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PER LA SETTIMANA – 4 ORDINARIO C

Traccia commento Lc 4,21-30


Il Vangelo di questa domenica
inizia proprio dove è terminato quello
di domenica scorsa. Gesù annuncia la
programmazione della sua missione
e. non c'è da attendere nessun altro
perché Dio ha mantenuto le sue
promesse: "oggi si è adempiuta
questa scrittura che voi avete
ascoltato".
Dura e secca la reazione degli
ascoltatori, tanto da sfociare
addirittura in una forma di violenza omicida. La missione di Gesù
non comincia con applausi e approvazioni, bensì con rifiuti e
contestazioni. Gesù non ricerca consensi e non fa sconti di nessun
genere per ottenerli. Il suo messaggio sconvolge, le sue parole
provocano e sollecitano, la sua persona si pone come segno di
contraddizione al quieto vivere della fede e all'immobilismo del
cambiamento e conversione.
Le reazioni dei compaesani di Gesù sono anche le nostre,
purtroppo, quando la Parola di Dio richiede un pò di più,
un'accelerazione, un cambiamento di strada che, spesso, diventa
per noi un pò di troppo. Gesù chiede misericordia e compassione,
al contrario di noi che spesso, anche troppo spesso, ricerchiamo
clamori e risonanze, incenso e battimani, se non addirittura
interessi e grana, magari usando pure il suo nome.
Per fortuna la Parola di Dio non viene bloccata da nulla,
ma continua ad operare anche in mezzo a paure e sopraffazioni, e
la forza rinnovatrice del Vangelo non viene interrotta o fermata
dalla incoerenza e superficialità di noi cristiani .
L'ASINO
Un giorno l'asino di un contadino cadde in un pozzo.
Non si era fatto male, ma non poteva piuù uscire. Il povero
animale continuoù a ragliare sonoramente per ore. Il contadino
era straziato dai lamenti dell'asino, voleva salvarlo e cercoù in
tutti i modi di tirarlo fuori ma dopo inutili tentativi, si
rassegnoù e prese una decisione crudele.
Poicheé l'asino era ormai molto vecchio e non serviva
piuù a nulla e poicheé il pozzo era ormai secco e in qualche modo
bisognava chiuderlo, chiese aiuto agli altri contadini del
villaggio per ricoprire di terra il pozzo.
Il povero asino imprigionato, al rumore delle palate e
alle zolle di terra che gli piovevano dal cielo capìù le intenzioni
degli esseri umani e scoppioù in un pianto irrefrenabile. Poi,
con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di
terra, l'asino rimase quieto.
Passoù del tempo, nessuno aveva il coraggio di guardare
nel pozzo mentre continuavano a gettare la terra.
Finalmente il contadino guardoù nel pozzo e rimase
sorpreso per quello che vide: l'asino si scrollava dalla groppa
ogni palata di terra che gli buttavano addosso, e ci saliva sopra.
Man mano che i contadini gettavano le zolle di terra, saliva
sempre di piuù e si avvicinava al bordo del pozzo.
Zolla dopo zolla, gradino dopo gradino l'asino riuscìù ad
uscire dal pozzo con un balzo e comincioù a trottare felice.

Quando la vita ci affonda in pozzi neri e profondi, il


segreto per uscire più forti dal pozzo é scuoterci la terra di
dosso e fare un passo verso l'alto.
Ognuno dei nostri problemi si trasformerà in un
gradino che ci condurrà verso l’uscita.
Anche nei momenti più duri e tristi possiamo
risollevarci lasciando alle nostre spalle i problemi più
grandi, anche se nessuno ci da una mano per aiutarci.
PREGHIAMO
CON LA CHIESA

Ascoltaci o Signore

Per la Chiesa: come


comunità di peccatori
perdonati, sia nel
mondo il segno vivente
di liberazione
attraverso Cristo

Per i cristiani:
prendano coscienza
che tutto il male viene
dal peccato

Perchè ognuno di noi


sia disponibile ad
accogliere l'altro come
ha fatto Gesù

Perchè i nostri peccati


non ci inducano allo
scoraggiamento

Perchè ringraziamo
sempre Dio che ci
accoglie e e ci ama
nonostante i nostri
peccati
AL MATTINO
PREGHIAMO CONAL MATTINO
Ti adoro mio Dio e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi
I SALMI
Ti adoro mio Dio e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi
creato, fatto cristiano e conservato in questa notte. Ti offro le
creato, fatto cristiano e conservato in questa notte. Ti offro le
azioni Ildella giornata:
Signore fa che
è vicino a siano tutte secondo la tua santa
azioni della giornata: fa che siano tutte secondo la tua santa
volontà e per la maggior tua gloria. Preservami dal peccato e da
volontà echi perlolainvoca
maggior tua gloria. Preservami dal peccato e da
ogni male. La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari.
ogni male. La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari.
AMEN Ti voglio benedire
AMEN
ogni giorno, ALLA SERA
ALLA SERA
Ti adorolodare
mio Dioil tuo
e tinome
amo con in tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi
Ti adoro mio
eterno Dio e ti
e per sempre.amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi
creato, fatto cristiano e conservato in questo giorno. Perdonami il
creato, fatto cristiano
Grande è il Signoree conservato
e in questo giorno. Perdonami il
male che oggi ho commesso e, se qualche bene ho compiuto,
male chedegnooggidi ho
ogni lode;
commesso e, se qualche bene ho compiuto,
accettalo.senza
Custodiscimi nel riposo e liberami dai pericoli. La tua
fine è la sua
accettalo. Custodiscimi nel riposo e liberami dai pericoli. La tua
grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. AMEN
grandezza.
grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. AMEN
Misericordioso e
pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande LA PAROLA DEL PAPA
nell’amore.
Buono è il Signore La vocazione del
verso tutti, custodire non
la sua tenerezza si riguarda solamente
espande su tutte le noi cristiani, ha una
creature. dimensione che
precede e che è
Giusto è il Signore in semplicemente
tutte le sue vie umana, riguarda
e buono in tutte le sue tutti.
opere.
Il Signore è vicino a È il custodire l’intero
chiunque lo invoca, creato, la bellezza del
a quanti lo invocano creato è l’avere rispetto
con sincerità. per ogni creatura di Dio e
per l’ambiente in cui
viviamo. È il custodire la
gente, l’aver cura di tutti,
di ogni persona, con
amore, specialmente dei
bambini, dei vecchi, di
coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia
del nostro cuore.

È l’aver cura l’uno dell’altro nella famiglia: i


coniugi si custodiscono reciprocamente, poi come genitori
si prendono cura dei figli, e col tempo anche i figli
diventano custodi dei genitori. È il vivere con sincerità le
amicizie, che sono un reciproco custodirsi nella
confidenza, nel rispetto e nel bene.

elaborazione del portale www.graficapastorale.ita

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