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Racconto di Natale
Anche quest'anno la scrittrice e
poeta Maria Jatosti ha voluto
dedicare al nostro giornale un
racconto scritto appositamente
Speciale sanità
Sempre più a rischio le sorti dell'Ospedale della Garbatella Nostra intervista all'assessore municipale Andrea Beccari
per Cara Garbatella
Stanno affossando il CTO Chiude l'Asl di Piazza Pecile?
di Massimo Marletti L'edificio evidenzia segni di dissesto. Già dirottati alcuni servizi. L'ultima
Comitato degli iscritti CGIL della ASL Roma C parola agli ingegneri. Ora si cerca in zona un'altra sede.
di Giancarlo Proietti
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Anno 6 - Dicembre 2009
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Anno 6 - Dicembre 2009
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Anno 6 - Dicembre 2009
di Cosmo Barbato
La 'scoletta' ma anche un Raffaello
l nobile toscano che, nel '500, si
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Anno 6 - Dicembre 2009
lavare le scale. Fammi scappare, se ne erano tornati con quella parlata lì con amore da mani forti e sapienti. dalla gru, gli uomini applaudivano. Il
non mi sbrigo e non faccio bene il mezzo dialetto e mezzo yankee e con Parlava bene, il suo babbo. fiasco passava di mano in mano lesto
lavoro, quelli non ci mettono niente a un gruzzolo buono a fabbricarsi la Giovannino lo guardava incantato ed a sciogliere i rospi nella gola dei vec-
prendere un'altra. Dicono che le stra- casa vera. Adesso a molti di loro la era orgoglioso. Aveva ragione lui: se chi. A mezzanotte presero
niere sono più brave: sgobbano di casa gliel'aveva mangiata la monta- tutti si univano le cose potevano cam- Giovannino, lo issarono sulla tavola-
più, non si lamentano, e, senza con- gna e dovevano ricominciare da biare davvero, pensava. Ma adesso, ta tra piatti e bicchieri sporchi, gli
tributi eccetera, gli costano di meno. capo, senza America. La montagna, i prima di tutto bisognava scendere diedero un megafono e dai leggi la
Poveracce anche loro. Be', ciao vecchi dicevano, sta lì immobile con dalla gru, tornare al lavoro. La tratta- letterina, gli dissero. Lui era spaesa-
Giovannino. Mi raccomando, a mez- la sua forza, i suoi boschi, e ti proteg- tiva, dicevano al terzo canale è diffi- to, davanti a tutta quella folla si ver-
zogiorno metti su la pentola dell'ac- ge. Ma un giorno la montagna si era cile. Usavano certe espressioni osti- gognava. Giovannino, fatti onore,
qua, così quando arrivo cucino la trasformata in fango e aveva inghiot- che: globalizzazione, congiuntura, gridò il suo babbo. E Giovannino
pasta e la portiamo calda calda al tito tutto: case strade uomini automo- mobilità, precariato, recessione, dis- lesse e poi recitò anche la poesia e la
babbo e ai suoi compagni. Deve farci bili... locamento, cassa integrazione, che gente non smetteva di fare chiasso e
un freddo del diavolo lassù. Giovannino non capiva. Allora le battere le mani e i giovani di suonare
Mamma, posso guardare un po' la a colpa è nostra, aveva spiegato segnava con pazienza sul quaderno e le ragazze di ballare e i vecchi di
tivù? Forse al telegiornale fanno
vedere ancora il babbo.
L il babbo a Giovannino, una volta
c'era vita in quei boschi, c'erano ani-
delle parole difficili, in attesa che il
babbo tornasse e gliene spiegasse il
bere e le bandiere di schioccare al
vento. Giovannino aveva il cuore
Forse. Più probabile sul terzo mali, uccelli, piante, alberi, e sotto gli significato. gonfio di felicità. Parole, volti, si
canale. Mah, sospirò la mamma alberi nascevano funghi, fragole, mescolavano e si confondevano nella
scuotendo la testa. Speriamo che pre- insetti, non case di pasta frolla messe l ventiquattro dicembre, fin dal sua testa: è il Natale più bello del
sto le cose si risolvano in un modo o
nell'altro. E uscì di casa senza voltar-
su in fretta, una addosso all'altra
come alveari. E sotto la montagna ci
I pomeriggio, il piazzale della fab-
brica cominciò a popolarsi. Venivano
mondo, pensava. Ehi, avete sentito?
Centinaia di morti: civili, donne,
si. Era giovedì e il babbo sulla gru lo scorreva l'acqua pulita dei fiumi, dei da tutta la città. Alcuni da fuori. C'era bambini, disse qualcuno. A Gaza, una
fecero vedere al programma della ruscelli, e sulle pietre dei ruscelli le un gran freddo. Accesero dei fuochi strage, un massacro. Parole dure,
sera, sul terzo canale, come diceva la donne sbattevano le lenzuola e le dentro grossi fusti, misero insieme aguzze come sassi a ferire l'allegria.
mamma. Il cuore di Giovannino bat- stendevano sui cespugli cantando. cavalletti e lunghe tavole per mangia- Ma Giovannino non capiva. È il
teva la grancassa a sentirlo discorre- Ora i fiumi sono secchi, l'acqua nelle re. Poi arrivò un furgone, scaricò un Natale più bello del mondo, conti-
re coi giornalisti, spiegare le sue falde è avvelenata, gli uccelli migra- gigantesco albero di plastica e qual- nuava a pensare, felice. Tutti insieme,
ragioni a tutto il mondo. Era corag- no, le bestie muoiono, le piogge d'au- cuno cominciò ad addobbarlo. Sotto le cose cambieranno. La fabbrica
gioso, il suo babbo, e sapeva parlare. tunno portano giù a valle la terra l'albero, attorno attorno, si andavano riaprirà. Il babbo tornerà a casa. E la
Quelli come lui, se si mettevano molle... ammucchiando panettoni, fiaschi di musica suonava e la mamma sorride-
Le altre due di prima non vengono insieme, in tanti, potevano cambiare Giovannino ascoltava. Gli occhi vino, ma anche coperte e piumini va e gli uomini da lassù alzavano il
più. Ci sono stati tanti cambiamenti le cose, diceva sempre. Erano tempi spalancati, la testa piena di domande. portati dalla gente. I piccoli facevano pugno. Le orecchie gli ronzavano di
nella mia scuola, quest'anno. Ieri è duri per il mondo del lavoro, spiega- La casa dei nonni, però, non era il girotondo, cantavano per fare un suoni, di canti. Cantava anche lui:
venuta a trovarci Silvana, la bidella va. Qualcuno dava la colpa agli stra- venuta giù. Era bella, la casa dei albero ci vuole un fiore, le donne partigiano portami via che mi sento
che ci accompagnava in bagno e nieri che rubano la fatica ai nostri. nonni, col grande camino da starci at- cucinavano a cielo aperto: in enormi di morir.
faceva le pulizie. Ora è rimasta solo Altri accusavano il governo. In tivù torno le sere d'inverno a mangiare paioli neri il sugo borbottava rosso
Luciana a badare a tutte le classi. gli uomini importanti dicevano paro- castagne e ascoltare storie, e fuori, come l'inferno. A buio, il piazzale era na sferzata di tramontana fece
Luciana è sempre arrabbiata, non ride
mai e sembra che ce l'abbia anche
le strane che Giovannino non capiva.
E faceva domande. Il suo babbo
nell'aia, il forno per fare il pane e
sotto l'aia l'orto, la piccola vigna con
assiepato di persone con striscioni,
cartelli, bandiere. Rincantucciato
U oscillare il braccio della gru,
scompigliò in terra i resti della festa.
con noi. aveva provato a spiegargli la situa- accanto il recinto per le galline e la negli angoli, il freddo non si sentiva Nell'improvviso silenzio, una ciara-
zione, ma era complicato. Il momen- stalla col maiale da uccidere a Natale. più. Arrivarono giovani con strumen- mella intonò tu scendi dalle stelle...
u, fai il bravo, finisci il latte, che to era critico dappertutto, perfino in Il babbo gli spiegò che la casa dei ti e si misero a suonare con tutto il Stelle in cielo e sangue per le strade
S si fredda. Mamma deve andare.
Starò via tre ore. Se hai bisogno di
America, la terra di bengodi.
Giovannino conosceva certi vecchi al
nonni non era scomparsa come le
altre sotto il fango perché l'avevano
fiato bella ciao e volare. Le ragazze
ballavano. Quelli della tivù con la
stanotte in terra santa... e vieni in una
grotta al freddo e al gelo...
qualcosa, mi trovi al palazzo di fron- paese dei nonni che in America c'era- costruita bene, sulla roccia, e ogni macchina in spalla giravano tra la Giovannino ebbe un brivido. Si strin-
te, dove stanno le poste. Sono lì a no andati giovani a cercare fortuna e pietra, ogni mattone era stato messo gente, facevano domande. In alto, se alla mamma e si addormentò.
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di Enrico Recchi
Sopra, un’ immagine eloquente tratta dal film “Nuovo cinema paradiso” che ci riporta allo stesso clima che si viveva dentro “Er era breve. Subito ci si rendeva conto film giallo con una minima introspe-
Pidocchietto”. A destra, l’interno del Columbus poco prima di trasformarsi in un’ aula universitaria. del grave errore commesso, non tanto zione psicologica dei protagonisti.
per il fatto in sé (fare a botte era quasi Niente da fare, il pubblico preferiva
normale se non quotidiano) ma per Ringo e Maciste.
costruita la chiesa ed esisteva soltan- erano parrocchiali! (dati SIAE 1967). gruppetto che si muoveva di qua e di averlo fatto in un territorio sottoposto Poi pian piano la TV prese il
to la "Chiesoletta" dedicata ai santi Poco più di 30 anni dopo, nel 1999 là, seguendo i richiami del pubblico. a " vigilanza". Se al momento si pen- sopravvento. I programmi di intratte-
Eurosia e Isidoro con l'annesso (ultima statistica SIAE), gli schermi Ma intanto qualcuno approfittando sava di essersela cavata con il classi- nimento popolare, le partite di calcio,
Oratorio. Le pellicole erano di cellu- erano diventati 4700 (un terzo degli della confusione allungava le mani co scappellotto, la peggiore punizio- gli sceneggiati, la maggiore program-
loide, quindi altamente infiammabili, anni '60) mentre le parrocchiali scen- rimediando qualche caramella gratis. ne che potesse toccare ai ragazzini mazione di film trattenevano sempre
e padre Alessandro Daelli, (che iniziò devano a 650. Negli anni '50 in tutta I film rispettavano strettamente i era il divieto di entrare al più la gente davanti al televisore e l'a-
la sua attività a Garbatella nel 1935) Italia andare al cinema la domenica dettami del Centro Cattolico Cinema- "Columbus". Era padre Guido, natu- bitudine di passare qualche ora al
era sempre vicino all'operatore con pomeriggio diventò una festa per i tografico, l'organo della Chiesa che ralmente, il giudice ed anche l' esecu- "Pidocchietto" passò di moda. Da
una coperta, pronto ad intervenire bambini e per le famiglie, un momen- aveva il compito di dare una valuta- tore della pena. Per il colpevole c'era una apertura giornaliera si passò
alla prima avvisaglia di incendio. to di fantasia e relax, come ci ha zione ai film, classificandoli secondo il divieto di entrare al cinema per negli anni 80 all'apertura nei soli fine
La sala "Columbus" invece aprì nel magistralmente raccontato Tornatore i criteri della morale cattolica. Il giu- uno o più giorni a seconda della grca- settimana. Poi le entrate non copriva-
1955 quando venne terminata la in "Nuovo Cinema Paradiso", in con- dizio era severo: basti pensare che nel vità del reato. In quel caso non resta- no più le spese (noleggio del film,
costruzione della chiesa. Prese que- trasto con la dura vita di tutti i giorni. 1949 "Via col Vento" fu dichiarato va altro che fare ammenda ed aspetta- costi del personale ecc.) e il
sto nome "americano" perché lì vici- Al "Columbus" come negli altri "escluso", poi modificato nel 1953 re, nei giardinetti là davanti, che il "Columbus" come cinema chiuse.
no passa la "Cristoforo Colombo", cinema gli spettacoli giornalieri per "adulti con riserva" e corretto
l'arteria che avrebbe collegato la erano quattro, il primo alle 15, dedi- ancora "per adulti" nel 1963. Le altre
città con Ostia, ma anche in onore cato ai ragazzi, e l'ultimo alle 21. categorie erano "ammesso nelle sale
dei due benefattori americani, Alle 15 la saracinesca del cinema parrocchiali" e "sconsigliabile per
Thomas e Irene Bradley, che elargiro- si alzava e c'era chi sgattaiolava sotto tutti".
no fondi per la costruenda chiesa. quando ancora non era completamen- I film (spesso pellicole vecchie e di
Il successo fu enorme. Negli stessi te sollevata, per correre a fare i scarsa qualità) erano scelti soprattut-
anni iniziavano anche le trasmissioni biglietti per prendere i posti migliori. to tra quelli del filone "western ame-
della grande concorrente dei cinema: C'era naturalmente chi provava a fare ricano" perché riscuotevano il mag-
la televisione (inizio delle trasmissio- il prepotente non rispettando la fila, gior consenso. Altro genere di suc-
ni appunto nel 1954). Ma la televisio- ma padre Guido e padre Melani (che cesso era quello definito "spada e
ne era solo agli albori e di strada da nel frattempo avevano preso il posto sandalo", film ambientati in contesti
fare ne aveva ancora molta. Anche di padre Alessandro) provvedevano a biblici o del periodo greco o romano,
perché l'apparecchio non era alla far rispettare le regole. Naturalmente quindi in costume con elementi stori-
portata di tutti e i primi televisori nella sala si fumava. Andare al cine- ci o mitologici. Gli eroi erano
arrivarono, oltre che nelle famiglie ma e fumare all'epoca erano simboli Maciste e Sansone e molti lo chiama-
ricche (quindi non alla Garbatella), di emancipazione sociale. La nuvola vano "il cinema dei forzuti". A caval-
nei bar e…all'oratorio. di fumo che saliva dalle scale del lo degli anni 60/70 ci fu anche spazio
Nel 1955 ogni sabato sera alle ore cinema era impressionante! Il costo per i film musicali italiani, i cosid-
21 iniziava la trasmissione "Lascia o del biglietto era di 100 lire, quasi alla detti "Musicarelli", che avevano
raddoppia" condotta da Mike portata di tutti. come attori i cantanti dell'epoca e
Bongiorno, che ebbe tale successo da Anche il "Columbus", come le come titolo le loro canzoni più famo-
costringere i gestori dei locali pubbli- altre sale parrocchiali romane, meri- se. Poi si passò al genere spaghetti-
ci, che avevano visto assottigliarsi gli tò, l'appellativo di "Pidocchietto". western e alle pellicole di Terence
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Anno 6 - Dicembre 2009
I
n questi giorni esce nelle librerie
"Lampo verde", il primo roman-
zo fantasy di Valentino Notari,
"Lampo verde" al Palladium società e situazioni diametralmente
opposti, ma destinati ad essere il sim-
bolo primario d'integrazione fra cul-
un ragazzo nato e cresciuto alla E' il primo romanzo "fantasy" di Valentino Notari, giovanissimo scrittore della Garbatella ture che rischiano sempre più la
Garbatella, di appena 22 anni. Non è distruzione reciproca. Così gli abitan-
una cosa comune che un ragazzo spiegare ai lettori comuni che cos'è la ti del Pianeta dovranno unirsi intorno
della sua età si cimenti in un'impresa letteratura fantasy e quali sono i suoi a questi due ragazzi, cui è stato dona-
così impegnativa. Ma se c'è la passio- autori di riferimento? R. La letteratu- to un potere magico dalla potenza
ne tutti gli ostacoli sono superabili. E ra fantasy è un genere che in Italia sta eccezionale, per resistere all'egoistica
Valentino è un giovane un po' specia- avendo un discreto successo solo da guerra che gli Dèi, creatori del
le. Nasce da padre milanese e pochi anni, ma affonda le sue radici mondo, vogliono scatenare su di loro.
mamma romana; fin da piccolo è un nel passato e nel folklore delle popo- Insomma, "Lampo Verde" è un rac-
assiduo lettore di "saghe e maghetti", lazioni del nord Europa e di origini conto di integrazione e legami indis-
grande divoratore di film, di lettera- celtiche. Magia e leggenda la fanno solubili fra le creature viventi, due
tura, dei grandi classici, ma anche di da padrone, spesso condite da una temi che mi stanno molto a cuore. D.
fumetti "manga". Studente al liceo punta di epica e, in molti casi, perfi- Sei nato e cresciuto alla Garbatella,
Peano, dove ha fatto man bassa di no di poesia. Il padre del fantasy è cosa significa per te questo quartiere?
premi letterari, si è accostato al teatro senza alcun dubbio Tolkien, che negli R. Significa moltissimo. Garbatella
e oggi è un noto "cosplayer "a livello anni '50 riversò su carta un capolavo- rappresenta le mie radici, un luogo in
nazionale. Valentino ha lavorato più ro conosciuto come "Il Signore degli cui ho passato momenti che mi hanno
di due anni alla stesura di questa sua Anelli". Recentemente non si può segnato profondamente. Mia nonna
prima opera pubblicata dalle Edizioni non citare JK Rowling, madre del Elena Girolami viveva alla
Libreria Croce ed oggi raccoglie i mago occhialuto Harry Potter, ma la Garbatella, ed è proprio al suo ricor-
frutti. E' studente universitario presso saga che più di ogni altra è stata capa- do che ho dedicato il romanzo. Nella
la facoltà di Mediazione Linguistica e ce di catturare la mia ammirazione è mia testa esiste anche un progetto let-
Culturale della Statale di Milano, sua quella dell'americano Philip Pullman: terario legato a questo magnifico
seconda città di adozione, ma appena "Queste Oscure Materie", conosciuto quartiere, una serie di racconti fan-
può torna alla Garbatella. Ed è pro- come "Il Signore degli Anelli". E tasy basati su varie "leggende metro-
prio qui, al cinema Palladium, che il ovviamente molto importante anche politane" che gli sono legate. Una di
20 dicembre alle ore 18 presenterà per la mia esperienza è il successo queste storie l'ho già scritta, e gira
"Lampo verde". Sarà una grande tutto italiano delle "Cronache del tutta intorno alla fontana di Carlotta,
festa con la musica della "Circle Mondo Emerso" di Licia Troisi, di la cui acqua che è "la più fresca de
game band" di Stefano Poggelli, cui sono uno sfegatato fan! D. Puoi Roma" tutti noi ben conosciamo. D.
video e tanti personaggi, che si alter- raccontare in breve il contenuto delle Alla vigilia di questo evento in un
neranno sul palco per leggere brani 475 pagine del tuo libro? R. Quando luogo così significativo per la storia
tratti dal romanzo di Valentino. nella mia testa la storia di "Lampo del quartiere, quali sentimenti provi?
Molto attesa la partecipazione dell'at- Verde" ha cominciato a delinearsi, R. Provo un'emozione fortissima.
trice Tiziana Foschi, da sempre lega- avevo chiarissimo un obiettivo: vole- Riuscire a presentare il mio primo
ta alla storia del quartiere. A condur- vo raccontare una storia d'amore. Nel libro al Palladium è un sogno che col-
re la serata un personaggio molto mio libro, in cui due mondi profonda- tivo fin dai miei primi passi come
amato dai giovani: Valentina mente diversi fra loro si trovano a scrittore, e il pensiero che stia per
Correani di Mtv. E per finire, cibi e tasy. Abbiamo rivolto all'autore qual- Garbatella" il senso di questa sua collimare in una sola dimensione con realizzarsi è per me una sensazione
bevande ispirati al mondo del fan- che domanda per anticipare a "Cara prima impresa letteraria. D. Vuoi conseguenze catastrofiche per le davvero… beh, "magica"!
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