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Corso di Fisica 1 – Dipartimento di Ingegneria Industriale - 2019

Principio di conservazione dell’energia meccanica e forze non conservative

È ora possibile estendere la discussione riguardante i bilanci energetici considerando il caso di


forze non conservative: per tali forze non è possibile chiamare in causa una funzione potenziale
di energia (il lavoro dipende dal cammino eseguito). È peraltro possibile scrivere il teorema delle
forze vive distinguendo i contributi dovuti al lavoro di forze conservative e di forze non
conservative:
K=WTOT=WCONS+WNON CONS= U+WNON CONS,

ove si è introdotta la variazione di energia potenziale in sostituzione al lavoro compiuto dalle


forze conservative. L’energia meccanica (E=K+U) può dunque essere messa a bilancio nel modo
seguente:
E= WNON CONS, ovvero Efinale=Einiziale+ WNON CONS,

ovvero l’energia meccanica varia (aumenta o diminuisce) in presenza di lavoro "motore" o


“dissipativo”, dovuto a forze non conservative (lavoro positivo o negativo). In pratica,
inglobando nel bilancio energetico sopra scritto il contributo dovuto alla parte di forze non
conservative, arriviamo a scrivere una legge di conservazione (dell’energia, infatti) di natura e
validità assolutamente generale, tanto che essa ha la sostanza di principio fisico, per il quale non
sono mai state trovate eccezioni nell’evoluzione sperimentale dei fenomeni naturali. Il bilancio
sopra scritto può essere interpretato alla luce di una “conversione” di energia in forme diverse
(per esempio, nel caso di un moto con attrito, l’energia cinetica iniziale viene convertita – tramite
il lavoro compiuto dalla forza d’attrito – in energia “interna” delle parti a contatto, ossia
deformazione, calore, argomenti che vengono affrontati in studi di termodinamica). Il punto
importante è che non c’è sparizione (né creazione) di energia nel complesso, ossia considerando
il sistema fisico in tutte le sue parti.

È infine importante ricordare un'utilizzazione efficace del


U(x)
principio di conservazione dell’energia che si ottiene tramite la
rappresentazione grafica delle curve di energia potenziale: in un
grafico di U in funzione della variabile di interesse, dovendo
risultare K=EU con E=costante, l’energia cinetica del sistema SI SI
è rappresentata proprio dalla distanza sul grafico dalla retta di E
energia totale e dalla curva di energia potenziale, come K
raffigurato. E’ in particolare semplice evidenziare con questo
metodo le zone “permesse” e “proibite” al sistema, ossia quelle x
a energia cinetica positiva o negativa (nonché i punti cosiddetti
di “inversione”, dove la velocità si annulla).

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