione di Altre aree del programma (il garage,
esperti in gestione pedagogica ed i servizi e le abitazioni studentesche)
educativa e altre attività, legate costituiscano padiglioni separati dal-
sempre alla pedagogia. l'edificio principale [edifici non ese-
guiti n.d. t.}.
Così l'autore lo descrive sintetica- 3. In linea generale si può dire che
mente: la strategia del progetto è stata
quella di un sistema modulare che
l. Le conoscenze rispetto a questo garantisca la massima semplicità,
tipo scuola indicano la necessità di economia e sistematicità del detta-
mantenere una certa approssima- glio, mentre è stata contempora-
zione, nella definizione del pro- neamente posta una speciale atten-
gramma, per permettere una gran- zione alla articolazione degli spazi e
de flessibilità nell'uso dello spazio. alla facilitazione di una efficiente
Da ciò è derivato un sistema distri- manutenzione.
butivo molto semplice e una struttu-
ra modulare tale da facilitare le Il progetto della Escola Superior de
eventuali alterazioni di alcuni spazi Educaçao è stato affidato a Siza nel
o la creazione di nuovi. 1986. Il cantiere è stato aperto nel
2. Due ali dell'edificio di due piani 1988 e l'edificio è stato inaugurato
definiscono il percorso di accesso alla fine del 1992. Tra il 1993 ed il
alla grande hall, che collega i due 1994 sono stati completati alcuni
percorsi, seguendo un asse perpen- edifici secondari.
dicolare. Questo ampio spazio tra- Il progetto è stato realizzato quasi
sversale costituisce il nucleo centrale integralmente. Oltre alle opere edili
dell'edificio dal quale si dipartano le è stata progettata la quasi totalità
gallerie e dal quale si accede alle del mobilio.
zone di maggiore superficie (la
mensa-cafeteria, il centro di docu-

14
o
o

~ \\ -

1\\
\I

\\ I,
Il
\,\
I
15
\\ \
intonaco
L'intonaco tinteggiato di bianco è il materiale dominante del
complesso, come ~pesso accade negli edifici di Siza.
L'intonaco bianco riveste i grandi volumi, le superfici curve, le
modanature essenziali, i sottili piani inclinati che si staccano fino
ad assumere un aspetto quasi bidimensionale. Esso astrae i volu-
mi dalla loro consistenza materica e restituisce la loro presenza
materiale attraverso le modulazioni della luce che variano duran-
te le ore del giorno.
Questo materiale, che ha il pregio di essere abbastanza econo-
mico e offre buone prestazioni, richiede maestranze che abbia-
no dimestichezza con le tecniche tradizionali dell'arte del
costruire.

altri materiali
Altri materiali minori sono degni di nota.
Le finestre dalle molte forme hanno infissi costruiti su disegno in
acciaio inox.
Il pavimento della zona della biblioteca è in linoleum non pig-
mentato, con una tonalità assai simile al sughero.
I tetti piani sono impermeabilizzati e rivestiti con uno strato dre-
nante in ghiaia.
Un forte contrasto cromatico si instaura tra il bianco mediterra-
neo dell'edificio e il verde intenso dell'erba, appositamente irri-
gata, e delle quercie da sughero.

16
pietra
Il secondo materiale dominante è una pietra portoghese, il vidraço de
Atafja (proveniente da una località del Ribatejo). Questa pietra è abba-
stanza morbida da essere lavorata con facilità ma è abbastanza rigida
da resistere bene all'usura e, quindi, ben si adatta alle necessità dell'ar-
chitettura.
Il vidraço de Atafja è utilizzato per la maggioranza dei pavimenti e per
il rivestimento interno ed esterno dei muri, sfruttando il gioco cromati-
co tra differenti tonalità di colore - la più scura quella del batti scopa,
leggermente più chiara quella del pavimento e ancora più chiara quel-
la dello zoccolo.
Lo zoccolo, che ha una altezza tale da proteggere i muri delle zone
passaggio, è realizzato con lastre di grande dimensione; il pavimento
utilizziate invece lastre standard poste a 45°; in alcune soluzioni di det-
taglio, come negli elementi curvi dei pilastri della corte, la pietra è
usata a massello tornito.
Una pietra calcarea, di tonalità chiarissima, è utilizzata invece nei tradi-
zionali cubos della pavimentazione dei percorsi esterni.

legno
Nel descrivere i materiali dell'edificio non si
può dimenticare il legno che, sebbene
quantitativamente limitato, è presente in
ogni parte dell'edificio.
Questo è usato quasi sempre con vernici
trasparenti che mettono in luce le venature
ed i colori naturali. Lo si trova nei i mobili
più prestigiosi (quegli degli uffici), per alcu-
ni rivestimenti - nelle porte e nelle nicchie
d'accesso alle aule, lo zoccolo dell'audito-
rium, il corridoio sopra la grande hall - nel
mobilio della biblioteca, nel parquet della
palestra.
Il legno dona all'edificio sensazioni tattili
"calde" che certamente forniscono un
piano di intimità all'esperienza quotidiana.

17
E
o

Spazi distributivi

o D Mensa - Cafeteria

. I .
'---4--..iH-,fI,.-- •...•-. ------ ----- -.-----.- ------ .-.--.._- ---.---_ ..__ _ o_o
-.-.------
I
.. t-
Biblioteca

.,
D
Autitorium

.'
Aule

D Laboratori

D .,
---" l --

D Uffici - Studi
.,

Palestra

::::~-t---t-
Servizi

11 i


Spazi tecnici CI

I
D
Spazi pavimentati I
all'aperto

t-- -
E
o

o
o
"

-- -- ~- ----t--
I
---
-n

I~

+-~
.J
--t-----
m
!s-
!s-
a;
+-J
O
!
c
m
. --
••••• _\I!IIlLICJo_
_Ift. __
Cl.
~=:0-
a~-
.- . :=::.:.
!h
.. ~o:::.::,-"

~-
~-
~~'

:~~-
--
~~
~~~_.
:~=,""II
:!l

- .-
1ft •.• _

-
"'_CII~

.•
:: .1CaNCIIO •.•.• 1
IIf __

.~
'\0._--
WK_

.".
*

-. 'l.-
-

l'
E
o

Spazi distributivi

o D Mensa - Cafeteria

Biblioteca

Autitorium

Aule

D Laboratori

D
D Uffici - Studi

Palestra

Servizi

Spazi tecnici

D
Spazi pavimentati
all'aperto
I

.- I
J _

-
J
..-- --
----I ---+-==t=~---J1==t:::=~==~1
.----;::-o
C"
-"I - --'i ., .
E
o

o
• I

rhmm ttn

o
E
~
o,
O
,- c:
i -I I~ i
!
I
i ro
-l-I--+-I_-H-----,-I~~f\~t_l- t-- ---
o,
_+-1' -.-.....-
- ~-
-- ---
==--
.~.;;;;:;=

I ~~
§~-:=-
I ~ ..J, -- --
-
I 19
f-- 1:::::._- ;;~=-

•... r~ !dl
I
~
~
~ ~~.1
~t;:
zz:
I
I l : L" • L· L· L"--
,
. . ..
,

.
I
-
r I
, < . .•
-L---- s ~I.:.....=_d·=._
••••••.••-~'____..I,~
--1-'-
_
scala sud loggia

atrio
n corte

palestra

scala nord

22
piazza

o
ortus conclusus
mensa

.~'.'jt/."
" f!:
1!"~~
~ (~"
'li .,
I l''
,J
,~

;'

casa custode

biblioteca

auditorum

23
l
26
modello di studio

27 corte
il

29 corte
,
~I 31 • ll3 l3J 31.6 126 12 •
Il' l! fI. ,. 111 •••

!i
Il
li
ii
--------- ---------
Il
'I
Il
Il
Il

o 30
-==

..
"I
I ~I

31.1 322 37S


••• ••• '" ••• .10 'IO ••• 'Il 'IO 'IO

ii
i:ii
Il I DK
I
'"

~---- ------ -------- --------1-------- --------i. --------- i---------


il
'---------

I
i

- ---- - --- f--


--~s:-- t-
i
---,
I

r
i I
I I
I
I I
I !

31 corte
I

I
l =n
I
I -I

-I:
r

Il
. \
W r-

j"
:
I
l
r
r

L~ \\ \

1'\ B'
---1 .- _.-. -

JC'

32
prospetto nord

[-- , -t---+-+--+- -+-i---'--+-

sezione longitudinale

E
o
"'=

33 loggia
-=
modello di studio
--.'.
.. ,. l

~
27 corte
prospetto frontale

piazza
35
36
r~ ...
,liiI
q~~,

esterno sud est


sezione dell'annesso

38
",'I!.
~

j~
,q

~~ -'" m

1'lO~'~ n
, - r~

r.;
c Ir
,
" ,
'~
. b~
o t--

I~: ""r--""~ . ~-~Ij


I\~
li
D

- le

--
, ,
~ ,-~ ~
t~
I
l~i
~
1~!lR

UU
-mr
IWLtr

j u.
C.ASAOOGllARQ.&,

1 'o'EST81.A.O
l SALA

''''''''''
, ••••• re
u ""
•• ..
s •....,
rsncc u.~
I 2DK6. CE

••

ortus conclusus

,
casa del custode
r
:.
il
:-
I
T
42
43 gallerie
. I
: I
I
I
l
I
l
I o

I
------1

===t-===t===,1 ...
t
~-----
I
.
I
I
scala nord
46
E

E _ o

sezione c-c ,,'


.- ~~::;:;zzz::;:::::::::::::::~~::::::::;;:;::~~cl;k:::;::~:k;::::::::::::;;:;:::::::;::;::;::;::;::;:~: '~:_
} ..-- - - - ---
,
,,
,,
,

-
,,
rrr,
,
,

c--i-------- ~~~~~~~:ci~~~~~~~~~~t:::~fi~fì1
--1r-:-·=--=-·:-_=--=--=---

sezione a-a -
L-:!
"rr::
,:
",:
u

---11
L-- ,:
!
"r:
"
r:
,:
""

",
t::"
",
".
,,

J
I:
pianta scala sud

47 scala sud
--===1}=---

schema geometrico oculus

48
o

sezione longitudinale

49 atrium
50
1 E
fu (j)
i
I ~ - ~
I
I l I
1 '"
1., ;
I

~.;,\\ ! I
i-
\ I I,
I

~~
---
'129"
'I I
~ I I
I
I
1\
I ~31O I I o

I
I
I
i I
~ I I
-~--- ---- -
i - I I
-_.

I I
!
I

I lI
sezione longitudinale
!
I I I i I

; I.
I
I
L
I -
~Il ò1
--'" I
! al I
I
I
- "'T -
I ~ I! I I

il--
I ::J
- ----="=r'-E
~"l-~;~-M
,:;:: •• Il,
,I
I I
,
I I
I
I
I ~= a il
'l::

-, -
tal
I
1. ._ l!l~~ I
I

• ...1 __ ;, I Il i
~=: I
-
I,
1
I J
J
I

l
I

,
I
~ Il I ...• I I

'" ~ J
X

--.,...~:
,I I I
,, i I

~ __1__ J

I,
11

:el~ I
1
~-
I ,I
~~
: =L ;J.
~" ~,. G I
I
1
"~__
I ~.-
~ r .-;:;-==
~I' J
I I
,,
~ I I
"4l ~( I
T I
! E: LI: ,-
i I
LI .~

~ '- - ...• J : I ~
i -- •• I
J
I
pianta
" .~
~ .... -

~
51 palestra
I
I /
I
I I
I i L . ,
I
lf
t---ti.
J
.=1
I
I I , Il , '-

:: f---""==j~ ::
c-I,------,--
- <
I t

-
-
.-
f--
~
----
I---

~
I---
I
I
I-:--
~
f--r- .
~
-
~
§ .
"I l - I---
I
I---

t,
- ~
sezione trasversale

-----,- e=
I

-- ...•
r-
e- I

/I ~.

,
.
lp __ Vii
Il I "-J\J
l''X'
'I
- ,~ T ~
.---
.
-~

I I I

I I
I
+I
I
. , . i! I
I
i I
I I
I I i
D D ~ r--
Ir-
1=

~y
-
r

'==
sezione longitudinale

52
54
--- -- I
I
I
- ."-_
--- ....
••
~
i
'"
U U U J ~

"""\

<. --.» ,
~,
l:U I"i: !
, 1----

n
-M 11

--- -
A
\ I
'- uu - E

•• Il n n w
...•-
1- ~w ... • r- o
pianta

auditorium
I

I
..
11S
, I

I-, ..
ns
.. -
•••
.••
21"1$

600 lOD

..
Z" Il

"
-IO

...
III

I
I
I
l~J U.l 176 t;
-IO
I ;<
-P'i
~."\ I

,
I
-., ;i!
,.,
3"fra
$:1

-11~~~~~!
I
==:~.

I
I
:!
-
11

\
S'·
- ~~
~
., I
l i ;J •
IB ìSJ;l"8 112 i I- n5 -!" i
-- --- -----------
"'-=-=-= __ -0.3_

----- - ------- I I l!
I
:.,. ~- --'~

- - - --- :T-=-.r-;~~---=-~ •••
-- -- --f!- ",
\"
,,\\,1
,
-i f.
dt
'1'
o \
\ .,
_'" •
~."
-I
~l I \
Il
Il
\
"" \\
E I
!
~-. .. -,
l!
-I
Il \ ..
.. ,
..
... Il.
\ -,
... -

Il - "'l
.•.
-
;
1\
...
I
I
.~l \
pianta
I

cafeteria
58
dettaglio scrivania
c
59 ufficio direttore
--
I

~ J
If l
J
"

"

=.=
-J:i;=

61 dettagli infissi
dettaglio infissi interni

62
dettaglio infissi esterno sulla corte

I '1'1'1'1 a' b'


l > t"j
I I >L I

- -

- -

_0_._01_
1•• __ -"-

63 dettagli infissi
64
Alvaro Siza

Quello che immagina ( l'architetto) si fa


presente e si appoggia sul suolo ondulato,
come un lenzuolo bianco e pesante, rive-
lante mille cose a cui nessuno prestava
attenzione: rocce emergenti, alberi, muri
e sentieri, lavatoi e cisterne e solchi del-
l'acqua, scheletri di animali.
Tutto questo perturba di rughe e di super-
fici ondulate le idee semplici. Le cose
povere e le case prendono la dimensione
d'una presenza viva, interrompendo le
nuove fondazioni. C'è un movimento eli-
coidale in cui si mischiano accampamenti
e saloni. Tutto è incipiente e prowisorio,
le recinzioni dei cantieri tagliano il pae-
saggio e nuove strade sono letti di fango.
Le cose in rovina danno forma alle nuove
costruzioni, le trasfigurano, le modificano,
come la coda di una cometa escono dalle
cattedrali. Il mondo intero e la memoria
intera del mondo continuamente disegna-
no la città.
"Mi ricordo che il dubbio nella definizione del progetto.
su cui ho esitato a lungo. era se chiudere o meno il (da "Quinta da Malagueira"in Alvaro
patio. Alla fine ho risolto questo problema sfruttando Siza-Opere e progetti-, Electa, Milano,
la topografia del paesaggio. Lavorando con piccoli 1995)
interventi. piccoli movimenti di terra. abbiamo raggiun-
to quella sensazione di chiusura che si cercava". (Siza
intervista). ~Saramago
Il paesaggio di Setùbal tra grandi contra-
sti.
Da una parte la "serra" dell' Arràdiba,
"dall'alto della strada (il viaggiatore) si
vede questo immenso mare e giù in
fondo alle scogliere la frangia bianca che
picchia muta, (...) malgrado la distanza, la
trasparenza delle acque lascia vedere la
sabbia e le limacciose pietre"
Dall'altra Setùbal, città "non" caratteriz-
zata da una grande periferia di recente
formazione. "Per il viaggiatore Setùbal è
una babilonia, probabilmente la più gran-
de città del mondo. E adesso le hanno
messo delle autostrade alla porta e quar-
tieri nuovi intorno, il viaggiatore non sa
quale sia la destra e quale la sinistra, e se,
camminando in linea retta, crede di arri-
vare al fiume, è tardi quando scopre di
esserne più lontano di prima".
(da José Saramago, Viaggio in Portogallo,
Milano 1996, pago 250)
"Un elemento determinante per comprendere l'impianto della scuola è la notevo-
le diversità dimensionale tra le grandi sale (palestre, aula magna eccetera) e una
serie di aule piccolissime di cui era composto il programma. Scegliere una tipolo-
gia a patio significava rendere palese tale diversità. Ho posto i grandi volumi al di
fuori dello schema generale a doppia "U" per poter manipolare le loro dimensio-
ni, l'altezza e la diversità dei volumi in una forma molto libera." (Alvaro Siza)
'Nonostante la struttura sia molto razionale, molto chiara in questo edificio, possiamo
ire che ci sono alcuni accidenti nella sua sistematicità che sono nati da problemi forma-
i.
i prendano, ad esempio, i pilastri d'angolo del portico. Sono situati in un punto che è
ostanzialmente l'entrata all'edificio, oltre ad essere il limite della galleria. La loro
orma nasce per enfatizzare questa situazione e si rapporta al percorso di discesa verso
I patio."(Siza intervista)
74
Il
\ ,

I
\
\
\
( I

1. Le misure di un edificio di Siza nascono da considerazioni sem-


plici che si complicano via via che l'edificio cresce.
Esse sono frutto di un lavoro che cerca l'unità senza operare
banalizzazioni ma accogliendo, lungo il percorso del progetto,
una ampia quantità di sollecitazioni.
Ciò produce una tensione tra l'imprevedibile, il contingente e il
desiderio di ordine.
Questo aspetto della ricerca di Siza è presente anche a quel livel-
lo impalpabile, sebbene indispensabile, delle proporzioni.

75
2. La prima idea della scuola di SetUbal è 3 + 4 + 0,25 (spessore della soletta) =
stata - sembra abbastanza certo - quella 7,25 m, misura che corrisponde all'altez-
di una corte ove si affacciano le aule. za dei pilastri.
t da qui che una tela di misure inizia ad A questo punto come determinare la
essere elaborata. Quali sono i nodi? distanza tra i pilastri?
Una scelta è stata quella di avere le aule La larghezza dei pilastri è 0,25 m. Se
disposte su due piani, quello inferiore sommiamo 7,25 + O, 25 otteniamo. il
alto 3 metri e quello superiore 4. Davanti passo di 7,50 m. Questo è lo spazio tra
alle aule si è pensato ad un ampio porti- un pilastro e l'altro, una figura essenziale:
co che si affaccia verso la corte: il quadrato.
3. Il quadrato è un rettangolo speciale: rappresenta, in
qualche modo, l'annullamento della differenza che
costituisce il carattere degli altri rettangoli. Il quadrato
è un rettangolo perfettamente equilibrato, né largo,
né stretto.
Ma se ciò è vero perché Siza non pratica quella molti-
plicazione dei quadrati a cui ci hanno abituati molte
recenti realizzazioni?
La differenza tra le misure è ineliminabile ed è illusorio,
oltre che innaturale, nasconderla dietro ad una pia-
strella A x A. Ciò che si può fare è cercare una unità
più grande: cercare un legame tra le misure differenti.
Lo spazio architettonico è infatti costituito da rettan-
goli, da misure differenti che si intrecciano, possibil-
mente, nel modo più semplice, attraverso angoli retti.
Pensare tutto lo spazio in funzione di un "modulo"
quadrato, che si ripete indefinitamente, non fa parte
del modo di progettare-misurare di Siza.
Il quadrato è invece una magnifica eccezione in archi-
tettura.
Esso rappresenta una tregua nel duello che si instaura
tra le differenti misure; riflettendo una identica misura
attraverso i suoi lati, esso costituisce una sospensione,
una pausa.

77
= == r

In
N
,....,.
,
<,

ltg
./• •
-.
314
'3' In
CC)
N'
I .•...
d

===ID 1.J1

"1' -.
m

--r-
7,5 I 2,85 3,15 2,9

prospetto di un elemento del portico e sezione di un ala


della corte

4. La misura 7,5 m (in realtà, negli esecu- chiude le grandi fughe dei portici.
tivi si legge la sua metà: 3,75 m) viene I rapporti indicati sopra sono gli stessi che
ripetuta per tutta la lunghezza della U si trovano nel IX libro del trattato
della corte. del!' Alberti (fondati sui quattro rapporti
Se l'altezza del piano superiore è di 4 m, di 1/1, 2/3, 3/4, 1/2), gli stessi descritti
la profondità del portico potrebbe essere ampiamente. da Rudolf Wittkower nel
uguale a 6 m, in modo da ottenere un suo celeberri mo testo (Architectural
rettangolo con un rapporto di 3/4. Principles in the Age of Humanism,
All'interno del portico trova posto un bal- London, Academy, 1962, trad. it. PrincipI
latoio. La sua altezza da terra è di 3 m la architettonici nell'età dell'Umanesimo,
sua profondità di 3 m (il passo risultante Torino, Einaudi, 1964).
di 3,15 m tiene conto dello spessore del Si incontrano poi altre partiture che sono
muro). La parte superiore del portico; legate a quella principale, ma che utiliz-
separata dal ballatoio, sarà costituita da zano maglie differenti: la loggia, la pale-
un rettangolo 2/3 (owero due rettangoli stra, l'auditorium, il patio a nord ..
3/4) mentre quella inferiore da un rettan- Sarebbe troppo lungo indagare tutte le
golo 1/2 (ovvero due quadrati). Ecco misure dell'edifico, ma l'approccio pro-
ritornare la forma quadrata che appare in gettuale non sembra differire da da quel-
tutta evidenza nel setto terminale che lo mostrato per la corte.

78
pianta schematica delle griglie compositive:
A corte
B palestra
C biblioteca
D cafeteria
E atrio
F auditorium

I
L
S, La geometria di Siza non sembra partire da una serie di ragionamenti che Tuttavia c'è un elemento che unisce le due
determinata da un approccio rigoroso cercano di "far quadrare" le misure strategie: la ricerca di ricorrenze di rapporti
alla proporzione: tanto per intenderci è (come si suole dire). Là una una riflessio- per dare unità alla composizione dell'edifi-
differente da quella espressa da Le ne generale, trasmissibile e razionale, for- cio. Le Corbusier lo fa appoggiandosi,
Corbusier nell'unité d'habitation. Là la nisce un supporto alla fantasia;qui la scel- come è nella grande tradizione della pro-
composizione si sviluppava su una scala ta awiene di volta in volta, cercando di porzione occidentale, ad un sistema prede-
di misure preordinata (il modular), qui si accogliere idee che derivano da conside- terminato. Siza lo fa inserendo dei rapporti
perviene ad una griglia di riferimento a razioni particolari. identici, dei quadrati, in punti strategici.
6. Il progetto d'architettura si sviluppa certamente in modo meno
diretto rispetto a quanto mostrato, attraverso tentativi e strade
interrotte. Lo testimoniano le soluzioni alternative, i passi indietro
ed i salti in avanti che qui, cqme in ogni progetto, costituiscono il
lavoro verso la forma definitiva.
Si sa che ogni architetto procede in un modo che può sembrare
incespicante ad un tecnico puro. Ma - a posteriori - si può leggere il
progetto nella maniera sopra esposta, come se una logica ferrea
coordinasse i tentavi di comporre le misure.
A SetUbal si potrebbe riscontrare quindi un insieme razionale di
misure. Ciò che stupisce è come, a questo punto, intervengano una
serie di deviazioni, che non appaiono giustificate da alcun ché.
All'interno della maglia ortogonale vengono realizzate alcune gene-
ratrici oblique, congiungendo dei punti della trama di linee ortogo-
nali.
In certi edifici Siza si trova in una situazione opposta: egli adatta
una geometria a generatrici, presenti nel sito, più o meno casuali.
Ad esempio nel Centro de Arte Contemporànea de Ga/icia i due
volumi principali vengono orientati secondo due direzioni preesi-
stenti. Sembra che la geometria dell'architettura nasca dall'ascolto
delle preesistenze.
In questo edifico, come in altri, le deviazioni dalla regola vengono
invece introdotte a forza, senza una apparente ragione di necessità.
Perché?
7. Nel passato la concezione della geo- di essi manteneva la sua individualità di
metria dell'edificio era cristallina, solo la evento irripetibile all'interno dell'edificio.
sua messa in opera subiva delle deforma- Oggi incontriamo edifici che, seppur spe-
zioni, per via di vari accidenti. Oggi, cializzati in parti funzionai mente differen-
quando la realizzazione dell'edificio ha ti, sono omologati da uno spazio senza
raggiunto un livello di precisione assolu- limiti che pervade ogni parte. Per fare un
ta, almeno sul piano delle possibilità, la esempio tra i molti, salendo con l'ascen-
geometria ha subito una sorta di evento sore all'interno dell'lnstitut du Monde
sismico. Ebbene: mentre il primo feno- Arabe, per citare uno degli edifici più
meno, relativo alla precisione, è facilmen- influenti di questi anni, si percepisce net-
te comprensibile il secondo risulta sem- tamente lo scheletro della costruzione.
pre più sfuggente. La precisione contem- Nonostante un ampio repertorio di forme
poranea dipende, infatti, dall'utilizzo di utilizzato, ogni angolo è potenzialmente
mezzi di produzione tecnologica mente eguale agli altri. Lo spazio di Siza, come
avanzati. Le macchine, sempre più effi- quello degli edifici del passato, non pro-
centi, producono elementi con sempre voca mai una tale sensazione. Forse ciò
minor livello di approssimazione. Ad awiene per via di un volontario arretra-
esempio la pietra tagliata a macchina ha mento rispetto alla ragione della tecnica
tolleranze minori di una scolpita a mano. contemporanea, ottenuto attraverso que-
Oggi si prevede di utilizzare la tecnica del gli accidenti ben noti del suo operare. Si
laser associata a quella del computer per ricreano artificialmente quelle difficoltà
avere una tolleranza simile a quella del- verso la precisione che i nostri predeces-
l'acciaio. Ci si può chiedere: non perde sori incontravano nella tecnica a loro
nulla la tecnica contemporanea rispetto disposizione.
al passato? Detto ciò bisogna anche affermare che il
t noto che il suono di un violino risultato non è mai quello di un insieme
Stradivario è ancora preferito a quello di disarticolato. Infatti, in Siza, l'obiettivo
uno costruito dalle macchine più avanza- non è quello di mostrare frammenti di
te di fine millennio. Ciò dipende dal fatto spazio, tra loro incomunicanti. In realtà
che la tecnica contemporanea per giun- una tale idea di spazio, ben espressa da
gere ai risultati che si prefigge deve sem- molti architetti decostruttivisti, è assai
plificare la complessità della realtà, men- simile a quella che produce le maglie
tre il modo antico di costruire il violino quadrate. Un stesso alito glaciale, dispe-
adatta alle particolari venature del legno rato, attraversa entrambe le tendenze.
il modello ideale dello strumento e acco- In Siza le deviazioni dalla regolarità della
glie quindi una realtà molteplice, più arti- costruzione, che in ogni caso non è mai
colata di quello che può essere espresso rinnegata, sono occasione per intessere
attraverso il linguaggio matematico. legami. L'edificio di Setùbal si presta par-
8. Ma la cosa può essere vista secondo ticolarmente a questa lettura. Ciò è
un'altra angolazione. Lo spazio della tra- dovuto ad una geometria flessibile che
dizione era composto da differenti ele- riesce ad adattarsi alle differenze e anche
menti, ad esempio: una galleria, una sala, alle deviazioni dall'angolo retto. Una
un ripostiglio. Tra questi elementi ci sono geometria che riesce a comporre armo-
sempre state corrispondenze, ma ognuno niosamente la molteplicità.
Diciamo che ci sono tante idee dall'altra confermava l'idea della 'U'
che ruota no normalmente intor- del patio.
no ad un progetto di architettu- Avevamo poi parti del programma
ra. Siamo però persuasi che sin molto specializzate. Ambienti come
dall'inizio c'é un'idea che preva- la biblioteca o la palestra, esigevano
le sulle altre. Quella parte del un'altra atmosfera. Queste parti
primo schizzo che si mantiene in dovevano necessariamente subire
tutto il resto del progetto. un trattamento diverso per una
Pensa anche Lei che nell'iter di serie di ragioni differenti che vanno
un progetto si possa individuare dalle dimensioni alle condizioni di
un filo conduttore? Ci può deli- illuminamento. Da ciò è nata l'idea
neare le fasi del progetto di di porre sul lato esterno della galle-
Setùbal? ria nord l'accesso ai volumi. indipen-
denti di tali spazi.
I La presenza di condizionamenti Infine c'era da valutare la presenza

I
molto forti ha fatto si che l'idea di un awallamento a sud, non edifi-
- ~\ I•
.r5~le
nIZIO, subito.
del progetto sia nata all'i- cabile, che era una riserva naturale.
Ciò ha condotta a progettare un
l "luogo era situato in un terreno secondo patio, più piccolo, aperto
aperto. Vicino ad esso c'era una verso questa zona, per sfruttarne le
scuola già costruita, isolata in valenze naturalistiche.
mezzo ad un giardino, innaturale e Sfortunatamente, dopo la costruzio-
priva di rapporti con il paesaggio. ne della scuola, hanno deciso di fare
Un paesaggio che era, invece, molto passare una strada di grande traffi-
bello, dolcemente ondulato, con co in quella zona, nonostante le
~. '1'~una piantagione unitaria di subeirus condizioni ambientali ne sfavorisse-
." (querce da sughero). ro oggettivamente l'edificazione .
p[ lo )ffsentito il bisogno di creare Ciò ha cambiato l'effetto che si
;, tmosf;b-della scuola rapportan- voleva ottenere, turbando quella
Domi "questo terreno aperto: que- tranquillità del paesaggio, sia dal
s stata la ragione che, fin dall'i- sotto l'aspetto visivo che uditivo.
nizio, ha portato ad organizzare l'e- Questo è un aspetto della mancan-
dificio intorno ad un patio, un lungo za di controllo urbanistico che impe-
patio, aperto dalla parte dell'acces- ra dalle nostre parti.
so. Del resto questo schema funzio-
nava abbastanza bene relativamen- La seconda domanda è legata
te al programma che prevedeva la alla prima. Avevamo letto que-
iterazione di elementi uguali come sta presenza molto precisa della
le classi e gli uffici. Lo schema con 'U' che si relaziona ad una serie
una galleria da una parte e le sale articolata di cose. Questa rela-

84
zione può essere forse conside- era un'esigenza importante.
rata un tema dell'architettura. Ricordo che il dubbio nella definizio-
Penso agli schizzi Le Corbusier di ne del progetto, su cui ho esitato a
Santa Sofia, dove c'era un volu- lungo, era se chiudere o meno il
me perfetto con tante case più patio. Alla fine ho risolto questo
piccole che si attaccano intorno. problema sfruttando la topografia
del paesaggio. Lavorando con pic-
È vero, solo che qui è il programma coli interventi, piccoli movimenti di
non imponeva un centro tanto forte terra, abbiamo raggiunto quella
quanto quello rappresentato da una sensazione di chiusura che si cerca-
chiesa, anche se, in qualche modo, va.
c'è uno spazio centrale - il lungo
patio - che è molto regolare e solido Mies Van der Rohe diceva che:
e che assicura l'autonomia agli altri "la struttura non determina uni-
spazi speciali. camente la propria forma ma è
Questa impostazione ha condotto la forma stessa". Che importan-
alla definizione delle parti del pro- za ha, nel suo lavoro, la neces-
gramma. Voglio dire: tutta la carica sità costruttiva in relazione a
che proveniva dallo sviluppo dell'in- qualche cosa che va al di là di
terno si rifletteva all'esterno, con essa?
varietà di soluzioni, senza compro-
mettere l'unità del progetto. lo non ho un uso della struttura
Quest'ultima era garantita dallo così, diciamo, così pura.
spazio centrale. Ciò ha dato sicurez- Nonostante la struttura sia molto
za al progetto pur nella libertà di razionale, molto chiara in questo
trattamento delle parti. edificio, possiamo dire che ci sono
È un po' come nello schema di una alcuni accidenti nella sua sistemati-
chartreuse, ove c'è il grande chio- cità che sono nati da problemi for-
stro su cui si affacciano le case indi- mali.
viduali dei frati, che rimangono Si prendano, ad esempio, i pilastri
come ancorate alla parte pubblica. d'angolo del portico. Sono situati in
Inoltre, questo schema funziona un punto che è sostanzialmente
bene dal punto di vista economico. l'entrata all'edificio, oltre ad essere il
Ad esempio, la grande galleria, ha limite della galleria. La loro forma
permesso di risparmiare sugli spazi nasce per enfatizzare questa situa-
di distribuzione, che nel programma zione e si rapporta al percorso di
erano supposti separati. Utilizzare al discesa verso il patio.
meglio il budget, che era molto limi- Dunque c'è, diciamo, un parallelo
tato, come sempre avviene in fra i problemi della struttura ed i
Portogallo nei programmi scolastici, problemi della forma dell'edificio,

85
anche se non posso dire che esista un'unità attraverso il controllo
un'assoluta coincidenza tra i due: si delle misure - quello che si chia-
instaura un dialogo. mava una volta la proporzione -
Ma ho anche dei dubbi che, nell'ar- dell'edificio.
chitettura di Mies Van der Rohe, le Nella conferenza di domenica lei
cose siano così razionali. fece un gesto con la mano, come
Questi architetti dell'avanguardia ad indicare il movimento di un
lavoravano in un momento di gran- compasso ...
de energia e, per fare vincere la loro
rivoluzione dell'architettura, erano Si, mi ricordo. Mi riferivo, a quegli
talvolta costretti ad essere più radi- aspetti che ho evidenziato in alcuni
cali negli enunciati che nella pratica. miei progetti.
Non si può guardare l'opera dei I tracciati regolatori, che talvolta
maestri di quella generazione esat- appaiono nei miei disegni, sono
tamente come è espressa nella loro strumenti di controllo della propor-
teoria. Il campo del fare è sempre zione, fatti per organizzare con
molto più ricco e molto più conta- rigore il sistema metrico, il sistema
minato da accidenti imprevedibili. di misura dell'edificio. Tali mezzi
In realtà credo che Mies Van der geometrici danno solidità al proget-
Rohe fosse molto forte nel difende- to, danno comunque la convinzione
re le sue idee, che erano precise dal che le scelte dimensionali non sono
punto di vista della forma. gratuite, ma sono frutto di un siste-
Differentemente da quello che gli ma di misura razionale. Inducono,
scritti possono suggerire, credo che voglio dire, ad una posizione men-
sfruttasse quel margine di ispirazio- tale ove nessuna scelta è casuale e
ne, dato dalle particolari condizioni tutto risulta sotto il controllo rigoro-
dei progetti, che sempre esiste in so del numero.
architettura. Ma questa sistematizzazione, per
me, nel mio modo di lavorare, inter-
le misure di un edificio sono viene dopo.. dopo che altre scelte
forse le parole di un architetto. sono state vagliate, per controllare e
Oggigiorno sembra che questa rendere rigoroso un insieme. L'unico
com petenza sia attaccata da sistema sicuro che conosco per fare
tutte le parti. la normativa ad quelle scelte, oltre a quello dell'e-
esempio, in certi paesi più che in sperienza personale ed interiore, è
altri, compromette la necessità quello della comparazione.
di dare un'unità attraverso le Pensare il dimensionamento degli
misure a un edificio. spazi oggi implica il rispetto di una
Ecco, volevamo chiederle quali serie di regole. Si ha a che fare con
strumenti usa per mantenere la normativa, ci sono altezze minime

86
da rispettare, ci sono problemi di un approccio che faceva si che un
costi ecc. In termini semplici si può giardino pubblico o una pavimenta-
dire che ci sono molti elementi di zione ... veniva bene.
controllo per giungere alla misure Ciò derivava dal fatto che oltre ad
giuste, ma, credo, in ultima analisi un comune materiale utilizzato, ad
c'è un controllo che viene dalla un comune sistema costruttivo e
comparazione. lo, per lo meno, ho produttivo, c'era quella grande
passato la vita a prendere misure di esperienza comune a cui accennavo
sale, di dettagli, ecc. prima. Oggi invece nel dibattito
Un po' in ogni campo abbiamo per- sullo spazio aperto, sullo spazio
duto quella esperienza collettiva che urbano, non c'è più nulla di quella
era codificata nei trattati. c'è stata esperienza comune sulla misura,
una trasformazione così forte e radi- sulla scala.. stiamo percorrendo,
cale per cui quel mondo ad un certo secondo me, una strada sbagliata.
punto, è esploso: pach! Svanito. Credo, però, che un 'trattato' non
Allora credo che oggi, sia necessario abbia più senso, ma sia necessario
lavorare ad una specie di accumula- un lavoro continuo, in continua tra-
zione della esperienza perduta, da sformazione.
tutti i punti di vista: il sistema
costruttivo, i materiali, i programmi, A Setùbal ci pare di riscontrare
ecc. due atteggiamenti opposti che
Credo, o forse solo mi illudo, che coesistono rispetto al suolo. Da
anche la scienza delle proporzioni, una parte l'edificio si adatta alla
del costruire, faceva parte del patri- morfologia del sito, dall'altra si
monio professionale ed era appog- impone come un atto di astra-
gio naturale ed immediato all'archi- zione.
tettura. Siamo un po' a ricostruire Come scegliere tra questi due
tutto quel patrimonio. termini apparentemente inconci-
Ma ciò non può essere solo un liabili? Ci pare che nei suoi pro-
'ritrovare'! Perché è indubbio che getti sia sempre presente questo
molte cose si sono trasformate e doppio versante.
non si può più rifare il mondo anti-
co così come era. Tuttavia credo fer- Questo fa parte della grande tradi-
mamente che uno dei problemi zione occidentale, in particolare
della perdita della qualità nella città della cultura e dell' architettura
contemporanea derivi dall'interru- greca. In Grecia, da sempre, l'adat-
zione di quella tradizione del con- tamento alla topografia e al paesag-
trollo del sistema di misura. gio è geometrico, molto rigoroso e
Per esempio, nel trattamento degli autonomo rispetto al sito, seppure,
spazi esterni, fino all'ottocento c'era nell'essenza, strettamente legato al

87
paesaggio stesso. lo non sono contro le regole impo-
Il rapporto fra naturale e costruito è ste - sono un mezzo di controllo
sempre stato un tema molto impor- della qualità (abitativa) molto impor-
tante nella storia dell'architettura, tante- ma spesso, tali regole, sono
pur con approcci differenti. lo sono troppo rigide.
legato al concetto greco, che vedia- Mi affascina l'idea di potere ponde-
mo nell'Acropoli di Atene - per fare rare l'ingresso della luce in un edifi-
un esempio sublime - dove natura e cio. Controllare la luce naturale, ma
costruito sono un tutt'uno. Esse anche artificiale. In quest'ultimo
mantengono una propria autono- caso è più difficile, perché le regole
mia, molto precisa, al punto che è sono teoriche e non prendono in
possibile dire: i materiali lavorati e considerazione l'influenza della
messi in opera dall'uomo finiscono forma, dei colori e dei materiali sullo
qui e lì comincia il naturale, l'organi- spazio illuminato.
co. Naturalmente, in tempi e luoghi La normativa è schematica e impo-
differenti, sono stati seguiti altri ne quantità di luce e dispendio di
indirizzi: ad esempio è interessante energia impensabili. Ciò anche per-
l'idea-guida dell'architettura organi- ché, nella pratica, gli standards elet-
ca, la compenetrazione tra naturale trotecnici si trovano nel computer e
ed artificiale. sono fatti per favorire le compagnie
Purtroppo, oggi si assiste alla distru- che vendono materiale elettrico.
zione del paesaggio, che probabil- Normalmente durante la costruzio-
mente trova una giustificazione in ne faccio un cambiamento, riduco
un atteggiamento contrario a quello sempre a più della metà la potenza
della Grecia antica. prevista. Ciò si fa empiricamente, si
sperimenta durante la costruzione,
Riguardo alla luce. Che strumen- per dimostrare che non c'è bisogno
ti utilizza per controllare la luce? di tutta la quantità di luce che le
louis Kahn diceva: "Il sole non norme impongono.
conobbe la sua magnitudine, È possibile amplificare molto l'in-
fino a quando non ha incontrato gresso della luce in un edificio.
lo spigolo di un edificio». Possiamo fare autentiche macchine
di moltiplicazione della luce.
Credo che anche per questo tema Per esempio, a Santiago di
esistano regole precise. Compostela, dei lucernari illumina-
In Portogallo una stanza deve avere no l'atrio, una galleria di distribuzio-
una superficie illuminante pari ad ne e una sala del museo. A Porto,
un decimo della sua area. I regola- nella Facoltà di Architettura, sono
menti sono sempre molto schemati- stati realizzati lucernari sopra le
ci. grandi sale da disegno, le classi, i

88
corridoi fra le due; anche l'audito- sto, se voi non siete competenti,
rium, che si trova ad una quota più dovete pagare di tasca vostra"; que-
bassa, riceve la luce dall'esterno sta è la mentalità.. e questo fa sì
attraverso dei conduttori di luce. che in Portogallo si spendano poi un
Opero empiricamente, tenendo in sacco di soldi per cambiare spazi,
considerazione tutta l'esperienza materiali, eccetera, per correggere
precedente ed il raffronto e l'osser- le cattive condizioni dell' acustica.
vazione dell'esistente. Ad esempio,
se si lavora nel sud del Portogallo, la Una domanda relativa al detta-
luce, anche se entra attraverso una glio. Un edificio a volte si carat-
piccolissima apertura, invade tutto, terizza per l'invenzione di un
perché è di grande intensità. Invece dettaglio, a volte sembra usare
nel nord del Portogallo è diverso. La dei dettagli convenzionali. ..
maggior parte dell'anno il cielo è
grigio e non esiste la stessa potenza Sì, sì, qualche volta. Dipende molto
della luce. dal tipo di edificio e dipende anche
Normalmente non è possibile lavo- da molte altre cose, come per esem-
rare con un tecnico specializzato pio il budget disponibile, ma nor-
nello studio della luce naturale. malmente i dettagli dipendono dal
Normalmente non sono inclusi nel carattere dell'edificio, dalla sua uni-
team di progettazione tecnici che tarietà.
ricevano un onorario per approfon- Si cerca sempre di raggiungere un
dire determinati problemi del pro- equilibrio.
getto. Non mi soddisfa ciò che si Esiste una mutua influenza tra i det-
riesce a fare in studio sulla luce e tagli-tipo, eventualmente prefabbri-
siamo costretti a fare finta che non cati, e l'espressione dell'edificio.
esistano gli specialisti illuminotecni- In alcuni paesi e per alcuni program-
ci. Molte volte insisto su questo mi si devono assolutamente utilizza-
tema, per Includere nei progetti, re elementi prefabbricati.
nelle équipes, dei tecnici specializza- Per esempio nel caso delle abitazio-
ti. ni sociali in Olanda o in Germania
Per esempio per la scuola di Setùbal era impensabile, impossibile si può
ho richiesto un perito acustico, per- dire, disegnare il dettaglio di una
ché in una scuola, che ha un piccolo finestra oppure di una porta. Sono
auditorium, una palestra, delle sale stati scelti soltanto elementi prefab-
e delle classi, il problema dell'acusti- bricati. In questi paesi da molti anni
ca è molto importante. Ma non si usano i prefabbricati, perciò esi-
sono riuscito ad avere alcuna consu- stono tante alternative possibili. In
lenza. Generalmente il committente quelle situazioni il problema fonda-
dice: "No, no, lei deve sapere que- mentalmente era di scelta, scelta

89
appropriata al carattere dell'edificio, questi mezzi di controllo non si rie- ha in realtà già parzialmente
alla sua espressione architettonica. sce a sostituire l'esperienza della risposto: come si pone relativa-
Esiste una scelta molto .. abbastan- costruzione. Quando si entra nell'e- mente alla questione del
za grande. lo, per esempio, per dificio, fin dall'inizio del cantiere, budget, ai problemi che può
lavorare in Olanda non ho avuto talvolta si hanno delle sorprese, creare un budget limitato nel
problemi, causati dall'utilizzo di ele- sembra un'altra cosa. Quando fare il progetto? Crede che
menti prefabbricati, che possono sorge, c'è un margine di novità, che anche una completa libertà eco-
aver influito sulla qualità dell'edifi- permette di ottimizzare i costi e di nomica condurrebbe a dei pro-
cio. fare scoperte, scoprire cose, possibi- blemi?
Ho sempre trovato le cose che vole- lità nuove.
vo 9, quantomeno, elementi che mi Mi rende infelice il fatto che ogni No, non difendo mai una completa
hanno aiutato nello sviluppo del giorno, sempre di più, diventi libertà, e ancor meno è possibile o
progetto. impossibile utilizzare questa risorsa legittimo sperperare i soldi pubblici
Ma non è sempre così: a Porto devo di qualità. Purtroppo il sistema della o privati. Esistono, però, delle prio-
progettare i dettagli insieme alla costruzione, del controllo della rità nello spendere. Ma ciò che è
concezione generale del progetto. costruzione, diventa sempre più insopportabile è che esistono limiti
burocratico. Un'altra cosa molto dei budget completamente inade-
Nel cantiere di Setùbal, come ha preoccupante che si vede oggi è la guati.
gestito le discrepanze che si tendenza a trasformare l'architetto In Portogallo si stabiliscono limiti per
creano tra il progetto fatto a in una persona che disegna il pro- la costruzione, per esempio, di abi-
tavolino e quello che succede in getto, ma che non segue la costru- tazioni sociali pur sapendo che sono
cantiere? zione dell'opera. completamente impossibili. Tutti lo
Questa frattura tra costruzione e sanno, i costruttori, gli architetti, i
Questo edificio aveva un progetto disegno dell'opera, questa frattura politici. Ma dicono lo stesso che si
relativamente preciso, ricco di detta- che si sta ampliando sempre più, in può costruire ad un costo molto
gli. Solo che durante il cantiere è una forma apparentemente irrever- basso. Tutti ne ridono.
sempre possibile fare meglio. sibile, è terribile per la qualità e l'in- Da un tale sistema nasce ogni possi-
Voglio dire modelli, montaggi foto- venzione dell'architettura. Gli archi- bile forma di corruzione. Questa
grafici, disegni di dettagli, schizzi, tetti devono difendere l'integrità del situazione è, infatti, buonissima per
ecc. sono tutti elementi comple- loro lavoro, perché si stanno crean- i costruttori che vogliono speculare,
mentari per realizzare un controllo do norme e leggi, che, nella pratica, perché si sa fin da subito che la
del progetto, ma mai sostituiscono li allontanano dalla realtà. costruzione non potrà essere di
la realtà. Devono essere utilizzati E io credo che questa distanza fra il buona qualità, allora si fa il peggio
tutti, perché tutti hanno un margine pensare e il fare, insieme con il poco che si possa immaginare.
di errore: il modello, perché non si tempo normalmente disponibile per Se si esige un minimo di qualità, si è
può essere dentro lo spazio o per- la concezione architettonica, spie- ostacolati. Ti dicono: « ma che cosa
ché non è presente il materiale nella ghino molto la cattiva qualità, ormai vuole fare con questi pochi soldi?».
sua realtà; gli schizzi, perché favori- diffusa, del costruire. Ciò è sconfortante.
scono alcuni punti di vista, troppo Da ciò nascono tutti quei giochi
statici. Ma anche utilizzando tutti Un'ultima domanda, alla quale d'intendimento fra committenti,

90
costruttori, ecc. a volte è un lavoro terribile. Ma bene, lo abbiamo fatto mille volte.
Voglio dire questo: per la realizza- quando si decide una cosa è certa: Tu devi fare così».
zione di un progetto si stabilisce un la qualità del progetto, dal comfort Si, é vero, succede questo, e anche
limite di budget, assolutamente ai problemi di manutenzione, è così non si favorisce lo sviluppo di
impossibile, anche se si va a spende- eccellente. una buona architettura.
re molto più. Ah, in Olanda io posso dire: «Che
Per non parlare del problema della noia! Non posso fare una finitura
manutenzione. Tutte le abitazioni migliore per gli interni, devo accet-
sociali in Portogallo sono in disfaci- tarla in plastica!». La politica è quel-
mento: ciò si deduce dal fatto che, la di ridurre al massimo i costi, però,
in questo momento si vendono per nello stesso tempo, non si può tra-
niente! Ma anche così la gente non scurare la qualità, i materiali ed il
vuole comprare quelle case, perché comfort in generale.
pur pagando una rata non molto
elevata comprerebbe un rottame. E quindi è meglio costruire in
Anche le costruzioni pubbliche, per queste condizioni?
esempio le scuole, sono completa-
mente in rovina dopo pochi anni. Sì, io credo di sì. Lo ripeto molte
Ciò perché sono mal concepite fin volte perché alcune persone, anche
dall'inizio. in Olanda, mi dicono: «hai più
lo posso dire che nella realizzazione libertà nell'operare in Portogallo,
di abitazioni sociali mi hanno impe- perché i regolamenti sono meno
dito di visitare le mie opere, perché pesanti». lo rispondo: «questa è
esigevo un minimo di qualità. Il una libertà apparente». In realtà, la
committente diceva: «no, lui no; la situazione portoghese non è positi-
responsabilità è nostra, dell'impre- va come sembra. Fino ad ora l'esi-
sa.» genza di standards qualitativi è stata
molto bassa e solo recentemente la
Ma ciò vale anche per paesi più situazione sta cambiando, con l'in-
avanzati come l'Olanda? troduzione delle normative CEE.
Lo so che in Olanda o in Germania,
No, in Olanda è diverso. Là c'è un in questi paesi più sviluppati dove
controllo dei costi implacabile. c'è un controllo di qualità effettiva,
La fase di realizzazione del progetto il pericolo è di ostacolare la via alla
avviene in un tempo molto lungo. ricerca, perché c'è una tendenza ad
c'è un processo di negoziazione con applicare le cose che sono già state Intervista ad Alvaro Siza tenutasi a
il costruttore, si possono fare dei sperimentate. Certo, non è conve- Venezia il 7.10.95. Le domande sono
state elaborate da Patrizia Burlando e
cambiamenti rispetto ai primi pro- niente rivedere, fare nuove ricerche.
Mauro Moriconi. Durante il colloquio era
getti. È molto più comodo, per i burocrati,
presente Raffaele Leone che ha parteci-
Può essere un lavoro molto noioso, dire: «no, no! Rimane così, funziona
pato alla conversazione.

91
1954 1961 1973

1973
Porto, Portoga 110.
Galleria d'arte.
5etùbal, 1 980
1961 1974 Portogallo.
Progetto per edifi
(io residenziale 1986
1954 Matosinhos, 1961 Matosinhos, 1980 Guimaràes.
Portogallo Portogallo.
4 Residenze Portogallo. Casa
Progetto casa J.M. Teixeira
1956 Matosinhos. Julio Gesta Beires
Centro parrochia- 1961 Matosinhos,
le Portogallo. Casa
1956 Matosinhos. dei genitori
Agenzia di viaggi 1962 Matosinhos,
1956 Matosinhos. Studi 1973 Povoa de Varzim,
Portogallo. Casa 1982 Povoa de Varzim,
percase a basso Portogallo. Casa
Ferreira da Costa Portogallo.
costo Beires
Appartamento
J.M. Teixeira
1983 Porto, Portogallo.
Nina 5hop

1 974 1983 Berlino,Germania.


Progetto per un
centro culturale

1 980
1964 Moledo do
Minho, 1983 Sicilia,
Portogallo. Casa 1980 Kreuzberg, Italia.Chiesa
Alves Costa Berl ino, German ia. a Salemi
1958 Leça de Palmeira,
1966 Povoa de Varzim, Edificio IBA
Portogallo.
Portogallo. 1973 Porto, Portoga 110. 'Boncour Tristezze
Ristorante Boa
Casa Alves 5antos Case a schiera a 1980 Leça de Palmeira.
Nova
1967 Porto, Bouça Portogallo.
Portoga Ilo.Casa Monumento ad
Manuel Antonio Nobre
Magalhàes
1969 Aveiro,
Portogallo.
Progetto casa Vale
Gulmaràss
1969 Porto,Portogalio.
Edificio per uffici.
Quinta da 1970 Ristrutlurazione 1974 Porto, Portogallo.
Conceiaçào, Leça Cooperativa Case a schiera a
de Palmeira, Unicope Domus Sào Vietor
Portogallo. Piscina 1974 Porto, Portogallo.
1959 Porto, Portogallo. Case a schiera a
Progetto per Sào Vietor
monumento 1976 Kreuzberg,
"Calafates" Berlino, Germania
1960 Perafita, Progetto per resi-
Matosinhos, denze economico-
Portogallo. popolari
Ristorante 1971 Moledo do
1960 Maia, Portogallo. Minho,
Casa Rocha Portogallo. Casa
Alcino Cardoso

Porto, Portogallo.
Padiglione per la
Facoltà di
Architettura
1986 Sicilia, Italia.
Progetto per un
1971 Oliveira de parco a Salemi
Azemeis, 1977 Evora, Portogallo. 1982 Vila do Conde, 1986 Salisburgo,
1961 Leça de Palmeira, Portogallo. Banca Quartiere Quinta Portogallo. Banca Austria.
Portogallo. Pinto & Sotto da Malagueira Borges & Irmào Progetto per il
Piscina Maior Casino Winkler 92
1986 1989
1989 1999
Lisbona;
Portogallo.
Progetto
" Fondazione
Cargalleiro"
1992-95 Lisbona,
Portoga 110.
Sede
dei!' Associazione
Santiago de
Giovani
Compostela
Spagna Museo di __ •.•••."..I•.•
m•••prenditori
arte contempora-
nea
1986-94 Setùbal,
Portogallo.
Scuola Superiore
di Educazione
1986 Hague, Olanda.
Due case nel
parco Van der 1993-97 Agueda,
Venne Portoga 110.Edificio
per uffici ed espo-
sizioni

1987-95
--
Porto, Portogallo.
Q)
~
Q)
o,
Facoltà di

1986-87
Architettura
Milano Triennale,
Santiago de
Compostela,
O
Italia. Progetto a
Monterusciello
Spagna. Q)
Progetto
Facoltà di
Marco de Giornalismo
Canavezes,
1993 Santiago de
Portogallo. Compostela fU
Complesso parroc-
1989-92 Barcellona,Spagna chiale
Spagna.Facoltà di
Scienze
N
Centro di
Metereologia. 1993-97
dell'Informazione
Agueda,
Vl
Portogallo.Show-

1993-96
room Revigrés.
Porto,Portogalio.
O
~
Nuova sede dello
Studio Siza ro
1995-98 Lisbona,
Portogallo.
Padiglione del
>
Portogallo 'fU
1991-94 Weil Am Rheim, all'EXPO '98
1988-90 Aveiro, 1989-93 Dodijnstraat Germania. 1995-98 Alicante, Spagna.
Portogallo. Torre Olanda. Quartiere Fabbrica di mobili Rettorato
dell'acqua residenziale. Vitra dell'Università
ESE: bibliografia Frampton) , Alvaro Siza, Works Setubal College of Education, pp.
and Projects 1954-1992, 8-24, e la presentazione di Alvaro
- AA. W. (A cura di Wilfried Wang e Barcellona, Gustavo Gilli, 1993, Siza, Escola Superior de Educaçào
Jose Paulo dos Santos, introduzione Teacher training college, de Setùbal, 1986-1995/ Teacher's
di Jose Rafael Moneo saggi di Setùbal, pp. 156-165. Trainig Collage, pago 28.
Alexandre Alves Costa e altri), - Homage to Siza in Building, in - Alvaro Siza (a cura di Antonio
Alvaro Siza : figures and contro- «Design» n° 1167, aprile 1994. Angelillo), Alvaro Siza : scritti di
figurations, buildings and - Escuela de educati6n de architettura, Milano, Skira, 1997.
projects: 1986-1988, New York, Setùbal. in «EI Croquis» n° 68-69, In part. Setùbal, pp. 195-198.
Rizzoli international, 1988. IV, Barcelona, EI Croquis, 1994, pp. - Kennet Frampton (prefazione di
- Pierre-Alain Croset, Antonio 142-155. Francesco Dal Co e scritti di Alvaro
Angelillo, Scuole in Portogallo di - Fulvio Irace, Scuola Superiore di Siza), Alvaro Siza. tutte le opere,
Alvaro Siza, in «Casabella» n° 579, educazione, in «Abitare» n° 338 Milano, Electa, 1999. In particolare
maggio 1991, Milano, Electa, 1994, marzo 1995, Milano, Abitare l'articolo L'architettura come tra-
pp. 4-20. Segesta, 1995, pag 152-161. sformazione critica: l'opera di
- Brigitte Fleck, Alvaro Siza, Basel, - AA. W. (a cura di Pedro de Llano e Alvaro Siza, il paragrafo Istituto
Birkhauser, 1992, pp. 125-137. Carlos Castanheira), Alvaro Siza. dell'Educazione Superiore di
- Doutor Jacinto Rodrigues, Alvaro Opere e progetti, Milano, Electa, Setùbal: 1986-1994, pp. 39-44, e
Siza: obra e método, (iconogra- 1995, pp. 110-115 (Catalogo della pp. 294-303.
fia). Porto, Ctvilizacào. dicembre, mostra tenutasi a San Marino nel-
1992, pp. 202-205. l'autunno 1995).
- Entervista com Siza Vieira, in - Un museo in Spagna, una
«Revista da ESE do Instituto scuola in Portogallo, in
Politécnico de Setùbal». Março, «Casabella» n° 612, maggio 1994, Siti internet:
Setùbal, 1992, pp. 11-14. Milano, Electa, 1994, pp. 4-17, in su Siza:
- Secondary school at Setubal, in particolare l'intervista Santi ago e http://www.cidadevirtual.ptlbla u/si z
«Architecture d'Aujourrì'hui. Se tùb al: conversazione con a.html
n0275, dicembre 1992, pp. 88-95. Alvaro Siza, pp. 11-12.
- Se tùb al: Escola Superior, in - I. Bravo, Alavaro Siza Vieira. sull'ESE di SetUbal:
«Arquitectura (Madrid)» n° 294, Escuela Superior de Educati6n http://www.cidadevirtual.ptlbla u/set
dicembre 1992, pp. 49-69. en Setùbal, in «Diserto interior» n° ubal.html
- Setùbal, in «Arquitecture Today» 48, pago 8. http://www.eseset.pt
n° 38, maggio 1993, pago 14, pp. - Jorge Sainz, Madalena Cunha
16 -17. Matos e Mario Chaves, Alvaro ":#.'l,,,,~c.,.4".
- Setùbal: Escola Superior, in "A Siza, Lisboa, Editorial Blau, 1995, {
&V Monografias n° 40, 1993.
Special Issue, Alvaro Siza 1988-
pp. 8-49. In particolare il saggio di
Madalena Cunha Matos, lnquiriçào
\
~~
1993», pp. 66-72. a um projecto. A Escola Superior
INSTITUTO
""
- José Paulo dos Santos (introduzio- de Educaçao de Se tù b al /
ni di Peter Testa e Kenneth Analysis of a project. The POLITÉCNICO

94

errata corrige

paq. errata corrige

4 (colonna l, riga 12) Facoltà dell'Università Facoltà di Architettura


Studi di Genova dell'Università degli
studi di Genova

4 (colonna 2, riga 4) sono state utilizzate sono state tratte da:


immagini tratte da:

5, 23, 39 ortus conclusus hortus conclusus

13 Joào Pedro Xavier Joào Pedro Xavier


(responsabile
dell'esecuzione)

14 (colonna 1, riga 4) Le conoscenze rispetto Le conoscenze rispetto


a questo tipo scuola a questo tipo di scuola

17 (riga 13) il pavimento utilizzate nel pavimento vengono


invece lastre standard utilizzate lastre
standard

18,21 (riga 4) Autitorium Auditorium

23 auditorum auditorium

84 (colonna 2, riga 8) condotta condotto

84 (colonna 2, riga 30) sia dal si

95
'l572-10_'

788886 572101

Potrebbero piacerti anche