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Utilizzo
L’EEG veniva un tempo utilizzato per diagnosticare diversi stati patologici oggi le
sue indicazioni sono: la diagnosi di epilessia, dei disturbi del sonno, la stadiazione del
coma nonché la diagnosi di alcune forme di encefalopatie ad es.l’encefalite erpetica.
A volte nella diagnosi delle epilessie l’EEG , eseguito nelle prime 2 h di sonno, deve
essere attivato ovvero devono essere slatentizzate le epilessie. Un tempo veniva usato
un farmaco, il cardiazolo ( stimolante soprattutto del centro respiratorio bulbare,ma
anche della corteccia),oggi si preferisce, l’iperpnea in quanto il cervello è sensibile
alle variazioni di CO2 e la stimolazione luminosa a frequenza crescente.
NB: attraverso l’EEG possiamo registrare sia la risposta neurale spontanea che quella
evocata con stimoli sensoriali, cioè i potenziali evocati attraverso i quali si
analizzano le vie periferiche che trasportano le informazioni al cervello .le
indicazioni possono essere: malattie demielinizzanti come la SM , disfunzioni erettili
e lesioni midollari.
L’attività elettrica registrata è quella relativa alle cellule piramidali del V strato della
corteccia cerebrale, questo per motivi di ordine geometrico ovvero perché tali neuroni
sono disposti a palizzata cioè paralelle tra loro e perpendicolari alla superficie
registrante.
Tali neuroni ricevono afferenze da nuclei talamici specifici che proiettano in parti
specifiche della corteccia sensitiva e motoria ( es. i nuclei genicolati, ventrali laterali)
e da nuclei talamici aspecifici ( intralaminari) che proiettano in modo diffuso alla
corteccia e ricevono impulsi dalla sostanza reticolare ascendente che ha un ruolo
risvegliante nella’animale in letargo ( la sostanza reticolare discendente ha un ruolo
nel controllo della postura).
Ciò che si genera a livello dei neuroni piramidali sono potenziali post-sinaptici
eccitatori o inibitori.
Se il potenziale post-sinaptico è eccitatorio e la sinapsi è asso-somatica cariche
positive fluiranno nel soma , pertanto, il soma verrà caricato positivamente all’interno
e negativamente all’esterno, mentre nell’assone succederà il contrario. Pertanto, se
un polo della cellula (in questo caso il soma) diviene positivo e l’altro polo l’assone
diviene negativo si genera un dipolo , quindi essendo i neuroni piramidali del V
strato disposti a palizzata e perpendicolari alla superficie registrante, quello che viene
registrato è la somma dei dipoli sottostanti l’elettrodo e siccome l’elettrodo registra
un evento che è opposto a quello più distante , nel caso di un potenziale post-
sinaptico eccitatorio con sinapsi asso-somatica la curva avrà deflessione verso il
basso il che equivale ad un onda positiva, se al contrario, la sinapsi è dendro-
assonale, il soma diviene negativo all’interno e positivo all’esterno, mentre l’assone
positivo all’interno e negativo all’esterno, pertanto, la deflessione sarà verso l’alto il
che equivale ad un onda negativa.
Se il potenziale post-sinaptico è inibitorio e la sinapsi è asso-somatica, il soma verrà
caricato internamente negativamente e esternamente positivamente, pertanto, l’onda
sarà negativa con deflessione verso l’alto, il contrario avverrà se la sinapsi è dendro –
assonale, la curva sarà positiva con deflessione verso il basso.