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Dal bullismo al

cyberbullismo:
ferire anche con un click
Un’indagine tra i ragazzi delle scuole medie di Siracusa

Referenti del progetto:

Dott.ssa Emanuela Muré Dott.ssa Giorgia M. L. Sciuto


+39 3383912284 + 39 3408143503
emanuelamure@msn.com giorgia.sc@hotmail.it
PREMESSA

Viste i recenti provvedimenti emanati dal MIUR inerenti le Linee di orientamento per
azioni di prevenzioni e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo, il Centro Studi

Criminali di Siracusa, in collaborazione con due sue corsiste la dott.ssa Muré e la


dott.ssa Sciuto, hanno elaborato un questionario sul tema del bullismo e del
cyberbullismo che verrà proposto ai dirigenti delle scuole superiori di I grado di

Siracusa. Il questionario, che passa in rassegna le diverse forme di bullismo e

cyberbullismo, si sofferma anche sulle nuove modalità di prevaricazione esercitata

in rete e sulle complesse problematiche connesse all’uso non corretto dei social
network.

Prima della prevenzione e del contrasto a tale fenomeno è necessario ed


indispensabile la sua conoscenza per l’adozione delle più opportune strategie di

prevenzione e contrasto. Questo, inoltre, richiede una energica collaborazione con

le scuole, in quanto quest’ultime sono chiamate ad adottare misure atte a prevenire

e contrastare ogni forma di violazione e prevaricazione.

FINALITÀ

Negli ultimi anni si è ampiamente dibattuto, e tuttora si dibatte, sul fenomeno del
bullismo a causa dei molteplici episodi denunciati e passati alla cronaca.

Recentemente il termine è stato associato a comportamenti di prevaricazione che


coinvolgono gli adolescenti e anche i pre-adolescenti, giungendo ad assumere oggi
i connotati di una vera e propria devianza minorile. Giovani e giovanissimi alla

ricerca di un’identità evidenziano un bisogno di socializzazione che, se incanalato


negativamente, diventa esigenza di perseguire una visibilità sotto qualsiasi forma,
rischiando di sfociare nell’adesione ad un gruppo deviante.

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L’ambito scolastico, quale luogo di rappresentazioni di istanze socializzative, appare

il palcoscenico privilegiato in cui esprime non solo il bisogno di appartenenza, ma


sempre più la spinta ad apparire, anche attraverso modalità trasgressive che, tipiche

nell’età della formazione della personalità, assumono tuttavia modalità così violente
da caratterizzarsi come forme di patologia micro-sociale. Il bullismo e le sue forme

appaiono dunque un fenomeno che ha nella scuola la sua localizzazione


privilegiata, laddove si manifesta con atteggiamenti e comportamenti di
prevaricazione violenta e allorquando si rappresenta in termini di continuità nel

tempo.

Si è quindi promossa una ricerca, che potremmo definire “pilota”, su questo tema

ponendo dunque attenzione al suo manifestarsi nell’ambito delle scuole. La

seguente ricerca è finalizzata a studiare il suddetto fenomeno dal punto di vista


epidemiologico, analizzarlo nelle sue sfaccettature nella città di Siracusa per

comprendere le determinanti psicologiche, sociali e culturali che lo sottendono e

individuare strategie adeguate per fronteggiarlo.

L’intento è quello di realizzare un’indagine qualitativa del fenomeno del bullismo e

del cyberbullismo, attraverso la somministrazione di un questionario anonimo, che

consente di acquisire un’immagine chiara e dettagliata della sua diffusione, delle

sue modalità di manifestazione e capire in quale contesto si mostra con persistenza


e frequenza. Tale quadro consentirà, in un’ottica di sinergia ormai ineludibile di
fronte a simili problematiche, una conoscenza esaustiva del fenomeno. I dati che
verranno raccolti costituiranno la base per una maggiore consapevolezza del

fenomeno tra gli operatori della scuola, e non solo, cioè una premessa per la

possibile elaborazione successiva di strategie di intervento. L’ottica, quindi, è quella

educativa, nella consapevolezza che insieme è possibile prevenire e contrastare in


modo efficace un fenomeno preoccupante di fronte al quale è indispensabile
l’impegno comune di quanti hanno a cuore una crescita armonica dei nostri ragazzi.

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OBIETTIVI

Il principale obiettivo della ricerca è di tipo descrittivo: indagare e monitorare la


frequenza e la modalità con cui si manifesta il fenomeno del bullismo sul territorio

siracusano.

Saranno presi in esame:

Sesso: il bullismo e il cyberbullismo coinvolge più maschi o femmine?

Età: c’è un’età predominante?

Modalità: attraverso quali azioni si manifesta?


Luogo: fuori o dentro la scuola avvengono gli atti di bullismo e/o

cyberbullismo?

L’obiettivo del progetto è fotografare in modo scientifico il fenomeno del bullismo


e del cyberbullismo giungendo alla rilevazione dell’indice di episodi di bullismo

(IEB) nelle classi seconde delle scuole superiore di I grado di Siracusa. La prospettiva

dell’indagine sarà la formulazione di nuove ipotesi di ricerca, con l’ampia

esplorazione del fenomeno che può costituire una base iniziale per la comparazione

del fenomeno, la valutazione dopo alcuni interventi (follow up) e il monitoraggio


dello stesso (studi longitudinali).

CAMPIONE DELLA RICERCA

Il campionamento coinvolgerà alunni rappresentativi della popolazione scolastica


frequentante le classi II media. Si è ritenuto opportuno scegliere tale target di alunni

perché si ritiene che sia questa (tra gli 11 e i 13 anni) l’età critica. I ragazzi, in questa

fase, attraversano un periodo turbolento, caratterizzato da contraddizioni: proprio


mentre il giovane sta diventano membro della generazione adulta, all’interno della
scuola e della sua famiglia rimane un membro della generazione infantile,
rimandogli precluse le prerogative che spettano agli adulti. Ciò provoca confusione

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nel giovane e destabilizza il suo già precario equilibrio. Questa destabilizzazione

provoca aggressività nel giovane e ne ritarda il suo processo di maturazione.

STRUMENTI

L’indagine si avvarrà, prima, di strumenti di misura già utilizzati nelle principali


ricerche nazionali e internazionali allo scopo di potere comparare i risultati con
quelli emersi da altri studi analoghi e poi di strumenti costruiti ad hoc per esplorare

gli aspetti peculiari del contesto siracusano.

Nello specifico, l’indagine sarà realizzata attraverso la compilazione di un


questionario che abbiamo denominato “LA MIA VITA A SCUOLA” che si articola in 2

parti, con 20 items per ogni argomento. Il questionario sarà anonimo e non sarà

possibile risalire in alcun modo a dati sensibili che possano consentire


l’individuazione dei soggetti per la tutela della privacy; nessuna identificazione dei

soggetti sarà possibile in quanto i risultati saranno presentati solo in forma

aggregata.

PROCEDURA

Per la realizzazione del progetto verranno coinvolte tutte le scuole superiore di I

grado di Siracusa: 13 scuole e interesserà circa 51 classi.

Preliminarmente si prenderà contatto con i dirigenti scolastici e, in luogo di un

parere favorevole degli stessi, si procederà alla somministrazione degli strumenti. La


distribuzione dei questionari avverrà nell’ottobre 2015 da parte delle dott.sse Murè

e Sciuto, entrambe sociologhe.

Il questionario verrà introdotto nelle varie classi con una breve presentazione del
progetto e con un’attenta definizione dei concetti che sono stati oggetto di studio.
Il suddetto sarà compilato individualmente da ogni soggetto; la somministrazione
durerà circa quarantacinque minuti per ciascuna classe e si concluderà evidenziando

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l’importanza del contributo che gli studenti daranno alla ricerca e, di conseguenza,

alla possibilità di implementare programmi di prevenzione del bullismo rivolto agli


stessi studenti.

I dati che si otterranno tramite questa ricerca saranno poi successivamente elaborati
utilizzando il programma di ricerca statistica SPSS (acronimo di Statistical Package

for Social Science). Sarà poi cura delle somministratrici far pervenire ai dirigenti
scolastici delle scuole superiore di I grado che hanno collaborato con tale progetto,
copia del rapporto di sintesi dei dati.

Siracusa lì

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Dott.ssa Emanuela Muré

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Dott.ssa Giorgia M. L. Sciuto

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