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Per quanto in
alcune favole e storie legate alla tradizione indo-asiatica siano casi di viaggi nel tempo
(principalmente nel futuro, medianti lunghi sonni dai quali i protagonisti si svegliano per scoprire
un mondo diverso), dobbiamo aspettare all'incirca fino al 1700 affinchè la coscienza europea si
interessi a questo tema. Uno dei primi esempi di viaggio nel tempo bidirezionale è proprio "A
Christmas Carol" (1843) di Charles Dickens, nel quale il protagonista, Ebenezer Scrooge visita i
Natali passati e futuri. Anche autori come Mark Twain e Edgar Allan Poe diedero un loro contributo
al nascente genere (rispettivamente con il romanzo "A Connecticut Yankee in King Arthur's Court",
1889, e il racconto breve "Mellonta Tauta", 1849). Va però precisato che la maggior parte di questi
viaggi nel tempo sono profondamente diversi da quelli che permeano la cultura pop del 1900,
essendo strettamenti legati alla magia e al mondo fantastico e avende spesso un intento umoristico o
moralistico.
Il romanzo che diede però vita al fenomeno di massa fu "The Time Machine", 1895, (in italiano "La
Macchina del Tempo"), scritto da H. G. Wells, scrittore britannico già da tempo interessato al tema
del tempo e di un suo possibile stravolgimento. Il romanzo si apre con un non meglio precisato
Time Traveler (Viaggiatore del Tempo), uno scienziato inglese che, durante una cena con esponenti
di spicco della alta società, annuncia che il tempo non è altro che una quarta dimensione e che è
stato in grado di inventare una macchina capace di viaggiare in questa dimensione. Aldilà delle
effetive avventure del Viaggiatore, che lo porteranno a conoscere una società del futuro divisa tar
pacifici Eloi e feroci Morlock e ancora oltre fino alla fine dell'umanità, il merito di Wells è stato di
essere stato il primo a voler dare base scientifica a un frutto dell'immaginazione come il viaggio nel
tempo ed averne stabilito delle prime, rudimentali, regole.
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Una soluzione delle equazioni di campo di Einstein, proposta dal matematico Kurt Gödel nel 1949,
che permetterebbe l'esistenza di universi con curve chiuse di tipo tempo (CTC).
Wormhol
Un'altra soluzione alle soluzione di campo di Einstein permetterebbe l'esistenza di Ponti di Einstein-
Rosen (wormhole). Accelerando uno dei due capi di un ponte attraversabile e riportandolo alla
posizione di partenza permetterebbe la creazione di un varco per viaggiare sia nel tempo che nello
spazio.