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Suolo - Organico – Minerale – Eluviale – Illuviale – roccia madre – roccia madre stabile
Organismi del suolo: rappresentano 1/3 del contenuto di materia organica vivente nel suolo
BATTERI DEL SUOLO: densità totale >1010 cellule/g di suolo che diminuisce con la profondità / solo 2-10%
coltivabile / trasformano e processano sostanze organiche e inorganiche
Raggruppati per:
Esigenze nutritive: eterotrofi-autotrofi / fotoautotrofi-chemiotrofi
Gruppi funzionali: nitrificanti, proteolitici
Ruolo ecologico: K crescita e metabolismo lenti CS / R crescita e metabolismo rapidi CV
FUNGHI DEL SUOLO: lunghe ife che danno origine a miceli con densità 106 che diminuisce con la profondità
/ decompositori nella catena alimentare
Decompositori saprotrofi: convertono materiale organico in biomassa, CO2 e acidi organici
Mutualisti: micorrizici
Patogeni o parassiti: riduzione della produttività della piante
ALGHE DEL SUOLO: densità di 5000-10000/g di suolo fino ad 1 metro di profondità / forniscono apporti di C
tramite fotosintesi e producono acidi carbonici
Alghe verdi ( Chlorophyta ):
Diatomee:
Alghe giallo-verdi:
Alghe rosse:
Alghe procarioti: Cyanobatteri azotofissanti
PROTOZOI DEL SUOLO: densità fino a 30000-350000/g di suolo fino a 5.5mm di lunghezza / eterotrofi /
mineralizzano i nutrienti, regolano la desnità batterica
Cigliati
Amebe
Flagellati
INTERAZIONI TRA MICROORGANISMI E PIANTE: RIZOSFERA porzione adiacente alle radici
Endorizosfera: dalla superficie della radice ai primi strati cellulari interni
Rizoplano: superficie esterna delle radici
Ectorizosfera: volume di suolo ad immediato contatto con le radici e che può avere dimensioni
variabili
MICROBIOMA: geni che i microrganismi componenti il microbiota umano codificano, e che sono circa 1000
volte più numerosi rispetto a quello del nostro genoma
Le superfici orali sono costantemente bagnate da due fluidi, essenziali per il mantenimento dell’ecosistema
orale, in quanto forniscono acqua, nutrienti, fattori di aderenza e fattori antimicrobici.
Saliva: fluido complesso che entra nella cavità orale attraverso i dotti delle 3 paia di ghiandole
salivari maggiori (parotidi, sottomandibolari e sottolinguali) e delle ghiandole salivari minori.
Effetti sia positivi ( nutrimento per batteri ) che negativi ( lisozima, Sistema lattoperossidasico,
lattoferrina e immunoglobuline)
N.B: la saliva forma la “pellicola acquisita”, materiale salivare non strutturale, acellulare e abatterico.
Ricopre il dente appena si hala sua eruzione e se viene rimossa si riforma in pochi secondi
principalmente glicoproteine salivari che rappresenta una barriera alla diffusione degli acidi nello smalto
ma permette ai batteri di aderirvici
Fluido crevicolare: essudato di origine plasmatica che attraverso l’epitelio giunzionale della gengiva
raggiunge il solco gengivale. La sua presenza è legata all’eruzione dei denti e Il flusso aumenta in
condizione infiammatorie. Composizione simile a quella del siero
Effetti sia positivi ( nutrimento ) che negatici ( difesa specifica per immunoglobuline, leucociti e
linfociti )
Fattori ecosistema orale che influenzano: La crescita dei microrganismi orali è influenzata da numerosi
fattori, ognuno dei quali induce la selezione di determinati microrganismi e mantiene l’equilibrio tra le
diverse popolazioni
Adesione batterica: ritenzione in zone protette – adesione alle superfici – coaggregazione ad altri
1. Polimeri extracellulari: Glucano
2. Glucosiltransferasi: catalizza la formazione di glucani ma agisce annche come fattore di
adesione
3. Acido lipoteicoico:
4. pili e fimbrie
5. Cariche di superfici
6. Coaggregazione
7. Adesine con recettori salivari
Interazioni batteriche:
1. Commensalismo: utilizzo di metaboliti tra i diversi bateri e aggregazizone
2. Antagonismo: produzione batteriocine, abbassamento pH o produzione di ROS
Nell'ultimo decennio alcuni studi mostrano come già durante la gravidanza possa iniziare la colonizzazione
batterica. Alcune specie batteriche presenti nel microbiota intestinale materno sono state isolate:
N.B: I meccanismi di trasferimento batterico tra madre e feto non sono, però, ancora del tutto chiari.
Sviluppo del microbiota infantile: Dopo il parto, diversi microrganismi entrano in contatto con l'intestino
del neonato, attraverso il passaggio nel canale del parto. I microrganismi provenienti dalla flora vaginale
materna non sono in grado di colonizzare l'intestino del neonato. É riconosciuto come la flora intestinale
materna sia una fonte di batteri per il neonato
Nutrizione materna: una diminuzione totale dell’assunzione di carbo è associata ad una riduzione
del consumo di fibre e amido resistente che porta ad una diminuzione della concentrazione di
microrganismi positivi per la salute
Latte materno: na delle principali componenti del latte materno in grado di influenzare la
colonizzazione intestinale sono gli oligosaccaridi
1. Allattati al seno: Il microbiota risulta dominato principalmente da Bifidobatteri
(Bifidobacteriumbreve), ma vi sono anche Enterococchi, Lattobacilli, Streptococchied
Enterobatteri. Clostridi e Bacteroidessono residenti non comuni
2. Alimentati artificialmente: Il microbiota risulta dominato principalmente da Bifidobatteri
(Bifidobacterium longum e adolescentis), ma vi si riscontrano comunemente anche Clostridi,
Enterobatteri, Stafilococchi e Escherichia colie Bacteroides spp.
ENTEROTIPI: La Tipizzazione del microbiota ha evidenziato la presenza di tre varianti predominanti indicate
come Enterotipi. Ogni Enterotiporappresenta un ecosistema composto dai batteri colonizzati. Ciascun
Enterotipo possiede caratteristiche filogenetiche e funzionali differenti
ATTIVITA’ METABOLICHE:
Sintesi vitamine (K, B12, Tiamina, Niacina, Riboflavina)
Produzione di SCFAs(acetato, propionato, butirrato)
Produzione di gas e sostanze odorose (CO2, CH4, H2, H2S, NH3)
Metabolismo degli acidi biliari (a. desossicolico, a. litocolico)
Reazioni di glicosidazione(β-gluconosidasi, α-/β-galattosidasi, α-/βglucosidasi)
DIFESA CONTRO PATOGENI:
Competizione per i recettori sulle cellule ospite
Concorrenza per le sostanze nutritive
Produzione di batteriocinee sostanze antibiotiche
Abbassamento del pH
MODULAZIONE ESPRESSIONE GENICA NELLE CELLULE EPITELIALI INTESTINALI
IL MICROBIOTA SANO CONTIENE UNA COMPOSIZIONE EQUILIBRATA DI PIÙ CLASSI DI BATTERI. I
COMMENSALI SONO RESIDENTI PERMANENTI DI QUESTO COMPLESSO ECOSISTEMA E NON FORNISCONO
ALCUN BENEFICIO O DANNO PER L’OSPITE (ALMENO ALLA LUCE DELLE CONOSCENZE ATTUALI). I SIMBIONTI
SONO ORGANISMI CON FUNZIONI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE. I PATHOBIONTI SONO ANCHE ESSI
RESIDENTI PERMANENTI DEL MICROBIOTA, MA CON LA POSSIBILITÀ DI INDURRE UNA PATOLOGIA.
DISBIOSI: vi è uno spostamento innaturale nella composizione della flora batterica: il numero di simbiotici
sono ridotti e pathobionts sono aumentati. Le varie cause della dispbiosi non sono del tutto chiare, ma è
probabile si possono includere i recenti progressi della società nei paesi sviluppati. Il risultato è
l'infiammazione non specifica che può predisporre alla malattia infiammatoria in quelle persone
geneticamente sensibili . In questo bilancio, i «patogeni» sono organismi opportunistiche
causanol'infiammazione rarae acuta
Trapianto del microbiota fecale: infusione di sospensione liquida di feci sa donatore sano per ristabilire la
composizione e la funzionalità del microbiota intestinale in pazienti con patologie gastrointestinali
Prebiotico: I prebiotici sono “sostanze alimentari non idrolizzate dagli enzimi de tratto gastrointestinale che
giunte nella parte distale dell’intestino favoriscono SELETTIVAMENTE la crescita e l’attività di un numero
limitato di batteri”.