Shaul di Tarso, chiamato anche Paolo viene detto il <<viandante tra

due mondi, fondatore della teologia cristiana>>. Costui tra i

personaggi della prima generazione cristiana è quello di cui
possediamo la documentazione più dettagliata, in parte diretta,
attraverso le lettere e gli Atti degli Apostoli. Nonostante ciò risulta
difficile inquadrare questo personaggio così complesso e alcune
integrazioni ci vengono fornite dalla narrazione in genere attribuita a
Luca, pur considerata poco attendibile da alcuni critici.
Negli Atti di Paolo e Tecla, un libro apocrifo della fine del II secolo, si
legge che Shaul
… era un uomo di bassa statura, la testa calva, le gambe arcuate, il corpo
vigoroso, le sopracciglia congiunte, il naso alquanto sporgente, pieno di
amabilità; a volte aveva le sembianze di un uomo, a volte di un angelo.
L’opinione comune vi è quella che Shaul mutò il suo nome in Paolo
dopo la folgorazione di damasco ma come sostiene Riccardo Calimani
nel suo libro “Paolo. L’ebreo che fondo il cristianesimo”, edito dalla
Mondadori, in questa elemento vi sono molti dubbi. E sicuro che egli
portava i nomi di Shaul e Paolo già prima della sua visita a Cipro
secondo l’espressione “Saulo detto anche Paolo1”. Ad ogni modo non
è possibile stabilire con certezza se Paulus fosse un praenomen oppur
un cognomen o magari signum o supernomen. E’ possibile che abbia
portato sempre, secondo l’uso ebraico, due nomi, uno sacro e uno
profano.
Nelle lettere è sempre presente Paolo, mentre negli Atti degli Apostoli
Shaul diventa Paolo dopo la conversione.2

1
<<Allora Saulo, detto anche Paolo, pieno di Spirito Santo…>> At 13,9 in www.laparola.net
2
Negli atti il nome Shaul si trova per ben quindici volte. L’espressione in At. 13,9: “Saulo, detto
Paolo” lascia intendere che egli portava i due nomi da prima (Guignebert, Il cristianesimo antico
1969; Simon Legasse, Paolo Apostolo. Biografia critica, 1991)
Ad ogni modo il nome Paolo non era frequente tra i romani ed era
raro tra i non romani dell’Oriente greco e tra i giudei non compare in
alcun caso.3
Va anche segnalato che l’assonanza Sha

3
Hengel, 1992; Guignebert 1969;