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CORSO 1-2
Significato e senso
Dante e Dante (1) e Dante e l’autore della Divina Commedia (2).
Poiche Dante e l’autore della Divina Commedia sono la stessa persona,
potremmo dire che le due frasi dicono la stessa cosa. In realta, dicono cose
diverse: la prima frase si chiama tautologia; viceversa, la seconda ha un
contenuto informativo.
Diremo ch’esse hanno lo stesso significato perche entrambe denotano
la stessa entita, ma hanno un senso diverso perche ci presentano quell’entita
in modo diverso.
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Tipi di significato
Significato denotativo e significato connotativo.
- significato denotativo: il contenuto che un segno oggettivamente
esprime o descrive. Per esempio, la notte e lo spazio temporale che va
dal tramonto all’alba successive.
- significato connotativo: i contenuti non oggettivi che un segno puo
trasmettere, l’insieme dei valori affettivi e simbolici che puo suscitare
o evocare. Alla notte, possono essere associate valori, impressioni,
suggestioni che variano da persona a persona, quali: paura, solitudine,
disagio, ma anche pensieri romantici.
Il significato connotativo non e fisso, ma puo variare sia nel
corso del tempo sia da un individuo all’altro o da un gruppo di
parlanti all’altro. La parola gatto puo essere associata per alcune
persone a contenuti connotativi “positivi” (animale grazioso che
suscita simpatia) e per altre a connotazioni “negative” (animale infido
che suscita fastidio).
CORSO 3
Rapporti semantici
La Sinonimia
Le parole legate da un rapporto di somiglianza di significato sono
dette sinonimi.
- verbi: iniziare/cominciare, finire/terminare/smettere
- nomi: gatto/micio, pantaloni/calzoni
- aggettivi: infelice/triste/malinconico
Lo spazio a disposizione e molto ampio/vasto.
E scoppiato un incendio di vaste/ampie proporzioni.
I due aggettivi non sono sinonimi perfetti perche non puo essere sostituiti in
una frase come: Vorrei una blusa ampia e comoda.
1. Sinonimi appartenenti a registri diversi della lingua. Per es.,
insegnante e docente sono sinonimi, ma il primo appartiene al linguaggio
standard, mentre il secondo a un livello piu elevato.
Oggi ho incontrato il tuo insegnante di fisica.
Il Collegio dei docenti si riunira domani in riunione straordinaria.
2. Sinonimi eufemistici sono per esprimare qualcosa in modo diretto e
meno crudo. Cosi, invece di morire si usano sinonimi eufemistici
come mancare, spirare, passare a miglior vita. Sinonimi eufemistici
sono anche quelli che si usano per evitare la brutalita di parole
indicanti gravi difetti fisici (non vedente/cieco).
3. Sinonimi appartenenti a momenti diversi della storia della lingua.
Cosi, donzella, giovinetta e ragazza sono usati al posto di ragazza solo
con intenti scherzosi: “Dove sono andate le donzelle del vostro
gruppo?; “Oh, che bella giovinetta!”.
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Le relazioni di opposizione
Si ha una relazione di opposizione quando il significato di un lessema
e contrario a quello di un altro.
Paolo oggi e presente/Paolo oggi e assente
Ho deciso di partire/Ho deciso di restare
Vorrei una pianta di alto fusto/Vorrei una pianta di basso fusto
Antonio e bello/Antonio e brutto.
Sono 3 tipi di opposizione semantica: antonimia (1), complementarita (2) e
inversione (3).
1. Due lessemi tra cui c’e una relazione di opposizione graduabile
sono antonimi (caldo/freddo, alto/basso, buono/cattivo, giovane/vecchio,
ricco/povero, lungo/corto). Tra i poli opposti designati dai suddetti lessemi
possono esserci gradi intermedi: altissimo – alto – medio – basso –
bassissimo. Possiamo dire ad esempio, che Giovanni e piu (meno)
alto/buono/veloce di Mario o abbastanza giovane o ne ricco ne povero.
A volte, il grado intermedio e lessicalizzato, cioe espresso da un
lessema specifico: ne caldo ne freddo, cioe tiepido.
Antonimi incompatibili sono ad esempio amare e odiare perche non si
puo amare e odiare allo stesso tempo, ma “non amare” non significa
necessariamente “odiare” e “non odiare” non significa necessariamente
“amare”.
2. Sono complementari o contrari propriamente detti i lessemi che sono uno
la negazione dell’altro senza gradazioni, come vivo/morto,
maschio/femmina, vero/falso, aperto/chiuso, celibe/sposato. In questi casi
non ci sono terze possibilita o gradi intermedi: non si puo dire Giovanni e
piu vivo di Mario o Mario e abbastanza morto.
In termini logici, la differenza tra antonimia e complementarita puo
essere descritta in termini di implicazione:
- nell’antonimia, l’affermazione di un membro della coppia implica la
negazione dell’altro, ma la negazione dell’uno non implica
l’affermazione dell’altro: Il caffe e caldo implica Il caffe non e freddo,
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CORSO 4
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I campi lessicali
CORSO 5
Rapporti sintagmatici
Le collocazioni
Le collocazioni sono combinazioni di parole che si trovano
regolarmente vicine sull’asse sintagmatico: biondo/capelli,
nitrire/cavallo, miagolare/gatto.
1. Un primo caso e costituito da lessemi che tendono a cooccorrere con
pochi altri pur avendo un significato che non escluderebbe altre
combinazioni: si dice Un errore madornale/Una svista madornale ma
non Una cultura madornale, mentre si dice Una cultura enorme.
2. Un secondo caso e costituito da combinazioni i cui componenti
possono comparire liberamente. Possiamo dire essere alla
disperazione ma non essere all’angoscia/fare paura ma non fare
terrore.
3. I fenomeni sopra esaminati si intrecciano con altri tipi di espressioni
linguistiche caratterizzate dall’avere un certo grado di fissita lessicale
e/o un certo grado di convenzionalita.
- lessemi complessi (macchina da scrivere o ferro da stiro)
- i binomi o i trinomi fissi (Sali e tabacchi e aglio, olio e peperoncino
in cui l’ordine delle parole non puo essere invertito)
- le espressioni stereotipiche e le frasi fatte (tragica scomparsa, efferato
delitto)
- le formule convenzionali di saluto, augurio, scusa, ringraziamento
(Distinti saluti, Grazie mille)
- i detti e proverbi (Chi dorme non piglia pesci, Il tempo e denaro)
- le espressioni idiomatiche (tirare le cuoia)
4. Collocazioni formali, non semantiche in cui l’accostamento dei
componenti non ha alcuna base referenziale.
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Le restrizioni di selezione
La nozione di restrizione di selezione e usata soprattutto nella
linguistica generativa per indicare quali proprieta semantiche deve
presentare un lessema per potersi combinare in modo sensato con un altro.
Esempio: Idee verdi senza colore dormono con furia. Questa frase, pur
essendo corretta dal punto di vista sintattico e pur essendo formata da parole
che prese singolarmente hanno un significato, risulta anomala dal punto di
vista semantico. Sono anomale dal punto di vista semantico espressioni
come: Questo pomodoro e intelligente, Il quadrato rotondo.
CORSO 6
Omonimia e Polisemia
Esempio:
“Come va il tasso?” puo essere inteso solo se rapportato ad un contesto:
- se la domanda viene formulata a un operatore bancario, e molto
probabile che il tasso sia “il tasso di interesse fruttato da un capitale”
- se la domanda e formulata a un giardiniere, il tasso sara con tutta la
probabilita “l’albero delle Conifere dalle foglie appuntite di colore
verde scuro.
“Come va il tasso dei Buoni del Tesoro che mi hai consigliato?”
“Come va il tasso che hai piantato la primavera scorsa?”
“Come va il tasso che avete trovato ferito nel bosco?”
Sono considerati omonimi anche le parole che presentano la stessa
forma grafica, ma sono pronunciate in modo diverso:
- perche hanno un diverso accento tonico: àncora/ancòra,
fòrmica/formìca, sùbito/subìto, mèta/metà.
- perche hanno un diverso accento fonico, cioe un accento che distingue
le vocali e ed o in aperte e chiuse: l’accétta/egli accètta, la pésca/la
pèsca, la bótte/le bòtte, il vólto/vòlto.
In realta, queste parole, che sono omografe ma non omofone, non sono
propriamente degli omonimi perche il contesto in cui sono inserite
permette di capire cosa vogliono dire anche se non sono indicate gli
accenti che le differenziano.
Esempio:
La nave ha gia levato l’ancora/L’ingegnere non e ancora arrivato.
Come e andata la pesca oggi?/Vupi una pesca o un’albicocca?
La polisemia
La polisemia e un fenomeno particolare risultante sia da fattori
diacronici sia dal contenuto linguistico. La polisemia presuppone la
coesistenza di piu significati nella stessa parola.
Esempio:
Penna – formazione cornea della pelle, caratteristica degli
animali/strumento per scrivere/tipo di pasta alimentare in forma
romboidale.
Espresso – caffe (espresso)/treno (espresso)/francobollo (espresso)/lettera
(espresso).
1. Nella maggior parte dei casi, i nuovi significati che si aggiungono ad
una parola sono in stretto rapporto di identita con il significato
originario della parola. Nel caso della parola espresso, il parlante puo
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CORSO 7
L’analisi componenziale