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RAVENNA ROMANA acura di MAURIZIO MAURO. con il particolare contributo di Maria Grazia Maioli Valentina Manzelli e Paola Novara econ contributi di CC. Boschetti - F. Corbara - F. Fabbi GLL. Grassigli - S. Magnani M. Mauro - F, Sarasini ADRIAPRESS snc Ravenna ‘earned loco dvdr rinse La Speen per Bes Arce del nia Romans. inpersona dl Sopetene Mel Mar Calne del Archeclogs Mars Gz Mo a ois di Ravens in persone celfacserealls Clr Av Masso Recs Macca, Amministuicoe Comune Reve ‘ronal sinc Won Meet de ese als extra De Alert Cason de DG Ming e del Br Eo Gago uses Tren Basi: Aco Sto Ravens ela persona del dst, Dots cl Main; Bbieea Comunale Fork, nl pesna del dere Dr Fao Fab conn parila [Barametoa Dose Pep Brighadot c Annelise ilies Chee Ravenna pon del dict fee Dr Dontino Da oac dla Ds Cla Gian, comers del Lg MaowAl Sng; A. Peto Baca del suo fuori Dr. Edoardo Gol, peste Carts Commer d Raven Sg Roberts Botte uke: Dr rnceaco Col Ravenna, Abbveicion SABR SoponendencaArceloge Eis Romagna) Copyright 201 by ADRIAPRESS Se, Rasen dl Loans V eascent eine Foto coprin: Amd Pali, poet Por Asrea, parce ‘ome dt nse: Maan Ge, nce XU Maran Po~ Raven} 1 efowgrafs ove on dramas adit son dl etre 1s fewgraf depen ponent eased Raven Cane xno publica concession ded Minter per Bt ele a Calas RAVENNAROMANA. (tit vere el Arias Sc Londana Imac, aA. Ren. 2 ~ 48100 RAVEN, [05443408 Fax C544 20267, Sto ene hap thorn asigresa coms Ema adrapress clei ‘Sono rr pe ipa it dso, dione ed adm, leo pasa con quia Ineweo, compre mise copie fotos elabrrione elabrazion al compat, lataney CD-RO. Gratien aca di Maia Maro, Ravens Stony: Isis Grice lemamecra, Piss dt Maceats CAPITOLO I LA RAVENNA PREROMANA Fonti e documenti STEFANO MAGNANT Aontae un discorso su Ravenna preroma na significa innanztuto far fronte a diverse grav lacne. Una di quest riguarda la doc mentaziene archeologica, che ha foritofino- ra scarsi indi, anche a causa della persisten- 2a dell irsediamento modern su quello ant co e dell particolare morfologia del tetito ‘Ho: si aggiungono poi le incertezze circa lean rirvenimentio presunt ‘ements sist tentando di avviarealmeno in parte attaverso una rilettra det dati © dei ‘material di seavo, Ancora pit grave, perché Gifficilmente colmabile atiraverso future indagin, © i vuoto rscontrabile nella doc mentaziene leteraria. Ravenna compare infati rebtivamente tard nelle Font supersi- tie le pivantiche fasi della sua esistenza sen brano destare qualehe attenzione da parte degli auiori anichi solo in eth imperil, ‘quando ermai insallazione della fla pre foria volta da Augusto ne faceva uno dei principal porti del'Adriatico € dell Talia Nonostarte il fatto che il nome di Ravenna sia tesiato e¢ la prima volta solo nellorazione ‘pro Balbo, pronunciata da Cicerone nel 56 AC! e che i primi avvenimenti storie ai ‘qual la cit & associat esplicitamentesiano ‘fen agi ann dele contro fra Mariani © Slam (82 .C, le ve origin sembrano per- ders in un remoto passat, cos distame gid gl antici da essere da fro Kato in chiave mites. Susbone - il quale scrveva in ett augusta, allorehé il novo ual vest dal centro induceva in qualche mod a nobilitare la scelta di Augusto indagandore le origin riporta opinione secondo cui Ravenna sarebbo stata fondata dai Tessali. Costoro, tt ‘avia, non potendo affrontare le ageressioni violente da parte dei Tirreni 0 Etruschi sarebbero torati alle propre sali d'origine ‘dopo aver consentito T'accesso alla ith agli ‘Ube i quali abitavano ancoa al tempo in cui seriveva la font uilizzta da Strabone, da fdentifcare probabilmente con il genera ‘Artemidoro di Efesr,vissuto sl inte del It secolo aC, La tradizione da lui iprtata sem bra comungue molto pid antic. UTesslifon- dator di Ravenna, infati, non enespondona ‘gl abitant in epoca storia della omonima regione della Grecia centrale ms vanno iden- tification i Pelasg, una popolzione pre 0 protogreca della quale in pis occasion! si erano oceupati poet seritori ele cui vicen- de erano ammantate da numero leggende’ Not git nellTiade omeriea come antchissi- ri abitanti della Tessuglit - che secondo Esiodo ed Eeateo avrebbe recto un tempo il nome di e.woyia’ - ed anche pela loro pre- Senza in mole alte localta della Grecia inerna 0 dell'area microsite, i Pelasgh erano protagonists dl una vera e prope dis spora che Ii aveva condott verso le pit disp rate aree dell-Egeo ed infine del Kala, ara ‘verso peregrinazion tal da fa loro attibuire nome degli uceeli migratori per eccellenca, Te cicogne, of Hekagyot”. La pit ampia ed articolata esposizione della legpenda pelasgica,riguardo le origini ¢ la loro presenza in tettorio italico, 2 forita da Dionigi di Alicarasso",storico di et augu- steay il quale atingeva a sua volta a font ‘molto pit antiche, come Ellanico e Mirsilo di Lesbo, vissut "uno nel V. altro nel IT seco- 0 aC, e Filisto di Sircusa, vissuto tra V ¢ IV secolo aC. Nel raconto di Dionigi. dopo favere abbandonato le sedi originarie del Peloponneso, i Pelasgierano migratiiizil- mente verso la Tessagli, dove avevano vis- suto pe cingue generazioni prima di esseme allontanati da popolazioni nemiche guidate ‘da Deucalione. Una parte dei Pelasgi si Aisperse alla nell'Egeo e nella Grecia set tenirionale, dove diede origine a divers inse- diamenti (Creta, Cilati, Tesaglia settentrio- hale, Beozia, Focide, Eubea, Ellespont, Lesbo e alte iso viene), mente il maggior numero di essi si diresse in Epito,presso il santuaro di Dodona, dal quale, in sepuito ad tun sesponso delloraccle, mosse._ verso lia, Auraversato PAdratico meriionale, cess furono spit dalle coment € dai venti fino al ramo spinetico del Po sulle cui rive sharcarono, Aleuni si trattentero nei press fondundo la citth di Spina che avrebbe in seguito esercitato Ia talassocrasia nel’ Adria ‘oe versato splendide decime dei propr pro- fit al santwario di Delfi; ati si spinsero inveve verso Te region! delinemo abitate agli Umbri, dove oecuparono Cortona, ¢ in sirezione della costa tirreniea dove fondaro- ro Caere, Psa, Saturnia e Abium'. Durante {questa imprest di colonizzazione, secondo Fllanico, i Pelasgi mutarono i proprio nome in quello di Twgonvoi ¢ la segione da loro abitata prese il nome di Twgonvin”. In ogni 180, Dionigi, seguace della eoia che a buiva origin! autoctone agli Erusci, distine gueva accuratamente questi ultimi dai Pelasgi*, al contatio di Dipdoro, il quale ‘onoseeva tna tradizione in tase alla quae i Tirreni della Pianura Padan, cacciati da Gall all epoca deta presa di Reggio da parte Ai Dionigi Udi Siracusa, erano i discendent ei Pelosi fuggii dalla Tessagla a causa del diluvio di Doucalione'. Leequivalenza di Pelasei ¢ Tireni in Uli 1 Aoi cna lt median nara alle ana SZ i el Bronco Fale ‘Rove, Maso eine. Fe Soprando per Bent veel Bolan trovava tna corrspondenza anche nell'Egeo, dove diverse local vantavano origini pela siche 0 tntene. Erodoto conosceva infati Fesistenza di Pelasei che vivevano al di I det ‘Tireni, ei presi dell penisola Caleidica”,e pore sapeva di una antica presenza pelasgica 4 Imbro", Samotracia” © a Lemno, dove, allepoca ella conguista dell isola da parte di Milziade vivevano i diseendenti dei Pelasai che un tempo erano stanziati ad Atene Egli listingueva comunque le due popolazion’ sitenende che i Tireni «Talia, gli Erusehi, avessero origin lidiee fssero pint nel te storia degh Umbri sotto Ia guide del loro principe Tugonidg”. Non tut Ia pensavano iin quest) modo, L’identita tra Pelasgi e ‘Tiere ra infati sostenuta da Sofacle", © “Tucidide affermava che i Pelasgt stanziai tells Cal:iica in reat non eran altro che i iscendent dei Tirreni che un tempo avevano abitato Lemno e Atene. Antonio Diogene, un autore di eth imperial, riportava invece una twadizione in base alla quale Lemno, Imbro e Sciro satebbero stale un tempo colonizzate ai Tiren®, Per Antclde, infine, vissuto verso la fine del IV secolo aC, aleuni dei Pelasgi che avevano colonizzato Lemno Imbro si sarebbero uniti ai Lidi guidati da Tireno verso lIaia” Ravenna non compare nel contesto della arande migrazione pelaspica, quale &descrit ta nelle fonti di V seoolo, a differenza di Spina, rut imitofa nei cui confront pre- senta per altro cospicui elementi di contato e i affintd, A conferma dellidentiti tra PelasgieTessli nel mit, infat, anche Spina vantava di essere stata fondata dai Tessa in territrio miro, in una variante della tai- ione raccota da Pompeo Trogo nota attra verso il iassunto di Giustino*. 1! vichiamo alle oriini tessaleavvicina Spina e Ravenna ‘om tante per l'indviduavione di Jonni pro- fgenitor omni quanto perche caatteriza i {ue enti come entitapartcipie protagoni- ste di una medesima real’ storie. I mito dei Pelasgi fondatori, come ogni alto mito, assolve infati diversi compiti e funzioni anche se questi possono essersi modifica nel tempo, e, dungue, a sux formulazione © la sua fruzione vanno contestalizzatestorica: ‘mente di vola in volta, Innarzituto, esso ‘ppore stretamente legato a alzuni miti che interessavano V'Adriatico e che narravano le peripezie degl eri troiani profeghi da Troia cealla ricerca di una nuova pati in occidente quali Enea, Eleno el Antenore-, © perino aleuni dei Nostot achei, come uelli di (disseo edi Neotolem, o altri mitt ancora, come quelli di Fetonte, di Dedalo e leara” ‘iti e leggende che risalgono, almeno nella Toro formulazione originarinapplicata all’ Adviatico, ad na fase molteantiea della frequentavione greca delloccidente © preci- samente alla ripresa della navigazione © dei contati commereiali operata dagli Eubel tra Xe VIM secolo a. ‘Alla presenza di queste genti provenienti all Eubea, probabilmente solo indireta nel caso dell’ Adratico settenriorale, sembra ina essersi accompagnato un zostante pro- «esto di proiezion, elaborazione e fissazione mitica di precedent conta con le popolazio- nj local lungo le sponde adriaiche © pit sgeneralmente occidental, cosi exe le relazio- ni tra TEgeo ¢ il Mediterraneo occidentale ‘ce in questa fase si andavano intreceiando erano interpreta evissute come la rpresa di rapport ben pi antichi, forse eYettivamente ‘memoridelle precedent fequentzzioni mice- nee. Intl modo gli Eubel primi Grecia pro- porsi 0 a riproporsi come inerlocutori © sequireni per le merci edi beni che proveni- ‘ano © transitavano dei terminal altoadris che piste e delle loro conflvenze: nellarea del Decimano, infati, la prosecurione della via ‘del Contine incrociaalcuni percorsiprotosto Fici che collegavano Ia pianura alla via pede montana (Futara via Aelia) ca valich tan Sappenninici, © che verranno pot antegratt nella rete varia romana (via Pasna, vi Petros, via Erbosa, via del Dismano)* Dai dintorni di Ravenna povengono proba bilmente quatwo bronze affiguranti figure Femuminili silizate di devote, nei quali si ‘iscontrano stringent aint con aleun pro- dott di oFicine atestinee patavine ative tra Ve IV sezolo aC.*. Maneando indicazioni ‘precise, non & possibile stbiire una relazio ne con Ia moto pid tarda testimonianza di Giordane ¢ si pd turtalptintravvedervi una ‘eventual zonferma del esistenza di conta con la regone venetica fin da epoca araica Un ulterios bronzetto fu rinvenuto nel e0#s0 dei lavori di scavo per Yallargamento del ‘Canale Navglio Corsini, ne! 1929, ma di esso si conserva solo la descrizione™ Alle fasi pitt antiche del popolamento. i Ravenna, infine,rimanda parte dei maerialt ‘emersi durante To seavo di due pozzi stat- trafic tra via Moria e via D’Azeglio trail 1968 ei 1969 Si tata ci frarnment di mato- Fale ceranico attco, atoaiatico, voltera- no, lazialee locale, datbili rail V e i IL secolo Ce rinvenuti (ai pal in legno uti- Tizzati peril eonolidamenco del terreno, forse lun anieo argine. L’epoca della messa in ‘opera dela sostruzione lignea, in base ai ‘material pi tard, fa cui spices anche un asse libre di bronzo con testa di Giano al ‘rio e pra di nave al rovescio", doveebbe porsiattomo alla fine del II sevolo aC. Tl ‘materiale ceramico rinvenuto sembra essere stato trasprtato in una sacce di deposito dal ‘asso delle acque o deposto successivamente scopo di drenaggio © consolidamento del {erveno tai pal tess pertanto, pur attestan- do la frequentazione dell area e il suo insei- ‘mento in ana rete di relazioni economiche a raggio noa solo locale, ess0 non consented affermare aleunché circa Vesistenza di un insediameato in quel punto a partie gi dal V secolo aC, Dara pate, per quanto riguardail Veil IV secolo aC., pid che di un singolo insedia- mento si dovtebbe probabilmente parlare di tuna plurita di stanziamenti presemze, anche dl punto di vista etnico,Iungo i eorst 4 acqua, sui isolow eircondatl da canall © bacini © sulla duna costiera che separava il ‘mare aperto dal sistema lagunare interno. La situazione toposraica potebbe eos spiegare Tambiguth delle font osillant trail popo- Tamento umbeo e quello etrusco-pelassico, cui rimanda indietamente Forgine tessla ‘consentendo di interpretarla nel senso non di ‘una suceessione temporale ma di wna coabita ione © frequentazione coeva e duraura. Persino il ichiamo alle origini pelasgiche sembra poggiare sulla presenza di precis cle ‘ment topografci ed urbanistic ore che ctniei e culturali, comuni ad atre loealita pelasgiche”:vicinanza del mare; presenza di vn’ areapaludosaattaversata da Sana navi- {bili collocazione dellabitato su piceole isolecollegate tram canal e poti impor- tanza emporica del sito: esistenra di strett ‘contati cultural ed economici trai Greci ele popolazioni local, le quali aparivano ‘mente ellenizzate da essere ritente afin dat Gree stesso, advitura, di origin’ greche”. Catatteristche riscontrabili, oltre che a Ra- vena, anche a Spina, Caer, Py, Alsium © 1 Pis. , visto il novero, si deve aggiunge- resale pecularit il caratere etruso di queste local, 1 confronto ta i diversi tipi di dati presenta dunque un quadro uito sommato coerente delle origin e delle prime fesi di vita della- bitato, atestando la frequentazione del'area 4a parte di clement etruschi, urbe e forse anche Venti fin dal VEY secolo, atirat evi entemente dalle potenzalii enporiche del sito, posto al termine di percorsiintemi che si iramavano verso ¢ olite Appennino © ai margini meridional di un‘are assduamente feequentata dai Greci, Tra Ia fine det Vc prima meth del IV secolo dovett veiicasi ‘ana prima fase a crescitae silugpo dell'abi- ato, aperto alla frequentazione gree, favori- ta dalla posizione sulla laguna intera che offriva prtezione facile approdo alle navi, ‘gil uomint calle merci_wasportate ‘Contemporaneamente, furono incentvati i x rapport: con it mondo appenninico, com Etruria ed il Lazio, seguendo probabilmente direttci privlegate dale diverse componen- Wi etniche, la cui attestazione va Jetta come sovrapposizione © non come successione {emporae. Il centro venne cos a configurasi (quale teal portusle e protourbana, ed ele- ‘mento costtutivo del vaso sistema emporico fendolagunare che comprendeva il deta del Po ela laguna veneta,e che all’epoca aveva Jn Adria e Spina i principali centr. Non si spiegherebbe altrimenti T'interesse mostrato a Siracus e i conseguente inserimento nel novero delle fondazionipelasgiche In paricolae, Ravenna doveva rappresentare nel IV secolo uno scalo marginale, i pit tmeridionale, del mutevole sistema detizio ed fendolagunare altoaiatico, punto di rotura Gel carieo per le merc direte verso ent terma¢ Tala appenninica ‘Quanto al dito onomastico, ess ofte troppo Tabi appgli. nome Ravenna, infati, & ricondaciile alla rice rav- egata probat mente ad wn idronimo, Panuale Rabbi che anticament sfociava nella laguna al suis $0 -enna, che sembrano agpartenere ad un sostrato mediteranco, forse, ma non necess 2. La prima presenza romana Se questo & lo scenario rcostbile per lt Ravenna di IV secolo,stpisce che del centro non sia fatta menzione aleura nelle font fino al Tsecolo aC. eche, in parcolare,ess0 non ppaia coinvolto nel lungo © complesso pro- cesso che porto Roms all: conguista della Cispedana nel corso del Ile di parte del Tt secolo aC. Anche perché, al contrario delle font leterrie, Vindagine archeologica ha rmesso in luce element di notevole interesse Fra quest spieca il invenimento di un tatto

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