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n°4-2014

�ommario
Convention Italiana Iyengar Yoga
n° 4 - 2014

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Conferenza di Abhijata Sridhar, in occasione del giorno di
Guru Pournima, il 25 Luglio 2010 al R.I.M.Y., Puna.

Pranayama
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Un estratto da Astadala Yogamala di B.K.S. Iyengar
sulla pratica del Pranayama.

Adho Mukha Vrksasana


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Una preziosa scheda tecnica di Arthi H. Metha su questa
importante posizione.

BKS Iyengar e la tradizione Yoga


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Il discorso di Guruji in occasione dei festeggiamenti
per il suo 95° compleanno, Pune 16 dicembre 2013

Invocazioni
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Tre delle invocazioni più importanti

Con Grande piacere scrivo l’introduzione a “Sadhana” che per la sua


edizione 2014 avrà la sua uscita in concomitanza con l’evento della 4°
Convention Italiana di Iyengar Yoga, tenuta da Abhijata Iyengar, nipote di
Guruji B.K.S. Iyengar.
Mi auguro che tutti i soci della Light On Yoga Italia, apprezzino i contenuti
dell’ultimo numero della nostra rivista, ricco di interessanti articoli tra cui il
discorso di Guruji per il suo 95° compleanno (dicembre 2013) e il discorso
di Abhijata in occasione del Gurupurnima 2010.
Che la lettura di Sadhana 2014 e la partecipazione alle lezioni di Abhijata in
occasione della nostra convention siano di ispirazione all’evoluzione della
pratica e al percorso personale di tutti noi.
David Meloni
(Presidente della Light On Yoga Italia)
� Riflessioni

Abhijata
Shridar Il Guru non crea il Sapere, ma rimuove
gli ostacoli che ci impediscono di
conseguire quel Sapere.
Abhijata Sridhar

Conferenza di Abhijata Sridhar, in occasione del nezza; metaforicamente, allo stesso modo il guru chiarezza. Chi è un insegnante? Chi è un guru? Un
giorno di Guru Pournima, il 25 Luglio 2010 al riflette interamente i raggi della saggezza con lo insegnante ci impartisce delle informazioni apren-
R.I.M.Y., Puna. stesso splendore del Sole. Nel momento in cui la co- doci al soggetto. Ci rende l’argomento per lo meno
Erano presenti Guruji, Geetaji e Prashantji. noscenza appare, l’oscurità svanisce ed è rimosso il accessibile. Egli controlla che si diventi consapevoli
velo dell’ignoranza. del suo tema e che si comprendano anche le que-
Oggi è il Guru Pournima, il giorno in cui offriamo Oggi non è la celebrazione del giorno dell’inse- stioni più profonde.
i nostri omaggi, gratitudine e riverenza al nostro gnante. Vediamo il significato della parola guru. La saggezza però non può essere insegnata.
Guru. In India questo è il mese di Aashaad, conosciu- Tralasciamo per un momento quello che sappiamo Essa sorge. Un guru la fa sorgere. Insegnan-
to come Vyasa Pournima. Vyasa era un antico saggio rispetto alla tradizionale definizione e alla nozio-
ed è considerato il primo Guru che sia mai esistito. I
te più saggezza genera un guru.
ne di guru. Siamo condizionati a pensare che sia il
suoi insegnamenti, solo per indicarne alcuni, ci sono La parola guru deriva dalla radice gu, che significa
soggetto insegnato a designare una persona come
arrivati sotto forma di un insieme di quattro Veda, il buio e ru che significa luce. Quindi guru è colui che
guru piuttosto che come insegnante. Potremmo ci trasporta dal buio verso la luce, dal buio di avidya
Mahabharata, il Bhagawat e i commenti agli Yoga forse dire che la persona che tratta del Bhagavad
Sutra di Patanjali. (ignoranza) alla luce di jnana (saggezza).
Gita sia automaticamente un guru mentre uno che
Nella cultura indiana quello di oggi è un giorno dal insegna chitarra sia un insegnante? Che uno che Saggezza è come luce. Non si può creare luce; la
significato speciale che simbolizza anche il bel con- mi insegna i Shastra sia il mio guru e uno che mi luce esiste. La puoi vedere, la puoi percepire e con
cetto di guru parampara. Non si tratta solo di una insegna a disegnare sia semplicemente il mio inse- essa puoi vedere. La luce ti fa vedere ciò che esiste.
tradizione. È il modo di trasmettere da una genera- Un guru fa esattamente questo. Ti fa vedere. Ti fa
gnante di disegno? Che uno che parla di kundalini e
zione all’altra la conoscenza, l’arte e la cultura. vedere con chiarezza, con trasparenza, senza dupli-
di kundalini jagrti sia considerato automaticamente
cità, in maniera imparziale e interamente.
I concetti di guru e di pournima ci forniscono mag- un guru, mentre uno che tratta di fisica quantistica
giore chiarezza. Pournima - un giorno di Luna piena. sia considerato un insegnante o meglio un fisico? Patanjali nel secondo sutra nel quarto capitolo dice:
Oggi la Luna riflette la luce del Sole nella sua pie- Ho paura che questa prospettiva non ci dia alcuna Jatyantara parinamah prakrtyapurat. (IV.2)

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Il flusso abbondante dell’energia della Natura produce Consapevolezza e coscienza sono due parole usate S. Jnaneshwar si riferisce a questa consapevolezza sta della conoscenza. Per questo per noi il guru è
una trasformazione della propria nascita, favorendo il spesso come sinonimi. Tutti gli esseri viventi sono co- quando parla di sva samvedyata - essere consape- indispensabile.
processo di evoluzione. scienti. Coscienza è il principio secondo il quale siamo voli di sé stessi. Quando posso essere profonda- Guruji per noi è luce.
Quando il guru porta avanti questa trasformazione e senzienti. Ma l’essere umano può essere consa- mente consapevole il mio ego può sbiadire.
Nel parlare tanto di un guru comprendiamo che
gli ostacoli vengono rimossi, il flusso di energia della pevole di essere cosciente. Vediamo quale è la Quando c’è ego la consapevolezza è addor- non esiste in modo indipendente. La nascita di un
Natura può fluire abbondantemente. Grazie a questo differenza tra coscienza e consapevolezza. mentata ed è invece dove la consapevolezza bambino implica la nascita di una madre. Ogni fio-
è resa possibile jatyanta parinama, la trasformazione Pensa ai tuoi primi giorni come principiante. Ti è stato fiorisce che l’ego si placa. re sbocciato aveva la potenzialità nel suo bocciolo.
nelle classi della vita. insegnato Trikonasana. Abbiamo eseguito come l’in- Così la presenza di shishya, un discepolo, è vitale
Yoga riduce le sofferenze. Con la diminuzione delle
Il corpo umano è composto di cinque elementi, i pan- segnante ci insegnava. Fare Tadasana. Portare i palmi sofferenze, con la sparizione dell’ignoranza, il buio per portare un guru alla sua esistenza. C’è bisogno
cha mahabhutas o di cinque tattva. Se ciascuno di davanti al torace. Piegare le ginocchia, saltare e aprire svanisce. quindi di un shishya perché esista un guru. Forse
questi elementi fosse isolato, non potremmo parlare le gambe. Ruotare il piede destro. Espirare e scendere dobbiamo attendere molte lune piene prima che si
Il Guru è qualcuno a cui ci apriamo, ci apriamo ab-
di corpo. Ma come insieme dei singoli elementi il cor- a destra. Stirare su il braccio sinistro. Gambe stirate. sveli il concetto di guru pournima.
bastanza da permettergli di giocare con il nostro
po umano è riconoscibile, i cinque tattva sono ricono- Ruotare il torace, lo stomaco e l’addome verso il sof- Guru è qualcuno verso cui siamo aperti, abbastan-
ego. Questo può condurre verso una trasformazio-
scibili. Allo stesso modo Guru tattva è un eterno prin- fitto. Inspirare e tornare su. Ruotare il piede in dentro. za da permettergli di giocare con il nostro ego.
ne. Se non si permette questa manomissione, non si
cipio che si manifesta nel guru. In questo momento Saltare con i piedi uniti. Questo è Trikonasana. potranno mai rimuovere gli ostacoli alla conoscen- Arjuna prese Krishna come suo guru ed il suo guru
non siamo in grado di percepire questo Guru tattva, Come neofiti, tutti eravamo coscienti di muovere gli za. Guru è murti, (incarnazione) della coscienza. gli insegnò varie cose. Alla fine di un lungo discor-
ma possiamo riconoscerlo nel nostro guru che chia- arti ed il torace in Trikonasana, ma eravamo consa- La consapevolezza ha la caratteristica di poter so filosofico, Krishna disse ad Arjuna di andare a
miamo comunemente Guruji. pevoli di ciascun movimento? Imparate questa tran- sbocciare pienamente in un essere umano. Quando combattere nella battaglia. Krishna, il jagatguru,
Perché e come insegna un guru? sizione tra coscienza e consapevolezza che si gioca in sciolse Arjuna dai legami della sua stessa mente.
sboccia, allora si manifesta il Guru tattva. Quando
Non sembra paradossale questa domanda? Trikonasana. Per non parlare di posizioni che diventa- Alla fine Krishna chiese ad Arjuna se la sua moha
questo accade, sorge la saggezza, la saggezza bril-
Un guru può insegnare? O fa in modo che tu no difficili come Urdhva Dhanurasana, Shirshasana la. Noi da studenti possiamo vedere, percepire e (delusione) fosse svanita. La mente crea. La mente
possa imparare? o Natarajasana, nelle quali diveniamo sempre meno imparare meglio con la luce della saggezza. Yoga divide. La mente imbroglia. La mente ci intrappola
consapevoli e sempre più consci! è l’arte e la scienza che coltiva questa consapevo- in moha. Il guru libera il shishya da questi imbrogli.
Se pensiamo a Guruji come a qualcuno che ci insegna
a migliorare la nostra esecuzione di un asana, sminu- Quando si è consapevoli si può leggere nella nostra lezza, che espande la nostra coscienza. Le qualità In questo giorno, in nome di tutti gli studenti del
iamo il Guru tattva che è in lui. mente in modo chiaro. La consapevolezza diventa del guru sono quelle di risvegliare questa consape- mondo, Guruji, per favore, accetta il nostro amore,
dunque uno strumento per conoscere il nostro stes- volezza e di renderci continuamente consapevoli di la nostra riconoscenza e i nostri migliori auguri.
‘Dai ad un uomo un penny, lo aiuti a mangiare per un
so pensiero, con la nostra propria mente e il nostro questo risveglio. Om sri gurava namah.
giorno; insegnagli a pescare e lo aiuterai a mangiare
essere. Alla fine un guru non crea nuova conoscenza, ma
per tutta la vita.’ Imparare Shirshasana. È piacevole,
ma è limitato. Imparare attraverso Shirshasana. È La stessa cosa si applica anche ai nostri stati d’ani- rimuove gli ostacoli che ci frenano nella conqui- Traduzione di Luigia Bertelli
molto di più, spazia su un ambito molto più vasto. Può mo. Consideriamo l’emozione della rabbia. Sentia-
essere per tutta la vita. mo che dovremmo eliminare del tutto la rabbia. Ma
quando ne siamo pervasi, non ci riusciamo in alcun
Un insegnante riempie la nostra tazza. Senz’altro que-
modo. Quando sono arrabbiata, sono guidata dalla
sto è indispensabile nelle fasi iniziali di apprendimen-
mia stessa rabbia e nient’altro. Se posso essere con-
to. Il problema è che ci affidiamo all’insegnante per
sapevole di essere arrabbiata nel momento in cui lo
tutta la vita, rimaniamo con quella tazza tutta la vita- le
sono, c’è una potenzialità di sedare la rabbia; tuttavia
stesse tecniche, lo stesso manierismo, le stesse abitu-
permane il sentimento spiacevole per la causa che ha
dini. Tendiamo sempre ad essere pervasi di passato
determinato la rabbia; se per esempio il comporta-
e di futuro. Ci depriviamo di quella freschezza che la
mento di una persona ha determinato la mia rabbia,
natura ci offre. I pensieri rivolti al passato o al futuro,
io non penso: perché quella persona si è comportata
così come le azioni e i risultati spesso ci rovinano il
in quel modo? La nostra consapevolezza va spesso in
presente.
una sola direzione. Difficilmente divento consapevole
Un guru facilita il processo di svuotare quella tazza in di un incidente da un altro punto di vista, ad esem-
modo da essere liberi. Quando la mente è libera, si è
pio: quale è precisamente la parte arrabbiata in
liberi dai legami. Yoga è una scienza che dissolve que-
sti nodi della mente. Un guru ti estirpa dal tuo passato.
me? La mia mente? La mia intelligenza? La mia
Un guru rompe il kalpana (destino) del futuro. Così, rabbia è giustificata? Essere consapevoli di tutto
solo nel presente la saggezza può sorgere. questo può cambiare l’intero corso al fenomeno della
risposta. Questa espansione della coscienza ci rende
immediatamente consapevoli della simultaneità di un
Quando appare la conoscenza l’oscurità sparisce, il evento. Quando c’è consapevolezza si può leggere
velo dell’ignoranza è rimosso. con chiarezza nella nostra mente.
Nel momento in cui la saggezza sorge, sorge intera- Consapevolezza dunque diviene strumento per stu-
mente. Un guru ti rende completamente accessibile al diare noi stessi attraverso il nostro stesso pensiero,
presente kshana, che è il momento presente. Un guru con la nostra propria mente e il nostro stesso essere.
ti rende consapevole. Questa lettura interiore ci fa confrontare con la nostra
Arriviamo così al concetto di consapevolezza. mente e la nostra intelligenza.

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Pranayama
Il Pranayama è diventato un soggetto affascinante.
Oggi se ne parla soprattutto per la sua capacità di
portare ossigeno ai polmoni. Ma il Pranayama è un
argomento molto complicato e le persone ne sono
Anche nei programmi televisivi sono insegnati
questi tipi di Pranayama e centinaia di persone li
seguono senza osservare i principi morali del Pra-
nayama.
attirate senza averne una conoscenza adeguata. Innanzi tutto i principi morali ed etici del Prana-
Non so se è diventata una moda senza passione. È yama servono a preparare la colonna vertebrale
come un cieco che conduce un cieco. a essere salda e mobile rimuovendo le costrizioni
Non so se la nuova popolarità del Pranayama sia nei muscoli intercostali delle costole e dei polmo-
un bene o no, ma questa è la realtà. Quando ho ni. Non considerano il cervello come un testimone
iniziato a insegnare Pranayama nelle classi facevo per osservare i polmoni e il torace. Eppure le per-
fare a tutti Savasana con tecniche di rilassamento sone sono frettolose nell’apprendimento del Pra-
che duravano molto tempo. Lo facevo per acquie- nayama. Vogliono che il fiore sbocci prima che la
tare la mente e i nervi in modo che potessero trar- pianta sia cresciuta.
re il massimo dei benefici dal Pranayama. Ai miei tempi la consuetudine era che il sisya (disce-
Prima di Savasana ero solito far fare agli allievi polo n.d.t.) stava col guru per anni e anni e il guru
alcuni asana per dare elasticità ai loro polmoni. impartiva la conoscenza solo quando entrambi
Spiegavo tecnicamente gli effetti del dhyana nel capivano che il sisya era pronto per studi più ap-
linguaggio che potesse essere compreso nel Sa- profonditi. Rimandavano, sostenendo che erano
vasana. Attraverso queste tecniche riuscivo ad ac- ancora impreparati a misurare la loro pazienza. In
quietare la mente e i nervi e a renderli pronti per la precedenza il guru era solito studiare il livello del
pratica del Pranayama. suo discepolo per sapere quando impartire la co-
In effetti il riscontro che ho avuto da loro, attra- noscenza. Solo allora il guru decideva cosa dove-
verso queste spiegazioni che sono durate oltre vamo fare come sisya. Oggi è il contrario. Il guru è
vent’anni, mi ha spinto a scrivere un libro sul Pra- disponibile per la semplice ragione che si arrende
nayama, Light on Pranayama. al volere degli studenti ed è pronto a dar loro i suoi
Oggi il Pranayama è insegnato e praticato senza insegnamenti. Gli allievi scelgono da sé a seconda
preparare l’elasticità nei polmoni, la morbidezza dei gusti, come se giocassero a testa o croce.
dei nervi e il silenzio nel cervello e nella mente. La L’attenzione e la prudenza che sono necessarie per
pratica del Pranayama richiede una gran quantità il Pranayama non sono per nulla rispettate.
di costante pazienza. Come dice Patanjali, sa tu dirghakala nairantarya
Anche le tante persone che si avvicinano al nostro satkara asevito drdabhumih (Y. S., l. 14) – anni e
istituto pretendono che sia loro insegnato solo il anni di pratica formano le basi per la costruzione
Pranayama e, se noi diciamo che devono prima so- dello yoga. Oggi i diplomi vengono rilasciati dopo
stenere una pratica di Asana, semplicemente se ne un corso intensivo o un corso breve. Patanjali vuo-
vanno via affermando di essere interessati solo a le che si gettino le basi per la costruzione dello
imparare il Pranayama. yoga mentre oggi tutti tralasciano gli aspetti più
Si comportano come se il Pranayama fosse una belli dello yoga, il Pranayama e il dhyana.
merce acquistabile come un bene venduto al super- Per costruire un edificio occorrono bhumi puja
mercato. Non conoscono l’ABC e neppure la D dello (bhumi = suolo, terreno, terra, puja = omaggio,
yoga e insensatamente ci chiedono di insegnare loro venerazione, deferenza, rispetto). Prima di inizia-
Kapalabhati o Bhastrika sostenendo che, allo stesso re il lavoro di costruzione, il proprietario rende
tempo, vorrebbero risvegliare la Kundalini. omaggio alla Madre Terra per l’autorizzazione a

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iniziare lo scavo. Questo puja viene reso nel ver- legati allo stress, e anche di quelli mentali. Essendo
sante nord est della terra e l’omaggio consiste in giovane ho rischiato, valutando i pro e i contro o,
un fuoco sacrificale (homa) prima di avviare il la- potrei dire, tutti i trucchi dello yoga. All’epoca non
voro di costruzione. Oggi, senza le dovute fonda- si riusciva neppure a mangiare e io ricorrevo agli
menta nel campo dello yoga, vengono insegnati gli asana per eliminare la fame. La mia pratica illimi-
aspetti dello yoga che stanno nella parte superiore tata nei giorni dello stress mi ha procurato l’equili-
dell’edificio. Prego Dio di risparmiare questi prati- brio necessario a costruire una pratica controllata,
canti innocenti e di salvarli. modificando e rasserenando il mio atteggiamento.
Nel secolo attuale il fattore stress è diventato una Utilizzavo anche delle pratiche grossolane di re-
grave malattia. Ciascuno è alla ricerca di soluzioni. spirazione. Tuttavia la mia coscienza profonda mi
Così, sono fioriti i centri di meditazione anti-stress. suggeriva che quello che stavo facendo non era un
Vi è una tendenza ad assumere droghe psichedeli- metodo corretto. Oggi sorprende che queste tec-
che, che sono sostanze puramente sedative, men- niche grossolane di pranayama siano diventate po-
tre lo yoga è una droga intellettuale ed emoziona- polari. Io praticavo metodi folli come Bhastrika e
le, ma del tutto naturale. In realtà il rilassamento Kapalabhati, che hanno danneggiato i miei deboli
biologico e neurologico è il vero rilassamento, che polmoni. Invece di trovare sollievo ero affannato.
non avviene però attraverso lo stimolo psicologi- In quel periodo ho compreso che questi pranaya-
co, anche se aiuta a rilassarsi e a trovare un mo- ma andavano perfezionati. Può andare bene farli
mentaneo sollievo. Questa reazione biologica e per un periodo breve ma farlo oltre le proprie ca-
neurale dipende dai cinque bhuta (gli elementi). pacità disturba i nervi e il cervello. Eppure questo
Sono tre gli elementi, e per la precisione ap, tej e metodo folle ha preso piede. Per avere un’idea di
vayu (acqua, fuoco e aria n.d.t.) che creano disor- quali siano gli effetti di breve e di lunga durata del
dine negli individui. Se si potessero tenere questi Pranayama, leggete cosa ho scritto nella prefazio-
tre elementi dentro le linee del prthvi e dell’akasa ne di Light on Pranayama.
(terra e spazio/etere n.d.t.) con tutta probabilità Un corpo malato non potrebbe accettare questi
la parola stress potrebbe scomparire del tutto dal rigidi pranayama. Insegnando asana ero solito
vocabolario. I vulcani, gli tsunami, gli uragani, le osservare le modalità di respirazione dei miei stu-
esplosioni, i terremoti avvengono quando questi denti, che variavano da persona a persona, e ho
elementi sono in disordine. Allo stesso modo que- iniziato a vedere queste differenziazioni: ho rag-
ste cose accadono nei nostri corpi e ciò vuol dire gruppato i buoni da una parte e i cattivi dall’altra
che i pancabhuta (i cinque elementi di cui sopra e ho utilizzato i loro errori come indicazioni per
n.d.t.) non sono più in equilibrio. Armonia ed equi- cominciare da capo il pranayama. Ho iniziato a
librio sono necessari per mantenere le loro fun- vedere il flusso a zigzag, talora irregolare, talora
zioni entro degli argini e consentire così alla forza armonioso, in alcuni momenti incerto e in altri sta-
vitale di fluttuare armoniosamente all’interno del bile ed euforizzante. Sulla base di queste diverse
corpo. Ecco perché ci serviamo di yama, niyama sensazioni ho iniziato a costruire una pratica per
e asana per controllare il movimento di questi tre tutto il tempo in cui il movimento del respiro era
elementi – ap, tej e vayu –, utilizzando l’elemento armonioso ed euforizzante e ad arrestarla quando
terra come fondamento e l’elemento akasa per la si sentiva irregolarità e incertezza.
ripartizione. Vaju, tej e ap sono il fondamento per Anche oggi, quando insegno pranayama, faccio
tridosa (vata, pitta, slesma). Tridosa è dipendente fare agli studenti Sirsasana, Adho Mukha Vrksasa-
da questi tre elementi. Nella terminologia moder- na, Sarvangasana, Dwi Pada Viparita Dandasa-
na tosse e raffreddore (slesma) appartengono ad na, Setu Bandha Sarvangasana, Supta Virasana,
ap tattva (elemento acqua n.d.t.), mentre l’acidità, per dare elasticità al torace con Savasana. Solo
la sensazione di bruciore, il gonfiore appartengo- quando si sono del tutto rilassati insegno prana-
no a tejas tattva (elemento fuoco n.d.t.) (pitta) e yama. Ciò significa rimuovere lo stress e tendere
i disturbi neurologici del sistema nervoso riguar- verso un livello più alto, in modo che possano ini-
dano l’elemento vayu (aria n.d.t.) (vata). I tre ele- ziare il pranayama senza tensione nel corpo, nel
menti sono le cause di questi disturbi, siano essi cervello, nei nervi e nella mente. Trasformo il cam-
somatici, psicosomatici o neurologici. biamento in queste parti fino a sentire la freschez-
Tornando al fattore stress, queste persone soffe- za, perché il pranayama serve proprio a rilassare i
renti sono indotte a credere che pranayama e dh- nervi e la psiche.
yana siano la panacea per i loro disturbi. Questa Se si fa Savasana senza le posizioni menzionate
convinzione non è che una pillola amara ricoperta sopra, il corpo, la mente e i nervi difficilmente po-
di zucchero. Per depotenziare il fattore stress oc- tranno rilassarsi. Invece di quiete nel corpo, nella
corrono sforzi e disciplina. Molti sono convinti che mente e nei nervi ci sarà solo agitazione nel cor-
il pranayama sia il rimedio antistress. In passato mi po, nel cervello e nella mente. Quando si dorme
sono occupato dei fattori fisici, economici e sociali un sogno può essere autentico, ma in Savasana

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la loro kundalini nei nervi e nelle cellule cerebrali. Inspirazione è quando assorbiamo il respiro come
Non amo interferire con coloro che insegnano, se Dio fosse nel respiro. Quando tratteniamo il
ma la questione è stata posta e io non faccio altro respiro sentiamo che Dio occupa tutto il torace
che esprimere il mio punto di vista. senza demarcazione fra corpo e anima. Nell’espi-
Lo yoga non richiede una “fede cieca”; richiede in razione l’“Io” dentro di noi è preparato ad arren-
primo luogo l’azione e, solo dopo aver rivelato i dersi a Dio sotto forma di respiro che esce. Da
suoi effetti, la fede. Vi ho detto che ho fatto molte qui la pratica del Pranayama è nadanusandhana,
cose e provato diversi esperimenti su me stesso. quando il suono del respiro è connesso con l’Ani-
Ero irrequieto e questa irrequietezza mi ha fatto ma Universale – Dio. Il pranayama, dunque, è un
sentire come se fossi pazzo. Ma una pratica con- bhakti marga nello yoga.
tinua e adeguati aggiustamenti mi hanno fatto di-
ventare sano. Da Astadala Yogamala n.8, “On Pranayama”
Il mio consiglio è di essere attenti e cauti. Seguite il B.K.S. Iyengar pag. 168-174
dharma dello yoga.
Pubblicato con l'autorizzazione Allied Publishers
la mente agisce come un laboratorio del diavolo. orecchie si chiudono e creano problemi all’udito. Per quanto riguarda Uddiyana, va detto subito che
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Non è questo ciò che si vuole nello yoga. Così come si comprendono i cambiamenti speci- non è una pratica facile da eseguire. Anche il più
Savasana non ha alcun effetto su chi è in uno sta- semplice dei bandha, Jalandhara bandha (bloc-
fici che avvengono nell’asana, allo stesso modo Traduzione di Anna Ghini
co del mento), è difficile. In Uddyana si espira e si
to di instabilità. Savasana è lo studio per acquie- bisogna sentire i cambiamenti salutari che hanno
risucchiano all’interno gli organi addominali fino a
tare tutte le vibrazioni, ma all’inizio molti trovano luogo nel pranayama. Prima del pranayama il mio
toccare la spina dorsale senza contrarre il torace.
difficile persino chiudere gli occhi. consiglio sarebbe di imparare Sirsasana e Sarvan-
Non vi è dubbio che occorra una sequenza per
Negli anni '30 ci fu un grande impegno per con- gasana e stare così per un po’ di tempo, regolar-
imparare i bandha. In particolare si usano tre ban-
vincere le persone a praticare yoga, in particolare mente, mantenendo freschezza nei polmoni e nel-
dha nel pranayama: Jalandhara bandha, Uddiya-
quelle che avevano paura di fare il pranayama. la colonna e leggerezza nella mente, in modo che
na bandha e Mula bandha. Fra questi tre bandha
Pranayama è un bhakti marga, un cammino de- il respiro rimanga armonioso dall’inizio alla fine.
il primo è Jalandhara, poi Uddyana e dopo Mula.
vozionale. Poiché le pratiche del pranayama non Facendo questi asana, nel momento in cui non si
Per eseguire i bandha i muscoli della colonna ver-
sono così facili ho scelto il più semplice dei più avverte freschezza e leggerezza, invito i miei allievi
tebrale devono essere saldi e la gabbia toracica
semplici metodi, conosciuto come Viloma prana- a scendere giù. Se il corpo non accetta la tensio-
forte. Ho dato i nomi degli asana per tonificare,
yama, dove l’inspirazione è fatta con interruzione ne io fermo quell’asana e mi sposto verso un altro
rinforzare e dare stabilità ai muscoli del torace pri-
e l’espirazione senza interruzione, in modo che i asana per vedere se serve a ritrovare freschezza o
ma di intraprendere la pratica del pranayama.
polmoni abbiano il tempo di riposarsi. Io ero solito meno.Ho seguito questa modalità anche nell’inse-
Quando Krishna era vivo c’era anche Susupala.
farlo in entrambi i modi, uno con l’inspirazione in- gnamento del pranayama.
Quando c’era Rama c’era anche Ravana. In tutti
terrotta e un’armoniosa unica espirazione, e l’altro Ho cominciato a fare Kapalabhati e Bhastrika
i passaggi del tempo sono esistiti sia il buono che
con un’espirazione interrotta e un’unica armonio- pranayama, poiché i testi dicono che risvegliano
il cattivo, sia la ricchezza che la povertà. Bene e
sa inspirazione. A tutti piaceva questo metodo e io la kundalini. I miei polmoni potevano così sop-
male, angelo e diavolo, hanno camminato mano
l’ho adottato come base per altri pranayama sotti- portare le raffiche, che erano come suoni metal- nella mano. E avviene ancora oggi.
li. In altri pranayama, infatti, quando l’inspirazione lici. All’inizio la sensazione era buona ma dopo Quando Hiranyakashyapu, padre di Prahlada,
è fatta sotto sforzo i polmoni possono subire una qualche tempo i polmoni diventavano sofferenti. costrinse le scuole ad adottare aum Hiranya-
certa tensione. In alcuni casi poi, quando l’inspi- Continuavo ugualmente e cominciavo a sentire kashyapaye namah invece di aum namo Naraya-
razione è prolungata l’espirazione è breve. In altri agitazione nel corpo e tensione nella testa. Così naya, Prahlada si oppose e restò fedele al mantra
avviene l’opposto: se l’espirazione è prolungata ho deciso di interrompere questi pranayama nel di Narayana e non a quello di Hiranyakashyapu.
l’inspirazione è breve. In Viloma pranayama c’è momento in cui il suono originale si affievoliva. Sia Kaurava sia Pandava erano sotto la tutela di
un stambha-vrtti in ogni inspirazione interrotta o Molte persone decidono di praticare credendo di Dronacarya, ma le loro nature erano esattamen-
antara-vrtti; in un caso segue antara-vrtti, in un risvegliare il loro potere della kundalini. Sappiate te all’opposto. Nella Bhagavad Gita Lord Krishna
caso segue stambha-vrtti. Questo modo di pra- che questo potere si risveglia quando si è puri nel- elenca le qualità divine o angeliche assieme a quel-
ticare serve a far riposare i tessuti dei polmoni, la parola, nel pensiero e negli atti. Voglio solo dire le demoniache e diaboliche. È questa la legge del
mentre in altri pranayama se il respiro avviene a che Bhastrika o Kapalabhati, se fatti per breve mondo. Sta a te prendere ciò che è buono e la-
intervalli si può risentire di una certa tensione. tempo, procurano freschezza come se si lavasse e sciare ciò che non è buono. Riconoscere questa
Infine queste interruzioni rilassano le fibre dei pol- si accarezzasse il cervello. distinzione è la chiave per imparare. Sta a chi in-
moni in modo che la loro capacità possa aumen- I testi di yoga non dicono che solo Bhastrika risve- segue la conoscenza giudicare l’insegnante, così
tare per fare poi un profondo e unico respiro. Nel glia la kundalini. Dicono che la kundalini si risve- come l’insegnante giudica i suoi studenti mentre
Viloma pranayama gli allievi vedono scomparire glia anche con Paschimottanasana, Mayurasana, impartisce la conoscenza.
l’insieme delle loro paure. Paripurna Matsyendrasana e così via. Poiché Fate che la vostra coscienza sappia; come dhar-
Io ero solito insegnare Ardha Halasana e Niralam- questi asana sono forse difficili da praticare, molti mendriya (senso dell’essere virtuosi n.d.t.) è ri-
ba Sarvangasana con le dita dei piedi appoggiate trovano modi facili come Bhastrika e Kapalabhati svegliata dallo yoga, in modo che voi siate guidati
al muro e Bhastrika e Kapalabhati per chi aveva e li fanno conoscere. Spesso con Bhastrika si pos- lungo il giusto cammino dello yoga.
le narici bloccate. Oggi le raffiche di Kapalabhati sono creare microlesioni nei circuiti elettrici del Avevo detto che il pranayama è un bhakti marga. Dio
e Bhastrika hanno preso uno spazio importante cervello. Le persone pensano e affermano che la esiste in paroksa (oltre il raggio della nostra visuale,
nel pranayama, senza che siano valutate le capa- loro kundalini è stata risvegliata. E forse i disturbi impercettibile). Dio esiste dunque nel nostro respiro.
cità dei polmoni di ciascuno. In queste raffiche le li inducono a credere che Bhastrika ha risvegliato

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Scheda tecnica di Arti H. Mehta

Adho Mukha Vrksasana


Apprendere è un processo continuo. Noi cominciamo con
l’apprendere l’aspetto fisico dell’asana e, gradualmente,
sulle mani verso ciò che costituisce l’asana.
Poiché per la maggior parte delle persone non è possibile
Con la pratica, ciò che è stato appreso durante il primo tentativo
della posizione deve essere eseguito rapidamente ; questo non vuol
con la pratica, impariamo a penetrare verso l’interno. dire che, nel corso della nostra progressione possiamo passare oltre
rimanere a lungo in questa posizione, l’apprendimento si
o trascurare le istruzioni date nella ripetizione precedente della
Nella nostra serie “Luce sugli asana“ abbiamo stilato costruisce via via, nel corso di ogni ripetizione consecutiva
posizione.
una lista di dettagli nell’apprendimento di Adho Mukha della posizione, con i punti da osservare e da applicare di
Vrksasana e nel modo con cui progrediamo dall’equilibrio cui abbiamo bisogno.

Prima prova cosce, poi premete le gambe indietro. • Osservate la faccia interna dei polpacci: le due si trovano
• Sistemate le mani a terra in modo fermo. • Date vigore alle tibie premendo l’osso dei talloni esterni esattamente al centro?
• Allargate le dita sul suolo in modo omogeneo (premete verso l’interno. • Quale ruota verso l’esterno, quale si apre, quale è piatta,

Foto di Dario Sartini


la pelle piuttosto che le articolazioni delle dita). • Se le tibie non sono dritte, separate leggermente i piedi. quale è arrotondata?
• Allungate le articolazioni dei pollici verso le unghie (in Poi fate rientrare la testa delle tibie muovendole indietro • La pelle della faccia interna dei polpacci deve ravvici-
avanti e in basso). e verso l’alto. narsi ai talloni; così potrete rimanere più a lungo nella
• Spingete indietro le tibie e le cosce e allungate la parte posizione.
• La parte frontale e quella posteriore dell’articolazione
dei gomiti devono essere parallele (se sapete come ruo- posteriore delle gambe delle gambe indietro.
Sesta prova
tare i bordi esterni dei pollici verso le unghie, i gomiti • Sollevate il diaframma verso l’alto e indietro.
ruoteranno verso l’interno. Osservate). • La parte anteriore e quella posteriore della cavità artico-
“Il torace deve essere aperto, come nel pranayama: lare del femore devono essere parallele tra loro.
• Aprite il torace e gonfiatelo.
nell’equilibrio sulle mani dovete espandere i lati del torace“. • Rendete i bordi esterni della colonna vertebrale più lun-
• Le scapole devono essere parallele. ghi dei bordi interni.
• La faccia interna delle scapole deve andare dritta verso Quarta prova • Fate risalire i deltoidi dritti verso l’alto.
l’alto, non in avanti. • Osservate l’articolazione dei gomiti. • Rendete più fini i muscoli spessi del gran dorsale.
“Entrando nella posizione si commettono molti errori e • Se l’articolazione di un gomito è salda e l’altra è rilascia- • Più la pelle diventa fine, migliore sarà la vostra posizione.
molte azioni di cui non si ha consapevolezza“ ta, ciò significa che la pressione non è corretta.
• La parte spessa del segmento alto dei trapezi, vicino al
• Verificate con lo sguardo se i gomiti sono paralleli un collo, deve assottigliarsi.
“Dovete osservare la pelle delle mani, essa costituisce la all’altro.
• Muovete sempre di più verso l’alto la faccia anteriore del-
zona più fine: la pelle qui è molto sensibile “ • Guardate quale gomito interno è più alto dell’altro. le costole del dorso.
• Quale osso del gomito è più avanti, quale osso del gomi- • I muscoli delle articolazioni sacro-iliache devono diriger-
Seconda prova to è più indietro, quale è dritto? si verso l’alto e verso l’interno (del corpo) senza spostare
• Tendete completamente le braccia, allungando la pelle • Controllate che i gomiti siano identici e non uno verso il corpo intero in avanti.
verso l’alto. l’interno e l’altro verso l’esterno. • Ripetete la posizione con l’allineamento della colonna
• Portate i gomiti indietro e le scapole in avanti.
• La parte inferiore dell’articolazione dei gomiti deve an- vertebrale (i bordi dei muscoli delle sacro-iliache più in
• Allungate i polpacci verso l’alto. dare indietro e quella superiore leggermente in avanti alto della colonna sacrale).
• Sollevate la parte posteriore della vita. per risalire. • Ravvicinate i bicipiti alle orecchie e al muro; poi avvicina-
• Allungate i talloni interni. • Non lasciate che i polsi cedano. te i bicipiti e i tricipiti l’uno all’altro.
• Portate la regione della vita indietro e allungate i muscoli • L’intelligenza della faccia interna dei gomiti deve salire.
laterali della vita. “Mantenete la colonna cervicale diritta affinché le ver-
“ I gomiti verso il muro e le spalle lontano dal muro” tebre lombari si riposino“.
• Portate sempre più in alto i bordi esterni del diaframma.
• Sollevate il centro dei glutei verso l’alto. “Create spazio nelle articolazioni. Più mobilizzate le arti- Settima prova
• Premete i talloni e portate il retro dei polpacci sempre colazioni, più l’altezza (della posizione N.d.T.) aumenterà” • Quando saltate per entrare nella posizione osservate
più in alto sul muro. quale parte del braccio superiore prende l’iniziativa. La
Quinta prova zona appena al di sopra del gomito deve continuare ad
“L’equilibrio sulle mani sopprime tutte le tensioni causa- • I bordi esterni del retro della pianta dei piedi devono es- attivarsi quando siete nella posizione.
te dall’equilibrio sulla testa “ sere forti. • La faccia interna del braccio superiore ascendente, al-
• Allargate i talloni interni per dare forza ai piedi. lungate e aprite la faccia posteriore delle braccia.
Terza prova
• Tutta la pelle del bordo esterno degli alluci deve essere • La pelle dei tricipiti è molle. Aspiratela verso l’alto; porta-
• Allungate le gambe spingendo i talloni verso l’alto. te la pelle verso la carne e poi fate salire la carne.
in contatto con le ossa degli alluci.
• Fate salire la parte alta e la parte bassa del torace. • Fate risalire le ossa a partire dalle articolazioni.
• Prendete appoggio sul centro del palmo della mano
• Fate salire i muscoli dei lati del tronco e riportate il dia- (non finite sui polsi). • La testa dei gomiti deve penetrare profondamente
framma indietro verso la colonna vertebrale (quest’azio- all’interno.
ne allunga la parte bassa della schiena). • La pelle degli avambracci deve divenire più sottile e più
lunga e la faccia esterna dell’articolazione delle anche in- • Allungate la parte frontale delle ossa del braccio superiore.
• Fate salire la parte alta delle gambe e ruotate le cosce e feriori deve rientrare profondamente per poter ottenere
gli inguini verso l’interno. • Allungate la faccia frontale delle braccia superiori e così
l’estensione del bordo degli alluci. il tronco si eleverà.
• Fate rientrare la parte alta delle rotule nei muscoli delle

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• Le braccia superiori più vicine alle orecchie al fine di ot- • Assorbite la carne e la pelle delle gambe e delle braccia • Portate gli angoli superiori interni delle ginocchia • Fate risalire sempre di più la parte posteriore delle brac-
tenere l’estensione degli avambracci. nelle ossa. indietro. cia , allargate i legamenti esterni e poi trascinateli verso
• La pelle e la carne dell’interno del braccio superiore sal- • Irrigidite le ginocchia e ruotate le gambe verso l’interno. • Gli angoli interni devono essere più alti degli angoli l’alto.
gono. Sollevate il perineo verso i talloni, in modo che i • I muscoli esterni del sacro devono risalire. esterni, in direzione delle caviglie. • La parte posteriore dell’ano sempre più verso l’alto.
gomiti comincino ad attivarsi. Il perineo non deve mai • I quattro angoli delle ginocchia devono muoversi • Allungate l’interno della colonna vertebrale.
• I bordi esterni delle scapole più in alto e più vicini ai reni.
crollare. insieme. • Create uno spazio considerevole stirando e allungando
• Fate risalire le scapole e non lasciate che l’energia cada. “Osservate la forma delle articolazioni delle dita quan- • L’osso della parte interna del ginocchio deve essere lun- le ascelle dorsali verso le scapole.
• Aspirate i bicipiti verso il soffitto. do siete in piedi e poi mantenete questa forma. Man- go quanto quello della parte esterna. • Non risucchiate la testa nel collo. Mentre portate il tora-
tenete lo stesso spazio tra le articolazioni quando fate • Rafforzate il centro della pianta dei piedi. ce verso l’alto, la testa resta verso il basso.
“Comparate la carne con le ossa, le ossa con la carne. l’equilibrio sulle mani“
• I due bordi della nuca non devono mai rimanere com-
Se le ossa sono più lunghe, la carne crolla“. “ Sono le ginocchia che riallungano il corpo di 5 centimetri”
Nona prova pressi nell’equilibrio sulle mani.
Ottava prova In Adho Mukha Vrksasana chiedetevi se faccia anteriore e • Osservate la lunghezza della colonna vertebrale. Non la-
“ Una volta creato spazio nel corpo interno, la colonna
• Aspirate la parte esterna della colonna sacro-iliaca verso faccia posteriore delle gambe sono parallele. Faccia ante- dorsale deve salire (la pelle qui tende a non muoversi sciate che la colonna cervicale si comprima.
le vertebre lombari e portate le ginocchia ulteriormente riore e faccia posteriore dei glutei sono parallele? mai )“ • Sollevatevi a partire dai bordi interni dei trapezi ; dovete
indietro. La pelle delle mani e dei piedi si allunga nelle due direzio- sentire che la pelle risale.
ni (orizzontalmente e longitudinalmente)? • Mantenete i piedi sul muro, le costole laterali verso l’alto
• Portate sempre più in alto le ossa delle ginocchia. • Coccige e pube devono ravvicinarsi.
• Allungate i bordi esterni degli indici. La prima articola- • Create spazio nelle articolazioni. e sollevate i trapezi; allungate la vita e i muscoli del sacro
• L’intelligenza deve toccare il davanti e il retro delle e tendete ulteriormente le gambe.
zione degli anulari deve essere premuta al suolo. gambe. • Sollevate e allargate i bordi esterni della colonna
• Muovete i glutei verso l’alto, le ginocchia verso il basso.
• I medi sono dritti. I bordi interni delle articolazioni me- vertebrale.
• L’intelligenza delle braccia esterne e interne deve essere
diane verso l’interno, per riportare le caviglie verso • Perineo e ano paralleli al soffitto. Per riuscire, fate risalire
armoniosa (se la regione della vita è lunga nella parte an- • Ruotate i glutei esterni verso l’interno.
l’interno. i bordi interni delle scapole.
teriore, la mente è presente solo sul davanti del corpo).
• Allungate la faccia interna dei polpacci. “ Dal lato dell’ inguine che crolla, il braccio è molle. • L’intelligenza deve circolare all’interno delle volte planta-
• La regione della vita nella parte anteriore è uno specchio
• Portate la testa interna del gomito posteriore nei tricipiti. Aspirate intensamente la pelle delle costole laterali nel ri. Mantenendo i talloni saldi, fate salire di 2 cm e mezzo
e nella parte posteriore è uno specchio riflesso. la pelle dei talloni interni, là dove finisce la volta plantare.
corpo “.
• Aspirate i bordi inferiori dei gomiti verso l’interno. • Faccia interna e faccia esterna delle ginocchia devo-
• Rendete salde le rotule.
• “Strizzate” i muscoli esterni nelle ossa. no essere parallele, così come faccia anteriore e faccia Dodicesima prova
posteriore. • I bordi interni, inferiori, delle rotule verso il basso e il
• Portate la testa delle clavicole e non la gola, verso lo retro delle ginocchia ben largo.
• Muovete i muscoli dei quadricipiti verso il retro sterno. • Quando tendete le gambe e il resto del corpo sale, le
• delle cosce e poi fate risalire il retro delle cosce. • Mantenete il viso passivo. Elevate l’anima e mantenetela rotule non devono muoversi; le rotule non devono mai
• Allontanate la testa dal muro. Portate i gomiti indietro, attiva. perdere stabilità.
poi riportate la testa indietro. • Per cominciare, allungatevi a partire dall’articolazione
• La parte posteriore dell’ano più alta della parte anteriore interna dei gomiti. “ L’energia delle rotule verso il basso, l’energia dei go-
dell’ano. • Allungate le articolazioni delle dita insieme alla coscienza
miti verso l’alto”
• Allungate la pelle sul retro del ginocchio interno. ‘Pompa- per mantenere la posizione più a lungo.
te‘ la pelle verso la parte che separa il polpaccio inferiore “ La contrazione dei glutei e l’apertura delle ascelle to-
• Allungate e premete la radice dei medi al suolo, così raciche devono avvenire contemporaneamente”.
interno dalla caviglia. I talloni devono essere pesanti. come tutto il tallone dei pollici .
• Rendete compatti gli avambracci e allungate la parte su- Queste istruzioni si basano su appunti presi da diversi
“La presa di Tadasana e di Adho Mukha Svanasana è
identica“. periore delle braccia verso l’alto. insegnanti durante i corsi intensivi diretti da Yogacharya
• Fate rientrare gli angoli superiori delle ginocchia profon- B.K.S. Iyengar in numerosi paesi. Le citazioni tra virgolet-
Decima prova damente nelle gambe. te nel testo sono le istruzioni “verbatim” di Guruji.
• Osservate i vostri gomiti. Create un allungamento a par- • Sincronizzate l’azione netta degli angoli delle ginocchia
tire dai polsi verso i gomiti. con l’allungamento del retro del ginocchio.
Articolo pubblicato nella rivista Yoga Rahasya,
• Portate i deltoidi sempre più in alto. • Ruotate la pelle delle gambe esterne verso l’interno e al-
lungate le caviglie verso l’alto. vol 15 n.4, 2008.
• Aspirate la faccia esterna delle articolazioni delle anche
e sollevate sempre più la loro faccia interna. Dopo aver • Mantenete le volte plantari molto attive.
sollevato le facce interne, ravvicinate le facce esterne. Se Traduzione di Maura Sorrentino
• Confrontate i due lati dei femori e fateli risalire dritti ver-
le facce esterne non vengono riportate verso l’interno, so l’alto. Senza strattoni.
non è equilibrio sulle mani.
• Mantenete la fermezza delle anche, poi lasciate le ossa “Le persone che hanno polsi e gomiti deboli, devono uti-
dei talloni salire più della pelle. lizzare la tavoletta a terra (slanting plank)”
• Create l’allungamento della colonna vertebrale spingen-
do il sacro in avanti e non le vertebre lombari. “Nulla deve essere espresso all’esterno, tutto è interio-
rizzato “.
• Sentite che le tibie vanno indietro come se fossero tirate
da un peso. Tredicesima prova
• Sollevate la linea centrale del corpo, la linea centrale di Divaricate leggermente le gambe e battete la faccia inter-
ogni gamba e di ogni braccio. na delle gambe l’una contro l’altra, più volte, per sentire
come gli inguini si proiettano verso l’alto.
Undicesima prova
• Rafforzate la testa dell’osso del ginocchio più che la car- • Gli inguini interni più alti degli inguini esterni.
ne, la testa dell’osso del ginocchio più dritta. • Guardate in avanti (verso il centro della sala) e portate
• Con un movimento circolare portate le ginocchia interne gli inguini più in alto. Mantenendo questa azione, ripor-
indietro, le ossa devono essere riportate nella pelle del tate la testa indietro.
retro del ginocchio. • Allungatevi a partire dai polsi fino agli avambracci, poi
• Nel momento in cui le braccia diventano pesanti, avete riportate gli avambracci in direzione delle dita e non al
dimenticato le ossa delle ginocchia. di sopra dei polsi.
• Eseguite l’asana di getto.

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Traduzione del discorso di Guruji in occasione dei festeggiamenti
per il suo 95° compleanno, Pune 16 dicembre 2013
(da: www.youtube.com/watch?v=Rf7LxDWgYQQ )
(titolo youtube per la ricerca: Guruji B.K.S. Iyengar’s 95th Birthday Celebration)

Figli miei, nipoti e pronipoti nello yoga, un missionario nel campo dello yoga e portare
questa materia in tutti i sei continenti del mondo.
tutti sappiamo come ringraziare i propri genitori,
Ho fatto capire ai miei studenti e figli che doveva-
ma non saprei in che modo si possano rigraziare
no andare avanti prendendosi la responsabilità di
i figli e i nipoti.
Sono colpito dal vostro grande amore e affetto, far diventare oggi questo yoga così conosciuto.
dal fatto che così tanta gente e così tanti studen- Alla mia età, l’ammirazione non ha peso su di me
ed io sono ancora uno studente di yoga; Dio ha usare la nostra mente e la nostra intelligenza. Laddove lo yoga miri a mantenere il corpo in uno
ti siano qui oggi per celebrare il mio 95esimo
voluto che io raggiungessi un certo stadio nello Oggi vi esorto a praticare questo: mentre pratica- stato stabile, sano e di benessere, allora la mente
compleannno.
yoga e mi ha mantenuto vivo, sveglio e attivo. te non dovete pensare all’estensione e all’espan- interiore, la coscienza interiore, l’intelligenza in-
In realtà, nei miei anni più recenti, non ho me-
Oggi tutti voi praticate lo yoga come un messaggio. sione del corpo ma all’estensione e all’espansione teriore, il Sè interiore muovono liberamente, di-
moria di aver celebrato i miei compleanni, eccet-
So che molta gente afferma che lo yoga Iyengar della coscienza intellettiva; dovete fare in modo staccandosi essi stessi dall’attaccamento al corpo,
to la prima volta , quello dei sessanta, se non mi
sia uno yoga fisico: si tratta solo di osservatori che che il vostro corpo si diffonda sempre di più, più muovono verso l’attaccamento all’anima.
sbaglio.
non sanno nulla della profondità dello yoga, del di quanto si stia diffondendo adesso. Questo è il mio messaggio per tutti voi, Dio vi
Ciò che oggi mi colpisce è che i miei studenti che Perciò, usate la vostra coscienza, usate la vostra benedica.
sono ancora qui dagli anni ‘60 e quelli che hanno bhavana, della libertà del praticante.
Voi potete sperimentare la profondità, non potete intelligenza come se fossero un’unica cosa e os-
iniziato negli anni ‘50 erano soliti guardare a BKS servate come queste due vi conducono all’anima (IN PIEDI)
come ad uno che tirava calci e gridava, mentre vedere la profondità; potete sperimentare il tem-
facendo sì che le fibre, le cellule del corpo inte-
oggi, sulla piattaforma, sento che la stessa gene- po, ma non potete vedere il tempo.
riore sentano l’esistenza, vivano intellettualmen- Vi riverisco e perciò non è necessario che voi ve-
razione proveniente da vari continenti è qui per la Allo stesso modo, quelli che definiscono il mio si-
te, consapevolmente, coscientemente nei sensi niate qui a riverirmi.
bellezza, la conoscenza e la civiltà di BKS! stema come yoga fisico, non sanno nulla, perchè
del corpo, e sono certo che, se userete la vostra Vi amo tutti, vi riverisco, vi offro la mia riveren-
Che trasformazione! non conoscono la nostra esperienza, che è speri-
intelligenza nel modo in cui se ne serve un atto- za e voi la offrite a me, poiché voi mi siete devoti
Qui, nei giornali, hanno scritto che Iyengar signifi- mentare il tempo o la profondità nella loro totalità.
re, come uno strumento, per fare in modo che il e io sono devoto a voi, perciò accettate tutto nel
cava botte, calci e grida, e oggi, quello stesso BKS Perciò, posso dire che anche io ho praticato per il
corpo si espanda, sarete uno con Dio, uno con la momento presente per il fatto che io e voi siamo
lavora e viene apprezzato e si è venuto a sapere benessere fisico, per recuperare la salute durante vostra anima, uno con il vostro corpo. tutti Uno.
che ha trasformato milioni e milioni di persone in la mia infanzia ma anche solo così è possibile rag- Il corpo è uno strumento del Sè, è un supporto, il
tutto il mondo. giungere un livello più sottile in quest’arte. supporto del Sè. Traduzione di Antonietta Michelini Tocci
Ho sofferto di svariate malattie fin dall’infanzia e Ora, vi voglio spiegare come tutta la vostra at- Infatti, senza tale supporto io non sono in grado
ho fatto yoga proprio per migliorare la mia salu- tenzione, forse fino ad ora, si è concentrata su di comunicare e non siamo in grado di comunica-
te e non ho mai pensato che questo seme dello come diffondere, estendere ed espandere lo stra- re gli uni con gli altri; dunque, il corpo rappresen-
yoga, piantato in me dal mio Guru nello yoga, Kri- to interno del corpo, a livello somatico, e invece, ta il supporto di questo Sè, è il dovere e l’obbligo
shnamacharya, mi avrebbe potuto far diventare perché il corpo si espanda e si estenda, possiamo di ognuno e di tutti.
Qui inizia la moralità.

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Invocazioni

Ganesh
Omaggio a Ganesh Omaggio a Visnu
Vakra tunda maha kaya Santakaram bhujaga-sayanam padmanabham suresam
Surya koti samaprabha Visvadharam gagana-sadrsam meghavarnam subhangam
Nirivignam kuru me deva Lakshmi-kantam kamala-nayanam yogibhir-dhyana-gamyam
Subha- karyesu sarvada Vande Visnum bhava-bhayaharam sarva-lokaika-natham

Oh Ganesh dalla testa di elefante, tu che risplendi Meditiamo sul Maestro dell’universo, il signore Visnu, incarnazione di pace,
come mille soli, che riposa sul grande serpente (Adisesa), il cui ombelico è il loto del potere della creazione,
Allontana per sempre, te ne prego, gli ostacoli che Signore degli dei, si manifesta sotto forma dell’universo e penetra tutto come il cielo,
potranno impedire la ha il colorito delle nuvole e affascina per la sua bellezza
Realizzazione delle mie buone azioni Signore di Laksmi dagli occhi di loto, egli dimora nel cuore degli yogi
e può essere percepito con la meditazione,
distrugge la paura del samsara.

Figlio primogenito di Siva e Parvati, quella antica ed espansiva cultura Nell’India del nord è raffigurato spo- È la seconda divinità della Trimurti, sgorga dall’ombelico di Visnu ad (Sri Devi) e Bhu-Devi. La sua caval-
in termini generali, Ganesha è una mercantile che costituì la civilizza- sato con Siddhi (potere spirituale) e la grande trinità brahmanica e indù ogni creazione ed ha una manifesta- catura è l’uccello dalla testa d’aquila,
divinità molto amata ed invocata, zione del Bharata. Per questa ra- Buddhi (intelligenza). Il suo culto è – Brahma Visnu e Siva. zione immanente. Per questo Visnu è Garuda.
poiché è il Signore del buon auspi- gione se ne invoca la grazia prima tra i più popolari in India. Il suo ruolo essenziale è quello di pre- considerato il Signore supremo dello Visnu porta nove simboli, emblemi
cio che dona prosperità e fortuna, il di iniziare una qualunque attività, Le rappresentazioni di Ganesha si servare e fare evolvere la creazione. yoga, mentre Siva è per eccellenza dell’universo: un pettorale che rap-
Distruttore degli ostacoli di ordine come ad esempio un viaggio, un basano su simbolismi religiosi anti- Egli governa il corpo sottile dell’Esse- maestro degli asana. presenta le anime, un ciuffo di peli

Visnu
materiale o spirituale. esame, un colloquio di lavoro, un chi migliaia di anni. In India, le sta- re cosmico e costituisce la personifi- Nel pranayama, Visnu presiede al sul petto che rappresenta la prakrti
Tutta la sapienza e tutta la ricchez- affare, una cerimonia, o un qualsiasi tue sono espressioni di significati cazione della qualità sattva dei guna. Kumbhaka , ritenzione del respiro. (natura), una clava simbolo di Ma-
za sono affidate alla sua gigantesca evento importante. Per questo moti- simbolici, e quindi non sono mai Nella notte cosmica che precede Nel corso della creazione e al fine di hat (Intelligenza cosmica), una con-
custodia. Egli diede la scrittura. Egli vo è tradizione che tutte le sessioni state spacciate come repliche esatte ogni nuova creazione, egli riposa su evitare che la legge divina (dharma) chiglia marina simbolo dei cinque
diede il benessere. Egli era lo stes- di bhajan, canti devozionali, comin- Ananta, il serpente a mille teste che cada sotto il governo di forze con- elementi, un arco che rappresenta
di una figura vivente. Ganesha non è
so universo stellato. Egli conteneva cino con un’ invocazione a Ganesha, fluttua sulle acque primordiali, im- trarie, egli si manifesta a più riprese la potenza di Maya (Illusione) , una
visto come un’entità fisica, ma come
il successo. Fu naturale, quindi, che Signore del "buon inizio" dei canti.
un più elevato essere spirituale, e le magine stessa dell’eternità, durante sotto apparenze diverse (avatara). spada per tagliare i legami dell’igno-
egli fosse l’esauditore dei desideri. Viene raffigurato con testa di ele-
murti, le rappresentazioni scultoree, quel lasso di tempo che separa due In tal modo egli ritarda il degenerarsi ranza, un disco solare per il pensiero,
Ganesha non è la divinità di un po- fante, simbolo di intelligenza e del
hanno la funzione di simboleggiare Kalpas – cicli di manifestazione. Ad della creazione e le infonde un’ ener- alcune frecce simbolo dei sensi e una
polo che teme il suo dio. Egli è cal- suo potere discriminante, dotato di
la deità come figura ideale. L’erro- ognuno dei suoi risvegli Visnu gene- gia passiva che permette al mondo di ghirlanda che rappresenta i diversi
mo, gentile e amichevole: un dio che quattro braccia, attributi del corpo
ama l’uomo ed è riamato da lui. Una sottile, il ventre pronunciato, che re più comune per la concezione ra la creazione attraverso Brahma, sopravvivere. elementi.
genuina gentilezza e una certa savia contiene diversi universi e rappre- cristiana occidentale è scambiare il a partire dalla sua propria sostanza: Rama e Krsna sono i principali ava-
forza sono scritte sul suo viso. Non è senta l’equanimità del distacco dalle concetto di murti con quello di ido- Brahma sorge da un fiore di loto che tara di Visnu. La sua dimora celeste (dal “Dictionnaire de la civilisation
il dio di una concezione teologica, è esperienze, una sola zanna, simbolo lo, culto verso gli oggetti stessi; c’è sboccia dall’ombelico di Visnu. si chiama Vaikunta; si accompagna a indienne” Louis Frédéric, Robert Laf-
naturale, semplice, capace anche di del superamento delle dualità, cinto una profonda differenza tra i due, Similmente, la scienza dello yoga due Sakti, o energie attive. Lakshmi font, 1987)
qualche grossolanità, pieno di rude da un serpente e cavalcante un topo, poiché presso la filosofia induista le
vigore e di mascolinità. Soprattutto la mente con i suoi desideri, che l’in- murti sono solo  punti di focalizza-
non è il dio delle teocrazie né delle telletto governa: Ganesha è patrono zione simbolica attraverso i quali è
nazioni, ma con ogni probabilità, di dei letterati e incarna la prudenza. possibile raggiungere la Divinità.

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Omaggio al Guru
Gurur Brahma, Gurur Visnu, Gurur Devo Mahesvarah
Il Guru è Brahma, il Guru è Visnu, il Guru è il dio Mahesvarah (Siva)

Gurursaksat, Param Brahma, Tasmai Srigurave Namah


Il Guru è Il brahma in persona, rendiamo omaggio al Guru

Brahmanandam paramasukhadam
È la beatitudine di Brahma, colui che accorda la felicità suprema

Kevalam jnana-murtim
Il solo e unico, ha la forma della conoscenza

Dvandvatitam Gaganasadrsam
È al di là delle dualità, è vasto come il cielo

Tat-tvam-asy-adilaksam
È il segno tangibile (del mantra) “ Tu sei quello”

Ekam Nytiam Vimalam acalam


Uno, eterno, senza imperfezioni, immutabile

Sarvadhisaksi-bhutam
Testimone sublime di ogni cosa

Bhavatitam trigunarahitam
Che va al di là dell’esistenza, esente dai tre guna

Sat Gurum tam Namami


Tale è il vero Guru, io mi inchino davanti a lui

Coordinamento redazionale
Maura Sorrentino

Hanno collaborato
Luigia Bertelli, Anna Ghini,
Anna Michelini Tocci

Foto
Archivio dell'associazione
Light on Yoga Italia
Dario Sartini

Progetto grafico e impaginazione


Antonella De Carolis
www.antonelladecarolis.it

Stampa
Edizioni Tassinari - Firenze

www.iyengaryoga.it

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