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come ad esempio il camminare, comprende quali sono i principi che regolano l’equilibrio dei corpi.
Riferimenti ai Documenti nazionali. PECUP Identità: a2; b1,3; c2. Strumenti culturali:
g1,2,3; i1. OSA Scienze: C2 - A2. Matematica: Introduzione al pensiero razionale A6,7,8.
determina il baricentro di corpi noti: un cartoncino rigido, un pallone, un compagno che si offre
2. Sa descrivere perché un corpo rimane in equilibrio osservando alcune immagini fornite ad hoc, ad
esempio l’immagine di un atleta in equilibrio sugli anelli o quella della Torre di Pisa.
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Attività laboratoriali. Si propone, di seguito, un’ipotesi progettuale da utilizzare con flessibilità in
base alle particolari esigenze del proprio contesto didattico/educativo. Le attività sono rigorosamente
laboratoriali per consentire agli allievi di svolgere costruttivamente i propri percorsi apprenditivi,
E’ importante tenere presente che l’UA rappresenta un’ipotesi di lavoro di massima formulata all’inizio
dell’anno scolastico, ma che necessiterà di adattamenti e aggiustamenti in itinere, divenendo completa solo
Il problema relativo all’equilibrio dei corpi sarà affrontato in maniera semplificata prescindendo dalle
esigenze di formalizzazione, che saranno considerate negli anni successivi del curricolo triennale poiché
considerazione i prerequisiti strumentali e cognitivi degli allievi, si farà, pertanto, riferimento al concetto di
Organizzando la classe in piccoli gruppi di compito e/o di livello, saranno sottoposte agli alunni alcune
situazioni problematiche note su cui farli riflettere con attenzione, richiedendo loro alcune ipotesi di
soluzione.
Questionario
Quesiti Risposte
cade?
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accadere?
cadere?
Il confronto delle risposte fornite dai gruppi, oltre ad avviare la discussione, fornirà al docente preziose
Dopo aver operato insieme ai ragazzi delle riflessioni circa il significato dei termini “forza”, “peso” ,
“equilibrio”, si svolgeranno con cautela alcune attività per far pervenire i ragazzi al concetto di baricentro.
Non si parlerà di n forze-peso corrispondenti a n particelle costituenti un corpo materiale, situazioni ancora
troppo astratte per i ragazzi, ma si parlerà di “centro naturale” di equilibrio di un corpo; un punto in cui si
può immaginare come concentrato il peso di un corpo qualsiasi e che sarà chiamato “baricentro”. Si
coglierà, inoltre, l’occasione per spiegare il significato etimologico del termine coinvolgendo, se è il caso,
Materiale: cartoncino rigido, forbici, chiodini, spago, un semplice sasso, nastro adesivo, materiale per
disegnare.
Procedimento: 1. Costruire, con lo spago e il sasso, un filo a piombo come quello dei muratori. 2.
Ritagliare il cartoncino in modo da ottenere una sagoma irregolare di forma rotondeggiante. 3. Praticare con
la punta delle forbici un foro in prossimità del bordo del cartoncino. 4. Infilare il chiodino nel foro e
appendere il cartoncino al muro facendo attenzione al fatto che sia libero di disporsi liberamente. 5.
Sospendere il filo a piombo a partire dal chiodino (figura 1) e tracciare un segmento che, partendo dal
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chiodino, percorra tutto il cartoncino secondo la direzione del filo a piombo. 6. Staccare il cartoncino e il
chiodino, individuare un altro punto del cartoncino e rifare le ultime tre operazioni.
Sì No
Il centro.
Un punto qualsiasi.
Con questo e altri semplici esperimenti, i ragazzi acquisiranno in modo naturale il concetto di baricentro.
Sarebbe opportuno ideare alcune attività per la ricerca del baricentro di corpi rigidi irregolari e di corpi non
rigidi. Per questo secondo caso, si potrà prendere in considerazione il corpo umano e far sperimentare ai
ragazzi che il baricentro del nostro corpo non è un punto fisso, ma si sposta quando cambia posizione.
Figura 1
Gli alunni hanno già sperimentato (vedere UA pubblicata sul n.5) che, se a un corpo fermo si applica una
forza sufficiente, questo si mette in movimento. Si sollecita, pertanto, l’interrogativo: “ Su un corpo fermo
non agisce alcuna forza?”. Per fornire una risposta, si richiamerà un esempio noto: il tiro alla fune. Per un
attimo, quando i due ragazzi che si stanno sfidando tirano ciascuno verso di sé, il punto centrale della corda
rimane fermo. Questo vuol dire che i due ragazzi stanno esercitando una forza della stessa intensità, ma di
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direzione opposta. Gli alunni perverranno facilmente a comprendere che : “Se a un corpo rigido in
equilibrio statico si applicano due forze uguali e opposte, aventi la stessa direzione, il corpo rimane in
equilibrio.”
Si preciserà che questa situazione può essere generalizzata anche a corpi qualsiasi.
A questo punto, si proverà a individuare insieme agli alunni le condizioni di equilibrio di un corpo libero e
di un corpo appoggiato.
Procedimento/ 1° fase: 1. Cercare di inclinare la pila spostando tutte le monete, esclusa quella che poggia
sul banco, nello stesso modo e nella stessa direzione, ma in modo tale che la pila non cada
-La verticale che si riferisce al peso di tutta la pila attraversa la moneta appoggiata sul banco? ( Verificarlo
Sì No
Procedimento/ 3° fase: 1. Inclinare ancora la pila, fino a quando le monete cominciano a cadere.
-La verticale che si riferisce al peso attraverserebbe ancora la moneta appoggiata sul banco?
Sì No
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Figura 2
Procedimento/1° fase: 1. Agganciare strettamente la propria mano destra a quella del compagno e iniziare a
spingere in modo da far finire sul piano del tavolo la mano del contendente.
-Per quanto ognuno cerchi di superare l’altro, le mani non si spostano, né verso sinistra né verso destra,
Sì No
Procedimento/2° fase: 1. Rappresentare con dei segmenti sul disegno le due forze che agiscono sulle mani.
-Come sono tra loro queste due forze? Scegliere la definizione più completa possibile.
Uguali.
Uguali ed opposte.
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Figura 3
Si può continuare con altri esempi concreti come lo stare fermi in piedi e successivamente il chinarsi in
avanti fino …..a perdere l’equilibrio. Si farà notare ai ragazzi che nel primo caso si riesce a stare in piedi fino
a quando la verticale della forza peso del corpo, applicata nel suo baricentro, “cade” all’interno della base
d’appoggio, costituita da un poligono ideale formato dai piedi, mentre si perde l’equilibrio se la verticale
“esce” da questa base. Non si trascureranno attività pratiche per stabilire quando un corpo appoggiato si
Attraverso le attività svolte nelle fasi precedenti, gli allievi hanno potuto verificare i principi che regolano
l’equilibrio dei corpi in alcune semplici situazioni note. L’argomento sarà ripreso in seconda e in terza a
diversi livelli di complessità fino a pervenire agli aspetti più squisitamente formali.
Si concluderà, pertanto, il percorso di apprendimento effettuando una sintesi grafica, corredata da commenti
concettuale di sintesi.
Da leggere:
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Verifiche e Portfolio. Si propongono alcune esemplificazioni di prove per verificare gli obiettivi
Per le conoscenze
baricentro
fulcro
punto di equilibrio
gravità
minore
uguale
maggiore
Per le abilità
1. Ovetti di materiale plastico con la stessa forma e le stesse dimensioni stanno in equilibrio su un piano
Figura 4
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2. Il baricentro di un oggetto si trova sempre all’interno dell’oggetto stesso? Fai un esempio per giustificare
la tua risposta.
Figura 5
Le competenze attese saranno monitorate sia mediante lo svolgimento del compito unitario in situazione che
questionari o check-list specifiche, di cui si terrà traccia nel Portfolio degli alunni.
Si fornisce un modello di scheda di autovalutazione che l’alunno compilerà alla fine dell’UA e che potrà
essere inserita nel Portfolio per documentare, dal suo punto di vista, le competenze maturate .
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Annotazioni
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Annarita Ruberto
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