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2018 ·①
Osservatorio Immagino
Nielsen GS1 Italy
osservatorioimmagino.it
#osservatorioimmagino
Ideazione
Marco Cuppini - GS1 Italy
Leftloft
Design
Leftloft
Illustrazioni
Nerdo
Redazione
Manuela Soressi
Ricerca
Samanta Correale - GS1 Italy
Romolo de Camillis - Nielsen
Nicola De Carne - Nielsen
Guido Dinardo - Nielsen
Coordinamento
Laura Perrone - GS1 Italy
Social media
Sara Manazza - GS1 Italy
Segreteria
Chiara Sironi - GS1 Italy
Metodologia 54
Chi siamo 60
Oi 2018 • 1 - Presentazioni
Alberto Frausin
- presidente GS1 Italy
Il nuovo storytelling
dei consumi
Quando è nato, un anno fa, l’Osservatorio Immagino ha È questo doppio binario che consente all’Osservatorio
colmato in modo inedito e intelligente un “vuoto”, prima di Immagino di elaborare una lettura unica e articolata della
tutto culturale. Infatti, ha introdotto un nuovo modo di leg- società dei consumi e di fornire alle aziende di produzione e
gere l’andamento e l’evoluzione del largo consumo in Italia distribuzione un kit di insight preziosi per seguire e collegare
a partire dalle informazioni che tutti abbiamo sotto gli oc- in modo trasversale i trend in atto nella realtà italiana. E
chi: quelle presenti sulle etichette dei prodotti che vengono avere gli strumenti per leggere la realtà è il primo, impre-
acquistati nei punti vendita della distribuzione moderna. scindibile, passo per prepararsi al domani. Perché il futuro
Nessuno lo aveva mai fatto prima. è (già) adesso.
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Oi 2018 • 1 - Presentazioni
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Oi 2018 • 1 - Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy
L’Osservatorio
Immagino
Le etichette dei prodotti
raccontano i consumi degli italiani
Oggi l’informazione è la nuova materia prima delle aziende. di guardare i fenomeni di consumo nel nostro paese.
Infatti, anche grazie alle tecnologie digitali, il data mana- Si tratta di un patrimonio informativo unico per condivide-
gement consente di migliorare l’efficienza, ridurre i costi, re, secondo l’approccio precompetitivo proprio di GS1 Italy,
aumentare il livello di servizio al consumatore. informazioni di scenario utili alle aziende, alle terze parti, a
Un consumatore che è immerso appieno in questa rivolu- istituzioni e consumatori.
zione dell’informazione “fluida”: disponibile in qualunque
momento, in qualunque luogo e in quantità inimmaginabili L’Osservatorio Immagino è uno studio che monitora feno-
fino a qualche anno fa. Accanto alla rivoluzione digitale il meni di consumo nuovi e inesplorati fino ad oggi. Ogni sei
consumatore risponde poi agli stimoli della cultura alimen- mesi (dati a giugno e dicembre), in formato cartaceo e
tare e delle scoperte scientifiche su come il cibo influenzi la digitale, fornisce e aggiorna le informazioni relative al set
salute e il benessere. di fenomeni più interessanti e al loro trend nel tempo, e si
arricchisce ad ogni edizione di nuovi approfondimenti.
L’informazione sui prodotti alimentari diventa così un ele- Utilizzando il codice a barre GS1 (ex EAN) per identificare
mento fondamentale e l’etichetta è il primo posto “fisico” i prodotti e attraverso l’incrocio delle informazioni di
per entrare in contatto con il consumatore, educarlo e sod- etichetta con i dati Nielsen, l’Osservatorio Immagino con-
disfare la sua esigenza di informazioni complete e traspa- sente di misurare fenomeni di consumo emergenti e identi-
renti. Le persone sono alla ricerca di punti di riferimento ficare i segmenti di popolazione che li determinano. Si
e i punti di vendita e le marche dispongono di strumenti scopre così qual è il consumo di prodotti free from, come
informativi importanti per costruire una relazione di valore il “senza glutine” o “senza olio di palma” e quelli arricchiti,
con loro: “informare bene” è oggi una delle mission costitu- come crescono l’universo veg e il biologico, qual è il profilo
tive per le imprese. di consumo di chi è sensibile alle intolleranze alimentari o
all’italianità dei prodotti. L’Osservatorio Immagino moni-
Mancava ancora, tuttavia, una misurazione reale del tora non solo il mondo alimentare, ma anche l’universo del
rapporto tra informazione ricercata e risultati di mercato. cura persona, analizzando alcune caratteristiche come il
Per colmare questo vuoto, nasce l’Osservatorio Immagino cruelty free, l’uso della bandiera italiana, la certificazione
Nielsen GS1 Italy: attraverso l’integrazione tra le oltre 100 Ecocert.
variabili (ingredienti, tabelle nutrizionali, loghi e certifica-
zioni, claim e indicazioni di consumo) registrate da Imma- Grazie alla collaborazione delle imprese del largo consumo
gino sulle etichette dei prodotti già digitalizzati - 91 mila a e al continuo miglioramento del suo livello di copertura dei
dicembre 2017, diventati già 95 mila a marzo 2018 - da un prodotti di largo consumo, l’Osservatorio Immagino aiuterà
lato e i dati Nielsen di venduto (retail measurement servi- a tenere sotto costante controllo la dinamica dei comporta-
ce), consumo (consumer panel) e di fruizione media (panel menti del consumatore e ad identificare i nuovi trend di con-
TV-Internet) dall’altro, apre la strada ad un modo nuovo sumo e di offerta soggetti a veloci cambiamenti nel tempo.
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Oi 2018 • 1 - Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy
La terza edizione
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2018 · 1
Oi 2018 • 1
Conoscere, capire,
scegliere per
trovarsi pronti
Marco Cuppini
— research and communication
director GS1 Italy
C
onoscere, capire, scegliere: questo sintetico per- di fare innovazione vera. Come non basta fare del “marketing
corso possono farlo le aziende nei confronti dei dei claim”, strillando in etichetta la presenza (o l’assenza!!)
turbolenti mutamenti delle tendenze di consumo di un ingrediente per incontrare i gusti del consumatore.
come può farlo il cliente/consumatore davanti ad un’offerta Dall’altra parte il rischio è di costruire assortimenti inse-
che muta velocemente. rendo i prodotti di cui sopra in maniera indiscriminata;
Chi influenza chi? È una domanda tanto vecchia a cui però questo fenomeno lo abbiamo chiamato “scaffali in over-
è difficile dare una risposta certa. Il tempo in cui c’era solo booking”. Strategie di brevissimo, che confondono e non
una comunicazione unidirezionale è passato. Oggi il rap- creano vantaggi competitivi duraturi.
porto marca-consumatore da verticale è diventato oriz- Il lavoro del produttore e del distributore di successo è
zontale; chi compra trova e condivide in maniera autonoma molto più difficile. Le aziende devono trovarsi pronte con
le informazioni sui prodotti che gli interessano. Il percorso le soluzioni più giuste per dare risposte adeguate.
che precede il consumo è diventato molto più complesso:
si vede uno spot, ci si informa su internet, si leggono le
etichette per conoscerne gli ingredienti e l’apporto calorico,
si confrontano alternative, magari si legge una recensione,
se ne parla con gli amici. Anche le aziende hanno oggi molti
più strumenti per capire le nuove tendenze e dare le ri-
sposte più adeguate. L’Osservatorio Immagino ha questa
ambizione: fornire nuovi punti di vista per comprendere
gli andamenti dei mercati e offrire ciò che il consumatore
vuole. Ma attenzione, qui ci sono dei rischi: dare risposte in-
differenziate. Prodotti uguali a tanti altri, su scaffali uguali
a tanti altri. Il primo fenomeno riguarda l’innovazione di
prodotto. Non basta mettere in una nuova ricetta curcuma
o zenzero – per seguire le ultime tendenze – per poter dire
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Oi 2018 • 1 - Metaprodotto
CARBOIDRATI
20,7 g
DI CUI ZUCCHERI
8,3 g
PROTEINE
6,3 g
FIBRE
1,9 g
GRASSI
8,7 g
DI CUI GRASSI SATURI
2,9 g
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Oi 2018 • 1 - Metaprodotto
METAPRODOTTO
Forza
panino!
Raccontaci cosa mangiano gli italiani
L’
Osservatorio Immagino mo- visto salire i grassi totali (+0,8%) e le Le novità del 2017 sono due: l’inver-
nitora le tabelle nutrizionali calorie (+0,3 %). sione di tendenza della componente
presenti su 47 mila prodotti Alcuni di questi fenomeni confermano dei grassi totali, in crescita (+0,8%),
alimentari di largo consumo, venduti una tendenza già rilevata dalle due mentre nell’anno precedente era
in supermercati e ipermercati di tutta precedenti edizioni dell’Osservatorio diminuita (-1,1%), e la frenata nella
Italia. Il rilevamento e l’elaborazione Immagino, a riprova dell’esistenza di riduzione del contenuto di zuccheri
statistica di queste informazioni - trend consolidati e radicati. (-0,2% contro -1,8% del 2016).
obbligatorie sulle confezioni in com- Le componenti più dinamiche del 2017
mercio - consentono di misurare i sono state le fibre, che, sebbene abbia-
cambiamenti negli apporti calorici e
nei contenuti di macronutrienti (come “Aumentano no rallentato il trend espansivo rispet-
to all’anno precedente (+1,3% contro
proteine, zuccheri e grassi) ma anche
di rilevare le nuove tendenze alimen-
grassi totali e +3,7%), sono rimaste le best performer
quanto a crescita media. La diffusione
tari degli italiani. calorie: colpa delle fibre si collega all’aumento dei
Nel corso del 2017 il metaprodotto
Immagino si è arricchito ulteriormente
anche dell'effetto consumi di prodotti alimentari situati
nell’area del naturale e del salutistico,
di fibre (+1,3%) e di proteine (+0,7%), sui consumi di come la pasta integrale, di farro o di
ha ridotto ancora gli zuccheri (-0,2%) e
un'estate molto kamut, le fette biscottate integrali, il
i grassi saturi (-0,6%), ha cominciato
a perdere carboidrati (-0,2%) e ha calda „ pane industriale fatto con farine spe-
ciali, i biscotti arricchiti e integrali,
P Il metaprodotto Immagino
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Oi 2018 • 1 - Metaprodotto
i legumi e i vegetali, la frutta secca. COME SI COMPONE IL METAPRODOTTO IMMAGINO (100 G/ML)
Quanto invece alle proteine, l’altro nu-
triente che ha chiuso il 2017 in crescita
TREND % TREND %
(ma anch’esso in modo meno brillante METAPRODOTTO IMMAGINO VALORI MEDI VALORI MEDI VALORI MEDI
rispetto al 2016), i risultati sono 2017 VS 2016 2016 VS 2015
A
MERCEOLOGICI
PESO % lla “costruzione” del meta- crescita dell’1,3% del valore energetico
VENDITE
prodotto Immagino concor- medio, in netta controtendenza rispet-
IN VALORE
rono 47 mila prodotti di largo to al -0,1% registrato dall’Osservatorio
Metaprodotto Immagino 100,0 consumo che appartengono a tutte le Immagino per l’intero 2016.
tipologie di acquisti presenti nel carrel- Cambio di direzione, rispetto all’anno
Bevande 7,2 lo della spesa come ad esempio la dro- precedente, anche per il contenuto di
gheria alimentare, le bevande, gli ali- zuccheri dei prodotti della drogheria
Drogheria alimentare 53,1
menti freschi e surgelati. Ovviamente alimentare. Se nel 2016 il valore medio
anche questi singoli comparti eviden- degli zuccheri era sceso dell’1,6%, nel
Freddo 8,7
ziano le tendenze generali sintetizzate corso del 2017 è invece salito dello
Fresco 27,4
nel metaprodotto ma ognuno di essi le 0,9%. Un trend che va inserito nella
esprime con toni e ritmi peculiari. nuova composizione del carrello della
spesa, in cui i consumatori hanno au-
Drogheria alimentare mentato il peso di prodotti più edoni-
I 29.500 prodotti della drogheria ali- stici (come biscotti arricchiti, prodotti
mentare monitorati dall’Osservatorio di pasticceria, merendine, snack dolci,
Immagino hanno visto crescere l’appor- cioccolato) alla ricerca di una mag-
to calorico, arrivato a un valore medio giore gratificazione.
di 284,5 calorie ogni 100 grammi. Il Il maggior acquisto di queste tipologie
bilancio del 2017 si chiude con una di prodotti si riflette anche nella cre-
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Oi 2018 • 1 - Metaprodotto
scita del valore medio dei grassi totali Nel corso del 2017 è risultato in au- Fresco
(+2,2%) e di quelli saturi (+0,5%), dopo mento anche il contenuto di proteine Tra gli universi alimentari del largo
un 2016 in cui entrambi gli indicatori e quello di carboidrati, benché per en- consumo il fresco è quello con i pro-
erano invece di segno negativo. trambi il tasso sia stato decisamente dotti più “leggeri”: infatti l’apporto
più contenuto rispetto al 2016: +0,5% energetico medio è di 142,1 calorie ogni
per le proteine (contro il +1,8% dell’an- 100 grammi, inferiore di circa il 23%
una maggiore se la loro avanzata rallenta: nel 2017 Rispetto al totale food, l’area dei
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Oi 2018 • 1 - Metaprodotto
margarina a crescere: dopo il +0,9% del 2016, si precedente sono l’aumento dell’appor-
è aggiunto il +0,7% del 2017. Ha con- to medio di zuccheri e il balzo in avanti
tribuito a questa performance l’au- di quello di grassi saturi.
mento dei consumi di alimenti freschi La spiegazione di questi fenomeni
alla riduzione di carboidrati, zuccheri, caratterizzati da un buon apporto va ricercata in una causa comune:
grassi totali e grassi saturi. Anche in proteico, come uova, salumi, formaggi la lunga e calda estate del 2017, con
questi casi, la spiegazione va cercata e piatti pronti. le sue temperature eccezionali, che
nella diversa composizione del carrello ha modificato in modo significativo le
della spesa. Il taglio del 3,4% del con- Freddo preferenze d’acquisto degli shopper.
tenuto medio di zuccheri è collegato Nel corso del 2017 si è arricchito il
ai minori consumi di latte fresco e, in profilo nutritivo di surgelati e gelati,
parte, di yogurt funzionali e magri,
mentre la riduzione dell’1,8% dei grassi
per cui quasi tutti i macronutrienti
registrano un trend annuo di segno “La calda estate
è dettata dalla contrazione delle ven-
dite di latte fresco, burro e margarina.
positivo. Sono cresciuti, infatti, l’ap-
porto calorico medio (+1,0%), il conte-
2017 fa schizzare il
Parimenti, in modo speculare, l’inces- nuto di proteine (+1,0%), di carboidrati consumo di gelati e,
sante crescita dell’apporto medio di (+0,7%), di zuccheri (+2,6%), di grassi
quindi, la quota dei
fibre, anche se decisamente ridimensio-
nato rispetto al 2016 (+0,8% contro
(+1,6%), e in particolare di grassi
saturi (+3,0%). Unico indicatore di grassi saturi „
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Oi 2018 • 1 - Metaprodotto
E la diversa composizione del carrello (7,2%) e allo stesso tempo è il com- (-1,0%), in atto da tempo. A questo
della spesa - con la crescita, in par- parto che mediamente incide di meno trend hanno contribuito soprattutto
ticolare, di gelati e, in parte, di pizze sull’apporto nutrizionale complessivo nettari e bevande gassate. Oi
surgelate - ha influito sull’evoluzione dell’universo del food & beverage mo-
dei valori nutrizionali medi del meta- nitorato dall’Osservatorio Immagino.
prodotto nel mondo del freddo. Nel 2017 il valore medio si è fermato
a 37,6 calorie per 100 ml, in calo di un
Bevande 0,8% nel 2017 dopo il -0,1% del 2016.
Il comparto delle bevande è quello che L’ultimo anno ha confermato la ten-
pesa meno in termini di vendite sul denza verso una riduzione del contenuto
mondo dell’Osservatorio Immagino di carboidrati (-0,9%) e di zuccheri
FOCUS LE PROTEINE
Sempre più proteine in etichetta: la segnalazione sulle confezioni, con claim dedicati, della presenza di proteine
nei prodotti alimentari è una delle tendenze emergenti messa in luce da questa edizione dell’Osservatorio
Immagino. Nel 2017 il 2,1% dei 54.300 prodotti alimentari monitorati (esclusi acqua e alcolici) ha evidenziato
il contenuto di questi nutrienti, e nell’1,4% dei casi si trattava di proteine vegetali. Questi 1.134 prodotti ali-
mentari hanno generato il 2% del fatturato del largo consumo alimentare del paniere monitorato, e quelli
contenenti proteine di origine animale continuano ad avere un peso a valore preponderante rispetto a quelli
contenenti proteine di origine vegetale. Il giro d’affari totalizzato nel 2017 è risultato in crescita del 2,4%
rispetto ai 12 mesi precedenti. A trascinare la crescita del giro d’affari sono stati soprattutto i nuovi prodotti
entrati in commercio e su cui, per scelta di comunicazione e posizionamento, è stato inserito un claim che ne
evidenzia l’apporto di proteine.
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C
Oi 2018 • 1 – Italianità
Il richiamo dell’italianità
Sono state analizzate le caratteristiche rilevate in Docg e Doc), la “bandiera italiana” e il nome della
etichetta e sul packaging di circa 60.600 prodotti del regione di riferimento.
mondo food dell’Osservatorio Immagino e sono stati Il perimetro di analisi comprende il canale ipermercati
selezionati quei prodotti che riportano i claim “made e supermercati. I dati sono riferiti all’anno 2017
in Italy”, “product in Italy”, “solo ingredienti italiani”, e i dati di trend confrontano l’anno 2017 vs il 2016
“100% italiano” e indicazioni europee (come Igp, Dop, e il 2016 vs il 2015.
ITALIANITÀ
L’Italia chiamò!
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Oi 2018 • 1 – Italianità
“+4,5% il trend
D
all’elaborazione dell’italianità, le performance più di-
dell’Osservatorio Immagino namiche dello scorso anno si devono
è emerso che, nel corso del delle vendite ad altri claim o indicazioni. È il caso
2017, a fronte di 15.362 prodotti che
dei prodotti dei prodotti etichettati come “100%
richiamano l’italianità in etichetta, le italiano”, che pesano per il 7,4% sul
vendite sono cresciute del +4,5%. Un che richiamano giro d’affari totale e che avanzano in
bel salto in avanti rispetto al +2,3%
l’italianità un anno del 7,8%. La crescita si deve
con cui si era chiuso il 2016.
Nel 2017 oltre un prodotto alimentare on pack „ soprattutto a formaggi (mozzarelle
e crescenze, in particolare), prodotti
su quattro venduto nei supermercati avicunicoli e latte UHT.
e ipermercati ha sottolineato la sua Bilancio 2017 molto positivo anche per
italianità attraverso claim come “solo claim legati al mondo dell’italianità. le indicazioni geografiche riconosciute e
ingredienti italiani”, “100% italiano” e La promozionalità nei nuovi prodotti tutelate dalla UE: Doc e Dop velocizza-
“made in Italy”, oppure riportando in non genera un ritorno particolarmen- no i loro ritmi di crescita delle vendite
etichetta la bandiera italiana o una te elevato (+1,0% di contribuzione rispetto all’anno precedente, mentre
delle indicazioni geografiche ricono- alla crescita complessiva). Nei fatti Igp e Docg tengono il passo positivo
sciute dall’Unione europea, come Igp, l’innovazione si sostiene con le vendite del 2016. Approfondendo queste ten-
Dop, Doc o Docg. Complessivamente senza promozioni (+3,1% di vendite). denze emerge che sono sostenute da
i prodotti presentati come italiani o Il mondo dell’italianità è popolato da differenti categorie di prodotti: nell’Igp
tipicamente italiani hanno generato molteplici claim, certificazioni o pit- il traino è rappresentato dai salumi,
oltre 6,3 miliardi di euro di sell-out. E togrammi che forniscono una garan- nei Doc e Docg da vini e spumanti e
la percentuale di prodotti venduti in zia della provenienza nazionale dei nei Dop dai formaggi.
promozione è scesa al 35,1% a valore, prodotti. L’elemento più utilizzato sul Il claim “prodotto in Italia”, invece,
in calo rispetto al 36,7% del 2016. pack è quello di impatto più immedia- muta direzione nell’arco dei 12 mesi:
La crescita del 4,5% delle vendite ha to: la bandiera italiana, che campeg- analizzando i prodotti che lo riportano
generato nel 2017 circa 274 milioni di gia sul 14,3% dei prodotti alimentari, nel 2017 rispetto a quelli che lo pre-
euro incrementali, dovuti in gran parte ai quali si deve il 13,8% del giro d’affari sentavano nel 2016 si passa dal +0,3%
alle vendite senza promozioni, impu- totale dell’alimentare confezionato e del 2016 al -0,4% del 2017 nelle loro
tabili ai nuovi prodotti, ma sostenuti che nel 2017 hanno avuto vendite in vendite complessive.
complessivamente anche dai prodotti crescita del 4,9%. Se il tricolore resta L’analisi dell’Osservatorio Immagino
esistenti che richiamano in etichetta il più diffuso e riconoscibile dei simboli ha proseguito nel monitorare l’indi-
+4,5%
+3,1%
+1,5% +1,0%
-0,1%
-1,0%
VENDITE VENDITE
IN VALORE IN VALORE
2016 2017
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Oi 2018 • 1 – Italianità
“Sempre in testa il
2017 VS 2016
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell’Osservatorio Immagino (60.600 prodotti)
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Oi 2018 • 1 – Free from
FREE FROM
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Oi 2018 • 1 – Free from
È
sempre il numero uno, in rispettivamente per il + 2,2% e il +3,4%. com’era già successo durante l’anno
termini di comunicazione on L’effetto sulle vendite dei prodotti esi- precedente.
pack: anche nel 2017 il mondo stenti è stato negativo (vendite senza In calo è anche il secondo claim più
degli alimenti presentati in etichetta promozioni -0,8% e vendite con pro- importante del mondo del free from, il
come “free from” resta il più impor- mozioni -2,5%), evidenziando potenziali “pochi grassi”, che lungo il 2017 ha la-
tante, in termini di presenza a scaffale effetti di cannibalizzazione delle vendite sciato sul campo il 3,1% delle vendite.
e fatturato, dell’intero largo consumo ad opera dei nuovi prodotti e, quindi, Un’inversione di tendenza rispetto al
italiano, di cui rappresenta il 18,4% dei primi segnali di “sovraffollamento” +2,2% che aveva ottenuto nel 2016 e
prodotti in vendita e il 28% del giro assortimentale. che si deve al calo delle vendite di latte
d’affari del mondo food. UHT, yogurt greco, yogurt funzionali e
“Arrivano a 7 mld
Dall’analisi dell’Osservatorio Immagino prodotti da forno.
emerge che sono oltre 10 mila i pro- La crescita più sostenuta del 2017 va
dotti alimentari (esclusi acqua e alco- al claim “senza olio di palma”, anche
lici) che riportano sulle confezioni un di euro le vendite se perde un poco di sprint rispetto al
claim che sottolinea l’assenza di un dei prodotti che 2016. Nell’ultimo anno le vendite dei
componente oppure il basso contenuto prodotti dichiarati in etichetta come
comunicano di
„
di un nutriente. privi di olio di palma hanno avuto
Nel 2017 le vendite di alimenti “privi essere free from un incremento del 12,9% (13,5% nel
di”, “senza” o “con pochi” sono arrivate 2016) arrivando a coprire oltre il 3%
a sfiorare la soglia record dei sette dell’offerta di prodotti a scaffale. A
miliardi di euro, dopo aver messo a Per individuare lungo quali filoni si è trainare l’aumento dell’offerta sono
segno una crescita del 2,3%, perfet- sviluppata l’offerta, l’Osservatorio stati, soprattutto, i prodotti da forno
tamente allineata a quella vissuta nel Immagino ha analizzato il trend dei e i sostitutivi del pane.
corso del 2016. Ma con una pressione 14 claim più diffusi nel mondo del free Il 2017 ha visto crescere anche i pro-
promozionale calata di oltre un punto from. Il più frequente sulle etichette dei dotti segnalati sul packaging come
percentuale nell’arco di 12 mesi, e prodotti alimentari e il più “pesante” in caratterizzati da “pochi zuccheri” (in
scesa al 35,2%. termini di vendite si conferma ”senza particolare bevande gassate, confet-
La crescita del 2,3% del giro d'af- conservanti”, che è presente sul 7,2% ture e sostitutivi del latte), che hanno
fari ha generato circa 155 milioni di dei prodotti e che genera l’11,5% delle ottenuto il 3,9% di crescita del giro
euro incrementali nel 2017, dovuti vendite. A questo claim va anche il pri- d’affari, migliorando così il +2,1% con
prevalentemente alle vendite, con e mo posto nella classifica per pressione cui avevano chiuso il 2016.
senza promozioni, imputabili ai nuovi promozionale (38,6%). A dispetto di In accelerazione rispetto all’anno
prodotti che richiamano in etichetta questi record il ”senza conservanti” non precedente anche il “senza additivi”
claim legati al mondo del free from, si dimostra particolarmente vivace (+4,5% nel 2017, +3,8% nel 2016).
che hanno contribuito alla crescita e continua a perdere terreno, così Complessivamente l’anno scorso quasi
+3,4%
+2,2% +2,3%
-0,1%
-0,8%
-2,5%
vendite vendite vendite vendite vendite
no promo promo no promo promo totali
VENDITE VENDITE
IN VALORE IN VALORE
2016 2017
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Oi 2018 • 1 – Free from
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare, esclusi acqua e alcolici, dell’Osservatorio Immagino (54.300 prodotti)
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Oi2018
2018 • 1 – Rich-inImmaginoNielsenGS1Italy
•1-Osservatorio
RICH-IN
L’importante è la salute
I
l fenomeno delle etichette che co-
municano la presenza o l’aggiunta
di vitamine, calcio, fibre, Omega
3, ferro, o la presenza di ingredienti
integrali continua a crescere. E il 2017
è stato in ulteriore accelerazione.
L’Osservatorio Immagino ha fotogra-
fato il fenomeno dei “rich-in” e l’istan-
tanea che ha scattato mette a fuoco
oltre 4.700 prodotti per un giro d’affa-
ri che nel 2017 ha sfiorato i 2,4 miliardi
di euro. In pratica, su quasi il 9% dei
54.300 prodotti alimentari censiti
dall’Osservatorio Immagino (esclusi
acqua e alcolici) compare un claim che
comunica una presenza importante di
una componente nutrizionale positiva.
La segnalazione di nutrienti benefici
o l’aggiunta di ingredienti salutistici
sono, probabilmente, le proposte che
oggi rispondono meglio alle esigenze
di una popolazione sempre più consa-
pevole del rapporto tra alimentazione
e salute e sempre più attenta all’a-
+8,0%
+4,6%
+3,6%
0,0%
-0,2% -0,1%
VENDITE VENDITE
IN VALORE IN VALORE
2016 2017
spetto salutistico della propria spesa. rich-in. L’innovazione (+4,6%) è ulte- mozzarelle, e ai prodotti che rientrano
Nell’anno 2017 le vendite dei prodotti riormente trainata dalla promoziona- nella categoria degli snack.
che in etichetta presentano claim lità (+3,6% il contributo alla crescita Per gli alimenti ricchi o arricchiti di
riconducibili al mondo del rich-in complessiva). Omega 3 l’anno si è chiuso con un
sono aumentate dell’8%. È una delle I prodotti che segnalano sulle etichette consistente scatto delle vendite a
crescite del giro d’affari tra le più alte la presenza di calcio segnano un +14,1% valore, che ha migliorato la già rosea
in assoluto registrate da questa edi- nelle vendite. Trend di vendite posi- performance dei 12 mesi precedenti
zione dell’Osservatorio Immagino ed è tivo anche per quei prodotti che si (rispettivamente +9,4% e +6,2%).
migliorativa rispetto al +5,4% con cui dichiarano fonte di Omega 3 (+9,4%), Questa maggiore crescita è stata soste-
quest’universo aveva chiuso il 2016. per quelli che segnalano l’utilizzo di in- nuta dalle vendite di prodotti come il
In crescita appare anche l’intensità gredienti integrali (+9,1%) e per quelli salmone affumicato (e in parte anche di
promozionale, passata dal 30,9% del su cui viene segnalato il tenore in sushi take away) e l’olio di semi di mais.
2016 al 31,8% dell’anno successivo. fibre (+4,9%). Lo scatto in avanti dei Un discorso a parte merita il segmento
La crescita dell’8,0% delle vendite del prodotti alimentari etichettati come degli alimenti integrali: dopo un 2016
2017 ha generato circa 176 milioni di “ricchi in calcio” o “fonte di calcio” arri- con trend di vendita molto sostenuti,
euro incrementali, dovuti in gran parte va dopo un 2016 in cui le vendite risul- il 2017 ha confermato la tendenza
alle vendite, con e senza promozioni, tavano leggermente negative (-0,6%), espansiva seppur ridimensionandola.
dei nuovi prodotti che richiamano in e si deve soprattutto al settore casea- Dopo l’aumento delle vendite a valore
etichetta claim legati al mondo del rio, nello specifico alla categoria delle del 22,8% del 2016, l’anno scorso il
risultato si è dimezzato, fermandosi
a un +9,1%. Le categorie che hanno
I NUMERI DEL MONDO DEL RICH-IN: LA SEGMENTAZIONE trainato questo segmento anche nel
DELLE CARATTERISTICHE 2017, dando un’interessante spinta alle
vendite pur senza sortire i medesimi
TREND % VENDITE TREND % VENDITE
% PRODOTTI
% VENDITE
IN VALORE IN VALORE
PRESSIONE risultati raggiunti nel 2016 in termini
IN VALORE PROMO
2017 VS 2016 2016 VS 2015 di sell-out, sono state i sostitutivi del
pane, i prodotti da forno e la pasta.
Fibre 3,9 3,5 4,9 5,4 30,9
Un discorso analogo vale per i prodotti
ricchi di fibre o arricchiti di fibre, che
Vitamine 2,8 3,5 1,7 -3,4 31,5
continuano a crescere come fatturato,
Integrale 2,1 2,2 9,1 22,8 31,3 ma in modo più lento rispetto al 2016
(rispettivamente +4,9% e +5,4%). Oi
Calcio 1,3 2,7 14,1 -0,6 34,5
INTOLLERANZE
Intollerante
all you can eat
24
Oi 2018 • 1 – Intolleranze
“L’offerta
C
he siano intolleranze alimen- +1,2% con cui avevano chiuso il 2016, e
tari reali, ossia correttamente sono arrivate a 3,3 miliardi di euro. Un
diagnosticate, o solo presunte, sfiora il 13% risultato importante, ottenuto oltre-
ma concretamente percepite, poco dell’assortimento, tutto senza spingere sulla leva prezzo,
importa, perlomeno quando si vuole visto che l’intensità promozionale per
circoscrivere l’andamento del segmen- ma soprattutto è questi prodotti si è ridotta, scendendo
to dei prodotti alimentari che si pre- cresciuto il valore dal 33,7% del 2016 al 32,1% del 2017.
sentano come adatti anche a coloro
che devono convivere con le intolle- del segmento „ La crescita del 4,4% delle vendite ha
generato circa 140 milioni di euro in-
ranze alimentari. Quello dei prodotti crementali nel 2017 dovuti alle vendite,
per celiaci, sensibili al glutine o intol- con e senza promozioni, imputabili
leranti al lattosio è stato uno dei fe- ai nuovi prodotti che richiamano in
nomeni più dinamici degli ultimi anni etichetta claim legati al mondo delle
e ha investito gran parte del largo intolleranze. La promozionalità nei
consumo italiano. L’Osservatorio prodotti nuovi genera un buon ritorno
Immagino lo ha messo a fuoco sin (+2,2% di contribuzione alla crescita
dalla sua prima edizione e continua a complessiva) ma nei fatti l’innova-
monitorarlo, confermando che anche zione si sostiene con le vendite senza
nel 2017 l’impatto di questo segmento promozioni (+4,6% di vendite).
è ulteriormente aumentato. L’anno Dunque, nel giro di pochi anni quella
scorso l’offerta si è ampliata, sfio- che prima era una nicchia per pochi
rando il 13% dell’assortimento di pro- consumatori e con un posizionamento
dotti alimentari di super e ipermer- “paramedicale”, ora è diventata il ter-
cati (escludendo acqua e alcolici). Ma zo universo per giro d’affari tra quelli
soprattutto è cresciuto il valore del monitorati dall’Osservatorio Immagino
segmento: le vendite sono aumentate (scavalcato solo dai prodotti che ri-
del 4,4%, quasi quadruplicando quel mandano all’italianità e da quelli “free
+4,6% +4,4%
+2,2%
+0,1%
-2,3% -0,2%
VENDITE VENDITE
IN VALORE IN VALORE
2016 2017
25
Oi 2018 • 1 – Intolleranze
“Nel mercato
“senza lattosio” è comparso su un
numero più ampio di prodotti, in parti- dell’Osservatorio Immagino e a gene-
colare afferenti al mondo lattiero- rare l’11,6% delle vendite complessive
caseario (come latte, formaggi, yogurt del largo consumo. Ma soprattutto dei prodotti
e latticini), ma presenti anche in altri hanno messo a segno una crescita privi di glutine le
settori, come i salumi in vaschetta. decisamente più robusta rispetto ai 12
Decisamente più articolata risulta mesi precedenti: nel 2017 il fatturato performance più
l’istantanea del mercato dei prodotti è aumentato del 4,1% contro il +0,2% positive sono di
privi di glutine, in cui l’Osservatorio del 2016. Un risultato che si deve so-
Immagino distingue due segmenti: prattutto all’aumento dei prodotti che quelli con il claim
quello dei prodotti caratterizzati dalla riportano in etichetta il claim “senza “senza glutine”
presenza on pack del claim “senza
glutine” e quelli che riportano sulle
glutine”, in particolare bevande a base
the, salumi e sostitutivi del pane. in etichetta „
confezioni il logo della spiga barrata, Diverso lo scenario dei prodotti sulle
concesso dall’Associazione Italiana cui confezioni compare il logo della
Celiachia (AIC) alle aziende che ne spiga barrata. In questo caso le
facciano richiesta e i cui prodotti di- performance di crescita complessive
mostrino il rispetto di precisi requisiti sono contenute (+0,8%) e in netta
di sicurezza. contrazione rispetto al 2016 (+5,7%),
Le performance più positive del 2017 nonostante l’aumento dell’offerta che
sono state decisamente quelle dei è arrivata a una quota complessiva del
prodotti accompagnati dal claim “sen- 2,7% sul totale del largo consumo ali-
za glutine”: sono arrivati a rappresen- mentare monitorato dall’Osservatorio
tare l’11,7% dell’offerta del perimetro Immagino. Oi
26
Oi 2018 • 1 – Lifestyle
LIFESTYLE
Oh mio bio!
G Lifestyle
Rientrano in questa selezione quei prodotti idonei
a sostenere un determinato stile di vita. Sono stati
di vita vegetariano”, “idoneo ad uno stile di vita
vegano”, “halal ”, “kosher ”, “biologico”. Il perimetro
analizzati circa 60.600 prodotti dell’Osservatorio di analisi comprende il canale ipermercati e
Immagino del mondo food e sono stati selezionati supermercati.
quei prodotti che riportano in etichetta o sul I dati sono riferiti all’anno 2017 e i dati di trend
packaging claim e loghi come “idoneo ad uno stile confrontano il 2017 vs il 2016 e il 2016 vs il 2015.
27
Oi 2018 • 1 – Lifestyle
+6,7%
+2,8%
+0,9% +0,4%
-0,1%
VENDITE VENDITE
IN VALORE IN VALORE
2017 2016
28
Oi 2018 • 1 – Lifestyle
TREND % TREND %
% VENDITE VENDITE VENDITE PRESSIONE
% PRODOTTI
IN VALORE IN VALORE IN VALORE PROMO
2017 VS 2016 2016 VS 2015
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell’Osservatorio Immagino (60.600 prodotti)
riferimento. Questo ha fatto uscire il le crescite dei sostitutivi delle proteine Una performance nettamente migliore
biologico dalla nicchia in cui era stori- animali e delle zuppe pronte), i deriva- rispetto al +4% nelle vendite ottenuto
camente posizionato e l’ha traghettato ti del pomodoro, i sostitutivi del pane nel 2016.
a tutti gli effetti nel cuore del mass e i fuori pasto salati. È migliorativo rispetto all’anno pre-
market. Il secondo elemento propulso- Il 2017 si caratterizza anche per l’acce- cedente anche il bilancio 2017 degli
re è stato l’espansione dell’offerta: nel lerazione della crescita delle vendite di alimenti presentati in etichetta come
corso del 2017 è aumentata di ben il prodotti dotati di una “certificazione” “kosher”: la crescita del 9,7% del giro
25%, arrivando a incidere per l’8% sul- che li rende idonei ai precetti alimen- d’affari è di oltre due punti percentuali
la numerosità dei prodotti alimentari tari fissati dall’Ebraismo e dall’Islam. più alta rispetto a quella registrata 12
venduti in supermercati e ipermercati. Complessivamente si tratta di 1.214 dei mesi prima. Il claim “kosher” ha accre-
Un altro segmento in forte espansione 60.600 prodotti alimentari presenti sciuto la sua presenza sulle confezioni
nell’area del lifestyle è quello del “veggie”, nell’Osservatorio Immagino. dei prodotti in commercio, arrivando
che si rivolge a chi ha abolito o ridotto I prodotti segnalati in etichetta come a contare su un’offerta più articolata
le proteine animali dalla propria dieta, “halal”, sono stati i più dinamici: l’anno che copre l’1,6% del numero di prodotti
in modo più o meno stabile e definitivo. scorso hanno visto aumentare il giro alimentari rilevati dall’Osservatorio
Nell’arco di pochi anni il “veggie” è d’affari del 12,4%, raggiungendo un’inci- Immagino. Le categorie in cui questo
diventato il secondo sottoinsieme di denza dello 0,2% sulle vendite comples- claim si è diffuso sono state, in par-
questa macro area identitaria: nel 2017 sive del largo consumo alimentare mo- ticolare, l’olio, la pasta e i derivati del
ha rappresentato il 3,7% dei prodotti nitorato dall’Osservatorio Immagino. pomodoro. Oi
in vendita, i quali hanno sviluppato il
3% del giro d’affari di supermercati e
ipermercati. In 12 mesi il business del
“veggie” ha generato il 9,8% di vendite
in più rispetto al 2016, quando era “Il veggie
cresciuto del 10,2%. Le categorie che,
nel 2017, hanno guidato l’avanzata dei
rappresenta oggi il
prodotti etichettati come “idoneo ad 3% del giro d’affari
uno stile di vita vegetariano” o “idoneo
di ipermercati e
ad uno stile di vita vegano” sono stati
i piatti pronti freschi (in cui spiccano supermercati „
29
Oi 2018 • 1 – Loghi e certificazioni
LOGHI E CERTIFICAZIONI
30
Oi 2018 • 1 – Loghi e certificazioni
“Anche quest’anno
È
ampia e diversificata la “fa-
miglia” dei loghi e delle certi-
ficazioni che vengono inseriti le certificazioni
sulle etichette dei prodotti di largo
si dimostrano un
consumo per evidenziarne delle ca-
ratteristiche importanti da segnalare elemento fortemente
al consumatore. Caratteristiche che
distintivo con buone
mirano a informare e a rassicurare lo
shopper, perché sottolineano l’impegno performance di
profuso dai produttori lungo l’intera
vendita dei prodotti
filiera per migliorarne ogni aspetto,
dove appaiono
„
dall’impatto ambientale alla scelta
di un’agricoltura più “pulita”, all’im-
on pack
pegno sul fronte della responsabilità
sociale in senso ampio.
La varietà dei plus certificati e se-
gnalati si rispecchia nella numerosità
dei loghi e delle certificazioni che denziano un trend positivo di vendita lità della produzione, dell’ambiente e
l’Osservatorio Immagino ha rilevato per tutte le certificazioni e con perfor- del lavoro.
sulle confezioni di 84.450 prodotti di mance allineate o migliori rispetto a Il valore distintivo più segnalato in
largo consumo nel food, nel cura per- quelle ottenute nell’anno precedente. etichetta è il luogo di provenienza o
sona e nel cura casa. Dunque, anche l’overview sull’ultimo di lavorazione: quasi il 13% di tutti i
L’ampiezza delle caratteristiche evi- anno mostra che le certificazioni si prodotti monitorati dall’Osservatorio
denziate in etichetta e “validate” da sono confermate come un elemento Immagino presenta sulle confezioni
organizzazioni esterne al mondo della fortemente distintivo dei prodotti di la bandiera del suo paese d’origine
produzione e la crescita di quest’u- mass market, poiché offrono ai con- o di produzione. Complessivamente
niverso di loghi e certificazioni, già sumatori delle precise garanzie sulle questi prodotti, tra food e non food,
emersa anche nelle prime due edizioni materie prime e sui processi produttivi generano il 13,3% delle vendite di
dell’Osservatorio Immagino, attestano utilizzati e rispondono, così, in manie- supermercati e ipermercati, in crescita
la dinamicità di questa tendenza. Le ra concreta alla crescente sensibilità annua del 2,5%, ossia mezzo punto
rilevazioni relative all’intero 2017 evi- per i temi che riguardano la sostenibi- percentuale in meno rispetto al 2016.
+3,6%
+2,3% +2,0%
+0,9%
-0,1%
-1,6%
VENDITE VENDITE
IN VALORE IN VALORE
2017 2016
31
Oi 2018 • 1 – Loghi e certificazioni
L’anno scorso ha visto rallentare, seb- mento di supermercati e ipermercati, Nel 2017 i prodotti CSR sono risultati
bene rimanga positiva, anche l’espan- dove genera complessivamente il 9,4% molto presenti nel settore della deter-
sione delle vendite dei tanti prodotti del giro d’affari dell’universo coperto genza attenta all’ambiente (soprat-
contrassegnati dai bollini attinenti al dall’Osservatorio Immagino. tutto prodotti per bucato, cura tessuti
mondo della corporate social responsi- La crescita del 3,6% delle vendite ha e detergenti per superfici) ma hanno
bility (CSR), a cui si possono ricondurre generato circa 110 milioni di euro incre- un ruolo molto forte anche nel com-
nove loghi: Sustainable cleaning, mentali nel 2017, dovuti prevalentemen- parto alimentare, in particolare nei
Ecocert, Ecolabel, Cruelty free, FSC, te alle vendite, con e senza promozioni, latticini e nelle conserve animali.
Fairtrade, Friends of the sea, Dolphin realizzate dai nuovi prodotti che richia- L’incremento dell’offerta, in termini
safe, MSC. Se il 2016 si era chiuso con mano in etichetta claim legati al mondo di numerosità di prodotti, è il fattore
un +8,4% di vendita, l’anno scorso dei loghi e delle certificazioni, che hanno che ha determinato il balzo in avanti
invece l’aumento si è fermato al 3,6%. contribuito alla crescita rispettivamente del giro d’affari dei prodotti food e
La presenza di questi prodotti nei punti per il +2,6% e per il +2,3%. È l’innova- non food contrassegnati dal marchio
vendita resta, comunque, significativa, zione che ha guidato l’aumento delle CE: tra gennaio e dicembre del 2017
visto che copre il 6,7% dell’assorti- vendite, trainato dalle promozioni. le vendite sono cresciute del 4,1%
contro il +2,8% dei 12 mesi precedenti.
A guidare questo risultato è stato il
“I prodotti con claim riferiti al CSR cambio di direzione sul fronte dell’of-
ferta: dopo la riduzione avvenuta
sono presenti nella detergenza ma sono nel 2016, il numero dei prodotti con il
marchio CE in etichetta è tornato a
importanti anche nei latticini e nelle
„
crescere, sia nel mondo alimentare (in
32
L
Oi 2018 • 1 – Cura persona
CURA PERSONA
Senza ialuronico?
Ma per karité!
N
uovi ingredienti che entrano
nelle formulazioni di creme
e shampoo, più informa-
zioni segnalate sulle confezioni e più
caratteristiche enfatizzate con claim
e bollini on pack. Anche nel settore
del “cura persona” emergono molte
tendenze dall’analisi delle indicazioni
presenti sulle etichette dei prodotti di
largo consumo in vendita in ipermer-
cati e supermercati. L’Osservatorio
Immagino ha monitorato 12.500 pro-
dotti che equivalgono ad una copertura
dell’87% del giro d’affari complessivo
del cura persona nel canale considerato.
Anche in questo contesto le etichette
sono diventate un mezzo di comuni-
cazione utile per comunicare al cliente
finale le caratteristiche del prodotto
ritenute più rilevanti e distintive, per
consentire al consumatore scelte con-
sapevoli. Quindi, l’indagine sul numero
dei claim, sulla loro diffusione e sul
tipo di informazione segnalata sulle
confezioni aiuta ad individuare l’anda-
mento dei prodotti che comunicano
queste caratteristiche.
“Dermatologicamente testato” resta
l’indicazione più comune sulle etichette
dei prodotti per la cura persona: lo
33
Oi 2018 • 1 – Cura persona
scorso anno si trovava sul 21,6% delle prattutto nei prodotti per la cura
etichette dei prodotti monitorati del viso. Anche argan, mandorla,
dall’Osservatorio Immagino. In termini avena e karité vedono aumentare sia
di giro d’affari, questi prodotti hanno la presenza sulle etichette con claim
contribuito per il 13,3% al fatturato del dedicati, sia il giro d’affari dei prodotti
settore, registrando però un arretra- che li contengono, anche se in modo
mento del 2,8% rispetto ai 12 mesi pre- meno dinamico rispetto al 2016. Il più
cedenti. E confermando una tendenza diffuso, numericamente, è il claim
alla diminuzione già evidenziata anche “argan”, presente sul 4% dei prodotti
nel corso del 2016. Quello del “derma- che generano il 2,1% delle vendite,
tologicamente testato” è l’unico bilan- in crescita annua del 2,1%. Invece il
cio negativo del 2017 in quest’universo, claim “avena” accomuna l’1,1% dei
insieme a quello relativo alle vendite
dei prodotti che riportano il claim “ipo-
prodotti, pari allo 0,5% del fatturato,
in aumento del 5,9% rispetto al 2016, “I claim più
allergenico”, in calo annuo del 2,2%,
comunque meno pesante rispetto al
che si era chiuso con un +39,1%. Deciso
miglioramento per il claim “karité”:
dinamici rimangono
-5,3% dell’anno precedente. se nel 2016 le vendite dei prodotti che quelli riferiti
Il secondo claim più diffuso nel mondo
del cura persona è “prodotto in Italia”,
lo presentavano era in calo del 2,6%,
l’anno scorso il risultato è diventato
a ingredienti
che campeggia sul 13,8% dei prodotti, positivo. Così il 2017 si è chiuso con un particolari,
i quali generano il 10,9% delle vendite. +4% a valore per quel 2,2% di prodotti
caratterizzanti
Le vendite sono sostanzialmente sta-
bili (+0,3%), per effetto del minor uti-
lizzo di questo claim, e risultano meno
per la cura persona che lo segnalano
in etichetta. Oi e trendy „
dinamiche rispetto al 2016, quando si
erano chiuse con un +4,2%. I NUMERI DEL MONDO CURA PERSONA:
Si attenua anche il trend espansivo LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
del claim “senza parabeni”: se nel 2016
i prodotti con questa indicazione in
TREND % TREND %
etichetta avevano visto aumentare le % VENDITE VENDITE VENDITE PRESSIONE
% PRODOTTI
vendite del 9,1%, nel 2017 il dato si è IN VALORE IN VALORE IN VALORE PROMO
2017 VS 2016 2016 VS 2015
fermato al +3,7%, trainato dall’espan-
sione nel cura capelli e nell’igiene per- Dermatologicamente
21,6 13,3 -2,8 -2,3 31,0
sonale. Complessivamente i prodotti testato
“senza parabeni” contribuiscono per
Prodotto in Italia 13,8 10,9 0,3 4,2 47,4
il 6,3% al fatturato del cura persona
dell’Osservatorio Immagino, e rappre-
Senza parabeni 9,5 6,3 3,7 9,1 38,2
sentano il 9,5% dei prodotti monitorati.
Le performance migliori di questo Ipoallergenico 5,4 6,0 -2,2 -5,3 35,6
settore si rilevano dall’analisi dei claim
che si riferiscono ad ingredienti parti- Argan 4,0 2,1 2,1 2,6 35,5
colari, caratterizzanti e trendy. Il più
dinamico in assoluto è lo “ialuronico”: Mandorla 2,8 1,9 1,8 -3,0 36,4
34
S
Oi 2018 • 1 – Ingredienti benefici
INGREDIENTI BENEFICI
Health appeal
35
Oi 2018 • 1 – Ingredienti benefici
C
i sono prodotti alimentari che Un fenomeno su cui l’Osservatorio no visto aumentare maggiormente le
sono i testimonial di un’epoca, Immagino si è soffermato già nella vendite e sono stati più comunicati e
perché ne esprimono lo spirito. seconda edizione e che ha continuato segnalati sulle etichette dei 54.300
Un fenomeno ben noto agli studiosi a monitorare anche nei mesi successi- prodotti di largo consumo alimentare
e che si sta ripetendo anche nel terzo vi; il che consente di avere una visione (esclusi acqua e alcolici), monitorati
millennio, ma con un’accelerazione pri- più ampia e prolungata sulle mode da quest’osservatorio.
ma sconosciuta. Al punto che le mode alimentari degli ultimi due anni. Il presupposto è che certe componenti
alimentari non solo sono sempre più Per identificare queste tendenze nutritive contenute in alcuni ingredienti
numerose ma anche sempre più veloci. l’Osservatorio Immagino ha messo (come sali minerali, vitamine e antios-
Nascono, si diffondono, raggiungono sotto la lente tutti gli alimenti che, sidanti) sono giudicate benefiche
il loro acme e poi possono acquietarsi essendo stati usati sia come prodotti per la salute, la forma e bellezza e
nel giro anche di pochi mesi. a se stante, sia come ingredienti, han- che il consumatore desideri essere
TREND % VENDITE
% VENDITE PRESSIONE
% PRODOTTI IN VALORE
IN VALORE PROMO
2017 VS 2016
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell’Osservatorio Immagino (54.300 prodotti)
Nella tabella sono esplicitati solo gli ingredienti più significativi in termini di numerica e di peso sulle vendite
36
Oi 2018 • 1 – Ingredienti benefici
informato su quali prodotti le conten- na, che conferma il suo terzo posto in nua, raggiungendo i 36 milioni di euro.
gano. L’analisi dei dati evidenzia come classifica. E che, anzi, nel 2017 migliora Risultato positivo anche per i semi
le vendite dei prodotti che riportano la performance dell’anno precedente, di lino, che l’anno scorso hanno visto
sulle etichette gli ingredienti della lista vedendo crescere del 4,8% i prodotti aumentare del 51,5% su base annua il
raccolta dall’Osservatorio Immagino su cui viene evidenziata in etichetta, giro d’affari dei prodotti che li segna-
abbiano vivacizzato lo scenario del e che sono arrivati a rappresentare lo lano in etichetta, arrivati a superare i
largo consumo alimentare italiano. 0,5% della numerosità dell’offerta nel 21 milioni di euro. Altrettanto positivo
Circa la metà di essi erano già emersi food. Con le mandorle l’avena condi- il trend della quinoa: i prodotti che ne
nell’anno precedente ed erano già vide la sua doppia veste di alimento e comunicano la presenza hanno otte-
stati “tracciati” nel loro percorso di di ingrediente alimentare e “cosmetico”, nuto oltre 50 milioni di euro di vendita,
crescita dalla scorsa edizione dello mostrando di continuare a essere molto in crescita del 43,1% rispetto al 2016. Oi
studio. La loro parabola continua a gradita ai consumatori.
essere positiva: una prosecuzione della Nel drappello degli ingredienti benefici
crescita per cui è stato determinante più utilizzati confermano il loro ruolo
soprattutto l’aumento del numero di anche mirtillo e farro, che in un anno
prodotti in cui sono presenti. vedono aumentare le vendite dei
Dalle elaborazioni dell’Osservatorio prodotti in cui sono presenti rispetti-
Immagino emergono 24 ingredienti. vamente del 6% e del 16,1%.
Considerando tutti i 24 principali in-
gredienti identificati dall’Osservatorio
“La mandorla
Immagino, emerge per molti il 2017 si
è chiuso con tassi di crescita a doppia
conferma la
cifra. Non si tratta di valori assoluti
particolarmente elevati, poiché questi
leadership già ingredienti hanno una bassa incidenza
“Lo zenzero
di frutta secca è stata segnalata sulle
confezioni dell’1,3% dei prodotti ali-
si conferma il
mentari del paniere dell’Osservatorio
Immagino. E il suo appeal ne ha fatto
superfood più
„
uno dei più apprezzati e diffusi ingre-
37
Oi 2018 • 1 - La prima colazione
38
Oi 2018 • 1 - La prima colazione
LA PRIMA COLAZIONE
La colazione
del campione
Obiettivo salute per il primo pasto
della giornata
39
Oi 2018 • 1 - La prima colazione
L’approfondimento realizzato L’altro grande tema che muove le di- denza sulle vendite, +17,2% nel 2017),
dall’Osservatorio Immagino sull’area namiche in atto nella prima colazione attiene più alla qualità che alla quan-
della prima colazione conferma i è legato agli zuccheri e si esplica con tità dei glucidi, e conferma il vissuto
cambiamenti in atto in questo mondo claim differenti. Da un lato la crescita positivo che accompagna lo zucchero
e porta alla luce diverse tendenze dei prodotti presentati on pack come bruno rispetto a quello bianco e ne fa
emerse nel 2017. La più evidente è lo caratterizzati da “pochi zuccheri” un ingrediente differenziante e sem-
spostamento dei consumatori verso (4,5% delle vendite, +6% nel 2017) o pre più richiesto.
i prodotti “free from” e “rich-in”, a “senza zuccheri aggiunti” (2,3% delle Un altro componente nutritivo che gli
conferma della pervasività e della vendite, +10,6%, peso 2,3 volte supe- italiani eliminano sempre di più dal
rilevanza di questi fenomeni nel pano- riore alla media food) sembra rispon- pasto del mattino è il lattosio. I pro-
rama complessivo del largo consumo dere in modo efficace all’esigenza dei dotti “lactose free” hanno raggiunto
alimentare italiano. E così la prima consumatori di controllare o ridurre un’incidenza del 2,3% all’interno del
colazione sembra sottoposta a due l’intake di questi nutrienti. Mentre un mondo della colazione e continuano a
forze simili ma opposte: da un lato si terzo claim, quello che sottolinea l’uso guadagnare spazio: solo nel corso del
alleggerisce delle componenti nutritive di zucchero di canna (0,9% di inci- 2017 sono cresciuti del 3,5%.
percepite come “critiche”, e dall’altro
si arricchisce di quelle vissute come
“benefiche”. E intanto si popola di nuovi
ingredienti, sull’onda della curiosità
per nuovi prodotti, del succedersi delle
mode alimentari e della popolarità dei
I CLAIM PIÙ DIFFUSI NEI PRODOTTI DELLA PRIMA COLAZIONE
vari superfood, che nella colazione vede
l’affermarsi, in particolare, di quinoa, % VENDITE IN VALORE SU TOTALE INDICE SU TOTALE FOOD* TREND % VENDITE
zenzero e cannella. PRODOTTI PER LA COLAZIONE IN VALORE
“Grande attenzione
a zuccheri e grassi„
40
Oi 2018 • 1 - La prima colazione
Più in generale, nell’universo della I CLAIM POTENZIALI NEI PRODOTTI DELLA PRIMA COLAZIONE
prima colazione – analogamente a
% VENDITE IN VALORE SU TOTALE INDICE SU TOTALE FOOD* TREND % VENDITE
quanto accade nell’alimentare di largo PRODOTTI PER LA COLAZIONE IN VALORE
consumo - cresce tutta l’area dei pro-
dotti che rispondono alle esigenze di
Senza glutine (logo) 1,1 50 +6,2
chi soffre di intolleranze alimentari.
Complessivamente hanno il 12,2% di
Poche calorie 0,5 43 +9,7
incidenza sulle vendite dell’area cola-
zione, sono in crescita annua del 3,9%,
ma hanno ancora una presenza infe- Omega 3 0,3 27 +17,6
riore alla media generale del food.
Emblematico è il caso del logo “senza Quinoa 0,2 90 +65,3
glutine” che nel 2017 ha trovato spazi
di crescita (+6,2% nelle vendite) ma
Zenzero 0,1 38 +++
che ha ancora un peso marginale sul
totale (1,1%), nettamente sotto media
Farina di mais 0,0 55 +25,6
rispetto all’alimentare totale.
L’altra faccia del “meno/senza” è il
“più/con”. Se da un lato la prima la Cannella 0,0 15 +++
colazione si alleggerisce, dall’altro si
arricchisce: infatti, nel 2017 le vendite *Indice su totale food = rapporto tra la % 100 = in media
vendite in valore su totale prodotti per la >100 = sopra media
dei prodotti “rich-in” sono cresciute
colazione e la % vendite in valore su totale food <100 = sotto media
del 3,0% e sono arrivate a un indice
sulle vendite superiore di 64 punti
rispetto alla media del food.
prodotti integrali e liani al tema del benessere influenzi le una crescita dell’8,3%. Oi
scelte d’acquisto in maniera trasver-
ricchi di fibre sulla sale alle categorie merceologiche e ai
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Oi 2018 • 1 - Le famiglie consolidate
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Oi 2018 • 1 - Le famiglie consolidate
LE FAMIGLIE CONSOLIDATE
Ritratto
di famiglia
(con figli)
Per i figli la spesa si fa attenta
T
ra i sette cluster identificati non tutti sono sotto i sei anni o sopra vamente, quindi, rappresentano il 23%
da Nielsen in base agli stili di i 10 anni. Invece nelle seconde ci sono del totale consumi del largo consumo
consumo (i lifestage), ve ne solo ragazzi tra gli 11 e i 17 anni. in Italia nel 2017.
sono due che riuniscono le famiglie in Sul totale di circa 29 mila famiglie Ad accomunare queste due tipologie
procinto di entrare nella prima fase italiane calcolate da Nielsen nel 2017, di nuclei familiari è il forte legame con
di maturità: le “maturing family” e le le famiglie consolidate pesano l’8,8% uno stile di consumo più tradizionale e
“established family” che hanno figli mi- (maturing family) e l’8,9% (established l’alta attenzione nel dare ai figli un’a-
norenni seppur con fasce d’età diverse. family) in termini di numerosità sul limentazione bilanciata e completa.
Sì perché nelle prime ci sono bambini totale e generano consumi rispettiva- Un atteggiamento che le differenzia
di età compresa tra zero e 17 anni, ma mente per l’11,4% e l’11,6%. Complessi- in modo piuttosto netto dalle famiglie
% famiglie
9,7 7,9 8,8 8,9 21,3 25,6 17,8
43
Oi 2018 • 1 - Le famiglie consolidate
established hanno sia le maturing family), mostrano una chettati come “senza fosfati” e “senza
propensione ben maggiore - rispetto parabeni” e anche in questo caso la
in comune uno alla media del largo consumo - all’ac- loro incidenza sulla spesa delle matu-
stile di consumo quisto dei prodotti sulle cui etichette ring family e delle established family
sono evidenziati claim dalla lunga sto- è decisamente maggiore rispetto alla
più tradizionale ria e dalla notorietà consolidata. Sono media nazionale.
e l’attenzione a questi i maggiori acquirenti di alimenti Alta è la preferenza anche per gli ali-
presentati sulle confezioni come “fonte menti dell’universo “rich-in” (oltre alla
un’alimentazione di ferro” o “ricchi di ferro” (quasi il dop- presenza di ferro indicata in etichetta
bilanciata e pio di incidenza rispetto alla media del anche quella di vitamine è decisamente
Senza conservanti
Senza coloranti
Senza parabeni
193
Plastica riciclata
Pochi zuccheri
Vitamine
165
Docg
Senza aspartame
Kosher
Vegan
Omega 3
128
Fibre
127
Dop
126 125
Doc
117
113 112 112
Ialuronico
90 89 87 86 86 84 83
70
51
37
Indice di consumo
100 = in media
>100 = sopra media
<100 = sotto media
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Oi 2018 • 1 - Le famiglie consolidate
Meno plastica
Plastica riciclata
Pochi zuccheri
Senza additivi
Ferro
Avena
EU organic
Argan
Poche calorie
Vegetale
Vitamine
Cruelty free
Omega 3
Kosher
133
Senza sale
Ialuronico
117 116
Dop
110 108 108 108 108
90 89 87 87 85 85 84
81 80 79 74 68
54 53
Indice di consumo
100 = in media
>100 = sopra media
<100 = sotto media
per i figli assorbe prodotti di largo consumo accompa- mostrando una presenza sugli acquisti
gnati da altri claim, molto diffusi in superiore alla media nazionale, eviden-
gran parte del Italia. Decisamente bassa è l’affinità ziano valori più bassi rispetto all’altro
budget e costringe con i cosmetici caratterizzati dalla cluster di famiglie. Allentandosi le pre-
presenza di acido ialuronico, con gli occupazioni sull’alimentazione dei figli,
a ridurre altri alimenti “senza aspartame”, “ricchi di aumenta la propensione a spendere
acquisti più Omega 3” o “ricchi di fibre”, con “pochi per acquistare prodotti caratterizzati
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Oi 2018 • 1 - I golden shopper
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Oi 2018 • 1 - I golden shopper
I GOLDEN SHOPPER
I consumi
siamo noi
Single e alto spendenti i trend setter
dei nuovi consumi
S
ono il target elettivo per tutte
le categorie più dinamiche GLI STILI DI CONSUMO: I CINQUE CLUSTER
che emergono dall’analisi con-
• Golden shopper: sono 4,3 milioni di italiani (17% del totale), i loro
dotta dall’Osservatorio Immagino su
consumi pesano per il 19% del largo consumo confezionato, il 40%
60.600 prodotti dell’universo alimen-
sono single, hanno un reddito che per il 65% è sopra media e vivono
tare italiano. Sono la fascia di con-
prevalentemente nel Nord-Ovest (area 1 Nielsen).
sumatori che contribuisce in maniera
maggiore alle vendite di prodotti ali- • Traditional: sono 4,0 milioni (16% del totale), i loro consumi pesano
mentari che: riportano in etichetta la per il 16% del largo consumo confezionato, il 41% ha più di 65 anni,
presenza di superfood (come semi di hanno un reddito che per il 62% è sotto media e vivono prevalente-
chia, goji e quinoa), sono accompa- mente nel Sud e in Sicilia (area 4 Nielsen).
gnati dal logo europeo per il biolo-
• Silver: sono 5,9 milioni (24% del totale), i loro consumi pesano per il
gico, sono presentati come “vegan”,
25% del largo consumo confezionato, il 47% ha più di 65 anni, hanno
“senza lattosio” o “senza glutine”,
un reddito che per il 63% è sopra media e vivono prevalentemente nel
sono definiti “integrali” o “senza sale”.
Nord-Ovest e nel Nord-Est (rispettivamente area 1 e area 2 Nielsen).
• Mainstream: sono 6,3 milioni (25% del totale), i loro consumi pesano
per il 26% del largo consumo confezionato, il 58% ha meno di 45 anni
“I golden shopper e il 46% ha figli con meno di 18 anni, hanno un reddito che per il 60% è
sotto media e vivono su tutto il territorio nazionale.
trainano i segmenti • Low price: sono 4,3 milioni (17% del totale), i loro consumi pesano per
più vivaci e nuovi il 14% del largo consumo confezionato, il 39% ha meno di 45 anni,
hanno un reddito che per il 55% è sotto media e vivono prevalente-
dell’universo
„
mente nel Centro e in Sardegna (area 3 Nielsen).
alimentare
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Oi 2018 • 1 - I golden shopper
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Oi 2018 • 1 - I golden shopper
“I golden shopper
arrivati al 17,4%. Quello dei golden richiamano il valore salutistico. Inoltre
shopper non è, però, il gruppo più nu- sono sensibili ai prodotti connotati da
meroso, perché è superato dai “silver” un buon contenuto di servizio e dagli
e dai “mainstream”, che insieme som- alimenti che appartengono al mondo sviluppano il
mano il 50% degli italiani. Con i suoi della cucina etnica. 25% del totale
4,3 milioni di famiglie, il cluster golden Nella relazione con il cibo questi con-
shopper è pari merito con quello dei sumatori evidenziano grande at- food ma tra il
“low price”, di cui costituisce quasi tenzione e forte consapevolezza. Si 50 e il 60% delle
l’antitesi. Tanto questi ultimi hanno mostrano consapevoli del rapporto
nella metà dei casi un reddito sotto la tra alimentazione, salute e ambiente, vendite di molti
media nazionale, tanto i golden shop- e su questi temi cercano di restare prodotti legati ai
per hanno nel 65% dei casi un reddito sempre ben informati (78%), rivol-
che supera la media italiana. E quindi gendosi soprattutto a fonti specia- fenomeni rilevati
hanno una maggiore capacità di lizzate, come siti web dedicati e nutri- dall’Osservatorio
spesa; il loro peso sul largo consumo è
infatti pari al 19%, quindi superiore di
zionisti, come risulta dalle ricerche sul
panel di consumatori Nielsen. Questa Immagino „
ben cinque punti percentuali a quello sensibilità per l’ambiente e per la
dei “low price”. La loro caratteristica salute li porta a cercare di acquistare
più rilevante si lega alla tipologia di prodotti ecosostenibili e realizzati in Generano dal 30 al 40% del giro d’affari
consumi: nel loro carrello della spesa i modo etico (60%). Il 40% dichiara di degli alimenti che comunicano di con-
prodotti super premium hanno un’in- seguire un’alimentazione vegetariana tenere ingredienti benefici (come zen-
cidenza a valore del 33%, superiore di o di essere pronto a farlo in futuro, il zero, farro, curcuma, cannella, mirtilli,
ben 40 punti al valore indice. 37% afferma che per alimentarsi in mandorle, avena, farina di mais, cocco
Altri elementi indispensabili per trac- modo corretto bisognerebbe evitare e zucchero di canna), di apportare nu-
ciare il profilo dei golden shopper sono lo zucchero, mentre il 20% indica la trienti importanti (come fibre, Omega 3
l’età e la situazione familiare: il 67% farina bianca, il 17% la carne rossa e calcio), o di essere privi di alcune com-
è distribuito in maniera equa lungo la e il 13% il latte. ponenti sensibili in caso di intolleranze
fascia dai 35 ai 64 anni e il 40% è single. Un gruppo di consumatori così attenti alimentari (come lattosio e glutine) o
Entrambi questi valori sono più signifi- e propensi a informarsi come i golden sgradite ad alcuni consumatori (come
cativi rispetto alla media nazionale. shopper dà molta importanza alla gli zuccheri, il sale o il glutammato). Oi
Questo gruppo di italiani ad alto red- lettura delle informazioni on pack,
dito e grande capacità di spesa, che in particolare alla provenienza degli
si colloca in una fascia di età centrale, ingredienti (l’84% dichiara di prestarvi
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Oi 2018 • 1 - Cura casa green
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Oi 2018 • 1 - Cura casa green
Bella casa,
è green?
Pulizie di casa ecosostenibili
N
on solo nel piatto: la richie- a incidere per il 5,5% sulle vendite to- L’effetto combinato di questi atteg-
sta di naturalità, l’onda tali a valore dell’intera categoria e gli giamenti condivisi da molti italiani fa
lunga “green” e la filosofia oltre 500 prodotti accompagnati da sì che i prodotti per la cura della casa
“veggie” che attraversano la società un claim ecologico in etichetta hanno che si collocano nell’orbita del “natu-
italiana, e di riflesso il mondo del largo pesato per il 6,3% sull’universo censito rale” e del “vegetale” riescano a far
consumo, sono partite sì dal mondo dall’Osservatorio Immagino. breccia nelle scelte dei consumatori di
alimentare ma si sono presto estese Sul trend che vede l’affermazione del oggi in maniera più rilevante rispetto
anche al comparto del non food. E tema dell’ecosostenibilità anche nel ai corrispettivi “tradizionali”, natural-
stanno movimentando, da autentiche reparto di detergenti e detersivi pe- mente a parità di efficacia nel rispon-
protagoniste, anche la categoria dei sano numerosi fattori concomitanti: dere alle esigenze di pulizia domestica.
prodotti per la cura casa, come emerge dalla sempre più diffusa sfiducia nella Ma quali caratteristiche deve avere un
chiaramente dall’approfondimento sul “chimica” all’accresciuta sensibilità per prodotto per la cura casa appartenente
comparto condotto in questa terza la salvaguardia della natura alla pre- al mondo “green” per conquistare gli
edizione dell’Osservatorio Immagino. ferenza per il “vegetale” tout court. italiani e per stimolare il loro interesse ad
Nel corso del 2017, in ipermercati e
supermercati, i detergenti domestici
“green” hanno evidenziato una crescita
a valore dell’8,8%. Una performance
“ll tema dell’ecosostenibilità si afferma
„
che va controcorrente rispetto al set-
tore cura casa nella sua interezza, che
ha chiuso il 2017 con un calo delle ven-
anche nel reparto di detergenti e detersivi
dite in valore dello 0,8%. L’anno scorso
i prodotti per la cura casa presentati e
posizionati come “green” sono arrivati
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Oi 2018 • 1 - Cura casa green
"biodegradabile" Tutte le quote fanno riferimento al mondo del cura casa dell’Osservatorio Immagino (7.941 prodotti)
ha una duplice
declinazione: può
essere riferito sia
alla composizione
del packaging sia LE DECLINAZIONI DEL BIODEGRADABILE
a quella dei
prodotti „ % PRODOTTI
% VENDITE
IN VALORE
TREND %
VENDITE
IN VALORE
2017 VS 2016
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Oi 2018 • 1 - Cura casa green
“Effetto combinato
ferta, in aumento in particolare nella
detergenza bucato e stoviglie e nei patto ambientale e a facilitarne lo
prodotti usa e getta. smaltimento. Un tipo di intervento
Crescita annua a due cifre anche per apprezzato dagli shopper, che per i prodotti dove
le vendite in valore dei prodotti per hanno premiato i prodotti venduti
on pack convivono
la cura della casa sulle cui confezioni
è specificata l’assenza di nichel: una
in packaging etichettati come conte-
nenti “meno plastica” o realizzati in due o più claim „
caratteristica che risponde al tema “plastica riciclata”. Entrambi questi
sempre più diffuso delle allergie ai claim hanno vissuto un 2017 positivo:
metalli e che accomuna quasi il 2% l’indicazione “plastica riciclata” è
dei prodotti, pari al 2,1% delle vendite comparsa sull’1% dei prodotti per la
del comparto. Rispetto all’anno pre- cura della casa, che hanno sviluppato
cedente, nel 2017 il loro giro d’affari lo 0,9% del fatturato del comparto,
ha fatto un balzo in avanti che ha in crescita del 9,1% rispetto all’anno
sfiorato il 12%. Il claim “senza nichel” precedente. Ancora meglio è andato il
è risultato sempre più presente in claim “meno plastica”: presente sulle
particolare nei prodotti per la deter- etichette dello 0,6% dei prodotti del
genza di stoviglie e superfici. cura casa, per un valore delle vendite
Quanto al claim “senza allergeni”, la pari allo 0,9 del totale del comparto.
sua diffusione è ancora limitata (è Netto il miglioramento rispetto ai 12
presente solo su una quarantina dei mesi precedenti: per le vendite 2017
prodotti dell’Osservatorio Immagino) dei prodotti contrassegnati dal claim
ma il trend è positivo: infatti nel 2017 “meno plastica”, che sono aumentate
le vendite in valore hanno fatto regis- del 28,1%, trainate sia dall’espansione
trare un +4,8%. Leggermente ne- dell’offerta (ad esempio con l’adozione
gativa, invece, la performance dei di contenitori più “leggeri”, come
prodotti “senza fosfati”, che hanno doypack e ricariche) sia dal trend
chiuso il 2017 con un calo dell’1,6% positivo della domanda.
nelle vendite, probabilmente a causa Molti prodotti cura casa green pro-
della ridotta presenza sulle etichette pongono in etichetta contemporane-
a scaffale (36 prodotti) e della scarsa amente due o più claim e vivono un
consapevolezza dei consumatori ri- trend interessante, che va aumentan-
guardo l’inquinamento causato da un do all’aumentare del numero di claim
uso intensivo dei fosfati. che convivono sulla stesso prodotto
La sensibilità ecologica dei consuma- (per i prodotti con più di tre claim
tori trova nel cura casa un altro tipo il trend di vendite è pari al 60,3%)
di risposta: l’innovazione applicata portando a credere ad una sorta di
ai materiali di confezionamento dei “effetto combinato” di questo tipo di
prodotti finalizzata a ridurne l’im- informazioni in etichetta. Oi
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Oi 2018 • 1 - Metodologia
Il metodo
dell’Osservatorio
Immagino
L’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy incrocia le
informazioni riportate sulle etichette dei 95 mila prodotti
(a marzo 2018, 91 mila a dicembre 2017) di largo consumo
digitalizzati dal servizio Immagino di GS1 Italy (oltre
100 variabili tra ingredienti, tabelle nutrizionali, loghi e
certificazioni, claim e indicazioni di consumo) con le rilevazioni
Nielsen su venduto, consumo e fruizione dei media.
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Oi 2018 • 1 - Metodologia
Cos’è Immagino
Immagino è la soluzione di sistema di GS1 Italy creata per
semplificare lo scambio di informazioni e immagini di prodotto
tra produttori e distributori
Immagino è il servizio web di digital brand content mana- Immagino per
Banco Alimentare
gement che GS1 Italy ha attivato a gennaio 2014 e che
consente di produrre in maniera efficiente immagini di alta
qualità per grandi volumi di referenze e di digitalizzare
tutte le informazioni presenti in etichetta, abilitando il
controllo, l’aggiornamento e l’allineamento dei dati tra i Una volta fotografati e digitalizzati da
partner commerciali. Immagino, i prodotti non vengono sprecati, bensì
donati a Banco Alimentare, l’organizzazione
Una soluzione di sistema attiva nel recupero delle eccedenze alimentari e
Oggi sono oltre 1.500 le aziende industriali del largo consu- nella redistribuzione alle strutture caritative.
mo che hanno aderito ad Immagino. E 27 i retailer. Sono stati donati 276 quintali di prodotti di largo
Si tratta di un risultato importante per il sistema di impre- consumo dalle 1.500 aziende della community di
se del largo consumo che ha identificato in Immagino Immagino dal 2015 a oggi.
la soluzione ottimale per scambiare le informazioni e le
immagini di prodotto. Un risultato raggiunto anche
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Oi 2018 • 1 - Metodologia
56
Oi 2018 • 1 - Metodologia
Centro e Sardegna
(area 3 Nielsen)
Toscana
Umbria Sud e Sicilia
Marche (area 4 Nielsen)
Lazio
Abruzzo
Sardegna
Molise
Puglia
Campania
Basilicata
Calabria
Sicilia
57
Oi 2018 • 1 - Metodologia
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Oi 2018 • 1 - Metodologia
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Oi 2018 • 1 - Chi siamo
GS1 Italy
GS1 Italy è l’associazione senza scopo di lucro che riunisce
35 mila imprese di beni di consumo. Ha l’obiettivo di facili-
tare il dialogo e la collaborazione tra aziende, associazioni,
istituzioni per creare valore, efficienza, innovazione, per
dare più slancio alle imprese e più vantaggi al consumatore.
Contatti
GS1 Italy
Via P. Paleocapa, 7
20121 Milano (MI)
Tel: 02 7772121
@GS1italy - @tendenzeonline
gs1it.org - tendenzeonline.info
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Oi 2018 • 1 - Chi siamo
Nielsen
Nielsen è unʼazienda globale di misurazione e analisi dati
che fornisce la più completa e affidabile visione al mondo
sui consumatori e sui mercati. Coniughiamo dati proprietari
con altre fonti per aiutare i nostri clienti a comprendere ciò
che accade oggi, ciò che accadrà domani, e come reagire.
Contatti
The Nielsen Company (Italy) S.r.l.
Centro Direzionale Milanofiori, Strada 6 - Palazzo A12
20090 Assago (MI)
Tel: 02 32118001
@NielsenItaly
www.nielsen.com
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Finito di stampare: aprile 2018
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Le etichette dei prodotti
raccontano i consumi degli italiani:
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