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FISCAL COMPACT

è un accordo approvato con un trattato internazionale il 2 marzo 2012 da 25 dei 28 stati membri
dell'Unione europea.
Il patto contiene una serie di regole, chiamate "regole d'oro", che sono vincolanti nell'UE per il principio
dell'equilibrio di bilancio.

L'accordo prevede per i paesi contraenti, secondo i parametri di Maastricht fissati dal Trattato CE,
l'inserimento, in ciascun ordinamento statale (con norme di rango costituzionale, o comunque nella
legislazione nazionale ordinaria), di diverse clausole o vincoli tra le quali:

- obbligo del perseguimento del pareggio di bilancio (art. 3, c. 1),


- obbligo di non superamento della soglia di deficit strutturale superiore allo 0,5% del PIL (e
superiore all'1% per i paesi con debito pubblico inferiore al 60% del PIL)
- significativa riduzione del rapporto fra debito pubblico e PIL, pari ogni anno a un ventesimo
della parte eccedente il 60% del PIL
- impegno a coordinare i piani di emissione del debito col Consiglio dell'Unione e con
la Commissione europea (art. 6).

Sebbene sia stato negoziato da 25 Paesi dell'Unione europea, l'accordo non fa formalmente parte
del corpus normativo dell'Unione europea.

I principali punti contenuti nei 16 articoli del trattato sono:[12]

 l'impegno ad avere un deficit pubblico strutturale che non deve superare lo 0,5% del PIL e,
per i paesi il cui debito pubblico è inferiore al 60% del PIL, l'1%;
 l'obbligo per i Paesi con un debito pubblico superiore al 60% del PIL, di ridurre ogni anno di
un ventesimo dell'eccedenza;
 l'obbligo per ogni stato di garantire correzioni automatiche con scadenze determinate
quando non sia in grado di raggiungere altrimenti gli obiettivi di bilancio concordati;
 l'impegno a inserire le nuove regole in norme di tipo costituzionale o comunque nella
legislazione nazionale, che verrà verificato dalla Corte europea di giustizia;

l'obbligo di mantenere il deficit pubblico sempre al di sotto del 3% del PIL, come previsto dal Patto
di stabilità e crescita; in caso contrario scatteranno sanzioni semi-automatiche;

 l'impegno a tenere almeno due vertici all'anno dei 18 leader dei paesi che adottano l'euro.
PRINCIPIO PAREGGIO DI BILANCIO

Il bilancio dello Stato, nella contabilità di Stato, è un documento contabile indicante


le entrate (imposizione fiscale) e le uscite dell'amministrazione di uno Stato (spesa pubblica) relative ad
un determinato periodo di tempo ovvero i cosiddetti conti pubblici.

In esso si rispecchiano le scelte della finanza pubblica relative ai bisogni della collettività, alle priorità
dei diversi obiettivi preposti nella politica economica quali ad esempio il livello di pressione
fiscale imposto a carico dei contribuenti e così via. Il bilancio è redatto in termini di competenza e di
cassa.

Il bilancio di competenza indica l'ammontare delle spese che lo Stato prevede di dover pagare e delle
entrate che prevede di poter riscuotere nell'anno di riferimento (nascita dell'obbligazione). Il bilancio di
cassa indica invece le spese che effettivamente verranno liquidate e le entrate che effettivamente
saranno incassate (adempimento dell'obbligazione).

Possono verificarsi tre condizioni:


1)In avanzo primario (le spese sono minori delle entrate);
2)In deficit (le spese sono maggiori delle entrate);
3)In pareggio (le entrate sono eguali alle spese).

LA RIFORMA COSTITUZIONALE

La legge costituzionale 1/2012 ("Introduzione del principio del pareggio di bilancio nella Carta
costituzionale") è una legge di modifica della Costituzione italiana approvata dalParlamento italiano nel
2012. Essa ha modificato gli articoli 81, 97, 117 e 119 della Costituzione, inserendo nella Carta il
principio del pareggio di bilancio.

ART.81
Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi
avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico.
Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e,
previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al
verificarsi di eventi eccezionali.
Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte.
Le Camere ogni anno approvano con legge il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo.
L’esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non
superiori complessivamente a quattro mesi.
Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le
entrate e le spese dei bilanci e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni
sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, nel
rispetto dei princìpi definiti con legge costituzionale
ART. 97
Con il nuovo art. 97 Cost. l’obbligo del rispetto del principio del pareggio dei bilancio e “della
sostenibilità del debito pubblico” viene esteso a tutte le pubbliche amministrazioni, il cui agire deve
essere “in coerenza con l’ordinamento dell’Unione europea”.

ART. 117
Va ricordato che nel 2001 è stato modificato l’intero Titolo V della Costituzione (Le Regioni, Le
Province, i Comuni). In particolare l’art. 117 Cost. afferma che “la potestà legislativa è esercitata
dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonchè dei vincoli derivanti
dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali”.
Dopo la revisione del 2001 si distingue quindi fra:

- la legislazione esclusiva affidata allo Stato;

- la legislazione concorrente affidata alle Regioni, che devono attenersi a principi determinati dallo
Stato;

- la legislazione sussidiaria di competenza delle Regioni.

Con la riforma del 2012 l’“armonizzazione dei bilanci pubblici” diventa di competenza della
legislazione esclusiva statale e viene sottratta alla legislazione concorrente delle Regioni.

Si tratta di un aspetto di enorme importanza, che è stato però sottovalutato da gran parte degli
studiosi.

ART. 119
Per quanto riguarda la disciplina di bilancio degli enti territoriali, viene modificato l’art. 119 Cost., in
modo da specificare che l’autonomia finanziaria di Comuni, Province, Città metropolitane e
Regioni, è assicurata “nel rispetto dell’equilibrio dei relativi bilanci”. Nel nuovo testo viene anche
inserito il principio del concorso di tali enti “ad assicurare l’osservanza dei vincoli economici e
finanziari derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea”.
Il nuovo art. 119 Cost. precisa che il ricorso all’indebitamento, previsto solo “per finanziare spese di
investimento”, è subordinato alla “contestuale definizione di piani di ammortamento e a condizione
che per il complesso degli enti di ciascuna Regione sia rispettato l’equilibrio di bilancio”.

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