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__ _____________ M OZIONE ' glior servizio educativo dei Capi che si svolge secondo
un Progetto Educativo elaborato dalla Comunità Ca-
Il Consiglio Generale 1990 Pi-.
3) Gli organismi dell’Associazione ai diversi livelli garan
Decide tiscono la partecipazione di tutti i Capi alla maturazio
ne ed alla definizione delle linee dell’Associazione.
che la parte del documento formulato dalla Commissio 4) Il progetto pluriennale di ogni livello trae origine da
ne Giotto a partire da pag. 27 ultimo capoverso (“La parte una attenta lettura della realtà e indica:
- le aree di impegno prioritario;
cipazione dei Capi”) fino a pag. 31 (“limiti di decisionali-
tà”) di Agescout n. 2/90, diventi riferimento e guida per le - gli obiettivi concretamente realizzabili;
modalità di lavoro delle strutture associative. - lo stile e le procedure generali di lavoro;
- una previsione delle entrate e delle spese connesse al
la realizzazione degli obiettivi stessi.
5) Il programma annuale:
______________ _ M OZIONE ___________
- indica gli strumenti, le risorse, i modi e i tempi per la
realizzazione degli obiettivi del progetto;
Il Consiglio Generale 1990 - garantisce la coerenza dei diversi interventi operativi
e la relativa verifica.
Decide 6) Poiché l’Associazione si rivolge a bambini, ragazzi e
giovani attraverso il Metodo scout, le Branche rappre
che le future modifiche dello Statuto si ispireranno ai se sentano l’attuazione, l’approfondimento e la diffusio
guenti principi: ne del patrimonio metodologico secondo le diverse fa
1) l’Associazione si articola a diversi livelli - Gruppo, Zo sce di età; sensibili alla realtà giovanile partecipano al
na, Regione, Centrale - con funzioni specifiche. l’elaborazione e all’aggiornamento del progetto gene
2) Il loro lavoro è finalizzato alla realizzazione di un mi rale ed alla realizzazione dei programmi.
M OZIONE
~ ja9 t8™d( ZÌ° ne °Perativa>a tutti livelli>del documento strutture approvato dal Consiglio Generale
decide
di avviare una sperimentazione dell’uso di nuove strutture associative così come descritto nel-
1articolato allegato.
Tali articoli sostituiscono “ad experimentum ”i corrispondenti articoli dello Statuto (dall’art 11 al-
Iart. 35Jed entrano perciò in vigore con la pubblicazione degli Atti del Consiglio Generale
In considerazione delle variazioni proposte e per consentire un adeguamento non traumatico
degli organismi associativi, si impegnano i vari livelli ad attuare le nuove norme statutarie entro la
primavera del 1992, consentendo in ogni caso la verifica di un ciclo triennale “a regime” con il
Consiglio Generale del 1995 e quindi la eventuale piena variazione statutaria Tale disposizio
ne transitoria non è valida relativamente alla Commissione Permanente del Consiglio Gene
rale ed al Consiglio Nazionale, che devono attivarsi con l’autunno del 1990- il Comitato Cen
trale nella nuova struttura verrà eletto nel Consiglio Generale ’91 prevedendo una durata in ca
nea di due o tre anni in modo da produrre un. avvicendamento a scalare.
Si impegna altresì il Comitato Centrale ad incaricare un gruppo di esperti di leggere con criteri
scientifici ì cambiamenti prodotti con la “sperimentazione” di nuove strutture associative al fi
ne di consentire una verifica approfondita della stessa.
la Commissione Giotto
Roberta Pinotti - Consigliere Generale Liguria
Titta Righetti - Presidente Comitato Centrale
Antonio Roncaglia - Responsabile Regionale Emilia Romagna
Andrea Vettori - Consigliere Generale Piemonte
Stefano Zanin - Responsabile Regionale Friuli V.G.
Mario Zorzetto - Consigliere Generale Veneto.