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Compito IIC C1 26012019 PDF
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La vita urbana a volte ci lascia stressati e impoveriti di energia. Molti perciò cercano un altro modo di
vivere: in montagna, al mare, in campagna, ovunque che in città. Che cosa ne pensate: dove abitereste?
Come vi immaginate la vostra vita in futuro, che cosa preferete fare, che cosa vorreste evitare, tutto per far
sì che viviate all’ideale?
Leggete il sottostante articolo e riflettete sulle questioni di sopra. Il vostro compito è di scrivere una lettera
di risposta di circa 250 parole alla redazione del mensile di scienza e attualità Focus che ha pubblicato
l’articolo il 2 maggio 2016. La vostra lettera di risposta deve comprendere:
Quali punti dell’articolo trovate convincenti? Quali punti invece no?
Secondo voi riduce lo stress abitare al mare? Che cosa vorreste fare di conseguenza?
Quale modo di vivere hai trovato più efficace per ridurre lo stress? Come vi rilassate voi stessi?
***
Vivere in una casa vista mare riduce lo stress e sembra proteggere la salute mentale. Uno studio
statunitense pubblicato sulla rivista scientifica Health & Place conferma, dati alla mano, quello che abbiamo
sperimentato di persona: e cioè che un soggiorno al mare ha il potere quasi immediato di rigenerare lo
spirito.
UN LUOGO PRIVILEGIATO. La ricerca di Amber L. Pearson, della Michigan State University, è la prima a
trovare una correlazione tra la possibilità di vedere il mare dalla propria abitazione - un parametro che gli
scienziati chiamano blue space - e il benessere mentale. Usando dati topografici, Pearson ha studiato la
visibilità di mare e spazi verdi dalle abitazioni di Wellington, la capitale della Nuova Zelanda che, pur
essendo una città, è circondata dal Mare di Tasmania a nord e dall'Oceano Pacifico a sud, ed è vicina a
foreste e grandi parchi.
UN TOCCASANA PER IL CERVELLO. I dati sono stati confrontati con quelli dell’archivio sanitario
nazionale, il New Zealand Health Survey, e in particolare con un test psicologico, la Kessler Psychological
Distress Scale, che è considerato un accurato predittore dei disturbi di ansia e dell'umore. A parità di età,
genere, benessere economico, qualità dell'abitazione e del vicinato, la prossimità al mare è risultata un
fattore protettivo per la salute mentale.
FUNZIONA ANCHE CON GLI ALBERI? Lo stesso effetto benefico non è stato trovato per gli spazi verdi,
forse perché lo studio non ha precisato il tipo di aree verdi considerate: «Potrebbe essere perché lo spazio
blu è completamente naturale, mentre quello verde include aree modificate dall'uomo, come campi sportivi
e parchi giochi» chiarisce Pearson. «Forse se avessimo considerato soltanto le foreste naturali avremmo
trovato risultati diversi».
Altri recenti studi hanno trovato una correlazione tra aspettativa di vita e vicinanza al verde, ma potrebbero
entrare in gioco anche altri fattori: spesso infatti la vicinanza a parchi e giardini è associata a una maggiore
ricchezza (e quindi ad abitudini più sane e maggiore attenzione alla salute).
PIÙ SPESSO FUORI. Ma a cosa è dovuto l'effetto antistress del mare? La ricerca non lo chiarisce, ma
studi passati hanno trovato un legame tra il rumore costante e calmante delle onde, e la migliore
sincronizzazione delle onde cerebrali - una sorta di continua "ninna nanna" per il cervello. È poi noto che
abituare l'occhio agli orizzonti sconfinati (e non ai vicini schermi di cellulari e pc) aiuta a ritrovare la
concentrazione. Infine, la vicinanza al mare potrebbe favorire il movimento, le attività all'aria aperta e le
occasioni di socializzazione.