Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Guida 64 8 2csc004060b0905 Abb PDF
Guida 64 8 2csc004060b0905 Abb PDF
AG G I O R N A M E N TO lu g l io 2 017
—
Sommario
—
La Norma CEI 64-8
Aggiornamento
Luglio 2017
—
La Norma CEI 64-8
L'evoluzione nel corso degli anni
La Norma CEI 64-8 attualmente in vigore è la VII edizione pubblicata nel 2012.
Dal 2102 la Norma ha subito aggiornamenti sia per tener conto dell’evoluzione
tecnologica del settore avvenuta in questi anni sia per mantenere
l’allineamento con i contenuti tecnici dei documenti internazionali ed in
particolare a quelli del TC64 del CENELEC, il Comitato europeo di normazione
elettrotecnica del quale il CEI è membro.
Dal 2012 sono state introdotte 4 Varianti e una elettrico nel quadro di un approccio di gestione
nuova parte (la 8-1). dell'efficienza energetica per ottenere il miglior
servizio permanente funzionalmente equivalente
La Variante 1 (V1) alla Norma CEI 64-8 (2012) è con il consumo di energia elettrica più basso e
stata pubblicata nel 2013 e contiene le seguenti nelle condizioni di disponibilità di energia e di
modifiche principali: equilibrio economico più accettabili. Questo
• Parte 4 – Sezione 442 documento fornisce prescrizioni, misure e
“Protezione degli impianti contro i guasti raccomandazioni supplementari per il progetto,
tra sistemi di II e III categoria e la terra” l'installazione e la verifica di tutti i tipi di impianti
• Parte 5 – Articolo 526.4 elettrici a bassa tensione, compresi la
relativo al corretto utilizzo delle cassette di produzione locale e l'accumulo dell'energia per
derivazione dal punto di vista termico ottimizzare l'utilizzo efficiente globale
• Parte 7 – Sezione 722 dell'elettricità. Queste prescrizioni e
“Alimentazione dei veicoli elettrici” raccomandazioni si applicano, all'interno della
Norma CEI 64 -8, agli impianti nuovi ed alla
La Variante 2 (V2) alla Norma CEI 64-8 (2012) è modifica degli impianti esistenti.
stata pubblicata nel 2015 e contiene le seguenti
modifiche principali: Una nuova Variante (V3) alla Norma CEI 64-8
• Parte 5 – modifica all’articolo 512.1.5, relativa (2012) è stata pubblicata a marzo 2017 dopo una
agli obblighi di consegna documentazione seconda inchiesta pubblica (terminata il
tecnica, se richiesta, al committente da parte 30 Gennaio 2017) e contiene le seguenti
dell’impresa installatrice modifiche principali:
• Parte 5 – nuova Sezione 557 “Circuiti ausiliari”
• Parte 7 – modifica all'articolo 701.55, relativa Parte 4
alla corretta installazione di apparecchi elettrici Prescrizioni per la sicurezza
nei bagni, in funzione della zona 1. Capitolo 42. Protezione contro gli effetti
• Parte 7 – nuova Sezione 710 “Locali medici” termici – Sezione 422 “Protezione contro gli
incendi”
Nel mese di agosto 2016 è stata pubblicata la Nuovo articolo 422.7. Raccomandazioni relative
nuova parte 8-1 “Efficienza energetica degli al possibile utilizzo di un dispositivo di
impianti elettrici” della Norma CEI 64-8 (2012) che rilevazione del guasto d’arco (AFDD) in circuiti
recepisce l’equivalente documento Cenelec HD finali nei luoghi a maggior rischio in caso di
60364-8-1. incendio (sez. 751) e nei luoghi soggetti a
La parte 8-1 tratta le prescrizioni e le vincolo artistico/monumentale e/o destinati
raccomandazioni per il progetto di un impianto alla custodia di beni insostituibili.
7
Parte 5 Parte 7
Scelta ed installazione dei componenti elettrici Ambienti ed applicazioni particolari
1. Capitolo 53 “Dispositivi di protezione, 1. Sezione 714 “Impianti di illuminazione situati
sezionamento e comando” all’esterno”
Prescrizioni generali per il sezionamento, la Prescrizioni particolari per la scelta e
protezione, il comando ed il controllo nonché le l’installazione degli apparecchi e degli impianti
prescrizioni per la scelta e l’installazione dei di illuminazione che fanno parte di un impianto
dispositivi destinati a tali funzioni fisso situato all'esterno
2. Sezione 551 “Gruppi generatori a bassa 2. Sezione 715 “Impianti di illuminazione a
tensione” bassissima tensione”
Prescrizioni per la scelta e l’installazione dei Prescrizioni particolari per gli impianti di
gruppi generatori a bassa tensione e a illuminazione a bassissima tensione alimentati
bassissima tensione destinati ad alimentare, in ad una tensione nominale massima di 50 V
modo continuo od occasionale, tutto l’impianto in c.a. o 120 V in c.c.
o parte di esso. 3. Sezione 753 “Sistemi di riscaldamento per
3. Sezione 559 “Apparecchi e impianti di pavimenti e soffitti”
illuminazione” Prescrizioni particolari per i sistemi di
Prescrizioni particolari per la scelta ed riscaldamento elettrici integrati per il
installazione degli apparecchi di illuminazione e riscaldamento di superficie, applicabili anche ai
degli impianti di illuminazione destinati a far sistemi di riscaldamento elettrici per lo
parte di un impianto. scongelamento o la prevenzione del gelo o per
4. Capitolo 57 “Coordinamento dei dispositivi di applicazioni simili.
protezione, sezionamento, manovra e
comando” La Variante 4 (V4) alla Norma CEI 64-8 (2017) e in
Prescrizioni per la scelta e l’installazione dei vigore dal 1 giugno 2017. La Variante 4 disciplina
dispositivi elettrici per la protezione, il la scelta dei cavi elettrici destinati ad essere
sezionamento, la manovra ed il comando incorporati in modo permanente in opere di
(dispositivi elettrici e assiemi) in relazione al costruzione o in parti di esse.
coordinamento.
8 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
La Norma CEI 64-8
I livelli di prestazione dell’impianto
elettrico
— La classificazione in base alle prestazioni Il primo livello è quello base, obbligatorio per la
01 Tabella dei 3 livelli
previsti dalla Norma dell’impianto conformità dell’impianto alla Norma CEI 64-8.
Nel “Capitolo 37 - Ambienti residenziali. Questo livello di base garantisce all’utilizzatore un
Prestazioni dell’impianto” è presente la impianto non solo sicuro, ma anche con un livello
classificazione per “livelli” degli impianti elettrici funzionale sufficiente.
nelle abitazioni, in relazione alle prestazioni I livelli due e tre, non obbligatori, hanno lo scopo
dell’impianto e al numero di circuiti terminali. di valorizzare impianti con prestazioni più elevate
I livelli secondo cui devono essere classificati gli del minimo necessario e offrono la possibilità di
impianti sono 3; ciascun livello è contraddistinto classificare l’impianto di maggiore pregio,
da una dotazione funzionale minima e da una analogamente a quanto avviene già per gli
suddivisione minima dei circuiti terminali, impianti termici, dove il parametro di riferimento
entrambe in funzione della metratura è il risparmio energetico.
dell’appartamento. La scelta del livello Il livello due è più elevato del livello uno e prevede
prestazionale è oggetto di accordo fra prestazioni maggiori come, ad esempio, un
committente e impiantista/progettista ed è numero maggiore di prese di corrente e di circuiti,
consigliabile che sia riportata nella il videocitofono e il controllo dei carichi elettrici.
documentazione allegata alla “Dichiarazione di Il terzo livello indica un impianto innovativo di
Conformità alla Regola dell’Arte” rilasciata pregio e prevede, fra l’altro, anche le funzioni
dall’impresa installatrice (ai sensi del DM 37/08). domotiche.
Livello 3
Il terzo livello indica un impianto innovativo di pregio e prevede,
fra l’altro, anche le funzioni domotiche.
Livello 2
Prevede prestazioni maggiori come un numero maggiore
di prese di corrente e di circuiti,
il videocitofono e il controllo dei carichi elettrici.
Livello 1
Minimo obbligatorio per la conformità
alla Norma CEI 64-8 garantisce
all’utilizzatore un impianto
non solo sicuro, ma anche
con un livello funzionale
sufficiente
—
01
L a Norma CEI 6 4 - 8 9
—
La Norma CEI 64-8
La potenza impegnabile
—
02
10 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
La Norma CEI 64-8
I tre livelli dell’impianto:
dotazione minima
Livello 1 1)
Dotazione dispositivi di sezionamento
e protezione per ogni unità abitativa Superificie unità abitativa
Interruttore generale centralino
A ≤ 50 m2 2
50 m2 < A ≤ 75 m2 3
Numero minimo dei circuiti (esclusi eventuali circuiti destinati
all’alimentazione di scaldacqua, caldaie, condizionatori, 75 m2 < A ≤ 125 m2 4
estrattori ed esclusi anche circuiti di box, cantina e soffitte) 2) A > 125 m2 5
Numero minimo di interruttori differenziali
su cui suddividere i circuiti 3) 2
* il valore indicato tra parentesi [ ] indica il numero di punti presa che possono essere spostati da un locale
all’altro purché non vari la somma totale dei punti presa previsti per l’abitazione.
1) Minimo obbligatorio per la conformità alla Norma 64-8
2) V edi sezione “Il numero minimo di circuiti” a pagina 27
3) V edi sezione “Gli interruttori differenziali” a pagina 25
4) Vedi sezione “La protezione contro le sovratensioni” a pagina 28
5) V edi sezione “Requisiti per illuminazione di sicurezza” a pagina 50
6) V edi sezione “Requisiti per i punti di comando e di prelievo energia” a pagina 4 4
L a Norma CEI 6 4 - 8 11
—
La Norma CEI 64-8
I tre livelli dell’impianto:
dotazione minima
Livello 1 1)
Dotazione prese telefono e/o dati per ogni unità Superificie unità abitativa
A ≤ 50 m2 1
50 m2 <A ≤ 100 m2 2
A > 100 m2 3
Dotazioni apparecchi ausiliari per unità abitativa
Campanello
Citofono (o videocitofono)
Videcitofono
Dispositivo controllo carichi
Allarme anti intrusione
Impianto domotico 7)
Livello 2 Livello 3
1 1
2 3
3 4
—
Dal punto di consegna
al centralino
016 – 017 Il montante
—
Dal punto di consegna al centralino
Il montante
Il montante è quel tratto di conduttura che collega il gruppo di misura,
di proprietà del Distributore, con il quadro elettrico dell’impianto
posto nell’abitazione.
—
La Norma CEI 64-8 prescrive
che tale eventuale interruttore
differenziale sia selettivo nei
confronti di tutti gli interruttori
differenziali situati a valle.
— —
01 02
D al punto di c o nse g na al cent r alin o 17
Negli edifici di nuova costruzione è consigliabile Dato che è difficile verificare l’idoneità di tale
un po’ di margine nel dimensionamento del interruttore alla protezione da cortocircuito nei
montante, al fine di facilitare successivi diversi casi pratici e in considerazione del fatto
incrementi della potenza installata senza la che il Distributore non è tenuto a garantire il
necessità, nel limite del possibile, di dover funzionamento di tale protezione, è consigliabile
sostituire il montante per passare ad una sezione installare, in ogni caso, un interruttore
superiore, operazione a volte complessa, se non magnetotermico dedicato alla protezione da
addirittura impossibile. cortocircuito del montante, posto a breve
distanza dal contatore.
18 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Dal punto di consegna al centralino
La scelta dell’interruttore alla base
del montante
— Il dimensionamento della protezione dimensionamento e di protezione da
01 Interruttore
magnetotermico S201Na Delegando la protezione da sovraccarico del cortocircuito del montante tramite interruttori
montante all’interruttore posto nel centralino, si magnetotermici ABB posti alla sua base.
può dimensionare la protezione alla base del Questi esempi mantengono una caduta di
montante considerando unicamente il tensione del 2% sul montante (rimanendo nel
cortocircuito (ad eccezione di montanti posti in limite di lunghezza massima indicata) e tengono
luoghi a maggior rischio in caso di incendio, nel conto anche della possibilità offerta dai moderni
qual caso anche la protezione da sovraccarico contatori elettronici di prelevare, per un certo
deve essere posta subito a valle del contatore). tempo, una potenza superiore a quella
La seguente tabella fornisce esempi di contrattuale (potenza di picco).
Ai fini della scelta del potere d’interruzione del Si consiglia, quindi, di prevedere in ogni caso, alla
primo interruttore dell’utente, la Norma CEI 0-21 base del montante, un interruttore avente un
“Regola tecnica di riferimento per la connessione potere d’interruzione non inferiore a 6 kA, se
di utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese monofase, ed a 10 kA, se trifase. La protezione da
distributrici di energia elettrica” (art. 5.1.3) sovraccarico del montante, invece, si può
prescrive che il valore della corrente di ottenere tramite un interruttore magnetotermico
cortocircuito da considerare ai morsetti del posto all’ingresso del quadro dell’abitazione
contatore è: (purché non sia posto in luoghi a maggior rischio
• 6 kA, per le utenze monofase; in caso di incendio e, ovviamente, lungo il
• 10 kA, per le utenze trifase sino a 33 kW di montante non siano presenti derivazioni o prese
potenza disponibile. intermedie).
—
01
D al punto di c o nse g na al cent r alin o 19
Si ricorda che, ai fini della protezione da Affinché l’interruttore differenziale posto alla
sovraccarico, non è ammesso utilizzare gli base del montante garantisca la protezione dai
eventuali dispositivi di limitazione della potenza contatti indiretti, la sua corrente differenziale
(DLP), siano essi elettronici o elettromeccanici, di d’intervento IΔn deve essere coordinata con la
proprietà del Distributore. È, quindi, necessario resistenza RE dell’impianto di terra dell’edificio,
che l’installatore/progettista provveda ai rispettando la relazione (CEI 64-8, art. 413.1.4):
dispositivi di protezione senza tenere conto del
limite contrattuale di potenza (di cui, per altro, RE · IΔn ≤ 50 V
l’utente può chiedere un innalzamento con una
semplice telefonata al Distributore). La seguente tabella fornisce utili esempi di
A tal proposito si rimanda al capitolo coordinamento fra interruttore differenziale e
“Il centralino” a pagina 21. resistenza di terra:
—
Dal punto di consegna al centralino
L’applicazione della Norma nella
realizzazione del montante
— La realizzazione pratica del montante
01 Esempio di linea
montante Non è ammesso realizzare un montante di sezione
con masse e inferiore a 6 mm2, oppure installare un
protezione errata
— interruttore solo magnetotermico a protezione
02 Esempio di linea del montante con masse subito dopo il contatore.
montante
con masse e
protezione secondo
la Norma CEI 64-8
— —
01 02
Gruppo Gruppo
di misura di misura
Montante (< 6 mm2)
Montante (≥ 6 mm2)
Max 3 m Max 3 m
—
Il centralino
—
Il centralino
La scelta del centralino
Il centralino domestico rappresenta il cuore dell’impianto elettrico
e deve essere dimensionato anche in funzione di un possibile
ampliamento con apparecchiature conformi alla Norma.
—
01
I l cent r alin o 23
direttamente il centralino:
quello principale di arrivo se sono
più di uno.
Centralino
nell’appartamento
Impianto di terra
dell’edificio
—
02
24 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Il centralino
L’interruttore generale
L’interruttore generale deve essere identificato chiaramente
per essere subito visibile anche all’utente.
—
Il centralino
Gli interruttori differenziali
Gli interruttori differenziali sono gli apparecchi che garantiscono
la sicurezza delle persone.
— —
Il “Capitolo 37 - Ambienti La Norma CEI 64-8 consiglia
residenziali. Prestazioni l’utilizzo di interruttori
dell’impianto” della Norma differenziali di tipo A
CEI 64-8 prescrive la suddivisione per i circuiti che alimentano:
in parallelo dei circuiti terminali - lavatrici;
dell’abitazione su almeno due - condizionatori fissi.
interruttori differenziali. La tipologia degli interruttori differenziali
Gli interruttori differenziali di tipo A sono adatti a
Il numero minimo di interruttori differenziali
rilevare indifferentemente sia correnti
È importante garantire la continuità del servizio
differenziali di tipo alternato, sia correnti
con un numero minimo di interruttori
differenziali di tipo unidirezionale pulsante, che si
differenziali, così, in caso di guasto, almeno una
possono avere con alcuni apparecchi dotati di
parte dell’impianto resterà sempre attiva.
circuiti elettronici di potenza.
La selettività orizzontale —
La massima selettività orizzontale, ovviamente, si
ottiene utilizzando un interruttore differenziale
Al fine di garantire un’adeguata
separato per ogni circuito, cioè installando per la continuità di servizio, la Norma
protezione dei circuiti terminali interruttori
magnetotermici differenziali, che, in un unico
CEI 64-8 raccomanda l’utilizzo di
apparecchio, abbinano la protezione da interruttori differenziali ad elevata
sovracorrente a quella differenziale. In questo
modo, un guasto su un apparecchio o su una
immunità contro gli scatti
parte dell’impianto, non avrà effetti su nessun intempestivi, e/o di interruttori
altro circuito, garantendo la massima continuità
di servizio.
differenziali dotati di dispositivi
di riarmo automatico.
—
Il centralino
Gli interruttori differenziali
—
01 Esempio di selettività
— Infatti, la Norma prescrive che l’eventuale
interruttore differenziale posto alla base del
verticale su guasto
differenziale
La Norma CEI 64-8 rende montante, sia totalmente selettivo nei confronti
obbligatoria la selettività fra gli di tutti gli interruttori differenziali posti a valle
di esso.
interruttori differenziali. Per l’interruttore generale del quadro (quello
posto nell’abitazione), qualora sia di tipo
La selettività verticale obbligatoria tra gli
differenziale, sono possibili due alternative:
interruttori differenziali
Per un maggiore comfort diventa importante
• utilizzare un interruttore differenziale selettivo;
separare opportunamente i carichi: la selettività
• utilizzare un interruttore differenziale dotato
verticale è la condizione di coordinamento fra due
• di dispositivo di richiusura automatica
interruttori differenziali collegati in serie in modo
(es. F2C-ARH greenlight), che però non
che, in caso di guasto, sul sottocircuito a valle di
garantisce la continuità di servizio, ma solo il
entrambi di essi, solo l’interruttore differenziale
suo ripristino automatico.
più a valle dei due intervenga, garantendo la
continuità di alimentazione ad altri eventuali
sottocircuiti (cfr. CEI 64 -8, articolo 536.3).
Interruttore
magnetotermico
differenziale
selettivo
0,3 A - tipo S
Interruttore
magnetotermico
differenziale
Click! 0,03 A
—
01
I l cent r alin o 27
—
Il centralino
Il numero minimo di circuiti
La Norma CEI 64-8 prescrive il numero minimo dei circuiti necessari
per le abitazioni, in base al livello prestazionale dell’impianto (1, 2 o 3) e
alla sua superficie.
• cantina, box;
• scaldacqua, caldaia, condizionatore, estrattori.
28 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Il centralino
La protezione contro le sovratensioni
—
01
I l cent r alin o 29
—
Il centralino
Realizzare il centralino applicando
la Norma
— La scelta dell’interruttore generale
02 Installazione
di un interruttore L’interruttore generale del centralino prescritto
magnetotermico come dalla Norma può essere un interruttore
generale del centralino
magnetotermico, un interruttore differenziale o un
interruttore di manovra (sezionatore sotto carico).
Interruttore Interruttori
magnetotermico magnetotermici
C40 SN201 C25 e
SN201 C40
Interruttore
magnetotermico
C16/C20/C25/C32
T T
—
02
30 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Il centralino
Realizzare il centralino applicando
la Norma
— Tenendo conto delle tolleranze di norma, la Questa soluzione è indispensabile se il centralino
01 Installazione
di un interruttore selettività su sovraccarico fra interruttori è in materiale metallico non a doppio isolamento,
magnetotermico magnetotermici si ottiene quando la corrente per garantire la necessaria protezione dai
differenziale come
generale del centralino nominale dell’interruttore alla base del montante contatti indiretti.
è pari ad almeno 1,28 volte quella dell’interruttore
generale all’ingresso del centralino. Ad esempio,
mettendo alla base del montante un interruttore
magnetotermico C40 per la protezione da
cortocircuito della linea e, come generale del
centralino, un interruttore magnetotermico C16/
C20/C25 si ha la garanzia di selettività in caso di
sovraccarico. Con un interruttore differenziale generale, oltre
ad aggiungere un secondo livello di protezione
L’installazione di un interruttore magnetotermico contro i contatti indiretti, è possibile alimentare
differenziale come generale del centralino, qualora direttamente alcuni carichi ad elevata priorità
un interruttore differenziale non sia già posto alla come, ad esempio, gli impianti di allarme.
base del montante, è una soluzione più completa.
Interruttore
magnetotermico
C40
Interruttore
magnetotermico
differenziale
selettivo
C16/C20/C25/C32
0,3 A - tipo S
T T
Allarme
C6
—
01
I l cent r alin o 31
—
Il centralino
Realizzare il centralino applicando
la Norma
— Inoltre, numerosi apparecchi utilizzatori
01 Interruttore
differenziale tipo APR presentano, in assenza di guasto, una piccola
— corrente di dispersione, che fluisce verso terra
02 SPD di tipo 2
autoprotetto tramite il loro cavo di protezione (il cavo giallo/
verde). Questa corrente, alla frequenza di rete o a
In definitiva, i criteri con cui suddividere i circuiti
frequenze superiori, è principalmente dovuta ai
nei diversi interruttori differenziali e ottenere
filtri elettrici installati all’ingresso di diversi
un’affidabile selettività orizzontale, sono i
apparecchi per limitare i disturbi immessi nella
seguenti:
rete. È il caso, ad esempio, dei personal computer,
dei decoder, degli elettrodomestici elettronici a
• le conseguenze dovute ad un’improvvisa
velocità variabile (lavatrici, condizionatori, ecc.).
mancanza di alimentazione. Ad esempio,
Valori tipici di queste correnti di dispersione sono
suddividendo l’illuminazione su due interruttori
dell’ordine di 0,5÷1,5 mA per apparecchio.
differenziali separati, in caso di guasto su una
lampada, si eviterà l’improvvisa mancanza di
Anche gli stessi cavi di alimentazione, se
luce in tutta l’abitazione;
particolarmente estesi, sono causa di piccole
• i diversi requisiti di protezione per i circuiti.
dispersioni verso terra, dovute all’accoppiamento
Ad esempio, interruttore differenziale
capacitivo fra i conduttori attivi e il cavo di
di tipo A o di tipo AC, interruttori differenziali
protezione. È evidente che più elevato è il numero
con IΔn = 0,03 A o con IΔn = 0,01 A;
di apparecchi utilizzatori, maggiore sarà la
• stima delle correnti di dispersione permanente
dispersione totale. Se gli apparecchi utilizzatori
prodotte dai vari apparecchi
ricevono energia da un unico interruttore
in assenza di guasto
differenziale, che alimenta e somma le diverse
dispersioni, è chiaro che aumenta il rischio di
distacco anche in assenza di guasto.
Si può utilizzare come generale un interruttore
tipo “S” con IΔn pari a 0,3 A, oppure 0,1 A,
coordinato con la resistenza di terra RE,
ipotizzando che gli interruttori differenziali a valle
sui circuiti terminali, abbiano come di consueto
una IΔn di 0,03 A o di 0,01 A.
—
01
I l cent r alin o 33
La scelta del dispositivo contro le sovratensioni Si rinvia, per maggiori informazioni, alla guida
Le sovratensioni possono danneggiare tecnica ABB: “OVR Guida pratica per la protezione
apparecchi elettrici od elettronici. Un SPD di tipo contro le sovratensioni”.
2 della gamma OVR di ABB è in grado di ridurre di
100 volte tale rischio. Gli SPD si collegano in parallelo fra i conduttori di
linea (fasi e neutro) e il cavo di protezione
Per proteggersi dai danni causati da questi collegato a terra. Il loro principio di
spiacevoli inconvenienti, come è richiesto nelle funzionamento si basa sulla capacità di assumere
abitazioni di livello 3, nella maggior parte dei casi un’impedenza molto bassa quando si manifesta
è sufficiente l’installazione nel centralino di un una sovratensione, in modo da cortocircuitarla,
SPD di tipo 2, adatto alla protezione da riducendo la tensione presente ai morsetti
sovratensioni originate da fulminazioni indirette dell’SPD al livello Up (livello di protezione
o da manovre sulla rete, che costituiscono la dell’SPD). Gli SPD ripristinano l’isolamento subito
principale causa di danni sugli apparecchi e sugli dopo che il fenomeno è terminato.
impianti.
—
02
34 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Il centralino
Realizzare il centralino applicando
la Norma
—
01 Corretto cablaggio
—
dell’SPD
—
È importante considerare il
02 Utilizzo di un
relè di massimo corretto coordinamento dell’SPD
consumo ABB RAL
con i dispositivi di protezione. Cablare un SPD in modo corretto
La soluzione più semplice e più efficace per
In generale, è necessario collegare un SPD all’interno di un centralino
provvedere alla protezione da domestico è quella di collegarlo direttamente ai
conduttori di linea e al conduttore di protezione,
cortocircuito e dai guasti nell’SPD mediante la tecnica dell’“entra-esci” sui morsetti
stesso (CEI 64-8, articolo 534.2.4), stessi dell’SPD. Per non interrompere il conduttore
di protezione è necessario realizzare un “piercing”,
seguendo le istruzioni allegate cioè effettuare il collegamento all’SPD su un punto
all’SPD (protezione di back up). del cavo che è stato privato dell’isolante senza
interrompere l’anima in rame. Per questo motivo è
importante prevedere sin dall’inizio una quantità
sufficiente di cavo per la protezione principale,
con questo semplice accorgimento potranno
essere installati facilmente gli SPD tramite
l’esecuzione del piercing.
SPD Interruttore
generale
abitazione
Conduttori di protezione,
equipotenziali e di terra
funzionale dell’appartamento
Conduttori di
protezione principale
—
01
I l cent r alin o 35
Interruttore
generale
abitazione
Preavviso
distacco per
intervento
del limitatore
Relè di
massimo
consumo RAL
—
02
37
—
Dotazione
degli impianti
—
Dotazione degli impianti
Requisiti per i punti di comando
e di prelievo dell’energia
La Norma è stata sviluppata per aumentare la sicurezza
e la funzionalità degli impianti.
—
01
Cassetta di
derivazione
Ma x 2 sc
atole o
ca ssett
e
—
02
D ota z i o ne de g li i m pianti 39
—
Dotazione degli impianti
Protezione da sovracorrente
delle prese e posa dei cavi
Sicurezza delle prese di energia vuol dire anche protezione specifica.
Nella Norma CEI 64 -8 (articolo 537.5.2) viene Spia di segnalazione per punti luce non visibili
stabilito in modo esplicito che le prese di corrente Il dispositivo di comando, situato all’interno del
devono essere protette da sovracorrente tramite centralino domestico, per punti luce esterni
un dispositivo di corrente nominale non superiore (balconi, terrazze, giardini), o comunque non
alla corrente nominale delle prese (alla minima fra direttamente visibili, deve essere associato a una
esse, se il medesimo dispositivo protegge prese spia di segnalazione, che può essere integrata nel
di tipo diverso). comando stesso.
Quindi, ad esempio, non è ammesso installare Questa spia ha la funzione specifica di segnalare
prese da 10 A in un circuito protetto da un lo stato di “acceso” dell’apparecchio comandato.
interruttore magnetotermico da 16 A. Qualora sia
necessario distribuire una potenza totale
maggiore, sarà necessario prevedere un numero
maggiore di circuiti per le prese, oppure
provvedere alla protezione individuale, ad
esempio, per mezzo di interruttori da incasso
magnetotermici e magnetotermici differenziali
disponibili in tutte le serie civili ABB.
—
Dotazione degli impianti
La sicurezza prima di tutto
L’installatore deve facilitare all’utente l’utilizzo dell’energia elettrica
prevedendo un numero di prese adeguato all’ambiente e alla circostanza.
Situazione comune.
Con l’incremento del numero degli apparecchi
elettrici/elettronici presenti nelle abitazioni,
molto spesso il cliente non possiede un numero
di prese adeguato, perciò deve ricorrere a
collegamenti artificiosi oppure a fastidiose
prolunghe. Questa soluzione risulta pericolosa
perché si rischia di sovraccaricare o danneggiare
la presa di energia.
Soluzione sicura.
La Norma prescrive l’installazione di un numero
minimo di punti presa di energia separati e
distribuiti in punti chiave all’interno
dell’abitazione. In questo modo l’utente evita
l’utilizzo di prolunghe o totem di prese.
D ota z i o ne de g li i m pianti 41
Situazione comune.
A corredo della TV esistono una serie di
apparecchi che normalmente l’utente collega
alla rete elettrica con numerose ciabatte o prese
multiple.
Soluzione sicura.
Per una presa TV dell’appartamento, in prossimità
di essa bisogna predisporre l’installazione di sei
prese di energia (utili per l’alimentazione di
decoder, lettori multimediali, ecc.), installando
una o più scatole con spazio adeguato.
Situazione comune.
Quasi tutti gli elettrodomestici sono sempre
più spesso dotati di presa schuko (standard
“tedesco”), e se l’utente non possiede prese a
muro appropriate è costretto a servirsi di
adattatori.
Soluzione consigliata.
Il “Capitolo 37 - Ambienti residenziali. Prestazioni
dell’impianto” consiglia di installare prese schuko
in punti strategici della casa in modo da evitare
l’uso degli adattatori in maniera fissa.
42 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Dotazione degli impianti
Possibilità installative nelle zone
di rispetto dei bagni
La variante V2 della norma CEI 64 -8 VII, consente Tali apparecchi sono:
l'installazione di alcuni apparecchi, prima vietati,
nelle zone "con presenza di umidità" come quelle • vasca idromassaggio;
dei bagni. • pompe doccia;
Nella zona 1, si possono installare solo apparecchi • apparecchi protetti mediante circuiti SELV o
utilizzatori fissi e connessi in modo permanente. PELV con tensione nominale non superiore
Gli apparecchi devono essere adatti a 25 V a.c. o 60 V d.c.;
all'installazione in zona 1 secondo le istruzioni per • impianti di ventilazione;
l'uso e il montaggio fornite dal costruttore. • portasciugamani
• scaldacqua elettrici;
• apparecchi di illuminazione.
D ota z i o ne de g li i m pianti 43
• scaldacqua elettrici;
• apparecchi di illuminazione di Classe I e II,
apparecchi di riscaldamento di Classe I e II ed
unità di Classe I e II per vasche da bagno per
idromassaggi che soddisfino le relative Norme,
previste per generare per es. aria compressa
per vasche da bagno per idromassaggi
(vedere 701.412.5).
44 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Dotazione degli impianti
Requisiti per i punti di comando
e di prelievo energia
Livello 1
Come si realizza
Soggiorno 25 m2
In un ambiente come la sala la Norma si concentra prevista la predisposizione per almeno sei prese
sul televisore, ormai affiancato da numerosi altri di energia, evitando così il proliferare di prese
dispositivi elettronici: per questo motivo è multiple.
1 2 3 4
Presa Telefono Presa 10/16A 3 Prese 10/16A Interruttore per
punto luce
5
1 4
8 6
2
7
3
5 6 7 8
Presa TV 2 Prese 10/16A 2 Prese 10/16A Interruttore per
1 Presa Schuko 1 Presa Schuko punto luce
D ota z i o ne de g li i m pianti 45
Camera 20 m2
In camera l’importante è un adeguato numero di Nel caso fosse presente una TV valgono le stesse
punti presa e luce, per aumentare il comfort. regole della sala.
1 2 3 4
Presa Telefono 3 Prese 10/16A 2 Prese 10/16A 3 Prese 10/16A
4
5 7
2 6
8
8
1
3
3
5 6 7 8
Predisposizione Presa TV Interruttore per Interruttore per
prese energia punto luce punto luce
46 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Dotazione degli impianti
Requisiti per i punti di comando
e di prelievo energia
Livello 1
Come si realizza
Camera 16 m2
Una cucina moderna include ormai un numero l’impianto più sicuro evitando l’uso di adattatori.
sempre più elevato di elettrodomestici. Ogni presa inaccessibile deve inoltre essere
Proprio per questo la Norma consiglia adesso comandata da un interruttore bipolare.
l’installazione di prese Schuko, per rendere
1 2 3 4 5
Presa Telefono Presa 10/16A 3 Prese 10/16A Predisposizione Presa TV
prese energia
3 10
6
4 7
5
1
2
6 7 8 9 10
Presa 10/16A 2 interruttori bipolari Presa Schuko Presa Schuko Interruttore per
Presa Schuko 1 Presa 10/16A punto luce
D ota z i o ne de g li i m pianti 47
—
Dotazione degli impianti
Requisiti per i punti di comando
e di prelievo energia
Livello 2
Come si realizza
Camera 25 m2
Quando si passa ad un impianto di livello 2, è il L’aumento dei punti presa e luce in aggiunta
comfort l’elemento in più da considerare. all’installazione di dimmer va proprio in questa
direzione.
1 2 3 4 5
Presa Telefono Presa 10/16A 3 Prese 10/16A 2 Prese 10/16A 2 Prese 10/16A
1 Presa Schuko 1 Presa Schuko
4 8
5
6
3
1
9
2
10
6 7 8 9 10
Presa TV Dimmer Dimmer Interruttore per Presa 10/16A
punto luce Presa Schuko
48 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Dotazione degli impianti
Requisiti per i punti di comando
e di prelievo energia
Livello 2
Come si realizza
Bagno 12 m2
In un ambiente come il bagno deve essere ancora con un interruttore differenziale da incasso
la sicurezza al centro dell’attenzione: la garantisce una tutela delle persone ancora
protezione delle prese in prossimità dei lavandini maggiore.
1 2
Interruttore per Interruttore per
punto luce punto luce
5
1
3
3 4 5
Presa 10/16A con Presa Schuko Interruttore bipolare
magnetotermico
differenziale
10 mA C16
D ota z i o ne de g li i m pianti 49
Cucina 18 m2
Norma aumenta il numero minimo di punti
Il comfort in una cucina di livello 2 è dato da
presa e luce da inserire nell’impianto.
ulteriori elettrodomestici in più, per questo la
1 2 3 4 5
Presa Telefono Presa 10/16A 3 Prese 10/16A Predisposizione Presa TV
prese energia
6
7 10
3
4
8 9 5
1
2
6 7 8 9 10
Interruttori bipolari Presa 10/16A Presa 10/16A Presa Schuko Interruttore per
Presa Schuko Presa Schuko punto luce
50 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Dotazione degli impianti
Requisiti per illuminazione di sicurezza
Livello 1 e Livello 2
Appartamento uguale o inferiore a 100 m2
— Le lampade di emergenza
01 Livello 1
— Per non restare improvvisamente al buio la Norma Numero minimo di lampade anti black out
02 Livello 2 CEI 64-8 prescrive l’installazione di lampade ad
Livello 1 Livello 2 Livello 3
accensione automatica in caso di mancanza di
≤ 100 m2 1 2 2
tensione. Tali lampade devono essere ad
> 100 m2 2 3 3
installazione fissa (non asportabili), oppure
estraibili, ma non tramite una spina da inserire in
una presa di corrente comune.
— —
01 02
1 2 3
1 2 3
Lampada Lampada Lampada
di emergenza di emergenza di emergenza
D ota z i o ne de g li i m pianti 51
—
Dotazione degli impianti
Requisiti per illuminazione di sicurezza
Livello 3
Appartamento uguale o inferiore a 100 m2
1 2
Lampada Lampada
di emergenza di emergenza
2 3
3 4 5
Lampada Lampada Lampada
di emergenza segnapasso segnapasso
52 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Dotazione degli impianti
Requisiti per l’impianto videocitofonico
Livello 2
1 2 3
Videocitofono Citofono Videocitofono
Touch Screen
2
1
D ota z i o ne de g li i m pianti 53
—
Dotazione degli impianti
Requisiti per dotazioni evolute Livello 3
Funzioni domotiche
Negli impianti elettrici di livello 3 viene richiesta una gestione più sofisticata delle
apparecchiature tramite il sistema domotico: un metodo intelligente per avere sotto
controllo in tempo reale più sistemi.
—
Dotazione degli impianti
Requisiti per dotazioni evolute Livello 3
Funzioni domotiche
Negli impianti elettrici di livello 3 viene richiesta una gestione più sofisticata delle
apparecchiature tramite il sistema domotico: un metodo intelligente per avere sotto
controllo in tempo reale più sistemi.
Controllo remoto
Le funzionalità dell’impianto domotico possono
essere gestite via remoto grazie alla centrale
DomusTech Free®. Nello specifico, l’utente,
attraverso palmari/telefoni cellulari, è in grado di
impartire comandi da remoto che consento di
alzare/abbassare le tapparelle/tende, accendere/
spegnere le fonti luminose, intervenire sul
sistema di termoregolazione, attivare/disattivare
l’impianto antintrusione oppure richiamare
determinati scenari precedentemente
memorizzati.
56 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Dotazione degli impianti
Requisiti per dotazioni evolute Livello 3
Funzioni domotiche
Sicurezza vuol dire anche antintrusione.
L’antintrusione si avvale di diversi tipi di sensori
che offrono la protezione interna (sensori
volumetrici) e perimetrale, sui varchi di accesso e
sugli infissi (contatti magnetici e a fune per porte
e tapparelle, sensori microfonici per rottura vetri).
1 2 3
Centrale antintrusione Rilevatore IR Rilevatore perimetrale
3 2
1
D ota z i o ne de g li i m pianti 57
4
Sirena d’allarme
per esterno*
4 3
2
3
58 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Dotazione degli impianti
Requisiti per dotazioni evolute Livello 3
Funzioni domotiche
Sicurezza delle persone con la rilevazione gas.
Il rivelatore per gas metano o GPL consente di
individuare eventuali fughe di gas nel locale dove
sono collocati e segnalarle alla centrale
DomusTech Free®. Quest’ultima è in grado di
garantire la sicurezza delle persone adottando
una serie di azioni: chiusura dell’alimentazione del
gas mediante un’elettrovalvola, segnalazione
acustica ed invio di un allarme ai numeri di
telefono programmati, con messaggi vocali
e/o SMS.
1
Avviso Centrale Rilevatore di gas Elettrovalvola
all’utente DomusTech Free® 230V - 50 Hz 230V - 50 Hz
Allarme
1
D ota z i o ne de g li i m pianti 59
1
Rilevatore Centrale Interfaccia e Elettrovalvola
di allagamento DomusTech Free® modulo DIN 4 relè 230V - 50 Hz
Avviso
all’utente
Allarme
1
60 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Dotazione degli impianti
Requisiti per dotazioni evolute Livello 3
Funzioni domotiche
Gestione carichi secondo DomusTech Free®. disattiva le prese controllate in base alle priorita
La funzione controllo carichi si realizza mediante stabilite dall’utente in funzione di particolari
l’utilizzo di prese controllate a cui collegare gli situazioni, come il superamento di una soglia di
apparecchi elettrici. DomusTech Free® attiva o potenza elettrica assorbita dall’impianto.
1 2
Presa 10/16A Presa 10/16A
Presa Schuko Presa Schuko
3 4
Presa 10/16A Presa 10/16A
Presa Schuko Presa Schuko
D ota z i o ne de g li i m pianti 61
Interruttore
generale
Interfaccia e
modulo DIN 4 relè
62 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Dotazione degli impianti
Requisiti per dotazioni evolute Livello 3
Funzioni domotiche
Gestione illuminazione. I dimmer regolano l’intensità luminosa per
La gestione dellle luci è una delle funzioni che adattarla alle esigenze legate alle diverse attività
rendono la casa ancora più confortevole e nel che si svolgono nell’ambiente ed è semplice
contempo consente di ridurre i consumi aggiungere comandi per controllare le luci da
energetici. qualsiasi punto della stanza sia comodo.
1 2
Dimmer Pulsante luce Dimmer Pulsante luce
Attuatore relè 1 comando Modulo 2 ingressi 1 comando
3
Modulo 2 ingressi
2 comandi*
D ota z i o ne de g li i m pianti 63
Gestione tapparelle.
La domotica consente anche una gestione
ottimale di tapparelle, tende e veneziane.
Mediante gli attuatori specifici è possibile
controllarle in maniera semplice e comoda ed
integrarne la gestione con le altre funzioni della
casa.
1 2
Attuatore tapparella 1 comando Modulo 2 ingressi
Attuatore relè 2 comandi 2 comandi
4
3
1
3 4
Modulo 2 ingressi Attuatore tapparella 1 comando
2 comandi* Attuatore relè 2 comandi
64 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Dotazione degli impianti
Requisiti per dotazioni evolute Livello 3
Funzioni domotiche
Gestione del clima a zone per il massimo Un sistema di termoregolazione composto da un
comfort. cronotermostato e da uno o più termostati
Il cronotermostato consente una gestione consente, ad esempio, di mantenere più fredda la
efficiente della temperatura all’interno dei diversi zona notte durante il giorno e riscaldarla solo a
ambienti della casa. Nello specifico, consente di partire dalle ore serali. La discriminazione tra
regolare la temperatura in diverse fasce orarie o zone e diverse fasce orarie garantisce un rilevante
in diverse giornate, con l’obiettivo di utilizzare il risparmio energetico.
riscaldamento solo nei momenti di effettiva
necessità.
1 2 3
Cronotermostato Termostato Termostato
1
3
2
D ota z i o ne de g li i m pianti 65
Centralizzazione e scenari
OFF Generale: lo scenario consente di uscire
dall’abitazione in tutta tranquillità e sicurezza.
Tramite la pressione di un pulsante, l’impianto
domotico è in grado di spegnere tutte le fonti
luminose, di chiudere le tapparelle, di portare la
temperatura ad un livello che consenta un
risparmio energetico e di attivare il sistema
antintrusione.
1 2 3
Attuatore 1 relè Modulo 2 comandi per Presa Schuko
2 comandi attivazione scenari Attuatore 1 relè
1
2
3
66 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Dotazione degli impianti
Requisiti per dotazioni evolute Livello 3
Funzioni domotiche
Gestione da remoto alzare/abbassare le tapparelle, accendere/
Le funzionalità dell’impianto possono essere spegnere le fonti luminose, intervenire sul
gestite via remoto grazie alla centrale sistema di termoregolazione, attivare/disattivare
DomusTech Free®. Nello specifico, l’utente, l’impianto antintrusione oppure richiamare
attraverso un telefono cellulare, è in grado di determinati scenari precedentemente
impartire comandi da remoto che consentono di memorizzati.
Avviso Centrale
all’utente DomusTech Free® Impianto domotico
Luci
OFF
D ota z i o ne de g li i m pianti 67
69
—
Esempi di impianti
a vari livelli
—
Esempi di impianti a vari livelli
Livello 1 - Appartamento con superficie
compresa fra 50 m2 e 75 m2
La Norma CEI 64-8 prevede per il livello 1 i mappa dei punti presa per ciascun locale.
requisiti minimi obbligatori per la sicurezza e la Lo schema elettrico può essere visto come il
funzionalità dell’impianto elettrico. Viene minimo indispensabile per garantire
illustrato l’esempio di un appartamento la protezione di un qualsiasi appartamento con
di livello 1, con il relativo schema elettrico e metratura tra i 50 m2 e i 75 m2.
Scaricatore Magnetotermico
di Tipo 2 SN201 L
OVR Plus 25 A
Codice
SN201LC25
Max 3 m
Caratteristiche impianto:
Superficie 75 m2
Livello 1 (3 circuiti)
Potenza imp. 3 kW
Corrente di corto circuito 6 kA
Il centralino in questa configurazione
risulta già dichiarabile per una
potenza impegnata di 4,5 kW
Lavatrice Luci FM
E se m pi di i m pianti a va r i livelli 71
L’interruttore generale del centralino può essere dell’interruttore generale del centralino, per la
sostituito con un interruttore protezione dalle sovratensioni di tutti gli
di manovra-sezionatore prevedendo un apparecchi connessi all’impianto elettrico
interruttore magnetotermico C20/25 al posto ABB raccomanda sempre l’installazione di uno
dell’interruttore C40 alla base del montante per la scaricatore di sovratensione a monte
protezione da sovraccarico. dell’interruttore generale del centralino, per la
ABB raccomanda sempre l’installazione di uno protezione dalle sovratensioni di tutti gli
scaricatore di sovratensione a monte apparecchi connessi all’impianto elettrico.
8
4
7
9
6
3 Lampada di emergenza 2)
Citofono / Videocitofono 1)
Campanello 1)
—
Esempi di impianti a vari livelli
Livello 1 - Appartamento con superficie
compresa fra 75 m2 e 125 m2
Per questo tipo di appartamento il livello 1 della stanze sarà maggiore perciò varierà anche il
Norma CEI 64-8 prevede un impianto con un numero dei punti presa. Prestare attenzione nello
maggior numero di circuiti. Incrementando la schema elettrico, alla suddivisione dei circuiti
superficie dell’appartamento la dimensione delle riguardanti le prese.
Scaricatore Magneto-
di Tipo 2 termico
OVR Plus SN201 L
32 A
Codice SN201LC32
Max 3 m
Differenziale Differenziale
F202 F202
25 A 40 A
Magnetotermico
30 mA 30 mA
SN201
tipo AC tipo A
40 A
Codice Codice
Codice SN201C40
F427800 F427826
Magneto- Magneto-
termici termici
SN201 L SN201 L
10 A 16 A
Codice Codice
SN201LC10 SN201LC16
Caratteristiche impianto:
Superficie 100 m2
Livello 1 (4 circuiti)
Potenza imp. 6 kW
Corrente di corto circuito 6 kA
L’interruttore generale del centralino può essere ABB raccomanda sempre l’installazione di uno
sostituito con un interruttore scaricatore di sovratensione a monte
di manovra-sezionatore se viene verificata la dell’interruttore generale del centralino, per la
protezione da sovraccarico del montante da parte protezione dalle sovratensioni di tutti gli
dell’interruttore magnetotermico C40 installato apparecchi connessi all’impianto elettrico.
alla base.
3
9
4 5
Campanello 1)
Citofono / Videocitofono 1)
1
Lampada di emergenza 2)
—
Esempi di impianti a vari livelli
Livello 1
SN201 F200
Gli interruttori magnetotermici 1P+N in un Gli interruttori differenziali F200 rappresentano
modulo consentono di realizzare la protezione da l’offerta più ampia sul mercato per questa
sovracorrenti dei circuiti monofase fino a 40 A. tipologia di apparecchi. Questi interruttori sono
Gli interruttori SN201 sono disponibili in 3 poteri dotati dell’innovativo morsetto compact con due
di interruzione: 4,5-6-10 kA. Il pratico sedi per la connessione di cavi e pettini di
portacartellino consente l’identificazione dei collegamento. Questi interruttori risultano
circuiti. L’ingombro ridotto a un modulo permette particolamente adatti quando si devono collegare
di realizzare centralini di dimensioni contenute più cavi allo stesso interruttore proprio grazie alla
anche nel caso occorra realizzare numerosi capienza dei morsetti.
circuiti.
DDA200
S200 I blocchi differenziali DDA200 consentono,
Gli interruttori magnetotermici S201Na e S202 in unitamente agli interruttori magnetotermici
due moduli consentono di realizzare la protezione S200, di realizzare interruttori magnetotermici
da sovracorrenti di circuiti fino a 63 A. Questi differenziali in innumerevoli configurazioni.
interruttori sono dotati dell’innovativo morsetto In particolare la disponibilità di blocchi di tipo
compact con due sedi distinte per la connessione selettivo permette di disporre di apparecchi
di cavi e pettini di collegamento. Grazie alla differenziali selettivi da installare a monte degli
capienza dei morsetti, risultano particolamente interruttori instantanei, per realizzare la
adatti quando sono da collegare più cavi o cavi di selettività verticale richiesta dalla Norma.
sezione importante.
OVR PLUS
DS901L Gli scaricatori di sovratensioni OVR PLUS sono di
Gli interruttori magnetotermici differenziali Tipo 2 autoprotetti per sistemi TT monofase.
compatti 1P+N in due moduli DS901L sono gli Sono ideali per salvaguardare dalle sovratensioni
apparecchi che garantiscono la più completa di origine atmosferica o di manovra le
protezione delle linee monofase. L’ingombro apparecchiature più delicate: televisori LCD e
ridotto a due moduli permette di realizzare plasma, computer, elettrodomestici. Con un
centralini di dimensioni contenute anche nel caso ingombro ridotto: scaricatore 1P+N e interruttore
occorra realizzare numerosi circuiti. 16A di back-up integrati in solo due moduli,
Gli interruttori sono disponibili con potere possono essere installati a monte dell’interruttore
d’interruzione 4,5 kA essendo particolarmente differenziale generale, grazie allo schema “1+1”
indicati per l’utilizzo in ambito residenziale. che prevede uno spinterometro verso terra.
— — — — — —
SN201 S200 DS901L F200 DDA200 OVR PLUS
E se m pi di i m pianti a va r i livelli 75
—
— Suonerie —
Trasformatori e ronzatori Centralini serie MISTRAL
— —
— Videocitofonia Lampade
Serie civile Chiara Welcome M di emergenza
76 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Esempi di impianti a vari livelli
Livello 2 - Appartamento con superficie
compresa fra 50 m2 e 75 m2
La Norma CEI 64-8 prevede per il livello 2 un conforme a tale livello, bisogna aggiungere nello
impianto con prestazioni maggiori, perciò viene schema elettrico un sistema di controllo per i
previsto un incremento del numero di circuiti e di carichi elettrici. L’impianto prevede anche
prese di corrente. Per rendere un appartamento l’introduzione di un videocitofono e di un sistema
di superficie compresa tra 50 m2 e 75 m2. antintrusione.
Caratteristiche impianto:
Superficie 75 m 2
Livello 2 (3 circuiti)
Scaricatore Magneto-
Potenza imp. 3 kW
di Tipo 2 termico
Corrente di corto circuito 6 kA
OVR Plus SN201 L
Con controllo carichi
25 A
Codice SN201LC25
Il centralino in questa
configurazione risulta già
dichiarabile per una potenza
impegnata di 4,5 kW
Max 3 m
Controllo
carichi LSS1/2
Magneto-
termico
SN201
40 A
Codice
SN201C40
Differenziale Differenziale
F202 magneto-
25 A termico
30 mA DS901L
tipo AC 16 A
Codice 30 mA
F427800 tipo A
Codice
DS91LC16AC30
Magneto- Magneto-
termico termico
SN201 L SN201 L
10 A 16 A
Codice Codice
SN201LC10 SN201LC16
Lampade di emergenza 2)
Citofono / Videocitofono 1)
Campanello 1)
2
8
4
7
9
1
Antintrusione
n. 1 Centrale DomusTech Free®
n. 5 Rivelatore IR
n. 1 Sirena esterna
78 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Esempi di impianti a vari livelli
Livello 2 - Appartamento con superficie
compresa fra 75 m2 e 125 m2
Con queste dimensioni il livello 2 della Norma È previsto un interruttore dedicato alla
CEI 64-8 prevede una gestione controllata dei protezione della linea che alimenta carichi non
carichi elettrici suddividendoli in prioritari e non. considerati prioritari.
Caratteristiche impianto:
Superficie 100 m2
Scaricatore Magnetotermico Livello 2 (5 circuiti)
di Tipo 2 SN201 L Potenza imp. 6 kW
OVR Plus 32 A Corrente di corto circuito 6 kA
Codice Con controllo carichi
SN201LC25
Max 3 m
Controllo
carichi LSS1/2
Magnetotermico
SN201
40 A
Codice
SN201C40
Differenziale Differenziale
F202 magneto-
40 A termico
30 mA DS901L
tipo A 16 A
Codice 30 mA
F427826 tipo AC
Codice
DS91LC16AC30
Antintrusione
n. 1 Centrale DomusTech Free®
n. 5 Rivelatore IR
2 n. 1 Sirena esterna
3 9
7
1
4
5
Lampade di emergenza 2)
6 Citofono / Videocitofono 1)
Campanello 1)
—
Esempi di impianti a vari livelli
Livello 2 - Appartamento con superficie
maggiore di 125 m2
Con un appartamento di maggiore superficie il
livello 2 della Norma CEI 64-8 prevede sia un
incremento del numero di circuiti, sia una
gestione differenziata dei carichi. Sono previsti
due interruttori dedicati alla protezione di due
ABB raccomanda sempre l’installazione di uno
linee destinate ad alimentare carichi non
scaricatore di sovratensione a monte
considerati prioritari.
dell’interruttore generale del centralino, per la
protezione dalle sovratensioni di tutti gli
apparecchi connessi all’impianto elettrico.
Caratteristiche impianto:
Superficie 150 m2
Scaricatore Magnetotermico Livello 2 (6 circuiti)
di Tipo 2 SN201 L Potenza imp. 6 kW
OVR Plus 32 A Corrente di corto circuito 6 kA
Codice Con controllo carichi
SN201LC32
Sezione Montante ≥6 mm2
Max 3 m
Controllo
Magneto- carichi LSS1/2
termico
SN201
40 A
Codice
SN201C40
Differenziale Differenziali
F202 magneto-
40 A termici
30 mA DS901L
tipo A 16 A
Codice 30 mA
F427826 tipo AC
Codice
DS91LC16AC30
T T
Luci zona Prese zona Luci zona Prese zona FM carichi FM carichi
giorno giorno notte notte non prioritari non prioritari
E se m pi di i m pianti a va r i livelli 81
Antintrusione
n. 1 Centrale DomusTech Free®
n. 6 Rivelatore IR
n. 1 Sirena esterna
n. 9 Rivelatore perimetrale
n. 1 New concentratore/
ripetitore universale
2
7
11
8
5
10
6
4
1
Lampade di emergenza 2)
Citofono / Videocitofono 1)
Campanello 1)
82 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Esempi di impianti a vari livelli
Livello 2
Greenlight RAL
Il dispositivo di riarmo automatico per Installato a valle dell’interruttore generale,
differenziali puri F2C-ARH Greenlight garantisce effettua un costante controllo comparativo tra la
la richiusura dell’interruttore in caso di apertura soglia contrattuale di assorbimento ed il
intempestiva. Questo dispositivo garantisce consumo effettivo dell’impianto. Un allarme
quindi la continuità di servizio. La richiusura viene acustico avvisa l’utente che occorre spegnere
effettuata dopo un controllo preventivo alcuni apparecchi per evitare lo sgancio del
dell’impianto garantendo la massima sicurezza. contatore. RAL è dotato inoltre di un contatto in
scambio che permette anche di aprire uno
F200 + DS201 APR specifico interruttore automatico divisionale, per
Gli interruttori differenziali della tipologia APR disattivare un particolare apparecchio elettrico
risultano particolarmente resistenti contro il non prioritario. Il ripristino deve essere manuale,
fenomeno degli scatti intempestivi causati da ma si può rendere automatico aggiungendo un
perturbazioni esterne (fulmini e sovratensioni). relè temporizzato.
Nella gamma ABB sono presenti numerosi
interruttori differenziali con questa LSS1/2
caratteristica. L’interruttore LSS1/2 interviene quando la
corrente totale assorbita nell’impianto supera la
soglia, impostata tramite il commutatore posto
sul fronte dell’apparecchio. È quindi possibile
evitare l’intervento dell’interruttore generale
tramite lo stacco in successione di un massimo di
due carichi non prioritari, CNP1 e CNP2. Dopo un
tempo prefissato l’interruttore verifica la
possibilità di ripristinare i carichi non prioritari
disattivati; il tentativo viene ripetuto fino a che
non si sia ristabilita una situazione di normalità.
Un pratico LED segnala la situazione d’intervento
dell’interruttore.
— — — —
Greenlight F200 + DS201 APR RAL LSS1/2
E se m pi di i m pianti a va r i livelli 83
— —
— Videocitofonia Sistema di antintrusione —
Serie civile Chiara Welcome M DomusTech Free® C11
84 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Esempi di impianti a vari livelli
Livello 3 - Appartamento con superficie
compresa fra 75 m2 e 125 m2
La Norma CEI 64-8 prevede al livello 3 alcune È prevista l’integrazione con la domotica di un
aggiunte all’impianto elettrico allo scopo di sistema di allarmi, della gestione comando luci e
integrare anche il sistema domotico. di altri sistemi a richiesta (vedi pagina 86).
Caratteristiche impianto:
Superficie 100 m2
Scaricatore Magneto- Livello 3 (5 circuiti)
di Tipo 2 termico Potenza imp. 6 kW
OVR Plus SN201 L Corrente di corto circuito 6 kA
32 A Con sistema domotico e
Codice funzione di controllo carichi
SN201LC32
Max 3 m
Differenziale Differenziale
F202 F202
40 A 25 A
30 mA 30 mA
tipo A tipo AC
Codice Codice
F427826 F427800
Interruttore
magnetotermico
differenziale selettivo Magneto- Sistema
0,3 A tipo S termici domotico con
SN201 L funzione di
16 A stacco carichi
Codice
SN201LC16
Magneto-
termici
SN201 L
10 A
Codice
SN201LC10
Antintrusione
n. 1 Centrale DomusTech Free®
n. 5 Rivelatore IR
n. 1 Sirena esterna
2
8
3 9
7
1
4
5
Lampade di emergenza 2)
6 Citofono / Videocitofono 1)
Campanello 1)
10
1) La normativa prescrive la presenza di
un campanello e di un sistema
videocitofonico.
—
Esempi di impianti a vari livelli
Livello 3 - Appartamento con superficie
compresa fra 75 m2 e 125 m2
Integrazione domotica
Gestione luci Gestione tapparelle Gestione temperatura Gestione scenari
1 Camera da letto da 12 a 20 m2
2 Camera da letto da 8 a 12 m2 — —
3 Camera da letto da 8 a 12 m2 — —
4 Locale cucina — —
5 Soggiorno oltre 20 m2
6 Ingresso — —
7 Corridoio ≤ 5 m — — —
8 Locale da bagno 1 —
9 Locale da bagno 2 — —
10 Balcone / Terrazzo ≥ 10 m2 — — —
2
8
3 9
7
10
Antintrusione
n. 1 Centrale DomusTech Free®
n. 5 Rivelatore IR
n. 1 Sirena esterna
ARTICLE OR CHAPTER TITLE 87
Controllo remoto
• Controllo luci, tapparelle e altre • Possibilità di attivare da • Si può impostare il clima
utenze tramite cellulare. remoto o verificare lo nell’abitazione al meglio a
stato dell’antifurto, seconda delle esigenze
il sistema invierà anche un dell’utente.
SMS in caso di allarme.
88 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Esempi di impianti a vari livelli
Livello 3 - Appartamento con superficie
maggiore di 125 m2
Per un appartamento di grandi dimensioni il dell’energia e garantire continuità di servizio alle
livello 3 della Norma CEI 64-8 prevede un ulteriore apparecchiature principali.
incremento del numero di circuiti per integrare È prevista l’integrazione con la domotica di un
meglio il sistema domotico nella gestione sistema di allarmi, della gestione comando luci e
dell’abitazione. Bisogna suddividere i carichi in di altri sistemi a richiesta (vedi pagina 90).
prioritari e non, per ottimizzare la gestione
Caratteristiche impianto:
Superficie 150 m 2
Scaricatore Magneto- Livello 3 (7 circuiti)
di Tipo 2 termico Potenza imp. 6 kW
OVR Plus SN201 L Corrente di corto circuito 6 kA
32 A Con sistema domotico e
Codice funzione di controllo carichi
SN201LC32
Sezione Montante ≥6 mm2
Max 3 m
Differenziale Differenziale
F202 F202
Magneto-
40 A 40 A
termici
30 mA 30 mA
SN201
tipo AC tipo A
40 A
Codice Codice
Codice
F427801 F427826
SN201C40
Magneto-
termici
Sistema
SN201 L
domotico con
10 A
funzione di
Codice
stacco carichi
SN201LC10
Magneto-
termici
SN201 L
16 A
Codice
SN201LC16
ABB raccomanda sempre l’installazione di uno protezione dalle sovratensioni di tutti gli
scaricatore di sovratensione a monte apparecchi connessi all’impianto elettrico.
dell’interruttore generale del centralino, per la
Antintrusione
n. 1 Centrale DomusTech Free®
n. 6 Rivelatore IR
n. 1 Sirena esterna
n. 9 Rivelatore perimetrale
n. 1 New concentratore/
ripetitore universale
2
7
11
8
5
10
6
4
1
Lampade di emergenza
Citofono / Videocitofono
Campanello
90 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Esempi di impianti a vari livelli
Livello 3 - Appartamento con superficie
maggiore di 125 m2
Integrazione domotica
Gestione luci Gestione tapparelle Gestione temperatura Gestione scenari
1 Camera da letto da 12 a 20 m2
2 Camera da letto da 8 a 12 m2 — —
3 Camera da letto da 8 a 12 m2 — —
4 Locale cucina — —
5 Soggiorno oltre 20 m2
6 Ingresso — —
7 Corridoio ≤ 5 m — — —
8 Locale da bagno 1 —
9 Locale da bagno 2 — —
10 Balcone / Terrazzo ≥ 10 m2 — — —
Antintrusione
n. 1 Centrale DomusTech Free®
n. 6 Rivelatore IR
n. 1 Sirena esterna
n. 9 Rivelatore perimetrale
n. 1 New concentratore/
ripetitore universale
2
7
11
3
8
5
10
6
4
1
9
ARTICLE OR CHAPTER TITLE 91
Controllo remoto
• Controllo luci, tapparelle e altre • Possibilità di attivare da • Si può impostare il clima
utenze tramite cellulare. remoto o verificare lo nell’abitazione al meglio a
stato dell’antifurto, seconda delle esigenze
il sistema invierà anche un dell’utente.
SMS in caso di allarme.
92 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Esempi di impianti a vari livelli
Livello 3 - Automazione su misura
—
01
—
Per passare dal giorno alla notte, con Mylos basta premere un solo
pulsante. Grazie a Mylos posso ricreare le condizioni ideali per un
buon riposo, abbassando tutte le tapparelle con un solo gesto.
—
01
—
Esempi di impianti a vari livelli
Livello 3 - Automazione su misura
Schema di collegamento
E se m pi di i m pianti a va r i livelli 95
Locale di
servizio
2CSYF1701M
M X M X
X X EV
L
N
230 V
2CSYF1710M
96 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Esempi di impianti a vari livelli
Livello 3 - Appartamento residenziale
E se m pi di i m pianti a va r i livelli 97
Termoregolazione
su 3 zone indipendenti
2CSY1018MC 2CSYE1106C • 3 Termostati
• 3 Attuatori 2 relè 8 A
2csye1003C LSS1/2
2CSYF1022M
2CSYE1101C
98 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Esempi di impianti a vari livelli
Livello 3
— —
Videocitofonia Sistema integrato —
Welcome M Mylos Free@Home® Gestione scenari
E se m pi di i m pianti a va r i livelli 99
— — —
Remotizzazione via Allarmi tecnici e Controllo
cellulare/smartphone rilevazione gas carichi
101
—
Ricarica domestica
delle auto elettriche
—
Ricarica domestica delle auto elettriche
La proposta e le soluzioni ABB
La sezione 722 “Alimentazione dei veicoli La logica della ricarica, che presuppone un
elettrici“, in vigore da settembre 2013, va ad intenso sfruttamento delle stazioni, “al lavoro”
aggiungersi alle altre parti speciali della parte 7 anche in contemporanea e per lungo tempo,
della Norma CEI 64-8. impone:
Il campo di applicazione riguarda i circuiti per la
ricarica dei veicoli elettrici (EV), sia in corrente • di assumere un coefficiente di contemporaneità
alternata, sia in corrente continua che devono di valore 1 oppure di un sistema di gestione dei
garantire sicurezza agli utenti e agli impianti. carichi;
Nell’attuale edizione, non è previsto il flusso di • la disponibilità di un circuito dedicato cioè che
energia dal veicolo all’impianto, né la ricarica non alimenta altre utenze;
induttiva. • la raccomandazione della protezione da
sovratensione a mezzo SPD;
I modi di ricarica • il grado almeno IP44 se all’aperto;
Si descrivono in tutto quattro modi di ricarica • la tenuta agli urti con opportuni ripari o con
tratti dalla norma CEI EN 61851-1: gradi IK07;
Modo 3 • la protezione della singola presa da
Connessione diretta del veicolo elettrico alla rete sovracorrenti con magnetotermico-
in corrente alternata tramite stazione di ricarica differenziale da 30 mA di tipo A se monofase e
dedicata (EVSE Electrical Vehicle Supply di tipo B se trifase.
Equipment - Equipaggiamento d’alimentazione
del veicolo elettrico) e funzione pilota di controllo Per il modo 3 e modo 4 si usano prese e
che protegge in permanenza il veicolo elettrico. connettori specifici, conformi rispettivamente
Modo 4 alle norme CEI EN 62196-2 e CEI EN 62196-3.
Connessione del veicolo elettrico tramite un
caricabatteria esterno (nella stazione di ricarica) Per il modo 1 e modo 2 si usano le normali prese
nel quale la funzione pilota di controllo si estende domestiche conformi alla norma CEI 23-50,
all’apparecchiatura collegata in permanenza alla oppure le prese industriali conformi alla
rete in corrente alternata. CEI EN 60309-2.
Modo 1
Connessione alle normali prese di corrente sino
a 16 A, domestiche o industriali, monofasi fino a
250 V e trifasi fino a 480 V. Di fatto il modo 1 è in
uso per veicoli leggeri sino a una potenza
indicativa di 2000 W.
Modo 2
Connessione alle normali prese di corrente sino
a 32 A, domestiche o industriali, monofasi fino a
250 V e trifasi fino a 480 V, tramite un cavo di
collegamento dotato di dispositivo portatile di
protezione e controllo. Il dispositivo portatile
modo 2 è confome alla norma CEI EN 62752.
ARTICLE OR CHAPTER TITLE 103
Potenza di ricarica
100kW 50kW 22kW 11kW 7kW
— 350
Soluzioni e sistemi
di ricarica per
veicoli elettrici 300
250
3,7kW
200
150
2,3kW
100
Percorrenza (km)
50
1h 2h 3h 4h 5h 6h 7h 8h 9h 10h
Durata ricarica
104 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
Ricarica domestica delle auto elettriche
I sistemi di ricarica in corrente alternata
—
La nuova parte 8
della Norma CEI 64-8
—
La nuova parte 8 della Norma CEI 64-8
L’efficienza energetica negli impianti
elettrici
Norma CEI 64 8/8-1 L’efficienza energetica come crescita tecnica,
Dal 1 novembre 2016 è in vigore la nuova Norma civile e culturale
CEI 64 -8/8-1 definita parte 8-1, per l’efficienza Rispetto agli anni passati, oggi guardare
energetica degli impianti elettrici. all’efficienza energetica conviene perché gli
Quest’ottava parte si aggiunge alla Norma base investimenti in questo settore si ripagano in
64 -8, VII edizione, per impianti utilizzatori di tempi decisamente molto più brevi, grazie
bassa tensione. soprattutto ad una sensibile riduzione dei costi
è la traduzione della Norma IEC 60364-8-1 e operativi. Per questo l'efficienza è una soluzione
descrive l’esecuzione d’un impianto per ottenere con importanti e tangibili vantaggi, per
il miglior servizio permanente, funzionalmente ed l’ambiente, l’economia e la società in genere.
equivalente con il più basso consumo di energia Nel 2014 si stima che in termini economici i
elettrica, nelle condizioni di disponibilità ed risparmi derivati dalle misure introdotte per
equilibrio economico migliori. investimenti in efficienza energetica abbiano
Il fine è la massima efficienza energetica contribuito ad una riduzione dei costi in energia
elettrica, sia per nuovi edifici, che per le elettrica di oltre 550 miliardi di dollari.
ristrutturazioni degli esistenti. L’aumento del Uno studio della Commissione Europea ha
consumo di elettricità e il suo impiego ipotizzato che se a livello globale si applicassero i
sostenibile, sono continuamente discussi in più severi requisiti vigenti per l’efficienza
accordi nazionali e internazionali. energetica, i consumi energetici totali si
L’obiettivo è uno sviluppo basato su energie ridurrebbero del 9%. Questo studio ha valutato
sostenibili, ottimizzando l'uso delle risorse ad esempio, che il potenziale risparmio ottenibile
naturali. dai motori industriali entro il 2030 sarebbe di
La nuova norma analizza anche gli impianti di 13.286 TWh (tera-wattore), pari a 1140 Mtoe
produzione locale con o senza accumulo (milioni di tonnellate di petrolio), un valore
d’energia, solo per impianti nuovi o secondo solo alle applicazioni nel settore del
ristrutturazioni radicali degli esistenti. riscaldamento.
Dei quattro settori in cui la Norma spinge Migliorare i consumi energetici per un futuro più
l’incremento dell’efficienza energetica e cioè: sostenibile è un obiettivo multigenerazionale.
Le azioni a breve termine, che spingono sulle
• abitazioni ed edifici residenziali tecnologie già collaudate e disponibili, possono
• edifici commerciali (uffici, strutture pubbliche, facilitare anche il raggiungimento di obiettivi
banche, alberghi, supermercati) climatici cruciali. Nel 2014 le misure per
• edifici industriali l’efficienza energetica hanno fatto risparmiare
(fabbriche, officine, centri di distribuzione) oltre 520 Mtoe (milioni di tonnellate di petrolio) e
• Infrastrutture circa 1,5 miliardi di tonnellate di CO2 non immesse
(aeroporti, porti, strutture per il trasporto) in atmosfera.
— Nella maggior parte dei Paesi IEA, compresi UE e Ad esempio, il nuovo interruttore in BT Emax2 di
L’AIE (Agenzia
Internazionale Energia) USA, l’insieme degli edifici residenziali e ABB è un “gestore energetico” intelligente:
ha calcolato che nel 2014, commerciali, consuma circa il 40% dell’energia protegge i circuiti elettrici e gestisce i consumi in
circa il 5% dell’energia
generata da combustibili “primaria”. Quest’energia serve principalmente base alle esigenze. È stato calcolato che, solo
fossili è consumata per il riscaldamento, il condizionamento e il grazie a questo dispositivo, sarebbe possibile
nella fase di estrazione,
mentre poco più del funzionamento di elettrodomestici e impianti vari. risparmiare globalmente 5,8 TWh (tera-wattore),
65% viene perso sotto In quest’area è possibile ottenere un risparmio un valore pari ai consumi elettrici annui di 1,4
forma di calore di
combustione durante il significativo grazie alle soluzioni di domotica che milioni di utenze domestiche di tutti i paesi Ue.
processo di produzione gestiscono con precisione la temperatura, I sistemi di gestione energetica per l’edilizia sono
dell’energia elettrica.
l’illuminazione e tutti gli apparecchi elettrici. in grado di controllare illuminazione,
Uno studio condotto dall’associazione tedesca riscaldamento, ventilazione, condizionamento,
dell’industria elettrotecnica (ZVEI) ha dimostrato sicurezza e comfort. Attraverso una integrazione
che è possibile ridurre anche dell’80% i consumi di queste funzioni con i vari processi di
energetici e i costi di illuminazione degli edifici misurazione energetica permettono un
utilizzando sistemi di gestione intelligenti. miglioramento dell’efficienza anche del 30%.
Queste soluzioni consentono di dimezzare o I veicoli elettrici hanno un’efficienza energetica
quantomeno ridurre i consumi energetici con un nettamente superiore alle auto con motore a
tempo di recupero dell’investimento scoppio. Quando aumenterà la percentuale di
relativamente breve che va da un minimo di 1 a un energia generata da fonti rinnovabili, i veicoli
massimo di 5 anni. elettrici diventeranno realmente a “emissioni
zero”. L’adozione dei veicoli elettrici è stata più
lenta del previsto perché mancano su strade e
autostrade adeguate infrastrutture e reti di
ricarica.
Circa l’80%
dell’energia va perduto
prima di raggiungere
gli utenti finali
Energia disponibile
20-30%
Guardano ottenuto
grazie alle tecnologie
disponibili
110 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
La nuova parte 8 della Norma CEI 64-8
Dentro la parte ottava della norma
Le specifiche della nuova parte di questa norma, Si segnala l’onestà “normativa” del CEI, che
non riguardano: precisa: “…In qualsiasi momento, l’utente deve
• la sicurezza dell’impianto essere in grado di fare un’eccezione e di utilizzare
• l’efficienza dei singoli apparecchi, già valutati e il servizio secondo le sue necessità, essendo
provati nelle loro norme di prodotto consapevole che ciò può essere più costoso di
• i sistemi d’automazione degli edifici civili e quanto previsto, dal punto di vista dell’energia
terziari elettrica.”
• l’affidabilità della fornitura e la disponibilità di Ad esempio, se c’è un malato, si può decidere di
energia elettrica riscaldare la sua stanza a temperatura più elevata;
oppure se durante il consumo di picco una società
riceve un ordine di consegna urgente, l’officina
può aver bisogno di lavorare ad un’ora imprevista.
—
La nuova parte 8 della Norma CEI 64-8
Nuove definizioni e concetti della parte 8
Tra le tante novità introdotte in questo nuovo Art. 3.1.13 misure di efficienza EM - Livello di
aggiornamento, si segnalano le principali in adozione delle misure per migliorare l’efficienza
termini di utilità e operatività. energetica di un impianto elettrico
Art. 3.1.7 efficienza dell’energia elettrica - EEE Art. 3.1.14 livello di prestazione di efficienza
approccio di sistema per ottimizzare l’efficienza energetica EEPL
di utilizzo dell’energia elettrica livello di miglioramento dell’efficienza energetica
L’efficienza dell’uso dell’energia elettrica si conseguito per mezzo di misure (provvedimenti)
persegue realizzate per migliorare l’efficienza energetica di
• direttamente con interventi sull’impianto, gli un impianto elettrico.
apparecchi e i carichi (provvedimenti attivi) Art. 3.2.5 distacco dei carichi
• indirettamente sulla struttura, contenendone le approccio nel quale i carichi elettrici sono
dissipazioni sia in uscita (perdite termiche) distaccati per periodi variabili di tempo al fine di
• che in ingresso (entrate termiche dannose ottimizzare la domanda di energia elettrica.
(provvedimenti passivi) La funzione strategica evidenziata in questa
Art. 3.1.8 maglia - Gruppo di apparecchiature norma è la gestione dell’efficienza energetica,
elettriche alimentate da uno o più circuiti una specifica fondamentale dell’impianto che
dell’impianto elettrico per una o più zone richiede la conoscenza di:
comprendenti uno o più servizi ai fini • ciò che sta a monte (rete, eventuale produzione
dell’efficienza energetica locale con o senza accumulo d’energia)
Art. 3.1.12 classe di efficienza dell’impianto • i bisogni degli utenti (diagramma di carico,
elettrico – EIEC controllo della fornitura, dialogo in tempo reale,
combinazione di misure di • dati economici in diretta sul costo energetico e
• efficienza (EM) relativa disponibilità per poter decidere
• livelli di prestazione di efficienza energetica l’ottimale alimentazione dei carichi.
(EEPL) Il diagramma, tratto dalla norma, rappresenta
tale organizzazione.
Gestione dell’efficienza
Produzione
locale energetica Carico
—
La nuova parte 8 della Norma CEI 64-8
L’Efficienza energetica e operativa
in ambito domestico
Gestione, monitoraggio e distacco dei carichi che cresce da 0 a 4. La disponibilità dell’opzione
Il consumo ideale della potenza di energia “zero” riconferma la facoltatività del metodo,
assorbita, sarebbe quello rappresentato da una come dell’intera norma CEI.
linea orizzontale costante nel tempo. Purtroppo
non ci sono impianti che possono garantire La logica che porta all’ottimizzazione energetica
condizioni di questo genere. Per poterci dell’abitazione parte dalla misurazione dello stato
avvicinare a questi limiti, bisogna monitorare i d’efficienza dei diversi componenti l’impianto.
consumi e, se superiori a certi valori, sganciarli, Nella norma con alcune tabelle si misura
seguendo un certo criterio (allarme audio-visivo, l’efficienza di varie situazioni, assegnando a
ritardo temporale, commutazione, o altro), ciascuna un valore di (EM).
garantendo in questo modo il contenimento del
consumo massimo impostato. Le situazioni trattate sono le seguenti:
Per non modificare l’affidabilità e la continuità • profilo di carico (tab B.1)
dell’impianto è necessario individuare i carichi • posizione della cabina rispetto agli stabili
che possono “accettare oppure no” il distacco, serviti (tab B.2)
perché aventi una maggiore inerzia energetico- • tipologia di motori installati (tab B.3)
funzionale. • tipologia di lampade installate e relativa
Questi possono essere: location (tab B.4)
• tipo di monitoraggio della temperatura
• impianti per riscaldamento negli ambienti (tab B.5)
• processi frigoriferi • tipo di trasformatori usati con relativo
• sistemi per ricariche elettriche rendimento (tab B.6)
• sistemi di accumulo idrico o termico • tipo e qualità delle condutture installate
• sistemi dedicati al confort e all’antintrusione (tab B.7)
• sistemi d’illuminazione localizzata • rifasamento dell’energia reattiva (tab B.8)
(giardino, magazzino-garage, ecc.) • disponibilità in tempo reale del fattore di
potenza o cos fi (tab B.9)
Per ciascun carico, si deve indicare una durata • misurazione delle energie consumate, attiva e
limite di distacco. reattiva (tab B.10)
Ad esempio per un computer è 0 ms, per una • capillarità della misura della tensione (tab B.11)
lampada è 50 ms, per un frigorifero è 15 min. • rilevazione delle armoniche di rete (tab B.12)
Per razionalizzare la gestione dei carichi • disponibilità di energia rinnovabile e sua
“sganciabili”, occorre capire il concetto di producibilità nel tempo (tab B.13)
“maglia”, definito dalla norma. Una maglia può
accomunare uno o più locali (zona giorno, zona Una volta misurate le situazioni reali (EM), si
notte, giardino, lavanderia, garage ecc) o una passa alla classificazione secondo cinque livelli
funzione tecnica (riscaldamento, luci esterne, luci crescenti d’efficienza, da EEPL0 a EEPL4 (EEPL4 è
dedicate, sistemi antintrusione, telefonia e il livello più elevato), utilizzando tre tabelle.
internet, ecc.). Il tipo e il numero delle maglie si Ogni livello superiore comprende i precedenti
decide consultando il committente, e si inferiori.
gestiscono e “risolvono” anche con l’impianto Nel domestico non è valutabile il livello di
domotico, se previsto. prestazione dell’efficienza energetica (quello di
Il distacco carichi può agire su talune maglie, tab 02: EEPL ….).
funzionalmente collaboranti, seguendo un adatto Sommando i punteggi ottenuti dalle tabelle per la
criterio per garantire un residuo livello di confort misura dell’efficienza (EM …) e il livello di
e d’affidabilità. prestazione (EEPL …) si ottiene un valore totale,
La parte ottava fissa dei punteggi per le misure che inserito in tab 03 definisce la classe di
energetiche adottate. Da esse deriva la relativa efficienza energetica cercata (EEPL …).
classe d’efficienza energetica dell’impianto (EIEC)
ARTICLE OR CHAPTER TITLE 113
—
Tabella 01. Profilo delle misure di efficienza energetica
—
Tabella 02. Profilo di prestazione di efficienza energetica per un impianto industriale.
—
Tabella 03. Classi di efficienza dell'impianto elettrico.
Totale per le abitazioni Totale eccetto per le abitazioni Classi di efficienza dell'impianto elettrico (EIEC)
<20 <16 EIEC0
<28 <26 EIEC1
<36 <36 EIEC2
<44 <48 EIEC3
<50 <58 EIEC4
114 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
La nuova parte 8 della Norma CEI 64-8
La proposta ABB
— Il relè di massimo consumo RAL 3 e RAL 6 La seconda funzione può contribuire a mantenere
01 Relè di massimo
consumo RAL Nel comparto domestico l’efficienza si il prelievo di potenza al di sotto della soglia
— incrementa curando in prima battuta il rispetto contrattuale ed evitare l’intervento improvviso
02 Interruttore di
gestione carichi LSS1/2 delle punte massime di consumo, onde impedire il del contatore. Il ripristino deve essere manuale;
distacco imprevisto e indesiderato della tensione. può essere automatico solo nel caso in cui si
Tale effetto si ottiene con opportuni controllori utilizzi un relè temporizzato. L’apparecchio è
della potenza prelevata. Nei cataloghi ABB sono fornito con taratura per 3 kW e si regola tramite
reperibili questi dispositivi facilmente un selettore rotativo posto sul fronte.
programmabili, che rilevano, avvisano e, se si
vuole, sganciano uno o più circuiti alimentanti le Principio di funzionamento
relative maglie distaccabili. Collegando la bobina di sgancio S9-T415
all’apposito contatto, il relè RAL emette la
Funzionamento del relè segnalazione sonora d’allarme e insieme apre
Installato nel centralino, a valle dell’interruttore l’interruttore di uno o più carichi non prioritari.
generale, effettua una costante comparazione tra
la soglia contrattuale d’assorbimento (3 o 6 kW) e Contesti applicativi
ed il consumo effettivo d’un impianto monofase. L’installazione del relè di massimo consumo RAL
Un allarme sonoro avvisa l’utente che occorre risulta particolarmente idonea in tutti gli
spegnere certi apparecchi per evitare lo sgancio. ambienti e situazioni in cui si vogliano prevenire
RAL e anche dotato d’un contatto in scambio, che consumi di energia che porterebbero
permette di realizzare le seguenti funzioni: all’intervento dell’interruttore limitatore
• segnalazione acustica o luminosa a distanza dell’impianto.
• apertura d’un interruttore divisionale con
disattivazione di un particolare carico non
prioritario.
N L1
Ausiliari
B.A.
E.A.
RAL
Utenze Utenze
prioritarie non prioritarie
L a nu o va pa r te 8 della N o r m a C E I 6 4 - 8 115
L1 N
LSS1/2
— —
01 02
117
—
Le principali attività
introdotte con le
varianti V3 e V4
118 – 121 La variante V3
122 La variante V4
118 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
La variante V3
Interventi intempestivi degli interruttori • uso di RCD a breve tempo ritardato che
differenziali rispettino i tempi massimi di apertura indicati
La Norma CEI 64-8 V3 al capitolo 53 richiede che nel Capitolo 41 (in pratica sono gli interruttori
gli interruttori differenziali (RCD) siano scelti e differenziali di tipo S selettivi e quelli ad
installati in modo da limitare il rischio di aumentata resistenza contro gli scatti
intervento intempestivo. Ciò si può fare con i intempestivi secondo le indicazioni del
seguenti provvedimenti (art 531.3.2): costruttore)
• corretto coordinamento degli interruttori
• suddivisione dei circuiti mediante l’uso di RCD differenziali (RCD) di tipo generale, di tipo S
individuali associati a ciascun circuito. Per selettivo
evitare l’intervento intempestivo a causa delle • corretto coordinamento degli interruttori
correnti circolanti nel conduttore di protezione differenziali (RCD) con gli eventuali limitatori di
durante il funzionamento normale delle sovratensioni SPD (cioè gli SPD installati a valle
apparecchiature, si deve fare in modo che la dell’RCD con o senza ritardo nell’intervento, ma
sommatoria di tali correnti a valle dell’RCD non non sensibile alle correnti di scarica sino ad
sia superiore a 0,3 volte la corrente differenziale almeno 3 kA 8/20 μs).
nominale di funzionamento I∆n
— — —
F200 DS201 DDA200
L e p r incipali attività int r o d otte c o n le va r ianti V 3 e V4 119
Scelta degli interruttori differenziali secondo Dove gli interruttori differenziali sono accessibili
l’accessibilità all’impianto solo alle persone avvertite o alle persone esperte,
La Norma CEI 64-8 V3 al capitolo 53 indica che la gli interruttori differenziali devono essere
corretta scelta degli interruttori differenziali conformi a una delle seguenti norme:
dipende dalla categoria di persone che possono
accedere agli interruttori differenziali • CEI EN 61008-1 e CEI EN 61008-2-1 oppure
(artt. 531.3.4 e 531.3.6). • CEI EN 61009-1 e CEI EN 61009-2-1 oppure
Dove gli interruttori differenziali sono accessibili • CEI EN 62423 oppure
alle persone comuni non addestrate, ai bambini o • CEI EN 60947-2.
alle persone disabili, gli interruttori differenziali
devono essere conformi a una delle seguenti La scelta del tipo di interruttore differenziale in
norme: funzione della tipologia di apparecchiature
presenti nei circuiti da proteggere può avvenire
• CEI EN 61008-1 e CEI EN 61008-2-1 oppure con diverse modalità:
• CEI EN 61009-1 e CEI EN 61009-2-1 oppure 1. prescrizioni normative
• CEI EN 62423. 2. secondo le forma d’onda della corrente di
guasto a terra generate dagli apparecchi
utilizzatori
3. particolari prescrizioni dei costruttori di
apparecchiature (es. inverter, ecc.)
Descrizione Interruttore
I punti di connessione monofase per la ricarica dei veicoli elettrici (prese o connettori) devono
essere protetti singolarmente mediante un dispositivo differenziale con corrente differenziale
nominale di intervento non superiore a 30 mA almeno di tipo A (CEI 64-8, art. 722.531.1) RCD di tipo A
Nel caso di alimentazione trifase dei veicoli elettrici, si devono adottare misure di protezione
sensibili alle correnti continue di guasto a terra, ad esempio dispositivi differenziali di tipo B
(CEI 64-8, art. 722.531.1) RCD di tipo B
Nei locali ad uso medico di gruppo 1 e gruppo 2, dove sono richiesti interruttori differenziali,
devono essere di tipo A o di tipo B, in funzione del tipo della possibile corrente di guasto RCD di tipo A
(CEI 64-8, art.710.413.1.3) o di tipo B
Per gli STS e gli UPS monofase, se è possibile una corrente di guasto verso terra con componenti
in corrente continua, le loro istruzioni di installazione devono precisare che gli interruttori
differenziale siano di tipo A (CEI EN 62040-1, art. 4.7.12 e CEI EN 62310-1, art. 4.1.10). RCD di tipo A
Sistemi di conversione elettronica di potenza e loro componenti
(se non indicato diversamente nel manuale di istruzioni) (CEI EN 62477-1, art. 4.4.8) RCD di tipo A
Per gli STS e gli UPS trifase, se è possibile una corrente di guasto verso terra con componenti
in corrente continua, le loro istruzioni di installazione devono precisare che gli interruttori
differenziale siano di tipo B (CEI EN 62040-1, art. 4.7.12 e CEI EN 62310-1, art. 4.1.10) RCD di tipo B
Per gli impianti fotovoltaici, nel caso di impianti senza almeno una semplice separazione tra il lato
in c.a. ed il lato c.c., qualora il convertitore non sia esente per costruzione dall’iniettare correnti
continue di guasto a terra nell’impianto elettrico, occorre installare sul lato c.a. un interruttore
differenziale di tipo B (CEI 64-8, art. 712.413.1.1.1.1) RCD di tipo B
Sistemi di conversione elettronica di potenza e loro componenti se indicato nel manuale di istruzioni
(CEI EN 62477-1, art. 4.4.8) RCD di tipo B
120 G u i d a a l l a N o r m a C E I 6 4 - 8 S o lu z i o n i p e r i m p i a n t i r e s i d e n z i a l i
—
La variante V3
Utilizzo degli ARD (Automatic Reclosing Devices) Durante un guasto provocato da un arco in serie
La Norma CEI 64-8 V3 al capitolo 53 indica che la non vi è una dispersione verso terra, di
richiusura automatica dei dispositivi di conseguenza gli RCD non possono rilevare tale
protezione contro i contatti indiretti tramite i guasto. Inoltre, l'impedenza del guasto da arco in
dispositivi ARD (Automatic Reclosing Devices) serie riduce la corrente del carico, che manterrà il
conformi alla Norma CEI EN 50557 è permessa suo valore al di sotto della soglia di apertura
• solo con ARD provvisti di mezzi per la dell'interruttore e del fusibile.
valutazione della corrente classificati secondo Potenziali fonti di guasto con arco in serie,
4.3.2 nella Norma CEI EN 50557 (controllo possono essere per esempio perdite di contatto
dell’isolamento) nei locali con accesso da parte di in prese o morsetti, oppure il danneggiamento
persone comuni non addestrate o ai bambini o ai dei cavi degli elettrodomestici per
disabili schiacciamento. I dispositivi che possono rilevare
• con qualunque tipologia di ARD nei locali con questi tipi di fenomeni sono denominati AFDD
accesso da parte di persone avvertite o esperte (arc fault detection device).
Protezione dagli incendi e AFDD (dispositivi di Nella CEI EN 62606 sono specificati i tre seguenti
rilevamento di guasto dovuto all’arco) dispositivi AFDD:
Tra le possibili cause d’innesco di incendio va
annoverato anche un fenomeno fino ad oggi poco • “puro”, come dispositivo singolo, costituito da
considerato a livello di sistemi di rilevamento e un'unità AFD e da organi di manovra e previsto
protezione: l’arco elettrico. L’arco elettrico è un per essere collegato in serie con un idoneo
fenomeno che si verifica quando si ha un transito dispositivo di protezione dal cortocircuito
di corrente attraverso un materiale dielettrico. dichiarato dal costruttore
I guasti dovuti all’arco possono distinguersi in • “combinato” come dispositivo singolo,
funzione del circuito di guasto in: costituito da un'unità AFD integrata e da un
dispositivo di protezione magnetotermico e/o
• Arco in parallelo al carico differenziale
• Fase/Neutro oppure Fase/Fase (l’interruttore • “assemblabile” costituito da un'unità AFD e da
magnetotermico o i fusibili possono un dispositivo di protezione dichiarato
proteggere) magnetotermico e/o differenziale, previsto per
• Fase/Terra (l’RCD protegge) essere assemblato sul posto.
• Arco in serie al carico
C arico
PE
L e p r incipali attività int r o d otte c o n le va r ianti V 3 e V4 121
Gli AFDD sono in grado di rilevare sia la A tale scopo, è possibile procedere ad esempio
formazione di archi elettrici in serie e che di archi all’adozione di una delle seguenti misure:
elettrici in parallelo tramite l’analisi del segnale di
rete. L’arco elettrico genera delle distorsioni nella • installazione di dispositivi in grado di rilevare
forma d’onda di corrente in prossimità dei gli effetti di un guasto serie (temperatura e/o
passaggio per lo zero (innesco e spegnimento luce), attivare un allarme ed eventualmente un
dell’arco), inoltre i veloci cambiamenti intervento di protezione in modo automatico o
d‘impedenza d‘arco generano interferenze in alta manuale quali ad esempio, sonde di
frequenza. In combinazione ai dispositivi di temperatura, rivelatori ottici, rivelatori di
protezione tradizionale, interruttori fiamma, rivelatori di fumo, rivelatori termici
magnetotermici e differenziali, gli AFDD sono in • procedure di verifiche e manutenzione
grado di eliminare le principali cause d’incendio. periodiche programmate (guide CEI 64-14 e
In Italia, nella Norma CEI 64-8 V3 alla sezione 422 CEI 0-10)
per gli AFDD sono stati aggiunti i seguenti
requisiti. L’utilizzo di AFDD costituisce una misura
adeguata per la protezione dai guasti arco serie
Devono essere adottati provvedimenti contro il in accordo con la norma di prodotto
pericolo di «guasto serie» CEI EN 62606.
Quando impiegati, gli AFDD conformi alla
• nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio CEI EN 62606 devono essere installati (art 532.6):
di cui alla sezione 751
• nei luoghi soggetti a vincolo artistico/ • all’origine dei circuiti finali (terminali) da
monumentale e/o destinati alla custodia di beni proteggere; e
insostituibili; • nei circuiti monofase o bifase in c.a. non
superiori a 240 V.
—
La variante V4
La Variante 4 disciplina la scelta dei cavi elettrici Quest’ultima nota consente all’impresa
destinati ad essere incorporati in modo impiantistica di poter certificare gli impianti che
permanente in opere di costruzione o in parti di siano realizzati e/o completati successivamente
esse, così come definito all’articolo 2, comma 3, al 1° giugno 2017 attraverso il riferimento, nella
del Regolamento citato. Dichiarazione di conformità di cui al DM 37/08,
La nuova CEI 64-8 V4 sostituisce e/o integra gli delle norme tecniche precedenti la V4 purché le
articoli 527.1 “Precauzioni da prendere all’interno istanze di titoli autorizzativi o progetti siano
di un ambiente chiuso”, 751.04.2.8 “Requisiti delle antecedenti al 1° luglio 2017.
condutture per evitare la propagazione I cavi immessi sul mercato a partire dal 1° luglio
dell’incendio” e 751.04.3 “Prescrizioni aggiuntive 2017, siano essi di potenza o di trasmissione dati,
per gli ambienti di cui in 751.03.2” della destinati ad essere incorporati permanentemente
CEI 64 -8:2012, con validità in parallelo fino al negli edifici e nelle opere di ingegneria civile,
31 dicembre 2017. dovranno rispettare il regolamento CPR ed essere
La V4 allo scopo di favorire l’opportuna quindi conformi alle caratteristiche di reazione al
distribuzione sul mercato delle nuove tipologie di fuoco previste dalla norma EN 50575 nonché
cavi nonché consentire l’impiego di eventuali muniti di marcatura CE e DoP.
scorte acquistate precedentemente al 1 luglio
2017 e non rispondenti alla CPR, prevede un
periodo transitorio di coesistenza, fino al
31 dicembre 2017, tra la nuova variante 4 e la
precedente edizione 2012, nonché l’aggiunta della
seguente nota:
“Secondo il principio giuridico per il quale si
applica la norma tecnica vigente al momento della
presentazione delle istanze dei titoli autorizzativi
e/o dei progetti redatti o di inizio dei lavori di cui
in ogni caso si possa avere data certa,
antecedente al 1° luglio 2017, i relativi impianti
possono essere realizzati e/o completati in
conformità alle norme tecniche vigenti prima
della data di validità della presente Variante”.
D iffe r en z a t r a p r ote z i o ne e se z i o na m ento de g li i m pianti 123
—
ABB SACE
Una divisione di ABB S.p.A.
abb.it/lowvoltage
2CSC004060B0905 - 07.2017