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Psicologia della comunicazione

Introduzione

Il soggetto umano è un essere comunicante La comunicazione umana ha molteplici dimensioni:

-è un’attività eminentemente sociale

-comunicare è partecipare e condividere significati

–è un’attività eminentemente cognitiva

-è strettamente connessa con l’azione -non è disgiunta dalla discomunicazione

Metacomunicazione: Dico battuta e poi esclamo: sto scherzandoSpiegare il proprio intento.

Emozioni: Si comunicano meglio con il linguaggio non verbale Non sarebbe corretto dire che le
parole non siano altrettanto importanti per la comunicazione.

Conversazione: importante anche per altri mezzi di comunicazione Social Media, Mail. Contesto
sociale più vasto.

Arti Terapie

L’Essere umano è dì per sé un essere comunicante.

L’atto comunicativo è legato al pensiero e al ragionamento cosciente.


TruccoEvidenziano aspetti della comunicazione non verbali che sono voluti, presentarci ad una
determinata maniera anche nel modo di vestire L’ abito è una sorta di estensione del nostro corpo.

Grais, filosofo del linguaggio Comunicazione: Attività di tipo collaborativo.

Scopo della comunicazione dovrebbe essere legato nel dire la verità perché la discomunicazione è
un atto che mette in difficoltà l’aspetto collaborativo di una comunicazione di tipo veritiero.

E’ connessa con l’azione perché è sempre fare qualche cosa nei confronti di un soggetto;

Ha degli effetti sui partecipanti della comunicazione, suggerire dei comportamenti.

Discomunicazione: Comunicazione che si discosta dalla verità, ma non solo menzognera.


Categoria di comunicazione non diretta ma obliqua quando non è chiaro Seduzione è un’attività
discomunicativa. E’ presente nell’ironia perché il significato è l’opposto di quello che si sta
dicendo, il ricevente deve capire il modo ironico del messaggio.

Disciplina: Matematica. Filosofia, Semiotica, Psicologia ecc ecc il quadro teorico in cui colloca la
comunicazione sono vari:

1) Modello matematico legato alla teoria dell’elaborazione. Quando la matematica si è


evoluta in cibernetica. Modelli più chiaro.

2) Approccio semiotico legato allo studio della comunicazione come processo di


significazione

3) Approccio pragmatico legato alla linguistica pragmatica- Legata all’uso di come


utilizziamo il linguaggio. Importante non solo a cosa si dice ma a come si dice. Evidenziare
il legame tra testo e contesto.

4) Approccio sociologico volto ad evidenziare i processi della vita quotidiana (


microsociologia) o i processi inerenti le istituzioni e i media (macrosociologia)

5) Approccio psicologico relativo ai giochi di relazione presenti nel processo comunicativo.

Punto di vista matematico:

Comunicazione come trasmissione di informazioni Modello matematico di Shannon e Weaver:


La comunicazione come trasmissione di informazioni Passaggio di un segnale da una fonte A
attraverso un trasmettitore lungo un canale a un destinatario B grazie a un recettore.

Basta pensare al concetto di Endcoding Attività che si avvale di un codice che deve essere
trasmesso attraverso uno strumento (apparato fonatorio) il messaggio si trasforma in un segnale che
viene veicolato da un canale e viene spedito al destinatario che possiede lo strumento per riceverlo.
E’ necessario l’attività interpretativa da parte del ricevente

Decoding: Strettamente relazionata all’attività del Encoding. Tenere in considerazione elementi di


disturbo e di difficoltà per la comunicazione.
Feedback: Quantità di informazione che dal ricevente ritorna all’emittente. Il feedback può essere
tradotto con Retroazione, messaggio di ritorno.

Può essere visto in termini

Positivo: ampliamento dell’informazione d’ingresso

Negativo: riduzione dell’informazione d’ingresso.

Il concetto di Feedback è diverso da quello di RinforzoNasce nella psicologia di Skinner Premio o


punizione per avere un certo comportamento.

E’ legato dalle aspettative che abbiamo da un determinato comportamento. Feedback è una risposta
diretta.

Il modello matematico è integrato da alcuni concetti:

Rumore: Insieme degli elementi ambientali che interferiscono con la trasmissione del segnale.
Ridondanza: Ripetizione nell’operazione di codifica del messaggio per favorire la sua codifica
Filtro: Processo di selezione di alcuni aspetti e proprietà del segnale rispetto ad altri
nell’operazione di decodifica

Limite del modello matematico: Implica una teoria forte del codice

L’approccio semiotico: La comunicazione come significazione e come segno

Il processo di significazione: Capacità di generare significazione; E’ la comunicazione in quanto


tale ad essere un vero e proprio un processo di significazione.

Triangolo di significazione Simbolo Referenza Referente Tra simbolo e referente non c’è un
legame, tra parola e realtà ma tra la parola e il concetto della parola: Es. Parola Cane. Nel
diagramma della significazione pone in relazione tre elementi:

Simbolo= parola, segno

Referente=l’oggetto o l’evento comunicato

Referenza= concetto dell’oggetto o dell’evento comunicativo

La conseguenza del processo di significazione: Il simbolo non ha un rapporto diretto con la realtà
ma soltanto con il cocnetto di idea

Segno come equivalenza

Secondo de Saussure il Segno è: l’unione di un’immagine acustica (il significante o espressione) e


di una mentale ( il significato o contenuto)

Equivalenza= corrispondenza piena e stabile fra espressione e contenuto


Funzione segnica= il segno non va inteso come una realtà fisica, ma come una relazione fra due
funtivi.

Lingua: Sistema di differenze di suoni combinati a un insieme di differenze di significati

Distinzione fra: Linguistica interna (o primaria): ha come oggetto d’analisi la langue Linguistica
esterna (o secondaria): si occupa delle parole ( ovvero l’eloquio)

Segno come Inferenza

Secondo Peirce, il segno è: qualcosa che per qualcuno sta al posto di qualcos’altro sotto rispetto o
capacità

Il Segno è un indizio che dà informazioni con cui poi noi facciamo delle deduzioni.

Individua tre tipi di segni:

Icone: relazione di somiglianza con le proprietà del referente

Indici: rapporto di contiguità fisica con l’oggetto cui si riferiscono

Simboli: rapporto arbitrario con il referente, stabilito per contiguità ed appreso.

Segno come inferenza= indizio da cui trarre una conseguenza

Costruzione di modelli mentali utili per individuare gli aspetti mancanti o carenti e di cogliere il
senso dei messaggi contribuisce a spiegare lo scarto fra ciò che è detto e ciò che è implicato da
quanto è stato detto= un soggetto comunica di più di quanto dica

Legato al modello dell’inferenza L’approccio pragmatico del linguaggio:

La comunicazione come interazione fra testo e contesto.

La distinzione di Morris in:

Semantica: Analisi dei significati dei segni

Sintassi: Analisi delle relazioni formali fra i segni

Pragmatica: Analisi della relazione dei segni con gli attori

La pragmatica si occupa di: Uso di significati, relazione fra segno e interpretante, rapporto fra testo
e contesto.
Analizza i processi impliciti come Deissi: Sono delle interlocuzioni in cui facciamo riferimento
all’interno del testo stesso. (Laggiù: intendo quella determinata cosa in quella posizione)

La pragmatica si occupa in molti casi degli aspetti impliciti del linguaggio

Slama-Cazacu Contesto totale- contesto implicito- contesto esplicito- contesto verbale


(linguistico)- contesto extra linguistico (componenti ausiliari, gesti, mimica)

La teoria degli atti linguistici

Secondo Austin: dire qualcosa è anche fare sempre qualcosa

Categorie di atti linguistici:

- Atti locutori: Atti di dire qualcosa. Ciò che si dice.

- Atti illocutori: Atti nel dire qualcosa. Si compiono attraverso il parlare stesso,
corrispondono al volere. Esprime la forza di quello che si comunica.

-Atti perlocutori: atti con il dire qualcosa. Legati alla risposta da parte del parlante sul
sistema dei sentimenti e delle emozioni. Ciò che si vuole ottenere da qualche cosa.

Distinzione fra: Forza illocutoria: forza contenuta nell’atto Effetti perlocutori: effetti
sull’interlocutore

Atti linguistici:

A) Diretti: La forza illocutoria è trasmessa in maniera conforme e corrispondente al


significato letterale dell’enunciato medesimo.

B) Indiretti: La forza illocutoria non deriva dal significato letterale dell’enunciato, ma


dai modi non verbali con cui è manifestata.

Il principio di cooperazione e le implicature conversazionali di Grice

Distinzione fra:

Comunicazione: Scambio nel quale A intende in maniera consapevole rendere B consapevole di


qualcosa di cui non era prima consapevole, facendo ricorso a un sistema di significazione e di
segnalazione condiviso dai due partecipanti.

Informazione: trasmissione involontaria di A di un segnale che è percepito in maniera autonoma da


parte di B indipendentemente dalla intenzione di A senza la partecipazione di quest’ultimo.
GricePrincipio di Cooperazione nei seguenti termini: Dai il tuo contributo al momento opportuno,
così com’è richiesto dagli scopi e dall’orientamento della conversazione in cui sei impiegato.

Il principio di Cooperazione è declinato in quattro massime:

Massima di quantità:

1. Dai un contributo che soddisfi la richiesta di informazioni in modo adeguato agli scopi
della conversazione;

2. Non fornire un contributo più informativo del necessario. Massima di qualità: Cerca di
fornire un contributo vero; in particolare

1. Non dire ciò che credi falso;

2. Non dire ciò per cui non hai prove adeguate.

Massima di Relazione: Sii pertinente

Massima di Modo: Sii perspicuo; in particolare,

1. Evita espressioni oscure;

2. Evita le ambiguità;

3 Sii breve;

4 Sii ordinato nell’esposizione.

Distinzione fra dire e significare crea uno scarto

L’impalcatura conversazionale colma lo scarto fra Il dire (ciò che è detto) il significare (ciò che è
significato) in particolare il parlante dicendo p. implica conversazionalmente q. soltanto se: -si
presume che il parlante segua le massime -è necessario che l’inferenza q rispetti A -il parlante pensa
che il destinatario realizzerà B

Punto di vista sociologico: La comunicazione come espressione e prodotto della società.

Microsociologia: Studia i processi della vita quotidiana, il flusso degli accadimenti nella loro
sequenza non sempre ordinata.

Macrosociologia: Studia i processi generali inerenti le istituzioni e le organizzazioni.

Comunicazione psicologica: dimensione psicologica che produce e sostiene la definizione di sé e


dell’altro
Spirale del messaggio Comunicazione: scambio interattivo osservabile fra due o più partecipanti,
dotato di intenzionalità reciproca e di un certo livello di consapevolezza.

La competenza comunicativa Visti i molteplici ambiti applicativi che riguardano i processi di


comunicazione è stato da più autori suggerita la nozione di competenza comunicativa intesa.
Comprende non solo l’abilità linguistica e grammatica ma anche una serie di abilità
extralinguistiche Abilità sociali: saper adeguare il messaggio alla situazione specifica Abilità
semiotica: saper utilizzare altri codici, oltre quello verbale (gesti, espressioni facciali, movimenti
del corpo, tono della voce..)

Le componenti della competenza comunicativa I

Competenza linguistica: capacità di produrre ed interpretare segni verbali,

competenza fonologica, sintattica e semantica e testuale.

Competenza paralinguistica (modulare alcune caratteristiche del significante: accenti,


cadenze, risate)

Competenza cinesica: segni gestuali

Prossemica: distanze interpersonali

Performativa: azione sociale, realizzare attraverso atti linguistici e non le proprie intenzioni
comunicative

Pragmatica: uso dei segni linguistici in modo adeguato alle proprie intenzioni Socio-
Culturale: volta a cogliere le differenze fra i diversi contesti culturali

Le funzioni di base della comunicazione:

Si possono individuare 3 funzioni di base

La funzione referenziale: relativa allo scambio di informazioni su un oggetto (referente) e al


significato del messaggio.

La funzione espressiva:(interpersonale)

La funzione di controllo e regolazione (auto e etero regolazione).

La comunicazione affonda le sue radici nell'evoluzione delle specie animali Psicologi


evoluzionistica: consente di migliorare le conoscenze sulla comunicazione sulla mente umana
attraverso la comprensione dei processi che nel corso della filogenesi n ehanno modellato
l'archietettura.
Ontogenesi: Termine della fine dell'800 legato alla crescita individuale dell'essere
umano.

Filogenesi: Legato alla crescita della specie; La ricostruzione delle tappe che caratterizzano
l'evoluzione di una specie.

Due Errori

Lo studio dell'evoluzione della comunicazione può portare a due errori:

1 Errore di omissione= mancato riconoscimento nelle specie animali di abilità che


possiedono

2 Valutazione sbagliata= Attribuire comportamenti umani agli animali Differenze e


discontinuità nei sistemi di comunicazione (rischio: la comunicazione degli uomini è
un'attività esclusiva) Antropomorfismo: Somiglianze nei differenti sistemi di comunicazione
( rischio di attribuzione di competenzte tipicamente umane a specie animali)

Gibboni: Scimmie utilizzano un canto che è una forma di espressione di segnali comunicativi a
livello di emozioni. La funzione di questi canti è strettamente legata all'espressione di segnali
comunicativi all'interno delle attività tipiche come la riproduzione sessuale o allarme di pericolo.

L'approccio differenziale

Discontinuità filogenetica

Linguaggio come abilità distintiva della specie umana.

Presenza di: Organo del linguaggio

Tratto vocale differente dagli animali

Protolinguaggio come risultato di una mutazione genetica.

Riconoscere la specificità comunicativa di ogni specie Riconoscere le somiglianze comunicative in


termini di

Omologie: somiglianze dovute alla discendenza comune di un antenato

Omoplasie: somiglianze per evoluzione convergente o parallerla delle varie funzioni


comunicative in specie fra loro distanti.

I canali della comunicazione animale Nell'uomo rivestono una grande importanza il canale visivo e
quello uditivo, negli animali anche quello olfattivo, gustativo e tattile. Segnali chimici (feromoni)
sono legati all'olfatto: delimitazione del territorio, disponibilità sessuale, presenza pericolo ecc.
Contatto fisico (toilettatura) Contatto visivo (sguardo) Segnali posturali Segnali acustici
La capacità comunicative degli animali

Cerchiamo ora di vedere come la comunicazione animale si orgnaizza e in base a quali competenze
e abilità Capacità di discriminazione e categorizazzione degli oggetti in particolare presenza di:
Abilità di risolvere i problemi di'inferenza trasitiva

principio della trasitività associativa (disporre elementi in un ordine sequenziale lungo una
detrminata dimensione) Abilità cognitive manifestate attraverso la costruzione e l'impiego di
strumenti

Specializzazioni adattative in funzione dell'habitat e della nicchia ecologica.

La conoscenza del mondo sociale

1 Conoscenza e padronanza del campo sociale capacità dei primati di: Riconoscere gli individui
della propria comunità Prevedere le azioni dei consimili

A livello animale c'è un tipo di comunicazione Referenziale, capacità di alcune specie animali di
scambiarsi precise informazioni su particolari stati del mondo (Danza delle Api Serve per acquisire
e codificare informazioni puntuali sulla distanza e sulla direzione di volo per raggiungere il cibo
facendo riferimento al sistema astronomico e alle energie spese) Tipi di danza: Waggie Dance:
danza dell'addome. Distanza del cibo dall'alveare è grande. Tremble Dance: danza del tremito si
esegue in presenza di pericolo.

Nei cercopitchi 3 segnali di allarmi diversi fra loro per indicare 3 pericoli diversi: Leopardo,
Acquila e Serpente. ( fortissimo,forte, piano) Segnali simili per cibo e allarme da parte dei galli.

La condotta e la comunicazione ingannevole

1. Menzogna funzionale o Menzogna intenzionale

- Menzogna funzionale all'interno di un contesto definito e regolare l'animale a produrre false


informazioni per ottenere dei vantaggi.

Menzongna tattica: Inviare un messaggio ingannevole all'interno del proprio gruppo per ottenere un
vantaggio verso gli altri.

Comunicazione nei primati non umani: Relazionale e non propozionale referenziale unidirezionale
ha carattere imperativo manca capacità imitativa per questi motivi i primati non umani non sono in
grado di sviluppare una cultura.

La comunicazione non verbale

La comunicazione è un attività complessa che fa riferimento a una molteplicità diversificata e


contemporanea di differenti sistemi di significazione e di segnazione. Entro l'ambito della
comunicazione non verbale (CNV) è compreso un insieme di fenomeni e di processi comunicativi,
quali: le qualità prosodiche e paralinguistiche della voce, mimica facciale, i gesti, lo sguardo, la
prossemica e l'aptica la cronemica, per giungere fino alla postura all'abbigliamento al trucco.

Prossemica: La giusta distanza che bisogna tenere nei contatti personali. Le regole della
prossemica non sono uguali in tutte le culture.

Aptica: Riguarda la capacità di toccarsi

Cronemica: Percezione del tempo, importante nella comunicazione verbali.

Postura: Riguarda la posizione del corpo nello spazio.

Gesti: Movimenti di una parte del corpo

Abbigliamento e trucco molto importanti sul piano della comunicazione non verbale.

Da dove ha origine? Secondo la psicologia ingenua è più spontanea e naturale della comunicazione
verbale ed è meno soggetta a forme di controllo volontario. Rappresenta una sorta di linguaggio del
corpo e in quanto tale universale esito dell'evoluzione filogenetica e regolato da precisi processi e
meccanismo nervosi.

Riferimento alla prospettiva di Darwin: le espressioni facciali sono il risultato


dell'evoluzione della specie umana e di conseguenza hanno un carattere di universalità.

Prospettiva ripresa dalla teoria differenziale delle emozioni (Izard): le emozioni attraverso
l'esecuzione di programmi nervosi, innati, producono le configurazione di determinate
espressioni facciali e di movimenti corporei.

La teoria neuroculturale Esiste un programma nervoso specifico per ogni emozione che
assicura l'invariabilità e l'universalità delle espressioni facciali associate a ciascuna
emozione (Ekman) Regole di esebizione (display Rules): interferenze e modificazioni
indotte dai processi cognitivi;

sono culturalmente apprese; agiscono attraverso quattro modalità:

Intensificazione Attenuazione Inibizione Mascheramento

La prospettiva culturalista La CNV è appresa nel corso dell'infanzia al pari della lingua Presenta
variazioni sistematiche da cultura a cultura dal sistrma gesti alle espressioni facciali

L'enfasi è posta sui processi di differenziazione che conducono a forme non verbali uniche ed
esclusive Limite: relativismo culturale

Rapporto fra comunicazione verbale e comunicazione non verbale


L'atto comunicativo è prodotto dal comunicatore e interpretato dal destinatario sulla base di una
molteplicità di sistemi di significazione e di segnalazione. Sistemi non verbali di significazione e
segnalazione cui un parlante deve fare riferimento assieme al codice linguistico Ciascuno produce
una specifica porzione di significato che partecipa alla configurazione finale del significato
medesimo

1 Funzione Denotativa VS Funzione Evocativa Verbale = Denotazione

2 Funzione semantica il linguaggio designa e veicola i contenuti (il che cosa viene detto):
informazione semantica Non verbale= connotazione

3 Funzione espressiva modalità con cui le informaizoni e i contenuti sono veicolati.

Ipotesi attualmente poco sostenibile e giustificabile: significato=convergenza. 2. Arbitariato VS


Motivato Segno linguistico=arbitrario Combinazione di un significante e di un significato: rapporto
di semplice contiguità CNV= Motivato Gli elementi della CNV trattengono dagli aspetti della realtà
che intendono evocare; rapporto di similitudine

Ipotesi messa in dubbio dallo studio sull'iconismo fonosimbolico: i suoni di una lingua, oltre al
carattere di arbitrarietà hanno anche una funzione evocativa (onomatopee, sinestesie)

3 Digitale VS Analogico Codice linguistico =digitale I fonemi sono tratti diacritici distintivi e
oppositivi CNV= Analogico Gli asspetti non verbali presentano variazioni continue e graduate in
modo proporzionale a ciò che intendono esprimere.

Non si tengono in debito conto i processi e le variazioni culturali e convenzionali sottese.

L'autonomia dei sistemi non verbali e la loro interdipendenza semantica

Concezione integrata fra gli aspetti verbali e quelli non verbali della definizione del significato di
un atto comunicativo Processo di sintonia semantica: governa e sintetizza in modo coerente e
armonico le molteplici componenenti che determinano la configurazione finale del significato
Parimenti ogni sistema è dotato di una relativa autonomia.

Autonomia funzionale----> Modularità Ogni sistema rimanda a un modulo comunicativo


interdipendente.

Modulo comunicativo: processo di segnalazione caratterizzato dalla specificità di dominio

Interdipendenza l'individuo ha modo di procedere all'attribuzione di pesi diversi alle singole


componenti dell'atto comunicativo

La voce è una sostanza fonica composta da una serie di fenomeni e processi vocali I riflessi ( lo
starnuto, la tosse,) i caratterizzatori vocali ( il riso, il pianto) e le vocalizzazioni (pause piene).

Le caratteristiche extra-linguistiche (caratteristiche anatomiche permanenti ed esclusive


dell'individuo): organiche e fonetiche.
Le caratteristiche paralinguistiche (insieme delle proprietà acustiche transitorie che accompagnano
la pronuncia di un enunciato e che possono variare da situazione a situazione)

Caratteristiche paralinguistiche: Determinate da diversi parametri

Il Tono: Frequenza fondamentale (F) della voce: generato dalla tensione delle corde vocali;
l'insieme delle variazioni determina il profilo di intonazione

L'Intensità: volume della voce; varia da un volume debole a uno molto forte; è connessa con
l'accento enfatico (sottolinea un segmento linguistico)

Intensità (Unità di misuta decibel) e frequenza (unità di misuta gli hertz) sono cose differenti.

Il tempo: deterimina la successione dell'eloquio e delle pause; comprende la durata (tempo


necessario per pronunciare un enunciato, comprese le pause) la velocità di eloquio (numero di
sillabe al secondo comprese le pause) la velocità di articolazione (numerose sillabe al secondo
escluse le pause) la pausa (sospensione del parlato: Pause piene e Pause vuote).

Atto Fonopoietico Due componenti

1) Componente vocale e verbale (linguistica)

2) Componenti vocali non verbali: determinano la qualità della voce di un individuo; impronta
vocalica generata da competenze extra- linguistiche.

Quattro ordini di fattori

Fattori Biologici: come il sesso e l'età

Fattori Sociali: connessi alla cultura e il luogo di provenienza e professione esercitata.


Anche l'accento

Fattori di Personalità: connessi con tratti psicologici realtivamente permanenti come


l'umore depressivo. Anche il temperamento fa parte di questi fattori.

Fattori Psicologici transitori: collegati con le esperienze emotive, con gli stati cognitivi di
certezza o di dubbio o con fenomeni di discomunicazione)

La voce delle emozioni Importanza delle proprietà vocali per esprimere le emozioni Fase di
encoding Analisi e misurazione dei correlati acustici dell'espressione vocale delle emozioni (Anolli
e Ciceri) Ogni emozione è caratterizzata da un preciso e distintivo profilo vocale

Studi sull'encoding vocale delle emozioni . Capacità del canale vocale non verbale di trasmettere in
modo autonomo precise e distinti informazioni circa gli stati affettivi dell'individuo in maniera
indipendente dagli aspetti linguistici Dell'enunciato

Fase di Decoding Capacità del destinatario di riconoscere e di interferire lo stato affettivo ed


emotivo del parlante
Analisi della matrice delle confusione: gli errori non sono quasi mai apparsi casuali ma sistematici e
regolari attraverso confusioni simmetriche (per esempio, fra collera e il dispreszzo, fra la paura e la
tristezza) o confusione asimmetriche (per esempio fra la tristezza e la compassione)

Gli indizi vocali nell'espressione delle emozioni sono una conferma della ridondanza del segno
linguistico; parimenti rendono ragione della grande variabilità che esite nella manifestazione delle
emozioni.

Il silenzio In quanto assenza di parola, costituisce un modo strategico di comunicare e il suo


significato varia con le situazioni con le relazioni e con la cultura di riferimento.

In generale, il valore comunicativo del silenzio è da attribuire alla sua ambiguità Valori positivi e
negativi riguardano moltissimi aspetti: Legami affettivi Funzione di valutazione Processo di
rilevazione Funzione attivazione

Regole del silenzio: insieme complesso di standard sociali che governano il silenzio In generale, il
silenzio è associato a situazioni sociali in cui la relazione fra i partecipanti è incerta. poco
conosciuta, vaga o ambigua

Presenta variazioni culturali

Cultura occidentali (individualistiche): successione rapida dei turni di parola: i tempi di latenza
della pause sono assai ridotti; silenzio= minaccia, mancanza di cooperazione per la gestione della
conversazione.

Culture orientali (collettivistiche): lunghe pause di silenzio fra un intervento e l'altro in quanto
segnale di riflessione e ponderatezza; silenzio= indicatore di fiducia, di confidenza, di armonia e
intesa.

Sistema cinesico

Comprende i movimenti del corpo del volto e degli occhi I nostri movimenti implicano la
produzione e la trasmissione di significati

Mimica facciale Movimenti del volto: sistema semiotico privilegiato; manifestazione di determinati
stati mentali del soggetto esperienze emotive, atteggiamenti interpersonali.

1. Ipotesi globale delle espressioni facciali Le configurazioni espressive del volto per manifestare i
diversi stati emotivi sono Gestalt unitarie e chiuse, universalmente condivise, sostanzialmente fisse,
di natura discreta, specifiche per ogni emozione e controllate da definiti e distinti programmi
neuromotori innati.

Darwin primo a fare una sorta di mappautura universale delle espressioni facciali. Prima di lui i
pittori si erano interessati di questo--> LeBroun Facs: Dato dalla descrizione dell'attivazione di
alcuni muscoli facciali. ( Eichmann e Fraizer)

Questo sistema consente di catalogare in maniera abbastanza precisa una espressione facciale.
Uno studioso svedese Yos aveva già teorizzato questi studi ma non essendo inglese non ha trovato
successo.

Un secolo di distanza 1969 Eichmann e Frizer riprendono gli studi di Darwin. Altri riprendono
criticamente i lavori di Darwin sull'emozioni e hanno cercato di vedere quanto l'elemento culturale
influenzassero le emozioni umane.

Emozioni che richiedeono coinvolgimento sociali maggiore: chiamate--- > Emozioni secondarie o
Sociali. Perchè dovevano essere differenziate dalle prime 6 più basilari. Emozioni in coppia: Una
negativa e una negativa, sono complementari

Negative Vergogna/Senso di Colpa : le occasioni per provare queste emozioni sono sempre
differenti dipendono dal contesto sociale, da situazione a situazione.

Positive Orgoglio

Amigdala---> Legata all'emozione della paura.

Ekman due livelli di analisi

Livello molecolare: movimenti minimi e distinti dei numerosi muscoli che consentono l'elevata
mobilità ed espressività del volto; regola l'azione del programma nervoso motorio.

Livello morale: Configurazione finale risultante; si manifesta nell'assumere una determinata


espressione facciale come corrispondente a una data esperienza emotiva; regole di esibizione e
modificazione dell'espressione emotiva.

Teoria neuroculturale è una teoria bifattoriale (fattore genetico*fattore culturale) di natura


meccanicistica.

Studi di Scherer A questo proposito si può vedere uno studio di Scherer e collaboratori a proposito
della varietà di espressioni facciali ed emozioni in una situazione di un ragazzino impegnato in un
videogame.

Circomplex Model of emotion

Ricerca e sostegno della prospettiva emotiva: Friesen: Ripreso di nascosto soggetti americani e
giapponesi che hanno prodotto espressioni facciali simili in risposta a medesimi stimoli.

Ricerca a sostegno dell'ipotesi dell'universalità: Ekman e Friesen:soggetti appartenenti a culture


diverse hanno presentato valori simili e concordanti nella capacità di riconoscere le emozioni
attraverso le corrispondenti espressioni facciali volontarie (o mimate).

Limiti di queste ricerche: Il materiale usato come stimolo accentua i movimenti facciali in modo
stereotipato Si è fatto ricorso a un disegno sperimentale within-subject che favorisce
l'addestramento e l'apprendimento. i soggetti dovevano scegliere la loro risposta entro un elenco
limitato di etichette emotive; una scelta forzata che aumenta di molto la percentuale delle risposte
corretta rispetto alla tecnica della scelta libera. E' probabile che i soggetti preletterati siano stati
influenzati dei feedback forniti dai mediatori culturali.

Ipotesi dell'universalità minima

Ipotesi dell'universalità minima (Russel e Fernandez-Dols)

Le prospettiva comunicativa Le espressioni facciali hanno un valore eminentemente comunicativo,


poichè manifestano agli altri le intenzioni del soggetto in base al contesto. Valore sociale intrinseco
delle espressioni facciali consentono di comunicare agli altri in maniera flessibile.

Il sorriso

Ekman: 19 configurazioni

Il contatto oculare o sguardo reciproco aumenta l'attivazione nervosa in molte specie compresa
quella umana. Passo fondamentale per l'avvio di qualsiasi rapporto interpersonale

Nelle culture occidentali durante la conversazione quotidiana lo sguardo occupa la quota


preponderante del tempo trascorso e serve per inviare a raccogliere informazioni, nonchè per
acquisire il feedback del partner Segnale efficace per gestire la regolazione dei turni (in apertura di
conversazione guardarsi =dichiaarare la proprio disponibilità all'impegno della conversazione)
Funge da segnale di appello (due persone si mostrano disposte a iniziare un'interazione)

Funzione di sincronizzazione (strumento per evitare sovrapposizioni e per gestire l'avvicendamento


dei truni)

Sguardo= segnale comunicativo efficace per generare e gestire un determinato profilo della propria
immagine personale Chi guarda il partner dimostra maggiore competenza generale in terimini di
intelligenza e di impatto sociale di credibilità e affidabilità di fiducia e sincerità. Lo sguardo serve a
regolare il rapporto di vicinanza o di distanza con altre persone nella gestione dell'Intimità

La fissazione oculare

Sguardo prolungato e durato fra due persone che non può essere ingnorato. E' caratteristico delle
situazione di scontro fra due persone. E' caratteristico delle situazioni di seduzione e di
innamoramento; la fissazione reciproca conduce a condividere la cosidettà intimità oculare in uno
scambio senza parole; altri segnali fi attrazione sessuale sono: lo sguardo laterale soprautto da parte
delle donne come gesto non verbale di interesse il partner Dilatazione della pupilla Nelle situazioni
asimmetriche che è in una posizione di potere tende a guardare di più e più a lungo l'interlocutore e
viceversa differenze culturali nel prolungamento dello sguardo

I gesti Azioni motorie coordinate e circoscritte volte a generare un significato e indirizzate a un


interlocutore al fine di raggiungere uno scopo.

Il loro insieme è stato chiamato anche il linguaggio del corpo anche se sono interessate sopratutto
le mani.

Si propone di integrare alcuni dei sistemi di classificazione più diffusi


Gesticolazione ( o gesti iconici o lessicali): ''illustratori'' o ''gesti ideativi'': accompagnano l'azione
del parlare, variano per forma estensione spaziale e durata e sono in stretta relazione con quanto si
dice con le parole.

Pantomima: costituiscono la rappresentazione motoria e l'imitazione di azioni di scene o di


situazioni; possono essere semplici o complessi di durata variabile senza un riferimento a un codice
preciso: di norma non accompagnano il discorso non sono convenzionalizzati e a livello semiotico
sono caratterizzati dalla globalità e dall'analiticità.

Emblemi (o gesti simbolici): ''gesti semiotici'': sono notevolmente convenzionalizzati e codificati: di


solito sono compiuti a distanza in assenza di linguaggio.

Gesti deittici: Movimenti di norma compiuti con l'indice per indicare un certo oggetto una direzione
o un evento a distanza: notevolmemente convenzionalizzati segmentati e caratterizzati da sinteticitià
a livello semiotico.

Gesti motori: (o percussioni): movimenti semplici ripetuti in successione e ritmici;possono


accompagnare solo Linguaggio dei segni: sistema dei segni impiegato dai sordomuti; ha le proprietà
di un linguaggio vero e proprio in termini di arbitrarietà nella relazione fra segno e rerferente;
pienamente convenzionalizzati all'interno della segmentazione e dell'analiticità sul piano semiotico:
presentano un specifica rapprezentazione corticale nell'emisfero sinistro.

l'ipotesi del processore comunicativo centrale viene indirettamente confermata da alcune condizioni
I gesti iconici accompagnano il discorso in modo sistematico e sincronizzato Se il parlante
interrompe improvvisamente il discorso interrompe anche il gesto che lo accompagna.

Gesti e Culture I gesti presentano rilevanti variazioni culturali sopratutto in referimento agli
emblemi e al linguaggio dei segni. Per esempio il gesto della mano a borsa perssochè sconosciuto in
inghilterra ha un significato di interrogazione e perplessità nell'italia meridionale significa buono in
Grecia, lentamente in Tunisia, paura in Francia meridionale e molto bello presso...

La Postura La postura è un segnale di grande importanza nel contesto interattivo Per determinare lo
status dei partecipanti e l'occasione formale o meno I membri di status superiore hanno una
maggiore gamma di posture La postura è un indicatore di stati emotivi, meno controllabile del volto
ma meno accuraato nell'indicazione dell'emozione espressa.

Sistema prossemico atipico

Sistema di contatto-->Prossemica: percezione organizzazione dell'uso dello spazio della distanza


del territorio nei confronti degli altri

Aptica: insieme di azioni di contatto corporeo con un altro

Prossemica e territorialità L'uso dello spazio e della distanza implica un equilibrio instabile fra
processi affiliativi ( di avvicinamento) ed esigenze di riservatezza ( di distanziamento)

Gestione della propria territorialità

Territorio: area geografica che assume risvolti e significati psicologici nel corso degli scambi di
comunicazione Pubblico dove gli individui hanno libertà di accesso ma è regolato da norme e
vincoli ufficiali e convenzionali; una certa posizione di spazio e marcata a livello di CNV come
propria attraverso segnali e indicatori e può essere rivendicata come apparente a sè in quella
circostanza

Domestico

Territorio in cui l'individuo sente di avere libertà di movimento in maniera regolare e abituale in
esso prova un senso di sicurezza e famigliarità.

Prossemica e Territorialità

Regolazione della distanza spaziale= buon indicatore della distanza fra le perrsone. Diversi tipi di
distanza Zona Intima ( fra 0 e 0,5m circa): distanza delle relazioni intime Zona personale (fra 0.5 e
1m circa): area invisibuile ch circonda in maniera costante il nostro corpo Zona sociale ( fra 1 e
3.5/4 m): distanza per le interazioni meno personali Zona Pubblica (oltre i 4 m): distanza tenuta in
situazioni pubbliche ufficiali

Differenze culturali nella prossemica

Cultura della distanza

la distanza interpersonale è grande angolazione obliqua e ogni riduzione spaziale è percepita come
invasione

Cultura della vicinanza

La distanza interpersonale è ridotta angolazione diretta e la distanza è valutata come freddezza e


ostilità

L'aptica e il contatto corporeo

Azione di contatto corporeo nei confronti degli altri

Nel corso del periodo neonatale e dell'infanzia; il tatto è uno dei canali più importanti.

Aptica Sequenze di contatto reciproco Due o più azioni di contatto compiute in modo reciproco nel
corso della

medesima interazione.

Contatto individuale Unidirezionale e rivolto da un soggetto e un altro. Nei rapporti amorosi il


contatto corporeo invia messaggi di affetto di coinvolgimento e di attrazione sessuale.

Il contatto corporeo ha una molteplicità di effetti spesso fra loro contrapposti: la persona che tocca
in generale può essere ritenuta cordiale; disponibile ed estroversa.

17/2/17
Verso una definizione di emozione

Premesse Le emozioni come sono state descritte nella tradizione filosofica, sono degli insiemi
duraturi e stabili: nella tradizione scientifica, invece, sono dei frammenti di breve o brevissima
durata. Bisogna distinguere l'emozione da termini apparentemente simili che hanno un diverso
significato affetto sentimento umore. Le emozioni differiscono fra loro per intensità : per emozione
non bisogna intendere necessariamente un fenomeno particolarmente intenso, sconvolgente che
interferisce con la vita quotidiana. Darwin il primo a studiare le emozioni in maniera scientifica,
comportamento espressivo facciale animale/uomo.

Affetti/Sentimenti/Umori= sono diverse dalle emozioni

Le componenti emotive

Le emozioni sono costituite da molteplici componenti: secondo modello di scherer tali componenti
sono: Fisiologica ( manifestazione corporea: tremito, capelli dritti, pelle d'oca) AROUSAL (
condizione temporanea) Espressivo motoria Cognitiva ( Prende le emozioni come sistema di
valutazione) Motivazionale Vissuto emotivo

La componente fisiologica

Risposte del SNA osservabili: tremiti, modificazioni nel colore della cute, dilatazione pupilla
Risposte del SNA non osservabili, modificazioni del battito cardiaco, condittanza cutanea, mobilità
gastrica Risposte del SNC- elettrocenfalogramma, potenziali evocati, elettromiografia

Risposte del sistema endocrino

La componente cognitiva

Valutaziione delle situazione che induce le emozioni (appraisal) Analisi degli antecedenti
situazionali Analisi delle conseguenze

La componente motivazionale

Tendenza e disposizione dell'organismo all'azione per conseguire degli scopi e degli obiettivi
Componente emotiva e componente motivazionale sono strettamente legate come si può vedere
nella flow-chart di Frijda

La componente del vissuto emotivo Componente soggettiva Esperienza del sogetto

Si parla di Processo Emotivo più che di tratti statici

Regolazione delle emozioni Per comprendere il processo emotivo bisogna ricordare che noi non
solo esprimiamo e viviamo le emozioni ma anche le controlliamo. La regolazione della emozioni
riguarda tutte le componenti del processo emotivo . Da tutti questi elementi possiamo costruire un
modello del processo e dell'esperienza

Emozioni (Emotions)

Stati affettivi di breve durata causati da un evento (antecedente) interno o esterno che richiedono
processi valutativi più o meno complessi, si accompagnano a modificazioni fisiologiche ed
espressive e orientano all'azione. Processo che comprende una fase iniziale, un apice e una fase di
attenuazione. Esempi di emozioni: felicità, tristezza, rabbia, ecc. Ekmann: Emozioni genuie sono
quelle che durano poco. Limite tra genuina e falsa è di 4 sec

Affetti (Affects)

Inisieme più generali che comprendono tutte le emozioni ma anche delle costellazioni non
necessariamente ed esclusivamente emotive. Affetti positivi o negativi. Nel linguaggio termini
affettivi, ma non necessariamente emotivi, potrebbero essere ''colpito da..'', ''commosso'',
''partecipazione'', ecc, in cui elementi di attenzione e di generica attivazione emozionale sono posti
inisieme.

Sentimenti (Feelings)

Stati affettivi di durata più lunga delle emozioni in sistemi di valutazione più stabili e sono legati ai
processi di memorizzazione e rievocazione delle emozioni. Non sono legati, quindi ad un singolo
evento ma più in generale agli interessi e alle idiosincrasie personali. Antipatie e simpatie rientrano
in questa categoria ma anche l'amore, l'odio.

Umori (Moods)

Sono strutturalmente abbastanza simili ai sentimenti, ma sono pi legati ai tratti della personalità e
meno ai processi di trasformazione delle emozioni. Umore melanconico, irritabile, euforico.

Esempio Livello

Livello generico (affetti): Colpito negativamente da qualcosa Livello emotivo: Rabbia per qualcosa
e/o nei confronti di qualcuno Livello dei sentimenti: Odio per qualcuno Livello dell'umore:
irritabilità

Teorie Emozioni

Esistono 4 prospettive teoriche abbastanza delineate negli studi sulle emozioni: 1. Prospettiva
neurofisiologica 2. Prospettiva evoluzionistica 3. Prospettiva cognitivista 4. Il Costruttivismo
sociale

Due livelli di comunicazione

Spontanea: Non falsificabile, non verbale, conoscenza implicita, globale, emisfero destro.
Simbolica: Falsificabile, verbale, conoscenza esplicita, dettagliata, emisfero sinistro. Ma...

Non tutti i segni non verbali hanno un carattere spontaneo.

Altri due livelli

Comunicazione diretta: le emozioni sono direttamente esternate nei canali verbali e non verbali
Comunicazione indiretta: Esiste una comunicazione sulle emozioni, si comunica l'esperienza
emotiva, si ha una sistemazione dei ricordi nello spazio e nel tempo.

23/02/17 Discomunicazione o Comunicazione Obliqua A differenza della comunicazione


normale non c'è un messaggio chiaro.
La comunicazione ironica/seduttiva/ inganno

Ironia Prospettiva tradizionale: ironia= figura retorica basata sull'antifrasi (esprimere un enunciato
per fare intendere l'opposto del suo significato letterale)

inversione semantica tra il significato letterale (manifesto) e i significato implicito (latente)

Limiti: Non viene colta la rilevanza comunicativa dell'ironia messa in atto grazie al gioco
psicologico degli aspetti impliciti in essa attivi.

Ironia sarcastica (blame by pratice): disprezzare il partner attraverso parole di elogio Ironia
bonaria (praise by blame): elogiare il partner facendo ricorso a frasi di critica Nelle culture
occidentali, uso più frequente dell'ironia sarcastica Ironia socratica: modo di comunicare elegante
per mettere in discussione mode e dogmi senza sbilanciarsi né compromettersi Ironia scherzosa (o
giocosa): si avvicina alla battuta di spirito e

serve a sdrammatizzare eventualmente una situazione tesa.

(Si fa spesso ridere alle spese di qualcuno o per le caratteritiche del corpo) Ironia-->prodotto
tipicamente mentale La famiglia delle ironie

Aria di famiglia (resemblance of family) fra le varie forme di ironia si fondano su aspetti impliciti
opacità comunicativa Ironia= arte di essere chiaro senza essere evidente (Wittengstein) Funzioni
psicologiche della comunicazione ironica

Comunicazione ironica= comunicazione obliqua Mostra ciò che nasconde, nasconde ciò che dice
modalità rivelante di discomunicazione dire per non dire

Funzioni psicologiche della comiunicazione ironica Funzioni psicologiche

A) Comunicazione ironica come rispetto delle convenzioni (come aggirare la censura in modo
culturalmente corretto): strategia indiretta ed efficace per ''cogliere nel segno'' in modo implicito
senza trasgredire le norme e gli standard previsti dal sistema culturale di appartenenza. B)
Comunicazione ironica come confine di riservatezza ( come proteggere lo spazio personale):
strategia utile per proteggere la propria riservatezza (privacy), evitando i rischi di esposizioni di sé.

Ambiguità relazionale (come rinegoziare i siginificati): paradosso: per essere meglio intesi occorre
essere fraintesi Efficace della parole+innocenza del silenzio Polisemia pragmatica

(offre diversi percorsi di senso all'interpretazione del destinatario)

Regolazione del peso dell'implicito: mitigazione ( una critica espressa in modo ironico appare più
leggera di un insulto aperto); accentuazione (un commento sarcastico è più incisivo di una critica
aperta).

La voce dell'Ironia--> Fenomeno vocale Combinazione di tono acuto e modulato, intensità elevata e
ritmo rallentato in alcuni casi tendenza alla nasalizzazione

Sorta di sottolineatura caricaturale e marcatura enfatica dei tratti soprasegmentali '' giocare con la
voce''
E' diversa dalla menzogna (le parole non sono false, ma finte= negazinoe palese di ciò che appare)

Modello del fencing game= gioco comunicativo di fioretto colpisce l'avversario in modo elegante
ma pungente

Script ironico: successione di ironia in varie fasi

Premessa: bagaglio di conoscenze reciproche interpersonali condivise dagli interlocutori; orizzonte


di riferimento all'interno del qale collocare lo scambio ironico successivo Evento focale: elemento
induttore e antecendete della conversazione Commento Ironico:Manifestazione di una determinata
intenzione comunicativa da parte dell'autore; richiede l'opzione fra diverse forme di ironia e la
decisione di seguire un certo percorso espressivo Effetto ironico: prodotto dal modo in cui il
commento ironico è interpretato da parte del destinatario. Tre possibili contromosse:

Fraintendimento: mancata attribuzione di un intenzione differente dal significato letterale


all'enunciato; il commento ironico non viene colto) Disconoscimento: il partner comprende il senso
ironico, ma decide di fermarsi al significato letterale

Touchè: la comunicazione ironica arriva a bersaglio colpendo

Cos'è la comunicazione seduttiva Lo studio dei processi di avvicinamento o allontanamento


rappresenta un ambito fondamentale della psicologia della comunicazione La vicinanza e la
distanza fisiica e psicologica fra gli individui è oggetto di un complesso sistema di regolazione che
non risulta mai né definitivo né stabile ma che suscettibile di continue variazioni e oscillazioni

Seduzione: importante processo

Sequenza strategics e intenzionale di mosse il cui traguardo è quello di attrarre ( anche piano
sessuale) un'altra persona.

Dall'essere qualunque all'essere qualcuno

Il corteggiamento assume una particolare rilevanza: la scelta del partner è influenzata da proprietà e
caratteristiche connesse con la possibilità di avere una discendenza

Effetto Coolidge= differenze di genere nei comportamenti comunicativi svolti durante il


corteggiamento: Gli uomini sono portati a enfatizzare la loro posizione sociale e la loro disponibilità
di risorse Le donne privilegiano gli indicatori morfologici della bellezza della giovinezza e della
salute.

La danza del corteggiamento: reciproco gioco di seduzione che prevede una sequenza di tappe
successive: Individuzione e selezione di un partner attraente e interessante stabilibre il contatto con
il potenziale partner attraverso opportune strategie di esebizione al fine di farsi notare, di catturare
la sua attenzione e di farsi scegliere a sua volta Stabilire un reciproco avvicinamento per instaurare
una relazione di intimità attraverso la riduzione progressiva del grado di incertezza

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