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Economia e Ambiente Articoli

ARTICOLI

L’ATTUALITÀ
DI CECIL PIGOU (1877-1959)

Il contributo di Arthur Cecil Pigou all’economia


del benessere – La teorizzazione delle diseconomie esterne
e le forme di compensazione – Lotta al cambiamento climatico
di
GIORGIO NEBBIA

Introduzione* sono isolate, ma influenzano, nel bene e nel male, al-


tri soggetti economici circostanti, “esterni”, e da que-
50 anni fa moriva Arthur Cecil Pigou, economi- sti stessi sono influenzati. Se una fabbrica sta vicina
sta inglese, nato nel 1877, allievo, nell’Università di ad altre (si pensi ai poli industriali) ne trae vantaggio
Cambridge, di Alfred Marshall (1842-1924); nel perché tutte mettono in comune servizi, strade, aero-
1908 gli successe sulla cattedra di Economia. Pigou porti e ciascuna trae beneficio da questa integrazione;
scrisse nel 1912 la sua principale opera, “Ricchezza e le economie integrate però possono anche essere fra-
benessere”, di cui pubblicò varie riedizioni col titolo gili proprio perché dipendono l’una dalle altre.
“Economia del benessere”, a partire dal 1920. Fra le D’altra parte ogni attività di un soggetto economico
altre sue opere si può ricordare “L’economia dello può provocare “diseconomie esterne”, cioè danni e
stato stazionario”, pubblicata nel 1935 in piena crisi costi ai soggetti economici vicini.
economica, in un tempo che assomiglia sotto molti
aspetti a quello odierno. Fu uno dei primi sostenitori
dell’imposta sul reddito e dell’intervento dello stato Le diseconomie esterne e le compensazioni
per correggere i “fallimenti del mercato”, fonti di di-
seconomie esterne, di danni e costi per alcuni sogget- Immaginiamo un soggetto economico, un vi-
ti economici in seguito all’operare, anche se lecito, di gnaiolo, che produce uva, un bene utile, e che, ven-
altri soggetti economici. dendola, guadagna diciamo 100 lire all’anno; un
giorno accanto alla vigna si insedia una fabbrica di
Il contributo di Pigou all’economia del benessere scarpe, in modo del tutto legittimo, anzi lodevole
perché produce una merce, le scarpe, di cui c’è biso-
Vale la pena di ricordare Pigou a cinquant’anni gno e fa lavorare gli operai e assicura benessere alle
dalla morte, in un momento in cui le sue anticipazio- loro famiglie. Però dal camino della fabbrica escono
ni non solo trovano conferma negli eventi di questo dei fumi che ricadono sulla vigna vicina e danneg-
periodo, ma possono farci comprendere meglio quel- giano l’uva al punto che il vignaiolo, dopo l’arrivo
lo che ci aspetta. Il contributo di Pigou alla “econo- della fabbrica, guadagna soltanto 50 lire all’anno. Il
mia del benessere”si può così riassumere: nella vita vignaiolo va dal fabbricante di scarpe e gli chiede un
economica le azioni di ogni soggetto economico non risarcimento per il danno subito.

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A questo punto possono succedere varie cose. Il precedente. A questo punto fabbricante e operai van-
fabbricante tira fuori dalle sue tasche le 50 lire perdu- no “dallo stato”, da una autorità superiore a tutti, e
te dal vignaiolo e il vignaiolo ritorna a guadagnare chiedono che sia ristabilita una situazione di giusti-
100 lire all’anno ed è contento. Il fabbricante di scar- zia: che il vignaiolo e il fabbricante siano compensati
pe può continuare ad inquinare (e la natura non è per il loro lavoro, gli operai abbiano lo stesso salario
contenta) ma guadagna di meno e deve recuperare i di prima, le scarpe costino come prima e possano es-
soldi dati al vignaiolo; può farlo aumentando il prez- sere più facilmente vendute. A questo punto “lo Sta-
zo delle scarpe, che vengono a costare di più e si to” può dare 50 lire al fabbricante di scarpe e sono
vendono di meno, e il fabbricante deve ridurre la contenti tutti: vignaiolo, fabbricante di scarpe, fab-
produzione licenziando gli operai, con danno alle lo- bricante di filtri, operai, acquirenti delle scarpe ed è
ro famiglie. Oppure il fabbricante può diminuire il contenta anche la natura non più inquinata. Ma “lo
salario agli operai con danno alle loro famiglie. Stato” deve recuperare le 50 lire aumentando le tasse
Oppure il fabbricante di scarpe, invece di dare 50 al vignaiolo, al fabbricante di scarpe, al venditore di
lire al vignaiolo, con la stessa cifra compra un filtro filtri, agli operai e agli acquirenti di scarpe, e alla fine
da mettere sul camino in modo da non inquinare più, sono scontenti tutti.
e sono così contenti la natura, il venditore di filtri e il A meno che, come suggerisce Pigou, le tasse non
vignaiolo che, cessato l’inquinamento, ricomincia a siano applicate sulla base del reddito e pesino di me-
produrre l’uva che gli assicura un guadagno di 100 no sui redditi minori. La parabola del vignaiolo riflet-
lire all’anno. Ma il fabbricante di scarpe deve recupe- te eventi davanti a tutti noi ogni giorno. I fabbricanti
rare le 50 lire spese per il filtro e torniamo al caso di una merce (diciamo di oggetti di plastica) hanno

Sopra: un esemplare maschio di gallinella d’acqua (Gallinula chloropus)


Nella pagina a destra: un arcobaleno

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un legittimo guadagno e assicurano un salario ai loro pendenti dall’energia e per i lavoratori dei relativi
operai: purtroppo l’aumento della plastica in circola- settori.
zione fa aumentare la massa dei rifiuti inquinanti e
danneggia la salute degli abitanti di un paese. Si può
applicare una imposta sugli oggetti di plastica e con Considerazioni finali
il ricavato pagare gli ospedali in cui ricoverare gli
ammalati, ma in questo caso gli acquirenti comprano Che fare? I governi si arrovellano su questi pro-
di meno la merce inquinante, diminuiscono i rifiuti e blemi nelle innumerevoli conferenze sul clima: forse
gli ammalati, ma i fabbricanti sono costretti a fabbri- farebbero bene a rileggere Pigou per far sì che le di-
care meno plastica e licenziano gli operai. Lo Stato, seconomie esterne, sociali e ambientali che ci sono
per assicurare un reddito ai disoccupati (la cassa in- sempre, non ricadano sulle classi meno abbienti e che
tegrazione), deve aumentare le tasse o diminuire le anche i ricchi paghino.
pensioni e le spese per gli ospedali. Giorgio Nebbia

Giorgio Nebbia è professore emerito


La corbon tax di merceologia nell’Università di Bari

Un altro caso: il consumo di carbone, petrolio,


gas naturale e elettricità fa aumentare l’inquinamen-
to atmosferico dovuto all’anidride carbonica che Note
provoca mutamenti climatici e costi; per diminuire *
Si desidera ringraziare i partecipanti alla sessione “Institu-
queste diseconomie esterne gli stati fanno pagare tionalism” al Convegno Eshet 2007, Strasbourg –, i parteci-
qualche soldo a chi usa combustibili e elettricità (la panti all’undicesimo workshop del “Research in macroeco-
cosiddetta “carbon tax”) per indurlo a consumarne nomic policies – Berlin, Lucia Assunta De Siena e Andrea
di meno; i minori danni al clima comportano però Pacella per le utili indicazioni offerte. La responsabilità per
minori guadagni per chi vende energia e merci di- errori e omissioni è solo dell’autore.

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COMITATO SCIENTIFICO
Rita Levi Montalcini, Premio Nobel; † Ilya Prigogine, Premio Nobel;
† Kennet E. Boulding, prof. ord. nell’Univ. del Colorado; Vittorio Bonuzzi, prof. nell’Univ. di Verona;
Giovanni Cannata, Rettore dell’Università del Molise; Barry Commoner, prof. ord. nel Queens College
di New York; † Nicholas Georgescu-Roegen, prof. ord. nell’Univ. di Nashville, USA;
Emilio Gerelli, prof. ord. nell’Univ. di Pavia; Siro Lombardini, prof. ord. nell’Univ. di Torino;
Romano Molesti, prof. ord. nell’Univ. di Verona; Ignazio Musu, prof. ord. nell’Univ. di Venezia;
Giorgio Nebbia, prof. emerito nell’Univ. di Bari, Fulco Pratesi, Presidente del WWF;
Sergio Vellante, prof. ord. nella IIa Univ. di Napoli (SUN); Antonino Zichichi, Presidente del World Lab.

COMITATO REDAZIONALE
Sergio Bindi, Stefano Presa, Silvio Trucco, Stefano Zamberlan Redattore Capo

DIRETTORE RESPONSABILE: Romano Molesti

Sommario
Anno XXIX - N. 1-2 Gennaio-Aprile 2010

ARTICOLI ECONOMIA E TERRITORIO (S. Trucco)


Giorgio Nebbia, L’attualità Lazio: cultura, ambiente ed economia . . . ” 33
di Cecil Pigou (1877-1959) . . . . . . ” 3 Valorizzazione dei beni culturali in Campania ” 35
Rossella Bianchi, Sviluppo rurale
e prospettive locali: una lettura ENERGIA E AMBIENTE (V. Campetti)
teorico-evolutiva . . . . . . . . . . ” 7 Edilizia sociale a zero emissioni . . . . . ” 37
Romano Molesti, Arte e riuso . . . . . ” 14 Lombardia: regole per le sonde geotermiche ” 40
Simona Tafuri, Vivere l’usato: INDUSTRIA E AMBIENTE (S. Bindi)
corsi di ecologia pratica . . . . . . . ” 17
Puglia: sostegno alle piccole imprese
Christian Cristoforetti, Penth-Mi, del turismo . . . . . . . . . . . . . . ” 43
un progetto per l’Africa rurale . . . . . . ” 20
ECONOMIA E AREE PROTETTE (S. Presa)
RUBRICHE Tutela integrata del paesaggio
e nuove aree protette nel Veneto . . . . . ” 47
AGRICOLTURA E AMBIENTE (S. Zamberlan)
Sviluppo rurale e valorizzazione NOTIZIE DELL’AMBIENTE (O. Raia)
dei prodotti locali nel Veneto . . . . . . ” 25 Verso “Terra Futura” . . . . . . . . . . ” 53
Toscana e Piemonte:
no agli Ogm in agricoltura . . . . . . . ” 27 I LIBRI . . . . . . . . . . . . . . ” 57

Le foto di copertina sono di Romano Molesti, le foto degli articoli sono di Stefano Zamberlan, pagine 4 e 5,
Andrea Cantalice, pagine 8, 10 e 11 e Christian Cristoforetti, pagine 20, 21, 22 e 23, le rimanenti sono fornite dagli Autori.
Economia & Ambiente, rivista bimestrale dell’ANEAT – Associazione Nazionale Economisti Ambiente e Territorio - onlus
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