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Definizione.................................................................................................................... 6
Attraverso questa sequenza numerica si sono scoperte interessanti proporzioni che vengono
utilizzate oggigiorno nell’analisi tecnica per definire dei segnali operativi da sfruttare sul mercato
come livelli di ingresso e relativi target di mercato.
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Come facciamo a inserire un ritracciamento di FIbonacci sulla nostra piattaforma?
Dalla schermata principale della piattaforma basta cliccare col tasto sinistro del mouse su
Ritracciamento di Fibonacci, evidenziato dal cerchio rosso:
Ritracciamento di Fibonacci
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Dopo aver selezionato il Ritracciamento di Fibonacci possiamo inserirlo sul grafico che stiamo
studiando:
- Se stiamo analizzando un trend ribassista allora dovremo cliccare sul massimo di periodo e
trascinarlo fino al minimo che vogliamo prendere in considerazione
Trend rialzista
Trend ribassista
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Passiamo alla parte più pratica dell’utilizzo di questo strumento andando a definire quali sono i
livelli più importanti e più sensibili per il mercato.
Sicuramente i primi due livelli importanti da prendere in considerazione sono lo 0% e il 100% che
definiscono importanti minimi o massimi relativi di periodo visti da tutti gli operatori e che, se
ritestati successivamente dal mercato, potrebbero creare un rimbalzo o un ritracciamento delle
quotazioni. Oltre questi due basilari livelli successivamente possiamo individuare 23.6%, 38.2%,
41.4%, 50%, 61.8, 70.7%. Il primo livello solamente in qualche circostanza funziona da resistenza o
supporto definendo, in caso di mancata violazione, un trend molto direzionale.
Fondamentale molto spesso risultano essere gli altri livelli sopracitati, soprattutto i primi due:
difatti in molte circostanze in un trend rialzista l’area compresa tra 38.2%-41.4% funge da livello
supportivo che riesce a far rimbalzare le contrattazioni riportando un ritest del massimo relativo
precedente (0%) e talvolta genera anche un superamento di quest’ultimo.
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Ingresso a rottura del 38.2%-41.4%
I ritracciamenti di Fibonacci possono essere utilizzati anche studiando il movimento qualitativo dei
prezzi, ovvero attraverso l’analisi dei pattern candlestick che si formano. Quando sull’area di
supporto compresa tra 38.2% e 41.4% di Fibonacci si forma un pattern di indecisione, spinning top
(Figura) questo denota la difficoltà del trend ribassista attualmente in atto nel proseguire al
ribasso, delineando così una possibile inversione di trend. Qualora venisse superato il massimo
dello spinning top si potrebbe rientrare al rialzo fissando come livello di stop loss il minimo della
candela di indecisione e fissando come obiettivo un ritorno sui massimi di periodo, un ottimo
rapporto rischio-rendimento!!!
Livello di ingresso
Target
Viceversa qualora il supporto del 41.4% non dovesse riuscire a contenere le pressioni ribassiste si
potrebbe generare una nuova gamba ribassista con obiettivo il 61.8%-70.7%, livello da cui il
mercato almeno in prima battuta dovrebbe rimbalzare. Attenzione sarà comunque da prestare
anche al 50%, supporto intermedio, talvolta in grado di far terminare il ribasso in atto.
Ovviamente lo stesso tipo di operatività potrà essere anche replicata quando ci troveremo in un
trend ribassista.
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Harmonic Patterns
Definizione
La prima cosa fondamentale da definire è capirex che cosa sono questi Harmonic pattern??? Sono delle
particolari configurazioni tecniche che si delineano sui grafici dei prezzi definendo così delle importanti aree
di inversione dove il trend di mercato potrebbe venire radicalmente modificato, passando da ribassista e
rialzista o viceversa.
Lo scopo fondamentale di questi pattern è individuare i relativi rapporti geometrici presenti tra i vari
impulsi e correzioni disegnate dal mercato. Come facciamo a calcolarli??? Lo strumento fondamentale da
utilizzare per identificare questi patterns sono i ritracciamenti di Fibonacci che permettono di confrontare i
vari movimenti del mercato. Queste figure hanno la caratteristica di segnalare non un punto esatto di
ingresso sul mercato bensì un’area che dovrà essere monitorata con attenzione dall’investitore;
ovviamente qualora i vari livelli ritracciamenti di Fibonacci dovessero coincidere sugli stessi
supporti/resistenze avallerebbero ancora maggiormente il corrispettivo ipotetico punto d’inversione del
mercato. I pattern armonici oltre a definire l’area di ingresso segnalano inoltre anche dei punti esatti di
uscita dal mercato, dove l’investitore potrebbe prendere profitto.
Vi sono varie tipologie di Harmonic patterns che differiscono tra di loro per i ritracciamenti raggiunti dal
mercato: il più popolare tra tutti questi è il Gartley 222 che è anche alla base per la definizione e lo studio
dei successivi . Questo pattern è stato sviluppato da H.M. Gartley, già scoperto nel 1935 nel libro “Profits in
the Stock Market” a pagina 222, ecco il perchè della denominazione Gartley 222. Inizialmente queste figure
non venivano calcolate attraverso l’analisi di Fibonacci, solo successivamente vennero arrichiti anche di
questo strumento attraverso un preciso metodo di investimenti di Larry Pesavento nel suo libro ”Fibonacci
Ratios with Pattern Recognition”. Il Gartley 222 è stato anche rappresentato da Scott Carney in “Harmonic
Trading”, dove ha sviluppato l’ideale Gartley pattern, formazione quasi identica alla precedente, ma che
rispetta esattamente precisi livelli di ritracciamento e non un range di livelli. Queste tipologie di figure
vengono definite anche pattern a cinque punti XABCD, vista la loro particolare formazione composta da un
chiaro impulso direzionale seguito da una correzione a tre onde con percentuali fisse.
Oltre alle relazioni tra i prezzi questi movimenti vengono calcolati anche attraverso le relazioni temporali:
qualora le gambe rialziste/ribassiste fossero dotate di simmetria tra di loro darebbero un ulteriore segnale
di conferma circa l’efficacia del pattern in formazione. Ovviamente così come negli altri studi di analisi
tecnica l’utilizzo di indicatori come Rsi e Oscillatore Stocastico possono facilitare e generare relative
conferme sull’efficacia di queste aree di inversione. Molto importante inoltre è sempre monitorare
l’andamento qualitativo dei movimenti di mercato, eventuali pattern candlestick di indecisione
mostrerebbero la difficoltà del mercato di proseguire nella direzione attuale; ancora meglio la creazione di
un pattern di inversione come un Engulfing o figure simili mostrerebbero ulteriormente la volontà da parte
del mercato di mofidicare la tendenza in atto. Può succedere talvolta di ricevere anche delle negazioni
dell’area di inversione precedentemente definita: in queste circostanze si potrebbe intraprendere
un’operatività opposta a quella ipotizzata in precedenza soprattutto se l’area di inversione venisse violata
con decisione e ancora meglio con un gap up/down.
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Harmonic Pattern – le figure più importanti
Andiamo ora a vedere più da vicino le relazioni geometriche che dovranno essere rilevate per individuare
questi movimenti di prezzo. Per misurarle si potrà utilizzare i ritracciamenteidi Fibonacci.
Bearish Gartley
Le relazioni geometriche che dovranno essere riscontrate sul grafico per questa figura sono:
1. AB = 61.8% XA
2.
3.
4. CD = 78.6% XA
Un esempio operativo è stato riscontrato a giugno di quest’anno sul grafico H1 dell’EURUSD. L’area
d’inversione è stata evidenziata in viola.
Come vediamo dal grafico che segue, il cross dopo aver testato i livelli d’inversione ha poi invertito la
tendenza di breve raggiungendo i target fissati su livelli pari al 38.2%,41.4% e 61.8% del movimento AD.
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Bearish Bat
Questo pattern armonico potrà essere evidenziato quando vengono rilevate le seguenti relazioni:
1.
2.
3.
4. CD = 88.6% XA
Sul grafico EURJPY abbiamo assistito ad una formazione di questo tipo pochi mesi fa. La figura si è
completata nell’arco di circa 5 giorni su un grafico orario.
Il cross ha poi testato le due soglie d’inversione che avevamo individuato (linee tratteggiate in rosso) prima
di ritracciare verso il basso. I target fissati a quota 38.2% e 61.8% di AD sono stati pienamente raggiunti con
il cross che si è spinto anche ben oltre queste soglie raggiungendo anche il 70.7%dello stesso movimento.
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Bearish Butterfly
1. AB = 78.6% XA
2.
3.
4. CD = 127% XA
Il grafico ci mostra una figura di questo tipo che si è formata su un grafico H4 dell’indice americano Dow
Jones alla fine del mese di agosto di quest’anno.
Dopo aver individuato le aree d’inversione, vediamo come l’indice testa queste soglie e ritraccia verso il
basso.I target di quota 38.2%, 41.4% e 61.8% del movimento AD sono stati raggiunti. La quotazione si è poi
spinta sino ad un livello pari al 78.6% dello stesso movimento AD.
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Bearish Crab
1.
2.
3.
4. CD = 161.8% XA
Un esempio di questa tipologia di pattern è stato individuato lo scorso maggio sul grafico orario del cross
EURCHF.
Dal grafico che segue notiamo come il cross non sia riuscito a rompere a rialzo la seconda soglia di
riferimento con un rimbalzo che poi si è rivelato una vera e propria inversione di trend. Il cross ha
pienamente raggiunto due dei nostri primi target fissati sui livelli del 41.4% e 61.8% del movimento AD.
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Pattern armonici rialzisti
Bullish Gartley
1. AB = 61.8% XA
2.
3.
4. CD = 78.6% XA
Un esempio di questo tipo di pattern è stato rilevato sul grafico giornaliero dell’indice americano Dow
Jones nell’arco di circa due mesi dal 9 agosto fino ad inizio ottobre 2011.
L’indice dopo non essere riuscito a rompere con forza le due soglie d’inversione è rimbalzato verso l’alto ed
ha raggiunto i nostri target sui livelli del 41.4% e 61.8% del movimento AD, provando anche a spingersi ben
oltre queste soglie.
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Bullish Bat
1.
2.
3.
4. CD = 88.6% XA
Un esempio di questo pattern è stato rilevato sul grafico giornaliero del cross GBPUSD che ha anticipato
l’inversione di trend che si è avuta poi da metà giugno di quest’anno per circa due mesi
Così come l’arco di tempo impiegato per la realizzazione dell’intero pattern è stato relativamente ampio,
così anche i tempi perchè si verificasse l’effettiva inversione di trend. Infatti vediamo come a
completamento della figura del pattern, il cross abbia registrato una fase abbastanza laterale entro i due
possibili livelli individuati per l’inversione. Soltanto dopo un mese circa viene registrata una rottura della
soglia più alta che ha portato ad un effettiva ripresa del cross.
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Bullish Butterfly
1. AB = 78.6% XA
2.
3.
4. CD = 127% XA
Un esempio abbastanza recente lo abbiamo identificato sul grafico orario dell’argento tra gli ultimi giorni di
settembre e i primi di ottobre 2011
Ancora una volta la quotazione ha rimbalzato sulla soglia d’inversione che è stata individuata. I target
dell’41.4% prima, e del 61.8% poi, del movimento AD sono stati pienamente raggiunti lasciando ampio
spazio per ulteriori prese di profitto sui successivi livellidi Fibonacci.
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Bullish Crab
1.
2.
3.
4. CD = 161.8% XA
Abbiamo rilevato sull’EURUSD la formazione del pattern armonico appena descritto. Questa volta siamo su
un grafico H4 risalente ai primi giorni di ottobre 2011.
Il cross , dopo aver fatto registrare questa figura d’inversione, è ripartito andando a rimbalzare sulla soglia
d’inversione individuata. L’euro ha quindi recuperato terreno contro il dollaro raggiungendo i target
standard del 41.4% e 61.8% del movimento AD spingendosi addirittura fino ad un livello pari al 100% di ad.
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Come operare sui mercati con gli Harmonic Patterns?
Abbiamo visto quali sono i principali movimenti di prezzo armonici, e quali sono le precise relazioni
geometriche che li contraddistinguono. Andiamo adesso ad analizzare come realmente si tradano
queste figure, come identificare una zona di possibile inversione, come fissare i livelli di stop loss e
di take profit e come gestire una posizione in essere.
“You can only profit from that which you can anticipate.”
E’ un vecchio motto di chi opera in borsa, ma estremamente significativo per chi vuole operare
con i movimenti di prezzo armonici. Questo vuol dire in termini pratici che questi movimenti
vanno individuati prima che arrivino al loro compimento, se arriviamo quando il movimento si è
già concluso siamo in ritardo.
Siamo di fronte ai primi due movimenti: XA ed AB; in un gartley il movimento AB deve essere pari
al 61,8% del movimento XA. Ed è proprio quello che succede in figura, AB si ferma esattamente al
61,8% (nella zona evidenziata in figura). Non è un gartley ma è una relazione interessante che va
monitorata.
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Con l’andare del tempo ecco come si presenta il grafico dopo dopo qualche ora di negoziazione.
Dopo essersi fermato sul 61,8% è partito un nuovo movimento ribassista BC. Secondo la teoria
questo movimento dovrebbe essere compreso tra il 38,2% e l’88,6% del movimento AB.
Attraverso i ritracciamenti di Fibonacci vediamo come questo movimento sia esattamente pari al
55,7% di AB, la relazione è rispettata.
- AB = 61,8% di XA
- BC = 55,7% AB
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Andiamo quindi ad identificare quelle che sono le zone di possibile inversione del movimento; non
è detto che il movimento si concretizzi al 100% ma l’esistenza delle relazioni ci pone già nelle
condizioni per andare a tracciare sul grafico i possibili punti di inversione.
Il primo punto di inversione (in rosso) ci viene dato dal ritracciamento del 78,6% del movimento
XA, che nel caso specifico è fissato su 1,4405.
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Gli altri punti di possibile inversione (in blu) ci vengono dati dall’espansione del movimento BC:
- 113% BC 1,4358
- 161,8% BC 1,4429
Sugli 1,4358, primo punto di inversione, meno importante degli altri livelli, il trade non avrebbe
prodotto profitto e probabilmente saremmo stati stoppati.
Molto più interessante la zona di inversione individuata tra 1,4405 e 1,4429, in cui saremmo potuti
entrare con ordini pendenti Sell Limit e stop già impostati in macchina. La scelta dello stop è
fondamentale ed anche qui non esiste una regola assoluta. Una prima soluzione potrebbe essere
quella di impostare lo stop sul massimo della candela di inversione, ma in un mercato volatile
come quello valutario il rischio di essere stoppati è alto. Una seconda soluzione potrebbe essere
quella di impostare uno stop sul massimo del punto X, nel caso specifico 1,4496.
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Interessante notare come il mercato abbia congestionato sulla zona di possibile inversione,
probabilmente entrando sulla seconda X con stop stretti (un pip sopra il massimo quindi sugli
1,4434) saremmo stati stoppati sulla terza X, 5 pips di stop.
Entriamo nuovamente short sugli 1,4429 e questa volta l’inversione è rapida e veloce. Quali sono i
target di questo movimento?
Tracciamo un Fibo dal punto A al punto D, il primo target è fissato sul 38,2% di AD (1,4300), il
secondo sul 61,8%, (1,4213) e poi i minimi sul punto C (1,4190) e sul punto A (1,4073).
Difendiamo la posizione ed i profitti maturati con uno stop loss dinamico che può essere
impostato in macchina con un valore prefissato (20, 30 pips o più in funzione della propensione al
rischio del singolo investitore); oppure muoviamo lo stop manualmente, una volta raggiunto il
primo target fissiamo lo stop sul punto di ingresso (free risk zone) o leggermente più in basso in
modo da mettere al sicuro i profitti, successivamente al raggiungimento degli altri target
muoviamo lo stop sul target precedente; nel caso specifico al raggiungimento del target sul
minimo del punto C (1,4190) avremmo messo lo stop sul target precedente (1,4213) e saremmo
stati stoppati su questo punto: in profitto di 216 pips.
Questi movimenti funzionano sempre? No. In alcuni casi lo scenario viene negato, nello specifico:
- In presenza di un gap proprio sulla zona di inversione (raro sul forex, ma possibile su indici,
commodities e titoli azionari)
- In presenza di una forte rottura delle zone di inversione
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In questo caso ci si prende uno stop. Next trade. Non esiste una tecnica che funziona nel 100% dei
casi, si può sbagliare previsione e quando si sbaglia è meglio uscire subito dal trdae piuttosto che
“sperare” nell’inversione, non c’è spazio per la speranza nel trading, c’è l’analisi del grafico ed un
uso intelligente degli stop.
Vale la pena spendere in conclusione qualche parola sulle conferme. Nono sono strettamente
necessarie. Anche se una formazione di candele giapponesi potrebbe essere una prima conferma
ed un ausilio per fissare lo stop. Non esiste un indicatore o un oscillatore migliore degli altri per un
eventuale conferma, si può quindi procedere ad utilizzare uno strumento di analisi (a mero titolo
esemplificativo uno stocastico lento) che in base alla propria esperienza sul mercato specifico (ad
esempio USDJPY) risulti valido.
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