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Devi capire quel che dico

Cerca di capirlo bene

Come gli auguri migliori, quelli per il compleanno

O per l’Anno Nuovo, o forse ancora migliori

Formulati a mezzanotte

Con voce tremante, incorrotta

Con lui sarai più felice

Molto più felice sarai con lui

Chi sono io-

Un vagabondo, uno spirito inquieto

Con me si può solo

Andare per campi

E dimenticare tutto

Quale epoca, quale secolo

Quale anno, quale mese, quale giorno

E quale ora

Finisce

E quale comincia

Non pensare che non amo

O che solo un poco amo

Io ti amo, non lo dico perché non finirei di dirlo

Così enormemente tanto, anche di più forse

E proprio per questo, addio

Capisci bene addio, addio

Con lui sarai più felice

Molto più felice sarai con lui

Chi sono io-

Un vagabondo, uno spirito inquieto

Con me si può solo


Andare per campi

E dimenticare tutto

Quale epoca, quale secolo

Quale anno, quale mese, quale giorno

E quale ora

Finisce

E quale comincia

Con me si può solo

Lontano sparire in silenzio

Faremo ancora in tempo nella giungla di gente a ritrovarci

Una nostalgia vertiginosa ci avvicina

Si incroceranno infine i binari orfani dei due nostri pianeti

Meravigliosamente si imparentano i nostri corpi

Faremo ancora in tempo ad affittare per poco una piccola mansarda

Con la finestra sul fiume oppure sul parco,

Con un letto largo, una stufa alta, un orologio a muro

Scenderemo ogni giorno nel mondo

Faremo ancora in tempo, con il nostro amore, l’un l’altro a incantarci

L’un l’altro incantare e tutti gli altri intorno

Sarà una guerra durissima, perché Dio ci vorrà distruggere,

Ma noi riusciremo a incantare lui.


E’ troppo tardi

Non è troppo tardi!

E’ troppo tardi

Non è troppo tardi!

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