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di Csaba Székely
PERSONAGGI
DOMINIC Un uomo sulla sessantina
LIZA Una ragazza di 16 anni, affetta dalla sindrome di Asperger
ALEX Un uomo sulla cinquantina
SCENA
Il piccolo appartamento di Dominic, un monolocale arredato severamente in un palazzone prefabbricato popolare
dell’epoca comunista. Cucina e camera insieme. A sinistra c'è la porta d'ingresso, a destra c'è la porta del bagno.
Al muro è appesa la fotografia incorniciata di un bulldog francese, sotto la quale si trova una mensola piena di
coppe dorate.
NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
SCENA 1
Dominic sta guardando il telegiornale alla TV seduto in poltrona. Manda giù le sue pastiglie
con un bicchiere d’acqua, senza togliere gli occhi dallo schermo.
TELEGIORNALE (V.O.) L’Ufficio del Pubblico Ministero della Corte Suprema Rumena
ha stabilito la messa in stato di accusa di un ex dirigente comunista per crimini
contro l’umanità. L’ottantanovenne Alexandru Vidraru, ex comandante del
famigerato carcere di Râmnicu Sărat, avrebbe torturato non meno di 138
prigionieri politici negli anni Sessanta. Si dice che nelle sue mani siano morti
più di dodici detenuti.
Bussano.
DOMINIC (rivolto alla porta) Ciccio, va’ a bussare al coperchio della tua bara da dentro,
va’!
Quando il telegiornale passa a un’altra notizia, Dominic spegne la TV. Si sente bussare a
lungo e con forza. Dominic si alza, raccoglie da terra una scarpa e la lancia con forza contro
la porta d’ingresso. Il lancio produce un forte rumore. Silenzio.
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DOMINIC E il tizio dietro la porta dice “Vaffanculo”. Me ne frego di cosa dice la targa.
Non compro niente e non mi interessa trovare Gesù!
ALEX (O.S.) Ma io non... Passo più tardi? Posso passare più tardi.
DOMINIC (avvicinandosi alla porta) Ciccio, glielo dico io cosa può fare. Se mi ha portato
qualcosa, lo lasci vicino alla porta! Se vuole farmi delle domande, se le scordi!
Se vuole lamentarsi di qualcosa, si ammazzi! Anzi, le suggerisco l'ultima
variante, non importa per cosa è venuto!
Alla parola “colonnello”, Dominic apre di colpo la porta e si guarda intorno per controllare se
nel corridoio c’è qualcun altro. Afferra Alex per il polso, lo tira dentro e sbatte la porta. Il suo
respiro torna normale.
ALEX (con un grande sorriso) Tenente Alex Dima al suo servizio, signore.
Silenzio.
ALEX Sì!
ALEX Sì!
DOMINIC Coniglietto?
ALEX S...! Mh, un soprannome superato. E in realtà, non sono più tenente.
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Dominic fa il saluto.
ALEX Sì. Ma, come saprà, questi servizi segreti non sono più quei servizi segreti.
ALEX Anche. Praticamente tutto ciò che riguarda le comunicazioni. Signor Kormos...
DOMINIC Da quando mi sono trasferito qui non ho avuto ospiti. Anche se una volta mi
ha fatto visita l’Ispettore Capo Preda.
DOMINIC Sarà sei anni fa. È ancora un grand’uomo. Il più grande di tutti quelli che ho
incontrato.
DOMINIC Sei venuto qui per parlare dell'Ispettore Capo Preda, ciccio?
ALEX Non proprio, io... Sono stato trasferito qui, sai. E mi sono detto, visto che sono
nella stessa città del mio ex col…lega, perché non fargli una visita? Tieni.
ALEX Un regalo
ALEX Beh, puoi lanciarlo contro la porta quando arriva gente in visita, oppure
potresti, non so... chiamare qualcuno?
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ALEX Perché, che è successo? Si è rifiutata di bere una cosa con te o cosa?
DOMINIC No, quello non mi fa più arrabbiare. No. Si è rifiutata di assaggiare la torta alle
fragole che le ho fatto per il diploma.
DOMINIC Mi ha detto che stava seguendo uno stile di vita senza-carboidrati. E allora,
ciccio, le ho risposto che sarei passato a uno stile di vita senza-figlia. E così è
stato.
DOMINIC Tu che ne pensi? Mi ci è voluto un giorno intero per fare quella torta.
Va alla credenza. Alex si appoggia con la mano al tavolo. Dominic prende due bicchieri.
...e cognac...
...e cognac.
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ALEX Ti chiedo scusa, ma... lo sai che gli ufficiali vanno chiamati col loro grado
anche dopo la pensione. Cioè, sei tuttora colonnello.
DOMINIC Tu invece sei tuttora un calzino senza cervello, ciccio, ma ciononostante non
mi sono bussato dentro casa tua per darti del calzino senza cervello e del
coniglietto davanti ai vicini.
DOMINIC E tu che ne sai? Qui anche le pareti hanno orecchie. (indicando la TV) Hai
visto cos’hanno fatto a Vidraru?
ALEX Ho visto.
DOMINIC Hanno trascinato il suo nome nel fango... Che figli di… Che vergogna. È
questo quello che si merita un uomo con i capelli bianchi?
ALEX Beh, mica lo hanno portato in tribunale con l'accusa di avere i capelli bianchi.
Non è che fosse obbligato a picchiare a morte i detenuti politici, eh.
ALEX Stavo solo dicendo... non era mica un angelo, sai? Odiava così tanto la
musica classica che ha torturato il senatore Coposu per anni solo perché
assomigliava a Beethoven.
DOMINIC Bisognava riportare alla fedeltà i nemici del regime. Bisognava rieducare i
dissidenti, ciccio. Questo era il vero motivo delle punizioni. Il fatto che
assomigliasse a Beethoven era solo una circostanza aggravante.
DOMINIC Abbiamo fatto quello che andava fatto. D’accordo? E ora questi qui vogliono
giudicare la gente perché ha fatto quello che andava fatto. (breve pausa) È
vero, qualche disgraziato è morto. Quelli erano i tempi. Ma avrebbero potuto
evitarlo. D’accordo? Mica li abbiamo obbligati noi a lamentarsi di tutto e a
cospirare contro il regime? O ad ascoltare Radio Europa Libera. O a insultare
Ceaușescu. A raccontare barzellette sul suo conto. No, gli abbiamo detto di
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tenere il becco chiuso. D’accordo? E se non sai tenere il becco chiuso, paghi
le conseguenze. D’accordo?
DOMINIC Siediti.
ALEX Sto bene in piedi, grazie. Sai, sto seduto tutto il giorno in ufficio.
ALEX Giusto.
DOMINIC Se ascoltavi Radio Europa Libera, voleva dire che... avevi pessimi gusti in
fatto di musica. E allora dovevamo mostrargli noi la retta via, ciccio. Ho
ragione? Quelli erano i tempi. Risultati! Era l'unica cosa che i nostri superiori si
aspettavano da noi. Che il Paese si aspettava da noi. E noi gli abbiamo dato
risultati. Ho ragione? Ora ci chiamano aguzzini, ma eravamo patrioti, e che
diavolo!
DOMINIC Prende a pugni tutto quello che gli capita a tiro, ciccio. Soprattutto sua moglie
e sua figlia.
ALEX Perché?
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ALEX Vuoi dirmi che tu non hai mai dato due buffetti a tua moglie quando era viva?
Breve pausa.
DOMINIC L'ho picchiata una sola volta, dopo che era morta. E anche quella volta solo
per una buona ragione.
DOMINIC Le sue ultime parole sono state “Non mi sento bene. Credo sia colpa della tua
torta”. Ciccio, io questo genere di ultime parole non sono disposto ad
accettarlo.
DOMINIC Già…
DOMINIC Non è malata. È... ha qualche porcheria che non va nella testa. Non so bene.
ALEX Te l'ho detto. Ero curioso di vedere come stai. Come se la passa l’eroe.
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ALEX Tutti i ragazzi ai tuoi comandi, tutti volevamo essere come te. E il Metodo
Kormos... era leggendario! Hai ancora la scatola nera?
Breve pausa.
DOMINIC Come?
ALEX Dai, quella con le “posate”. Quando la tiravi fuori, cominciavano a tremare le
gambe a tutti. Pure a noi, anche se non ci interrogavi, grazie a Dio.
DOMINIC (ironico) Qual era il tuo soprannome? Alex Cuor di Leone... il Temerario...?
ALEX Perché non volevo pestare donne che avevano l’aspetto uguale a mia moglie.
DOMINIC Non ho la più pallida idea di cosa stai parlando. Chi mai vorrebbe pestare
donne dall’aspetto uguale alla propria moglie?
ALEX C'erano un sacco di ufficiali che l'avrebbero fatto più che volentieri. Capisci
cosa intendo. Ma no, ero sempre io a dover eseguire quell’ordine.
ALEX Non ci sarei mai entrato se avessi saputo prima che il programma mattutino
avrebbe previsto il pestaggio di donne uguali alle proprie mogli!
DOMINIC Datti una calmata, ciccio. Sotto il mio comando non è avvenuta nessuna
attività di questo tipo.
ALEX Ah no? Dovevo picchiarle sulle suole delle scarpe finché i loro organi interni
cominciavano, sai, a muoversi e a scuotersi.
DOMINIC Visto, ciccio? Picchiavi suole di scarpe, mica donne uguali alle mogli.
ALEX Ma per fortuna il lavoro aveva anche i suoi lati positivi. (sorridendo) Ti ricordi
quel disgraziato che abbiamo pestato con il sacco di sabbia?
DOMINIC Il prete?
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DOMINIC No.
Alex ride.
ALEX Già. Saranno quindici anni che non torturo nessuno. E tu?
DOMINIC Beh, una volta ho beccato un topo nell'armadio... ma niente di serio, no.
ALEX Infilavamo il gatto sotto il coso… la camicia del sospettato, per benino, e poi lo
colpivamo finché all’impazzata non iniziava a graffiare e a mordere e palle
varie... Geniale!
DOMINIC Orribile.
DOMINIC Io? Io non ti ho mai ordinato niente del genere, ciccio. Picchiare dei gatti, ma
senti. Chi sarei io, una bestia perversa? Povero micio.
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ALEX Così...
Breve pausa.
ALEX Lascia perdere, ok? Dimentica che te l’ho chiesto. Che testa di cazzo. Se ho
un microfono addosso. Cioè, capisci, ma veramente…
DOMINIC No.
Pausa.
DOMINIC Dovrei?
Lunga pausa.
ALEX Dai.
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DOMINIC Quel succhiacazzi sa qualcosa di me? Quel giornalista ficcanaso che stana gli
ex agenti della Securitate.
ALEX Certo.
ALEX Dobbiamo dare qualcosa alla gente, capisci. Vidraru, l’hai detto anche tu, è
vecchio. Tempo che tirano fuori la condanna, lui sarà già...
ALEX Chi?
DOMINIC Stănică. Quello che ha picchiato a morte quel dissidente schifoso, quel poeta.
ALEX E chi gli ha detto che doveva guarire? Se sei malato e ti passa, poi devi
affrontarne le conseguenze.
Pausa.
DOMINIC No.
ALEX E allora? Non hai niente di cui preoccuparti. Se non sei malato.
Pausa.
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ALEX Te l'ho detto, mi hanno trasferito qui. Ero curioso di vedere come vivi, dove
abiti... capisci. E devo dire che… sono sorpreso. Con la tua pensione,
capisci...potresti comprarti una villa, potresti vivere come un nababbo da
qualche parte, che ne so, in Egitto.
DOMINIC No, ciccio, grazie mille, ma qui ho tutto quel che mi serve. Non mi trasferirei
mai all’estero. Io amo questo Paese.
ALEX Lo so che lo ami. Proprio questo mi domandavo l’altro giorno… cosa faresti se
il Paese avesse di nuovo bisogno dei tuoi servizi.
ALEX Così, ci pensavo. Se per caso ci fosse una questione di sicurezza nazionale...
ad esempio, se qualcuno possedesse informazioni, capisci, impossibili da tirar
fuori...
ALEX Già, forse. Ma abbiamo le mani legate. Capisci cosa intendo. Ci sono dei
limiti, oggi, che non si possono più superare.
DOMINIC Beh, se non potete voi, non posso nemmeno io. Ho ragione?
Pausa.
DOMINIC Dunque è per questo che sei venuto? Per tirar fuori informazioni da qualcuno?
Con metodi che oggi non potete più usare?
ALEX Ma che dici, ma come ti passa per la testa? Non ho detto niente del genere.
DOMINIC Lascia perdere, va’, ciccio. Il capitolo è chiuso. D’accordo? Non lo rifarei mai.
DOMINIC Ma va, non rimpiango nulla, io. Ma quello che ho fatto allora, faceva parte del
mio lavoro. D’accordo? E il mio lavoro faceva parte di quei tempi. E ora siamo
nel 2006 e i tempi cambiano.
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DOMINIC Che ne so io. Ora tirano altri venti. Prendiamo per esempio l’Ispettore Capo
Preda. Avrei fatto tutto quello mi avesse chiesto. E lo sai perché, ciccio?
Perché è stato capace di convincermi che ero un pezzo perfettamente
funzionante di un motore ad alte prestazioni… e che stavamo andando a
massima velocità verso la luce. Ero consapevole che stavo servendo uno
scopo più alto. Ma guardati intorno adesso. Non alzerei nemmeno il mignolo
per queste teste di cazzo che governano il Paese e si credono politici. Sono la
vergogna della nazione, ciccio. Non hanno nessuno scopo più alto al di fuori
dei loro interessi. Quindi puoi dirgli di vomitare sangue il giorno del loro
compleanno, e per quanto mi riguarda lasciatemi in pace.
ALEX Oh, quindi odi il governo, ma accetti felicemente la tua pensione di 6.000 lei.
ALEX Eh?
DOMINIC Perché io da questi non voglio attenzioni speciali. E mettiti seduto, cazzo.
DOMINIC Sì, lo so, stai seduto abbastanza in ufficio. Con le cuffie e il resto.
ALEX Già. Cioè, ormai queste cose vanno in modo diverso. Non perdiamo più tempo
con quelle cazzate delle cimici, capisci. Se qualcuno desta sospetti, ci
facciamo mandare le sue telefonate dalla compagnia telefonica e basta.
DOMINIC E ve le danno?
ALEX Certo.
DOMINIC Io no.
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DOMINIC Ambulanza?
DOMINIC Prego?
ALEX Non sto dicendo che hai dei problemi al cuore, Dio ce ne scampi! Sto solo
chiedendo se ipoteticamente tu avessi problemi al cuore – o qualsiasi altro
problema del genere – e dovessi chiamare l’ambulanza... capisci, cosa
faresti?
Pausa.
ALEX È questo che mi piace di te, Dominic. Che sai sempre cosa fare.
Non sai quanto sono felice che ti ho rivisto. Passerò ancora, se non ti
dispiace.
Bussano.
SCENA 2
Posso usare il suo bagno? Spero che non le dispiaccia se uso il suo bagno,
signor Domi.
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LIZA La mia mamma mi ha detto che se devo andare in bagno e a casa non c'è
nessuno, di chiedere per favore a un vicino se posso usare il bagno. Così, ho
chiesto per favore a lei.
DOMINIC Come sarebbe a dire, a casa non c’è nessuno? Tuo padre ha appena finito di
pestare tua…
DOMINIC Non mi interessa. Questo non è un bagno pubblico, ciccia, quindi vai a
scocciare qualcun altro!
LIZA Signor Domi, è molto spiacevole per me, perché non mi piace andare in casa
d'altri, perché hanno un odore diverso dalla nostra, ma sarebbe ancora più
spiacevole farmi la pipì addosso, così ho dovuto scegliere tra due mali e ho
scelto quello con le ripercussioni minori sui miei vestiti.
DOMINIC Molto gentile da parte tua. Ora vattene! Non metterai piede nel mio cesso,
chiaro?
LIZA Perché continua a dirmi che non è un bagno pubblico, signor Domi? So
perfettamente che non è un bagno pubblico. Sta usando una metafora?
Silenzio.
LIZA Ne è sicuro?
DOMINIC Sì! Per quanto ne so io, nemmeno una cazzo di metafora è stata usata in
questa conversazione, va bene? Solo fatti. E il fatto è che questo è il mio
bagno personale, nel mio appartamento personale, e non faccio entrare
nessuno!
DOMINIC Cosa?
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LIZA Ho visto uscire di qui un signore, che parlava al telefono e ha detto: “L’ho
richiamata, come ho promesso. Sì, ho le antenne puntate su di lui. Dirà di sì”.
Breve pausa.
LIZA (con le cosce strette) Posso usare il bagno adesso, signor Domi? Glielo dico
dopo.
Breve pausa.
LIZA Grazie mille, signor Domi, di avermi permesso di usare il suo bagno, signor
Domi.
Liza esce.
LIZA Sì.
Pausa.
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LIZA Liza.
DOMINIC (con eccessiva gentilezza) Liza. Cos'altro ha detto il signore con il telefono,
Liza?
Silenzio.
DOMINIC E hai avuto la faccia tosta di usare il mio bagno per una cazzata simile?
(breve pausa) Mi hai usato!
Spinge Liza fuori e le sbatte la porta alle spalle. Dopo di che si dirige verso la poltrona,
prende in mano il telecomando e si accomoda. Fa per accendere la TV, ma Liza entra di
nuovo.
LIZA Mi spiace, signor Domi. Ho lasciato qui la mia cartella. Posso prenderla?
DOMINIC Certamente, ciccia. Puoi andare e venire come ti garba. Puoi fare anche un
pisolino sul divano, o addirittura trasferisciti qui, se vuoi.
LIZA Molto gentile da parte sua, signor Domi. Non posso accettare, ma la ringrazio
di cuore.
Liza va verso lo zaino e lo solleva da terra. Nota la foto del cane appesa al muro e ci si
piazza davanti.
LIZA Sì, mi piacciono molto i cani. Ma papà non me ne fa tenere uno. Mi piace
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LIZA E hanno uno strano modo di sembrare in colpa. Perché hanno occhi grandi ed
espressivi. Come lei, signor Domi.
LIZA Non capisco mai quando le persone si sentono in colpa. Ma con i cani è
diverso. Sono facili da leggere. Molto più facili degli esseri umani. Ecco perché
mi piacciono di più i cani. E mi piacciono di più anche perché sono
riconoscenti quando condividi con loro il cibo.
LIZA E sono sempre contenti di vederti. Non come gli esseri umani. E se gli parli,
non ti chiamato ritardato. Non come gli esseri umani. E se sei triste, ti mettono
di buon umore. Non come gli esseri umani. E se li ami, non ti fanno mai del
male.
DOMINIC Sì.
LIZA Me lo dicono spesso. Ma conosco molti che parlano ancora più di me. Come
si chiamava il suo cane, signor Domi?
LIZA Tamara è un bel nome. C’è un cane che viene spesso nel cortile della scuola.
Gli do sempre metà della mia merenda, perché è quello che fanno gli amici, e
lui è il mio unico amico. Lo chiamo Voldemort.
DOMINIC Voldemort?
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DOMINIC Cosa vuol dire cos'è un “Ralph”? Ralph è il nome di Ralph Fiennes.
LIZA Oh. No, è solo metà del suo nome. Credo che il cane si sentirebbe offeso. A
lei piacerebbe che qualcuno le si rivolgesse chiamandola con solo mezzo
nome, signor Domi?
DOMINIC Ma se è un’ora che chiami con mezzo nome, per l'amor di Dio!
LIZA Davvero?
LIZA Sedici.
LIZA Capisco. Anche io ho delle cose da fare: devo prendere le botte di oggi da
papà. Arrivederci, signor Domi!
LIZA Perché sono una bambina inutile, stupida, lesa, ritardata, deficiente, che non
sa fare niente e lo infastidisce.
Silenzio.
LIZA Me lo merito
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LIZA Non lo so. Ma è quello che dice papà e io gli credo perché è il mio papo e gli
voglio bene.
Silenzio.
LIZA Che domanda stupida, signor Domi. Le botte fanno male e a nessuno piace il
dolore. Ragion per cui sviluppiamo diversi meccanismi per evitare il dolore. A
volte, quando mi succede qualcosa di veramente brutto, immagino di essere
lontano lontano. In Nepal.
LIZA È un posto tranquillo. Credo. (sorride) In Nepal c’è un festival indù, chiamato
Kukur Tihar, in cui le persone onorano per un giorno intero i cani. Lo sa che i
nepalesi credono che quando moriamo il nostro cane ci guida verso l'aldilà.
DOMINIC Mh.
LIZA Beh, io non credo che ci sia una vita dopo la morte. Perché non riesco a
immaginarlo. Ma se esiste, spero che i nepalesi abbiano ragione. Arrivederci,
signor Domi.
Apre la porta.
LIZA Perché?
DOMINIC Puoi aspettare finché tuo padre... gli passa un po'. Hai fame?
DOMINIC Addestravo cani-poliziotto. Quindi gli insegnavo a cercare ogni genere di cose.
Sostanze illegali, esplosivi... persone scomparse...
DOMINIC La maggior parte. Ma ho lavorato anche con labrador e mastini. Quello è stato
il mio primo lavoro. Ma è durato solo qualche anno. Quando sono entrato
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LIZA Certo! Sono la razza più popolare. Sono agili, ottimisti, intelligenti e socievoli
quasi come i golden retriever. Sono ottimi cani da lavoro. Loro...(pausa) La
ringrazio, signor Domi, che mi vuole far chiacchierare sui cani. Ma è tardi e
devo proprio andare a prendere le mie botte. Le auguro una splendida serata,
signor Domi.
Liza esce.
Dominic resta per un po' in piedi. Poi fa per accendere la TV, ma cambia idea e lancia il
telecomando sul divano.
Buio.
SCENA 3
ALEX Naah, per adesso è sicuro. A me hanno detto che lo sterminio della
popolazione è previsto solo per l’anno prossimo. Assaggia.
ALEX Visto?
Si siedono e mangiano.
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ALEX Già, lì. Tutta quella carne, vecchio mio, montagne di carne, capisci,
ammassate sul tavolo. Maiale, anatra, tacchino... capisci cosa intendo. Ti
ricordi? I mocciosi tornavano a casa da scuola e si fermavano lì a guardarci
ingozzare. Ti ricordi?
DOMINIC Aha. Avevano una fame che gli uscivano gli occhi. Non avevano mai visto un
tacchino arrosto o delle costine.
ALEX Già. E quel poeta gli ha urlato... “Volete una coscia arrosto? Allora abbaiate
come cani!” (ride) E i bambini hanno cominciato ad abbaiare, capisci…
saranno stati in quarta-quinta? E lui gli lanciava addosso gli ossi senza più
carne. (ride di più) Mandava giù la birra, capisci, come se non ci fosse un
domani.
DOMINIC Con Preda? No. Cioè, mi è venuto a trovare una volta, e basta.
DOMINIC Beh… Tutto quello che so sulle persone, l’ho imparato da lui. Non lo stimavo
solo come mio capo, per me era un padre, ciccio. (breve pausa) Cioè, mio
padre era un coglione, quindi Preda era più come... Non importa. Il punto è
che l'Ispettore Capo Preda è un uomo eccezionale.
DOMINIC Assolutamente. Ha persino arrestato suo figlio e l’ha mandato nella stanza di
tortura perché l’hanno beccato ad ascoltare Radio Europa Libera.
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DOMINIC No, ciccio, io sto parlando di principi: anche se devi fare grandi sacrifici… se
devi sacrificare qualcuno, o addirittura te stesso… tu comunque continua a
lottare.
ALEX Ma Dominic, noi... torturavamo persone. Io questo non lo definirei una lotta.
DOMINIC Io sì. Quello che abbiamo fatto l’abbiamo fatto per la causa. E tutto quello che
si fa per la causa, ciccio, è lotta.
ALEX Per quale causa? Figuriamoci. L’abbiamo fatto perché ci piaceva. Cioè,
tranne, ad esempio, quando bisognava pestare donne uguali a mia moglie.
Allora mi cagavo addosso, capisci. Ma per il resto era un lavoro pazzesco.
Capisci cosa intendo. Ci dava potere, sicurezza ed era pure ben pagato. Sei
d'accordo?
DOMINIC No. Noi difendevamo la patria e tutto era per uno scopo più alto.
ALEX Quale scopo, Dominic? Non tirarmi fuori quella palla del “fine giustifica i
mezzi”. Perché non solo il mezzo ma anche il fine dev’essere giustificato.
Capisci cosa intendo. E nessun tribunale di questo o qualsiasi mondo potrà
mai giustificare lo scopo per cui, a sentir te, “lottavamo”.
ALEX Parlo del terrore. E parlo della miseria in cui dei poveracci vivevano. Io me ne
sbatto di loro, capisci, ma per favore smettiamola di illuderci. Parlo di questo.
Parlo di una dittatura oscura capeggiata da una brutta coppia di coniugi
sghignazzanti. Questo non lo giustifica un cazzo di niente.
ALEX No, io non credo che noi lottavamo per qualcosa. Se serviva, picchiavamo, e
basta. Perché? Per non essere picchiati, ecco perché. E perché noi siamo
così, ecco perché. Così è il Paese. Picchiamo le nostre donne, i nostri
bambini, ci picchiamo a vicenda. Ce l’abbiamo nel sangue. Capisci cosa
intendo. Adoriamo provocare dolore. I Ceaușescu hanno solo reso il tutto più
organizzato.
ALEX Voglio dire che io so benissimo cosa sono. E anche tu dovresti smettere di
mentirti. Perché noi due siamo uguali.
DOMINIC Non lo siamo per un cazzo. E non abbiamo lottato per una brutta coppia,
ciccio. Abbiamo lottato per il futuro di questo Paese. Lavoro per tutti, casa per
tutti, pane su tutte le tavole. Niente droghe, niente suicidi, niente... Vero,
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ALEX Chi?
Pausa.
DOMINIC Ha sentito che ho lavorato per la polizia segreta. Non ho idea se sa di preciso
qual era il mio lavoro. Non importa. La domanda è: quando lo scoprirà, potrà
dimostrarlo?
DOMINIC ...e faccio il lavoro... allora voi rendete inaccessibile il mio fascicolo e il
giornalista rimane fregato.
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Pausa.
Anche se…?
DOMINIC Sì, anche se finisce sulla stampa. Io non mi vergogno del passato, ciccio. E
sai perché? Perché non ho fatto niente di male. Noi non eravamo criminali.
D'accordo? Ma eroi.
ALEX Eroi.
DOMINIC Sì.
ALEX Devo deluderti, vecchio mio: se tutta la faccenda viene fuori, non interesserà a
un cane di nessuno chi tu ritieni di essere. Ti odieranno. La tua foto sarà sulla
prima pagina di tutti i giornali, capisci, e ci sputeranno sopra.
DOMINIC Pensavo che la moda di sputare sulle prime pagine fosse morta insieme con
Ceaușescu.
Pausa.
ALEX Ma è quello che hai fatto per tutta la vita. Capisci, fai una semplice domanda e
ricevi una semplice risposta. Qual è il problema?
DOMINIC Te l’ho già detto, ciccio, faccio solo quello in cui credo.
Breve pausa.
Proprio non ti capisco. La sicurezza dello stato è sempre stata importante per
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DOMINIC No. Ma il governo sta portando il paese nella direzione sbagliata. Quello che
per loro è una minaccia, è probabilmente un bene per il popolo.
DOMINIC Come…?
Alex si avvicina.
ALEX (piano) Non ti fidi della loro capacità di giudizio, capito. Ma allora fidati della
mia. Ti giuro che questa è una faccenda seria per la sicurezza dello stato.
DOMINIC Ciccio, del tuo giudizio mi fido ancor meno che del loro.
ALEX Perché?
DOMINIC Ma non sei stato tu a portare all’interrogatorio quella donna incinta con la
fondata accusa di praticare aborti clandestini?
ALEX Perché, dove c’è scritto che donne incinte non possono praticare aborti
clandestini? Comunque alla fine ha confessato tutto.
DOMINIC Sì. Ha confessato pure di essere il tenente Kojak. Dopo tre giorni di
interrogatorio vorrei vedere, certo che ha confessato tutto!
ALEX Scendi dal tuo piedistallo, va bene? Sono io che ho dovuto pestarle le suole,
non tu. Tu hai solo dato l'ordine, capisci, poi non ti sei più fatto vedere. Era
facile per te, tanto non assomigliava alla tua, di moglie, ma alla mia!
DOMINIC Ma devi tirare in ballo in ogni discorso la tua fottuta moglie? Non è un vero
giornalista, giusto?
Breve pausa.
Senti, mi spiace per quello che ho detto. Però, non so perché, mi prende il
nervoso quando si parla di mia moglie.
DOMINIC È uno dei vostri, vero? Lo usate per fare pressione, vendicarvi, cose del
genere, giusto?
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Senti, se cambiassi idea entro lunedì prossimo... il mio numero è nel telefono
che ti ho dato.
Buio.
SCENA 4
LIZA Le auguro buona giornata, signor Domi. L’offerta dell’altra volta è ancora
valida?
DOMINIC Mmh... Beh, era coso, una frase… di cui si intende il contrario.
LIZA Ironia?
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DOMINIC Aspetta! Mi dispiace. Avrei dovuto capire che non sei un tipo ironico. Sei
piuttosto un tipo spina-nel-fianco, vero?
Liza si avvia.
DOMINIC Oh aspetta, volevo solo farti ridere! Dunque. Senti, non puoi trasferirti qui,
ma… l’altra cosa che ti ho detto quella volta… quella è ancora valida. Va
bene?
LIZA Quale?
LIZA (sorridendo) Sul serio? Posso venire quando voglio? Proprio proprio quando
mi passa per la testa?
DOMINIC Sì, quasi. Anzi, visto che sei già qui, puoi restare un po'. Vuoi guardare la TV
o...?
LIZA No.
Pausa.
DOMINIC Sì. L’ho visto in tv. E adesso che hai da ridere? Non c'era nient'altro di
interessante in TV, d'accordo?
LIZA Vuole rispondere insieme a me a qualche quiz su Harry Potter, signor Domi?
Ci sono un sacco di giochi divertenti su internet, signor Domi.
DOMINIC Beh, adesso, non è che sono così appassionato. Fatti venire in mente
qualcos’altro.
LIZA Va bene. (dopo aver riflettuto un po’) Le piace giocare a scacchi, signor Domi?
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
DOMINIC Di brutto. Ai tempi ero il migliore di tutta la Sec... I miei colleghi mi chiedevano
sempre “Ma come hai fatto, Dominic? Come diavolo hai fatto? “
LIZA Si arrabbiavano?
LIZA Io, purtroppo, non so giocare a backgammon, signor Domi. Mi insegna per
favore a giocare a backgammon, signor Domi?
Pausa.
In fondo, dai… sì. Perché no? Solo che devo ritrovare la mia vecchia tavola.
LIZA Fantastico! Può ritrovare la sua vecchia tavola, signor Domi? Per favore,
ritrovi la sua vecchia tavola, signor Domi!
DOMINIC Va beh, d’accordo, ciccia. Ma prima promettimi una cosa: se perdi non diventi
triste. Va bene?
LIZA Prometto!
LIZA Sì.
DOMINIC Giuri?
LIZA Giuro.
Buio.
SCENA 5
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
DOMINIC Dieci vittorie su dieci?! Hai appena imparato il gioco, per l'amor di Dio!
DOMINIC Non essere sempre così fottutamente cortese, va bene? Se vinci, assumiti la
responsabilità, ciccia, e tiratela di brutto, d'accordo?
Pausa.
DOMINIC E va bene.
Buio.
SCENA 6
LIZA Va bene.
Buio.
SCENA 7
Due giorni dopo. Dominic apre la porta, Liza entra con la cartella in spalla.
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
LIZA Scusi?
Breve pausa.
Oh, mi rendo conto, non l’hai capita. Dunque, quando ti ho chiesto com’era la
scuola, mi riferivo...
Pausa.
Breve pausa.
Prima, fai i compiti, va bene? E poi possiamo giocare. A che ora devi essere a
casa?
LIZA Alle cinque meno un quarto. Il mercoledì le botte iniziano intorno alle 17 e
devo prepararmi.
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
DOMINIC Porco mondo! Metterò fine a questa storia, ciccia. Salgo e ci parlo io con tuo
padre.
DOMINIC Sì.
LIZA Secondo la mia mamma questa non è una buona idea, signor Domi. La
signora Agi del quarto piano una volta gli ha detto di non picchiarci mai più.
Secondo la mia mamma non è stata una buona idea, signor Domi.
DOMINIC Perché?
LIZA Dopo che la signora Agi se n’è andata, papà ci ha legate al termosifone e ci
ha lasciate lì fino al mattino dopo, poi ci ha chiesto se preferivamo questo
metodo o sopportare qualche botta. Io un pochino preferivo questo metodo,
ma la mamma non era completamente soddisfatta del nuovo metodo e quindi
ha detto al papà che avremmo preferito le botte. Mi rendo conto, signor Domi,
che sul breve termine sembra un po’ strana come situazione – e l’altra volta
quando papà ha detto che se non ci piace qualcosa possiamo anche
trasferirci sono venuta giù di corsa e ho chiesto se potevo trasferirmi qui. Ma
in realtà era un’ironia da parte di papà, oppure una metafora, perché non lo
diceva sul serio – ma è importante capire che papà ha un piano a lungo
termine per noi e ci picchia per uno scopo più alto, perché vorrebbe che la
mamma e io fossimo brave persone, che sanno dov’è il loro posto, e per
questo dobbiamo sopportare il dolore con dignità, come… come ...
Buio.
SCENA 8
Il pomeriggio del giorno dopo. Dominic apre la porta. Liza entra con la faccia triste, cartella in
spalla.
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
DOMINIC Mi dispiace.
Dominic vuole abbracciare Liza, ma si blocca. Alla fine l’abbraccia. Liza appoggia la testa sul
petto di Dominic ma non ricambia l’abbraccio.
LIZA (con la testa sul petto di Dominic) Il bidello l’ha sepolto, ma non vuole dirmi
dove. Mi dispiace così tanto che non potrò passare altro tempo con lui! Mi
dispiace così tanto che non ho più nessuno con cui condividere la merenda!
Mi dispiace così tanto che non sarò con lui questa domenica il giorno del mio
compleanno! Mi dispiace così tanto che ho smocciolato la sua camicia, signor
Domi!
LIZA Povero Voldemort… Non ha nemmeno fatto in tempo ad avere dei cuccioli.
LIZA Anche lei è un maschio, signor Domi, ma può avere lo stesso dei figli. Ha figli,
signor Domi?
Pausa.
LIZA Perché?
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
Pausa.
LIZA Perché?
LIZA Perché?
DOMINIC Perché, perché... Dunque. In passato… ho fatto delle cose di cui alcuni
possono pensare... avendo non chiare le circostanze…
Breve pausa.
LIZA Erano bambini inutili, stupidi, lesi, ritardati, deficienti, buoni a nulla, che danno
sui nervi?
DOMINIC No.
LIZA Loro erano buoni, signor Domi? Le persone per cui lavorava?
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
LIZA Quindi stava dalla parte sbagliata, come la Germania nella Seconda Guerra
Mondiale o come Severus Pyton nel sesto Harry Potter?
DOMINIC No. Ma che ne so. Non importa. Mia figlia... faceva già l’università… quando
ha scoperto il mio lavoro. Ho cercato di spiegarle, ma lei... mi ha detto non mi
avrebbe mai più rivolto la parola.
DOMINIC Ci ho provato. Le ho fatto una torta alle fragole, ma lei... Perché diavolo ti sto
raccontando tutto questo?
DOMINIC Davvero?
DOMINIC Beh, mia figlia non l'ha nemmeno assaggiata. Non importa. Anche se volessi,
non potrei parlare con lei. Non ho la più pallida idea di dove abiti, non ho il suo
numero... L'ho persa. Non ho nessuno con cui scambiare due parole umane,
tranne una snervante ragazza delle superiori.
LIZA Conosce altre ragazze delle superiori, signor Domi? Chi sono? Frequentano la
mia scuola? Chi sono?
Dominic sospira.
Buio.
SCENA 9
Il giorno dopo. Liza siede al tavolo, fa i compiti. Dominic guarda la TV, intanto prende le sue
medicine.
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
LIZA Allora. Nella soffitta di una vecchia casa ci sono tre interruttori, in cantina
invece c’è una lampada. Soltanto uno degli interruttori funziona e accende la
lampada in cantina. Ma non sappiamo quale.
LIZA Sì. Possiamo tirarli su e giù quante volte vogliamo. Ma possiamo scendere in
cantina solo una volta.
DOMINIC Mmh. Quindi posizioniamo gli interruttori… poi scendiamo a vedere la nostra
lampada… e lì in cantina dobbiamo dare la risposta corretta.
LIZA Sì.
Pausa.
DOMINIC Pensaci un attimo, ciccia. Entri in casa mia, accendi la luce. Cosa succede?
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
LIZA Si scalda.
DOMINIC Appunto. Dunque siamo lì nella soffitta della vecchia casa. Accendi due
interruttori. D'accordo? Aspetti circa dieci minuti, un quarto d’ora, poi ne
spegni uno. D'accordo? Scendi di corsa in cantina. Se la lampadina è accesa,
l’interruttore sarà quello rimasto su. Se la lampadina è spenta, allora la tocchi.
Se è calda, allora sarà l'interruttore che hai appena spento. D'accordo? Se
invece è fredda, il terzo interruttore sarà la risposta corretta.
LIZA Potrebbe essere un LED. Le lampadine a LED non si scaldano, signor Domi.
Secondo me dobbiamo considerare anche questa possibilità.
LIZA Non è ancora risolto, signor Domi. Non considerare le possibilità che non ci
tornano utili è contro le regole e quindi il rompicapo non può essere dichiarato
risolto, signor Domi.
DOMINIC E invece è risolto. Si tratta di una casa vecchia e quindi anche le lampadine
devono essere vecchie.
DOMINIC Non hanno sostituito un bel niente! E va bene, le hanno sostituite, così sei
felice. Ma le hanno sostituite con le stesse lampadine, perché quando questo
rompicapo è stato inventato le lampade a LED non esistevano ancora.
D'accordo?
Da sopra si sentono le urla del padre di Lisa. Liza comincia a raccogliere le sue cose
frettolosamente.
LIZA Devo andare. Grazie per aver cercato di risolvere il rompicapo, signor Domi.
DOMINIC Non ho soltanto “cercato di”, per l'amor di Dio! L’ho risolto! Perché sono
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
LIZA Se uno le aveva dato la soluzione, significa che non l’ha risolto, quindi può
essere considerato ancora irrisolto.
Il padre di Lisa grida, una cosa del tipo “Perché non è ancora a casa?”.
DOMINIC No! Per favore. Resta. Se tuo padre viene a cercarti, ci parlo io.
LIZA Peggiorerebbe solo le cose, signor Domi. Devo andare a prendere le mie
botte di oggi.
LIZA No, per favore! Signor Domi, per favore. No. Non posso portare in casa
persone, se no mi vieterà di vederci e allora non la rivedrò mai più, signor
Domi, e io non voglio non vederla mai più, signor Domi, perché le voglio bene.
Pausa.
DOMINIC Non ho soltanto “cerc”... Va bene. Scusa. Abbi cura di te, va bene. Abbi molta
cura di te. Non rispondergli male e... e... domani torna. Va bene?
Liza esce.
Dio maledetto!
Solleva una scarpa e la tira contro il muro. Poi un’altra scarpa. E un’altra ancora.
Buio.
SCENA 10
Domenica. Dominic e Liza sono seduti a tavola. Sulla tavola c’è la torta di fragole iniziata,
Dominic e Liza stanno finendo di mangiare le proprie fette.
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
LIZA È la torta alle fragole più buona che abbia mangiato da ieri, signor Domi!
DOMINIC Da ieri?!
LIZA Sì. Anche mia mamma mi ha preparato la torta alle fragole perché sa che è la
mia torta preferita. Avrebbe voluto che la mangiassimo oggi, ma io non sono
riuscita ad aspettare e quindi mi ha permesso di mangiarne una fetta.
DOMINIC Oh.
LIZA Mia mamma mi prepara una torta alle fragole ogni fine settimana perché sa
che è la mia torta preferita.
DOMINIC Oh.
LIZA Ha alzato le sopracciglia ben due volte, signor Domi. È sorpreso, signor
Domi?
DOMINIC Figuriamoci.
LIZA Se fosse per me, mangerei torta alle fragole ogni giorno, ma purtroppo non si
può, perché la mamma mi ha detto che fa venire la diarrea, e la diarrea può
essere spiacevole, soprattutto se anche qualcun altro della famiglia si chiude
in bagno per la diarrea. Le è mai capitato di avere la diarrea e di non arrivare
in tempo in bagno, signor Domi?
Tua madre ha ragione, non fa bene esagerare con la torta. Vorrei parlarti di
qualcos’altro.
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
Perché i suoi occhi sono come quelli di un triste bulldog francese, signor
Domi?
Pausa.
DOMINIC Veramente per il tuo compleanno avrei voluti regalarti qualcos’altro insieme
alla torta. Ma purtroppo non mi è possibile.
DOMINIC Un cagnolino.
LIZA Oh! Questo è davvero gentile da parte sua, signor Domi! Sarebbe fantastico,
signor Domi! Sarebbe come la cosa più bella di qualsiasi cosa! Sarebbe come
un sogno che si avvera! Sarebbe come la realizzazione di...
DOMINIC Non importa. Non posso prenderti un cane, perché – e vorrei che fossi pronta
– non sarò qui ancora per molto. Ma sappi che se potessi…
LIZA Va bene.
Breve pausa.
DOMINIC Ti ricordi quando ti detto che in passato ho fatto delle cose cattive?
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
Breve pausa.
LIZA È rassicurante.
DOMINIC Rassicurante?!
LIZA Sì. Pensavo che volesse dirmi che anche lei ha problemi di cuore, signor
Domi.
LIZA Sì.
DOMINIC Sì.
LIZA A volte le persone rispondono di sì alle mie domande perché non vogliono
sembrare stupide o perché non vogliono offendermi.
DOMINIC Beh, dato che io non sono stupido e me ne fotto se ti offendi o meno, direi di
escludere questa possibilità.
LIZA Va bene. Sono nata con l’atresia polmonare, signor Domi, e appena nata sono
stata sottoposta a un intervento chirurgico a cuore aperto. Poi altri tre
interventi, finora. Ho una valvola artificiale, che mi tiene in vita ma può anche
porre fine alla mia vita, visto che mi ha causato un’endocardite batterica
subacuta. Sa cos'è l'endocardite batterica subacuta, signor Domi?
DOMINIC Chiaro.
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LIZA È un'infezione lenta che fa strage delle valvole cardiache e prima o poi porta
all’arresto cardiaco. La cura antibiotica non è servita e il dottore ha detto che
ho bisogno di un cuore nuovo altrimenti muoio.
LIZA Non credo, signor Domi. Un trapianto di cuore costa 45.000 euro, ma noi non
abbiamo tutti questi soldi, e mia mamma dice che non abbiamo neanche la
possibilità di trovare una cifra del genere. Quindi presto morirò, signor Domi.
Pausa.
LIZA No.
DOMINIC Non è giusto! Abbiamo appena iniziato, per l’amor di Dio! Ti volevo raccontare
tutto quanto della mia vita, di... Non è giusto per un cazzo!
DOMINIC E certo che il signor Domi è fottutamente arrabbiato! E il signor Domi è anche
fottutamente deluso!
LIZA Mi dispiace averla delusa con la mia morte prematura, signor Domi.
Dominic si calma.
DOMINIC Non dicevo in quel senso. Scusami, è stata una reazione stupida.
Pausa.
Liza riflette.
DOMINIC Può darsi. Ma perché?! Perché tra tutti quelli che conosco, proprio tu devi
avere un’endro…
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
LIZA La Securitate. Era l’agenzia di polizia segreta rumena prima del 1989, e hanno
fatto molte cose strane. Mia mamma è stata torturata dagli uomini della
Securitate nella fase iniziale della gravidanza, perché pensavano che
praticasse aborti illegali. Eppure non era vero. Secondo il dottore potrebbe
essere questa la causa della mia malattia. Cioè, non il fatto che mia mamma
non praticasse aborti illegali, ma le torture a cui è stata sottoposta.
Pausa.
Buio.
SCENA 11
Più tardi, quella sera. Dominic è da solo a casa, va avanti e indietro agitato. Finalmente
qualcuno bussa alla porta. Dominic corre alla porta e la apre. Entra Alex.
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
ALEX Mi fa piacere che hai cambiato idea. Se mi chiamavi un’ora più tardi… mi
sarebbe dispiaciuto molto che un uomo di talento come te… Capisci cosa
intendo. Appena avrai fatto il lavoro, metteremo la museruola al giornalista e…
DOMINIC Sì, due. Primo: voglio che rintracciate la residenza di mia figlia. Voglio il suo
indirizzo e numero di telefono.
Pausa.
ALEX Secondo me non sei nella posizione di potere avanzare simili pretese. Sai
benissimo cosa succede se non ci fai questo lavoretto.
DOMINIC E i tuoi superiori saranno molto delusi che tu non hai portato a termine il tuo
compito.
DOMINIC Si è rotto il disco, ciccio? Non c’è nient’altro di cui dovrei preoccuparmi?
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
ALEX Sarai sulla prima pagina di tutti i giornali, capisci, e chi lo leggerà si
vergognerà di essere nato in un Paese dove ci sono figure di questo tipo.
ALEX Sarai la vergogna del Paese. Morirai con il tuo nome infamato da milioni di
persone.
DOMINIC Alex, non sono soldi tuoi, sono dei servizi segreti. Qual è il problema?
DOMINIC Facciamo che non ti riguarda, ciccio. Quel che ti riguarda è ottenere i soldi.
ALEX D’accordo.
DOMINIC D’accordo?
ALEX Cioè, tu sul serio vuoi elemosinare soldi al general maggiore Grosu?
ALEX No. Cioè, sì, ma… È una brava persona. Corretta. Dunque… capisci cosa
intendo. Ma perché vuoi parlarci? Non ti fidi di me?
DOMINIC Oh come no, ci sono tutti i presupposti. Solo che, sai, vorrei sentire la voce di
un mio ex sottoposto.
Pausa.
ALEX E va bene.
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
Puoi parlare.
DOMINIC Ciao vecchio! (ascolta) Non ho detto coglione di terza categoria per… Volevo
solo provocare il Coniglietto. Sì. (ascolta) Mhm. Mhm. Mhm. Perfetto.
D’accordo. (ascolta) Certo, solo se le informazioni saranno utilizzabili. Chiaro.
Dopo il lavoro. (ascolta) D’accordo, allora ci risent... Sì, te lo passo.
Breve pausa.
Pausa.
Pausa.
DOMINIC No, voglio dire che lui non è come, no, voglio dire che lui è uno che non
infrange leggi. Un vero patriota. Non farebbe mai nulla per mettere a rischio la
sicurezza dello stato.
ALEX Eppure lui dice che quello che mette a rischio la sicurezza dello stato è un
bene per il popolo. Non ti ricorda qualcosa?
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
Breve pausa.
ALEX Avrai visto in tv che si sono dimessi il Ministro della Difesa e il Portavoce del
Presidente.
DOMINIC Sì.
ALEX Si sono dimessi perché abbiamo scoperto che collaboravano con Preda e
facevano trapelare informazioni segrete sull’amministrazione presidenziale.
DOMINIC A chi?
ALEX Uomini d'affari stranieri. Persone che, grazie a queste informazioni, possono
influenzare direttamente la legislazione. Il destino del Paese. È tutto qui quello
che sappiamo. Quello che non sappiamo è... capisci, il resto. Cioè
esattamente che informazioni ha venduto il tuo caro Preda e a chi
esattamente. È questo che dobbiamo scoprire per evitare il guaio. E qui entri
in gioco tu con le tue “posate”.
Pausa.
Breve pausa.
ALEX Non puoi più tirarti indietro ormai, quindi procediamo. Mi ascolti? Il sospettato
sarà legato a un palo di ferro in un deposito abbandonato. Mi ascolti,
Dominic?
ALEX Siamo agenti segreti, non i fratelli Grimm. Vengo a prenderti dopo mezzanotte,
alle 2 ti lascio davanti all’edificio e alle 3 già ti recupero. Chiaro? Un’ora. È il
tempo che avrai.
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
DOMINIC Devi capirmi, devo a Preda… è stato Preda che ha fatto di me la persona che
sono!
Buio.
SCENA 12
Il pomeriggio del giorno seguente. Liza è seduta al tavolo, Dominic è in piedi vicino alla
credenza e beve cognac. Sembra malato. I suoi movimenti sono sommessi, la voce rauca.
DOMINIC Cerca di non interrompermi, adesso, va bene? Solo per questa volta. Va
bene?
LIZA Va bene.
LIZA Mi scusi, signor Domi. Sto cercando di non aprir bocca quando non serve, ma
non so mai come fare.
DOMINIC (fissando il vuoto davanti a sé) Questa notte… ho fatto male a qualcuno. Beh,
male è un eufemismo.
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
DOMINIC La cosa più strana è che pensavo che non sarei stato capace di farlo, ma...
Credevo che sarebbe stato come... uccidere un dio. Invece è stato come… un
lavoro qualsiasi. Come estrarre un paio di chiodi arrugginiti con la tenaglia.
Come segare via le gambe di una sedia, fare un buco nel muro. Niente di
speciale.
Breve pausa.
Una volta a casa mi sono seduto sul divano, sono… sono stato seduto lì fino
all’alba. Non riuscivo a muovermi, mi facevo orrore. Non mi inorridiva quello
che avevo fatto, ma che mi sono reso conto che siamo quello che sappiamo
fare meglio. E dunque questo sono io. Una macchina costruita per distruggere
la vita degli altri. Non mi pento di quello che ho fatto. Mi pento di esistere.
Breve pausa.
L’ho fatto per te. Mi hanno promesso dei soldi, e speravo che… Ma mi hanno
fregato. Dopo che ho finito il lavoro, mi hanno assicurato che non sarei finito in
prigione e basta. Fine. Non posso salvarti, piccola. Vorrei chiederti di
perdonarmi… ma la verità è che non voglio essere perdonato.
Beve.
LIZA Secondo lei dovrei prendere un bassotto a pelo corto o a pelo duro?
DOMINIC Scusami?
DOMINIC Cosa ne penso? Penso di aver fatto un discorso serio, ciccia, e tu l'hai
distrutto. Io mi sforzo di mostrarti la mia anima con sincerità e tu vuoi
chiacchierare di cani?
LIZA Mi scusi, signor Domi, ma visto che non finirà in prigione, ho pensato che
questo significa che può prendermi il cane che mi ha promesso.
Pausa.
DOMINIC Tua madre cosa ne dice? Ti lascerebbe tenere un cane, se non fosse per tuo
padre?
LIZA Sì.
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
LIZA Grazie mille, signor Domi! Grazie, grazie, grazie! Questo è davvero fantastico,
signor Domi! Nessuno finora mi ha trasformato così tanto la vita come lei,
signor Domi!
DOMINIC Di sicuro.
Breve pausa.
DOMINIC Uno a cui affideresti volentieri la tua anima. Per guidarla nell’aldilà.
LIZA Sono così agitata! Sarà fantastico! Posso tenerlo qui nel suo appartamento,
signor Domi?
DOMINIC Un collare semplice, di cuoio, con la fibbia. Compra un collare e non tornare...
Guarda l’orologio
DOMINIC Sì. Torna per le quattro e mezza, ma non un minuto prima. D’accordo?
LIZA Sì.
Arrivederci, piccola.
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NON RIMPIANGO NULLA di Csaba Székely
Liza esce di corsa tutta felice. Dominic va al divano, alza uno dei cuscini e tira fuori una
scatola nera. Tira fuori dalla tasca il cellulare che ha ricevuto da Alex e compone un
numero.
DOMINIC (al telefono) Pronto? Vorrei denunciare un omicidio. (ascolta) Si tratta del mio
vicino, un uomo sulla quarantina, in ottima salute per il momento. (ascolta)
Vuole conoscere i dettagli? E va bene. Sapeva che si possono praticare fino a
3600 incisioni su un uomo senza che muoia? Più lo strumento è affilato, più il
lavoro sarà preciso. No no, mi faccia parlare, alla fine dirò anche quello che
vuole sentire. Dunque. Inizio con una lama da 15, e pratico le prime incisioni
sotto le ascelle dell’uomo, poi tocca alle parti morbide dietro le ginocchia,
facendo attenzione a non toccare le arterie. Concludo questa fase
dell’operazione con il taglio del tendine d’Achille con una forbice Harrington-
Mayo. Seguono… Non ho ancora finito, ciccia. No no, non mi passi il suo
collega, vorrei raccontarlo a lei. Seguono alcune precisissime trafitture nel
gomito e nel ginocchio con un coltello Joseph, poi nell’inguine. Sono così
dolorose che quasi sempre portano alla perdita di conoscenza. Dopo aver
fatto rinvenire il cliente, seguono tagli più delicati: incido la pelle tra le dita
delle mani e dei piedi, una alla volta, qui probabilmente utilizzerò un bisturi da
8. O forse un semplice foglio A4. Vediamo. Segue l’amputazione delle falangi
delle dita dei piedi con una sega Gigli, una per una, con calma, poi stacco i
due capezzoli con un falcetto. Per il seguito servirà una lama un po’ più
grande: con un bisturi da 24 taglierò via delle fette dalle parti più carnose del
corpo, prima dalle cosce, poi dai pettorali. A questo punto del processo non ci
crederà ma sul viso del cliente appare l’estasi. Quando ci arriverò vi
richiamerò e vi dirò la mia posizione esatta. Intanto preparate due cose da
portare qui. Un frigo box pieno di ghiaccio per il cuore del cliente. Un suo
parente ha bisogno di un trapianto di cuore, chissà che non vada bene. Non
me ne intendo, ma chissà. Due: un cucciolo di bulldog francese. Sarà un
regalo per una dolce ragazzina. Quindi che il cucciolo sia bello e carino. Con
grandi occhi tristi. Grazie. Vi auguro una buona giornata.
FINE
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