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L’atto di nascita dell’integrazione europea è costituito dalla dichiarazione Schumann, atto

adottato il 9 maggio del 1950. Sarà l’atto di nascita dell’UE e dell’integrazione europea, la
festa dell’UE è il 9 maggio; nel ’50 il ministro francese Schumann aveva adottato una
dichiarazione rivolta alla Germania in cui si proponeva di mettere in comune le industrie
del carbone e dell’acciaio e dar vita ad una comunità europea del carbone e dell’acciaio.
Siamo poco dopo la Seconda guerra mondiale, entrambe le guerre hanno visto un conflitto
tra Germania e Francia e nel ’50 anche su spinta degli Sati Uniti che hanno visto con favore
il processo di integrazione, affinché si creassero organizzazioni regionali europee anche per
gestire gli aiuti che gli USA hanno erogato dopo la Seconda guerra mondiale. Viene
adottata questa dichiarazione rivolta dalla Francia alla Germania per la creazione di una
comunità del carbone e dell’acciaio, in Europa esistevano già organizzazioni regionali
europee come il Consiglio d’Europa, istituito prima delle comunità europee, istituito nel
medesimo clima (volontà di istituire organizzazioni europee e per superare il conflitto
storico tra Francia e Germania), si è ampliato e ne fanno parte anche i paesi ex comunisti,
non ha incarnato l’idea originaria di favorire l’integrazione stretta e che contenesse materie
rilevanti tra i paesi europei. È invece specializzata nella cooperazione giuridica tra i paesi
membri, la cosa più importante che ha fatto è la Convenzione Europea sui diritti dell’uomo
(CEDU), nel ’50 a Roma il consiglio europeo adotta la CEDU che è importantissima anche
oggi, rimane però specializzata nella cooperazione giuridica.
Nel ’50 con la dichiarazione di Schumann si vuole favorire l’integrazione nell’ambito del
commercio, della gestione, del mercato di due beni fondamentali, il carbone e l’acciaio.
Questa dichiarazione è firmata da Schumann e viene rivolta in prima battuta alla Germania
ma non solo, questa dichiarazione era aperta a tutti i paesi Europei. Infatti, accade che
l’idea formulata da questa dichiarazione incorporava in sé anche elementi per il futuro oltre
alla proposta concreta sul mettere insieme il commercio sul carbone e l’acciaio, si dice che
questo doveva essere un primo passo verso un’Europa unita. Incarna la concezione
funzionalistica: l’obiettivo finale è giungere a un’unione vera tra i popoli dell’UE, la
prospettiva è quella di un’Europa federale. Questa idea la troviamo ancora oggi nei trattati,
infatti si dice che l’obiettivo è quella di avere un’Europa sempre più stretta, un’integrazione
in divenire sempre più stretta.
Già nel ’50 l’idea era quella che si potesse giungere ad un’unione federale dei paesi.
Aderirono 6 stati, gli stati fondatori della comunità economica dell’acciaio e del carbone e
dell’Unione Europea (Francia, Italia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Germania). Queste
realizzazioni sono avvenute grazie ad alcune persone, i padri dell’Europa, Schumann,
Adenauer, jam Monnet, Alcide de Gasperi (presidente del consiglio italiano), Spinelli.
La comunità del carbone e dell’acciaio è stat la prima, nel ’51 viene adottato il trattato di
Parigi, la prima comunità europea limitato al carbone e all’acciaio. Ebbe successo e nel ’57
furono adottati i Trattati di Roma che istituirono accanto alla CECA, altre de comunità: una
per l’energia atomica EURATOM, e una comunità economica europea CEE, è la terza
comunità ma è quella più significativa perché le prime due si ricolgono a determinati settori
invece ha una competenza generale e vuole realizzare un mercato comune tra gli stati
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membri estesa a tutte le merci, tutte le persone devono poter circolare, i servizi e i capitali.
Si vuole unire i mercati dei 6 stati membri e favorire la libera circolazione di tutte le merci,
le persone, i servizi (attività economiche intangibili), dei capitali.
I tratti di Roma prevedano delle politiche di accompagnamento, politiche comuni che
affiancassero il mercato comune, come quella dell’agricoltura, della concorrenza ecc..
Il trattato di Roma del ’57 ha creato una comunità economica europea che si è evoluta, con
il trattato di Maastricht firmato dai dodici paesi membri dell'allora Comunità Europea, oggi
Unione europea, ha fissato le regole politiche e i parametri economici e sociali necessari
per l'ingresso dei vari Stati aderenti nella suddetta Unione. È entrato in vigore il 1º
novembre 1993.
Questo quadro iniziale si viene a modificare rapidamente; il processo di integrazione
europea si è mosso sostanzialmente in due direzioni:
1. Allargamento delle comunità dell’UE
2. Approfondimento della cooperazione: un esempio nel 57 non si pensava alla moneta
unica, oggi alcuni paesi dell’unione hanno una moneta unica: L’euro
Tali processi sono andati in parallelo ma talvolta le idee sono andate in conflitto: infatti più
l’unione europea si ampliava più c’è stato un confluito tra l’idea di una maggiore
interazione. Alcuni tra I paesi entrati nell’unione da poco sono quelli che spingono di più
per favorire l’integrazione e la cooperazione.

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