Sei sulla pagina 1di 18
Mei. Soe. Geol. I, 35 (1986), 371-388, 10 ff GEOLOGIA STRUTTURALE DEL PREAPPENNINO UMBRO TRA I MONTI DI GUBBIO E LA CATENA DEL M. PETRANO-M. CUCCO Marco Menicuerti (**) & Giampaoto PIaLLi (* ABSTRACT The area between the upper Tiber valley and the Umbria-Marches Apennines (Central Ttaly} is charat- terized by the occurrence of a thick turbiditic sequ- ence of sandstones, maris and calcarenites (Marnoso- Arenacea fm, Auctorum, here after MA) settled in a foreland basin migrating eastwards during Miocene Four tectonic units, each one thrusted over the aclja- cent, have been recognized within it by means of stratigraphy, age, lithofacies associations and occur. ence of key beds. From West to East they are: MA of Eastern side of Tiber valley, MA of Gubbio, MA of Pian della SerraM, Picognola (M. Vicino) and MA of Unbria-Marches Apennines. This report shows the re- sults of @ structural geological survey of the area localized between the Umbria-Marches Apennines and the Gubbio brachianticline, where such MA units, uterop. ‘The compressional phase in that area is evi- denced by: i) shallow thrusts that allowed cach MA\ units to override the adjacent; ii) deeper thrusts by means of which the Mesozoic structures of Gubbio and Umbria Marches Apennines originated. from below and modified the geometry of the formers. Shallow thrusts resulted from detachments along the Schlier Fm, or incompetent levels within the MA while deeper thrusts abted along Triassic evapories or deeper levels, So, like other deformated forelands, the studied area was affected by shallow thrusis first land by deeper ones afterwards in a two stages delor- mational history that gave origin t9 a complex set of structures including from West to East: the Mesazoic rootless anticline of Gubbio and adjacent syncline of M. Pollo, the triangle zone of Sette Ducati, the sym- form of M. Picognola, the faulted folds of M. Peteano- M. Cucco. ft is shown that thrusts have a staircase trajectory so that shallow detachments (MA of M. Vie~ ino onto MA of Apennines and Ma of Gubbio onto MA, ‘of M. Vicino) correspond in the hinterland to a deeper detachment (Mesozoic structure of Gubbio} that dur- ing iis motion eastwards refolded the previously formed thrust of MA of Tiber Valley over the MA of (°) Lavoro escguito con i contributi del M.PJ. (fond: 40% RAA UO, di Perugia e 60%) ¢ del CNR. La Enterprise Oil pic. Londra, ha reso possibile lef fettuazione di un Seminario di’ sei giorni, nella zona cui questo lavoro si riferisce, sulle deformazioni delle sequenze torbiditiche. (7°) Dipartimento di Scienze della Terra dell'uni versita di Perugia, Piazza dell'Universita, 06100 Peru: gla. Gubbio. Applying the same criterion, it is refered that the latter decoupling could be considered as shallow (lat of the Mesozoic Perugia Massifs deeper aust which, cused the pressing! Traimeno appe to be refolde; "The time of deformation in the studied area ranges from U. Serravallian-Lower Tortonian, when MA of Tiber valley was thrusted over MA of Gubbio as Enstward continuation of Mesozoic Perugia Mas sifs deep thrust, 10 U. Tortonian-Messinian, sehen the MA of M. Vieino was thrusted over the MA of Apen nines as shallow Nat of the deeper Gubbio thrusts, which refolded the preexisting front. To the West, the overriding of Trasimeno nappe Onto the MA of the et rusean and uml es of Tiber, started since Langhian and achieved its present position during U Scrravallian-L. Tortonian; so. there was. conten poraneity between thrusting and. sedimentation of MA and sub-continuous shifting of its depocenter to wards the East, as many Authors have pointed out (eg. Races Luccist, 1975). RIASSUNTO. Allinterno dell'area compresa_tra 'Appennino umbro-marchigiano ¢ la valle del fiume Tevere, da SO verso NE, si possuno riconoscere, ne! bacino della Mamoso Arenacea (MA), quattro unita tettoniche; (1) MA della riva umbra del Tevere, (II) MA di Gubbio, (IID MA di M. Vicino e(LV) MA appenninica. I rappor- ti tra queste unila sono di sovrappusizione delle pitt interne su quelle piu esterne, Nellinsieme la stratigralia e le facies delle diver- se unit tettoniche dimosirano una migrazione nel corso del Miocene medio, del depocentro deposiziona- Te della MA dolla valle del Tevere al preappennino, ‘Tale migrazione & del twito analoga a quella registra: ta a pitt grande scala por i flysch appenniniet nel cor- so del Terziario (MeRua, 1951; Ricet Luce, 1975). Glielementi tettonici maggiori rilevati (ra la strutian ra di Gubbio c la catena del M. Petrano-M. Cucco, sono rappresentati dai fronti con cui le varie unita della MA'si accavallano dallinterno all'esterno uuiliz~ zando came livelli di scollamento lo Schlier di base (De Feyree et alii, 1986) o livelli interni alla MA stes- sae della struttura di Gubbio. Questa ultima si é eu: cleata utilizzando come livello di scollamento le Ani- dridi di Burano o livell) pitt profondi nel tepumento. i fronte presente nel suo fianco orientale modifica Yaccavvallamento della MA della riva umbra del Te: vere sulla MA eugubina e determina I'accavvallamen- to di quest'uftima su quella del M. Vieine che, a sua a olin sovrascorr su quella appenninica. Pertanto nek Frea del preappennine, si hanno tusts di ongine superficiale seguitt_nel tempo da dirusts, profor Tale assetio sifutturale & stato evidenciato anche in alire eatene a pieghe (BALLY ef ali, 1966; DaxusTROM 1970), Gli elementi strutturali rilevati ei dati strat grafic, permettona di delinire tn quadro tettanicose Uimeniario dell'area. La nascita del bacino della UA della tiva umbra del Tevere si fa risalire al tempo del Faccavailamento della unita delie Atenarie del Trasi eno, sulla MA della riva ettusca del Tevere, nella depressione antistante ad Est, il fronte stesso (Lan ghiano-Serravalliano). Tale bacivo mostra una Vsalic fal vorso Est dove si ha la deposizione vin vis pit estcrna delia MA di Gubbio e dello Selilier dt M. Vict bo e dell’Appennino. Allo stesso moda x nasciia del bacino di M. Vicino flormazione di M. Vieino), puo es- sere collegata alla depressione tettonicaantistante Taecavallamento dell unita della riva umbra del Te vere su gutlle di Gubbio, yun tompo che va dal Ser Tavalliano sup. al Tortoniane inf. Ambedue | [vont ttlizaan livell di scollamento superficial (Scisti va Heolori © Schlier), Successivamente dal Torvoniano medio fino al Messiniano, la zona viene raggiwora ¢a Jirusts pi profond! che’ si propagano attraverso le vaporitt iisssiche eo livellt pia profondi: si ha la nascita della siruttura di Gubbio ¢ dalla catena ape Penninica, con ripiegamento det precedent fronti di decavallament. TERMINI CHIAVE: Geologia strutturale, Apper nino umbro-marchigiano, tettonica di scollamento, torbiditi INTRODUZIONE, La successione stratigrafica che dal tetio del Paleogene al Miocene sup., affiora con continuita nel preappennino compreso tra la catena dei Monti di Gubbio e la «Ruga Inter- na» dell’Appennino Umbro marchigiano, & stata oggetto da molto tempo di numerosi studi (BONARELLI, 1891; SiGNoriNi, 1941; SELLI, 1951; BARNABA, 1958; CONEDERA & PI STOLESI, 1959; CERETTI, 1964; CENTAMORE ef alii, 1977; Ricer Luece, 1975), Lanalisi di facies (MutT & Ruccr Luc: cul, 1972), associata all'analisi mesostruttu- rale (LAVECCHIA ef alii, 1983) ha permesso, nel corso dell'esecuzione di un rilevamento geologico strutturale in tale zona, a scala 1;10,000, di suddividere nelle successioni mioceniche diverse unita tcttono-stratigrali- che separate tra foro da fronti di accavalla- mento e di definirne quindi la geometria e la cinematica. Seguendo il modello della tettonica di copertura di Rich (1934) successivamente ampliato e precisato (BALLY ef alii 1966; DanitstRom, 1970; Boyer & ELLIOTT, 1982; M1 MENICHEFTE & 6, PIALLT ‘Surre, 1983), nel corso di una deformazione progressiva, in una data zona si verificano prima sovrascorrimenti che utilizzano livelli incompetenti superficiali ¢ successivamente si enucleano deformazioni associate a livelli di scollamento pitt profondi. In altri termini, un [ronte di accavallamento legato ad oriz~ zonti di scollamento profondi in una data area, con una traiettoria a scalini, pud rag- giungere una altra area (anche molto distan- tc) ove interessa livelli di scollamento pitt su- perficiali. Quando il fronte legato allo scolla- mento profondo. migra verso avanpaese, esso deve in qualche modo interagire con le strutture precedentemente formate. Cid com- porta l'esistenza di due momenti deformativ con possibile ripiegamento dei fronti di pri- ma formazione ¢ raccorciamenti differenzia- ti Nella regione tosco-umbro-marchigiana i livelli di scollamento profondi sono rappre- sentati dalle evaporiti triassiche 0 da oriz zonti filladici ad esse sottostanti. Quelli pity superficiali sono costituiti dagli Scisti varico- lori utilizzati dalle Unita de! Trasimeno; pitt esternamente invece sono le formazioni pre- torbiditiche (Scaglia Variegata, Scaglia Cine- rea, Schlier) (DE FEYTER ef alii, 1986) che vengono utilizzate come livello di scollamen- to per lavanzamento delle unité marnoso arenacee umbre. Nell’avanfossa marchigiana, un livello di scollamento ancora piit superfi- ciale é determinato dalla formazione evapori-~ tica messiniana (ORI ef alii, 1986). L'ipotesi di lavoro alla base della ricerca di cui vengono presentati i risultati é stata quella di verilicare se nell’area compresa tra a struttura mesozoica di Gubbio e I’Appenni no, potevano esistere raddoppi di serie. Essi potevano essere determinati da livelli di scol- lamento ubicati netlo Schlier e successiva- mente deformati dalla nascita di strutture compressive, con piani di scollamento pitt profondi. Infine verificare se la nascita delle strutture legate a piani di taglio superficiali poteva influenzare la distribuzione delle fa- cies terrigene durante la sedimentazione del- la MA. INQUADRAMENTO STRATIGRAFICO L'ampia plaga di terreni marnoso arena- cei che si sviluppa sulla riva sinistra del Te- vere fino alla «Ruga interna» dell’Appennino GEOLOGIA STRUTEURALE DEL PREAPPENNING ENERO 373 Umbro Marchigiano & contrassegnata dalla presenza di fronti di accavallamento che por tano a distinguere questi terreni sostanzial- mente in quattro unita tettoniche (fig. 3): a) unita della riva umbra del Tevere la cui base stratigratica non affiora e pud essere costituita sia dalla formazione Marnosa um- bra (NoccHI, 1961) sia dallo Schlier della se- auenza di Gubbio ¢ dell’Appennino; }) unita di Gubbio che ha per base strati- grafica Ja sequonza mesozoico-terziaria dei monti di Gubbio; ©) unita di Serra Maggio-M. Vicino che ha per base lo Schlier; ) unita dell’Appennino che ha per base stratigrafica la successione umbro marchi- giana della Ruga interna. Nel suo insieme la stratigrafia di queste unita riflette la migrazione verso Est (MERLA, 1951) della sedimentazione terrigena; ognuna di esse é pertanto via via pid giovane verso Pesterno. L'unité della MA della riva umbra del Tevere & costituita quasi interamente dal membro delle Portole (PIAL, 1966). Esso dato da una potesite successione di arenarie € marne con facies distale e direzioni nelle im- pronte basali, da NO. Al suo interno sono sta- ti individuati almeno una decina di orizzonti calearenitici con direzioni di scorrimento da SE, tra cui due di spessore paragonabile allo strato «Contessa». L'eta & burdigaliana e lo spessore ¢ di almeno 2000 metri. Circa al tet- to di questa unita é presente un olistostroma mes in posto nef Langhiano (DAMIANI et alii, 1973) ¢ costituito da matrice argillosci- stosa_varicolore e pezzame di clementi di tipo liguride (Argille scagliose Auctorum). Al tetto dell‘olistostroma si trova una sequenza marnosa ¢ arenaceo-marnosa costituita dai membri di M. Salaiole e di M. Urbino, dello spessore di circa 300 metri e di eta Langhia- no-Serravalliano, alla quale si sovrappone teltonicamente l'unita dei caleari di Scritto, I caraiteri giaciturali di questi ultimi, sono del tutto diversi da quelli dell’olistostroma sotto- stante: non si hanno materiali brecciati di varia natura e dimensioni dispersi in matrice argillosa penetrativamente deformata ma, al contrario, caleareniti e calcilutiti interstrati- ficate con argilliti le cui giaciture seppur va- riabili hanno una buona continuita geometri- ca. DaMANi et alii (1983), hanno definito tale assetto con il termine di olistoplacca per dif- ferenziarlo da quello tipico del!'olistosiroma sottostante Sulla base di ricerche ancora in corso, si precisa sempre pid l'affinita stratigrafica tra tali materiali e le calcareniti degli Scisti Va- rigolori alla base della falda del Trasimeno In questa ottica i calcari di Scritto vengono a rappresentare delle vere © proprie Klippe dell'unita de! Trasimeno, tettonicamente so- wrapposte alla MA del bacino ad Est del Te- vere, la cui messa in posto viene a configu: rarsi nel Tortoniano inferiore. Le maagior differenze tra Ia MA sovrapposta ai Massicci perugini (MA etrusca di Dammant et alfi, 1983) © quella della riva umbra del Tevere, eta a parte, sono rappresentate dalla completa mancanza nella prima di orizzonti calcareni- tici repere e di spessori decisamente inferiori L'unita MA di Gubbio ha per base ta fa- cies marnosa di scarpata dello Schlier @ona a marne di Basana, 1958) a contatto con le formazioni_mesozoiche-terziarie, La base & contraddistinta dalla presenza dello «Strato Contessa» (Reet Lucu & Pratt, 1973) di eta Serravalliano inf-medio. Nella parte me- diana si trovano livelli calearenitici noti sot- to il nome di «colombine» (Ricct Lucci, 1975) con direzioni di scorrimento da SE, mentre la parte superiore & costituita da una sequenza marnoso-arenacea distale, alla cui sommita @ possibile riconoscere in molte zone ung spesso livello con slumps (Dé FEY. TER & MENICHENT in prep). L'unita della MA di Serra Maggio-M. Vi- cino ha per base ancora le emipelagiti dello Schlier con uno spessore di almeno 250 metri ¢ di ta Serravalliano inf. Essa @ costituita da una associazione marnoso arenacea di fs cies distale di circa 1000 metri di spessore dove mancano, 0 in ogni caso sono molio esi- gui i livellt calcarenitici; le direzioni di ap- porto rilevate nei flute casts basali si manten- gono sempre da NO. Stratigraficamente si vrapposta a questa MA si trovano le Arenarie e Marne di M. Vicino, di eta Tortoniano inf- medio e dello spessore di circa 1000 metri, caratterizzate da una facies di conoide affo- gata (CENTAMORE et alii, 1973). Le Arenaric & Marne di M. Vicino si sono deposte in un ba- cino stretto con sviluppo di circa 40 km in di- rezione appenninica. L'alimentazione torbi- ditica proveniente da SO subiva all'interno del bacino una doppia flessione in direzione NO-SE (Rrcct Lucu, 1975). Le Arenarie di Monte Vicino sono costituite in prevalenza

Potrebbero piacerti anche