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CORRIERE

EVENTI SCALA
2001-2002
32 l’altezza della nuova Torre scenica
che verrà realizzata dopo la
ristrutturazione del palcoscenico.
75 miliardi è il costo che il comune
di Milano dovrà pagare all’azienda
appaltatrice dei lavori la Ccc
3 gli anni di chiusura della Scala per
i lavori di restauro e ristrutturazione.
Nel 2004 il teatro del Piermarini sarà
100 sono gli operai che
quotidianamente lavoreranno nel
cantiere della Scala. Tre le fasi
Servirà a trasportare le enormi (Consorzio cooperative costruzioni) riaperto in quanto è presumibile principali: demolizione,
18 impalcature utilizzate per le opere con sede a Bologna che i tempi tecnici verranno rispettati costruzione e finiture

IL RESTAURO
Le tappe LA SFIDA I LAVORI AL VIA IN FEBBRAIO, COSTERANNO 75 MILIARDI. RIAPERTURA NELL’AUTUNNO 2004

Scala, tre anni per trasformarsi


1776
Nasce la Scala
In palcoscenico la grande rivoluzione
del Piermarini
Il Teatro Regio Ducale Maurizio Di Gregorio
viene raso al suolo
dopo un pauroso
incendio. I novanta n un video che l’ingegnere Franco Mal- ristrutturazioni, consolidamenti su alcuni so- questi cambiamenti ad aver suscitato i malu- figlia dell'ingegnere artefice del palcosceni-
palchettisti, già
proprietari del vecchio
teatro, decidono di
costruirne uno nuovo.
Viene scelta l’area: è
quella della Chiesa di
Santa Maria della
I grande, uno dei coordinatori alla pro-
gettazione del teatro alla Scala, defini-
sce «copia di lavoro» si vede, grazie a
una elaborazione elettronica, il teatro mila-
nese «spogliato», uno strato dopo l’altro,
lai e altre piccole operazioni di pulizia».
Il progetto esecutivo sta per essere approva-
to. Vincitrice dell’appalto è la Ccc (Consor-
zio cooperative costruzioni) di Bologna che
fa parte della Lega delle cooperative. E’
mori dei loggionisti, che non vogliono perde-
re la possibilità di acquistare gli ingressi in
piedi dell’ultimo minuto. «Gli infissi —
continua Malgrande — non saranno toccati,
solo restaurati. La moquette verrà sostituita
Una demolizione «controllata»
per allargare l’area degli
allestimenti: con una forma a
co scaligero del dopoguerra, per difendere
un'area del teatro da considerare storica. Il
sottosegretario alla Cultura Sgarbi, anche in
seguito alle preoccupazioni di alcuni archi-
tetti e scenografi oltre che di Carla Fracci
Scala fondata nel fino alle fondamenta per capire che cosa riuscita a spuntarla sulle altre 15 imprese con un parquet di legno e le poltrone avran- «L» sarà occupata anche la sui restauri e l'acustica, ha chiesto una
1381. Il 15 luglio Maria avverrà dopo la ristrutturazione. che hanno partecipato alla gara. Il Comune no lo schienale esterno e alcune parti in superficie che un tempo perizia all'architetto Pier Luigi Cervellati.
Teresa approva il Il momento della svolta è arrivato. La Scala di Milano, in quanto proprietario dell’immo- legno per evitare la presenza di tutta quella Risultato: nessun cambiamento nel program-
disegno dell’architetto
Giuseppe Piermarini.
chiude per tre anni. I lavori cominceranno bile, ha poi effettuato una ulteriore selezio- stoffa che assorbe il suono». ospitava la Piccola Scala. ma dei lavori, ma i materiali scenotecnici
in febbraio. Il teatro che Milano avrà nell’au- ne da cui sono venute fuori cinque ditte. I radicali cambiamenti sono nell’area tecni- Sala e foyer saranno soltanto del palcoscenico e alcuni elementi architet-
1796 tunno del 2004 sarà, pur mantenendo il suo L’ammontare complessivo dei lavori era sti- ca del teatro. «Il palcoscenico — aggiunge tonici della Piccola Scala saranno conserva-
storico e glorioso «involucro», un edificio mato in 98 miliardi. «Noi — spiega Mal- — sarà ingrandito con una forma a «elle» ripuliti. Meno moquette e più ti in un piccolo museo apposito all'Ansaldo.
Le prime più sicuro per i lavoratori e tecnologicamen- grande — avevamo dato un tetto massimo e nell’area di servizio dove una volta c’era la legno per migliorare Nei quattro anni di chiusura del teatro ci
modifiche te avanzato. La grande rivoluzione avverrà la ditta, dopo aver analizzato e valutato tutti Piccola Scala. I camerini verranno ridistri- saranno attività che verranno spostate fuori
Il 28 maggio del 1778 dietro il sipario, sul palcoscenico dove gli elementi e i documenti, ha comunicato buiti non più nella parte posteriore, ma in l’acustica. Aboliti i posti in e poi torneranno in sede. Il museo verrà
viene effettuata una l’esperienza professionale delle maestranze l’offerta migliore, che è stata di circa 75 quella laterale, sempre vicino al palcosceni- piedi. Trasloca il museo trasferito a Palazzo Busca, di proprietà arci-
prova d’acustica con scaligere conviverà con i nuovi macchinari. miliardi». co per un fatto di comodità. La torre scenica vescovile, in corso Magenta. L’area in cui è
voci e orchestra. Il 3 Uomo e computer, in una simbiosi, così era stata concepita per scenografie dipinte stato ospitato finora il Biffi Scala verrà ri-
agosto viene almeno si spera, che rispetti allo stesso Ma quali saranno le reali modifiche ap- che venivano piegate e portate via, oggi con strutturata lasciando uno spazio attrezzato
inaugurato il Teatro
alla Scala con tempo tradizione e futuro. portate alla Scala? «La sala — chiarisce allestimenti costruiti è faticosissimo lavora- per la ristorazione. Il ristorante non è di
«L’Europa «Il progetto — spiega l’ingegner Malgrande Malgrande — rimane così com’è: con i re così e dunque la struttura dev’essere proprietà della Scala, ma del Toulà: non
riconosciuta» di — ha due aspetti. Da una parte il restauro colori, gli arredi, i decori, le forme che alzata. L’altezza minima, viste le dimensioni sappiamo se tornerà come Biffi Scala o ci
Antonio Salieri. Nel conservativo di tutta la zona monumentale: siamo stati abituati a vedere. Le dorature della sala e del boccascena, è di almeno sarà un’altra caffetteria».
1796 Napoleone fa la sala, i servizi per il pubblico, il bar, i verranno ripulite, scompariranno i segni sul- trenta metri. Quella attuale è di 27, ma Nel cantiere lavoreranno circa cento perso-
abolire il palco reale e
al suo posto fa foyer. Dall’altra la ristrutturazione del palco- le tavole di parapetti e riverniciate le porte vogliamo che i nostri tecnici lavorino con la ne al giorno, i lavori avranno tre fasi. La
realizzare cinque scenico, della torre scenica e della sale dei palchi. Tutto rimarrà immutato anche massima tranquillità senza problemi. Così prima, di demolizione, sarà più frenetica;
palchi: tale modifica prove, camerini, uffici e servizi. Verranno perché c’è il vincolo della soprintendenza. dobbiamo alzare ancora di almeno altri due poi una seconda, di costruzione; infine una
venne annullata nel abbattuti con una demolizione "controllata" Il numero e la disposizione dei posti in metri. La misura della torre scenica non è terza, dedicata alle finiture, avrà bisogno di
1799 con il ripristino alcuni pilastri per permettere a orchestra, platea sarà lo stesso. Ci sarà un piccolo ancora definitiva ma sarà intorno ai 32 me- molta mano d’opera.
del palco arciducale.
corpo di ballo e coro di avere spazi soddisfa- aumento dei posti in galleria grazie a una tri». Gran parte delle operazioni si svolgeranno
1807 centi. Servono almeno 20 metri per 15. migliore distribuzione. I posti in piedi sono La ristrutturazione del palcoscenico ha pro- fuori dal teatro: presso aziende, fornitori o
Ovviamente in alcune aree in cui si parla di stati eliminati. Quindi verrà ricavata qual- vocato molte reazioni. Si è persino formato altri cantieri. Poi i prodotti realizzati verran-
Decorazioni restauro saranno effettuate anche piccole che decina di altri posti a sedere». Sono un comitato guidato da Luisa Secchi Tarugi, no trasportati alla Scala.
e rinnovi
La Scala viene
rinnovata: nuove
decorazioni per la
volta e per i palchi,
ampliato il
palcoscenico con
l’occupazione di
un’area attigua. Nel
1813 viene ingrandito il
palcoscenico e
demoliti alcuni edifici
annessi al teatro lungo
l’attuale via Verdi.

1830
Nuove aggiunte
all’edificio
Aggiunti, sul prospetto,
i due corpi laterali
coronati da terrazzini
e le fasce tra i palchi
vengono decorate con
rilievi dorati. L’anno
successivo viene
riformato anche
l’edificio a sud-est del
teatro: l’architetto
Tazzini progetta la
facciata con
avanzamento del
fronte rispetto allo
stato precedente.

1860
Luce a gas
ed elettrica
Arriva l’illuminazione a
gas. Nel 1883 il
lampadario ad Argand
(a olio) viene sostituito
dall’elettricità con un
impianto collegato alla
stazione centrale di
Santa Redegonda: è il
primo al mondo in un
teatro.

1920
Ammodernamento
del palcoscenico
Arretramento della
ribalta e
ammodernamento del
palcoscenico e dei
servizi tecnici:
demolizione di tre
pilastri piermariniani.
Dieci anni dopo
comincia il restauro
della Scala. Nel 1935
viene ristrutturato il
ridotto dei palchi. Nel
1937 viene realizzato il
palcoscenico a ponti e
pannelli mobili.

1955
Inaugurata
la piccola Scala
Il 29 dicembre apre la
Piccola Scala con 600
posti circa. Nel 1977
nasce la biglietteria in
zona interrata in
piazza della Scala.

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