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Pre appello venerdi 20 dicembre

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INTRODUZIONE ALLE SCIENZE MERCEOLOGICHE


Tre temi principali:
- Energia
- Cibo
- Ambiente
Questi tre temi sono connessi fra loro; al centro di questi tre temi c’è la qualità.
La qualità di un prodotto alimentare si distingue per:
- Valori organolettici: ovvero le proprietà che sono percepite attraverso gli organi di
senso, come l'odore, il sapore, il colore.
- Valori nutrizionali, se fa bene o meno
- Modalità d’uso
- Igiene sanitaria, non si prende niente di scaduto perché provocherebbe un danno
alla salute.
Un giorno potrei essere interessato a un certo tipo di qualità: un giorno prendo un prodotto
per i suoi valori nutrizionali e un altro per la modalità d’uso (facilità d’uso).

Oggi ciò che spinge all’acquisto di un determinato prodotto è la sua genuinità, che porta
alla qualità.
Molto spesso un prodotto che non ha la certificazione di qualità “DOC”, perché la qualità è
sfuggente e infatti varia in base all’annata.
Noi siamo interessati alle proprietà funzionali che derivano da determinate caratteristiche
ad esempio olio d’oliva, che ha un certo sapore perché ha determinate caratteristiche.
Possiamo fare lo stesso ragionamento con l’energia; la benzina con ottani 95 e 100 hanno
proprietà diverse perché hanno diverse caratteristiche strutturali.
Il petrolio si differenzia in base all’uso che ne facciamo quindi modifichiamo le
caratteristiche per ottenere quelle proprietà necessarie al nostro uso.
Ma cosa si intende per qualità? Genuinità, ovvero purezza, identità.
Le caratteristiche intrinseche di un prodotto (come forma, dimensione, massa, volume ecc.)
portano a qualità del prodotto diverse e quindi diversi prodotti soddisferanno diversi bisogni.
Le caratteristiche strutturali non bastano; noi siamo interessati anche alle qualità intangibili che
dipendono dal contesto in cui ci troviamo e queste qualità sono:
- Etica (religione).
- Ambiente (km zero).
- Origine (tradizione).
Queste qualità influenzano la scelta finale del consumatore.
Durante un’indagine su quali requisiti si cerca in un olio d’oliva si è notato che si cerca
maggiormente l’origine.
La qualità è bidimensionale: si può essere poco, mediamente o altamente soddisfatto in base
all’acquisto (asse ordinate) invece poi ci possono essere livelli di qualità (asse ascisse)
Noi tutti cerchiamo un livello standard di qualità, se c’è siamo indifferenti se non c’è siamo
insoddisfatti. Man mano che l’oggetto ha performance migliori allora il livello di soddisfazione
aumenta. Poi c’è la “sorpresa” ovvero un’azienda che immette un prodotto sul mercato allora
soddisfa immediatamente il consumatore.
La qualità è quindi in un continuo divenire, perché una “sorpresa” può diventare “normale” e
questo vale con beni, servizi e energia.
Quindi alla fine le persone vogliono un prodotto che possa dare la maggiore soddisfazione
possibile.
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L’energia può avere un ruolo determinante, non solo per il suo scopo ovvero quello di far muovere
le persone, a livello politico; basta pensare al ruolo della Turchia, che è un bacino di gasdotti e
oleodotti tra Russia e Europa.
L’energia ha risvolti anche su argomenti che non sembrano coinvolti, ad esempio il riscaldamento
di una serra per la crescita dei broccoli (titolo giornale).
In spagna per quanto riguarda la produzione di energia elettrica vi è un grande supporto dalle
energie rinnovabili. In Italia invece vediamo un apporto maggiore da parte dell’energia termica per
la produzione di energia elettrica. Questo confronto è valido solo per quel che riguarda l’energia
elettrica.
Attualmente i consumi energetici si basano sul consumo di petrolio, gas naturali e carbone per
circa 85%. Idroelettrico è una energia rinnovabile, che viene esclusa dalla categoria stessa questo
perché l’energia idroelettrica è satura.
In Italia la fonte di energia rinnovabile più utilizzata è la biomassa, abbiamo il 50% delle energie
rinnovabili utilizzate in Italia
Mtep = mega tonnellate equivalente di petrolio, unità di misura; l’energia che ottengo bruciando
una tonnellata di petrolio.
I combustibili fossili sono soggetti all’esaurimento, provocano danni alla salute dell’uomo e poi
crea divisione a livello sociale perché l’accesso ai combustibili divide.
Per sottolineare questo aspetto basta vedere la fotografia delle terra di notte, vediamo zone come
gli US che sono illuminati invece l’Africa è al buio.
Come possiamo vedere dalle percentuali, il petrolio influenza 1/3 della nostra vita (33,6%).
Possiamo vedere che utilizzare un combustibile fossile rispetto un altro cambia la prospettiva delle
emissioni.
1 kg carbone = 3,66 kg CO2
1 kg benzina = 3,08 kg CO2
1 kg metano =2,74 kg CO2
Ci sono economie che si basano sul carbone perché ne hanno, non interessandosi ai numeri
precedenti.
Oggi vediamo che nei prossimi anni la crescita riguarderà paesi asiatici come Cina e India, ciò
porterà un aumento del benessere e quindi di conseguenza un aumento di energia.
Questo incremento di energia diminuisce perché nel tempo migliora la mia efficienza energetica
ovvero creo ricchezza utilizzando meno energia. Quindi vediamo dal grafico che con non avremo
una crescita del bisogno di energia esponenziale ma una leggera crescita.
Con il progresso tecnologico utilizziamo prodotti più costosi ma che consumano meno energia e
quindi spendiamo meno acquistando prodotti più costosi rispetto a prodotti che costano meno ma
che consumano di più.
Si prevede che ci sarà una leggera diminuzione di carbone, staticismo del nucleare e
dell’idroelettrico a favore della crescita delle energie rinnovabili.
Nel 2040 si prevede che petrolio, carbone e gas sono utilizzati nello stesso quantitativo e
rappresenteranno la maggior fonte di energia. E inoltre si prevede che le energie rinnovabili
supereranno il carbone per la produzione di energia elettrica. Se considerassimo l’idroelettrico
nelle energie rinnovabili allora l’apporto di energia elettrica da parte delle rinnovabili sarebbe
ancora maggiore.
L’utilizzo dell’energia elettrica è sempre in crescita dal 1965 e tenderà ancora ad aumentare
sempre più. L’aumento dell’apporto di energia elettrica, e quindi di energie rinnovabili, proverrà
da paesi non OECD ma dalla Cina.
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10^3 Kg, 10^6 Mega, 10^9 Giga, 10^12 Tera, 10^15 Peta, 10^18 Exa, 10^21 Zeta, 10^24 Iotta.
BTU è il correspettivo della nostra caloria, British Termal Unit.
Tep = toe, Billion = Miliardi.
OECD è l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

LIFE CYCLE THINKING (ciclo della vita)


Dalla foresta ci arriva una fonte di energia rinnovabile: la biomassa, che sarà trasportata alla
centrale producendo energia termica (attraverso la combustione).
Conviene fare ciò?
Attraverso un parametro EROEI (energia restituita su energia investita), se è alto allora abbiamo
investito poca energia per ottenerne tanta invece se è basso allora abbiamo investito tanta
energia per ottenerne poca.

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L’anidride carbonica ha un impatto fondamentale sulla nostra vita. Negli ultimi anni si sta cercando
di impattare meno sull’ambiente.
L’uomo con l’utilizzo dei combustibili fossili non fa altro che emettere CO2, questo provocherà
l’aumento dell’effetto serra aumentando la concentrazione dei gas.
L’effetto serra è fondamentale per l’uomo perché mantiene il calore all’interno del globo e quindi
permette la vita.
Facendo aumentare questo strato di gas, i raggi solari, che arrivano sulla terra e che poi vengono
riflessi dalla superficie terrestre, tendono a rimanere all’interno dell’atmosfera invece che
disperdersi nello spazio (solo il 30%).
L’effetto serra è fondamentale per l’uomo perché mantiene il calore all’interno del globo e quindi
permette la vita.
Con un’emissione sproporzionata di gas serra, che agiscono come dei pannelli in vetro, si crea una
vera e propria serra che intrappola calore che viene riversato nuovamente sulla superficie
terrestre e comporta il riscaldamento degli oceani.
Il riscaldamento degli oceani creano vapore acqueo che a sua volta farà incrementare l’effetto
serra.
Il responsabile dell’effetto serra non è solamente l’anidride carbonica (emessa dai trasporti, dai
combustibili fossili, dal carbone), ma sono anche il metano (emesso nell’agricoltura e nelle
discariche), il protossido d’azoto, gli idrofluorocarburi ecc.
GWP: il potere di riscaldamento globale; ogni volta che immetto nell’atmosfera 1 kg di metano
immetto 34 kg di CO2, quindi il rapporto è di 34 a 1.
Emissioni totali di CO2:
- 66% di anidride carbonica proveniente dai combustibili fossili
- 10% di anidride carbonica proveniente dal territorio
- 24% di gas diversi dall’anidride carbonica
=100%
Possiamo vedere che 2/3 del problema del cambiamento climatico è imputabile ai combustibili
fossili che a loro volta corrispondono al 85% dell’energia utilizzata.
Nei 66% ritroviamo la gerarchia a livello di emissioni tra carbone, petrolio e gas naturale infatti di
questi 66% sono:
- Carbone 26%
- Petrolio 21%
- Gas Naturale 19%
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Questi valori non dipendono solo da quella “gerarchia” ma anche dal consumo che se ne fa di un
combustibile rispetto all’altro.
Per quanto riguarda il 24% ci concentriamo sul 5% di 24 di metano emesso dai processi energetici.
Quindi per il 71% (66+5)% delle emissioni su 100 (il riscaldamento globale dipende per il 71%)
avvengono per l’ottenimento di energia.
La concentrazione di CO2 ha superato le 400 parti per milioni (1/10^6, 1mg/1Kg).
La CO2 ha un andamento stagionale a causa della fotosintesi.
Si è notato come in un periodo così breve non ci è mai stato un innalzamento delle temperature,
ciò ha portato ad ipotizzare degli scenari futuri. Tutti gli scenari portano alla stima di 20 giorni
all’anno con temperatura pari a 40 gradi.
Inoltre si presume che, come nell’innalzamento delle temperature, lo strato dei ghiacciai si reduce
velocemente in pochissimo tempo.
Il cambiamento climatico è evidenziato da elementi visibili come:
- Più pioggia
- Più incendi
- Più uragani
- Più tornado
- Meno ghiacciai ai poli
Un altro esempio particolare è l’inizio della vendemmia in Francia, con il riscaldamento globale
l’inizio della vendemmia avviene prima (20 agosto) rispetto alla normalità (settembre), anche
questo evento è avvenuto in brevissimo tempo.
La responsabilità del cambiamento climatico viene attribuito all’uomo. Anche se molto spesso la
colpa viene attribuita a motivazioni che non hanno senso come le fasi lunari.
E ciò dipende da quanto una persona è documentata su questi avvenimenti.
Ci sono vari studi che affermano che se l’uomo non farà niente la temperatura nel 2100 sarà
maggiore rispetto a quanto era negli anni 2000 di 4.5 gradi. Si presume invece che con i patti di
Parigi, dove 148 paesi hanno dato il loro sostegno, la temperatura salirà di 3.5 gradi.
Solamente con un’azione di forza si potrà mantenere il livello del riscaldamento globale fino al
2100 di soli 2 gradi.
Ci salviamo solo se 2 gradi, perché?
William Nordhaus, premio Nobel 2018; ha studiato le implicazioni economiche con l’ambiente,
afferma che se non ci saranno correzioni si supereranno i 2°C nel 2040.
Tant’è che nel 2010 i paesi si impegnano a mantenere l’incremento delle temperature di 2°C al di
sotto del livello pre-industriale.
Forse attualmente lo scenario dei 2°C non permette di raggiungere l’obiettivo ma serve un
aumento non maggiore di 1,5°C.
La politica ha un ruolo fondamentale, influenzando le scelte energetiche di un paese e quindi
parliamo di un diverso livello di emissioni di CO”
(Gli USA sono usciti da questo accordo), con il governo Trump si ipotizzava prima delle elezioni un
aumento dell’inquinamento e di conseguenza non aiuterà per il raggiungimento dell’obiettivo. (dei
2°C)
La regione che più inquina è sicuramente quella cinese quindi è un problema.
La fonte energetica che inquina di più è il carbone.
Il settore che inquina di più è l’elettrico che dipende a sua volta dal carbone.
Quindi se noi utilizzassimo meno carbone e più fonti rinnovabili per la creazione di energia
elettrica abbasseremmo le emissioni.
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Grafico: identità di Kaya

Dati
- Popolazione
- PIL per parità di potere di acquisto (PPP)
- TPES: fornitura di energia primaria totale
- TPES su PIL
- CO2 su TPES
Emissioni di CO2 non sono altro che il prodotto delle altre quattro variabile, perché semplificando
si ottengono le emissioni di CO2 =scomposizione di KAYA.
Si vede un aumento lineare della popolazione, si vede un aumento delle emissioni di CO2 e un
aumento del PIL pro capite, quindi siamo di più stiamo meglio e quindi aumentano le emissioni.
L’unico dato positivo è l’energia totale consumata è minore per ottenere un punto di PIL.
La CO2 emessa è rimasta costante, quindi in 25 anni non siamo riusciti a decarbonizzare il mondo.
I paesi OCSE del continente americano hanno contribuito circa 1/4 sull’emissione di CO2, Cina 1/5,
e Europa 1/6.
Bisogna rapportare le emissioni in base alla popolazione, quindi ci saranno paesi in credito e paesi
in debito: India in credito, Europa in debito.
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Si può mettere in relazione chi ha contribuito di più e di meno alla crescita del PIL con le emissioni:

Vediamo come Cina e USA sono paesi “cattivi” invece l’Europa è “buona”.
Se viene prodotto un bene in Cina, la CO2 prodotta in Cina per la produzione di un bene
consumato in Europa allora la CO2 è di responsabilità dell’Europa o della Cina.
Stati Uniti per petrolio e trasporti e invece l’Europa per l’estrazione del gas e delle industrie.
Se viene imputata a chi consuma vediamo che la Cina produce 6T di anidride carbonica, l’Europa
produce 13 tonnellate di anidride carbonica e infine gli USA producono 22 tonnellate di anidride
carbonica.
Se si mantengono i combustibili fossili su 450 ppm di CO2 non riusciremmo a rallentare il
riscaldamento globale, forse con 550 ppm si.
Come possiamo diminuire le emissioni?
Rallentando l’economia, le crisi sono un chiaro esempio di questo fenomeno infatti nel 2008 c’è
stato un crollo di emissioni di CO2.
Paesi diversi mi mostrano andamenti di emissioni di CO2 diversi perché ci sono politiche diverse.
Negli ultimi anni Stati Uniti e Europa hanno ridotto le emissioni di CO2.
Per poter risanare la situazione basterebbe lo 0.2% del PIL mondiale.
L’aumento delle emissioni di anidride carbonica è andato di pari passo con l’avvento delle varie
crisi, soprattutto con la crisi economica del 2010.
La decabornizzazione passa per la mobilità. Il settore dei trasporti è un settore cruciale e quindi
agire su di lui vorrebbe dire risolvere parte del problema. Quindi bisognerà ricostruire un settore,
ipotizzando un ruolo chiave ai mezzi con batterie elettriche e quindi diminuzione di CO2.
La previsione attuale è che nel 2050 i mezzi di trasporti saranno mossi da questi nuovi motori per
la maggior parte, lasciando una minima fetta ai classici motori.
Quindi è necessario di una transazione energetica, 85% dell’energia deriva da combustibili
fossili, 71% di gas serra per la produzione di energia quindi solo il 10% da energia rinnovabile,
quindi si sta cercando di non bruciare più niente perché si cerca di non ottenere più CO2.
Se tutti utilizzassimo la bicicletta come la utilizzano i danesi ci sarebbe una riduzione forte delle
emissioni di CO2, ma questo vuol dire fare un cambiamento importante nelle nostre abitudini.
La bicicletta impatta 1/10 rispetto l’auto; ovviamente anche l’alimentazione viene contata in quel
1/10 perché anche l’alimentazione emette CO2.
Oggi si parla di bicicletta a pedalata assistita, anche lei abbatterebbe le emissioni. C’è da
evidenziare come andar in bicicletta fa risparmiare la spesa sanitaria circa 1 euro al km perché
saremmo tutti più sani.
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Righelato e Spracklen, fanno una stima di quanta CO2 si eliminerebbe utilizzando biocarburanti.
Vediamo in esempio della canna da zucchero per produrre bioetanolo, se noi piantiamo un ettero
di canna di zucchero per la produzione di etanolo bio, che sostituirà la benzina, allora
inquineremmo 50 tonnellate in meno di CO2.
Un’altra ipotesi che fanno questi due studiosi, se riforestassimo, zone deforestate dell’amazzonia
ad esempio, avremmo un guadagno maggiore rispetto alla prima ipotesi di circa 160/170 milioni di
tonnellate milioni per ettaro.
La deforestazione attuale porta alla produzione di 200 milioni di tonnellate di CO2 per ettaro.
Oggi si è potuto vedere come le piante facciano difficoltà ad assorbire il carbonio (fotosintesi).
Il consumo dell’energia da parte dell’uomo è all’apice intorno ai 50 anni per poi avere una ricaduta
netta con l’inizio della vecchiaia.
La norma che ha più influito sulla diminuzione delle emissioni è il protocollo di Montreal, che ha
messo al bando i cloro-fluoro carburi (strato dell’ozono).
Energia idroelettrica e nucleare non bruciano, quindi c’è un risparmio di emissioni di CO2.
Un’altra norma è la “legge del primo figlio in Cina” infatti sappiamo che fare figli produce CO2.
Filippo Giorgi afferma che dobbiamo lavorare sul bloccare le emissioni e capire come dobbiamo
adattarci a questo cambiamento (innalzamento del livello del mare).
Gli interventi che abbiamo visto non sono sufficienti dovremo infatti:
- Togliere 1Tt (Tera tonnellata = Mille miliardi) dall’atmosfera.
Il costo per fare ciò varia da 0 a 300 $ per tonnellata.
Quindi possiamo capire che il punto sta nei costi e nell’efficacia dell’operazione per eliminare CO2
nell’atmosfera.
Quindi l’afforestazione ha un effetto minore e costi bassi, il punto migliore è G ovvero lo
stoccaggio del carbone nel suolo e ha un costo accettabile.
L’emissione di anidride carbonica va a definire l’impronta del carbonio.
L’impronta del carbonio è un indicatore che misura l’impatto delle attività umane sull’ambiente e
dunque sul clima. Il suo scopo è di misurare quantitativamente gli effetti prodotti sul clima da
parte dei gas serra (CO2, CH4, N20 ecc) generati dalle attività umane nelle quali si utilizzano
combustibili fossili e producono anidride carbonica.
C’è una relazione tra CO2 e C, C massa 12 e O massa 32 -> 44 massa totale, 44/12 = 3,66 che è la
quantità di KG di CO2 emessi per un KG di C.
Vediamo che un SUV emette molta più CO2 rispetto un aereo perché l’emissione viene distribuita
per il quantitativo di persone straportate.
Diesel e metano bi-fuel sono i due carburanti che inquinano di più (diesel – particolato). Il metano,
che è un responsabile diretto del riscaldamento globale ovvero fa parte dei gas serra, ha un GWP
pari a 34 kg di CO2 quindi il metano bi-fuel è il peggiore di tutti.
La CO2 non è l’unico problema ma dipende anche da altro:
- CO
- NO2
- THC
- Particolato

Se ci fermassimo alla CO2 sarebbe meglio il diesel rispetto alla benzina.


Su un viaggio di 15 km in auto, a benzina, si emetto 12000 grammi di CO2; invece su un viaggio
intercontinentale in aereo si emettono 8509 grammi di CO2. Ovviamente però bisogna
relativizzare in base a quello che si fa.
Anche a livello finanziario, una valutazione viene fatta anche in base alla sostenibilità che, ad
esempio, ha un’azienda sull’ambiente. (Apple)
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Quindi le nostre scelte possono dipendere anche dall’impatto che quella cosa ha un ambiente
(acquisto di un tipo d’auto, acquisto di un’azione di un’azienda rispetto a un’altra)

L’energia è la merce più importante e viene definita la capacità di un sistema di produrre lavoro
trasferire calore. L’unità di misura è il J (Joule), anche se noi tendiamo ad utilizzare la caloria.
Ovviamente J e Cal sono piccole quindi tendiamo ad utilizzare queste unità di misura con un
prefisso che può essere: Kg, Mega, Giga ecc.
Ritroviamo questi valori sui cibi solitamente.
Nel mondo anglo-americano troviamo altre unità di misura BTU (British Thermal Unit). Le unità di
misura più utilizzate sono quelle economiche come quella riferite al petrolio “tep” ovvero l’energia
utilizzata per ottenere una tonnellata di petrolio. Come c’è la misura riferita al petrolio c’è quella
riferita al carbone o al gas naturale.
Un'altra unità di misura è KW/H, che è legato al mondo elettrico, il KW/H è uguale a 3,6 10^6 J.
1° principio della termodinamica: l’energia dell’universo è costante ovvero si trasforma e non si
distrugge.
Quando parliamo di energia parliamo di trasformazioni energetiche che consistono in diverse
forme di energie.
Esistono forme più pregiate di energie, energia elettrica è pregiata e invece il calore a bassa
temperatura è l’ultima manifestazione di energia.
L’energia si manifesta in varie forma. Ci sono 5 principali forme di energia:
- Meccanica
- Termica
- Chimica
- Elettromagnetica
- Nucleare
che possono essere convertite dall’una all’altra.
Ad esempio quando guidiamo un’auto: da benzina-> energia meccanica ottenendo l’energia che ci
serve per soddisfare una necessità.
Energia Termica: Il cambiamento di stato della materia.
Energia chimica: digestione dei cibi o combustione
Energia elettromagnetica: motori elettrici, luce.
Energia nucleare: Quando un nucleo atomico si divide (fissione) o due molecole di Idrogeno si
fondono (fusione) viene rilasciata energia (nucleare).
L’energia elettrica che riceviamo dalle centrali termoelettriche è un 40%, dalle centrali nucleari
35% e dalle idroelettriche 80%.
Questo viene ripreso anche dal secondo principio della termodinamica che afferma che io da una
trasformazione non otterrò mai il 100% ma sempre qualcosa meno.
EROEI: energia restituita su energia investita, siamo vicini concettualmente vicini ai rendimenti di
una trasformazione.
L’obiettivo è di ottenere EROEI alti ottenendoli attraverso motori efficienti (concetto efficienza
energetica).
Pre appello venerdi 20 dicembre

FONTE ENERGETICHE: sono quelle energie che sono utilizzabili per la società (ad esempio un
fulmine non è una fonte di energia)
Fonti energetiche non rinnovabili ovvero sono fonti esauribili:
- URANIO
- COMBUSTIBILI FOSSILI:
o Carbone
o Petrolio
o Gas naturale
Sono differenziati perché l’uranio è un minerale invece gli altri sono combustibili fossili (fossili: non
rinnovabili, combustibili: si brucia quindi c’è emissione di CO2).

Fonti energetiche rinnovabili:


- ENERGIA GRAVITAZIONALE (idroelettrica, mareomotrice)
- ENERGIA SOLARE (fotovoltaica, eolica)
- ENERGIA GEOTERMICA (termica, geotermoelettrica)

L’energia elettrica è una fonte energetica secondaria o meglio ancora parliamo di vettori
energetici. È una fonte che otteniamo da fonti rinnovabili ma anche da fonti non rinnovabili ma
qui tendiamo ad entrare in un discorso economico infatti l’energia elettrica avrà un costo diverso e
un impatto ambientale diverso.
Un altro aspetto da evidenziare è la reperibilità di una risorsa, questa caratteristica incide
sull’utilizzo di una fonte rispetto ad un’altra.
Il carbone, il petrolio e gas naturale sono ad accumulo continuato e quindi ho disponibilità
immediata; l’energia idroelettrica (diga) è una fonte di energia ad accumulo non continuato, poi ci
sono fonte energetiche periodiche come l’energia solare e infine c’è l’energia eolica che è un
punto di domanda c’è o non c’è.
Da qui nasce il problema delle fonti rinnovabili: la non continuità di accumulo.
Le risorse possono essere:
- scoperte (discovered), cioè fisicamente individuate nel sottosuolo;
- non scoperte (undiscovered) ma stimate in base a considerazioni geologiche.
Le parti delle risorse che ci interessano sono le riserve, ovvero sono parti di risorse che noi
possiamo sfruttare economicamente con le attuali tecnologie.
Le riserve possono essere:
- riserve provate (proved), già scoperte, pronte allo sfruttamento e ben quantificate.
- riserve probabili (probable) già scoperte e probabilmente economicamente sfruttabili.
- riserve possibili (possible) non ancora scoperte ma con elevata probabilità di esistenza.
Pre appello venerdi 20 dicembre

Esercizi:

Cosa ci serve per rispondere a questa domanda? Quali sono i temi per rispondere a queste
domande?
Ci interessa sapere il potere calorifico, unità energetica per massa MJ*Kg.
Facciamo il 40% di 600000 MJ e 30% di 600000 MJ, nell’altro 30%

5300 litri, parliamo di volume ma il potere calorifico viene identificato con unità energetica per la
massa quindi dobbiamo trasformare i litri in massa.
Quindi sarà necessaria la densità per attuare questa trasformazione.
Xpetrolio = 1200*5300

Potere calorifico, viene espresso in Kcal/Kg o MJ/kg


Potere calorifico superiore:
Potere calorifico inferiore: è teorico
Potere calorifico varia in base alla sostanza, il metano è ambito perché ha un potere calorifico alto
ed emette poca CO2 in vista proprio dell’alto potere calorifico.
In 20 anni vediamo come il mondo non sia cambiato, ovvero la riserva di carbone viene utilizzata
ma alla fine viene ripristinata.
Infatti i valori di riserva del carbone dal 1998 al 2018 è rimasta uguale.
È cambiato la situazione geografica del carbone, infatti le riserve di carbone maggiori sono in Asia
invece le riserve negli altri continenti le riserve sono rimaste pressoché uguali.
Ci sono diversi tipi di carbone quindi avremo carboni con caratteristiche diverse, con utilità diversa
e costo economico diversa.
Pre appello venerdi 20 dicembre

Dalla tabella vediamo come l’Europa che è stata la culla del carbone l’ha terminato, ricordiamoci
che la Gran Bretagna è la madre della rivoluzione industriale avvenuta proprio grazie all’uso del
carbone.
Ora ci sono USA, Russia, Australia e paesi asiatici che hanno maggiori risorse.
R/P: riserve (sono quella parte delle risorse che ad oggi grazie alla tecnologia riusciamo ad
utilizzare) su produzione (significa consumo, togliere dalla terra) ottengo gli anni in cui sarà ancora
disponibile utilizzare il carbone. (132)
Per poter aumentare le riserve R sono necessari nuove tecnologie e investimenti invece per
diminuire P c’è bisogno di minor energia per fare le stesse cose, crisi, cambio la scelta del tipo di
energia. Le riserve sono in Mt.

Gli US e Russia sono quei due paesi che avranno tanto carbone per tanto tempo, invece la Cina ha
si tanto carbone ma per poco tempo e sarà costretto ad importarlo.
Quasi metà della produzione del carbone è ad opera della Cina. In 20 anni la produzione di carbone
è triplicata. Qui si paga Mtep, per poterlo confrontare con il petrolio.
Per quanto riguarda il consumo (produzione) c’è un cambiamento nello scenario rispetto a quello
delle riserve. Infatti paesi che non hanno riserve come il Giappone ne fanno un uso deciso del
carbone. Il Giappone importerà il carbone dall’Australia. Il carbone però viaggia poco perché costa
poco, rende tanto e quindi chi ce l’ha lo utilizza.
Per quanto riguarda l’UE è in atto una decarbonizzazione quindi si lo utilizza ma poco.
Tra il 2015 e il 2018 c’è stato un incremento netto della produzione di carbone sempre in Cina.
Aree geografiche diverse hanno consumi pro capite diversi, consumo che dipende essenzialmente
dalla presenza o meno del carbone, la densità della popolazione redistribuisce bene o meglio l’uso
del carbone (Cina tanta popolazione, Australia poca popolazione).
Prezzo del carbone
Ce ne sono di due tipi:
- CIF: nel prezzo sono inclusi il costo dell’assicurazione e il costo di trasporto.
- FOB: c’è solo il costo del carbone.
Il carbone essenzialmente serve a produrre vapore in un centrale termoelettrica per poi ottenere
energia elettrica.
Pre appello venerdi 20 dicembre

Riserve ed EROEI

Una curva logistica (con Y=Mtep e X=tempo) spiega le riserve di una risorsa fino al totale
esaurimento. Una curva speculare descriverà il consumo (produzione) e facendo la derivata di
questa funzione ottengo il punto di massimo dello sfruttamento della risorsa.
Quando raggiungo il punto di massimo si arriva al punto di “declino” della risorsa.
Le riserve sono estraibili grazie all’uso della tecnologia e una parte grazie agli investimenti; molto
spesso c’è una riserva che possiamo estrarre grazie alla tecnologia ma magari questa riserva è
lontana e quindi i costi di trasporto per trasferire la risorsa al centro del consumo sono cosi alti da
non rendere remunerativa l’estrazione. Questa riserva non viene considerata neanche tale.
Il volume 1 ha la probabilità del 95% di estrazione, il volume 2 ha il 10% di probabilità di essere
estratto man mano che aumenta il volume diminuisce la probabilità di estrarre la riserva.
P90, P50, P10 sono indici che determinato la possibilità della presenza di una riserva estraibile;
certo, medio certo, incerto.
EROEI
Enetta = Eout – Ein
EROEI=Eout/Ein
Sostituendo EROEI nell’energia netta otteniamo energia netta percentuale. V se dimezziamo EROEI
vediamo che energia totale in termini percentuali diminuisce di poco fino a quando non si arriva a
una caduta repentina. Questi EROEI sono associati a periodi storici. Quindi bisogna considerare
quanta energia utilizziamo per ricavarne altra.
LCA, come per l’inquinamento anche per calcolare EROEI devo considerare tutto il ciclo della vita.
Io vorrei che il rapporto tra Enet/Eout sia uguale a 1, ma ciò non è possibile quindi sarà uguale a 1
– 1/EROEI. Quindi non possiamo ottenere un rendimento pari al 100% ma con un EROEI altissimi
vuol dire avere un valore prossimo a uno e in termini percentuali prossimi a 100.
C’è un legame tra CO2 e EROEI?
CCS: Carbon Capture Storage. Questo progetto ha un costo elevato, catturare la CO2 non è affatto
semplice con diverse tecniche. Ciò porta a un limite: utilizzare tanta energia e costi elevati per
catturare CO2 ma ciò porta a un aumento del KW/H di energia elettrica derivante dal carbone e
quindi ciò fa aumentare il prezzo a causa dei costi aggiuntivi.
Origine del Carbone
Il carbone ha una redistribuzione omogenea sulla Terra, facendo un confronto con il petrolio che è
concentrato in determinati punti quindi ci sarà problema del trasporto.
Il carbone nasce dalle biomasse ovvero dalla legna, il carbone è composto da lignina e cellulosa.
Quando le biomasse sprofondano nel terreno che si trasforma in humus, che scambia con il
terreno sostanze.
Diventa torba fino a diventare carbone fossile.
Ci sono diversi carboni:
- Carboni fossili (hard coal)
o Antracite (era primaria)
o Litantrace (era secondaria)
- Carboni Lignitici (brown coal)
o Ligniti (era terziaria)
o Torbe (era quaternaria)
È una classificazione in base agli anni, alcuni hanno avuto trasformazioni che altri tipi non hanno
avuto e quindi caratteristiche diverse.
Pre appello venerdi 20 dicembre

I primi due con una maggiore concentrazione di carbonio portano alla formazione di combustibili
fossili, gli altri due ne sono meno ricchi e quindi utilizzati o per niente pochissimo come
combustibili fossili.
Un’altra differenza:
- Litantraci bituminose e antraciti: hanno un maggior potere calorifico e magiore tenore di
zolfo.
- Litantraci sub-bituminose e ligniti hanno un minore potere calorifico e minore tenore di
zolfo.
Lo zolfo diventa una discriminante di qualità, quindi la presenza di zolfo è negativo, bisognerà
togliere questo zolfo per due motivi:
- Ambientale: le piogge acide, quando brucio un combustibile ricco di zolfo allora saranno
emesse anidride solforose che portano a un danno ambientale.
- Economico: togliere lo zolfo dal carbone ha un costo alto.

Il potere calorifico per ogni Kg di C ottengo 33 MJ/kg.


Bisogna togliere l’acqua nella torba per poterla utilizzare come combustibile fossile. Il carbone
viene classificato anche in base alle sostanze volatili che emette dopo il suo riscaldamento.
Le ceneri riducono il potere calorifico perché il peso reale del carbone è inferiore. Le ceneri
derivano da varie impurezze come vanadio o nichel….
Tenore di idrogeno:
Tenore di zolfo: desolforazione
Il coke nell’alto forno va incontro ad altissime temperature, è artificiale questo carbone ha
determinate proprietà tenute insieme dal suo carattere da agglutinante.
Le proprietà sono:

il prezzo del carbone coke è maggiore del prezzo del carbone steam (per produrre energia
elettrica) perché uno ha caratteristiche più pregiate rispetto alle altre e quindi costerà di più.
Il trasporto più classico del carbone è la ferrovia, ciò porta a costi elevati fino al 40% del costo del
carbone.
Il carbon coke deve essere idoneo all’alto forno.
Questo indice mi dice che tipo di carbone abbiamo e a che cosa è idoneo.
Da 1 a 5, si riferisce alla presenza di sostanze volatili fino al 33% , dal 6 al 9 non abbiamo più un
combustibile fossile….
Per ottenere carbone coke partiamo dal carbone della miniera.
Nella miniera sono presenti fonti di metano che generano il problema del grisou.
Estrazione da cava, meno rischiosa rispetto alle miniere e meno costi.
Il carbone deve essere purificato, desolforato.
Le trasformazioni che avvengono sul carbone sono varie e portano a diversi risultati.
- Cokizzazione
- Gassificazione
- Gassificazione lurgi
- Methan shift
- Gassificazione in situ
- Liquefazione Fisher-Troops
- Liquefazione Bergius
- Estrazione con solvente
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Quando il carbone fossile viene trasformato si ottengono più prodotti. Ovviamente per
trasformare il carbone fossile sono necessari altri input, ad esempio acqua.
Desolforazione: viene tolto l’acido solfidrico e quindi viene tolto lo zolfo attraverso il proccesso di
gassificazione.

Gas illuminante (o gas di cokeria) composta da: (ottengo l’ammoniaca)


- Idrogeno
- Metano
- Ossido di carbonio
- Anidride carbonica
- Azoto
Il gas illuminante è un sottoprodotto che può essere impiegato grazie al suo potere calorifico.
Il carbone o lo utilizzo in una centrale termoelettrica oppure viene impiegato in altri processi.
Il carbone non viene imputato per l’emissione di Co2 ma anche a causa delle sue impurezze come
lo zolfo che va eliminato perché queste impurezze creano danni ambientali.

Petrolio
Ha una distribuzione eterogena sulla terra, infatti a differenza del carbone che è omogeno, il
petrolio è situato in poche zone ma molto concentrato.
Le concentrazioni di petrolio sono sempre state soggette a guerre per il controllo. Tant’è che è stat
designata una zona detta: ellisse geografica.
In questa zona parte l’energia necessaria per la nostra vita. Quindi da qua parte lo smistamento
del petrolio, quindi un oleodotto o gasdotto in queste zone può avere un ruolo importante dal
punto di vista politico ed economico.
Grado API, è una misura della densità del petrolio. Il petrolio è meno denso dell’acqua. Si lega alle
percentuali di benzina e oli lubrificanti che si possono ottenere dalla lavorazione di un dato
gregge.

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