Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
19
Nel 1478 una congiura guidata dalla famiglia Pazzi, rivale dei Medici e
appoggiata dal papa Sisto IV della Rovere (1471-1484), che voleva
estendere il suo potere sulla città, culminò in un attentato nella Chiesa di
Santa Maria del Fiore. Lorenzo, leggermente ferito riuscì a salvarsi, mentre
il fratello Giuliano morì pugnalato. Il popolo si mantenne fedele ai Medici
e si scatenò contro i congiurati.
La pace di Lodi, siglata nel 1454 tra gli Stati regionali, pone fine alle lotte
armate e con un tacito accordo di non ingerenza sancisce gli equilibri
esistenti. La Lega Italica, costituita nello stesso anno da Milano, Venezia,
Firenze, Roma e Napoli, impegna i membri partecipanti al rispetto ed
all’alleanza reciproca, allontanando lo spettro del predominio e della
velleità dei singoli Stati. Ne deriva un periodo di maggiore stabilità
economica e politica, ma si verifica anche una cristallizzazione di quel
singolare fenomeno che contraddistingue l’Italia: il “particolarismo”. Con
questo termine si definisce l’esistenza di tanti staterelli, non abbastanza
estesi e forti da contrapporsi ai grandi Stati nazionali che si sono formati
negli altri paesi d’Europa. Ma la pace di Lodi sta a significare anche: che si
accettano le posizioni di forza che si sono evidenziate; che si ritiene
immutabile il quadro politico e pertanto si sancisce una sorta di
immobilismo che bloccherà qualsiasi tipo di evoluzione.
Nella seconda metà del XV, dunque, tra gli stati italiani vigeva una politica
di equilibrio. All'interno dei singoli stati la dialettica politica languiva e la
lotta per il potere assumeva il carattere della congiura
Lorenzo il Magnifico morì nel 1492 e con la sua scomparsa venne meno il
principale protagonista della storia italiana nella seconda metà del ‘400:
Lorenzo aveva saputo interpretare la situazione politica italiana e si era
mosso con estrema abilità nell’equilibrio della penisola per consolidare il
ruolo di primo piano di Firenze e il proprio potere personale su di essa.
Il susseguirsi di congiure interne, di guerre o di conflitti più limitati,
l’inasprimento delle tensioni tra i vari Stati, avevano mostrato quanto
precario fosse l’equilibrio italiano
Ludovico il Moro e il Ducato di Milano
Gian Galeazzo era però sposato con una nipote del re di Napoli Ferrante, e
ne aveva avuto un tiglio. Ferrante protestò per il trattamento riservato al
giovane duca e non nascose le sue mire- peraltro non infondate dal punto
di vista dinastico- sul Ducato. Per contrastare le minacciose aspirazioni
degli Aragonesi. Ludovico il Moro chiamò in soccorso il re di Francia. Carlo
VIII ( 1483-1498), invitandolo a far valere le pretese angioine sul Regno di
Napoli (gli Angioini ne erano stati cacciati nel 1442). L'appello rivolto al re
di Francia fu una mossa sbagliata e carica di conseguenze per la penisola.
Carlo VIII, era il sovrano di un potentissimo stato europeo, e la sua discesa
inaugurò le cosiddette guerre d'Italia, un lunghissimo periodo di conflitti
tra le grandi potenze europee per il controllo della penisola che divenne il
paese più tormentato d'Europa.
Dopo aver conquistato Milano, Luigi XII mise in atto la 2° parte del suo
programma: la conquista del regno di Napoli di cui era re Federico I
d’Aragona. Ma a questo scopo era indispensabile l’intesa con la Spagna.
Luigi XII avrebbe avuto il dominio su Napoli e gli Abruzzi. Il papa
Alessandro VI diede la sua approvazione. Spagnoli e francesi entrarono in
guerra gli uni contro gli altri. Gli spagnoli conseguirono una vittoria sul
Garigliano (1504).
Un trattato, in seguito, stabilì che il regno di Napoli sarebbe diventato un
vicereame spagnolo.
Dopo aver conquistato Milano, Luigi XII mise in atto Ia 2° parte del suo
programma: la conquista del regno di Napoli di cui era re Federico I
d’Aragona. Ma a questo scopo era indispensabile l’intesa con Ia Spagna.
Luigi XII avrebbe avuto il dominio su Napoli e gli Abruzzi. Il papa
Alessandro VI diede la sua approvazione. Spagnoli e francesi entrarono in
guerra gli uni contro gli altri. Gli spagnoli conseguirono una Vittoria sul
Garigliano (1504). Un trattato, in seguito, stabilì che il regno di Napoli
sarebbe diventato un vicereame spagnolo.